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Replying to Le dieci piaghe d'Egitto
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-Horus-Posted: 23/1/2009, 19:51
L'ho visto anche io, veramente bello vero? :P purtropo non saprei come aiutarti
tajonePosted: 23/1/2009, 19:25
salve a tutti, sapete dirmi dove posso trovare il doc trasmesso ieri a la7 doc?
grazie in anticipo
RAGNOUOMOPosted: 16/11/2008, 02:22
Ecco spuntare un'altra ipotesi.

Il Monte Sinai descritto nella Bibbia non sarebbe nè l'Har Karkom - la teoria di Emmanuel Anati - nè la montagna che al giorno d'oggi chiamiamo Sinai,puntualmente visitata ogni anno da frotte di pellegrini e turisti,ma il Jebel-al-Madhbah,situato nelle vicinanze dell'antica e bellissima città di Petra in Giordania.

http://translate.google.it/translate?hl=it...l%3Dit%26sa%3DX, www.wikiwand.com/en/Biblical_Mount_Sinai, www.newworldencyclopedia.org/entry/Mount_Sinai, www.bibleorigins.net/MountSinaiVariousProposals.html, http://it.cathopedia.org/wiki/Monte_Sinai

CITAZIONE
Jebel al-Madhbah [...] è una montagna a Petra, nell'odierna Giordania, che un certo numero di studiosi ha proposto come il Monte Sinai biblico, a partire da Ditlef Nielsen nel 1927. La parte superiore del picco originario è stata scavata via distruggendo le prove di qualsiasi struttura precedente che fosse stata localizzata lì.

Il nome Jebel al-Madbah significa montagna dell'altare, ed è ben meritato poichè la sua cima è coperta da strutture cerimoniali scavate nella roccia, raggiunte da una scala di roccia. Lo storico francese notò che il picco "consisteva di una vasta spianata rettangolare scavata in modo tale che i lati formavano delle panchine; nel mezzo di un lato lungo, un podio naturale veniva messo da parte per mettere le pietre sacre degli dei. Un'altra sezione era riservata all'altare: le cisterne, alimentate dall'acqua piovana, venivano usate per le abluzioni e le pulizie; sotto di esse due giganteschi obelischi, scolpiti nella massa rocciosa, appaiono come pietre sacre".

La montagna è alta più di mille metri, ma una scala di roccia si snoda dall'alto verso il basso fino alla valle sottostante: la valle in cui risiede Petra è conosciuta come il Wadi Musa, che significa Mosè. All'ingresso del Siq c'è l'Ain Musa, che significa primavera di Mosè. Il cronista arabo del XIII secolo Numairi affermò che Ain Musa era Meribah, il luogo in cui Mosè aveva fatto scaturire l'acqua dalla terra, colpendolo con la sua verga.

http://religion.wikia.com/wiki/Jebel_al-Madhbah

"The site of the biblical Mount Sinai: a claim for Petra" (1927) di Ditlef Nielsen: http://books.google.it/books/about/The_Sit...id=xZPVAAAAMAAJ

Altri links:
http://en.wikipedia.org/wiki/Mount_Sinai
http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Sinai
http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Sinai_biblico
www.juliantrubin.com/encyclopedia/b...ount_sinai.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Jebel_al-Madhbah
www.scenaillustrata.com/public/spip.php?article31
http://it.wikipedia.org/wiki/Speciale:Pref...etra_(Giordania
www.jordanjubilee.com/gallery/photospet.htm
www.archart.it/archart/asia/Giordan...city/index.html
www.atlastours.net/gallery/jordan/petra.html
http://books.google.it/books?id=v3A9AAAAMA...ai&lr=#PPR24,M1
http://en.wikipedia.org/wiki/Petra
www.sacred-destinations.com/jordan/petra-map.htm

Strutture archeologiche in cima al Jebel al-Madhbah: http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Hig..._Jordan1432.jpg, http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Sac..._Jordan1435.jpg, http://commons.wikimedia.org/wiki/File:Sac..._Jordan1434.jpg, http://mapio.net/pic/p-46919649/, http://it.depositphotos.com/116326474/stoc...bah-street.html, http://it.depositphotos.com/116566800/stoc...bel-madbah.html, http://i-image.livejournal.com/42703.html .

Nei pressi di Petra si trova la località di Wadi Musa ("Valle di Mosè"), dove secondo la leggenda Mosè, colpendo una roccia, fece scaturire l'acqua con cui dissetare gli Israeliti: http://en.wikipedia.org/wiki/Wadi_Musa, www.google.it/maps/place/Wadi+Musa,+Giordania/ .

