| RAGNOUOMO |
| | Itaca è la patria di Ulisse, mitico eroe dell'antichità. Tradizionalmente, è individuata nella piccola isola greca di Ithaki. http://it.wikipedia.org/wiki/Itacahttp://images.google.it/images?svnum=10&hl...haki&btnG=Cercawww.parathinalos.com/it/ithaki.htmwww.maplandia.com/greece/nissia-ioniou/kefallinia/ithaki/www.treccani.it/enciclopedia/itaca/www.google.it/maps/place/Ithaca,+Grecia/@www.google.it/search?site=imghp&tbm...731&q=itaca&oq=Caratterizzata da un clima mediterraneo con estati calde e secche alternate da inverni miti e piovosi,fu abitata dall'uomo già in epoche remote. A testimonianza di ciò,gli archeologi trovarono reperti e ceramiche risalenti al II millennio a.c.;inoltre,sono visibili rovine di antiche cittadelle,in cui potremmo riconoscere alcune località citate da Omero. CITAZIONE L'isola di Ulisse si trova ad ovest di Cefalonia dalla quale dista 2 miglia marine.Ha una superficie di 96 Kmq e conta 3700 abitanti.Capoluogo e porto principale è Vathy.Qui arrivano giornalmente traghetti che la collegano con Patras in Peloponneso ed Astakos nella Grecia centrale.E' collegata inoltre con Sami,Aghia Efimia e Fiscardo in Cefalonia e con Nidry e Vassiliki in Lefkada.Una stretta catena montuosa,alta 808 metri,divide l'isola in due parti.Le coste sono caratterizzate da tanti piccoli golfi e spiagge circondate da molto verde,con piccoli villaggi molto pittoreschi.Itaca è brulla e rocciosa,dalla forma quasi bizzarra,impervia nella sua costa occidentale.
Verdi baie ed insenature che offrono riparo e protezione da qualsiasi temibile tempesta caratterizzano invece la parte orientale.
Pare che nell'antichità l'isola fosse molto evoluta.Secondo alcuni era addirittura la capitale della civiltà micenea dei guerrieri achei,agricoltori ed allevatori provenienti dalle steppe euroasiatiche,che dopo l'esplosione di Santorini e la distruzione delle coste cretesi prese il posto di quella minoica.Ma soprattutto Itaca rappresenta l'isola di Ulisse e simboleggia come nessun altro luogo l'eterna nostalgia del ritorno;in effetti alcuni ritrovamenti intorno a Stavros,in particolare sulla collina di Pilikata,sembrerebbero testimoniare l'effettiva presenza di un insediamento che potrebbe essere quello del palazzo di Odisseo a lungo insediato dai Proci.
Visitabile anche Marmarospilia,la grotta delle Ninfe dove Ulisse avrebbe nascosto i doni dei Feaci.
Itaca o Itakhi è stata popolata sin dall'era preistorica.Qui,secondo Omero,si trovava il regno di Ulisse la cui reggia fu identificata da Schliemann su una delle alture,dove fu scavata un'acropoli preistorica,nominata dagli abitanti "Castello di Ulisse".Gli scavi della Scuola archeologica inglese portarono alla luce notevoli ritrovamenti nell'acropoli,che trafugati sono ora esposti al Museo Britannico.Dai dati forniti da questi scavi,risulta che l'isola fu abitata intorno al 3000 a.C. e durante l'Età del Bronzo,quando aveva stretti rapporti con il capoluogo della regione,la cittadella di Nydri,a Lefkada.
