XmX

Discussioni Teoriche sull' Orgone, Tentativo di sviluppo di una teoria matematico-fisica per spegare i fenomeni dovuti all' Orgone

« Older   Newer »
  Share  
EnricoLM
view post Posted on 7/2/2008, 11:08




Mi dici che non usi il metallo ma poi viene fuori il quarzo... :lol: :lol: :lol:
E il quarzo non è certo un cristallo qualsiasi... :B): :B): :B):
Esso è strutturalmente composto da un network tridimensionale di tetraedri [SiO4]4- disposti in modo ordinato e periodico (il cosìdetto ordine cristallino).


image


Un raffreddamento porta ad una leggera diminuzione di volume del cristallo intero (in tutto l'universo conosciuto, solo l'acqua e un'altro elemento o composto che ora non ricordo subiscono un'espansione di volume se raffreddati), quest'ultima è dovuta ad una distorsione dei tetraedri silicatici.

Ora, il quarzo è un cristallo piezoelettrico, cioè quando viene applicata una pressione esterna, si posizionano, sulle facce opposte, cariche di segno opposto. Il cristallo, così, si comporta come un condensatore al quale è stata applicata una differenza di potenziale. Viene quindi generata una corrente elettrica, detta corrente piezoelettrica, tra le facce opposte del cristallo (il quarzo si usa negli accendini ad accensione elettrica... ecc. ecc.). Al contrario, quando si applica una differenza di potenziale al cristallo, esso si espande o si contrae (essendo il periodo di tali oscillazioni costante per ogni cristallo, ecco che si costruiscono orologi al quarzo... ecc. ecc.).

L'effetto è dovuto ad una separazione dei baricentri di carica elettrica positiva e negativa in seguito ad una deformazione dei tetraedri.
In condizioni di non sollecitazione i baricentri coincidono con la posizione dell'atomo centrale di silicio, ma, in caso contrario, se viene a mancare una tale simmetria si verificano fenomeni di piezoelettricità.

Se solo una piccola parte dei tetraedri si deforma a causa di fenomeni per lo più di origine termica, non si ha una situazione di separazione di carica netta nel cristallo, ma si perviene ad un equilibrio tra dipoli elettrici singoli (si poarizzano singoli tetraedri) che si formano/scompaiono per poi riformarsi/scomparire in varie regioni del cristallo.

Ora, un campo elettrico minimo esiste (è molto basso), e se provi a fare l'esperimento dell'acqua solo con il quarzo presumo ti venga fuori comunque la "protuberanza" superficiale, anche se meno accentuata che con il dielettrico, molto più polarizzazabile di un cristallo di quarzo.
Quindi, in quest'ottica elettrostatico-dinamica, il dielettrico amplifica gli effetti dovuti alla polarizzazione dei cristalli o alla quasiseparazione di carica di un metallo influendo dinamicamente su di una piccola molecolina polare.

Per dare dei numeri , un dipolo elettrico su scala atomica si aggira intorno ai 10-29 C*m (coulomb*metro) e a 10 cm di distanza in direzione radiale da esso il campo elettrico è dell'ordine di 10-16 V/m.
Una molecola di acqua che ha una massa di circa 10-26 Kg può sperimentare un'accelerazione di circa 10-9 m/s2, 1 nm/s2.
Le molecole sono di dimensioni dell'ordine dei nm e lo spazio unitario "percorso" in queste condizioni è di circa le proprie dimensioni e aumenta di un fattore +1 ogni secondo.
Con l'abbassarsi della temperatura, aumenta anche la viscosità dell'acqua, finchè questo tipo di attrito fluido non blocca l'effetto accelerante dei dipoli e la forma assunta si stabilizza!
 
