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Oggetti alieni

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view post Posted on 20/6/2005, 21:54
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Nel seguente PDF trovate 133 prove anomale.

Secondo me ci sono soltanto due possibilità:
  • l'uomo è comparso sulla terra prima ancora che nascesse la vita, alcuni miliardi di anni fa
  • la terra è molto più giovane di quello che si pensa e i metodi di datazione non sono attendibili



Edited by kaekko - 21/6/2005, 10:38

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prove_anomale.pdf ( Number of downloads: 44 )

 
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view post Posted on 6/7/2005, 19:41
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Nel 1871, William E. Dubois, membro della Smithsonian Institution riferì il ritrovamento di diversi oggetti attribuibili alla mano dell'uomo sepolti a grandi profondità, nell'Illinois. Il primo oggetto era una specie di moneta di rame (vedi immagine), proveniente da Lawas Ridge, nella contea di Marschall, nell'Illinois. In una lettere alla Smithsonian Institution, J. W. Moffit dichiarò che nell'agosto del 1870 stava scavando un pozzo e si serviva di una "comune trivela elicoidale per il terreno". Quando Moffit fece risalire la trivela da una profondità di circa quaranta mentri, scoprì un oggetto simile a una moneta "sull'elica della trivela".
Per arrivare a una profondità di quaranta mentri, Moffit aveva attraversato con la trivela i seguenti strati: circa un metro di terreno fertile, tre metri di argilla gialla, una quindicina di metri di argilla blu, un metro e centi di argilla mescolata con sabbia e ghiaia, sei metri di argilla viola, tre metri e mezzo di crostazone calcareo bruno, quasi tre metri di argilla verde, sessanta centimetri di terriccio, settanta centimetri di argilla gialla, sessanta centimetri di crostone giallo e più di sei metri di argille miste.
Nel 1881, anche A. Winchell descrisse un oggetto simile a una moneta. Winchell citava una lettera di W. H. Wilmot, il quale elencava una sequenza di strati leggermente diversa da quella fornita da Moffit. Wilmot riferì che quella specie di moneta era stata scoperta nello scavo per un pozzo alla profondità di circa trentacinque, invece che di quaranta mentri.
Servendosi della sequenza degli strati elencati da Winchell, l'Istituto deologico dello Stato dell'Illinois, ci fornì una stima per l'età dei depositi situati a livello dei trentacinque metri. Si sarebbero dovuti formare duqante il periodo interglaciale yarmouthiano, "qualcosa tra i duecentomila e i quattrocentomila anni fa". W. E. Dubois disse che quella specie di moneta aveva una forma "poligonale, e quasi rotonda", e su di essa erano rozzamente ritratte delle figure circondate da iscrizioni su entrambe le facce. Le iscrizioni eranon in caratteri che Dubois non seppe riconoscere e quella strana moneta aveva un aspetto diverso da quello di qualsiasi altra moneta conosciuta.
Dubois concluse che poteva essere stata coniata soltanto nel corrispondente preistorico di una officina meccanica. Avendone notato lo spessore uniforme, disse "che doveva essere stata fatta passare sotto un laminatoio, e se gli antichi indiani avevano posseduto tali congegni, ciò doveva esseri verificato durante la preistoria".
Dubois riferì inoltre che per sagomare la moneta era stato necessario l'uso di cesoio o di uno scalpello, e la limatura del bordo tagliente aveva avuto luogo in un secondo tempo.
L'oggetto simile a una moneta sopra descritto fa pensare all'esistenza di una civiltà risalenti come minimo a ducentomila anni fa nell'America del Nord. Eppure, gli esseri intelligenti quanto basta per coniare e adoperare le monete (Homo sapiens sapiens) generalmente si ritiene siano vissuti solo non molto tempo priama di centomila anni fa. Stando ai criteri canonici, le monete di metallo sono state usate per la prima volta in Asia Minore durante l'ottavo secolo avanti Cristo.
Moffit riferisce poi che nei pressi della conea di Whiteside, nell'Illinois, si rinvennero altri manufatti, A una profondità di 36 metri, gli operai scoprirono "un grosso anello di rame, una specie di ghiera, simile a quelle usate oggigiorno per le alberature delle navi... Trovarono anche qualcosa di simile a una gaffa". Il signor Moffit continua: "Ci sono numerosi casi di relitti scoperti a profondità inferiori. Una specie di alabardo, di ferro, venne rivenuta sepolta in uno strato di argilla a crica dodici metri sotto la superficie del tereno; conduttore di pietra e terraglie sono state dissotterrate in diversi luoghi a una profondità tra i tre e i quindici metri".
Nel settembre del 1984, l'Istituto geologico dello Stato dell'Illinois ci disse che l'età dei depositi profondi trentasei metri nella contea di Whiteside era molto variabile. In taluni punti poteva farsi risalire soltanto a cinquantamila anni fa, mentre in altri luoghi ci si poteva trovare di fronte a strati di roccia appartenenti al Siluriano e perciç vecchi di quattrocentodieci milioni di anni.

