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Legge dell'Attrazione e Ripetizione., Credere fermamente all'Impossibile.

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Vita2
icon12  view post Posted on 5/10/2005, 17:41




CITAZIONE
danieledn  Inviato il: 1/10/2005, 14:53
Lui parla di lato umano e lato divino, gli si potrebbe chiedere come identifica e definisce e sperimenta questi due opposti.

Io ho "visto" nella mia vita il lato umano.
Da poco tempo, il mio lato umano, che qui scrive questa risposta, ha cominciato a percepire direttamente il suo corrispettivo lato divino, ovviamente in piccoli sprazzi temporali, magari per minuti, in una finestra di percezione che filtra la percezione.

- Il lato umano e' quello che sono quotidianamente, che interagisce con gli altri umani, che ride, scherza, piange, tradisce, ammazza, discute, ragiona, sperimenta la quotidianita', eccetera.

- Il lato divino, non lo posso definire a parole. Perche' l'ho percepito per brevissimi momenti, perche' ora mi trovo nell'umano che sono e questo e' gia' uno svantaggio per poterlo definire. Ma se poi penso che il lato divino e' molto, molto, oltre a cio che sono ora, come potrei spiegarlo esaustivamente ?

Spero di aver trasmesso bene e che abbiate compreso il messaggio. Quindi quando...
CITAZIONE
danieledn  Inviato il: 1/10/2005, 00:35
Nel pensiero focalizzato così come se ne parla vi è proprio una forzatura verso una determinata definizione, attività, intenzione, tendenza, eccetera, eccetera.....può funzionare se la direzione è esterna anche senza che si abbia realizzato la propria natura essenziale, sempre presente e priva di attributi. E' certo che non porterà alla Realizzazione in quanto la direzione è opposta!

Bisognerebbe capire cosa intendi con "Realizzazione". Se intendi realizzare quella focalizzazione o sogno, io dico che si realizzera esattamente come la stai sognando, con tutte le "colorazioni" anche non intenzionali.

Altro discorso e' che durante una focalizzazione, in verita' io sto' affermando un sogno proprio perche' so di non avere quel sogno. Quindi io sto' affermando di continuo che non ho quel sogno ... ed e' proprio quello che accadra', la mancanza di quel determinato sogno!

Quindi si puo' dire che ripetere serve solo per convincermi che quel sogno sia realizzabile, come se io mi autoipnotizzassi con lo scopo finale di credere fermamente che quel sogno sia reale. La focalizzazione serve a questo, ma non e' il mezzo con cui si realizza il sogno e' solo un modo per eliminare gli ostacoli "interiori" che impediscono la realizzazione del sogno, tipo le credenze subconsce, oltre che quelle consce.

Se io trasmetto il mio sogno in modo pulito al mio lato divino, verra' realizzato senza dubbio! Il fatto e' che noi inviamo ogni istante i nostri sogni al divino che siamo, e vengono realizzati tutti! Ma che cosa inviamo ogni istante ?

C'e' una vecchia discussione sull'argomento qui https://www.forumcommunity.net/?t=1091775
 
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arthaxis
view post Posted on 6/10/2005, 12:07




CITAZIONE (Vita2 @ 5/10/2005, 18:02)
Ma hai presente cosa puo' comportare il "senza risparmiarsi" ? Cosa significa per te ?

Ho presente wink.gif

Cosa significa? letteralmente ciò che indica.

Ad esempio non dare spazio alle autogiustificazioni, autosimpatia, etc...
 
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arthaxis
view post Posted on 6/10/2005, 12:10




CITAZIONE (Vita2 @ 5/10/2005, 18:41)
Se io trasmetto il mio sogno in modo pulito al mio lato divino, verra' realizzato senza dubbio! Il fatto e' che noi inviamo ogni istante i nostri sogni al divino che siamo, e vengono realizzati tutti! Ma che cosa inviamo ogni istante ?

Non sono d'accordo.

