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IL BULBO DI TESLA, TRASMISSIONE A DISTANZA E ALTRO....

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view post Posted on 1/3/2008, 18:56
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CITAZIONE (HANUEL @ 29/2/2008, 15:31)
Il primo concetto che bisogna assimilare è quello del processo di propagazione delle onde elettromagnetiche nello spazio. Se si inviassero nell'etere direttamente i segnali a frequenza acustica, tramite un normale amplificatore di bassa frequenza, questi, pur disponendo di una potenza anche elevata, non farebbero molta strada. Disponendo invece di una sorgente di onde elettromagnetiche, di frequenza elevatissima, si possono raggiungere distanze enormi anche con potenze estremamente basse. Un esempio in tal senso ci è dato dal Laser che, emettendo onde elettromagnetiche a frequenza ottica, riesce a stabilire collegamenti terra-luna con potenze relativamente basse.
Questi brevi cenni sulla teoria della trasmissione permettono già di chiarire un fondamentale concetto: quanto più alta è la frequenza, a valore pari di potenza di trasmissione, tanto maggiore può essere la distanza percorribile dall'onda elettromagnetica. Ecco spiegato il motivo per cui, nel sistema delle trasmissioni radio, si ricorre alla cosiddetta « alta frequenza », che permette di ottenere portate abbastanza elevate.

Scusa,ma le onde sonore sono totalmente dissimili dalle onde radio.Qui l'autore fa una confusione profonda.
Lo stesso consiglio di utilizzare laser in luogo delle onde radio è quantomeno sciocco,poichè nell'etere (o spazio vuoto) questi due fasci si allargano in maniera totalmente differente. Il laser è concentrato,ma non occupa volume spaziale,mentre le onde radio non sono concentrate,ma occupano grande volume spaziale.
Sono due dispositivi diversissimi,non paragonabili tra loro.

Il concetto generico pertanto non è quanto sia alta la frequenza,quanto quale tipo di risultato si voglia ottenere,e quali siano i dimensionamenti del ricevitore,sia esso ottico sia esso a radiofrequenza d'antenna.
 
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HANUEL
view post Posted on 1/3/2008, 23:20




quando dice questo a cosa si riferisce?:
CITAZIONE
Disponendo invece di una sorgente di onde elettromagnetiche

invece del laser dice:
CITAZIONE
Un esempio in tal senso ci è dato dal Laser che, emettendo onde elettromagnetiche a frequenza ottica

parla di onde elettromagnetiche a frequenza ottica.

per quanto riguarda la trasmissione radio invece:
CITAZIONE
Ecco spiegato il motivo per cui, nel sistema delle trasmissioni radio, si ricorre alla cosiddetta « alta frequenza », che permette di ottenere portate abbastanza elevate.

e vero questo o no?


qua tu dici:
CITAZIONE
Il concetto generico pertanto non è quanto sia alta la frequenza,quanto quale tipo di risultato si voglia ottenere,e quali siano i dimensionamenti del ricevitore,sia esso ottico sia esso a radiofrequenza d'antenna.

e mi sembra un buon punto di partenza per il bulbo.
 
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HANUEL
view post Posted on 2/3/2008, 02:59




ragazzi devo aggiungerlo per forza cosi è troppo importante:
CITAZIONE
1 pagina della domanda di brevetto n124.063 dipartimento agricoltura di Ottawa 17 aprile 1906

Arte di Trasmettere energia Elettrica attraverso i mezzi naturali

A tutti coloro che possa riguardare :

Si sappia che io , Nikola Tesla , cittadino degli Stati Uniti d'America , residente nel distretto di Manhattan nella città , contea e Stato di New York , ho scoperto un nuovo e utile miglioramento nell'Arte di Trasmettere Energia Elettrica Attraverso Mezzi Naturali dei quali ciò che segue sono le specifiche , e sia fatto riferimento ai disegni che accompagnano il documento e che formano una parte dello stesso.

è risaputo da molto tempo che la corrente elettrica può essere propagata attraverso la terra , questa conoscenza è stata utilizzata per molti aspetti , nella trasmissione di segnali e nell'utilizzo di vari apparati ricevitori , remoti rispetto alla sorgente d'energia , principalmente con lo scopo di eliminare la necessità di avere un filo conduttore di ritorno .

