Radionica ed energia

per quale motivo si dovrebbe far questo?

Approfondendo...
è stato verificato che quel particolare... "tono" ... è presente in molti posti.
In realtà non costituisce da solo l'emissione di un cleanergy, né è l'unico nel flusso di Ki che viene canalizzato da un reiki healer, come nel flusso energetico di un qualsiasi ambiente.
Secondo me anche quello che tu chiami "D" può essere trovato in molte gradazioni.

mmm non ti seguo +.
d'accordo per il resto ma non balzerei a delle conclusioni tanto facilmente.
piuttosto cercherei di capire meglio con che cosa si ha a che fare ... in fatto di energia intendo...

perdonami, ma questo ipotetico "D" è ancora una specie di oggetto misterioso.
Non sarebbe meglio cercare di capire un po' di più, intanto?

Per es. ti sei chiesto come mai sia presente un po' dappertutto?

ribadisco chr secondo me è meglio se non salti troppo facilmente alle conclusioni.

Eventualmente per confrontarti, cmq. prova ad esprimere i tuoi dubbi su
http://www.energiesottili.it
oppure su un forum di pranic healing
che mi paiono abbastanza tecnici e sono quanto di + avanzato in materia.

Ti dico solo le mie impressioni, prendile per quel che sono: non hai veramente idea di cosa voglia dire ferita sul corpo mentale.... sembra più la conseguenza di un ragionamento di logica.
La mente bisogna lasciarla da parte in certe cose.
Piuttosto che fare ipotesi si fanno test e ci si confronta.

cito un tuo messaggio:

Per quanto ne so, non ha un senso provare a chiudere un'attivazione reiki con la pranoterapia (getti acqua nel fiume per prosciugarlo).
Né ci si riuscirebbe: credo sarebbe un caso unico al mondo.
Fatto salvo che la volontà dell'uomo è sempre sovrana, e che a volte il desiderio porta all'illusione.
Per quanto scuole diverse, con tutti i pranic healers che ho incontrato una persona attivata al reiki è stata sempre definita come canale di energie molto abbondanti e "divine" ... parole loro (intese come elevate).

Buona fortuna per la tua ricerca allora

Edited by Ayni - 7/7/2008, 18:20

Forse ho detto troppo precipitosamente il mio pensiero, basato su quel che è stato scritto qui e nelle alte discussioni.

Permettimi solo un piccolo chiarimento.
E' vero, non ti conosco e non voglio mettere in dubbio che tu abbia sperimentato o dica qualcosa di diverso da quel che hai sentito.

Quello in cui non ti seguo sono le deduzioni che vengono dopo (le hai chiamate tu stesso "teorie", giustamente).

Però diventa molto astratto un discorso basato su energie, gradazioni, tonalità etc.etc.
Credo che il punto primario sia: arrivare a comprendere ciò che si sente.
Ma sono convinto che non ci si può arrivare per deduzioni logiche, poichè queste ultime rischiano di condurci a risultati incoerenti, e magari apparire logicamente ineccepibili.

Se partiamo dal presupposto che qualcosa sia negativo di per sè, tenderemo a costruire attorno a questa nostra definizione, tutte le osservazioni successive.
Un esempio di questo, potrebbe essere l'emissione del cleanergy.
Proviamo a confrontarci con gli altri, per capirle.
Sappiamo come lavora il cleanergy?
Dove lavora?
Con quale intensità?
E gli effetti?

Un'altra è la definizione di "ferite" sul corpo mentale.
L'iniziazione reiki non apre alcuna ferita, anzi... pone la persona sulla strada dell'autoguarigione, che non è intesa come guarigione solo fisica, ma anche come comprensione più profonda della realtà a tutti i livelli e inizio di un processo di crescita e di correzione di tutta una serie di incoerenze che man mano la persona medesima si trova ad affrontare.
Senza contare che non abbiamo minimamente idea di cosa possa significare una ferita nel corpo mentale... né delle eventuali ripercussioni che potrebbe avere.
Chi può percepire il corpo mentale di una persona?
Chi sono quelli che riescono ad accedere coscientemente a quel piano??

Detto questo, anche per me la discussione non ha più motivo di continuare.
Per il resto, ti chiedo scusa se per qualche motivo ti ho urtato.
Lo sò che a sto punto sembra troppo comodo... maaaa... che devo dire...
Peace

C'erano stati degli accenni (che poi non sono stati approfonditi ulteriormente ed il discorso è semplicemente finito lì) a presunte "ferite" nel corpo mentale di una persona.
Detto così mi sembrava troppo vaga come definizione e allo stesso tempo molto netta e drastica, così in modo forse esagerato e ancor più drastico ho cercato di capire che cosa si intendesse. Eventualmente come fossero state percepite queste presunte anomalie.
Era più una ricerca di chiarezza perchè mentre "corpo mentale" rimane un concetto astratto finché è trattato in questo modo, "ferita" è un vocabolo che riporta subito ad un'immagine molto concreta e negativa, alla portata di tutti.
Ho insomma temuto che si creassero fraintendimenti e confusione.

E' chiaro che in ogni istante l'uomo è un insieme di vari corpi che interagiscono in mondi del tutto diversi, ma anche se in ogni momento una persona opera in tutti questi mondi, c'è un bel po' di differenza tra l'azione di formulare un pensiero o produrre un ragionamento di qualsiasi natura basato su percezioni o assunti logici e, invece, il vivere un'esperienza cosciente nel mondo del pensiero.

Mentre nel primo caso ci si basa su deduzioni indirette e molto soggettive, nel secondo caso la possibilità di errore non c'è perchè si dovrebbe "vedere" il corpo mentale così come si vede il corpo fisico con la vista comune.
Così, se tutti possono vedere immediatamente e senza ombra di equivoco una ferita nel corpo fisico, ci vorrebbe una "vista mentale" - chiamata anche tonale - per vedere una qualsiasi manifestazione nel mondo del pensiero.