Tutto l'ultimo post è troppo tortuoso per i miei 'gusti' wink.gif

E' molto facile raccontarsela
 
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Vita2
icon12  view post Posted on 6/10/2005, 12:34




CITAZIONE (arthaxis @ 6/10/2005, 13:10)
CITAZIONE (Vita2 @ 5/10/2005, 18:41)
Se io trasmetto il mio sogno in modo pulito al mio lato divino, verra' realizzato senza dubbio! Il fatto e' che noi inviamo ogni istante i nostri sogni al divino che siamo, e vengono realizzati tutti! Ma che cosa inviamo ogni istante ?

Non sono d'accordo.
Tutto l'ultimo post è troppo tortuoso per i miei 'gusti' wink.gif
E' molto facile raccontarsela

Certo che e' tortuoso, per te che hai certi schemi nel cervello, quegli schemi che difendi dicendo appunto "Tutto l'ultimo post è troppo tortuoso per i miei 'gusti' ".
Probabilmente non riesci a vedere, come capitava a me, che hai degli ostacoli oltre ai quali non vai, nel tuo caso si tratta della tortuosita' del mio discorso, che tu non vuoi cercare capire ... la tua mente raziocinante, la personalita' si rifiutano, anche se sai benissimo che saresti in grado di capire wink.gif

CITAZIONE
arthaxis Inviato il: 6/10/2005, 13:07
CITAZIONE
CITAZIONE (Vita2 @ 5/10/2005, 18:02)Ma hai presente cosa puo' comportare il "senza risparmiarsi" ? Cosa significa per te ?

Ho presente
Cosa significa? letteralmente ciò che indica.
Ad esempio non dare spazio alle autogiustificazioni, autosimpatia, etc...
Infatti, se hai presente cosa significa "senza risparmiarsi", significa anche, dire no a questo tuo rifiuto automatico e metterti li' e cercare di capire quello che ti ho detto. ma non perche' quello ch dico e' santo o da rispettare, chi se ne frega ... importa invece che tu riesca a superare questo ostacolo che ti impedisce di comprendere un discorso tortuoso.

Dopo, potrai pure farne quello che vuoi del contenuto, ma avrai superato l'ostacolo.
 
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danieledn
view post Posted on 6/10/2005, 14:01




No, per Realizzazione non mi riferivo al realizzare un sogno o un obiettivo. Parlavo di quello che racconti tu quando parli della possibilità di "essere nel lato divino".

E' possibile acquisire una chiarezza sperimentale di questo.

Concentrare l'attenzione su un'idea o un obiettivo è uno strumento molto potente ed efficace che funziona dentro la mente.
In ogni caso non credo si possa 'creare' o 'definire' qualcosa 'sopra' o al di fuori della mente, uno sforzo del genere intrappolerebbe ulteriormente la volontà.

Cito Ramtha quando dice che 'l'Osservatore crea una cosa immaginandola prima, poi diventando analogicamente la cosa immaginata, e infine separandosene di nuovo"...
in pratica si può dire che l'uomo ha perso la consapevolezza dell'istante in cui E', indipendentemente da tutto ciò che è e resta aggrappato e dipendente alle/dalle 'cose che sono' - vedi 'Maya' secondo Patanjali.
Non si accorge più del momento in cui è separato dalle 'cose che sono'.
Momento fondamentale altrimenti il processo non potrebbe avere luogo.

Da questa comprensione sorge una migliore capacità di gestire le cose che sono perchè se ne è liberi.

Non ti ricordi i preziosi insegnamenti nel libro "Dio in Te"? happy.gif
 
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arthaxis
view post Posted on 6/10/2005, 16:13




vita2... una volta ci avrei sguazzato e mi sarei anche 'divertito' in questi discorsi tortuosi.
Ora so che è tutto più semplice, e quando incontro il 'tortuoso', semplicemente... lo riconosco, e mi astengo altrettanto semplicemente dal parteciparvi.

Ho compreso, almeno in parte, che la realtà è sempre più semplice di quanto non la 'facciamo'.

Sentieri diversi? Dove portano?
unsure.gif
 
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arthaxis
view post Posted on 6/10/2005, 16:16




CITAZIONE (danieledn @ 6/10/2005, 15:01)
in pratica si può dire che l'uomo ha perso la consapevolezza dell'istante in cui E', indipendentemente da tutto ciò che è e resta aggrappato e dipendente alle/dalle 'cose che sono' - vedi 'Maya' secondo Patanjali.
Non si accorge più del momento in cui è separato dalle 'cose che sono'.
Momento fondamentale altrimenti il processo non potrebbe avere luogo.