è anche noto che le perturbazioni elettriche possono essere trasmesse attraverso porzioni di terreno , mettendo a terra solamente uno dei poli della sorgente , e di questo ho fatto uso , in sistemi che ho ideato allo scopo di trasmettere attraverso mezzi naturali , dei segnali comprensibili o della potenza elettrica che mi sono ora familiari , ma tutti gli esperimenti e le osservazioni fatte prima d'ora , tendono a confermare l'opinione tenuta dalla maggioranza degli uomini scientifici (oggi scientisti) , che la terra , a causa della sua estensione immensa , sebbene possegga delle proprietà di conducibilità elettrica , non si comporta come un conduttore di dimensioni limitate con riferimento alle perturbazioni prodotte , ma , al contrario , come in gran serbatoio od oceano , il quale , mentre può essere disturbato localmente da una sollecitazione di qualche genere , rimane apatico e in stato di quiete in gran parte o in tutto .

Ancora un altro fatto ora di conoscenza comune è quello che, quando le onde elettriche o le oscillazioni , sono impresse su di un percorso conduttivo come per esempio in un filo metallico , si hanno in certe condizioni , dalla fine del cavo , delle riflessioni ; e in conseguenza dell'interferenza delle oscillazioni impresse e riflesse ,è prodotto il fenomeno delle "onde stazionarie" con massimi e minimi in posizioni fisse e definite.

In ogni caso , l'esistenza di queste onde indica che alcune di quelle in partenza , hanno raggiunto i limiti del percorso conduttivo e sono state riflettute dallo stesso .

Ora ho scoperto che , sebbene le sue vaste dimensioni e contrariamente a tutte le osservazioni fatte prima d'ora , il globo terrestre può in granparte o in generale , comportarsi rispetto ad una perturbazione impressa su di esso , nello stesso modo di un conduttore di dimensione limitata
, questo fatto è dimostrato da fenomeni innovativi , che in seguito descriverò .

Nel corso di alcune indagini che ho condotto allo scopo di studiare gli effetti delle scariche di fulmine sulla condizione elettrica della terra , ho osservato che alcuni ricevitori sensibili ,tarati per rispondere alle perturbazioni elettriche create dalle scariche , a volte non riuscivano a rispondere quando invece avrebbero dovuto farlo e nel cercare di comprendere le cause di questo comportamento inatteso , ho scoperto che questo si deve alle caratteristiche delle onde elettriche prodotte nella terra dalle scariche di fulmine , le quali hanno delle regioni nodali che si susseguono a distanze definite dalla sorgente delle perturbazioni .

Dai dati ottenuti in un gran numero di osservazioni dei minini e dei massimi di queste onde , ho notato che la loro lunghezza varia dai venticinque ai settanta chilometri , questi risultati e alcune deduzioni teoriche , mi portano alla conclusione che , onde di questo genere possono essere di lunghezze chiaramente diverse , la lunghezza massima è imposta dalle dimensioni fisiche e dalle proprietà della terra.

Riconoscendo nell'esistenza di queste onde , una prova inequivocabile che la perturbazione creata era stata condotta dall'origine , alle parti più remote del globo ed era stata riflessa (alla velocità approssimità di 1,5 volte la velocità ritenuta costante di 300000km/sec della luce , inutile ricordare l'idiozia che la velocità della luce non sia superabile ....),ho concepito l'idea di produrre tali onde nella terra tramite mezzi artificiali , con l'obbiettivo di utilizzarle utilmente per vari scopi , quali possano essere o che potrebbero essere trovati e applicabili .

Questo problema è stato reso molto difficile a causa delle dimensioni immense del pianeta , e di conseguenza dell'enorme elettricità o dell'enorme flusso con cui l'elettricità è distribuita , con lo scopo di avvicinarsi , anche se in piccola parte , ai movimenti e flussi che sono manifestamente ottenuti da forze elettriche della natura , e che sembravano inizialmente irrealizzabili da qualunque struttua umana ;
ma tramite i miglioramenti graduali e continui di un generatore di oscillazioni elettriche , che ho già descritto nei miei brevetti U.S.A. n645.576 e 649.621 , sono infine riuscito a raggiungere sollecitazioni elettriche e distribuzioni di quantità di energia elettrica non solo in maniera approssimativa , ma , come indicato in molte misurazioni e test comparativi , superando tutto quello che è stato scoperto fino ad ora , è possibile riprodurre quando desiderato i fenomeni sulla terra , similmente a quelli normalmente causati dalle scariche elettriche .