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gio.pao
view post Posted on 10/7/2005, 10:07




CITAZIONE (kaekko @ 6/7/2005, 20:41)
Nel 1871, William E. Dubois, membro della Smithsonian Institution riferì il ritrovamento di diversi oggetti attribuibili alla mano dell'uomo sepolti a grandi profondità, nell'Illinois. Il primo oggetto era una specie di moneta di rame (vedi immagine), proveniente da Lawas Ridge, nella contea di Marschall, nell'Illinois. In una lettere alla Smithsonian Institution, J. W. Moffit dichiarò che nell'agosto del 1870 stava scavando un pozzo e si serviva di una "comune trivela elicoidale per il terreno". Quando Moffit fece risalire la trivela da una profondità di circa quaranta mentri, scoprì un oggetto simile a una moneta "sull'elica della trivela".
Per arrivare a una profondità di quaranta mentri, Moffit aveva attraversato con la trivela i seguenti strati: circa un metro di terreno fertile, tre metri di argilla gialla, una quindicina di metri di argilla blu, un metro e centi di argilla mescolata con sabbia e ghiaia, sei metri di argilla viola, tre metri e mezzo di crostazone calcareo bruno, quasi tre metri di argilla verde, sessanta centimetri di terriccio, settanta centimetri di argilla gialla, sessanta centimetri di crostone giallo e più di sei metri di argille miste.
Nel 1881, anche A. Winchell descrisse un oggetto simile a una moneta. Winchell citava una lettera di W. H. Wilmot, il quale elencava una sequenza di strati leggermente diversa da quella fornita da Moffit. Wilmot riferì che quella specie di moneta era stata scoperta nello scavo per un pozzo alla profondità di circa trentacinque, invece che di quaranta mentri.
Servendosi della sequenza degli strati elencati da Winchell, l'Istituto deologico dello Stato dell'Illinois, ci fornì una stima per l'età dei depositi situati a livello dei trentacinque metri. Si sarebbero dovuti formare duqante il periodo interglaciale yarmouthiano, "qualcosa tra i duecentomila e i quattrocentomila anni fa". W. E. Dubois disse che quella specie di moneta aveva una forma "poligonale, e quasi rotonda", e su di essa erano rozzamente ritratte delle figure circondate da iscrizioni su entrambe le facce. Le iscrizioni eranon in caratteri che Dubois non seppe riconoscere e quella strana moneta aveva un aspetto diverso da quello di qualsiasi altra moneta conosciuta.
Dubois concluse che poteva essere stata coniata soltanto nel corrispondente preistorico di una officina meccanica. Avendone notato lo spessore uniforme, disse "che doveva essere stata fatta passare sotto un laminatoio, e se gli antichi indiani avevano posseduto tali congegni, ciò doveva esseri verificato durante la preistoria".
Dubois riferì inoltre che per sagomare la moneta era stato necessario l'uso di cesoio o di uno scalpello, e la limatura del bordo tagliente aveva avuto luogo in un secondo tempo.
L'oggetto simile a una moneta sopra descritto fa pensare all'esistenza di una civiltà risalenti come minimo a ducentomila anni fa nell'America del Nord. Eppure, gli esseri intelligenti quanto basta per coniare e adoperare le monete (Homo sapiens sapiens) generalmente si ritiene siano vissuti solo non molto tempo priama di centomila anni fa. Stando ai criteri canonici, le monete di metallo sono state usate per la prima volta in Asia Minore durante l'ottavo secolo avanti Cristo.
Moffit riferisce poi che nei pressi della conea di Whiteside, nell'Illinois, si rinvennero altri manufatti, A una profondità di 36 metri, gli operai scoprirono "un grosso anello di rame, una specie di ghiera, simile a quelle usate oggigiorno per le alberature delle navi... Trovarono anche qualcosa di simile a una gaffa". Il signor Moffit continua: "Ci sono numerosi casi di relitti scoperti a profondità inferiori. Una specie di alabardo, di ferro, venne rivenuta sepolta in uno strato di argilla a crica dodici metri sotto la superficie del tereno; conduttore di pietra e terraglie sono state dissotterrate in diversi luoghi a una profondità tra i tre e i quindici metri".
Nel settembre del 1984, l'Istituto geologico dello Stato dell'Illinois ci disse che l'età dei depositi profondi trentasei metri nella contea di Whiteside era molto variabile. In taluni punti poteva farsi risalire soltanto a cinquantamila anni fa, mentre in altri luoghi ci si poteva trovare di fronte a strati di roccia appartenenti al Siluriano e perciç vecchi di quattrocentodieci milioni di anni.

