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namio ranghe chio, cosa vuol dire?

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dedavatta
view post Posted on 30/3/2008, 09:37




scusate non ho avvisato che su http://buddhismoitalia.forumcommunity.net/?t=13652571&st=30 stiamo portando avanti un confronto sulla soka che credo possa essere utile a chi vuol capire qualcosa, di cosa sia, come funziona e con quali scopi dell'organizzazione soka gakkai
 
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uroburo3
view post Posted on 11/2/2010, 12:27




Come si fa a credere nella soka gakkai quando il suo leader, daisaku ikeda è alla guida del komeito, che ha sostenuto l'intervento armato in Iraq e il riarmo nucleare del giappone? E questi sarebbero pacifisti?

LETTERA AI MEMBRI della SOKA GAKKAI
Dopo essere stato per circa cinque anni membro entusiasta della Soka Gakkai, oggi remo ferocemente contro.
La mia, in un certo senso, è la Collera del Budda. Ricorro a questa espressione senza ironia, anche se ormai, al fatto che siamo Budda, non credo più. Continuo invece a condividere i grandi valori universali trasmessi da Shakyiamuni e propri di tutte le grandi religioni.
Come è noto, la Collera del Budda esprime l'indignazione e la reazione a ciò che è ingiusto.
Lo stesso Daisaku Ikeda, in Giorno per giorno ripete:
5 febbraio – Spero che affermerete sempre la verità con coraggio, dicendo ciò che si deve a chiunque vi rivolgiate. Nel sostenere una giusta causa non dovete mai essere codardi o servili, né cercare di ingraziarvi qualcuno adulandolo.8 aprile - I grandi individui si oppongono agli abusi dell’autorità… Le persone solide si battono contro il potente, l’arrogante, l’autoritario, il perverso e il corrotto, chiunque guardi gli altri con disprezzo.
16 luglio - …dobbiamo opporci agli abusi di potere che provocano sofferenza. Questo significa lottare in favore della giustizia. Rimanere in silenzio quando si è di fronte all’ingiustizia è sbagliato. Fare così equivarrebbe a permettere e perdonare il male.
3 novembre – Il Buddismo ripone il massimo valore nei diritti umani e ne sostiene il rispetto. Si deve cercare di proteggere e di fare tutto il possibile anche per una sola persona.

Praticamente, nel mio impegno in quella che ritengo una giusta causa, io sto applicando alla lettera queste guide di Daisaku Ikeda. Come poi vedremo, queste guide di Daisaku Ikeda valgono per gli altri, non per lui.

Considerazione di base:
La Soka Gakkai non ha il monopolio del Buddismo, nemmeno del Buddismo di Nichiren Daishonin, dal momento che esistono diverse scuole che seguono il monaco giapponese e che recitano, al pari dei membri Soka, NMRK. Nonostante questo, la Soka Gakkai afferma di essere l'unica detentrice della vera legge, del vero Dharma, e non riconosce le altre scuole, ragion per cui, giustamente, l'U.B.I. non riconosce la Soka gakkai.
Già questa posizione mi allarma.
Il buddismo insegna la tolleranza, il principio di interdipendenza, la relatività di tutti i fenomeni. La Soka Gakkai, definendosi l'unica detentrice della vera legge, nega questi valori ed esprime arroganza, assolutismo, unicità. Non prendetevela con me, ma questo non è buddismo.
Questa prima constatazione mi ha messo paurosamente in guardia. Non mi sembra una cosa da poco. Il castello dottrinario costruito dalla Soka Gakkai si basa su posizioni che non sono buddiste.
Come diceva Amleto? C'è del marcio in Danimarca.
Ma andiamo avanti. Ormai è pacifico, è fuori discussione, è testimoniato sugli stessi siti della SGI che Daisaku Ikeda è anche il capo indiscusso del Komeito, che finalmente ha perso le elezioni. Il Komeito ha sostenuto l'intervento armato in Iraq e la politica di riarmo nucleare del Giappone. Spiegatemi, come fa un leader buddista e, in quanto tale pacifista, a guidare un partito del genere?
Deduco, per forza, che il pacifismo tanto sbandierato da Daisaku Ikeda è puramente di facciata. Spero sia noto che recentemente - la notizia è stata diffusa in occasione della Consulta dalla stessa dirigenza romana della Soka Gakkai - Daisaku Ikeda ha fatto inginocchiare i membri del Kansai, colpevoli di non aver sostenuto il Komeito. Dunque abbiamo un leader buddista che impartisce punizioni. Per cortesia, un pò di serietà.
Andiamo avanti. Lo scandalo del Tempio Sho Hondo dove lo mettiamo? La ricchezza stramiliardaria di Daisaku Ikeda nasce da lì. Non potete immaginare quanto mi è costato arrivare a reperire la documentazione. Sul Tempio Sho Hondo, sostanzialmente, in rete erano leggibili solo dichiarazioni dolorose, made in Soka Gakkai, contro lo sciaguratissimo Nikken che aveva fatto demolire il tempio. Altri siti che ne parlavano erano illeggibili, alterati. Ma non mi sono arreso. Anche su internet si può navigare di bolina. E ho trovato. Una università americana della Virginia, in particolare, è stata un'ottima fonte. L'Associazione Vittime Soka Gakkai ? Preferisco andare avanti. A proposito, non vi è ancora capitato di soffermarvi sul mistero del Gosho n.3? Ci sarebbe troppo da dire, ma permettetemi ancora qualche considerazione, magari più terra terra ma non per questo meno eclatante. Parliamo del RISPETTO. La Soka Gakkai si riempie la bocca di questo splendido valore, ma non lo applica. Personalmente ho rivolto sette quesiti scritti sulla fede al Sig. Tamotsu Nakajima. Non mi ha mai risposto. Alla faccia del rispetto. La Soka Gakkai dice di esistere per la felicità dei membri. Allora dovrebbe spiegarmi perchè, nel realizzare questo obiettivo, nomina RESPONSABILI persone come alcune che ho conosciuto. Parlare di ignoranza è un complimento e la compassione buddista consisteva nel provare pietà per chi soffre. Non solo. Con NMRK realizzi tutto, anche la morte di chi detesti. Se invece hai bisogno del frigorifero pratica che te lo portano prima del previsto. E stasera, mi raccomando praticate con me perchè vinca la Roma, se no mio marito si arrabbia. E il responsabile di Capitolo, che sentiva queste cose, stava zitto.
Ho visto persone con gravi problemi di salute, uscirsene a pezzi dallo zadankai. La “Responsabile “aveva spiegato che era un problema di karma, che evidentemente aveva fatto cose sbagliate nelle altre vite e che quindi la colpa- badate bene, non la responsabilità, la COLPA della malattia - era di quella persona. Non ditemi che sono casi isolati, non solo perché ho assistito ad altri, ma perché basterebbe questo unico caso a dimostrare che la qualifica di RESPONSABILE- considerata particolarmente appetibile da persone di problematico livello intellettuale - viene assegnata in base a criteri che nulla hanno a che fare con un minimo di buon senso e di conoscenza della dottrina. Si nominano responsabili i fedelissimi, quelli che non vedono, non sentono e non parlano se non di quello che vede, sente e dice Daisaku Ikeda. Quelli che in altre occasioni chiamo “ I “Bambini di Ikeda”: persone che non guardano oltre il loro naso, che non fanno domande, che pur di dormire tranquille, si rifiutano di vedere come stanno le cose. Sono i messaggeri ideali del messaggio Soka Gakkai, se poi ignorano la dottrina, la distorcono, causano sofferenze alle persone, non ha importanza. Un responsabile di capitolo e una di settore hanno avuto l’arroganza di piombarmi a casa, come gendarmi, perché mi ero permesso di osservare, in una riunione ristretta di membri anziani, che trovavo enfatiche alcune espressioni di Daisaku Ikeda sulle donne. Allora ero ancora un membro più che convinto e non avevo voluto assolutamente criticare Daisaku Ikeda ma esprimere la mia opinione. Sono stato richiamato. La Soka Gakkai non riconosce e non rispetta le opinioni degli altri.
Vogliamo parlare della consegna abbreviata del Gohonzon? In due mesi è tuo, basta che diventi membro. Gonghyo e il resto lo impari dopo. La deriva autoritaria che ha sconvolto la Soka Gakkai nei primi anni del 2000 ha comportato una fuoriuscita massiccia di membri e, soprattutto, dei relativi abbonamenti. Bisognava correre ai ripari.
E’ molto importante, anzi è fondamentale, per la Soka Gakkai, ampliare il portafoglio membri: aumenta il suo peso politico di rappresentatività e ne rafforza il ruolo di controparte, come è successo nelle trattative con lo Stato italiano per l'ottenimento dell'8 per mille , trattative per altro incrementate- secondo Sokarinnovamento, - con il contributo di 600milioni ad Alleanza Nazionale. Capito perché il Gohonzon è assegnato subito? Poi non dimentichiamo che il buddismo è fede, pratica e studio. Ogni membro , per studiare,deve abbonarsi alle riviste e comprare i libri Esperia che, non si sa come, sono sistematicamente i più cari. Andiamo avanti. Mi piacerebbe parlare delle famose TESTIMONIANZE, soprattutto di quelle rese negli incontri al Kaikan, elaborate, costruite, dove necessario modificate in eccesso, per il glorioso cammino di Kosen Rufu, ma ho già scritto molto. Provo a concludere.
Io non sto usando energia contro chi pratica. Rispetto le persone, ancora di più quelle che affrontano un cammino di crescita spirituale. Di conseguenza non posso rispettare né Daisaku Ikeda né la Soka Gakkai.
Io mi sto opponendo a un’ingiustizia. Daisaku Ikeda non si è opposto nemmeno alle ingiustizie perpetrate da Hu Jintao nei confronti del Tibet, anzi, gli ha dedicato un Poema.
Non è che io non capisca o non abbia provato l’emozione derivante dalla recitazione e la sensazione di serenità e di pace in un contesto culturale così diverso da quello occidentale. Valori immensi, nei quali tuffarsi, per vivere meglio, insieme, noi e gli altri. Ero grato alla Soka Gakkai. Mi sembrava di essere in Paradiso. Ma si trattava, e si tratta, di un paradiso artificiale. L’effetto del mantra c’è, ed è un effetto Chimico. Il grande bluff della Soka Gakkai consiste nello spacciare questo effetto per Mistico. Si possono abbracciare i grandi valori universali professati da Shakyiamuni senza per questo essere membri della Soka Gakkai, perché questi valori sono patrimonio dell’umanità, non monopolio di una setta davanti alla quale impallidisce anche Scientology.
Finalmente,dopo tanta sofferenza, sono felice. Se solo riuscissi ad aprire gli occhi a una persona sarebbe perfetto. Magari non ci riuscirò, e resterò il vostro peggior nemico.
Ma, come i membri Soka sanno, il buddismo insegna che i peggiori nemici sono i migliori amici.