Da questa comprensione sorge una migliore capacità di gestire le cose che sono perchè se ne è liberi.

Mi fai qualche esempio pratico di 'queste cose che sono' ?
Per favore elencane più di una
 
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arthaxis
view post Posted on 6/10/2005, 16:20




CITAZIONE (danieledn @ 6/10/2005, 15:01)
In ogni caso non credo si possa 'creare' o 'definire' qualcosa 'sopra' o al di fuori della mente, uno sforzo del genere intrappolerebbe ulteriormente la volontà.

sono d'accordo sulla prima parte, perlomeno ... se usi la mente wink.gif

daniel, secondo te i 'mondi' astrale, mentale, causale ( e se vuoi salire ancora fallo pure wink.gif sono soggetti alle stesse leggi?

 
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Vita2
icon12  view post Posted on 6/10/2005, 16:51




CITAZIONE (danieledn @ 6/10/2005, 15:01)
...
Non ti ricordi i preziosi insegnamenti nel libro "Dio in Te"?  happy.gif

Devo ancora leggerlo quel libro, comunque concordo.
<< 'l'Osservatore crea una cosa immaginandola prima, poi diventando analogicamente la cosa immaginata, e infine separandosene di nuovo"... >> Questo processo e' proprio fermo al primo punto ... il problema e' tornare ad avere la capacita' di diventare, poi di separarsi. E intendo che la ripetizione puo' davvero far scattare i "ricordi" di come si fa' tutto cio' ... e ce ne vuole di tempo.

Per tornare un po' sull'argomento...
Credere fermamente all'impossibile, significa che bisogna andare oltre le nostre credenze, oltre i limiti che ci siamo imposti o che abbiamo assorbito.

Fare ad esempio degli esercizi di ripetizione e di immaginazione di realta' anche non molto lontane da quello che conosciamo, porta sicuramente risultati interessanti.
Io noto che l'immaginare, fantasticare, giocare di fantasia, ecc, sia un'ottimo modo per attirare le realta' che immaginiamo.

Dal punto di vista pratico si puo' appunto citare la realta' che viviamo, fatta di soprusi, di denaro, di guerre, violenza, ecc. ... il risultato e' sotto i nostri occhi!
Significa che il ripetere un certo genere di cose, attira quelle cose e cose simili.
Ovvero che se noi ripetessimo, non solo con il pensiero, cose molto piu' adatte ai nostri desideri, otterremmo il dilagare di queste nuove cose nella nostra realta'.

Edited by Vita2 - 6/10/2005, 17:59
 
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danieledn
view post Posted on 6/10/2005, 19:26




Vita stai scherzando, non hai letto il libro + importante?
E' li che trovi i principi basilari, l'Essere, il Sè ecc ovviamente niente di innovativo visto che tali conoscenze si hanno da migliaia di anni però chi è interessato a Ramtha dovrebbe leggerlo!

Quanto al processo direi che accade sempre...è l'attenzione che resta fissa solo su una fase dello stesso. Ricordi il sognatore...che si sposta...oscilla...consapevolezza primaria poi consapevolezza secondaria...ecc ecc?
 
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danieledn
view post Posted on 6/10/2005, 20:15




QUOTE (arthaxis @ 6/10/2005, 17:16)
QUOTE (danieledn @ 6/10/2005, 15:01)
in pratica si può dire che l'uomo ha perso la consapevolezza dell'istante in cui E', indipendentemente da tutto ciò che è e resta aggrappato e dipendente alle/dalle 'cose che sono' - vedi 'Maya' secondo Patanjali.
Non si accorge più del momento in cui è separato dalle 'cose che sono'.
Momento fondamentale altrimenti il processo non potrebbe avere luogo.

Da questa comprensione sorge una migliore capacità di gestire le cose che sono perchè se ne è liberi.