Con la conoscenza dei fenomeni da me scoperti e degli apparati di comando per ottenere questi effetti , mi è stato possibile non soltanto avere tanti utilizzi con l'uso di strumenti conosciuti , ma anche di offrire la soluzione a molti degli importanti problemi che coinvolgono il funzionamento o il controllo a distanza di dispositivi che senza questa conoscenza e con l'assenza di questi apparati , prima d'ora è stato completamente impossibile .

Per esempio tramite l'uso di un generatore di onde stazionarie e di un apparato ricevitore messo e tarato correttamente in qualunque altra località , per quanto a distanza , è possibile trasmettere dei segnali comprensibili o di controllare o azionare in qualunque modo , uno o tutti gli apparecchi per molti altri scopi importanti o in ogni modo validi , come ad esempio , comunicare il corretto orario ad un osservatorio o definire la posizione relativa di un corpo o la distanza dello stesso riferita ad un dato punto o per determinare il percorso di un oggetto in movimento , quale potrebe essere un'imbarcazione in mare , della distanza percorsa dallo stesso o dalla relativa velocità ,o per produrre molti altri effetti a distanza dipendenti dall'intensità , lunghezza d'onda , direzione o velocità del movimento o altre caratteristiche o proprietà dei disturbi di questo tipo .

.......

Per adesso sarà sufficiente dichiarare che il pianeta si comporta come un conduttore perfettamente liscio o lucidato di resistenza inapprezzabile
con capacità e autoinduzione distribuita uniformemente lungo l'asse di simmetria della propagazione dell'onda trasmettendo oscillazioni elettriche lente senza distorsioni ed attenuazioni degne di nota .

Oltre a quanto indicato i successivi tre requisiti sembrano essere essenziali per instaurare la conduzione di risonanza .

1 Il diametro della terra che passa attraverso il polo dovrebbe essere un multiplo dispari della lunghezza di 1/4 d'onda , ovverosia del rapporto fra la velocità della luce e di quattro volte la frequenza della corrente .

2 è necesssario per potersi servire delle oscillazioni , che il rapporto di radiazioni di energia nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche o hertziane sia molto piccolo .Per dare un'idea , affermerei che la frequenza dovrebbe essere più piccola di 20mila oscillazioni al secondo , attraverso
onde corte potrebbe essere realizzabile . La minor frequenza dovrebbe essere superiore a sei oscillazioni al secondo , in questo caso ci sarà un nodo , direttamente nella piastra di messa a terra o nelle sue vicinanze e paradossalmente come potrebbe sembrare , l'effetto aumenterà con la distanza e risulterà maggiore nella regione diametralmente opposta al trasmettitore . Con le oscillazioni ancora più lente la terra , in senso stretto , non risuonerà , ma semplicemente agirà come capienza e la variazione di potenziale sarà quasi uniforme sopra l'intera superficie .

3 Il requisito più essenziale è tuttavia quello che indipendentemente dalla frequenza , l'onda o il treno d'onda , dovrebbe continuare per un determinato intervallo , che ho valutato essere in non meno di 1/12 di secondo o probabilmente 0.08484 secondi , tempo trascorso tra l'andata e il ritorno dalla regione diametramente opposta il polo sopra la superficie della terra con una velocità media di circa 471.240 KM/sec

La presenza delle onde stazionarie può essere rilevata in molti modi .

Per esempio , un circuito può essere collegato direttamente o per induzione a terra e ad un terminale elevato e sintonizzato per rispondere efficacemente alle oscillazioni .....

Ho indicato un dispositivo per la rilevazione della presenza delle onde che ho usato in un metodo innovativo di ingrandimento degli effetti deboli e che ho descritto nei miei brevetti degli Stati Uniti 685.953 e 685.955 .

 
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view post Posted on 2/3/2008, 03:39
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Qui Tesla ha esposto il tipico funzionamento di un antenna marconiana.
Dato un generatore di radioonde,un polo lo si collega a terra,l'altro polo lo si collega ''ad un terminale elevato e sintonizzato'' ,cosi' come lui stesso asserisce.