CITAZIONE
Durante l'Esodo Mosè e gli Israeliti passarono nell'area di Petra [...] Secondo la tradizione la sorgente di Wadi Musa (Valle di Mosè), poco fuori Petra, è il luogo in cui Mosè colpì la roccia facendo sgorgare l'acqua (Numeri 20:20-11). La Bibbia narra che a Mosè non fu permesso di entrare nella Terra Santa, ma solo di vederla dal Monte Nebo, poichè aveva colpito la roccia invece di parlarle come Dio aveva ordinato (Numeri 20:12-24). Aronne fratello di Mosè e di Mirian divenuto profeta di Mosè per ordine di Dio, morì in Giordania e fu seppellito sul Monte Hor di Petra, oggi chiamato Jabal Harun (Monte Aronne) in arabo. Sulla cima della montagna venne costruita una chiesa bizantina e, più tardi, un santuario islamico che ancora oggi attrae pellegrini da tutto il mondo.

http://it.visitjordan.com/Wheretogo/Petra/ReligionFaith.aspx

Sulla vetta del Jabal Harun (Monte Aronne o Monte Hor), sempre vicino a Petra, sorge la presunta tomba di Aronne: http://en.wikipedia.org/wiki/Tomb_of_Aaron, www.islamiclandmarks.com/jordan/tomb-of-harun-as, http://nabataea.net/haroun.html, http://en.wikipedia.org/wiki/Mount_Hor, www.google.it/maps/place/Mount+Hor/, http://wol.jw.org/it/wol/d/r6/lp-i/1200002071.

Ancora un'ipotesi sull'ubicazione del Sinai biblico:

www.biblistica.org/wordpress/wp-con...o-Zagarella.pdf

L'autore indentifica la celebre montagna con il Jebel el Lawz, in Arabia Saudita. Il popolo d'Israele vi sarebbe giunto attraversando il Golfo di Aqaba:"L'area dove si suppone che Israele abbia attraversato Il Golfo di Aqaba si chiama Nuweiba che sta per Nuwayba al Muzayyinah e in arabo significa "Mosè in acque libere". Proprio in quella zona vi è un ponte sottomarino; se l'acqua del golfo si ritirasse un po' rimarrebbe solamente acqua ai lati e al centro apparirebbe un ponte di terra dove si renderebbe possibile l'attraversamento del mare. In questo tratto del Golfo sono stati trovati diversi reperti archeologici a testimoniare che sia successo qualcosa in quei luoghi. I ritrovamenti comprendonio delle ruote di carri e parti di esso, ossa umane ed equine, conservate fino ad oggi da uno strato di corallo; in più nella zona di Nuweiba è stata trovata nel 1978 una colonna con scrittura ebraica fatte erigere da Salomone in ricordo dell'uscita dall'Egitto, le parole riconoscibili non sono molte [...] E un'altra colonna simile è stata trovata sulla sponda opposta in Arabia".

www.chiesamoncalieri.org/contenuti/carla/Mar%20Rosso.pdf

CITAZIONE
Quanto alla provenienza storica, la tradizione dell'A.T. collega Jahvé a Mosè e attesta che questi l'ebbe dal di fuori d'Israele e del suo luogo d'insediamento (Es 3,1-6). Molti passi poetici indicano un nesso locale con la religione detta Sinai, Se'ir, i campi d'Edom, Teman o le montagne di Paran.

Jahvé esce di lì per venire in aiuto del suo popolo in Palestina (Giud 5,4s; Sal 67,8s; Deut 33,2; Hab 3,3). Importante è anche il detto "quello del Sinai" (Gdc 5,5; Sal 67,8s). La tradizione parla d'Elia, che va in pellegrinaggio da Jahvé sul monte Oreb (1 Re 19), che si suppone sia a 40 giorni di cammino a sud di Beerseba suggerendo così che Jahvé è connesso con una montagna della regione desertica nel sud della Palestina ma dando solo una vaga idea della località.

V'è una certa evidenza che Jahvé era adorato lì prima di divenire il dio d'Israele 12.