Sono state trovate tracce dell'Epoca minoica,ma il maggior splendore cominciò dopo il 1000 a.C.,quando fu usata come base commerciale da diverse città greche e specialmente da Corinto.Sul monte Aetos fu rinvenuto un santuario,dai reperti del quale si deducono i molteplici contatti dell'isola con il mondo antico.Qui si trovava anche un'acropoli fortificata,mentre un'altra si trovava ad Aghios Athanasios in località Stavros. www.itgbattipaglia.org/Nella immagini: Pilikata, resti del cosiddetto palazzo di Ulisse.www.ionion.com/english/ithaki/cultu...ory/history.htmwww.ionion.com/english/ithaki/cultu...ums/museums.htmhttp://it.wikipedia.org/wiki/Ulissewww.sullacrestadellonda.it/mitologia/ulisse.htmhttp://web.tiscalinet.it/apaone/ilvero.htm#ahttp://en.wikipedia.org/wiki/Homer's_Ithacahttp://en.wikipedia.org/wiki/IthacaLa geografia dell'Odissea:http://it.wikipedia.org/wiki/Odisseahttp://it.wikipedia.org/wiki/OmeroCITAZIONE L'Odissea si svolge principalmente nel Peloponneso e nelle isole ioniche, ma identificare esattamente i luoghi visitati da Ulisse appare quasi impossibile, anche perchè il testo offre in genere assai pochi spunti per identificare geograficamente i luoghi. Gli studiosi non sono nemmeno unanimamente concordi nell'identificare l'Itaca di Odisseo con la moderna Itaca, perchè le descrizioni geografiche e il numero delle isole dell'arcipelago non corrispondono. Tradizionalmente si identifica nella Sicilia la terra dei Ciclopi e dei Lestrigoni, in una delle isole Eolie l'isola in cui Ulisse incontrò il dio Eolo, e in Corfù la terra dei Feaci, Scheria. Successivamente sono stati proposti molti altri luoghi, la maggior parte di questi situati nell'area mediterranea [...] Tratto da Wikipedia. Eratostene di Cirene, eclettico studioso greco (275 a.C. ca.-195 ca. a.C.), sosteneva invece che la geografia di Omero era in massima parte fantastica (pensiamo, ad esempio, al Signore degli anelli di Tolkien, http://it.wikipedia.org/wiki/Terra_di_Mezzo) e priva perciò di grande valore scientifico. " L'itinerario di Ulisse si potrà ricostruire quando si troverà il sellaio che cucì l'otre dei venti di Eolo" (Eratostene). Wilhelm Dorpfeld, architetto e archeologo tedesco (1853-1940), affermò che, in realtà, l'isola sopra citata era Lefkada, ma ebbe scarso seguito. www.treccani.it/enciclopedia/leucade/http://books.google.it/books?id=nly1AAAAMAAJ&q=www.google.it/maps/place/Lefkada,+Grecia/@http://books.google.it/books?id=80Pg-LVkTVMC&dq=http://books.google.it/books?id=-k-WqOsi2x...+de+sanctis&hl=http://it.wikipedia.org/wiki/Leucade_(isola) http://en.wikipedia.org/wiki/LefkadaOggi, un certo Robert Bittlestone vuole spostare l'Itaca di Ulisse a Cefalonia (Kefalonia), un'altra isola greca, situata nelle immediate vicinanze di Ithaki.http://it.wikipedia.org/wiki/Cefaloniahttp://images.google.it/images?q=cefalonia...r=&start=0&sa=Nwww.treccani.it/enciclopedia/cefalonia/http://wikimapia.org/3747439/it/Cefaloniahttp://en.wikipedia.org/wiki/Cephaloniawww.google.it/maps/place/Kefalonia,+Grecia/@CITAZIONE Un appassionato di archeologia inglese dice di avere individuato Itaca,luogo d' origine del leggendario eroe omerico Odisseo.Robert Bittlestone,spalleggiato da due esperti,sostiene che l'isola rocciosa ritratta nell'Odissea sia parte della celebre località turistica di Cefalonia.Ha usato le immagini satellitari per far verificare la corrispondenza tra il paesaggio dell'area con le descrizioni offerte nel poema circa il ritorno dell'uomo che creò il cavallo di legno nella guerra di Troia.
Molti esperti avevano dichiarato che Omero si riferisse all'isola di Ithaki,e sostenuto la poca accuratezza geografica nell'Odissea in considerazione del fatto che Omero visse molto più tardi degli eventi descritti ed in una parte differente del paese.
Studi precedenti avevano nominato anche altre isole ionie,tra cui anche Cefalonia.Bittlestone,originario del Surrey,ha proposto la sua teoria nel 1998.Durante una spedizione sul campo nella Grecia occidentale,ha anche analizzato dati archeologici,geologici e letterari,ed utilizzato tecniche di visualizzazione globale in 3D sviluppate dalla NASA.Il suo nuovo libro,Odysseus Unbaund-The Search far Homer's Ithaca,è scritto insieme al professore della Cambridge University James Diggle,e dall'esperto di geografia John Underhill.
Suggerisce che un terremoto abbia contribuito a colmare lo stretto canale che aveva separato Cefalonia da Itaca-che si dice fosse situata nella penisola ora nota come Paliki.
