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Replying to VITAMINA B17
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Last 10 Posts [ In reverse order ]
yareolPosted: 11/9/2020, 08:30
Forse mi sbaglio data la mia ignoranza in materia, ma da quello che mi sembra di ricordare il nocciolo dell'albicocca dovrebbe avere lo stesso problema di quello della pesca, ovvero un non trascurabile contenuto di cianuro.
LuckkiPosted: 10/9/2020, 18:46
Ciao a tutti, vedo che questa discussione è davvero di vecchia data,ma ci provo lo stesso: qualcuno mi sa dire se fra l'utilizzo di laetrile, oppure utilizzo di polvere secca di nocciolo di albicocca amaro, c'è una grande differenza? Grazie
odisseoPosted: 22/11/2006, 20:32
CITAZIONE (lllMagisterlll @ 22/11/2006, 20:05)
La mia curiosità era relativa alla pericolosità dell'amigdalina. Sembra che non esista un dato oggettivo al quale affidarsi, se sapete qualcosa che ritenete abbastanza attendibile, fatemelo sapere.

Grazie mille, un salutone!
Francesco

Non capisco, il sito sulla farmacovigilanza contiene tutto quanto può interessarti, dalla tossicità, alla farmacocinetica e, utilizzi più o meno corretti delle varie sostanze

Odisseo
lllMagisterlllPosted: 22/11/2006, 20:05
La mia curiosità era relativa alla pericolosità dell'amigdalina. Sembra che non esista un dato oggettivo al quale affidarsi, se sapete qualcosa che ritenete abbastanza attendibile, fatemelo sapere.

Grazie mille, un salutone!
Francesco
odisseoPosted: 22/11/2006, 14:58
|||Magister||| scrive:
CITAZIONE
Salve a tutti. Avevo letto giusto qualche giorno fa una discussione inerente all'argomento ma, non riuscendo più a rintracciarla, ne ho aperta un'altra. Semmai i moderatori potranno spostarla, intanto mi scuso.

Venendo all'argomento d'interesse, l'amigdalina o vitamina B17. Ho letto diversi articoli in internet sulle proprietà di questa sostanza ma francamente ho notato che molte informazioni sono contradditorie. Ciò che sembra sia assodato è che l'amigdalina, una volta che è stata assorbita dalla cellula, viene a contatto con la beta-glucosidasi (un enzima) che la scinde in benzaldeide e ioni cianuro. Questi ultimi sono il vero pericolo per la vita della cellula poichè inibiscono la respirazione cellulare; fortunatamente la rodanese (un altro enzima, credo), contenuto in abbondanza nelle cellule sane (sembrerebbe), trasforma gli ioni cianuro in tiocianato. Quest'ultimo ha una tossicità di 200 volte inferiore rispetto a quella del cianuro (non so quanto sia attendibile questo dato).
Siccome molti esperti ritengono che le cellule cancerogene abbiano bassissimi livelli di rodanese e alti livelli di beta-glucosidasi, l'amigdalina sarebbe fondamentale nella cura del cancro poichè permetterebbe l'uccisione delle cellule malate, lasciando intatte quelle sane. Però non c'è affatto precisione nè uniformità di pensiero sulle quantità di rodanese e di beta-glucosidasi nelle cellule sane ed in quelle malate. Sembra assodato che in quelle malate ci sia più beta-glucosidasi e meno rodanese ma non si capisce per nulla quale rapporto ci sia tra le quantità dei 2 enzimi di una cellula sana e quelle di una cellula malata.
Credo che proprio questo sia il nodo importante da scioglere per decidere quanto conveniente possa essere intraprendere una cura basata sull'assunzione di amigdalina.

Se mi sapete dare delle informazioni più precise vi sarei davvero molto grato :-). Ad esempio realtivamente alla quantità di ioni cianuro prodotta dalla reazione della amigdalina con il beta-glucosidasi: da qualche parte avevo letto che da 100 mg di amigdalina si producono 6mg di ioni cianuro (credo si riferisse alla scissione dell'amigdalina nelle cellule sane). Sembrerebbe che la dose letale del cianuro sia di 50-100mg. Non so quanto sia attendibile.
Avevo anche letto che, nelle mandorle amare vi è dell'amigdalina per un titolo indicativamente del 5% rispetto al peso totale. Se tutti questi ultimi dati sono corretti, allora 20g di mandorle amare sarebbero potenzialmente letali.

Qualsiasi delucidazione è benvenutissima, grazie mille

Ciao Francesco



Occhio con le terapie fai da tè, non sono innoque

http://www.farmacovigilanza.org/fitovigila...i/200511-02.asp

Odisseo
liciotta94Posted: 4/6/2006, 18:38
questa vitamina b17 può distruggere la cellula tumorale
oroPosted: 1/2/2006, 20:17
Certamente, ma, dato che gli enzimi pancreatici vengono denaturati irreversibilmente a pH inferiore a 4, è più spesso il fattore di controllo endocrino che determina lo squilibrio che conduce ad insufficienza esocrina in quanto a sintesi enzimatica, dovendo considerare che ogni sistema e gruppo enzimatico per essere sintetizzato e rendersi efficiente deve essere biocatalizzato e, in carenza o in condizioni di squilibrio dei cofattori quali il Cromo GT, il Vanadio, il Manganese e numerosi altri, Vitamine come la D, la A e la C, non può svolgere il suo compito. Supplementare con enzimi significa perciò sostituire il lavoro che deve essere in grado di svolgere la ghiandola e corrisponde un poco alla terapia di sostituzione ormonale, non è la via migliore pur utile o anche a volte necessaria.
Il punto d'inizio è dato dalla assunzione smodata e continuativa di carboidrati raffinati e grassi saturi, di norma, e da una carente assunzione di nutrienti da fonti vegetali.
raver58Posted: 1/2/2006, 18:48
Concordo sull'importanza del pancreas endocrino, ma voglio precisare che nella "teoria unitaria" si parla soprattutto della funzione esocrina del pancreas (produzione di enzimi digestivi).
oroPosted: 1/2/2006, 16:22
Avevo letto male quindi. Sono d'accordo con la teoria che vede il pancreas come uno degli organi fondamentalmente coinvolti nel processo tumorale poichè l'alterazione della catena respiratoria, del metabolismo intermedio, ciclo di Krebs, è strettamente relata al suo equilibrio funzionale. Una condizione disglicemica e disinsulinica con marcata disfunzione precede l'evento patologico. Alla base di ciò, a livello nutrizionale, l'eccesso di carboidrati raffinati con le carenze che esso comporta ( Cromo GTF, etc...).
D'altra parte, le recenti ricerche confermano il ruolo primario dell'insulina nella duplicazione cellulare, il disinsulinismo, problema assai frequente nei Paesi "civilizzati" (io li chiamerei invece Paesi "selvaggiamente raffinati"), conduce ad invecchiamento precoce, patologico, e accelerata apoptosi cellulare.
raver58Posted: 1/2/2006, 08:53
Forse mi sono spiegato male. Sono d'accordo con te che i 7 semi al giorno non hanno un effetto terapeutico nel cancro, ma solo perchè la dose è troppo piccola per avere un qualsiasi effetto nella malattia già conclamata, non perchè la B17 non abbia una spiccata azione anticancro, cosa che invece ha e che è stata dimostrata da diversi ricercatori. Potrebbero, invece, dimostrarsi molto utili in prevenzione (ma dovremmo anche mantrenere una buona funzionalità pancreatica, che secondo la "teoria unitaria" è il nostro primo livello di difesa contro questa malattia).