12 A. ALBERTZ, History, cit, p.51s. Le ragioni sono 3:

1) una lista egizia col nome di Amenophis III (prima metà del XIV sec.) attesta YHW3 come designazione geografica o etnica nella terra S3W cioè la stessa regione a sud della Palestina detta anche altrove la terra di SHASU DI SEIR', la popolazione a sud della linea da Rafia al termine a Sud del Mar Morto;

2) il legame posto tra Mosè e un sacerdote dei MADIANITI (Es 2,1.5ss; 3.1; 18) insediati ad est del golfo di Akaba presso la suddetta regione. Lo sposalizio di Mosè dopo la fuga dall'Egitto con una donna figlia di un prete madianita (Es 2,16; 3,1; 18,1). La tradizione però è fluttuante sul nome del suocero: Reuel [...] Ietro [...] Jetro [...] e Hobab il quale è detto KENIOTA, cioè un sottogruppo dei Madianiti. Date le relazioni ostili con i Madianiti in tempi più recenti è difficile pensare ad un'invenzione di questi dati che devono essere considerati come storici. Sebbene non sia mai detto che Ietro fosse un sacerdote di Jahvé, però sec. Es n18,2 invitò gli Israeliti al pasto sacrificale per Jahvé sulla montagna di Dio, onde si può supporre che Madianiti e Keniti fossero adoratori di Jahvé prima che il gruppo dell'Esodo si unisse a loro, cfr. p. 269. I Keniti furono ritenuti più tardi come veri adoratori di Jahvé (Gen 4,15; Gdc 4,17ss) che unitisi con gli Israeliti (ISam 15,6s) ebbero un posto nell'insediamento con Giuda (Gdc 1,6) [...]

Sarebbe stata la tradizione posteriore, secondo T. Booij (1984) a cercare di separare la connessione della "Montagna di Dio" con i Madianiti divenuti nemici e pertanto dall'adorazione preisraelitica di Jahvé.

http://books.google.it/books?id=Q3DnsYLU5GAC&vq=

http://it.wikipedia.org/wiki/Madian
www.treccani.it/enciclopedia/madian...edia_Italiana)/
www.laparola.net/nomi/nomi.php?nome=Madian

Un affascinante enigma:dove si troverebbe la tomba di Mosè?

"Poi Mosè salì dalle steppe di Moab sul monte Nebo,cima del Pisgah,che è di fronte a Gerico.Il Signore gli mostrò tutto il paese:Gàlaad fino a Dan,tutto Nèftali,il paese di di Efraim e di Manàsse,tutto il paese di Giuda fino al Mar Mediterraneo e il Negheb,il distretto della valle di Gerico,città delle palme,fino a Zoar.Il Signore gli disse:"Questo è il paese per il quale io ho giurato ad Abramo,a Isacco e a Giacobbe:Io lo darò alla tua discendenza.Te l'ho fatto vedere con i tuoi occhi,ma tu non vi entrerai!".

Il monte Nebo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Nebo
https://digilander.libero.it/jimdigriz/jor_...monte_nebo.html
www.archart.it/archart/asia/Giordania/Nebo/index.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Mount_Nebo_(Jordan)
http://en.wikipedia.org/wiki/Mount_Pisgah_(Bible)
www.laparola.net/nomi/nomi.php?nome=Nebo
www.google.it/search?tbm=isch&hl=it...f&aqi=&aql=&oq=

"Mosè,servo del Signore,morì in quel luogo,nel paese di Moab,secondo l'ordine del Signore.Fu sepolto nella valle,nel paese di Moab,di fronte a Bet-Peor;nessuno fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba".

www.bibleview.org/
www.edicolaweb.net/lett026d.htm

" ... Nessuno fino ad oggi ha saputo dove sia la sua tomba".Queste parole valgono tuttora.

CITAZIONE
Monte Nebo è un'altura montuosa di circa 800 metri, nella Giordania occidentale. Dalla sua sommità è possibile godere il panorama della Terra Santa e, a nord, la valle del fiume Giordano. Nelle giornate più nitide è visibile la città cisgiordanica di Gerico come pure Gerusalemme [...]

Il monte Nebo è quello sul quale Mosè ebbe la visione della Terra Promessa che Dio aveva destinato al Suo popolo eletto, come si legge in Dt 34 [...] Secondo la tradizione ebraico-cristiana, Mosè fu sepolto su questa montagna, ma il luogo rimase sconosciuto. Gli studiosi continuano ad ipotizzare che il monte Nebo sia lo stesso al quale si riferisce il Deuteronomio.

Sul punto più elevato della montagna, Syagha, sono stati scoperti nel 1933 i resti di una chiesa e di un monastero. La chiesa venne costruita nella seconda metà del IV secolo per commemorare il posto in cui Mosè morì. La chiesa che presenta la tipica pianta di basilica, fu ampliata nel V secolo e ricostruita nel 597.

