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notizie dal mondo che cambia

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XmX
view post Posted on 16/6/2005, 10:22




MESSAGGIO DELL'AMMINISTRATORE

invito i partecipanti a questa discussione a non scambiarla per una chat,
per questo è stata appositamente inserita una tagboard, presente in ogni sezione.

i post non pertinenti di Alix, Arpocrate e seleparina sono stati rimossi

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Edited by XmX - 16/6/2005, 11:29
 
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Cat80
view post Posted on 16/6/2005, 15:47




CITAZIONE
Un'invasione di processionarie, una specie di millepiedi molto diffusa anche in Italia, ha messo in allarme le autorità municipali di Dreieich, cittadina tedesca non molto distante da Francoforte. La presenza in gran numero degli animaletti ha costretto il sindaco a ordinare la chiusura di scuole e asili.


Ma le processionarie sono dei bruchi!!! Non dei millepiedi O_O

 
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Cat80
view post Posted on 16/6/2005, 15:56




CITAZIONE

La Processionaria
La processionaria è un insetto lepidottero della famiglia dei taumetopeidi. E’ un parassita pericoloso soprattutto per pini (Pinus Nigra e Pinus Silvestris) e querce a foglia caduca (Quercus robur e Quercus peduncolata) anche se può, occasionalmente, colpire anche i larici, i cedri, i noccioli, i castagni, i faggi, i carpini e le betulle; le piante predilette dall’insetto sono, in ogni caso, giovani (2-5 anni).
L’adulto è una farfalla con ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con striature brune. La femmina è, in genere, poco più grande del maschio. La loro vita è molto breve, di solito non dura più di uno/due giorni.
L’insetto, una volta raggiunta la fase di maturità, fuoriesce dal terreno, di solito durante il mese di luglio. Le femmine sono le prime ad arrampicarsi sulle piante ad alto fusto, dove poi vengono fecondate dal maschio. A questo punto, il lepidottero vola alla ricerca della pianta più adatta per la deposizione delle uova

Per quanto riguarda la processionaria del pino, le uova vengono deposte intorno ad una coppia di aghi. Dopo un’incubazione di 30/40 giorni (verso la metà o la fine di agosto), nascono le larve. Le neonate scheletrizzano gli aghi e poi si spostano lungo la pianta, formando, di volta in volta, nidi provvisori. In ottobre formano un nido sericeo nel quale trascorreranno tutto l’inverno. In primavera riprendono l’attività e, circa a fine di maggio, scendono verso il terreno. Si interrano fino ad una profondità di 5/20 cm, dove tessono un bozzolo. Dopo un periodo più o meno lungo di diapausa, si compie la ninfosi ed il ciclo ricomincia.
La processionaria della quercia fa la sua comparsa nel mese di luglio. La fecondazione avviene quasi subito. Le uova vengono deposte in placche a piazzuola sulla superficie liscia dei rametti. Le uova superano l’inverno per schiudersi poi al momento dell’apertura delle gemme, tra la fine di aprile e l’inizio di maggio. Una volta nate, le larve si spostano sui rami e, giunte in prossimità della biforcazione delle branche o del trono, formano un nido. Ai primi di luglio le larve si incrisalidano all’interno del nido.


 
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lo-chef
view post Posted on 18/6/2005, 14:23




ECCEZIONALE DI CALDO AFOSO IN INDIA

Il ritardo dei monsoni è a quanto pare la causa indiretta di un intensa di calore su tutta l'India centro settentrionale, in particolare nel nordest dove si segnalano frequenti massime superiori ai 43/44°. Il caldo e la scarsezza delle precipitazioni hanno già causato più di 100 morti. Le piogge monsoniche toccano per il momento soltanto i settori più meridionali e si faranno attendere sul Bangladesh, la zona più colpita, ancora per diversi giorni. Nessuna rinfrescata in vista per il momento e gli altissimi tassi di umidità lungo le coste, combinati con le temperature continueranno a mietere vittime. Pensate che con 40°c bastano valori di umidità di poco superiori al 35% per rendere il caldo insopportabile. In quelle zone si registrano valori di umidità sempre superiori al 50/60% nelle ore più calde e mai inferiori all'85/90% nelle ore notturne. Il che equivale a temperature apparenti percepite dal corpo superiori ai 60°c nelle ore centrali e intorno ai 45°c nelle ore notturne. Neanche quelle popolazioni, così abituate a convivere con il caldo afoso riescono a sopportare tanto.