Prima testimonianza sul Grande Bluff del Tempio Sho Hondo, dalla quale sono scaturite ulteriori ricerche.
Da: Fragoletti20581 (Messaggio originale) Inviato: 19/01/2004 15.08
Tratto da: http://utenti.lycos.it/nuovasoka/
Ciao a tutti, dopo 10 anni di pratica abbandono la SGI, non smetto di recitare ma voglio imparare altre cose e leggere altre versioni dei sutra. Voglio farlo perchè da oggi sono un uomo libero,libero dentro, perchè apro la mia vita alla crescita,libero fuori perchè, insieme ad altre 20 persone della mia zona abbiamo dato le "dimissioni ufficiali" con una lettera a Firenze che chiede la cancellazione dei dati. Un intero capitolo (quasi)... Sarebbe bastato dire la verità, almeno sull’abbattimento dello Sho Hondo, invece no, anzi, noi come cretini in giro per gli studi di architettura della nostra città a prorogare la causa, a portare la missione di KOSEN RUFU, a mettere al corrente il mondo dei misfatti del "Demone" NIKKEN!! Qualche giorno fa torna dal Giappone un caro amico, praticante anche lui da qualche anno, Architetto laureato che ha lavorato in Giappone, negli ultimi due anni per un rinomato studio internazionale, siamo contenti di vederlo, ci mancava.
"Vi porto notizie amici..." ci dice...e poi...ecco che tira fuori un blocco di documenti grosso come un macigno,tutte fotocopie autenticate dall’organo Giapponese che qui sarebbe il catasto e l'ente per la sicurezza degli edifici pubblici. Tutti i documenti catalogati con numeri di matricola e autorizzazioni, firme in originale su fotocopie autenticate e quant'altro, insomma davvero un bel lavoro di ricerca.
Da cui cito:
L'edificio in questione denominato Sho Hondo di proprietà dei confirmatari intestati in cessione e ceduto dall'associazione religiosa SGI....(con sede in ecc.) viene qualificato in categoria B3 ovvero ad altissimo rischio di cedimento strutturale come da visura tecnica allegata. Questa commissione intima quindi le seguenti condanne ad effetto immediato.
1. Chiusura dell'edificio al pubblico con decorrenza delle ore 24 della data odierna.
2.visura generale di tecnici specializzati e di una commissione esterna correlata al lavoro del settore di dipartimento in atto sulla legge antisismica in vigore entro 30 giorni dalla data odierna.
3. controllo e verifica della tensione strutturale delle colonne portanti del tetto e delle solette interne inclusi i connettori del portante ovale sinistro come da tabella tecnica allegata.
4. Assaggio della parte armata di cemento portante per la verifica della qualità dei materiali, dell'ossidazione e dell' alcalinità.
5 .Al termine dei suddetti controlli questa commissione si riserva di prendere ulteriori decisioni.
6. In ulteriore seguito verrà fornita dalla commissione presente una tabella dettagliata dei lavori da eseguire per la totale messa in sicurezza dell'edificio nonché il rientro nelle norme antisismiche.
IN EVENTUALE ALTERNATIVA SI CONCEDE FIN DA ORA IL PERMESSO ALLA DEMOLIZIONE TOTALE DELL’ EDIFICIO CHE DOVRA AVVENIRE ALL INTERNO DELLE ATTUALI VIGENTI NORME SULLA DISCARICA DI MACERIE DI GRANDE PESO. IN POCHE PAROLE:
IKEDA HA COSTRUITO IL TEMPIO USANDO MATERIALI DI SCARSA QUALITA E SOTTILIZZANDO SU FORMALI ERRORI DI PROGETTAZIONE ;
LE SABBIE PER LA CEMENTAZIONE SONO STATE ASPORTATE DA UN SITO MARINO DI PROPRIETA DELLA GAKKAI IN UNA QUANTITA TALE DA CREARE UN DISASTRO ECOLOGICO DI RILEVANTI PROPORZIONI PER CUI E' ATTUALMENTE ANCORA IN CORSO UN PROCESSO;
LE SABBIE MARINE NON ESSENDO RAFFINATE NON SONO ADATTE ALL USO DI COSTRUZIONI CIVILI A CAUSA DEL LORO DETERIORAMETO CAUSATO DALLA REAZIONE CHIMICA DEL SALE DURANTE LA CEMENTIFICAZIONE, A MAGGIOR RAGIONE SE LA QUANTITA DI SABBIA E' IN PROPORZIONE SUPERIORE A QUELLA NORMALMENTE USATA NELLE STRUTTURE ARMATE DI GRANDI DIMENSIONI.
IMPOSSIBILE TENERE SU UN TETTO DEL PESO DI 20000 TONNELLATE CON COLONNE CURVE LA CUI STRUTTURA E QUASI PRINCIPALMENTE FORMATA DA FERRO SABBIA E UN PO DI CEMENTO.
LE COLONNE NON SONO STATE "STAGGIATE SUL POSTO" PER UN A QUESTIONE DI RAPIDITA E DI RISPARMIO MA PREFABBRICATE COMPORTANDO UNA RILEVANTE PERDITA DI ELASTICITA E DI DURATA.
LE MANOVRE FINANZIARIE ESEGUITE DA IKEDA PER COSTRUIRE IL TEMPIO FANNO SI CHE IL BUON TANZI E IL CASO PARMALAT IN CONFRONTO SONO COME IL GIOCO DEI MONOPOLI.
UNA VOLTA CHE IKEDA SI E RESO CONTO CHE IL TEMPIO ERA INUTILIZZABILE ( E IN PARTE LO SI SAPEVA GIA PRIMA DI FINIRLO) L' HA REGALATO A NIKKEN,VISTE PERO LE SUE MAGRE FINANZE ANCHE SE FOSSE STATO A POSTO NON AVREBBE MAI POTUTO SOSTENERNE DA SOLO I COSTI DI MANUTENZIONE.
IL COSTO DI ADATTAMENTO E MESSA IN SICUREZZA ERA MOLTO VICINO ALLA META DEL DENARO SPESO DA IKEDA (INCLUSO QUELLO CHE SI E MESSO IN TASCA LUI) PER REALIZZARLO NIKKEN SE NON DEMOLIVA SAREBBE ANDATO INCONTRO A GRAVI E INSOSTENIBILI SANZIONI.
LE LEGGI ANTISISMICHE SUGLI EDIFICI PUBBLICI IN GIAPPONE SONO MOLTO SEVERE.
L'UNICA COSA DA FARE ERA SMONTARE LE COSE RECUPERABILI, MARMI, FERRO,ACCIAIO ECCETERA PER RIVENDERLE E TROVARE IL DANARO UTILE PER LA DEMOLIZIONE.
NON SI ACCUSA NIKKEN NE IKEDA, QUESTI SONO I FATTI. CHE OGNUNO TRAGGA DA SE LE SUE CONCLUSIONI.
GRAZIE PER L'ATTENZIONE
PS. ALCUNI TERMINI TECNICI SONO STATI TRADOTTI DAL GIAPPONESE MA RESTANDO FERMO IL SENSO DEI PERIODI E IL SIGNIFICATO DEL DOCUMENTO CHE PER LA TRASCRIZIONE ITALIANA E STATO ABBREVIATO, QUESTO PER PERMETTERNE LA LETTURA E LA COMPRENSIONE ANCHE AI NEOFITI DI INGEGNERIA CIVILE.
Dopo aver letto questa testimonianza mi son messo a cercare e ho trovato conferme di questa vergogna nei documenti dell'Associazione Vittime della Soka Gakkai. Ho tradotto il testo dall'inglese e lo ho suddiviso in capitoli per agevolarne la lettura. La versione originale è un po’ più lunga, comunque la mia traduzione è letterale. Chiunque può controllare.






Il grande bluff del Tempio Sho Hondo (seguito)

ASSOCIAZIONE VITTIME SOKA GAKKAI DEMOLIZIONE dello SHO HONDO Emyo, 5 / 06 / 98
CAPITOLO PRIMO
Il mistero della "Contabilità per lo Sho Hondo" e il suo abuso da parte di Daisaku Ikeda!
Lo Sho Hondo è stato costruito con le donazioni di 35,5 miliardi di yen (35,5 miliardi di yen equivalgono a circa 98,61 milioni di dollari). Di questi 35,5 miliardi, ne sono scomparsi 12.
Sorprendentemente, lo Sho Hondo, a sua volta, è stato costruito con gli interessi sulle donazioni maturati sul conto bancario della Soka Gakkai!
Molti membri Soka Gakkai, che hanno preso parte alle donazioni per lo Sho Hondo, sono sconvolti come se avessero perso i loro beni personali, perché lo Sho Hondo si è rivelato un’ inutile mostruosità.
Pensavano "questa lastra di marmo su questo pilastro è il mio contributo ", o", questo pezzo di tegola è il mio contributo "…
Sono state le loro donazioni per lo Sho Hondo, che la Soka Gakkai ha dichiarato "Il caso del secolo".Ma come sono state realmente utilizzate queste donazioni? Non come i membri della Gakkai avevano supposto.