E' ricordata per la prima volta nel resoconto di un pellegrinaggio compiuto da una dama romana di nome Egeria nel 394 [*]. Incavate nella roccia naturale, al di sotto del pavimento a mosaico, sono state scoperte sei tombe. Nella cappella moderna è stato costruito un presbiterio per proteggere il sito e per creare uno spazio per le funzioni religiose. Si possono vedere anche i resti di mosaici floreali.

http://it.cathopedia.org/wiki/Monte_Nebo

[*] Il pellegrinaggio di Egeria:
http://it.wikipedia.org/wiki/Egeria_(pellegrina)

"In quel luogo c'è una chiesina ai piedi della montagna, non del Nebo, ma un'altra che la precede e che non è lontana dal Nebo. Vi abitano parecchi monaci, veramente santi, che qui chiamano asceti. 1. Questi santi monaci si degnarono di riceverci in maniera molto ospitale e ci permisero di entrare per salutarli. Una volta entrati presso di loro, fatta con loro una preghiera, si degnarono di darci delle "eulogie", come hanno la consuetudine di dare a coloro che ospitano.

2. Là dunque, fra la chiesa e gli eremi, al centro, sgorga dalla pietra un'acqua abbondante, molto bella e limpida, di ottimo sapore. Allora noi domandavamo anche a quei santi monaci che abitavano là, che acqua fosse quella così bella e dal gusto tanto delizioso. Risposero:"Questa è l'acqua che san Mosè dette ai figli di Israele in questo deserto".

3. Si fece, dunque, come al solito, l'orazione e fu letto il brano dai Libri di Mosè: si disse anche un salmo. Così, insieme a quei santi chierici e monaci che erano venuti con noi, proseguimmo in direzione della montagna. Molti di quei santi monaci che abitavano lì, vicino all'acqua, per lo meno quelli che poterono imporsi una simile fatica, si degnarono di salire con noi sul monte Nebo.

4. Partendo dunque da quel luogo, giungemmo ai piedi del monte Nebo, che era altissimo, però è tale che se ne può salire la maggior parte a dorso di asino; in piccola parte però era più scosceso e perciò era necessario salire a piedi con fatica, come fu fatto.

1. Arrivammo dunque alla sommità di quel monte, dove ora si trova una chiesa non grande, là dove si trova l'ambone, vidi uno spazio leggermente sopraelevato, che aveva la dimensione che sogliono avere le tombe.

2. Allora domandai a quei santi di che cosa si trattasse; questi risposero:"Qui fu deposto san Mosè dagli angeli perchè, come è scritto, nessun uomo conosce la sua sepoltura, perchè è certo che fu sepolto dagli angeli. Di fatto la tomba nella quale fu posto, a tutt'oggi non viene mostrata; come a noi è stato indicato dai nostri vecchi, che abitarono qui, il luogo in cui fu deposto, così anche noi lo mostriamo a voi: e questi vecchi dicevano che ciò era stato tramandato loro dai loro vecchi".

3. Così dunque si fece una preghiera ed anche lì fu compiuto tutto quello che eravamo soliti fare, successivamente, in ogni luogo santo; poi cominciammo a uscire dalla chiesa. Coloro che conoscevano i luoghi, sacerdoti e santi monaci, ci dissero:"Se volete vedere i posti di cui si parla nei libri di Mosè, venite fuori sulla porta della chiesa e da questa cima, dalla parte in cui si possono scorgere, guardate con attenzione e noi vi indicheremo i singoli luoghi, quali sono quelli che si possono vedere da qui".

4. Noi allora, tutti contenti, subito uscimmo fuori. Dalla porta della chiesa vedemmo il luogo in cui il Giordano entra nel Mar Morto; questo punto appariva sotto di noi, rispetto al posto in cui ci trovavamo. Vedemmo anche, di fronte, non solamente Livias, che era al di qua del Giordano, ma anche Gerico, che si trova al di là del fiume: tanto era sovrastante l'alto luogo dove eravamo, davanti alla porta della chiesa.

5. Da lì si vedeva anche una grandissima parte della Palestina, che è la terra promessa, come pure tutta la regione del Giordano, per quanto era possibile arrivare lontano con lo sguardo. A sinistra vedemmo tutte le terre dei Sodomiti ed anche Segor, la sola delle cinque città ad esistere ancor oggi.