Non è chiaro se Odisseo e Itaca siano esistiti realmente.Ma Bittlestone ha dichiarato:"Il nostro proposito e' dimostrare che vi e' qualcosa di molto nuovo e di molto antico da scoprire in questa nuova località,e che dovremmo ora trattare l'esistenza dell'antica Itaca molto seriamente.Ha descritto la sua scoperta come una delle più importanti scoperte classiche dalla scoperta di Troia in Turchia nel 1870.Il libro racconta nel dettaglio 26 localita' dell'Odissea che possono essere identificate oggi con la Paliki settentrionale ed il suo circondario. www.stampa.cnr.it/documenti/Pillole...261_14_2005.htmwww.corriere.it/Primo_Piano/Cronach.../domenici.shtmlwww.antikitera.net/news.asp?numnews=1422http://it.wikipedia.org/wiki/Dulichiowww.livescience.com/history/ap_050930_homer.html Sarà la volta buona? La mitica nave Argo di Giasone verrà ricostruita in Grecia: www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_230406.htmwww.travel-to-pelion.com/photo.php?...back=/volos.phpwww.volos-city.gr/Images/argo1.jpghttp://it.wikipedia.org/wiki/Argo_(nave) Altre scoperte archeologiche e informazioni riguardanti l'antica civiltà greca: www.laportadeltempo.com/Grecia/grecia_index.htmwww.laportadeltempo.com/0_indici/database_index.htmhttp://it.wikipedia.org/wiki/Greciahttp://cronologia.leonardo.it/storia/grek001.htmwww.miti3000.org/http://it.wikipedia.org/wiki/Civilt%C3%A0_miceneawww.scuolascacchi.com/storia%5Fantica/grecia.htmwww.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&q=antica+greciawww.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&q=greciawww.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&q=ancient+greekwww.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&q=elladeSamuel Butler (1835-1902) e l'Odissea:CITAZIONE L'autice dell'Odissea (The Authoress of the Odissey) è un saggio che Sanuel Butler pubblicò nel 1897 nel quale espose la sua teoria, sviluppata durante i numerosi viaggi in Sicilia, per cui l'Odissea sarebbe stata scritta in realtà da una giovane donna siciliana, e i paesaggi descritti nel poema sarebbero quelli della Sicilia e delle sue isole vicine.
Tale teoria fu poi rielaborata da Robert Graves nel romanzo La figlia di Omero (1955). Il libro contiene anche la sua traduzione in prosa dell'Odissea. Nel 1903 Henry Festing Jones intraprese un viaggio in Sicilia, conclusosi con la donazione alla Biblioteca Fardelliana di Trapani del manoscritto dell'Autrice dell'Odissea, esaudendo alla volontà testamentaria dell'autore, di cui era amico e collaboratore, ed accompagnandolo a un suo scritto Viaggio in Sicilia sulle orme di Butler.
Verso la fine degli anni '80 Nat Scammacca, durante le ricerche sui contatti tra letteratura anglosassone e mediterranea, si imbattè nel libro The sicilian origin of the Odyssey, del professore neozelandese L. G. Pocock, che riprendeva e sposava la teoria di Samuel Butler. http://it.wikipedia.org/wiki/L%27autrice_dell%27OdisseaCITAZIONE L'Iliade e l'Odissea sono di autori diversi. L'Iliade fu scritta da un uomo, chiamato Omero. Ma l'Odissea? Fra i due poemi esiste quasi un rapporto coniugale. L'Iliade, tutta sferragliante di armi e di battaglie, è il marito. L'Odissea, tutta rivolta ai peccati, alle virtù, alle nostalgie e alle cure domestiche, è la moglie. E non la scrisse certo Omero, ma una donna. Giovane, per giunta, e presumibilmente bella. E greca, sì, ma greca di Sicilia. Di Trapani, precisamente. L'intero viaggio di Ulisse, dietro i nomi ellenici di Scheria e di Itaca, cela in realtà paesaggi siciliani. Un periplo dell'isola, da Trapani a Trapani, nei cui pressi si trova anche la grotta di Polifemo, il Ciclope. Che non aveva, come si crede, un occhio solo, ma ne aveva due, come noi e com'è detto del resto nello stesso poema, ove si parla al plurale delle sue sopracciglia. Tutto questo lo sostiene non un ambizioso esordiente che