SHO HONDO – CAPITOLO SECONDO
Qui, si forniscono i dettagli delle attività per divulgare i sorprendenti fatti, e dissipare le illusioni dei membri della Soka Gakkai .
E 'stato il 3 maggio 1964, presso la Soka Gakkai che Daisaku Ikeda ,Senior Leader della riunione, ha annunciato, in nome del secondo presidente Toda, "Voglio costruire lo Sho Hondo e donarlo al tempio principale Taisekiji ".
Il periodo di raccolta delle donazioni era di quattro giorni, dal 9 al 12 ottobre 1965. La Soka Gakkai, nella dichiarazione ufficiale, ha riferito che l'importo senza precedenti di 35,5 miliardi di yen era stato donato esclusivamente dal Giappone. (Seikyo Shimbun, Oct.18, 1965)
"Se donerete per lo Sho Hondo, non avrete più difficoltà per il resto della vostra vita."
Credendo a questa promessa, i membri sono arrivati ad annullare polizze di assicurazione sulla vita, versare i fondi che avevano da parte per i matrimoni o per la costruzione di una nuova casa, e così via.
35,5 miliardi di yen è stato il risultato della competizione attivata nella raccolta delle donazioni con la promessa di un futuro felice. La gente può pensare che la Nichiren Shoshu avesse accettato
questa enorme quantità di donazioni e che lo Sho Hondo sarebbe stato costruito con queste.
Tuttavia, ciò non è corretto. La donazione di 35,5 miliardi di yen è stata devoluta al Sommo Sacerdote Nittatsu Shonin, il 17 ottobre 1965. (Seikyo Shimbun, Oct.18, 1965)
Nittatsu Shonin, alla cerimonia ufficiale per la presentazione della donazione, ha affermato: "Ora che ho ricevuto la donazione voglio affidarla tutta al Presidente Daisaku Ikeda con completa fiducia. "
In questo modo, la responsabilità per come sarebbero state utilizzate le donazioni è stata affidata a Daisaku Ikeda .

SHO HONDO – CAPITOLO TERZO
Lo Sho Hondo è stato costruito solo con l'interesse maturato dalle donazioni sul conto bancario intestato alla Soka Gakkai.
C’è il sospetto forte di donazioni extra, che non sono mai state rese pubbliche e la canalizzazione dei fondi per altri scopi.
In primo luogo, il Seikyo Shimbun non ha mai annunciato l'importo delle donazioni raccolte dai membri d’ oltremare né la loro destinazione.
Il Seikyo Shimbun ha solo dichiarato: "L'importo delle donazioni dei membri d’oltremare sarà comunicato in seguito”.
L'importo riscosso oltreoceano è stato di circa 2 miliardi di yen ( US $ 5,6 milioni.)
In secondo luogo, Ikeda nel corso di una riunione interna ha dichiarato: "Oltre a questo annuncio (quello del Seikyo Shimbun di 35,5 miliardi di yen), ci sono stati dati altri 10 miliardi di yen (US $ 28milioni). Faremo un po’ di soldi, di nuovo. "(Gen. 26, 1971, Soka Gakkai Dirigenti 'Meeting minuti.)
Naturalmente, questi fondi, 2 miliardi di yen e poi 10 miliardi di yen, che non sono mai stati divulgati al pubblico, non sono stati inclusi nella relazione finanziaria dal Vice Presidente Hiroshi Hojo alla cerimonia di apertura dello Sho Hondo.
Secondo l'annuncio di Hojo, del 12 Ottobre 1972, le donazioni per lo Sho Hondo sono state solo (sigh) di 35,5 miliardi di yen, l'interesse è stato 13,2 miliardi di yen, e quindi il totale delle entrate di 48,7 miliardi di yen.

SHO HONDO- CAPITOLO QUARTO
Il costo dello Sho Hondo è stato, al massimo, di 17 miliardi di yen.
Facciamo un calcolo approssimativo.
L'interesse su 35,5 miliardi di yen è di 13,2 miliardi di yen. Inoltre, risultano 2 miliardi di yen dai membri d’oltremare e i 10 miliardi di yen annunciati da Daisaku Ikeda nella riunione interna. Versati in banca in un conto con le stesse condizioni, gli interessi maturati sarebbero 4,4 miliardi di yen.
Pertanto, l'importo totale degli interessi è stato di 17,6 miliardi di yen (US $ 49 milioni). In altre parole, tale calcolo indica che lo Sho Hondo è stato costruito con i soli interessi maturati sulla donazione..
”Non abbiamo parole per consolare i membri della Gakkai che credevano fermamente di aver costruito, con le loro donazioni ogni pilastro, ogni scala, ogni pezzo di marmo dello Sho Hondo, abbiamo solo la verità.”
Come hanno fatto 35,5 miliardi di yen, anzi, 47,5 miliardi di yen (aggiungendo i 12 miliardi di yen, che non sono stati inclusi nel campo della contabilità pubblica) a scomparire?

SHO HONDO - CAPITOLO QUINTO
Quando lo Sho Hondo è stato costruito, ha avuto luogo una serie di nuove costruzioni e manutenzioni. In particolare è stato acquistato il terreno attorno allo Sho Hondo (Ikeda-yama, Tokohi-ga-miniera, ecc). Alcuni templi sono stati demoliti e ricostruiti dalla Soka Gakkai, alcuni trasformati, come gli attuali So-Ichibo e So-nibo; Iyaku-bo (Medical tempio), Kanne-do (un impianto che ha il bagno pubblico e così via), e sono stati costruiti templi succursale.
Inoltre, con i soldi delle donazioni, la Soka Gakkai ha costruito il Fuji il Museo d'Arte Cultura Fuso Centro, che ha una vasta proprietà; la casa privata di Daisaku Ikeda, chiamata Taizan,, che è situata su 66.000 metri quadrati (53,5 ettari), con tanto di campi da tennis e piscina, utilizzata da Ikeda, quando ebbe in visita il Sommo Sacerdote del Tempio Taisekiji
Anche la NSIC –Centro Internazionale Nichiren Shoshu della Soka Gakkai è stata costruita con i soldi delle donazioni, oltre a innumerevoli edifici per alberghi, abitazioni, ecc. Altri terreni ed immobili sono stati acquistati quando le condizioni di mercato erano più favorevoli.
Tutti questi progetti sono stati effettuati per decisione di Daisaku Ikeda.
Inoltre, circa nello stesso periodo, sono stati costruiti uno dopo l'altro, magnifici e enormi impianti esclusivamente per Daisaku Ikeda, come il Centro di formazione Atami, Kasumi Training Center, Karuizawa; Centro di formazione, Shiraito Training Center, Centro di formazione Ohnuma, Lago Biwa Training Center, Centro di formazione Mitsusaki, e così via.

SHO HONDO – CAPITOLO SESTO
Insomma, è certo che le donazioni per lo Sho Hondo, 35,5 miliardi di yen (in realtà, 47,5 miliardi di yen), realizzate con grande difficoltà e sacrificio dai membri non sono state utilizzate per costruire lo Sho Hondo.
Non contento, Daisaku Ikeda ha consegnato alla Nichiren Shoshu di Nikken Abe un edificio, lo Sho Hondo, che necessita di un astronomica somma di denaro per pagare la sua manutenzione.
In quei giorni, il signor Masatomo Yamazaki era un avvocato della Soka Gakkai ed è stato profondamente coinvolto nell’affare Sho Hondo. Egli è stato uno dei pochi dirigenti così altamente affidabili che ha avuto da Daisaku Ikeda il permesso di disporre di una propria particolare casa nello stesso sito della casa di Daisaku Ikeda.
Spese che non avevano nulla a che fare con lo Sho Hondo sono state realizzate grazie al conto dello Sho Hondo. Daisaku Ikeda diceva: ' Questo non può essere pagato con il conto dello Sho Hondo?'
E pagamenti come spese di personale e spese d'ufficio per la Soka Gakkai Sede Centrale, i costi per i premi per i membri che hanno compiuto distinti servizi alla Soka Gakkai sono stati fatti con la Sho Hondo account.
Daisaku Ikeda ha fatto di tutto per ridurre la quantità di denaro da restituire alla Nichiren Shoshu.
In realtà, il resto dal conto dello Sho Hondo di 5,7 miliardi di yen (US $ 15,83 milioni), che è stato trasferito alla Nichiren Shoshu nell’ Ott. 1972, è stato interamente versato ai creditori che non erano stati pagati e che erano stati elencati nei libri contabili dello Sho Hondo.
Con la massima riduzione possibile delle eccedenze,Daisaku Ikeda ha cercato di creare una situazione nella quale la Nichiren Shoshu non avrebbe potuto esistere senza l’aiuto finanziario della Soka Gakkai. In altre parole, Daisaku Ikeda ha realizzato il controllo economico della Nichiren Shoshu.

Quello che emerge da questi documenti è orripilante. Dopo aver sfruttato la buona fede, o meglio, il bisogno di speranza di tante persone, alle quali era stata promessa la soluzione di tutti i problemi, sono stati intascati miliardi e miliardi. Con gli interessi di questi miliardi è stato costruito lo Sho Hondo, con i miliardi lo strapotere e la ricchezza di Daisaku Ikeda e quindi della Soka Gakkai. Quando lo Sho Hondo ha cominciato a dimostrare i danni derivanti dall'essere stato costruito con materiali scadenti, Daisaku Ikeda ha pensato bene di regalarlo a Nikken, il quale si è visto costretto a demolirlo.
Non contento, Daisaku Ikeda ha additato Nikken come il distruttore del tempio, fomentando contro di lui una campagna d'odio che ancora si trascina.
Per fortuna che Daisaku Ikeda si definisce buddista e pacifista, altrimenti chissà cosa avrebbe fatto?














autologie di Daisaku Ikeda, della serie Daisaku Ikeda, Autore di che?