Mi fai qualche esempio pratico di 'queste cose che sono' ?
Per favore elencane più di una

Però mi fai perdere energia a farmi rispondere a queste domande! dry.gif

Se passeggio nel bosco e non sono sommerso da necessarie attività -es sguazzare nel traffico - tutto ciò che è riflette in definitiva me stesso (non inteso come io ma come semplicemente l'esistere). Ogni cosa ha determinati attributi, tolti gli attributi resta solo l'E' smile.gif è, in definitiva, come sentire un'unica nota che permea ogni cosa. l'Esistere, punto.

Se voglio speculare posso dire che tutto ciò che ha limiti e definizione sui quali è possibile mettere l'attenzione (cioè sei presente a...) è una cosa che è. Un oggetto dei sensi è una cosa che è....una pensiero è una cosa che è...un punto di vista è una cosa che è....un intento è una cosa che è........e una cosa non può essere una cosa se prima non è.... laugh.gif l'unica cosa che non è una cosa è l'E' e poichè sperimento il fatto che posso essere presente a qualsiasi cosa che è ho la certezza assoluta del fatto che infine 'io sono' semplicemente quell'E', esistenza pura, senza attributi, senza inizio, ne fine.

l'ultimo grado di errore mi sembra sia il confondere l'E' con lo spazio, errore che cade definitivamente quando si realizza che anche lo spazio, prima di essere spazio, deve necessariamente essere.....

A questo punto la vita attiva consisterà nell'utilizzare in modo autodeterminato -nei limiti delle proprie capacità - la semplice tendenza della consapevolezza pura ad autodefinirsi. Della serie...esplora la definizione...fino ai limiti della stessa...finchè non diventi la cosa che sta definendo.
Faccio fatica a vedere piani distinti di realtà, vedo (nel senso che li sperimento) vari livelli di definizione ed esperienza.
Per esempio quella sensoriale, esisti come corpo in mezzo ad altri corpi....
intellettuale (pensare, ricordare, immaginare) è il livello dove definisci il rapporto esistente tra i corpi ed è sfruttato quasi interamente per processare l'esperiena fisica ma è un livello che la trascende....
l'esistere 'come prospettiva' un altro livello (addormentato nella maggior parte delle persone) che trascende l'intelletto e che consiste nella capacità di esaminare direttamente le impressioni sensoriali con lo scopo di definire la propria posizione 'precisa' dentro una realtà......infine il livello delle intenzioni, l'ordine + alto di tendenze che sfocia direttamente nel sè.
Faccio fatica a parlare di leggi...preferisco infatti usare la parola 'tendenze'.....per esempio il binomio piacere/dolore definisce un ordine base di tendenze operativo al livello di corpi ecc ecc.
Però, obiettivamente parlando questi piani si intersecano in molti punti, ad esempio la capacità di definire la propria prospettiva esistenziale esaminando senza etichette il flusso delle impressioni, quando è addormentata viene sostituita dall'intelletto ecc ecc.

Ok, basta, ci vediamo tra un mesetto! laugh.gif
 
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arthaxis
view post Posted on 6/10/2005, 22:27




CITAZIONE (danieledn @ 6/10/2005, 21:15)

Però mi fai perdere energia a farmi rispondere a queste domande!  dry.gif

non volevo un trattato daniel
solo due o tre cosette, per capire a cosa ti riferissi con precisione
Quando ti ci metti... fai quasi concorrenza a v2
ci credo che poi perdi energia laugh.gif
 
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danieledn
view post Posted on 7/10/2005, 18:03




Già! happy.gif
 
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odisseo
view post Posted on 9/10/2005, 12:26




CITAZIONE (Vita2 @ 22/9/2005, 14:40)
- Legge dell'Attrazione e Ripetizione -

Secondo la legge dell'Attrazione, i simili si attraggono. Oppure possiamo dire che:
- situazioni simili si attraggono,
- persone simili si attraggono,
- cose simili si attraggono,
- eventi simili si attraggono,

Secondo la legge della Ripetizione, le persone, cose, tempi, luoghi ed eventi diventano abitudini consolidate quanto piu' si ripetono nel tempo.
La Ripetizione puo' essere:
- eseguita direttamente dal soggetto in cui si consolidera',
- assimilata dai sensi corporei come vista, udito, tatto, gusto, odorato,
- assimilata da altri organi o sistemi sensoriali corporei, freddo caldo, pressione, equilibrio, ecc,
- assimilata da sistemi extrasensoriali o psichici, le "sensazioni", "percezioni", ecc