escogiti trovate a sensazione per conquistare la fama, ma uno dei maggiori scrittori inglesi moderni, quel Samuel Butler (1835-1902), ammirato da G.B. Show, che influì su Glasworthy, Walpole, Wells, Orwell e che, con le sue traduzioni dei "poemi omerici", contribuì alla gestazione dell'Ulisse di Joyce. www.altana.net/l-autrice-dell-odissea.htmlhttp://it.wikipedia.org/wiki/Samuel_Butlerhttp://gandalf.it/arianna/nausicaa.pdfhttp://en.wikipedia.org/wiki/Samuel_Butler_(novelist) http://sacred-texts.com/cla/aoto/index.htmhttp://books.google.it/books?id=66_TAgAAQBAJ&dq=http://it.wikipedia.org/wiki/Polifemowww.eventitrapani.it/la-leggenda-del-gigante-di-erice-/http://web.tiscali.it/ximenes/nausicaa/teo...i_barrabini.htmhttp://it.wikipedia.org/wiki/Isole_Eoliehttp://it.wikipedia.org/wiki/Eolowww.tanogabo.it/letture/mitologia_Eolie.htmwww.turismoeolie.com/mitologia-isole-eolie/www.miti3000.it/mito/mito/greca_e.htmwww.miti3000.it/mito/mito/greca_c.htmhttp://it.wikipedia.org/wiki/Ciclopiwww.sullacrestadellonda.it/mitologia/ciclopi.htmwww.trapaninostra.it/libri/Luigi_Fe..._Odissea-01.pdfwww.trapaninostra.it/libri/Luigi_Fe...ell_Odissea.htmCITAZIONE Scilla, e Cariddi, secondo il favoleggiar de' Poeti, sono due voracissimi mostri marini, che tengon maisempre aperte le spaventose lor bocche, per inghiottire i miseri naviganti, l'uno in agguato al destro, l'altro al sinistro capo dello Stretto di Messina, là dove l'Italia, e la Sicilia affondano. http://books.google.it/books?id=JsxRAAAAcAAJ&dq=http://it.wikipedia.org/wiki/Cariddiwww.elicriso.it/it/mitologia_ambiente/scilla_cariddi/www.sullacrestadellonda.it/mitologia/scilla.htmhttp://it.wikipedia.org/wiki/Stretto_di_MessinaCITAZIONE Avevano il lor soggiorno questi giganti [*] presso il promontorio Lilibeo, non lungi da Trapani: e la gran grotta di Polifemo era nell'alto monte Erice [*] [...] http://books.google.it/books?id=uzVSAAAAcAAJ&dq=[*]I Ciclopi. [*] http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Erice. CITAZIONE ... Il geografo Strabone affermò di essere approdato Ulisse tre volte in Sicilia [...] collocando intorno l'Etna i Ciclopi [...] Tucidide poi da storico narra che i primi abitatori di Sicilia furono i Ciclopi rammentati dai poeti e noti a ciascuno [...] Plinio, Trogo, Pompeo, Solino, Mela, Cicerone ed altri scrittori ti dicono che il Ciclope occupava in Sicilia la regione dell'Etna [...] http://books.google.it/books?id=O6OeCzIfP6AC&dq=http://books.google.it/books?id=Sc0OAAAAQAAJ&dq=CITAZIONE Parlando delle grotte, e degli antri di Erice, utile cosa mi sembra riferirne altri tre, i quali oltre le belle crete, le terre, le stalattiti, le pietre fine, e gli ossidi metallici che presentano, oggetti molto cari alla mineralogia; offrono agli storici dei fatti luminosi e memorabili, quelli appunto che la tradizione, o la favola, e le autorità di alcuni scrittori portano come veri. Il primo di questi, è chiamato la Grotta del Gigante, verso la parte di oriente, ove nel 1342 fu trovato un cadavere di prodigiosa grandezza, quale ben presto fu preso da alcuni per il Re Erice, e da altri per il Ciclope Polifemo. Questa grotta fu trovata casualmente da alcuni maestri mentre scavavano nelle pendici del Monte per istabilire le fondamenta di una casa. Appena entrati, dice il Boccaccio nella sua genealogia degli Dei, videro seduto un gran Gigante. Spaventati da tale vista, presero la fuga; ma avendosi poscia uniti ad alcuni de' suoi compagni, entrarono di nuovo con lumi ed armi nella caverna. Rivolti a quel corpo, chiaramnente conobbero, che esso poggiava il braccio sinistro su d'una clava, tanto grossa, quanto un albero di nave [...] http://books.google.it/books?d=NJlAGXjqezgC&dq=Marettimo:http://it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_Marettimowww.google.it/maps/place/Isola+di+Marettimo/@www.google.it/search?site=imghp&tbm...