Devo riconoscere che il Sig. Daisaku Ikeda non finisce di stupirmi.
Ha dichiarato che il 2010 è “l’anno della vittoria completa Soka e del progresso dinamico dei giovani”.
Riflessioni:
Il termine vittoria, di origine latina, è chiarissimo. Indica il superamento di una difficoltà, il raggiungimento di un fine, la sottomissione di un nemico e chi più ne ha più ne metta. Certo è che la vittoria è un fatto in sé compiuto e concluso. Per esempio, la vittoria pone fine ad una situazione sgradevole per una delle parti in causa, decretando il successo dell’uno e la sconfitta dell’altro, indipendentemente dal fatto che si tratti di una vittoria su un nemico, sui propri limiti o sulla propria oscurità fondamentale, tanto per restare in tema.
Che dice invece Daisaku Ikeda? Parla di vittoria “completa” della Soka, come se esistessero vittorie incomplete (da non confondersi con la vittoria di Pirro che è altra cosa). Eppure dice sempre: il Buddismo è vincere o perdere, e qui non specifica se completamente o no.
Siamo chiaramente in presenza di una tautologia: figura retorica dal significato ripetitivo che consiste nell’aggiunta di contenuto ridondante, del tipo “ i quadrilateri hanno quattro lati”.
Ma cosa dobbiamo capire da questa frase? Che la Soka non ha ancora vinto.
Andiamo avanti e analizziamo il “progresso dinamico”.
Il termine progresso indica un processo, quindi qualcosa che si snoda nel tempo, non qualcosa che sta fermo. Questo processo porta dei miglioramenti rispetto a qualcosa di già esistente, un cambiamento, un passo avanti positivo. In quanto tale, esprime dinamismo. Ergo, il progresso è, per sua definizione, dinamico. Il maestro Daisaku Ikeda - più si va avanti meno si capisce di cosa sia maestro - parla di progresso dinamico. Altra tautologia.
Dobbiamo supporre che esista un progresso statico? O dobbiamo supporre che siamo in presenza di parole in libertà, poco riconducibili a chi si autodefinisce maestro?
Un Maestro le tautologie, cioè le fesserie, le ovvietà, non le dice.
E poi le poesie, dove le mettiamo?
Il Nuovo Rinascimento n.434 1 gennaio 2010, nel Report corso SGI Divisione giovani ci informa che i rappresentanti dei giovani italiani, hanno ricevuto dal presidente Ikeda un regalo per l'Italia: una grande foto che ritrae la Torre di Pisa, scattata dallo stesso Ikeda che a questa immagine ha dedicato anche una poesia:
«Ammirando in Italia / l'arte sublime / con i compagni di fede / quale emozione!»
Sfido chiunque a definire questa roba una poesia.
 
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senzaparole 2
view post Posted on 22/2/2010, 18:14




12 milioni di membri della Soka Gakkai internazionale:
(cifra sparata dalla SGI ai quattro venti,da decenni,senza che
nessuno al mondo possa controllarne l'esattezza in alcun modo...)
si fidano di un "Maestro unico" giapponese imposto,
(sprovvisto di un titolo di studio valido per poter fare il maestro
elementare...)
Incapace di poter verificare se le traduzioni in lingua inglese dei
suoi propri scritti sono corrette!
(non conosce la lingua inglese.)
Aggiungiamo la ciliegina sulla torta che è ormai stato accertato,
che la maggioranza dei "suoi scritti" sono opera di uno staff
composto da centinaia di persone.

Povero Nichiren,poveri noi...
 
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senzaparole 2
view post Posted on 7/3/2010, 12:35




Soka Gakkai e Gohonzon: qualcosa non quadra
Con la scissione dalla Nichiren Shoshu la Soka Gakkai ha portato avanti un discorso di laicità: non c’è bisogno dei monaci per praticare N.M.R.K. e raggiungere la buddità. Tuttavia, in questo discorso, qualcosa non quadra. La Soka Gakkai , praticamente, ha fatto i conti senza l’oste. Lo dimostro subito. Rinnegata la validità del Gohonzon della Nichiren Shoshu, la Soka Gakkai ha distribuito e continua a distribuire le copie del Gohonzon di un altro monaco.
Il modello di Gohonzon attualmente adottato dalla Soka Gakkai corrisponde ad una versione dipinta nel 18° secolo da Nichican Shonin, che fu donata alla Soka Gakkai dal reverendo Sendo Narita, del tempio Joen, nel settembre del 1993 ( La legge meravigliosa – esperia edizioni, pag. 104).
Perché la Soka Gakkai ha avuto bisogno di ricorrere al monaco Sendo Narita, se i monaci sono irrilevanti nella pratica? Se la Soka Gakkai, in quanto laica, non ha l’autorevolezza di “produrre” un suo Gohonzon, non può prima distaccarsi dai monaci e poi ricorrervi, o sbaglio?

 
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°Gravity°
view post Posted on 10/3/2010, 17:42




QUOTE (senzaparole 2 @ 7/3/2010, 12:35)
Soka Gakkai e Gohonzon: qualcosa non quadra
Con la scissione dalla Nichiren Shoshu la Soka Gakkai ha portato avanti un discorso di laicità: non c’è bisogno dei monaci per praticare N.M.R.K. e raggiungere la buddità. Tuttavia, in questo discorso, qualcosa non quadra. La Soka Gakkai , praticamente, ha fatto i conti senza l’oste. Lo dimostro subito. Rinnegata la validità del Gohonzon della Nichiren Shoshu, la Soka Gakkai ha distribuito e continua a distribuire le copie del Gohonzon di un altro monaco.
Il modello di Gohonzon attualmente adottato dalla Soka Gakkai corrisponde ad una versione dipinta nel 18° secolo da Nichican Shonin, che fu donata alla Soka Gakkai dal reverendo Sendo Narita, del tempio Joen, nel settembre del 1993 ( La legge meravigliosa – esperia edizioni, pag. 104).
Perché la Soka Gakkai ha avuto bisogno di ricorrere al monaco Sendo Narita, se i monaci sono irrilevanti nella pratica? Se la Soka Gakkai, in quanto laica, non ha l’autorevolezza di “produrre” un suo Gohonzon, non può prima distaccarsi dai monaci e poi ricorrervi, o sbaglio?

sei della shoshu?
 
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senzaparole 2
view post Posted on 15/3/2010, 17:58




