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GENERATORE ONDE DI SCHUMANN, Ultra Low-frequency Generator

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enteomane
view post Posted on 4/8/2008, 11:32 by: enteomane




CITAZIONE (odisseo @ 3/8/2008, 21:16)
basta decidersi, elettromagnetiche o sonore ??

:lol:

Odisseo

Acoustic Revive RR-77 Ultra Low-Frequency Pulse Generator

Contestualmente all’invio dei Sand Box Playstereo mi ha inviato una novità assoluta l’Ultra Low-Frequency Pulse Generator RR-77 della ditta giapponese Acoustic Revive di cui è iniziata recentemente l’importazione in Italia dell’intero catalogo di prodotti il più "strano" dei quali è certamente l’RR-77 che non poteva sfuggire all’osservazione e all’ascolto per una recensione in questa rubrica.

Come dice il suo nome questo piccolo apparecchio costituito in pratica da un alimentatore separato e da una scatoletta di plastica grigio-azzurra al cui interno si trova un circuito stampato e una antenna di trasmissione sempre su tale circuito, serve a generare una frequenza elettromagnetica di 7,83 Hz e propagala nell’ambiente in cui si trova e dove va posto ad una altezza di almeno 1,5 metri dal pavimento.

Tale frequenza generata da una resistenza interna al dispositivo non quarzato, non è stata scelta "a caso" ma ha per così dire una storia: si tratta infatti della Risonanza di Schumann, che deve tale nome al fisico tedesco W.O Schumann che l’ha scoperta nel lontano 1954.

Tratto da: http://www.peoplephysics.com/answers-risposte9.htm

1) Dei fenomeni elettromagnetici associati alla risonanza della cavità geoionosferica, studiati da Tesla nei primi anni del XX secolo e riscoperti da Schumann nel 1952, si occupano alcuni ricercatori accreditati, tra i quali citiamo il Prof. Anton Kruger, del College of Electrical and Computer Engineering dell' Università dell'Iowa (http://www.iihr.uiowa.edu/~hml/people/kruger/), che conduce ricerche sulla captazione delle onde elettromagnetiche a bassissima frequenza (7,5 Hz) generate dalle scariche elettriche atmosferiche e propagantisi nella guida d'onda costituita dalla cavità risonante compresa tra la Terra e la ionosfera( http://www.iihr.uiowa.edu/projects/schumann/Index.html) .

Basta fare un semplicissimo calcolo per ottenere una frequenza molto vicina alla frequenza di risonanza fo fondamentale di 7,5 Hz . Se infatti si considera la lunghezza l di una traiettoria circolare ionosferica relativa ad una quota di 80 km e quindi ad un raggio di 6370 km (raggio medio della Terra) + 80 km = 6450 km, si ottiene :

l = (6,28 x 6370) km = 40506 km, corrispondente ad una frequenza

f = c/l = 300000 km/s /40506 km = 7,4 Hz.

2) Le onde eletrromagnetiche ELF (Extremely Low Frequencies) si generano per effetto delle scariche elettriche atmosferiche tra le nubi e tra queste e la Terra, e si propagano per riflessioni successive (a zig-zag) tra gli strati ionosferici ed il suolo, percorrendo una o più volte la circonferenza terrestre fino alla dissipazione totale della loro energia. L'energia elettromagnetica generata è trasportata da onde elettromagnetiche in risonanza con la guida d'onda geoionosferica alle frequenze di 7,5 Hz (armonica fondamentale) , 15 Hz e 21,5 Hz (armoniche superiori ), che si intensificano in modo analogo a quanto si verifica per le onde acustiche stazionarie che si generano in una canna d'organo aperta avente una lunghezza pari alla semilunghezza d'onda associata alla frequenza fondamentale.

Queste onde si possono rivelare con un'antenna speciale costituita da conduttore di rame isolato della lunghezza di 15 km, avvolto su un rocchetto di materiale ferromagnetico ad elevata permeabilità (Mu-Metal), per ottenere una f.e.m. indotta di valore sufficiente a garantire un buon funzionamento del radioricevitore .

3) Tesla nel 1903 riuscì a produrre nel centro sperimentale di Wardenclyffe, dotato di un'antenna alta 57 metri, onde elettromagnetiche impulsive di potenza elevata alla frequenza di 8 Hz, che si propagarono nella cavità risonante geo-ionosferica facendo il giro della Terra e venendo captate a grandissima distanza con un'attenuazione molto bassa. Presentò inoltre un brevetto riguardante la trasmissione di energia elettrica a bassa frequenza a grande distanza, sfruttante appunto le frequenze di risonanza della cavità geo-ionosferica (http://www.teslatech.info/ttmagazine/v1n4/valone.htm).

La cavità geo-ionosferica si comporta infatti come il condensatore di un circuito risonante LC, che in assenza di carico resistivo immagazzina energia alla frequenza imposta dal trasmettitore. L'energia delle onde elettromagnetiche stazionarie che si instaurano nella cavità compresa tra la ionosfera e la Terra viene alternativamente immagazzinata, in ogni semiperiodo, come energia elettrostatica nel condensatore geo-ionosferico C e come energia elettromagnetica nell'induttore L di accordo (sintonia) e nell'antenna dell'impianto trasmittente.