6. Là si trova un monumento, mentre delle altre città non si vede nient'altro se non un ammasso confuso, dato che sono state ridotte in cenere. Ci fu mostrato anche il luogo in cui era la stele della moglie di Lot, luogo di cui si legge nelle Scritture.

7. Ma credetemi, signore venerabili, la colonna stessa ormai non è più visibile e se indica soltanto il punto. Si dice che essa sia stata sommersa dal Mar Morto. Certo, quando abbiamo visto il luogo, non abbiamo veduta nessuna colonna e io perciò non posso ingannarvi a questo proposito. Il vescovo del posto, cioè di Segor, ci disse che erano ormai alcuni anni da che la colonna non era più visibile".


http://books.google.it/books?id=Aj9Q_eHsg_MC&hl=

CITAZIONE
Il sito di Tell al-Mashhad si trova nella regione del Monte Nebo,non lontano dalla città di Madaba.Localizzato strategicamente presso una fonte di acque perenni,sin dalla preistoria esso ha avuto un ruolo strategico di grande importanza.

Già in passato,il sito è stato oggetto di ricognizioni;il primo a comprenderne l'effettiva importanza fu l'archeologo americano N. Glueck,padre dell'archeologia transgiordana,che,nel 1933,raccolse frammenti ceramici ed alcune piccole figurine in argilla,databili all'epoca del Ferro II (circa 900-600 a.C.).

Un'altra statuetta femminile in argilla fu rinvenuta durante la visita effettuata dal tedesco Henke nel 1958.Infine,nel 1995,si svolse una nuova sistematica ricognizione a Tell al-Mashhad,guidata dal Prof. Mortensen del "Mount Nebo Survey Project".

Durante la ricognizione fu rilevata la presenza di alcune strutture domestiche lungo il pendio della collina e,soprattutto,di una fortezza a pianta quadrangolare sulla sommità del tell,che confermano l'importanza storica e strategica del sito.Tell al-Mashhad sembra essere la sede probabile della città di Bet-Peor (talvolta ricordata come Baal-Peor),citata in più passi dell'Antico Testamento (Numeri 25,3.5;Deuteronomio 3,29;4,3.46;34,6;Giosuè 13,20;Salmi 106,28;Osea 9,10).

Nei suoi pressi sono ambientati anche numerosi episodi della vita di Mosè e le stesse sorgenti perenni del sito vengono ancora chiamate dalla popolazione locale "Ayun Musa" ("Fonti di Mosè") e sono identificate con quelle fatte sgorgare dal profeta,percuotendo per tre volte la roccia con la sua verga.

https://digilander.libero.it/tellalmashhad/laricerca.htm

https://digilander.libero.it/tellalmashaad/
www.bibleorigins.net/ElimoftheExodus.html

CITAZIONE
A sud di Gerico si trova Nabi Musa, quella che secondo la tradizione locale E' LA TOMBA DI MOSE' e che, per questo motivo, è meta di pellegrinaggio fin dal XII secolo, in particolare durante il mese di aprile.

Sebbene le Sacre Scritture dicano che Mosè morì e fu sepolto sull'altra sponda del Giordano e che la sua tomba non fu mai ritrovata, la leggenda vuole che il Saladino in sogno ebbe la rivelazione del luogo esatto della sepoltura e vi costruì prima un cenotafio e poi una moschea.


La parte principale della costruzione attuale risale all'epoca del sultano mamelucco Baybars (1269 d.C.); nel 1410 venne aggiunto alla moschea un minareto con un ospizio per accogliere i pellegrini, ampliato poi nei secoli successivi.

L'edificio venne restaurato nel 1820 dai Turchi, che inaugurarono un pellegrinaggio di una settimana che partiva dalla moschea al-Aqsa di Gerusalemme.

Le processioni erano festose, con preghiere, canti, balli e musica di flauti.

L'architettura è tipicamente islamica: l'ampio edificio con cortile centrale e 120 stanze è sormontato da una serie di cupole.

La moschea principale si trova sul muro ovest del cortile; a destra dell'ingresso una porticina conduce alla stanza in cui si trova quella che viene considerata la tomba di Mosè.

www.viaggichepassione.it/

CITAZIONE
Nabi Musa [...] Si trova a km 15 a sud-ovest.

Secondo la tradizione mussulmana, il monastero di Nabi Musa contiene la tomba di Mosè.

Nel 1269, lo sceicco mamelucco Baibars costruì sopra la tomba una grande cupola che era raggiungibile dall'interno della moschea.

Il cenotafio è ricoperto da un drappo verde.


