| CITAZIONE (AL74B @ 18/2/2005, 05:04) da quanto dicono i modelli matematici possibile risveglio bianco domenica mattina in pianura per Umbria ,Toscana,nordest,Emilia Romagna .Su quest'ultima,Friuli e Slovenia sembra continuerà a nevicare abbondantemente per tutta,domenica. Anche Marche,Lazio, Abruzzo e Campania dovrebebro vederne un bel pò sopra i 400-600m. Probabilità della previsione 60% Vi ricordo la situazione meteo che si registrava il 10 gennaio 2005: "Europa: intenso flusso zonale molto intenso al nord, anticiclone al sud, ovunque temperature miti. Si staglia ancora ben delineata la cupola anticiclonica che da giorni oramai protegge il bacino del Mediterraneo e la penisola iberica, ed ora la troviamo estesa anche ai Balcani e fin verso il Mar Nero. Quest'area alla quale possiamo aggiungere anche la Francia, seppure temporaneamente risenta del flusso perturbato atlantico, specie il comparto centro settentrionale del paese, gode di cieli sgombri da nubi e temperature gradevoli, uniti ad una stabilità dell'aria ed all'assenza di ventilazione degna di nota.
E' per questo che sovente si assiste al fenomeno della nebbia, generato dalla calma del vento e dalla presenza susseguente delle inversioni termiche che, altra caratteristica dei regimi anticiclonici invernali, porta ad avere un quadro termico invertito, con temperature più miti in quota che non al suolo, dove la presenza delle nebbie spesso anche di giorno e del forte irraggiamento notturno, accentuano tale fenomeno. Soffre di questa situazione il manto nevoso montano, che sotto la pressante presenza del sole unito alle temperature piuttosto alte, tende ad assottigliarsi sempre più, complice anche la perdurante stabilità atmosferica e l'assenza quindi di precipitazioni.
Oltre la barriera alpina il quadro meteorologico diviene movimentato con l'Europa centro settentrionale sotto l'influenza di instancabili centri depressionari generati dalle depressioni d'Islanda e Polare che ancora molto attive e profonde, pilotano intensi sistemi perturbati che si muovono spinti da forti o fortissimi venti occidentali, che permettono un clima temperato su tutto il continente ma frequenti piogge, cieli grigi e burrasche rilevanti. Ed il freddo? Per trovare il freddo sul nostro continente dobbiamo recarci sulla penisola scandinava più settentrionale, dove resiste alle spinte oceaniche, e a nord della grande Russia, che solo oltre gli Urali riesce ancora a mantenere i suoi connotati invernali.
In effetti i tesi venti occidentali si spingono fin verso i confini orientali della Russia europea, scacciando il generale inverno da tutto il continente e relegando oltre il Circolo Polare Artico. Nella cronaca possiamo trovare le conseguenze di questa situazione con i commenti sull'intensità delle tempeste che hanno flagellato il nord Europa e le conseguenze negative di tale situazione.Quando finirà tutto questo? Quando ci sarà un cambio della circolazione? Tutto ci fa ritenere che da metà mese le cose cambieranno radicalmente per il nostro continente, che ritroverà connotati invernali via via più marcati, con il ritorno del freddo un po' su tutta l'Europa con un quadro termico nella norma del periodo, grazie al rallentamento dell'attività dei vortici depressionari che favoriranno un ondulazione della corrente a getto con il ritorno a scambi meridiani.
E l'Italia subirà lo stesso repentino cambiamento? Diciamo che qualcosa inizierà a cambiare per il nostro paese almeno a livello termico e di rinnovamento atmosferico, con la scomparsa delle nebbie grazie ad una maggiore ventilazione settentrionale, con un ritorno delle temperature a valori più consoni per il periodo, specie sul versante orientale, ma quanto a precipitazioni consistenti, non possiamo sciogliere la prognosi, che resta sfavorevole. Rimandare ad ulteriori aggiornamenti è consigliato, vista la difficoltà per il nostro paese di prevedere le discese artiche con alcuni giorni di anticipo. Ma per ora la situazione fotografata dal satellite, che da giorni si mantiene inalterata, ci farà compagnia ancora per 72 ore, con la sua statica fermezza e con le nebbie a fare da padrone del nostro paese" (link: meteogiornale), www.meteogiornale.it/notizia/2192-...emperature-miti Passiamo poi al 10 gennaio 2006: "Alta pressione, il regno delle inversioni termiche. Ci eravamo lasciati l'ultimo giorno del vecchio anno, con il respiro mite dell'Atlantico che stava abbordando le coste occidentali europee e che aveva già indotto un primo e parziale rialzo termico dopo la bordata artica delle feste natalizie, quella stessa che aveva causato la storica nevicata di Firenze e le temperature sotto i -10°C in Pianura Padana. Ci eravamo lasciati con un continente europeo dominio delle basse pressioni e lo ritroviamo oggi, a nove giorni di distanza, sotto il comando di una HP (alta pressione) continentale, regno delle inversioni termiche, con i vortici depressionari relegati in Nord Atlantico, a nord delle Isole Britanniche ed a sfiorare le coste occidentali scandinave. Ci eravamo lasciati alle spalle un continente al freddo, e lo ritroviamo, nove giorni dopo, immutato, questa volta non per aria particolarmente fredda presente in quota, ma per l'effetto del deposito dell'aria fredda, pesante, al suolo. Ma le piogge e le nevicate, molto diffuse negli ultimi giorni dell'anno appena passato, hanno lasciato il posto ad un pallido sole, o tutt'al più a velature del cielo e nebbie da inversione" (link: meteogiornale.it), www.meteogiornale.it/notizia/4974-...rsioni-termiche . "L'alta pressione annunciata da giorni influenzerà il tempo della nostra Penisola apportando condizioni di moderata stabilità, con freddo durante le ore notturne e forti inversioni termiche nelle pianure e le valli del Centro Sud. Ma proprio sulle regioni meridionali è atteso un afflusso più deciso di correnti fredde orientali, con nuvolosità in deciso aumento e calo termico. Copione pressochè immutato anche giovedì, allorquando l'alta pressione seguiterà ad influire sulla nostra Penisola. Da segnalare pertanto le nebbie, le forti gelate e il freddo durante le ore notturne. Sulle estreme regioni meridionali avremo un ulteriore lieve calo termico, con possibili deboli nevicate anche a quote basse su Puglia e Basilicata per effetto stau" (link: meteogiornale.it), www.meteogiornale.it/notizia/4970-...meni-di-rilievo. Il Bel Paese, a quel tempo, viveva "il classico periodo delle secche di gennaio, con temperature prossime alle medie tipiche del periodo. Siamo in Alta Pressione, ma nel frattempo giunge aria moderatamente fredda da oriente che abbassa le temperature" (link: meteogiornale.it). Edited by Hercule Poirot - 13/1/2020, 09:43
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