Top
view post Posted on 7/2/2008, 20:07
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
5,101

Status:


CITAZIONE (METZ81VR @ 5/2/2008, 17:58)
per conferma a quanto detto della tua teoria fisica del V.I. ho fatto delle misurazioni termiche con una camera termografica con due soggetti: 1 con mani omegenee in temperatura, un altro con mani con delta T di 6 gradi tra punta e palmo e con quest'ultimo il Vitality girava bene mentre con l'altro no...pare che sia corretto il discorso termico e non c'è tanto di orgonico ...l'energia vitale è intesa come delta di temperatura??? dimmi te

Comunque sono un po' dubbioso che sia la differenza di temperatura che causa il moto del rotorgon o del V.I.
Se guardi ad esempio il thread sul VI, ci sono dei videoclip, dove si vede ad es. che il moto comincia già a parecchi cm. di distanza dal V.I.
e questo è quasi istantaneo e progressivo.
Non credo che il calore arrivi così immediatamente, o possa causare uno spostamento così repentino nell'aria.
Però è interessante sperimentare su quella cella. prova con guanti ghiacciati ad es. o con guanti a temp.ambiente (sottili).

Per quanto riguarda gli esperimenti col ghiaccio, avete provato a controllare in che modo si forma il ghiaccio?
Il ghiaccio si forma in odo omogeneo dall'esterno verso l'interno del recipiente. Ovvio perchè dovrebbe essere la parte che risente per prima dell'ambiente circostante.
Allora dopo un'oretta o un po' di + verificando il ghiaccio si vede che questo è ben diritto anche sulla superficie.
Poi alla fine abbiamo un rigonfiamento superiore.
Quindi l'orgone probabilmente influenza il modo in cui l'acqua si conegela. (non è che la attiri come un magnete.....
così come ce l'ha nella distribuzione del vapore acqueo nell'aria (un eccesso o picco di OR o DOR dissolve/forma nubi)
 
Top
EnricoLM
view post Posted on 8/2/2008, 14:31




CITAZIONE
Non credo che il calore arrivi così immediatamente, o possa causare uno spostamento così repentino nell'aria.

Ahimè, il calore in un fluido quale l'aria si trasmette in due modi:
-per convezione, che a basse distanze tra sorgente di calore e corpo assorbente è quasi immediato.
-per irraggiamento di onde elettromagnetiche, che come processo è meno intenso della convezione ma estremamente rapido (alla velocità della luce).

Meccanismo della convezione:
La massa fluida più vicina alla mano si scalda e di conseguenza diminuisce di densità dilatandosi.
Questo altera l'equilibrio statico nel fluido e ne origina un flusso, quindi la trasmissione del calore avviene con movimenti di materia che urtando il rotorgon o il vi che sia, ne provoca un movimento, visto il basso momento di attrito che caratterizza questi sistemi (vedi in questa discussione il post relativo alla spiegazione di questo fenomeno termico).

Se poi consideriamo l'irraggiamento che può causare una mano posta ad esempio a 20 cm di distanza da un rotorgon o da un vi qui sono necessari dei numeri:

Il potere emissivo di un corpo è dato dalla legge di Stefan-Boltzmann così enunciata:

E=k*e*T4

dove E sta ad emittanza (energia emessa per unità di tempo e di superficie, cioè W/m2)

k è la costante di Stefan (5.7*10-8 J/m2*s*K4)

e è l'emeissività di un corpo che vale 0 per un corpo bianco e 1 per un cospo nero

T è la temperatura in kelvin (K)

Per una mano e sarà all'incirca 0.4 e T circa 37°C=310 K

A 20 cm dalla mano T vale circa 27°C=300 K
calcolata da T(x)=-sx+T0 legge che esprime la temperatura in fuonzione della distanza (vedi wikipedia per le spiegazioni sennò vado troppo per le lunghe), essa ci dice che all'aumentare della distanza dalla sorgente termica, la temperatura diminuisce in modo lineare.

E in questo caso vale (effettuate anche voi i calcoli se siete incerti) circa 180 W/m2 e considerato che il rotore assorbente non è perfettamente bianco (e sarà circa 0.8) l'emittanza efficace diventa pari a 180*0.8 = 145 w/m2.

La superficie della mia mano è circa di 100 cm2 quindi di 0.01 m2.