Buon compleanno a : noallasokagakkai.eu
Sul quotidiano fiorentino on line, nove.firenze.it/cronaca.asp è stato pubblicato un articolo che trovo particolarmente interessante. Prende lo spunto dal “compleanno” di “noallasokagakkai.eu” un sito che merita attenzione per la serietà che lo caratterizza.
Buona lettura e, naturalmente, l’invito a visitare: noallasokagakkai.eu/
“Compie due anni noallasokagakkai.eu, di Francesco Brunori.
Mercoledì 10 marzo 2010, 20:01 | Cronaca
Nel marzo di due anni fa veniva pubblicato sul web un sito che si occupa di un fenomeno planetario che ha però un forte centro di irradiazione proprio a Firenze. Questo sito nacque in prima battuta dalle esperienze dirette degli autori che hanno toccato con mano il fenomeno deviante delle sette in genere e del sol levante in particolare.
Stiamo parlando della Soka Gakkai (abbrev. SG).
“La Soka Gakkai (dal giapponese Soka Gakkai: società per la creazione di valori) è il nome di un nuovo movimento religioso giapponese di matrice buddhista costituitosi nel XX secolo, in origine come associazione laica della scuola buddhista giapponese Nichiren Shoshu fondata nel XIII secolo dal discepolo di Nichiren, Nikko (1246-1333).”
(Fonte Wikipedia)
Tralasciando i contenuti teologico-filosofici e le sue incongruenze e contrasti col mondo buddhista più conosciuto, il sito ha lo scopo di divulgare il più possibile quanto di “particolare” propone la SG agli enigmi che l’uomo si pone ogni giorno davanti al proprio destino.
La SG è un movimento/associazione religiosa che contempla meno di 30.000 seguaci in Italia e circa (le fonti sono discordanti) da 12 a 15 milioni di seguaci nel mondo. Ben oltre il 90% di questi risiedono in Giappone.
Il tutto nasce nel 1930 dalle idee di un pedagogo giapponese. A questo succede, nell’immediato dopo guerra, un altro leader che continua l’opera del primo nella conversione dei suoi concittadini alla filosofia di Nichiren (accordo tra la Nichiren Shoshu – la scuola e la Soka kyoiku Gakkai – il movimento laico). La vera svolta del movimento si ha con l’ultimo e attuale leader della SG: Daisaku Ikeda (in carica dal 1960). Ikeda porta il movimento a livelli impensati prima di allora: diffonde il suo messaggio messianico su tutto il pianeta e grazie alle tante adesioni diventa anche uno dei personaggi più ricchi ed influenti del Giappone.
Ikeda è un personaggio controverso, un misto di filosofia – esaltazione – lungimiranza – filantropia – culto della personalità, grandi capacità organizzative e fiuto finanziario. Tralasciando le rispettive posizioni difensivistiche o meno del personaggio Ikeda; agli autori del sito è apparso molto interessante approfondire quello che loro considerano un movimento pieno di incongruenze che rispecchiano fedelmente le stesse incongruenze del personaggio Ikeda.
Con l’avvento di Ikeda la SG ha avuto un importante aumento di seguaci e ad oggi la SG può definirsi un gruppo indipendente sia dottrinalmente che organizzativamente; quindi in definitiva la SG può essere considerata una nuova religione autocefala all’interno del vasto mondo buddhista (in Italia sono presenti circa 17 altre scuole di stampo buddhista).
Tornando a Daisaku Ikeda quello che risalta subito agl’occhi sono vari binomi in stridente contrasto fra loro:
Lo si definisce un pacifista ma fonda un partito di destra che fa parte della coalizione di governo di centro destra (truppe in Iraq – pena di morte, ecc).
Lo si definisce un uomo semplice e saggio ma allo stesso tempo rincorre affannosamente titoli accademici (ne ha la bellezza di 260!) e riconoscimenti internazionali.
Lo si definisce un uomo di dialogo ma allo stesso tempo non ammette altra dottrina che la sua (vedi non adesione all’Unione Buddhista Italiana).
Lo si paragona a personaggi positivi ed illustri della storia mondiale ma allo stesso tempo è (fuori dal Giappone e dai circoli SG) praticamente sconosciuto.
Lo si definisce un filantropo ma allo stesso tempo impone un forte culto della personalità.
Colpisce invece la grande venerazione senza riserve attribuitagli dagli adepti. Nei loro approfondimenti dottrinali passano gran parte del loro tempo a studiare solo due capitoli del Sutra del Loto (su 28), a studiare i testi consigliati ed a recitare un mantra trascritto dal sanscrito in cinese antico ma pronunciato in giapponese. La vasta letteratura prodotta dai pensatori SG ha come autori quasi esclusivamente Daisaku Ikeda che grazie a continui riferimenti a Nichiren Daishonin ed ai due presidenti prima di lui produce un ripetersi ossessionante di aforismi, detti, enunciazioni, ecc.
Il messaggio a cui tutti i fedeli hanno l’obbligo di non astenersi è quello del raggiungimento del Kosen-rufu. Letteralmente nel buddhismo di Nichiren Kosen-rufu indica la proclamazione e la diffusione mondiale della Legge Mistica, in altre parole il raggiungimento della pace nel mondo attraverso la diffusione dell’insegnamento corretto.
A questo punto Ikeda ha voluto lanciarsi in una profezia alquanto pericolosa ove afferma che la vittoria finale della filosofia di vita SG avverrà al momento in cui un terzo della popolazione mondiale si convertirà alla vera fede. Da allora i proclami che egli scrive all’inizio di ogni anno sono sempre pieni di entusiastiche parole di incoraggiamento per l’impegno che gli adepti profondono (letto uno, letti tutti) ed ai grandi traguardi già raggiunti (difficile capire quali), al fatto che l’agognata vittoria del Kosen-rufu è sempre più vicina e che il mondo da allora sarà un oasi di pace.
Vogliate notare che proprio l’ultimo messaggio pubblicato da Ikeda riporta una frase molto significativa soprattutto dal punto di vista della sua non immediata comprensione: “La nostra magnifica missione come membri della SGI è la realizzazione di kosen-rufu e della pace mondiale. Tenendo questo a mente, usiamo ogni giornata per un progresso dinamico e una vittoria completa”!
A conforto di quanto sopra un noto ed importante dirigente SG di Firenze riporta entusiasticamente nell’ultimo numero di uno dei giornaletti diffusi dall’IBISG (Istituto Budd(h?)ista Italiano Soka Gakkai) che gli obbiettivi per il 2010 in Italia saranno: «…In questo “Anno della vittoria completa Soka e del progresso dinamico dei giovani” mettiamo la fede al centro della nostra vita… Quest’anno possiamo sperimentare queste parole sfidandoci per rea¬lizzare esperienze straordinarie e allargando il nostro movimento fino a 100.000 membri in Italia… Chi desidera contribuire a questo movimento dovrà dedicare tutto se stesso allo sviluppo delle riunioni di discussione con l’obiettivo di raddoppiare il numero dei partecipanti…».
I cardini del comunicato di Ikeda ripreso e personalizzato sono:
Obbiettivi: vittoria completa Soka-100.000 membri in Italia -Vie di fuga-chi desidera dedicare tutto se stesso
Quanto detto sopra non è una rarità nel mondo della SG (e neanche in altri mondi) perchè a ciascun obbiettivo viene sempre accostata una o più vie di fuga, il tutto ciclostilato in tutte le lingue ove la SG sia presente.
In Italia la Soka Gakkai ha sede a Firenze, con orgoglio enumera personaggi noti tra cui: Roberto Baggio, Sebastian Frey, Sabina Guzzanti e l’ex-deputato Vladimir Luxuria. E’ governata (come in tutti i paesi dove è significativamente presente) da un emissario solo ed esclusivamente giapponese e presumibilmente nominato dallo stesso Ikeda.
Per il resto da qualche anno a questa parte dopo vari movimenti interni di protesta e disagio i vertici della SG hanno imposto una pesante censura a notizie interne relative a questo fenomeno. Ci sono stati come in tutti i movimenti: scissioni, cadute verticali di seguaci, denunce di abusi di potere, incomunicabilità, ecc. Oggi il loro centro non è più visitabile in toto come anni fa.
Quello che più colpisce e che deve essere qui sottolineato è la deriva politica di personaggi Italiani che si dichiarano seguaci di Ikeda e fanno capo a schieramenti di sinistra in netto contrasto con la definizione politica del loro leader supremo a capo (anche se oggi se ne dichiara fuori) di un segmento xenofobo e di destra della politica nazionale giapponese.
Daisaku Ikeda ha oggi 82 anni, si apre a questo punto un dilemma che tiene in ansia tutti i seguaci: Quale sarà il futuro della SG nel mondo? Chi sarà a breve il nuovo incontrastato leader? Gli scenari possibili sono solo due: o diventa una monarchia ereditaria o passa di mano ad un altro personaggio “forte”. In ambedue i casi la lotta per il potere sarà cruenta e porterà ad un’altra inevitabile crisi/scissione del movimento non dissimile dalla crisi provocata dallo stesso Ikeda (1991) all’atto di lasciare la casa madre giapponese Nichiren Shoshu (1991). A differenza della prima crisi oggi il potere di Ikeda è accompagnato da enormi introiti e da interessi politico/finanziari di grande portata.

La SG in Italia pubblica (usufruendo anche del sostegno finanziario dello Stato all’editoria) tre riviste di cui una quindicinale, una bimestrale ed una on line. L’editoria in toto è demandata ad una sola casa editrice; l’acquisto di materiale atto al compimento di tutti i rituali necessari alla pratica e non solo sono demandati ad una sola società commerciale.
Non ultimo in una delle pagine del sito viene evidenziato che già alla fine del secolo scorso una deviazione di stampo cristiano (e tutt’ora presente negli USA: il New Thought) aveva già sviluppato metodologia di proselitismo e promesse messianiche da attuare in questa vita, molto simili (se non eguali) alla SG. Impressionante è la coincidenza di una massima dei due movimenti: “”chiedi-credi-ricevi”. Mi sono subito domandato se per un gioco bizzarro del destino i due movimenti non siano entrati in qualche maniera in contatto proprio durante la lunga occupazione americana del Giappone. E’ solo un ipotesi ma la ritengo interessante”. Grazie dell’attenzione!

 
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senzaparole 2
view post Posted on 1/4/2010, 14:10





Il Rispetto , la tolleranza e l’apertura al dialogo, come sono vissuti da alcuni membri Soka. http://buddismo.forumcommunity.net/ (parte prima)
Ciao a tutti, ieri mattina, 31 marzo, l’amministratore del forum sopra citato mi ha bannato. Credo che chi mi conosce sappia che non sono una persona che insulta. Sono invece stato più volte pesantemente insultato dall’amministratore, che usa lo pseudonimo di makeda. Questo signore, non riuscendo a controbattere quelle che io considero civilissime constatazioni, sostanzialmente riconducibili a quanto ho scritto nella Lettera a i Membri della Soka Gakkai, mi ha dato dello psicopatico, consigliandomi il ricovero. Non ho mai avuto una risposta pertinente se non frasi del tipo: non è vero, non hai capito niente, sei oscurato , in preda ai demoni e via dicendo. Da qualche giorno mi diceva di considerarmi virtualmente bannato, perché non era in grado, per motivi tecnici, di farlo realmente. Gli ho risposto che non faccio cortesie a chi mischia le carte in tavola. E per dimostrare ulteriormente le mie ragioni gli ho ri-scritto diversi brani dei miei commenti per dimostrare, non tanto a lui, che lo sapeva, ma agli altri utenti, che mi ero comportato più che civilmente. Ognuno di voi può controllare. Il forum – dove ho usato lo pseudonimo “senza parole” - è articolato in diverse sezioni. Chi volesse cercare i miei commenti faccia riferimento alle date più recenti.
Quello che adesso mi preme sottolineare è altro. Il comportamento del sig. makeda è la testimonianza lampante di cosa può fare la fede quando si trasforma in FANATISMO, con l’aggravante che questa persona ricopre il ruolo di amministratore del forum. Non so se makeda si rende conto della pessima figura che ha fatto fare alla Soka Gakkai impedendomi l’accesso al forum. Parlano di tolleranza, di apertura al dialogo e di rispetto della diversità. Dicono anche di praticare per la felicità di tutta l’umanità. Se non fosse così, chissà cosa mi avrebbe fatto.