Nel 1490 fu eretto un grande ospizio a due piani per i numerosi pellegrini e un minareto.

Ogni anno si svolgeva da Gerusalemme a Nabi Musa un pellegrinaggio con uno spiccato carattere anti-cristiano.

L'edificio, che nel corso dei secoli era andato in rovina, fu riedificato dai Turchi nel 1820.

http://books.google.it/books?id=YQmcbPo2ThgC&dq=

http://en.wikipedia.org/wiki/File:Grave,Nabi_Musa.jpg
http://en.wikipedia.org/wiki/Nabi_Musa
www.mapisrael.info/nabi-musa
www.atlastours.net/holyland/nabi_musa.html
www.biblewalks.com/Sites/NebiMusa.html
www.google.it/search?hl=it&site=img...q=nabi+musa&oq=

Georgius Hornius (Giorgio Ornio, Hornio), storico e geografo tedesco (1620-1670):

www.abebooks.it/ricerca-libro/autor...orgii/pagina-1/
http://books.google.it/books?id=I9oPAAAAQAAJ&dq=
http://books.google.it/books?id=E8UUAAAAQAAJ&dq=

Nel 1655 la Palestina e la Giordania facevano parte dell'impero dei Turchi Ottomani.

http://it.wikipedia.org/wiki/Chiesa_maronita

"Hornio afferma, Storia ecclesiast. in fine, che la tomba di Mosè fu trovata nel 1655 con questa iscrizione: [...] Mosè, servo di Jehova. Ma nulla qui caratterizza il legislatore degli Ebrei. Forse egli è quel Mosè figlio di Maimone, sì conosciuto sotto il nome di Maimonide; egli viveva non lungi dall'antica terra di Israele. Se gli Ebrei avessero ben conosciuto il luogo della sepoltura di Mosè, avrebbero verisimilmente trasportato il suo corpo nella terra di Canaan, come avevano trasportato quello di Giacobbe uscendo d'Egitto".
http://books.google.it/books?id=9BFSAAAAcAAJ&dq=

"Ci spaccia Cedreno (b) un preteso miracolo, che osservasi, dic'egli, sopra la tomba di Mosè. Miracisi una splendida nube, che copre il luogo d'una oscurità maestosa, e che forma come un muro impenetrabile a gli occhi degli uomini, permodocchè non è stato possibile di scoprirla fino al presente. Nulladimeno nel 1655, si crede d'averla scoperta; ed ecco come Giorgio Ornio (c) racconta quanto successo.

Nel mese d'Ottobre dell'anno 1665. certi Pastori Maroniti pasturando le loro capre nelle montagne di Nebo, e di Abarim, s'avvidero, che di tempo in tempo alcune delle lor capre si dipartivano dalla greggia per due o tre giorni di cammino, e che ritornando erano come imbalsamate d'uno squisitissimo odore e straordinario. Stimarono bene d'esaminar la cagione di così singolare avvenimento; onde tenendo lor dietro giunsero a' precipizj d'una profondità spaventosa, infra i quali adocchiarono una picciola, ma molto amena valletta, dove non potevasi giugnere, se non se attraversando dirupi, e pietre scoscese, spiccate verisimilmente dai terremoti dalle vicine montagne. Vi trovarono una grotta, in mezzo alla quale era un sepolcro incavato nel vivo sasso, con una brevissima iscrizione, che non seppero intendere. Tutta la caverna esalava un grato mirabilissimo odore; ed i Pastori ne riportarono profumate le rozze lor vestimenta.

La cosa venne immantenente riferita a Mataxat Patriarca dei Maroniti, che soggiornava al Monte Libano nel Monastero di Canobèen Kadischa Mariam. L'odore dei lor pannicelli era una prova sensibile della verità della relazion, che ne davano. Mataffat vi mandò due dei suoi Preti, persone d'una specchiata prudenza, ed in particolare Aben Useph commendabile per lo suo sapere. Questi trovarono il Monumento con questa Iscrizione: Mosè servidore di Dio: Il Patriarcha esultando per uno scoprimento così fortunato, andò a trovare Morat Bacha o Bassà di Damasco, per chiedergli la guardia del sepolcro. I Greci, gli Armeni, gli Ebrei, e i Francescani informati di quest'avventura, cominciarono a brogliare, e sparsero molto denaro per ottenere gli uni a esclusione degli altri la custodia di questo prezioso Monimento. Gli Ebrei principalmente impiegarono strapotenti sollecitazioni per farselo aggiudicare, rimostrando che quest'affare riguardavali più che verun altro, per esser Mosè il loro Legislatoree. S'andava adulando la Corte Ottomana della gloria, ch'ella avrà per innanzi di possedere nei suoi Stati i sepolcri di GESU' CRISTO in Gerusalemme, di Maometto alla Mecca, e di Mosè al monte Nebo.