A distanza,un radioricevitore potrà captare quell'energia : un polo lo si collega a terra,e l'altro polo ad un filo steso in aria,di lunghezza tale da rientrare nella formula dei lambda quarti.

E' vero che il pianeta funge da perfetto cavo elettrico,ma non è altrettanto vero che pure l'aria compresa tra trasmittente e ricevente abbia medesime peculiarità.
Il risultato è quello di ricevere un'onda attenuata,molto debole,di medesima frequenza,ma inservibile o quasi ai fini energetici.Pero' non ci trovo nulla di fantascientifico,in cio' che ha esposto Tesla.
 
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HANUEL
view post Posted on 2/3/2008, 20:51




come le grandi antenne per trasmettere segnali ai sottomarini?no?

dovremmo immaginarlo nel bulbo.

il filo di messa a terra a cosa servirebbe seconde le tue conoscienze oggettovolante?
perche secondo me è questa la cosa che ci manca,
la bobbina per gli anelli e la messa a terra fatta come penso io per le semi sfere...
comunque dimmi un po tu
e grazie per i tuoi modi gentili e umili con la quale affronti la questione.
 
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attanasio1191
view post Posted on 23/3/2008, 11:14




CITAZIONE (HANUEL @ 2/3/2008, 02:59)
ragazzi devo aggiungerlo per forza cosi è troppo importante:
CITAZIONE
1 pagina della domanda di brevetto n124.063 dipartimento agricoltura di Ottawa 17 aprile 1906

Arte di Trasmettere energia Elettrica attraverso i mezzi naturali

A tutti coloro che possa riguardare :

Si sappia che io , Nikola Tesla , cittadino degli Stati Uniti d'America , residente nel distretto di Manhattan nella città , contea e Stato di New York , ho scoperto un nuovo e utile miglioramento nell'Arte di Trasmettere Energia Elettrica Attraverso Mezzi Naturali dei quali ciò che segue sono le specifiche , e sia fatto riferimento ai disegni che accompagnano il documento e che formano una parte dello stesso.

è risaputo da molto tempo che la corrente elettrica può essere propagata attraverso la terra , questa conoscenza è stata utilizzata per molti aspetti , nella trasmissione di segnali e nell'utilizzo di vari apparati ricevitori , remoti rispetto alla sorgente d'energia , principalmente con lo scopo di eliminare la necessità di avere un filo conduttore di ritorno .

è anche noto che le perturbazioni elettriche possono essere trasmesse attraverso porzioni di terreno , mettendo a terra solamente uno dei poli della sorgente , e di questo ho fatto uso , in sistemi che ho ideato allo scopo di trasmettere attraverso mezzi naturali , dei segnali comprensibili o della potenza elettrica che mi sono ora familiari , ma tutti gli esperimenti e le osservazioni fatte prima d'ora , tendono a confermare l'opinione tenuta dalla maggioranza degli uomini scientifici (oggi scientisti) , che la terra , a causa della sua estensione immensa , sebbene possegga delle proprietà di conducibilità elettrica , non si comporta come un conduttore di dimensioni limitate con riferimento alle perturbazioni prodotte , ma , al contrario , come in gran serbatoio od oceano , il quale , mentre può essere disturbato localmente da una sollecitazione di qualche genere , rimane apatico e in stato di quiete in gran parte o in tutto .

Ancora un altro fatto ora di conoscenza comune è quello che, quando le onde elettriche o le oscillazioni , sono impresse su di un percorso conduttivo come per esempio in un filo metallico , si hanno in certe condizioni , dalla fine del cavo , delle riflessioni ; e in conseguenza dell'interferenza delle oscillazioni impresse e riflesse ,è prodotto il fenomeno delle "onde stazionarie" con massimi e minimi in posizioni fisse e definite.

In ogni caso , l'esistenza di queste onde indica che alcune di quelle in partenza , hanno raggiunto i limiti del percorso conduttivo e sono state riflettute dallo stesso .

Ora ho scoperto che , sebbene le sue vaste dimensioni e contrariamente a tutte le osservazioni fatte prima d'ora , il globo terrestre può in granparte o in generale , comportarsi rispetto ad una perturbazione impressa su di esso , nello stesso modo di un conduttore di dimensione limitata
, questo fatto è dimostrato da fenomeni innovativi , che in seguito descriverò .