L'energia emessa ogni secondo dalla mia ano a 20 cm dal rotore è quindi di circa 1.45 J e assumendo che per il caos termico essa viene dissipata per i 2/3 il rotore può comunque assorbire per irraggiamento circa 0.5 J , senza considerare il calore assorbito per convezione.
0.5 J ogni secondo e alla velocità della luce!

Sono stato convincente? ^_^

Dimenticavo l'equazione del calore:

http://it.wikipedia.org/wiki/Equazione_del_calore
 
Top
view post Posted on 8/2/2008, 15:58
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
5,101

Status:


le formule servono.
Però non spiegano come mai se si mette la mano in una data posizione il VI gira, mentre se la sposto in altre non gira più. (a distanza di pochissimi secondi).
Oppure perchè a volte gira con una mano mentre con l'altra no.
Se fosse il calore a muoverlo, queste differenze non ci sarebbero.

mmm... credo si debba cercare ancora.

Tra l'altro, è assodato che non è neanche l'invisibile e sottile "prana" a muoverlo: più volte provato, non si muove di un millimetro sotto un fascio di prana, mentre in sperimentazioni incrociate e alla cieca, il flusso viene rilevato = c'è.
 
Top
EnricoLM
view post Posted on 8/2/2008, 16:27




Scusa la mia ignoranza, ma che cos'è il prana? E' un'altro tipo di energia esotica?

CITAZIONE
le formule servono.
Però non spiegano come mai se si mette la mano in una data posizione il VI gira, mentre se la sposto in altre non gira più. (a distanza di pochissimi secondi).
Oppure perchè a volte gira con una mano mentre con l'altra no.

Per costruire una teoria precisa servono misurazioni precise. Gli esempi che ho esposto in questa discussione sono a carattere fortemente specifico, nel senso che analizzano un caso particolare di volta in volta.
Se hai possibilità di farmi pervenire dei dati tipo distanza del rotore dalla mano e angolo mano-rotore,temperatura della mano, velocità di rotazione ecc.ecc. si può tentare di verificare o confutare la presenza dell'orgone in modo serio e scientifico.
Premetto che il mio rotorgon gira sempre, con qualsiasi mano, fino a distanze di circa 35-40 cm!
Sono una super fonte di energia vitale per te?
 
Top
view post Posted on 8/2/2008, 17:45
Avatar

Advanced Member

Group:
Administrator
Posts:
5,101

Status:


beh non lo so.
ma in effetti mi riferivo a test effettuati sul V.I. trovi degli esempi QUI..
vedi anche questo.
Col rotorgon in effetti non avevo eseguito poi molti test, in quanto avevo visto che era molto facilmente influenzabile anche da debolissime correnti d'aria generate da differenze termiche minime anche di oggetti in una stessa stanza...per dire. Si in quel caso il calore del corpo umano si sente sicuramente.

Ecco a differenza del rotorgon, il VI non gira così facilmente: a volte reagisce alla posizione delle mani, a volte anche a quella degli oggetti, ma solo temporaneamente, dopo un po' sembra che l'eventuale flusso di orgone si stabilizzi e non influenzi + il V.I.
E' da provare.

Per prana si intende qualcosa di molto vasto e dai confini incerti, non perchè cambi esso stesso, ma per l'interpretazione soggettiva che gli si dà. per esempio anche l'orgone, o forza vitale, o energia universale...
Diciamo che quello che cui mi riferivo io nel mio post, era l'energia vitale che viene usata in pranoterapia.
Essa i può anche proiettare a distanza (poca o tanta), però sembra essere una energia piuttosto sottile, nonostante numerose prove, con essa il VI non si muove.
Invece il rotorgon si, anche a distanza, come dicevo prima, però bisogna stare molto attenti a tutti i fattori di disturbo. Il calore è uno di questi.
Dunque secondo me sarebbero potresti fare dei test anche col VI e vedere se salta fuori qualcosa.
 
Top
EnricoLM
view post Posted on 20/2/2008, 20:02




CITAZIONE
Ecco a differenza del rotorgon, il VI non gira così facilmente: a volte reagisce alla posizione delle mani, a volte anche a quella degli oggetti, ma solo temporaneamente, dopo un po' sembra che l'eventuale flusso di orgone si stabilizzi e non influenzi + il V.I.
E' da provare.