Ornio soggiunge, che i Gesuiti per render vane le speranze di tutti cotesti pretendenti, ottennero dai Turchi, che la tomba, e gli andirivieni che vi conducevano, fossero serrati, e che si proibisse sotto pena di vita a chi che sia l'andarvi. Quindi il Bassà Morat mandò ordine al Sangiacco di Gerusalemme, e di Sarepta di far chiudere la caverna, e l'avello. Ma il disegno di quei che avevano affrettato quest'ordine, era di portar via il corpo dal sepolcro, e trasportarlo in Europa. Presono a quest'effetto con esso loro de' Drusi del monte Libano, e andarono fuggiascamente ad aprire la tomba: Ma niente vi ritrovarono. Con tutto ciò come volevano almeno tor via qualche pezzo del Sepolcro; il Sangiacco di Gerusalemme avvisato del loro machinamento, mandò della gente, che gli sbandò, e maltrattolli: indi vennero avvoltate sopra il luogo grandissime pietre, per impedire che non ci si andasse in pellegrinaggio. Questo fatto cagionò gran romore nella Corte di Costantinopoli, e gli Eruditi fur divisi intorno al giudizio, che doveva darli di questa tomba di Mosè, vera, o pretesa. Ma un versato Ebreo, nomato Geconia figlio di Gad, abitante in Sarepta, compose un libro per far vedere, che quello non era il Sepolcro del Legislator degli Ebrei, ma d'un altro Mosè più recente di molti secoli. In quella guisa isvanì la speranza, ond'eransi lusingati dello scoprimento della tomba di Mosè. Ecco quel che Ornio racconta.

Ma possono formarsi moltissime difficoltà sopra tal narrazione [...] Sospettasi, che il prefetto Geconia figlio di Gad abitante di Sarepta che ha, per quanto dicesi, scritto per dimostrare, che questo sepolcro non era di Mosè, sospettasi dico, che non ci sia mai stato, e che sia un Autore immaginario (a). Il Patriarca de' Maroniti che viveva nel 1655. non chiamavasi Mataxat, ma Giovanni, al quale successe Giorgio Besbebel nel 1657 [...] Il Balsà di Damasco, dal quale dipendeva quella Provincia, non appellavasi Morat, ma Beschis, che fu poscia Gran Visire, strangolato quaranta giorni dopo la sua elevazione, e che lasciò il suo figlio Maimed in suo luogo a Damasco [...] Non v'è verisimilitudine alcuna, che i Pastori del monte Libano vadano a pasturare le loro greggi fino al monte Nebo, che è da settanta leghe distante. Non è guari più credibile, che le capre s'allontanino tre giornate di cammino dalla lor greggia, e che susseguentemente sen ritornino verso de' loro Pastori. Tutto il rimanente delle circostanze di questa Istoria, quando attentamente si esaminino, hanno l'aria d'una bellissima favola. Laonde deve ascriversi questo fatto nel numero degli altri, raccontatici dagli Ebrei nelle loro Pethirath di Mosè"
.
http://books.google.it/books?id=sytBAAAAcAAJ&dq=

http://it.wikipedia.org/wiki/Mosè_Maimonide


Antonio974Posted: 10/12/2007, 08:44
Bisogna cercare su youtube qualcosa come "real sinai" e compariranno decine di video sull'argomento.

Io ne ho visto uno, credo tra i più suggestivi:
"Awesome God, Jesus sighting over Mt. Sinai!!"

Questo frame nasconde due volti, uno in luce e l'altro a ridosso in ombra, in realtà si tratterebbe di due persone, e dall'interno della figura in ombra posta più in basso è possibile notare molto chiaramente una figura di mano stilizzata alla stessa maniera di quella che viene raffigurata nei dipinti sul Cristo Pantocrator.
weshPosted: 9/12/2007, 23:45
CITAZIONE (FujikoMine @ 5/7/2007, 16:23)
avete visto la puntata di ieri sera di La7 doc?
Parlava proprio di questo. Il documentario ha spiegato tutte le piaghe e indicato pure quale potrebbe essere il vero monte Sinai. Sbalorditivo!