Anche se il sistema di Tesla si può considerare , in linea di principio, attuabile, in realtà ,soprattutto se si considerano le recenti norme mondiali riguardanti l'inquinamento elettromagnetico, comporta problematiche difficilmente superabili. Per quanto riguarda infine lo sfruttamento della considerevole energia liberata dalle scariche elettriche temporalesche, bisogna dire che si tratta di fantascienza: le scariche elettriche atmosferiche, anche se interessanti dal punto di vista dell'entità delle tensioni e delle correnti in gioco, non sono suscettibili di sfruttamento ai fini energetici, in quanto si tratta di fenomeni aleatori e difficilissimi da controllare. Potrebbe invece essere sfruttata la risonanza di Tesla-Schumann per lo studio globale dei fenomeni elettrici atmosferici, nell'ambito delle previsioni meteorologiche.

Se cercate su Internet trovate una ricca letteratura sul tema (oltre al brano sopra citato consiglio come basi per ulteriori approfondimenti : http://it.wikipedia.org/wiki/Nikola_Tesla e http://en.wikipedia.org/wiki/Schumann_resonance) debbo dire ad onor del vero non tutta molto qualificata dal punto di vista scientifico essendo tale argomento che non a caso viene spesso associato ai misteriosi studi dell’inventore e ricercatore Nikola Tesla patrimonio anche dei molti gruppi tra l’esotico, l’esoterico e il parascientifico che popolano la rete.

Ma che cosa è alla fin fine la Risonanza di Schumann?

Detto in parole povere e rimandandovi ai link che ho proposto per approfondire in maniera autonoma l’argomento è una sorta di "basso continuo" terrestre che si genera tra la superficie terrestre e la ionosfera, che c’è sempre stato, ma che l’electronic pullution dei nostri tempi sta sempre più annullando, annullando al contempo quelli che sarebbero i suoi benefici sull’ambiente e persino sugli esseri umani.

Scopo dell’apparecchio sarebbe quindi quello di reintegrare in ambiente la presenza della risonanza in oggetto danneggiata come detto da non solo dall’electronic pollution diffusa ma anche dalle onde elettromagnetiche generate dagli apparecchi audio, così come le onde radio provenienti dall'esterno.

Risultato di tale reintegrazione atta in parole povere a migliorare dal punto di vista elettromagnetico l’ambiente di ascolto, l’aria stessa in cui si propaga la musica sarebbe un miglioramento della qualità del suono riprodotto dalla nostra catena audio e pare pure dagli strumenti con i quali i dischi vengono realizzati se è vero, come pare sia vero, che questo apparecchio o apparecchi di tal fatta vengono da tempo usati dalla case discografiche durante le registrazioni dei brani musicali.

Chi mi legge sa quale passione sconsiderata io abbia per le stranezze e gli add-ons più curiosi da associare alla nostra catena audio, potevo quindi esimermi da provare l’RR-77 nel mio ambiente di ascolto? Certo che no ed ecco quindi le risultanze di tale prova.

La prima osservazione è di "utilizzo": gli effetti dell’RR-77 crescono nel tempo ovvero anche se si sente il suo intervento accendendo e spegnendo l’apparecchio i migliori risultati si hanno nel tempo quasi che "l’opera di pulizia" e "reinserimento della Risonanza in ambiente" avessero bisogno di tempo per agire compiutamente per cui il mio consiglio è di tenere costantemente acceso lo scatolino per trarre i maggiori benefici.

Ma in soldoni cosa caspita fa il dispositivo?

Prima di tutto va detto che al di là dell’alloure da "Philadelphia Experiment" che qualcuno potrebbe invocare debbo dire onestamente che l’RR-77 funziona, non è la pietra filosofale ma funziona e induce cambiamenti UDIBILI nel suono dell’impianto posto nella stanza in cui è stato attivato.

Mi viene da paragonarlo ad un altro oggetto provato tempo fa su queste colonne il QUANTUM SYMPHONY PRO (http://www.videohifi.com/17_la_pulce4.htm) anche se il giapponese mi sembra più efficace e si basa su presupposti diversi dall’americano: si avverte una globale maggiore pulizia del suono, scompare, come dire, un rumore di fondo che, come spesso accade in questo genere di prove, si scopre "esserci" dopo che qualcosa lo ha tolto o attenuato, sembra inoltre che una maggior quantità di informazione passi attraverso l’impianto con il risultato di migliorare soprattutto il versante della microinformazione d’ambienza a tutto beneficio della riproduzione dell’immagine virtuale che appare più ricca e più naturale. Si nota anche un miglioramento del soundstage nel senso della profondità frutto credo del maggior silenzio di fondo nel quale l’evento musicale viene riprodotto.

Non ho notato influenza sulla timbrica del suono nel senso che globalmente la mia catena audio suona sempre alla stessa maniera solo che altrettanto globalmente suona "meglio" e il miglioramento vale, per me, ben oltre i 360 Euro che l’acquisto dell’ Acoustic Rivive comporta.

Non si tratta di un oggetto da acquistare a scatola chiusa, occorre provarlo nel proprio ambiente e nel proprio impianto ma una prova vista la formula soddisfatti o rimborsati io fossi in voi la farei proprio… potreste restare stupiti!!!!

Edited by enteomane - 4/8/2008, 18:41
 
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