Parte seconda - Il Rispetto , la tolleranza e l’apertura al dialogo, come sono vissuti da alcuni membri Soka.
http://buddismo.forumcommunity.net/
Ecco la mia risposta che ha messo makeda con le spalle al muro. Non sapendo cosa rispondere, mi ha bannato:
No makeda. Non faccio cortesie a chi mischia le carte in tavola. Se il regolamento è stato infranto, il primo ad infrangerlo sei stato tu, seguito a ruota da alcuni amici. Gli insulti e le offese sono partite da voi. Come fai a scrivere: “questo è un forum per crescere nella fede buddista” quando, il 29 dicembre 2008, hai scritto: “Io faccio parte della Soka Gakkai, ma non voglio che questo influenzi il forum... Più posizioni ci sono, meglio è... Non è un forum Soka Gakkai, ne di qualunque altra scuola”. Che fai, cambi idea e non avverti? Oppure cambi idea e nemmeno te ne accorgi? Hai il coraggio di dire: “Da questo momento non sono più accettate critiche non costruttive”. Spiegami, sei in possesso di qualche monopolio che ti consente di discernere sulla qualità delle critiche? Le mie critiche sono altamente costruttive: mirano a far aprire gli occhi sul grande bluff di Daisaku Ikeda e della Soka Gakkai. C’ero caduto anche io. E ritengo mio dovere farlo capire, anche ad una sola persona. Poi continui: ” Le risposte sono sempre state date …”. Se consideri risposte dire: non è vero, è falso, sei psicopatico … hai ragione. Solo che queste non sono risposte. E avrai letto che non sono l’unico a fartelo notare. Hai la faccia tosta di scrivere: “sia chiaro che quando (senzaparole) mi scrive che tal dei tali dice tal cosa.....per me è aria fritta. Le nostre pubblicazioni sono UFFICIALI”.
Ebbene, makeda:
- sono UFFICIALI anche le notizie che Daisaku Ikeda ha guidato il Komeito. Si trovano dappertutto, anche sul sito UFFICIALE della S.G. I. (Per chi non lo sapesse ricordo che il Komeito ha sostenuto la guerra in Iraq, il riarmo nucleare del Giappone e non si è MAI opposto alla pena di morte in Giappone. In Italia invece la Soka ha raccolto firme per la moratoria della pena di morte. Non si sa che fine abbia fatto l’iniziativa. Sembra si sia trattato di una mera operazione di immagine, visto che in Italia la pena di morte non c’è).
- Sono UFFICIALI le notizie sul grande bluff dello Sho Hondo, controllate il sito inglese ASSOCIAZIONE VITTIME SOKA GAKKAI.
- E’ UFFICIALE che Ikeda, che sproloquia sui diritti umani, si sia prostrato davanti a Hu Jintao, Presidente della Cina, grande violatore dei diritti umani, non solo in Tibet. La notizia del poema che Ikeda gli ha dedicato è riportata da Nuovo Rinascimento. Più UFFICIALE di così!
-E’ UFFICIALE che Ikeda ha fatto inginocchiare i membri del Kansai perché per colpa loro il Komeito ha perso le ultime elezioni. E’ stato detto l’anno scorso, in occasione di una Consulta della Soka a Roma. Tu non c’eri? Ma ci rendiamo conto? Un Buddista, per giunta leader, che impartisce punizioni?
- E’ UFFICIALE, è sotto gli occhi di chiunque, che Ikeda appone la sua firma su tutto, dai trattati filosofici ai consigli vari, dalle spiegazioni ridondanti a parole in libertà definite impropriamente poesie e poemi, fino a tautologie impressionanti. Alla faccia del maestro!
-E’ UFFICIALE che l’ufficio studi della Soka Gakkai, a Tokyo, annovera 2600 persone.
- E’ UFFICIALE che Ikeda ha il copyright del Gosho Zenshu.
- E’ UFFICIALE che Ikeda ha richiesto, ma non ha ottenuto, il copyright di Nam Myo Ho Renge Kyo.
-E’ UFFICIALE che Ikeda è alla ricerca continua di attestati e riconoscimenti vari, visto che sul tanto ambito Premio Nobel può mettersi l’anima in pace, oltre che per le nefandezze del Komeito, per la guerra quasi ventennale che conduce contro Nikken Abe, e non solo a suon di carte bollate.
- Sono UFFICIALI i rapporti di Ikeda con Ceausescu, Noriega e altri. Continuate pure a raccontare che lo ha fatto per la pace.
- E’ UFFICIALE la manipolazione dello storico inglese Arnold Toynbee, come testimoniato dalla famosa lettera della nipote Polly.

-E’ UFFICIALE la lettera a Javier Peres-de-Cuellar Segretario Generale delle Nazioni Unite dove si chiede di “ privare la Soka Gakkai della sua sede alle Nazioni Unite, ottenuta a partire da un'affiliazione immeritata.”
E’ UFFICIALE che Daisaku Ikeda è stramiliardario. Magari è la conseguenza dello zaimu, visto che non risulta che abbia mai lavorato.
E’ UFFICIALE che il Gohonzon viene assegnato subito, praticamente senza preparazione, poi chi s’è visto s’è visto.
Adesso mi sono stancato. Un’ ultima osservazione e chiudo. In merito alla discussione su alcune poesie di Daisaku Ikeda, che poi di Ikeda non sono, hai scritto a Devadatta 7:
‘Stai ancora a discutere con senzaparole??? Consideralo "virtualmente bannato"’.
Cosa fai, impartisci ordini? Quasi che le persone fossero tuoi sudditi? E chi ti dà questo potere? Tu decidi per gli altri? Tu saresti buddista? Uno dei miei pseudonimi è senzaparole, ma tu mi lasci veramente SENZA PAROLE.