Nel corso di alcune indagini che ho condotto allo scopo di studiare gli effetti delle scariche di fulmine sulla condizione elettrica della terra , ho osservato che alcuni ricevitori sensibili ,tarati per rispondere alle perturbazioni elettriche create dalle scariche , a volte non riuscivano a rispondere quando invece avrebbero dovuto farlo e nel cercare di comprendere le cause di questo comportamento inatteso , ho scoperto che questo si deve alle caratteristiche delle onde elettriche prodotte nella terra dalle scariche di fulmine , le quali hanno delle regioni nodali che si susseguono a distanze definite dalla sorgente delle perturbazioni .

Dai dati ottenuti in un gran numero di osservazioni dei minini e dei massimi di queste onde , ho notato che la loro lunghezza varia dai venticinque ai settanta chilometri , questi risultati e alcune deduzioni teoriche , mi portano alla conclusione che , onde di questo genere possono essere di lunghezze chiaramente diverse , la lunghezza massima è imposta dalle dimensioni fisiche e dalle proprietà della terra.

Riconoscendo nell'esistenza di queste onde , una prova inequivocabile che la perturbazione creata era stata condotta dall'origine , alle parti più remote del globo ed era stata riflessa (alla velocità approssimità di 1,5 volte la velocità ritenuta costante di 300000km/sec della luce , inutile ricordare l'idiozia che la velocità della luce non sia superabile ....),ho concepito l'idea di produrre tali onde nella terra tramite mezzi artificiali , con l'obbiettivo di utilizzarle utilmente per vari scopi , quali possano essere o che potrebbero essere trovati e applicabili .

Questo problema è stato reso molto difficile a causa delle dimensioni immense del pianeta , e di conseguenza dell'enorme elettricità o dell'enorme flusso con cui l'elettricità è distribuita , con lo scopo di avvicinarsi , anche se in piccola parte , ai movimenti e flussi che sono manifestamente ottenuti da forze elettriche della natura , e che sembravano inizialmente irrealizzabili da qualunque struttua umana ;
ma tramite i miglioramenti graduali e continui di un generatore di oscillazioni elettriche , che ho già descritto nei miei brevetti U.S.A. n645.576 e 649.621 , sono infine riuscito a raggiungere sollecitazioni elettriche e distribuzioni di quantità di energia elettrica non solo in maniera approssimativa , ma , come indicato in molte misurazioni e test comparativi , superando tutto quello che è stato scoperto fino ad ora , è possibile riprodurre quando desiderato i fenomeni sulla terra , similmente a quelli normalmente causati dalle scariche elettriche .

Con la conoscenza dei fenomeni da me scoperti e degli apparati di comando per ottenere questi effetti , mi è stato possibile non soltanto avere tanti utilizzi con l'uso di strumenti conosciuti , ma anche di offrire la soluzione a molti degli importanti problemi che coinvolgono il funzionamento o il controllo a distanza di dispositivi che senza questa conoscenza e con l'assenza di questi apparati , prima d'ora è stato completamente impossibile .

Per esempio tramite l'uso di un generatore di onde stazionarie e di un apparato ricevitore messo e tarato correttamente in qualunque altra località , per quanto a distanza , è possibile trasmettere dei segnali comprensibili o di controllare o azionare in qualunque modo , uno o tutti gli apparecchi per molti altri scopi importanti o in ogni modo validi , come ad esempio , comunicare il corretto orario ad un osservatorio o definire la posizione relativa di un corpo o la distanza dello stesso riferita ad un dato punto o per determinare il percorso di un oggetto in movimento , quale potrebe essere un'imbarcazione in mare , della distanza percorsa dallo stesso o dalla relativa velocità ,o per produrre molti altri effetti a distanza dipendenti dall'intensità , lunghezza d'onda , direzione o velocità del movimento o altre caratteristiche o proprietà dei disturbi di questo tipo .

.......

Per adesso sarà sufficiente dichiarare che il pianeta si comporta come un conduttore perfettamente liscio o lucidato di resistenza inapprezzabile
con capacità e autoinduzione distribuita uniformemente lungo l'asse di simmetria della propagazione dell'onda trasmettendo oscillazioni elettriche lente senza distorsioni ed attenuazioni degne di nota .