L'assimilazione di comportamenti e' tanto piu' efficace e irremovibile, quanto piu' e' stato ripetuto il meccanismo di assimilazione, qualunque sia la
faccenda assimilata.
- La Ripetizione e' usata nella preghiera, nelle discipline di qualunque genere, perche' e' proprio quello che serve per inserire nel cervello gli schemi
mentali idonei ad un determinato obiettivo.
- L'Attrazione e' il creare un'ambiente, di persone, cose, luoghi, tempi, eventi, che attirino e favoriscano il raggiungimento degli obiettivi.

- Quindi se persone, cose, luoghi, tempi, eventi, sono un mix diversificato, gli obiettivi generali saranno diversificati e deboli, ovvero non ci sara'
un'obiettivo perseguito con potenza, quindi sara' un risultato misero o inesistente.
- Se invece persone, cose, luoghi, tempi, eventi, sono tutti focalizzati su un obiettivo comune, la forza dell'insieme sara' molto elevata ed il risultato
garantito e robusto.

CITAZIONE (Vita2 @ 22/9/2005, 14:41)
- Deduzioni -

1 - Avere ambienti, persone, situazioni, cose, luoghi, tempi, favorevoli agli obiettivi, ovviamente attrae il raggiungimento degli obiettivi.
2 - Avere ambienti, persone, situazioni, cose, luoghi, tempi, sfavorevoli, ostacolosi, anche solo alla possibilita' di ottenere quegli obiettivi,
attrarra' ostacoli al raggiungimento degli obiettivi.
3 - La quantita' di elementi che favoriscono rispetto a quelli che sfavoriscono e' basilare. La bilancia pendera' da una parte o dall'altra, portando
come risultato gli obiettivi che la maggioranza propina.

La cosa più interessante è che, apparentemente, non ti passa nemmeno per la testa la seguente domanda:
"Che succede se gli obiettivi sono "irrealizzabili" nella maniera in cui le persone pensano siano ottenibili ???"
In parole semplici, semplici supponiamo che si debba spostare un pietrone enorme, pesante 10 tons.
Sono tutti quanti "focalizzati" (adoro utilizzare i tuoi stessi termini) sul fare si che la persona più robusta del gruppo la possa sollevare con le sue sole forze, mentre, un solo appartenente al gruppo pensa che si debba ricorrere a qualche marchingegno....
Chi avrà ragione ? Ma ovviamente lo "scettico" che, da solo, riesce ad ostacolare e bloccare l'intero gruppo
Ora, supponiamo che il gruppo, seguendo le teorie che propugni, si purifichi e, conseguentemente, convinca o espella il reprobo, secondo tè, chi avrà ragione ?
Il gruppo ormai "puro" e "mondo" da ogni dubbio oppure no ?
Inoltre, trascuri completamente il fatto che molteplici punti di vista e approccio, possono portare più facilmente a scovare "soluzioni originali e geniali" ai problemi, piuttosto che approcci unidirezionali
CITAZIONE (Vita2 @ 25/9/2005, 12:08)
Il buon senso ...

CITAZIONE arthaxis  Inviato il: 25/9/2005, 00:02
Quello che intendo è più che altro la tendenza naturale a restare in armonia con l'insieme di cui facciamo parte.

Serve sempre descrivere meglio le definizioni standard come "buon senso". Come tu dici "restare in armonia con l'insieme" io lo chiamerei "essere armonici
con ... la natura, una persona, un gruppo, la montagna, ecc".


CITAZIONE arthaxis  Inviato il: 25/9/2005, 00:02
Questa è una tendenza più o meno innata, che può essere più o meno 'guastata' dall'ambiente e dall'educazione, e da altro ancora. A volte, al contrario può essere affinata.

Questo invece e' la realta' di moltissime persone.
Il "guastatore" come dici tu, e' importante scoprirlo cosi' da non farsi guastare piu'.
Le parti "guastate" che ormai sono dentro di noi, dovrebbero essere invece oggetto di sanatoria.