Terza parte -Il Rispetto , la tolleranza e l’apertura al dialogo, come sono vissuti da alcuni membri Soka.
Ecco quello che ho ri-scritto il 30 marzo su http://buddismo.forumcommunity.net/
All’attenzione degli utenti di questo forum. Oggi makeda nell’ambito di: ‘Il confine tra critica e offesa- Discussione aperta e democratica sulle regole del forum’, ha avuto la sfrontatezza ( poi si capirà perché parlo di sfrontatezza) di scrivere: “ Se qualcuno non vede e non riconosce la modalità assolutamente perversa di senzaparole …” NON CI STO - PER ME QUESTO è TROPPO, e poiché makeda continua a chiamarmi in causa insultandomi sempre più gravemente ho pensato che la cosa migliore sia quella di ripercorrere le fasi del mio ingresso in questo forum, il come ne sono uscito e perché sono tornato. Non chiedo giudizi, per carità, la parola è troppo grossa. Chiedo, a chi avrà la pazienza di leggermi, di farmi conoscere il suo pensiero. Sono andato a sfogliare, in questo forum, alla voce “Il Buddhismo in generale” la discussione su Disastro Karmico e ho ripreso, per non farla troppo lunga, degli stralci di miei commenti con makeda e Devadatta7, comunque ognuno può controllare. Ce ne sono, naturalmente, molti altri. L’obiettivo è quello di sapere se, alla luce delle mie modalità espressive, l’ulteriore accusa di makeda abbia fondamento. Ripeto, perché sia chiaro a tutti, che sto cercando non giudizi ma pensieri, riflessioni, opinioni. Grazie.
A Devadatta 7, a Chouette, a Makeda.
Inviato il: 10/12/2009, 13:34 (Senzaparole, già definito: utente cancellato, suppongo perché non allineato con l’amministratore)
Allora amici, la Soka Gakkai che voi seguite, e che io ho abbandonato, insegna, tra tanti, il principio buddista in base al quale la realtà è interpretazione. Ognuno vede la realtà dal proprio punto di vista, stato vitale, esperienza, ambiente culturale e da mille altre cose. Se siamo d'accordo su questo è già un grande passo. Ho provato a dire la mia in un sito "in disaccordo"perchè il dialogo è costruttivo se lo affrontiamo da prospettive diverse. Prendo atto che non ci spostiamo. Le vostre argomentazioni non mi convincono, le mie non convincono voi. Il problema Komei, lo scandalo Sho Hondo, le versioni storiche diverse da quelle diffuse da Esperia, l'intolleranza, e mi fermo per rispetto a voi, non mi consentono, allo stato attuale delle mie conoscenze, di considerare credibile la Soka Gakkai. Con questo non intendo sminuire i grandi valori universali propri del buddhismo. Questa è la vostra strada, vi auguro di percorrerla felicemente.
A Makeda, Inviato il: 19/1/2010, 16:18,( con lo pseudonimo di uroburo3, perché avevo problemi con la password)
Caro Makeda, pensavo che con alcuni membri fosse proprio nata dell’amicizia. Attestazioni di stima, apprezzamento, solidarietà, visite a casa, qualche volta una pizza, che ne dici? Non mi sono allontanato polemicamente, ma col massimo rispetto per la loro fede. Io mi sono allontanato dall’Organizzazione. Le persone dell’Organizzazione si sono allontanate da me. Mi sembra diverso. (…) Per cortesia, perché non provi a smontarmi, se ci riesci, punto per punto, i ragionamenti e le deduzioni, oltre ai documenti e alle esperienze citate nella LETTERA ai MEMBRI della SOKA GAKKAI? Naturalmente non con asserzioni del tipo: non è vero. Sai bene che dichiarazioni del genere lasciano il tempo che trovano. Spiegami, soprattutto, come può, la Soka Gakkai, dichiarare di essere l’unica detentrice del vero Dharma quando altre scuole seguono Nichiren e recitano N.M.R.K.? Spiegami cosa c’è dietro questa dichiarazione. Chiedilo prima di tutto a te stesso. Non sei tu a dire che occorre , prime di tutto lavorare su noi stessi? L’onestà intellettuale va rispettata da parte di tutti, soprattutto da te, che sei Amministratore del Forum. Il Buddismo insegna che le accuse sono di chi le fa. Tu continui ad offendermi dandomi del bugiardo, falso, recentemente qualcuno ha parlato anche di paranoia. Il fatto che tu creda al demone del sesto cielo o ai tre potenti nemici quando ci sono degli attacchi va rispettato. Ma vado rispettato anche io che non ci credo più e che, lungi dal parlare a vanvera, mi documento e cito le fonti. Posso immaginare, se permetti, il valore che attribuisci a N.M.R.K. Lo ho fatto a lungo anche io. Ma questo non ti autorizza a pensare che tu hai ragione e io torto. Io non mi considero detentore di verità assolute. Sono venuto a parlare con voi che la pensate diversamente per capire meglio, per approfondire. Ogni cosa che diciamo vale per il momento in cui la diciamo. Poi potremmo cambiare idea. E’il normale processo di crescita. Ma per affrontare una crescita, che è sempre cambiamento, e quindi sofferenza, occorre, da entrambe le parti, disponibilità, apertura mentale, rispetto, non intransigenza. Ciao.
A Devadatta7 Inviato il: 20/1/2010, 16:59 (lo pseudonimo è ancora uroburo3) Buongiorno Devadatta 7 e sempre grazie per le tue garbate risposte. Cerco di spiegarmi meglio. Mi chiedi cosa voglio capire. Per risponderti devo fare una premessa. Non ritengo di essere detentore di verità assolute. Non credo a verità assolute. In questa fase della mia vita ho consapevolmente preso posizione contro la Soka Gakkai. Ma non sono rigido. Non ritengo di avere io ragione e gli altri torto. Ritengo che guardiamo le cose da punti di vista differenti. Ricordi cosa dice Nichiren a proposito degli spiriti affamati e dei comuni mortali davanti alle acque del Gange? Avverto il bisogno di confrontarmi con chi la pensa diversamente da me, dal momento che, lo ribadisco, ritengo che non esistano verità assolute. Quindi non escludo di poter rivedere le mie posizioni. Qualora venissi a conoscenza di argomentazioni che le smontano non esiterei a prenderne atto e a rivedere le mie opinioni. Come ho detto a Makeda considero la possibilità di cambiare opinione alla stregua di un normale e comunque doveroso processo di crescita. Spero sia chiaro che sto parlando sul piano della logica, non su quello della fede. Per questo motivo ho citato episodi verificabili e ampiamente documentati. E’ su questi che chiedo di impostare un dialogo. Se le risposte che mi pervengono si basano sulla fede, invece che sulla logica, sarà molto difficile capirsi. Il dialogo va condotto sugli stessi argomenti. Se stiamo parlando di matematica non ha senso esaltare la bellezza della botanica. Sono cose diverse. Quello che per me è importante, prima di tutto, è approfondire. Non sto parlando di certezze. Se non credo nelle verità assolute non posso credere nelle certezze. Quindi, “le certezze” verso le quali tendo rappresentano, sostanzialmente, una probabilità, alta, che le cose stiano in un certo modo. Quanto alla pratica, ritengo di averla sperimentata seriamente. Ti trascrivo, al riguardo, quello che ho dichiarato nella Lettera ai Membri della Soka Gakkai:“Non è che io non capisca o non abbia provato l’emozione derivante dalla recitazione e la sensazione di serenità e di pace in un contesto culturale così diverso da quello occidentale. Valori immensi, nei quali tuffarsi, per vivere meglio, insieme, noi e gli altri. Ero grato alla Soka Gakkai.” Non credo che esistano organizzazioni di uomini che siano perfette. Significherebbe credere alla perfezione dell’essere umano. Credo però che certe organizzazioni abbiano il dovere, morale, di essere coerenti con i principi che affermano di perseguire. Ti ricordo che ho rivolto sette quesiti sulla fede al sig. Tamotsu Nkajima e che non si è mai degnato di rispondermi. Alla faccia del rispetto tanto sbandierato dalla Soka Gakkai. (…) Sei molto carina ad invitarmi a praticare ancora. Sono costretto a ripeterti che questo tuo invito riguarda il piano della fede e che ho chiesto di incontrarci sul piano della logica, dei fatti. Hai certamente ragione quando dici che occorre rivoluzionare la propria vita ma dimmi, se tu vedi qualcosa che non funziona, se vedi un bambino mettere le dita nella presa della corrente, non intervieni? Anche questo è rivoluzionare la propria vita. Mi sto riferendo alla circostanza di opporsi a ciò che non funziona. Io credo di trovarmi di fronte a fatti profondamente scorretti. Stare zitto significherebbe soltanto avallarli. Lo dice anche Daisaku Ikeda, più volte, che bisogna opporsi alle ingiustizie, addirittura fosse per una sola persona. In questo caso, secondo me, le persone sono molte di più. Dimostratemi, soprattutto tu, che considero una persona particolarmente sensibile e aperta al dialogo, che le mie affermazioni sono tipiche di un paranoico. Credo di aver già risposto alla domanda relativa al vuoto da colmare. Lo dico in un altro modo. La mia lettura dei fatti dimostra, per parafrasare un’espressione buddhista, “la totale incoerenza dall’inizio alla fine”. Sto cercando di verificare, sempre nei limiti del possibile, da che parte sta la coerenza: nelle vostre posizioni o nelle mie. Converrai con me che la natura della coerenza è razionale e che va perseguita sul piano della logica. Quanto ai motivi che mi hanno indotto ad abbandonare la pratica sono quelli che ho illustrato nella Lettera ai Membri della Soka Gakkai e che, a tua richiesta, trascrivo nuovamente:
“Considerazione di base:
La Soka Gakkai non ha il monopolio del Buddismo, nemmeno del Buddismo di Nichiren Daishonin, dal momento che esistono diverse scuole che seguono il monaco giapponese e che recitano, al pari dei membri Soka, NMRK. Nonostante questo, la Soka Gakkai afferma di essere l'unica detentrice della vera legge, del vero Dharma, e non riconosce le altre scuole, ragion per cui, giustamente, l'U.B.I. non riconosce la Soka gakkai.
Già questa posizione mi allarma.
Il buddismo insegna la tolleranza, il principio di interdipendenza, la relatività di tutti i fenomeni.
La Soka Gakkai, definendosi l'unica detentrice della vera legge, nega questi valori ed esprime arroganza, assolutismo, unicità. Non prendetevela con me, ma questo non è buddhismo.
Questa prima constatazione mi ha messo paurosamente in guardia. Non mi sembra una cosa da poco. Il castello dottrinario costruito dalla Soka Gakkai si basa su posizioni che non sono buddhiste.
Come diceva Amleto? C'è del marcio in Danimarca.”
Spero di aver risposto a tutte le tue domande. Ti ringrazio della pazienza e dell’attenzione e ti auguro una splendida giornata.
Inviato il: 21/1/2010, 07:28(senza parole) Ciao Devadatta 7 e ancora grazie della tua attenzione (…)sono contento che con te e gli altri amici si riesca a capirsi meglio. Alla fine, forse, quello che conta è proprio questo. Anche se la vediamo da angolazioni diverse, tutti noi ci stiamo sforzando di dare un senso e dei valori alla nostra vita. Se comunque il rispetto per gli altri, la retta azione, il retto pensiero, e sapete bene di cosa sto parlando, improntano la nostra quotidianità,continuiamo ad andare avanti così. Regalando sempre qualcosa. fosse solo un sorriso. Davvero grazie. A te e a tutti gli altri amici. E felice giornata.
Inviato il: 22/1/2010, 08:31 (uroburo3) Ciao Makeda e ciao Devadatta 7. In qualche modo siamo riusciti a parlare e ve ne sono molto grato. (…) Lasciando da parte le mie idee personali, sono felice per voi della vostra fede. So che la fede aiuta. Certo, continuo a chiedermi, per usare l'espressione di Khaled Hosseini, se è meglio essere feriti dalla verità che consolati da una menzogna. Continuerò la mia ricerca. Spero di non avervi infastidito troppo. Mi propongo di tornare presto a salutarvi. E' troppo mandarvi un abbraccio? Ancora grazie. <<<>>> ERO “USCITO”. Poi però è successa una cosa veramente sgradevole. In un altro forum, il nostro Amministratore Sig. makeda , leggendo un mio commento, scrive: "Ohhh, il grande senzaparole. Sei approdato pure qui? MI SONO SENTITO COSTRETTO a TORNARE. Era il 23 febbraio scorso. Ancora grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi e a chi vorrà cortesemente dirmi se le mie modalità espressive sono assolutamente PERVERSE, come afferma makeda.

 
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Filod'Arianna
view post Posted on 2/4/2010, 06:19




cit. "Il buddismo insegna la tolleranza, il principio di interdipendenza, la relatività di tutti i fenomeni"

eh..dimostralo

tanto succede cosi ovunque senzaparole,se ti metti a far lotta,anche se con belle parole e ben messe ( approposito..il tuo nick non è cosi azzeccato eh,ne hai di parole :lol: ) darai vita alla lotta.

i principi sono belli,ma all'atto pratico è dura eh:-)
 
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senzaparole 2
view post Posted on 2/4/2010, 14:40




Grazie Filod'Arianna, è vero quello che dici a proposito della lotta, ma non lottare significherebbe essere complici di quello che considero il grande bluff di Daisaku Ikeda e della Soka gakkai. Felice giornata!
 
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Filod'Arianna
view post Posted on 4/4/2010, 08:14




che sia tutto un bluff siamo d'accordo;-) è che tu lo settorializzi molto moltissimo
per estendere..è un meccanismo universale,creativo praticamente:-D quello di specializzarsi,dividersi,suddividersi,rendere gerarchico..se tu ora ti stai focalizzando,in base al tuo credo,al tuo paradigma..diciamo cosi,verso questo aspetto è normale,come lo è per chi,di contro,è nell'altra posizione.Solo,che a dirla in breve,serve a un casso.

poi cmq non so nulla di quel che dici,quindi non posso ne vorrei,sapendolo,dirne qualcosa
ti auguro di trovare pace
 
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senzaparole 2
view post Posted on 4/4/2010, 17:35




Ti ringrazio, soprattutto per l'augurio di trovare pace. Combattere contro il grande bluff di Daisaku Ikeda e della Soka Gakkai me ne dà tanta. un caro saluto.
 
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senzaparole 2
view post Posted on 5/4/2010, 14:47




Soka Gakkai: In-coerenza dall’inizio alla fine.