Sembra trattarsi di una questione geometrica!

CITAZIONE
Ecco a differenza del rotorgon, il VI non gira così facilmente: a volte reagisce alla posizione delle mani, a volte anche a quella degli oggetti, ma solo temporaneamente, dopo un po' sembra che l'eventuale flusso di orgone si stabilizzi e non influenzi + il V.I.

Considerare come la geometria dei corpi (magari ad attrito variabile termicamente) ne influenzi il moto, specie in casi particolari come quelli che stiamo trattando, può rivelarsi un problema difficoltoso da risolvere.

Comunque dai video che ho visto, molti fenomeni si possono spiegare in termini di barriere termiche superabili non istantaneamente, e si ricade in un discorso geometrico complicato.
Potrò anche sbagliarmi secondo molti di voi, ma non credo ancora all'orgone come motore di VI e ROTORGON, il calore convince ancora!
 
Top
sabato.scala
view post Posted on 1/3/2008, 14:45




Cari amici,

rimando ai miei precedenti post sul rotoorgon realizzato come indicato dall'ing.splendore ed alle esperienze che mostrano come quello strumento sia fortemente influenzato da moti convettifi tangenziali.

Ma non essendoci una prova definitiva, ho deciso di modificare los trumento per renderlo insensibile ai moti convettivi tangenziali.

Vi epsongo di seguito le modifiche ed i risultato ottenuti.

Prima di tutto ho cambiato l'apparecchio per renderlo meno sensibile ai moti convettivi.

Ho adoperato il rotore stampando su carta quello qui riportato:
http://www.casacarpi.com/Progetti_di_elettronica.htm

Il rotore ha una serie di settori circolari di 0,89 cm alternati bianchi e neri studiato per un contagiri digitale e per uan lettura a fotosensore, ma nel mio caso é servito ad altro

Seguendo i settori ho proceduto a tagliare lungo le line di congiunzione dei settori bianchi e neri, il borso (ogni 2 settori) e a piegare a forma di aletta il lato in maniera da aumentare la portata della pressione laterale d'aria (o energetica se si trattasse di energia orginica davvero.

Il torore é stato sagomato come quello del rotoorgon di Splendore, comptetandolo con ago centrale e struttura a piramide.

Ho, quindi, sostituito tutto l'apparato estrno del rotoorgone di Splendore con un cartone piegato a cilindro di altezza di 3,5 cm circa (ma può essere anche più alto (ho avuto ridultati anche piegando a cillintro un A4 e ponendoloa ttorno al rotore.

Ho collegato il rotore su un tappo metallico cilindrico (altezza bordo 1 cm circa), ed infine l'ho forato per l'apposizione del solito perno a spillo.

Sul fonro ho fissato attravero la stessa rondella del eprno a spillo, un fondo di cartone per ricoprire il piano metallico.

Infine ho posto il colindro di cartone di 3,5 cm attorno al rotore e sistemato il rotore centrale.

Lo strumento presenta sensibilità analoga a quello di Splendore ma con il grtande pregio di non subire imoti d'aria laterali ma solo, eventualmente, quelli ascensionali.

Ponendo anche una sola mano a breve distanzadall'apparato ripiegata seguendo il contorno dle cilindro, il rotore si pone quasi immediatamente in movimento.

Moti convettivi ascensionali legati al calore generatosi tra la mano ed il cartone?

Moti convettivi ascensionali legati al cartone che si riscalda ?

O anche energia orgonica?

FAtto stà che, lo strumento si presenta anche un ottimo psy-wheels molto più preciso e sicuro del rotoorgon perchè meno influensabile, ma c'è di più.

Ho provato ad applicare le mani ad una distanza di 0,5 mt circa e, pur non ritenendo di avere particolari "poteri psichici" ho notato che il rotore avvia una rotazione, sebbene non veloce come l'apposizione diretta, costante e sempre nello stesso verso.