 
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lo-chef
view post Posted on 20/6/2005, 17:42




E' come se metà dei fiumi del mondo fosse entrata in 30 anni nell’Oceano
Atlantico meno salato, pericoli per il clima
Valanghe di acque dolci dai ghiacciai. Gli scienziati: interveniamo o ci saranno sconvolgimenti


ROMA - Valanghe di acque dolci provenienti da un accelerato scioglimento dei ghiacci polari e da precipitazioni più abbondanti, a causa del riscaldamento globale, stanno letteralmente «annacquando» l’Oceano Atlantico settentrionale, rendendolo sempre meno salato. Potrebbe sembrare una curiosità che riguarda le specie marine abituate a vivere entro certi parametri di salinità, oppure i bagnanti più sensibili. Invece è un fenomeno che coinvolge, anzi sconvolge, il clima del mondo intero, poiché ha contraccolpi sul sistema di correnti mondiali che regolano gli scambi di calore fra oceani e atmosfera.
La Corrente del Golfo, così come paventato da un kolossal hollywoodiano, potrebbe scomparire alla fine del secolo, causando una brusca transizione dal caldo torrido al freddo glaciale nell’emisfero Nord. E’ l’ultimo numero della rivista internazionale Science a riportare i dati inattesi, raccolti da ricercatori americani ed europei in anni di spedizioni oceanografiche nel grande bacino idrografico Nord e, in particolare, nell’Atlantico settentrionale. «Accurate misure, effettuate fra il 1965 e il 1995, indicano che l’apporto di acque dolci nel Nord Atlantico è stato di 20 mila chilometri cubici, una quantità equivalente a circa la metà della portata media annua di tutti i fiumi del mondo - riferiscono Ruth Curry della Woods Hole Oceanographic Institution del Massachusetts, e Cecile Mauritzen del Norwegian Meteorological Institute di Oslo -. Questo fenomeno non mancherà di avere ripercussioni sulla circolazione oceanica globale. Non siamo ancora sulla scala del disastro, ma se continua così immaginiamo di assistere a sconvolgimenti prima di diventare tanto vecchi da non potere più andare a fare misure dirette, cioè verso la fine del secolo».
Da tempo gli scienziati hanno individuato negli oceani un sistema di correnti globali simile a un nastro trasportatore dell’energia solare che giunge sulla Terra. Molto schematicamente, le acque più calde, meno dense e salate, viaggiano nelle regioni equatoriali del Pacifico da Est a Ovest; poi passano all’Atlantico, puntano a Settentrione, dove si raffreddano, si inabissano e ripercorrono l’itinerario all’incontrario. Un ramo particolare di questo sistema è dato dalla corrente del Golfo, il cui meccanismo di funzionamento si basa sulla differenza di temperatura tra la parte equatoriale e quella polare dell’Oceano Atlantico. Spiega il climatologo Vincenzo Ferrara dell’Enea: «Le acque calde e meno dense del Golfo del Messico, a causa della forza deviante provocata dalla rotazione terrestre, vanno verso il Mare del Nord. Giunte a destinazione cedono calore all’atmosfera, diventano più salate e dense e sprofondano, per poi tornare al punto di partenza. Grazie a questo meccanismo le regioni nordeuropee hanno un clima invernale molto più mite di quelle, per esempio, di Canada e Groenlandia poste alla stessa latitudine». Se l’acqua del Nord Atlantico diventa più dolce, la corrente del Golfo potrebbe rallentare e interrompersi, sottraendo i benefici climatici a Nord Europa che, secondo alcuni modelli previsionali, addirittura precipiterebbe in una nuova glaciazione, destinata poi a estendersi altrove, a causa di un meccanismo di autoesaltazione del fenomeno. «I tempi non saranno certamente così brevi, come quelli descritti dal film "L’alba del giorno dopo" - commenta Ferrara -. Ma il rischio esiste e va preso in considerazione. Non solo perché, attraverso la limitazione dei gas serra, forse potremmo essere in tempo ad arrestare il fenomeno, ma anche per predisporre quelle misure di adattamento necessarie a difenderci nella peggiore delle ipotesi».
Franco Foresta Martin
20 giugno 2005
 
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XmX
view post Posted on 20/6/2005, 20:50




ottimo post, lo-chef, grazie
 
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Alex74_
view post Posted on 23/6/2005, 20:20




QUOTE (lo-chef @ 16/6/2005, 01:43)

terribili le processionarie,fanno venire pruriti a non finire
 
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lo-chef
view post Posted on 27/6/2005, 23:58




SICCITA' AL NORD: BILANCIO DI INIZIO ESTATE

Dopo un inverno asciutto e una primavera poco piovosa la situazione pluviometrica per le regioni del Nord rileva un deficit pari al 30-60 %. L'ultimo evento confrontabile è quello dell'estate 2003, ma l'attuale situazione è comunque migliore grazie alle discrete piogge di aprile 2005. Tuttavia la situazione potrebbe aggravarsi poichè le speranze di avere piogge significative nel corso dell'estate sono relegate a fenomeni temporaleschi. Il Po è già in magra con -6.8 m sotto lo zero idrometrico a Pontelagoscuro.