Di cose gravi, nel forum http://buddismo.forumcommunity.net/ce ne sono tante, a partire dalla presentazione, altamente autoreferenziale, della serie ‘quanto siamo bravi quanto siamo belli’. Nell’Introduzione, l’amministratore sig. makeda dichiara che il forum è “ libero e aperto a tutti, per una crescita spirituale” E per fortuna che, essendo aperto a tutti banna le persone. Deve aver fatto confusione con il decimo fattore, quello della “coerenza dall’inizio alla fine”. Lui lo interpreta anzi, lo vive, come in-coerenza dall’inizio alla fine. Non contento di questa grande dichiarazione di apertura, direi ‘urbi et orbi’, poco dopo precisa: “Io faccio parte della Soka Gakkai, ma non voglio che questo influenzi il forum... Più posizioni ci sono, meglio è... Non è un forum Soka Gakkai, ne di qualunque altra scuola”. Evidentemente, quella di chi la pensa diversamente da lui non è una posizione, altrimenti non avrebbe detto “ più posizioni ci sono meglio è”. Insomma, da una persona che si contraddice in questo modo cosa ci si può aspettare? Che capisca? E’ impossibile. Secondo me non si rende neanche conto della ulteriore figuraccia che ha fatto fare alla Soka Gakkai. Domanda: ma la soka gakkai, prima di dare incarichi alle persone ne vaglia il livello culturale, dottrinario, comportamentale? Dall’esempio fornito da makeda direi di no.





 
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senzaparole 2
view post Posted on 9/4/2010, 06:24




Della serie: Soka Gakkai In-coerenza dall’inizio alla fine.
- Le contraddizioni di Daisaku Ikeda -
Nel Nuovo Rinascimento n.438 del 1 marzo 2010, Saggi di Daisaku Ikeda: Il Gosho e la relazione maestro-discepolo ‘La strategia del Sutra del Loto’, Daisaku Ikeda scrive:
Non dimenticherò mai queste parole del mio maestro: «Vincere è divertente e gioioso, sono meravigliosi i sorrisi dei vincitori; perdere invece è deprimente e doloroso. Ecco perché nella vita è così importante la vittoria. Il vero scopo della nostra fede e del Buddismo che pratichiamo è quello di vincere». Poi, sempre nello stesso saggio, verso la fine - si prega di controllare – Daisaku Ikeda ricorda questa guida del Daishonin: «Considera allo stesso modo sofferenza e gioia, e continua a recitare Nam-myoho-renge-kyo» (Felicità in questo mondo, RSND, 1, 607).
RIFLESSIONI: Ikeda dice che vincere è gioioso e che si pratica per vincere, poi cita Nichiren che dice che la gioia va considerata allo stesso modo della sofferenza. Dei due l’uno. O ha ragione Daisaku e ha torto Nichiren, o ha ragione Nichiren e ha torto Daisaku. Daisaku enfatizza l’importanza della vittoria in quanto gioiosa mentre Nichiren ridimensiona la gioia alla stregua della sofferenza.
DOMANDA: Ma come si fa a contraddirsi così vistosamente? Come si fa a chiamare maestro uno che prima afferma una cosa e dopo sostiene il suo contrario?Addirittura smentendo il monaco giapponese Nichiren che la Soka Gakkai considera budda al posto di Shakyamuni? Ma i membri Soka non le vedono queste assurdità? E cosa ne pensano? Facciamo un sondaggio, chi ha ragione: Daisaku o Nichiren?
 
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senzaparole 2
view post Posted on 10/4/2010, 14:38





Il Karma. Io non ci credo, voi?

Non credo alla legge di causa ed effetto, non credo al karma. Come sappiamo, questa dottrina riconduce tutto alla responsabilità dell’individuo. Nulla succede a caso. Molto sbrigativamente possiamo dire che se le cose ci vanno male significa che abbiamo posto cause negative, se ci vanno bene significa che abbiamo posto cause positive. Riflettiamo un momento. Se noi siamo totalmente responsabili di tutto quello che ci accade, grazie all’automaticità e all’imparzialità della legge di causa ed effetto, con chi possiamo prendercela se le cose vanno male? Con nessuno. Questa legge rende contemporaneamente l’essere umano onnipotente e impotente. Onnipotente per la sua responsabilità totale, impotente perché, in quanto ferrea, la legge non è modificabile. Lascio volutamente da parte, in questa fase, il discorso sulla possibilità di cambiare il karma per evitare confusione. E’ un tema che secondo me merita una discussione a se stante, dal momento che le contraddizioni di Daisaku Ikeda su questo tema sono veramente notevoli (cambiamento del karma o cambiamento della percezione del karma).

Allora, quali sono le conseguenze SOCIALI di un simile credo? L’accettazione, indiscriminata, dello status quo. Accettare la legge del karma significa immobilismo, negazione della possibilità di cambiamento. E’ a questo punto, davanti a questa risposta che ho cominciato a dubitare.
Il concetto di karma, elaborato dai bramani che si interrogavano sul senso della vita, ha consentito all’India di impostare il suo sistema economico e sociale sulla rigida divisione in caste. Come avrebbe fatto un “intoccabile, un paria, membro della casta più infima anzi, un fuori casta” ad emergere dalla sua miseria? Non avrebbe mai potuto migliorare il suo status sociale perché, se era nato “intoccabile” la responsabilità era solo sua. Ognuno deve restare al suo posto. La conseguenza della legge di causa effetto, che il buddhismo ha assorbito dall’induismo, o bramanesimo, è quella di chinare la testa davanti all’inevitabilità della situazione. Forte di questo principio di ineluttabilità del rapporto di causa-effetto, che ha pervaso il D.N.A. di immense fasce della popolazione, l’India, ancora oggi, sconta le conseguenze di una mentalità che se ha fatto comodo al modello economico –sociale in passato si rivela ormai del tutto disfunzionale agli attuali criteri di sviluppo e di integrazione globale ( a proposito dei danni che possono fare le religioni ).

Davvero vogliamo credere che i milioni di esseri umani che soffrono la fame, i terremotati, gli alluvionati, le vittime di delinquenti o i bambini africani stroncati dall’A.I.D.S. o la creatura di otto mesi alla quale è stato ultimamente fracassato il cranio stanno scontando la loro retribuzione karmica? A me rimane impossibile crederlo. Ma qualora lo credessi, per coerenza, dovrei credere altre cose. Per esempio dovrei credere che se la Soka Gakkai o Daisaku Ikeda vengono diffamati, la responsabilità è della Soka Gakkai e di Daisaku Ikeda. Il principio, lo sappiamo, suona proprio così: Se vuoi conoscere le cause del passato guarda gli effetti del presente …

Mi convince molto di più il principio di interdipendenza, come caratteristica unificante dell’esistente. Nulla esiste di per sé e ogni cosa è correlata a tutto il resto. Una qualunque azione produce, di conseguenza, degli effetti su altre cose. Mi sto riferendo all’effetto farfalla, in base al quale variazioni infinitesimali possono produrre immensi cambiamenti: il battito d’ali di una farfalla in Amazzonia –secondo la scienza della complessità- diventa l’inizio di una serie di eventi che arriveranno a produrre un uragano da tutt’altra parte. Ma perché dico queste cose? Per cercare di spiegare che non credo che esista IDENTITA’ di NATURA tra causa ed effetto. Altrimenti, pensando che un uragano porta devastazione e morte , dovrei sostenere che il battito d’ali di una farfalla costituisce una causa negativa. Per dirla in un altro modo, non credo che una causa positiva produca, sempre e comunque, un effetto positivo. E viceversa. Le cause, in quanto tali, interferiscono, si condizionano e sono condizionate, si moltiplicano, si sovrappongono ma prescindono, sempre secondo me, da impostazioni automatiche e unidirezionali nell’ambito di situazioni complesse.
Insomma non colgo linearità, né identità di natura, nell’accostamento dei principi di causa ed effetto, se non a livello di situazioni semplici, estremamente lineari. In ambito chimico direi a livello di atomo, non certo di molecola. Del resto, è noto che la legge di gravità trova applicazione solo in determinati ambiti della fisica.

Certo, le conseguenze di questa impostazione ridimensionano notevolmente il “potere” dell’individuo. Ad alcuni può far più comodo sentirsi ‘padreterni’e la Soka Gakkai promette che ci si diventa, basta recitare N.M.R.K.
A questo punto mi viene inevitabile una riflessione. Se bastasse, come insegna la Soka Gakkai, recitare daimoku per realizzare i desideri come casa, lavoro, amore, salute e via discorrendo, i seguaci del maestro dei maestri, pluridecorato e plurilaureato, ma solo honoris causa, non sarebbero i venti milioni che lui dice - cifra questa impossibile da verificare - ma l’umanità intera. E non mi si venga a dire che non è questo il senso degli insegnamenti trasmessi da Daisaku Ikeda & Company, che la crescita è spirituale. Sono stato circa 5 anni nell’organizzazione, prima di ‘illuminarmi’e scappare.
 
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Filod'Arianna
view post Posted on 11/4/2010, 07:56




cito te s.p. "Questa legge rende contemporaneamente l’essere umano onnipotente e impotente. Onnipotente per la sua responsabilità totale, impotente perché, in quanto ferrea, la legge non è modificabile"

bel pensiero:-) bel nodo..per la verità.

certo è che il tuo conflitto con sta Soka Gakkai te lo porti ovunque :lol: ma ci dormi? mi sembri piuttosto ossessionato,sai che i disordini ossessivi compulsivi dovrebbero essere risolti?dico sul serio eh
perchè te ne andasti, dopo 5 anni?

ma come al solito perdo i pezzi per strada:-)) per rispondere alla domanda..si,per me esiste,è in essere,una legge che,nelle sue sfaccettature,viene identificata con "karma"

Edited by Filod'Arianna - 11/4/2010, 10:49
 
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