L'apparato di ferma dle tutto se compre il cilcindro e quindi si interrompe il probabile moto rotoascensionale convettivo delle masse d'aria (o energia orgonica?).

Non c'è in questo caso azione che tenga.

Ho provato a porre lo strumento in vicinanza di fonti di calore anche asimmetriche, e mi sembra di poter dire che non si ottengono risultati se si riscalda direttamente il cartone.

Di conseguenza il moto o proviene direttamente da un flusso che parte dalla mano, investe il catrone, viene da questo distribuito uniformemente e quindi investe le alette del rotore e lo fa ruotare, oppure viene da depressione generata nella parte superiore del cilindro da calore che risale nel canale esterno al cilintro che si forma tra la mano ed il cartone.

Tutto questo, però, non spiega il moto a distanza imposto dalle mani solo orientandole in particolare modo e solo connentrandosi.

Ecluderei che il moto é dovuto a suggestione poichè trattasi di rotazione costante unidirezionale e non casuale.

Di conseguenza non ho ancora una risposta definitiva. Si noti, però, che il cilintro metallico é stato sostituito da semplice cartone e che, quindi, il metallonon pare avere alcun ruolo almen quanto il cotone ed il cartone del Rotoorgon non fanno alcuna ilfluenza: lo strumento funziona anche senza la foderatire Reich.

Mi appresto ad effettuare una verifica con solo cilindro metallico sullo strumento da me modificato, ma invito tutti a provare perchè é davvero assai sensibile e meno influenzabile dello strumento di Splendore.

REsto a Vs disposizione per chiarimenti su come realizzare questa versione

ing. Sabato Scala
 
Top
EnricoLM
view post Posted on 19/11/2008, 10:35




Sabato.scala se leggi la mia discussione puoi vedere come hp già illustrato in forma teorica tutte le tue ipotesi.
 
Top
Ypsilo
view post Posted on 5/2/2009, 00:01




Scusa Enrico, ma se l'Orgone fosse contemplabile dalla fisica attuale ce ne saremmo accorti della sua presenza già da tempo; hai applicato i postulati della fisica nell'ambito di quello che la fisica attualmente è in grado di vedere, non di certo all'orgone (energia sottile, tenue materia).
Ypsilon
 
Top
EnricoLM
view post Posted on 7/2/2009, 19:57




Riporto da http://www.energiesottili.it/cosa_e_energia_sottile.htm

"...L'energia sottile è prodotta da ogni campo di energia densa (elettricità, magnetismo, luce, calore, gravità, ecc.) ed anche da ogni essere vivente.I campi di energia densa, come l'elettricità ed il magnetismo, ne producono di due modalità diverse: Plus, che ha un effetto attivante sugli organismi viventi e Minus, che ha un effetto sedatorio ed inibente..."

La fisica attuale (sia classica che moderna) è in grado di descrivere qualsiasi tipo di campo energetico, anche diverso da quelli attualmente conosciuti (un esempio che mi viene in mente è quello del campo quantistico di Bohm, inestistente secondo la disuguaglianza di Bell ma perfettamente descritto dalla raffinata teoria dell'onda pilota di David Bohm), per cui un ragionamento anche di tipo semplicemente meccanicistico può evidenziare fenomeni che non sono stati ancora considerati. Nel caso dell'orgone la cosa non è per ora stata constatata.

E' facile screditare la fisica solo quando non la si conosce in dettaglio...
 
Top
aternopae
view post Posted on 17/2/2009, 01:58




Ciao EnricoLM,

secondo me l'approccio che usi è assolutamente corretto in quanto l'orgone, come tutto il resto, sarebbe ora di iniziare a studiarlo dal punto di vista strettamente scientifico. Tuttavia io credo che nelle considerazioni che hai fatto manchi l'approccio intuitivo che serve per comprendere la vera essenza di questo qualcosa che possiamo a tutti gli effetti chiamare energia. Cercherò di esprimermi razionalmente affinché quanto sostengo sia applicabile a uno studio più scientifico e formale:

Esiste, secondo me, una relazione biunivoca fra l'orgone e qualunque forma di energia conosciuta tale che O -> f(E) oppure E -> f^-1(O)

dove f è una relazione fisica che lega l'orgone all'energia e viceversa dove l'orgone è una forma di energia non specializzata.