Dall'inizio dell'anno sulle regioni del Nord si sono avute dal 30 al 60 % di precipitazioni in meno rispetto alla norma. Sia sulle Alpi, sia sulle zone di pianura è mancato ancora una volta l'apporto pluviometrico della stagione primaverile. Se i periodi siccitosi sono assai frequenti nel trimestre invernale per le regioni alpine, i mesi di aprile e soprattutto maggio contribuiscono normalmente a colmare le riserve idriche per la stagione estiva. Ma se aprile e maggio riservano poche occasioni di pioggia, la situazione idrica può riservare alcune crisi nei mesi a venire. Ancora una volta i confronti vanno all'estate 2003, non solo torrida, ma anche secca e seguita a una prima parte dell'anno avara di piogge. La situazione attuale, con un livello idrometrico del Po ormai a -6.8 m sotto lo zero idrometrico a Pontelagoscuro, ha diverse analogie. Nei primi 5 mesi del 2005 a Torino sono caduti 233 mm di pioggia (143 mm nel 2003 e una media di 386 mm); a Milano ne sono caduti 154 (129 nel 2003 e una media di 387 mm); ad Aosta al 31 maggio si misuravano 109 mm totali (131 mm nel 2003 e media di 222); sulle Alpi a Gressoney siamo a 308 mm (solo 193 nel 2003 e media di 492 mm); a Genova 264 mm (279 mm nel 2003 e media di 468 mm); a Bolzano 120 mm (79 mm nel 2003 e media di 231 mm). Dalle Alpi occidentali a quelle orientali la situazione pluviometrica è quindi ben deficitaria, ma peggiore al 2003 solo ad Aosta e Genova, mentre il dato di Gressoney mostra nel complesso una situazione migliore per il settore alpino. Al momento le aste fluviali che non vengono alimentate da acqua di fusione glaciale sono ormai con livello al di sotto dello zero idrometrico, mentre fiumi come la Dora Baltea e il Ticino rimangono ancora intorno a 1 m sopra lo zero idrometrico, poichè le testate dei bacini sono collocate a quote più elevate con presenza di neve residua in fusione. La mancanza di perturbazioni primaverili di una certa entità (a parte un paio di eventi in aprile, che è l'unico mese ad avere accumuli pluviometrici prossimi alla media), dopo una stagione invernale pure asciutta è la causa dell'attuale deficit. Le speranze di avere piogge nei prossimi due mesi sono relegate in gran parte ai fronti temporaleschi, che raramente sono in grado di apportare piogge estese e persistenti in luglio e agosto. E' lecito quindi attendersi un aggravamento della secca del Po nei prossimi due mesi. Da rilevare inoltre che la presenza di suoli secchi avrà riprecussioni con il trascorrere della stagione calda sulla vegetazione e anche sulla temperatura dell'aria. Da rilevare inoltre che le condizioni di gran secco possono favorire ulteriormente l'aumento della temperatura; l'evaporazione dell'acqua dal suolo e dalle piante limita l'aumento della temperatura, mentre in condizioni di terreno molto secco e di vegetazione in stress idrico l'energia radiativa del sole viene interamente impiegata per il riscaldamento del suolo e quindi dell'aria soprastante , come accade nei deserti, innalzando le temperature diurne a valori inusuali per le pianure del Nord Italia.
 
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milsan
view post Posted on 28/6/2005, 19:53




Il sole mai così attivo negli ultimi 8000 anni fonte tg2 ore 20,30
 
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bulibenz
view post Posted on 29/6/2005, 16:12




CITAZIONE (milsan @ 28/6/2005, 20:53)
Il sole mai così attivo negli ultimi 8000 anni fonte tg2 ore 20,30


Attivo in che senso? macchie solari?
 
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milsan
view post Posted on 29/6/2005, 17:27




tempeste solari...
 
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59 replies since 9/6/2005, 01:12   5397 views
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