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Hai perfettamente ragione.
Ci sono prove e testimonianze che (ovviamente) sono comparse moooolto prima di internet.
Il fatto che uno riporti dei links come prova, per evitare di scannerizzare pagine di libri , da adito
agli scettici per affermare che internet è un concentrato di bufale.
 
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odisseo
view post Posted on 10/7/2005, 14:27




Consiglio a tutti, dopo aver letto questi articoli, di fare un giro presso il locale museo archeologico per vedere con i propri occhi, come si riducono degli oggetti in rame, bronzo o ferro dopo una permanenza di soli 200 - 1000 anni sotto terra.

E' una cosa mooooolto istruttiva

Odisseo
 
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umbynet
view post Posted on 13/7/2005, 06:54




non potrebbe accadere anche per gli oggetti in rame, bronzo o ferro ciò che accade per i fossili? o sono 2 campi totalmente differenti?
 
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odisseo
view post Posted on 13/7/2005, 07:50




Temo che siano due campi differenti, in un fossile il materiale originario viene sostituito lentamente (si parla di migliaia o milioni di anni) da sostanze meno reattive chimicamente.
http://www.paleontologiaumana.it/fossilizzazione.htm

Mentre per gli oggetti in metallo, per quanto ne sò, questo non avviene.
Normalmente un oggetto di metallo o in lega metallica, nel terreno và incontro a processi di corrosione e ossidazione.

Sempre che le sue caratteristiche non siano tali da preservarlo, per esempio consideriamo i metalli nobili (oro) o i metalli che subiscono passivazione (alluminio e in misura molto minore il rame).
Certo che decine o centinaia di migliaia di anni......

In genere i reperti conservati nei musei sono molto più recenti e si sono conservati discretamente perchè si trovavano all'interno di tombe o sepolture che li proteggevano da molti degli agenti chimici presenti nel terreno.

Odisseo

 
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Jim75
view post Posted on 13/7/2005, 09:27




CITAZIONE
Consiglio a tutti, dopo aver letto questi articoli, di fare un giro presso il locale museo archeologico per vedere con i propri occhi, come si riducono degli oggetti in rame, bronzo o ferro dopo una permanenza di soli 200 - 1000 anni

Ma qui si parla di ritrovamenti a decine di metri sotto terra o addirittura dentro pietre. Dirò una stronzata, ma occorre ossigeno per ossidare o no? altrimenti troveremo persino il rame come minerale già ossidato nelle cave...
Bo, forse non ho capito l'intervento di odisseo. Ma secondo me se dove è l'oggetto non c'è ossigeno o sostanze corrosive, questo dovrebbe mantenersi al più sporco di terriccio pietrificato.
 
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maxwell2
view post Posted on 13/7/2005, 10:20




Le mummie egiziane ne sono un esempio, grazie al loro trattamento chimico con unguenti e garze, possono durare addirittura millenni...
 
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odisseo
view post Posted on 13/7/2005, 10:31




CITAZIONE (Jim75 @ 13/7/2005, 10:27)
CITAZIONE
Consiglio a tutti, dopo aver letto questi articoli, di fare un giro presso il locale museo archeologico per vedere con i propri occhi, come si riducono degli oggetti in rame, bronzo o ferro dopo una permanenza di soli 200 - 1000 anni

Ma qui si parla di ritrovamenti a decine di metri sotto terra o addirittura dentro pietre. Dirò una stronzata, ma occorre ossigeno per ossidare o no? altrimenti troveremo persino il rame come minerale già ossidato nelle cave...