A mio avviso la particolarità dell'orgone sta nel fatto che essendo alla base dell'origine dell'universo in cui viviamo, in cui materia, spazio, energia e tempo sono l'aspetto della specializzazione di uno stesso punto di origine da cui viene proiettato tutto come in un enorme ologramma, la funzione f di cui sopra deve per forza avere tutte le caratteristiche di un sistema isolato in cui si conserva il 100% dell'energia.

Pertanto se per esempio 10 Org possono essere trasformati in 10 Joule deve esistere una relazione eguale e contraria nella quale 10 Joule equivalgono a 10 Org (sto sparando cifre a caso eh, probabilmente esistono delle costanti di conversione differenti a seconda che gli org debbano diventare Joule, Moli di materia, quanti di tempo ecc. come ad esempio il numero di avogadro lega il numero di atomi al peso o la costante di boltzmann lega il volume e la pressione alla temperatura di un gas).

Se studiamo gli effetti secondari (la rotazione di un rotorgon, la temperatura dentro un Orac ecc.) tuttavia percepiamo solamente i dati legati alle forme di energia specializzata che gia conosciamo e non riusciamo a cogliere le peculiarità che rendono l'orgone l'origine sottile e nascosta dell'universo.
Secondo me dovremmo cercare di inventare degli esperimenti di controllo che consentano di trovare la suddetta funzione prima di potere fare considerazioni matematiche.
 
Top
Ypsilo
view post Posted on 15/5/2009, 20:41




Ciao Enrico, grazie per la risposta.
ho ritrovato questo forum per puro caso (tramite google, cercando altro).

Solo ti faccio notare che non discredito la fisica, anche perché una laurea in essa ce l'ho (con tesi nell'ambito della meccanica quantistica).

Soltanto voglio sottolineare che l'orgone è energia sottile. Non mi frega se tu trovi un sito in cui si afferma che tale energia è prodotta dall'energia materiale: essendo sottile non è misurabile, di conseguenza non vedo come una simile affermazione sia assimilabile ad una verità scientifica. Non escludo che sia anche così, ma siccome nessuno ha mai misurato alcunché tale affermazione, allo stadio attuale della fisica, corrisponde ad un atto di fede: o ci si crede o no.

P.S. - l'elemento di cui non ricordi il nome, quello si dilata con il raffreddamento è l'argento : niente a che fare con la silice.

Se magari ti interessa continuare il discorso, facciamolo in privato: la mia mail è [email protected]
Personalmente sono un serio ricercatore ma mi trovo sempre solo contro tutti.


 
Top
raziatore
view post Posted on 22/5/2009, 12:26




Salve,
E' da qualche tempo che stò leggendo varie teorie sull'Orgone, e stò cercando di dargli una spiegazione scientifica, cercando di formulare una teoria; Ma con i pochi mezzi che ho non possibilità di fare verifiche, e veri esperimenti.

Ho visto che anche voi state cercando di formulare una teoria a riguardo. E mi è venuta in mente l'idea di creare un gruppo. Unendo più menti avremmo la possiblità di studiare la cosa in maniera più efficace.
Che ne pensate?

Se volete il mio indirizzo è questo: [email protected]
 
Top
hihill
view post Posted on 25/8/2009, 10:50




Ciao a tutti, sono nuovo di qui ma ho letto moltissimo sull'orgone e orgonite. L'orgonite senza metallo è sicuramente quella che in gergo si chiama ONO (orgonite non orgonite) ideata proprio da un ricercatore italiano su un forum in rete. Ho cwercato di farla anch'io ma non sono riuscito a recuperare dei cristalli sminuzzati per farla. Hai provato solo con un cristallo monoterminato? Io finora, pur avendo molti cristalli non ho provato ancora a fare l'esperimento dell'acqua gelata.

 
Top
31 replies since 3/1/2008, 19:57   2469 views
  Share