ciao. mi sono appena iscritta a questo forum perchè girovagando su internet ho trovato questo tuo post.
sto cercando come una matta da diversi giorni proprio il documentario che hai citato tu, che avevo visto anche io ma di cui non so il titolo.
chissà se te lo ricordi? o se qualcun altro lo ricorda?

tra l'altro... bel forum! credo che bazzicherò spesso da queste parti, anche solo per leggere.


inoltre, a chi può interessare (magari faccio la scoperta dell'acqua calda :lol: ) la teoria citata in quel documentario è di Graham Phillips e vi riporto (se può farvi piacere) il link dove viene spiegata http://www.edicolaweb.net/am_1103a.htm.
beh, spero che possiate aiutarmi nella ricerca... se potete.
grazie.
graphisPosted: 17/7/2007, 20:58
Le ricerche e le scoperte che venivano riportate nel filmato sono piuttosto recenti, non credo sia stato scritto ancora nulla in merito... In ogni caso facendo una ricerca su Google con le parole "Santorini" ed "esodo" escono una quantità di pagine...

La datazione dell'esplosione di Thera non viene generalmente posta in dubbio, mentre oggetto di discussione è sempre stata la datazione dell'esodo (altalenante tra il 1250 e il 1600 a.C.)

Accettando la concomitanza di eventi tra il disastro di Santorini e l'uscita delle popolazione dell'alto Nilo dall'Egitto, verrebbe meno l'identificazione di Mosè con un sacerdote di Akhenaton (o con Akhenaton stesso), creandosi un divario temporale di circa due secoli.

In ogni caso, che Mosè abbia risentito dell'influenza egizia appare evidente anche dai Dieci Comandamenti, che presentano notevoli assonanze con il Libro dei Morti dell'antico Egitto...

FujikoMinePosted: 12/7/2007, 08:08
ho provato a girovagare su internet per vedere se c'è qualche libro o qualche notizia in più a riguardo, ma non ho trovato nulla.
Fatto sta che sono rimasta molto colpita, anche secondo me non è una semplice teoria, le prove che hanno mostrato a sostegno della tesi erano secondo il mio parere decisamente valide!
graphisPosted: 8/7/2007, 14:38

Ciao a tutti (sono un nuovo iscritto...)

ho visto anch'io lo speciale di La7 Doc, e onestamente sono rimasto molto impressionato, soprattutto per la parte in cui si parlava delle acque tinte di rosso per via dei gas sprigionati dal sottosuolo e per il soffocamento di coloro che dormivano più vicini al pavimento a causa della nebbia tossica, fatto che in passato era sempre rimasto inspiegato...

Notevoli anche i ritrovamenti archeologici a Santorini...

Personalmente ritengo il tutto molto più che una semplie teoria, anche perché sono stati citati riferimenti a fatti accaduti nei nostri tempi (una ventina di anni fa)...
FujikoMinePosted: 5/7/2007, 16:23
avete visto la puntata di ieri sera di La7 doc?
Parlava proprio di questo. Il documentario ha spiegato tutte le piaghe e indicato pure quale potrebbe essere il vero monte Sinai. Sbalorditivo!
HXHPosted: 26/11/2006, 05:17
Vi informo che Douglas Myers ha tentato di collegare le piaghe bibliche all'eruzione di Thera. Egli scrive che le acque mutate in sangue potrebbero essere piogge torrenziali con un alto contenuto di ossido ferrico; le rane potrebbero essere state sollevate in aria da un tornado generato dal calore intenso dell'eruzione; "mosche e tafani" si riproducono più facilmente quando l'acqua ristagna; la carestia conseguente ai pessimi raccolti avrebbe causato "ulcere e pustole" negli esseri umani e la moria del bestiame. Si conciliano molto bene con gli effetti di un'eruzione vulcanica il tuono, il fuoco , la grandine (Esodo 9,23-25) e le "tenebre ... tali che si possono palpare" (Esodo 10,21-22). Un po' difficoltosa risulta di contro la spiegazione della morte dei primogeniti, della piaga delle rane e della polvere trasformata in mosche velenose. Sentiamo un altro ricercatore, Galanopulos: " Benchè questa spiegazione non sia risolutiva, è tuttavia notevole. Gli eventi hanno luogo nella stessa sequenza dei fenomeni naturali che li propiziano. Le piaghe precedono l'Esodo. L'onda del mare che favorì l'Esodo degli israeliti fu prodotta dal collasso di Santorini; e questo occorse dopo i fenomeni eruttivi che causarono le piaghe".