Non necessariamente, i metalli sono soggetti anche a corrosione dovuta e reazioni elettrolitiche (è sufficiente la presenza di acqua e altri sali) e, sì, nelle cave e miniere, i metalli vengono reperiti come ossidi, sali, solfuri etc etc. solo molto raramente vengono trovati come metalli puri.
In genere, in questi casi, si tratta di metalli nobili.

Se un oggetto viene ingluso in una pietra, occorrerebbe anche precisare il tipo di pietra, in funzione della sua genesi, si possono fare dei ragionamenti



Odisseo
 
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Eremita
view post Posted on 13/7/2005, 11:06




Anch'io penso che certe sicurezze riguardo le datazioni geologiche vadano riviste, infatti certe formazioni geologiche che in condizioni ordinarie richiederebbero milioni di anni in condizioni straordinarie potrebbero richiedere solo pochi giorni o la massimo settimane per formarsi. Come nel caso di caltaclismi a livello planetario.
Credo infatti che molti ritrovamenti geologici possano aver dato adito a clamorosi fraintendimenti della realtà.
Come nel caso ben documentato del sito texano di Glen Rose dove molte anomali contrastano con le datazioni convenzionali, credo infatti che la crosta terrestre possa essere molto più giovane di quanto considerato finora.
Radici fossilizzate che attraversano starti geologici lontanissimi nel tempo, strane impronte geologicamente ancora fresche rinvenute sul fondo di corsi d'acqua ecc. o come le impronte tridattili perfettamente conservate in Croazia su pietre appena affioranti dal mare, che invece in teoria dovrebbero avere milioni e milioni di anni.
Molte cose non quadrano, secondo me, nelle datazioni convenzionali, certi studi e conoscenze dati ormai per scontati andrebbero invece molto approfonditi perchè credo che il passato che crediamo di conoscere alla perfezione, sia invero ancora del tutto ignoto.
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Edited by Eremita - 13/7/2005, 13:40
 
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Jim75
view post Posted on 13/7/2005, 11:12




CITAZIONE
Non necessariamente, i metalli sono soggetti anche a corrosione dovuta e reazioni elettrolitiche (è sufficiente la presenza di acqua e altri sali) e, sì, nelle cave e miniere, i metalli vengono reperiti come ossidi, sali, solfuri etc etc. solo molto raramente vengono trovati come metalli puri.
In genere, in questi casi, si tratta di metalli nobili.

Se un oggetto viene ingluso in una pietra, occorrerebbe anche precisare il tipo di pietra, in funzione della sua genesi, si possono fare dei ragionamenti

"Non necessariamente" significa che c'è la possibilità che questi oggetti non subiscono ossidazione e corrosione, dunque? Io ho scriito ossigeno e sostanze corrosive, posso aggiungere acqua e sale e prima che tu trova altro, includilo già nell'elenco. Un minerale anche non nobile può restare in buone condizioni più dei tuoi 200-1000 anni, giusto? Non dico l'eternità.



 
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odisseo
view post Posted on 13/7/2005, 13:09




CITAZIONE (Eremita @ 13/7/2005, 12:06)
Radici fossilizzate che attraversano starti geologici lontanissimi nel tempo, strane impronte geologicamente ancora fresche rinvenute sul fondo di corsi d'acqua ecc. o come le impronte tridattili perfettamente conservate in Croazia su pietre appena affioranti dal mare, che invece in teoria dovrebbero avere milioni e milioni di anni.

Beehhhh una radice, fintanto che è viva, attraversa tutti gli strati geologici che può, le pietre affiornati dal mare sono soggette all'azione erosiva dei flutti, quindi, occorrerebbe tenere conto anche di movimenti tettonici e livello delle maree nel tempo.

Insomma, non è così semplice.

Odisseo
 
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odisseo
view post Posted on 13/7/2005, 13:17




CITAZIONE (Jim75 @ 13/7/2005, 12:12)
CITAZIONE
Non necessariamente, i metalli sono soggetti anche a corrosione dovuta e reazioni elettrolitiche (è sufficiente la presenza di acqua e altri sali) e, sì, nelle cave e miniere, i metalli vengono reperiti come ossidi, sali, solfuri etc etc. solo molto raramente vengono trovati come metalli puri.
In genere, in questi casi, si tratta di metalli nobili.

