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Attività antivirale della liquirizia, ma è anche un ipertensivo

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view post Posted on 9/3/2005, 17:57 by: XmX




A me la liquirizia è sempre piaciuta molto, sia in caramelle (Golia, pescetti, rotelle, lacci e altre
meraviglie), ma anche come radici (i classici legnetti da succhiare), e perfino come liquore.
Però ogni tanto la notte accusavo un senso di "testa piena", molto fastidioso, e alla
rilevazione della pressione arteriosa questa risultava alta: era la liquirizia.
C'è un sacco di gente che consuma liquirizia e non sa di questo suo effetto.
Ma ci sono altri motivi per rendere interessante la liquirizia: pare infatti che abbia
una forte attività antivirale. E' bene saperlo.

ecco a seguire tre interessanti articoli da Le Scienze Online


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08.03.2005
Liquirizia contro i virus latenti
Un particolare composto può bloccare l'attività del gene LANA


Il composto che dona alla liquirizia il suo sapore dolce potrebbe costituire la chiave per la cura di diverse malattie virulente, come l'herpes. Lo sostengono alcuni ricercatori dell'Università di New York in uno studio pubblicato sulla rivista "Journal of Clinical Investigation".
A differenza dei virus che infettano e uccidono le cellule, i virus latenti rimangono "ibernati" nelle cellule per anni e si svegliano dal proprio letargo soltanto occasionalmente, per provocare i sintomi di una malattia. Cinque anni fa, la virologa Ornella Flore e colleghi avevano identificato un gene che consente all'herpes virus associato al sarcoma di Kaposi (KSHV) di nascondersi. Se il gene LANA non viene espresso, le cellule infettate non possono sostenere la presenza del virus e muoiono con il virus al proprio interno.
Non si conosceva però nessun composto in grado di bloccare LANA. Tuttavia, da studi precedenti su altri virus, gli scienziati sapevano che l'acido glicirrizico, un composto derivato dalla pianta della liquirizia, poteva essere un probabile candidato, in quanto inibisce la crescita di herpes virus.
Flore e colleghi hanno dunque somministrato un farmaco contenente il composto a cellule con un'infezione latente di KSHV. Quattro giorni dopo essere state trattate con l'acido, le cellule infette erano tutte morte. Un secondo esperimento ha mostrato che il composto sopprime l'attività di LANA. "Poiché il farmaco ha come obiettivo solo le cellule latentemente infette, - spiega la ricercatrice - e poiché i meccanismi di latenza sono simili per tutti i virus, l'acido glicirrizico potrebbe funzionare anche per altri virus latenti".

© 1999 - 2004 Le Scienze S.p.A. http://www.lescienze.it/index.php3?id=10419

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19.06.2003
Liquirizia contro la SARS
Il composto è uno dei tanti candidati sperimentati nella speranza di trovare una cura per la malattia


La liquirizia potrebbe dimostrarsi un valido alleato nella lotta contro la sindrome respiratoria acuta e severa (SARS) che ha già fatto più di 750 vittime da quando è comparsa pochi mesi or sono. Una nuova ricerca rivela che, almeno in laboratorio, un estratto delle radici della pianta è in grado di impedire al virus di crescere all’interno delle cellule.
Il virologo Jindrich Cinatl e colleghi dell’Università di Francoforte hanno scoperto che dosi elevate dell’estratto di liquirizia, chiamato glicirrizina, spazzano praticamente via il virus della SARS da cellule di scimmia infette. Il farmaco è più potente della ribavirina, il trattamento comunemente usato contro la SARS.
La glicirrizina, la molecola responsabile del particolare sapore della liquirizia, rende difficile al virus attaccarsi e invadere le cellule prese di mira. Inoltre ostacola la riproduzione del virus, rallentando la sua diffusione da una cellula all’altra. Purtroppo ci sono anche delle controindicazioni. Sono infatti necessari grandi quantità di glicirrizina per avere effetto sulle cellule infettate dalla SARS, e pertanto è improbabile che possa venir usata direttamente come cura per la malattia. Tuttavia, è possibile che il composto suggerisca la strada da percorrere per sviluppare farmaci simili e più potenti.

Cinatl, J. et al. Glycyrrhizin, an active component of liquorice roots, and replication of SARS-associated coronavirus. The Lancet, 361, 2045 - 2046, (2003).


© 1999 - 2004 Le Scienze S.p.A. http://www.lescienze.it/specialarchivio.php3?id=7471

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21.08.2001
Liquirizia e ipertensione
Da tenere sotto controllo caramelle, pasticche e alimenti in cui viene utilizzata come additivo


Un gruppo di ricercatori del Sahlgrenska University Hospital di Goteborg, in Svezia, ha scoperto che anche piccole quantità di liquirizia consumate quotidianamente possono aumentare la pressione sanguigna. Si tratta quindi di un avvertimento per gli amanti di questa antichissima sostanza. Il principio attivo responsabile dell'effetto è l'acido glicirretinico, che impedisce la frammentazione dell'ormone cortisolo, facendo sì che i reni trattengano acqua e sale.
In realtà, l’effetto era noto da tempo ma solo ora si è potuto constatare come siano sufficienti 50 grammi di liquirizia al giorno per un periodo compreso fra due e quattro settimane per determinare un aumento significativo del rischio per la popolazione che soffre di ipertensione. Nonostante quest’ultima sia causata da fattori genetici, uno stile di vita salutare, unito al moto e a una dieta povera di sale può aiutare a mantenere la pressione entro valori accettabili. Il risultato della ricerca può così mettere in guardia da molti alimenti in cui la liquirizia viene utilizzata come additivo.

© 1999 - 2004 Le Scienze S.p.A. http://www.lescienze.it/specialarchivio.php3?id=3344




Edited by XmX - 9/3/2005, 17:58
 
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