1) Questo processo io dico che avviene tramite il copiare, attrarre, ripetere, gli atteggiamenti presi dai "guastatori", questo e' il meccanismo.

2) Rendersi conto delle "parti guastate" dentro di noi e' il secondo passo.

3) Poi arriva la decisione di riparare questi "guasti", la cosa piu' difficoltosa.

Questo è un approccio meccanicista che parte dal presupposto che ci siano delle parti "guaste" o che "non funzionano".
Hai mai provato a partire dal presupposto che tutto funziona alla perfezione, è solo un problema di priorità ?

Esempio semplice semplice, in puro stile "scettico"
Hai paura di rivolgere la parola a quella ragazza che ti piace da impazzire......
Tu pensi di essere guasto
Invece no, è il tuo subconscio che ti stà proteggendo, perchè lui, si ricorda perfettamente come ti sei sentito l'ultima volta che una ragazza ti ha mandato a quel paese.....
Semplicemente, non è al corrente che le cose possono essere fatte più efficacemente in altro modo.....
CITAZIONE (Vita2 @ 28/9/2005, 10:34)
Si hai ragione.
Volevo chiarire cosa significa Credere fermamente all'Impossibile. Se e' vero che noi siamo fatti di materia che e' sicuramente fatta di quark, che a loro
volta sono Onde Particelle che sembrano obbedire al pensiero focalizzato...
Allora perche' non dovrebbero essere influenzabili da un pensiero focalizzato, qualunque esso sia, anche se questo e' incredibilmente impossibile per la
nostra ragione ?

Io credo che cio' non solo e' possibile ma e' gia' realta'. Per ora possiamo pensare cercando degli esempi reali di modificazione della realta' causati da
un'atteggiamento, da un forte pensiero, da una decisione ferma non seguita da azioni materiali, ecc.
Io dico che ce ne sono tanti di esempi ...

CITAZIONE (Vita2 @ 28/9/2005, 22:21)

 
CITAZIONE Inoltre e molto sinceramente, credi davvero di poter vincere la morte con il pensiero focalizzato?
Sinceramente si!
La faccenda e' proprio nel crederci cosi' tanto che diventera' impossibile credere il contrario ... cioe' ti sarai dimenticato irrimediabilmente di essere mortale.

Altra questione e' il cercare conferme. Se lavori sul cercare conferme, focalizzerai la ricerca delle conferme. Se focalizzi l'immortalita', avrai l'immortalita'.

La tecnica e' molto semplice.
Ma tanto semplice e' anche metterci un piccolissimo dubbio che rompera' la focalizzazione. Il domandarsi se e' vero o meno e' ancora piu' distruttivo ... perche' in effetti tu stai focalizzando che e' impossibile.

Il dilemma e il dramma umano e proprio nell'inquinare cio che dovrebbe essere limpido.
Ma al momento, il 99,9999% degli esseri umani sono nella mancanza, nel dubbio, nell'insicurezza, paura ecc.

CITAZIONE (Vita2 @ 5/10/2005, 18:41)

 
CITAZIONE danieledn  Inviato il: 1/10/2005, 14:53
Lui parla di lato umano e lato divino, gli si potrebbe chiedere come identifica e definisce e sperimenta questi due opposti.

Io ho "visto" nella mia vita il lato umano.
Da poco tempo, il mio lato umano, che qui scrive questa risposta, ha cominciato a percepire direttamente il suo corrispettivo lato divino, ovviamente in piccoli sprazzi temporali, magari per minuti, in una finestra di percezione che filtra la percezione.

- Il lato umano e' quello che sono quotidianamente, che interagisce con gli altri umani, che ride, scherza, piange, tradisce, ammazza, discute, ragiona, sperimenta la quotidianita', eccetera.

- Il lato divino, non lo posso definire a parole. Perche' l'ho percepito per brevissimi momenti, perche' ora mi trovo nell'umano che sono e questo e' gia' uno svantaggio per poterlo definire. Ma se poi penso che il lato divino e' molto, molto, oltre a cio che sono ora, come potrei spiegarlo esaustivamente ?

Spero di aver trasmesso bene e che abbiate compreso il messaggio. Quindi quando...