Se un oggetto viene ingluso in una pietra, occorrerebbe anche precisare il tipo di pietra, in funzione della sua genesi, si possono fare dei ragionamenti

"Non necessariamente" significa che c'è la possibilità che questi oggetti non subiscono ossidazione e corrosione, dunque? Io ho scriito ossigeno e sostanze corrosive, posso aggiungere acqua e sale e prima che tu trova altro, includilo già nell'elenco. Un minerale anche non nobile può restare in buone condizioni più dei tuoi 200-1000 anni, giusto? Non dico l'eternità.

Si Jim75, la cosa è possibile ma, richiede condizioni molto particolari.
Ripeto, per averne un'idea, basta dare un'occhiata ai reperti di un museo archeologico.

Per questo scrivevo che occorre considerare il tipo di materiale in cui era incluso il reperto, infatti c'è pietra e pietra, c'è sedimento e sedimento

Infine, non si può escludere l'errore umano o, peggio la burla e l'imbroglio (nel 1800 se non ricordo male, c'era una vera e propria gara a chi faceva il ritrovamento più straordinario, non fosse altro che per accaparrarsi i finanziamenti di mecenati dell'epoca oppure a chi beffava i concorrenti per dimostrarne l'inadeguatezza)

Odisseo
 
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Eremita
view post Posted on 13/7/2005, 14:03




CITAZIONE (odisseo @ 13/7/2005, 14:09)
CITAZIONE (Eremita @ 13/7/2005, 12:06)
Radici fossilizzate che attraversano starti geologici lontanissimi nel tempo, strane impronte geologicamente ancora fresche rinvenute sul fondo di corsi d'acqua ecc. o come le impronte tridattili perfettamente conservate in Croazia su pietre appena affioranti dal mare, che invece in teoria dovrebbero avere milioni e milioni di anni.

Beehhhh una radice, fintanto che è viva, attraversa tutti gli strati geologici che può, le pietre affiornati dal mare sono soggette all'azione erosiva dei flutti, quindi, occorrerebbe tenere conto anche di movimenti tettonici e livello delle maree nel tempo.

Insomma, non è così semplice.

Odisseo

D'accordo invochiamo pure i movimenti tettonici o quant'altro, però la faccenda dovrebbe indurre ad approfondire certe ricerche e conoscenze date troppo semplicemente per scontate. In quanto alle impronte tridattili nei corsi d'acqua o in riva al mare beh restano parecchi dubbi sulla spiegazione tettonica, più semplicemente potrebbero essere molto, ma molto più recenti di quanto sostenuto finora, insieme alle rocce in cui sono impresse.
 
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Hermes
view post Posted on 13/7/2005, 15:49




determinate teorie sull'evoluzione umana non vengono ipotizzate solo su internet dove l'attendibilità dell'informazione lascia molte volte a desiderare.

esistono anche dei libri, specifici, di antropologia che cercano di inquadrare il problema dell'evoluzione umana elencando, comprovando e mettendo a confronto sia le tesie di ritrovamenti "ufficializzati" sia quelle che creano problemi e non vengono neanche presi in considerazione dalla scienza ufficiale.

Il libro che ho incominciato a leggere circa 6 mesi fa è abbastanza copre gran parte delle branchie dell'antropologia cercando di contestualizzare ogni prova a noi arrivata.

Il libro non è di facile lettura ed a tratti pesante dato che vuole essere un saggio tecnico scientifico a portata di tutti (sembra un pò un controsenso ma è così):

"Archeologia proibita, la storia segreta della razza umana", di M.Cremo e R. Thompson

Gli scrittori si limitano a riportare i risultati delle loro ricerche, effettuate sia sul campo sia attraverso ricerche in biblioteca (la bibliografia è di notevole valore), senza ipotesi complottistiche, ma semplicemente con un'elencazione di diversi tipi di prove che possono dare la possibilità al lettore di farsi un'idea più chiara della confusione storico antropologica che verte attorno all'uomo.

Per i curiosi, posto un link dove si può leggere l'introduzione del libro:

http://itis.volta.alessandria.it/episteme/ep3-22.htm

.......Buona lettura......

 
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42 replies since 15/4/2005, 04:01   1731 views
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