Oltre a quanto indicato i successivi tre requisiti sembrano essere essenziali per instaurare la conduzione di risonanza .

1 Il diametro della terra che passa attraverso il polo dovrebbe essere un multiplo dispari della lunghezza di 1/4 d'onda , ovverosia del rapporto fra la velocità della luce e di quattro volte la frequenza della corrente .

2 è necesssario per potersi servire delle oscillazioni , che il rapporto di radiazioni di energia nello spazio sotto forma di onde elettromagnetiche o hertziane sia molto piccolo .Per dare un'idea , affermerei che la frequenza dovrebbe essere più piccola di 20mila oscillazioni al secondo , attraverso
onde corte potrebbe essere realizzabile . La minor frequenza dovrebbe essere superiore a sei oscillazioni al secondo , in questo caso ci sarà un nodo , direttamente nella piastra di messa a terra o nelle sue vicinanze e paradossalmente come potrebbe sembrare , l'effetto aumenterà con la distanza e risulterà maggiore nella regione diametralmente opposta al trasmettitore . Con le oscillazioni ancora più lente la terra , in senso stretto , non risuonerà , ma semplicemente agirà come capienza e la variazione di potenziale sarà quasi uniforme sopra l'intera superficie .

3 Il requisito più essenziale è tuttavia quello che indipendentemente dalla frequenza , l'onda o il treno d'onda , dovrebbe continuare per un determinato intervallo , che ho valutato essere in non meno di 1/12 di secondo o probabilmente 0.08484 secondi , tempo trascorso tra l'andata e il ritorno dalla regione diametramente opposta il polo sopra la superficie della terra con una velocità media di circa 471.240 KM/sec

La presenza delle onde stazionarie può essere rilevata in molti modi .

Per esempio , un circuito può essere collegato direttamente o per induzione a terra e ad un terminale elevato e sintonizzato per rispondere efficacemente alle oscillazioni .....

Ho indicato un dispositivo per la rilevazione della presenza delle onde che ho usato in un metodo innovativo di ingrandimento degli effetti deboli e che ho descritto nei miei brevetti degli Stati Uniti 685.953 e 685.955 .

Da chi e dove hai copiato la traduzione ?
 
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blauer2
view post Posted on 23/3/2011, 13:10




e dell'haarp che ne dite?

frequenze capaci di creare terremoti
 
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† Inevitable Shock †
view post Posted on 17/4/2014, 00:31




In realtà, detto perché lo si vuole, l' HAARP non ha un obiettivo preciso.
E' un sistema, sotto la supervisione di Fran de Aquino, volto a studiare gli effetti causati da un'irradiazione della ionosfera. Il sistema, nel complesso, consuma 3 milioni e 600 mila Watt (3,6MW), e vogliono aumentarlo ancora.
Il risultato, dovrebbe essere quello dell' alterazione del clima, basato sugli studi di Tesla. Riguardo ai terremoti non saprei cosa dirti, secondo me non hanno nulla a che vedere con HAARP, perché, dopo essere rimbalzate sulla ionosfera e disperse in migliaia di kilometri, le onde EM del sistema HAARP sono debolissime, e non credo possano causare nulla.
L' unica soluzione è parlarci con De Aquino, su internet si trovano poche informazioni, ma se riesci a parlarci di persona, lui sicuramente saprà chiarirti lo scopo. Anche i suoi studi sul "System-G", che altera la forza di gravità, (una delle poche cose vere in mezzo a tante bufale, peccato che su internet non si trova quasi niente) sono poco chiacchierati su internet, perché sono poche persone che si interessano, la maggior parte evitano senza nemmeno leggere, e il nostro caro amico, giustamente, prosegue per la sua strada, non ha tempo da perdere per cercar di far capire ai capoccioni che non si sgombrano la mente di pregiudizi... Io conosco un ingegnere che ha lavorato con De Aquino, dal lontano 1960, appena laureato, si è dedicato allo studio dei fenomeni che oggi chiamiamo "paranormali", che in realtà sono normali, ma la scienza non riesce a spiegare. Mi ha dato tantissimi files, ora li ho su una chiavetta USB, devo sentirlo se posso condividerli con voi oppure no.
 
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22 replies since 17/1/2008, 02:04   16551 views
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