CITAZIONE danieledn  Inviato il: 1/10/2005, 00:35
Nel pensiero focalizzato così come se ne parla vi è proprio una forzatura verso una determinata definizione, attività, intenzione, tendenza, eccetera, eccetera.....può funzionare se la direzione è esterna anche senza che si abbia realizzato la propria natura essenziale, sempre presente e priva di attributi. E' certo che non porterà alla Realizzazione in quanto la direzione è opposta!

Bisognerebbe capire cosa intendi con "Realizzazione". Se intendi realizzare quella focalizzazione o sogno, io dico che si realizzera esattamente come la stai sognando, con tutte le "colorazioni" anche non intenzionali.

Altro discorso e' che durante una focalizzazione, in verita' io sto' affermando un sogno proprio perche' so di non avere quel sogno.
Quindi io sto' affermando di continuo che non ho quel sogno ... ed e' proprio quello che accadra', la mancanza di quel determinato sogno!

Quindi si puo' dire che ripetere serve solo per convincermi che quel sogno sia realizzabile, come se io mi autoipnotizzassi con lo scopo finale di credere
fermamente che quel sogno sia reale. La focalizzazione serve a questo, ma non e' il mezzo con cui si realizza il sogno e' solo un modo per eliminare gli
ostacoli "interiori" che impediscono la realizzazione del sogno, tipo le credenze subconsce, oltre che quelle consce.

Se io trasmetto il mio sogno in modo pulito al mio lato divino, verra' realizzato senza dubbio! Il fatto e' che noi inviamo ogni istante i nostri sogni al
divino che siamo, e vengono realizzati tutti! Ma che cosa inviamo ogni istante ?

C'e' una vecchia discussione sull'argomento quihttps://www.forumcommunity.net/?t=1091775


Tipico esempio di "pensiero magico", è ben vero che molti sogni, apparentemente impossibili si sono realizzati, però, non è mai stato sufficiente limitarsi a sognare o crederci incondizionatamente.
Dopo aver sognato, chi voleva "veramente" realizzare il sogno, si è spremuto il cervello, si è rimboccato le maniche e ha cominciato la lavorare
I vari Ghandi, non hanno mai realizzato nulla senza lavoro e fatica, si sono alzati ogni mattina della loro vita pensando "cosa posso fare oggi per realizzare il mio sogno ?", poi dopo essersi dati una risposta, uscivano di casa e cominciavano a lavorare .....

Incidentalmente, questo tuo modo di pensare porta a molte frustrazioni inutili.
Proviamo ad immaginare un tizio che "immagina" disperatamente di convolare a giuste nozze con una tizia.
Poi supponiamo che tizia, innamorata di caio, convoli con caio.......
Tizio passerà un bel pò di tempo a rodersi con idee del genere "se solo non avessi avuto dubbi, se solo avessi focalizzato più intensamente o più a lungo", perfettamente inutili, invece di un più costruttivo: "se solo le avessi detto che l'amavo", almeno tizio, in ques'ultimo caso, avrebbe avuto una possibilità"

Odisseo
 
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danieledn
view post Posted on 9/10/2005, 14:30




Ma, Odisseo la focalizzazione non ha molto a che fare con il pensiero magico o come tu lo chiami.....
Focalizzare vuol dire concentrare una certa -o tutta - quantità di attenzione su un obiettivo specifico.
Non puoi operare coscientemente in nessuna direzione e non puoi realizzare coscientemente nessun obiettivo se non poni su di esso una certa quantità di attenzione.
Es. se sogni ad occhi aperti mentre stai in macchina rischi seriamente di farti male......
Sollevare un masso da 100 t è l'obiettivo. Tutti gli ostacoli, fisici, mentali, soggettivi, oggettivi...assorbono infine parte dell'attenzione che puoi focalizzare sull'obiettivo.
Non è detto che il risultato della focalizzazione consista nel darti il potere soprannaturale di sollevare quel masso.....
Possono succedere due cose:
-ottieni realmente la capacità di sollevare quel masso in modo soprannaturale...fatto raro ma non impossibile....
-ti si rivela un percorso di opportunità che consiste in un'idea per sollevare tale masso.....
 
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84 replies since 22/9/2005, 13:40   1446 views
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