&q=marettimo&oqwww.trapaninostra.it/libri/Luigi_Fe..._Odissea-03.pdfLe teorie di Pietro Sugameli:www.trapaninostra.it/libri/La_Koine...aceco_03-03.pdfCITAZIONE Scrive Nat Scammacca, sostenitore dell'idea dell'inglese:"Samuel Butler e Robert Graves, lungi dal poter essere accusati di campanilismo, indicano Trapani e perciò il Mediterraneo occidentale come luogo in cui s'impernia il tessuto geografico - e perciò non leggendario? - dell'Odissea". Qual è la regione per cui Samuel Butler, critico e scrittore inglese, preferì la costa occidentale della Sicilia per gli approdi di Odisseo e non Corfù e le isole dell'Egeo intorno all'Asia Minore? Butler era sicuramente un grande conoscitore della lingua greca e dopo aver tradotto l'Odissea, si convinse a fare il "bastian contrario" anche in questa vicenda, cercando di dimostrare che gli avvenimenti non si svolsero nell'Egeo ma nel Mediterraneo, e nello studio "The Authoress of the Odissey", afferma anche che non il tradizionale cieco Omero avesse scritto il poema, ma una poetessa, Nausicaa figlia del re Alcinoo di Scheria (Trapani). Tuttavia l'idea non è del tutto innovativa, in quanto già nell'antichità, prima Strabone e poi anche Polibio e Tolomeo ebbero a sistemare geograficamente l'Odissea in Sicilia. Scrive Strabone:"Odisseo navigava intorno alla Sicilia". E ancora, "perchè ritorna per ben tre volte in Sicilia". In effetti Butler apre un dibattito che rimane aperto ancora oggi. CITAZIONE "Esistono ben quattro tesi sulla possibilità di un autore trapanese dell'Odissea, ma in generale il dibattito è continuo tra studiosi europei e americani per definire chi e quanti fossero gli autori dei poemi Iliade e Odissea" (Nat Scammacca). Oltre la tesi femminile esistono anche altre ipotesi tra cui quella del prof. L.G. Pocock dell'Università di Christchurch che pensa a un marinaio trapanese che scrive e racconta i suoi viaggi. Un'aggiunta a tale tesi è quella di Nat Scammacca: "Sono del parere che l'autore sia un marinaio trapanese cieco e perciò disposto a raccontare a una donna, che poi manipola il testo, le sue esperienze di navigatore costretto dai Fenici, dominatori del Mediterraneo occidentale, a girovagare per oltre dieci anni di esilio al servizio degli stessi Fenici". Lo Scammacca, in pratica, accontenta un po' tutti e si fa nemico solo della teoria classica che vede fatti e avvenimenti svoltisi nell'Egeo. Samuel Butler analizza i luoghi degli avvenimenti in maniera precisa individuando Trapani come Scheria e poi le quattro isole a ovest - come si legge nell'Odissea - Itaca-Marettimo, Aegusa (l'Isola delle Capre oggi Favignana) , Boukinna-Levanzo (l'Isola del Bestiame) e infine Dulichium (dal greco Isola Longa). Per dimostrare tale teoria, nell'estate del 1892 lo scrittore inglese venne nella nostra città. Nei luoghi Butler trovò le conferme che cercava. Trovò anche un estimatore, tal Piero Sugameli, che seguì in tutte le sue escursioni, da Scurati a Pizzolungo, lo scrittore inglese. Il 30 agosto del 1894 Butler si reca con il postale all'isola di Marettimo da lui identificata come Itaca, e durante la navigazione si rende conto: "E' verissimo che l'acqua gorgoglia dietro una barca che corre, ma non è vero che il vento fischia sopra le onde: il vento fischia tra le corde della barca passando sopra le onde in silenzio: mi pare quindi che l'autore dell'Odissea abbia studiato il mare piuttosto da terra ferma che in mezzo ai flutti del mare". Fonte: www.trapaninostra.it/Foto_Trapanesi...tler_Samuel.htmTrapani:CITAZIONE La storia di Trapani trae le sue origini dal mito. Fondata dagli Elimi, fu importante base cartaginese, poi fu una delle civitates censoriae romane. Durante il Medioevo fu uno dei più importanti porti del Mediterraneo, ed ebbe un ruolo attivo durante i Vespri siciliani [...] Le origini di Trapani affondano nella leggenda. La morfologia peculiare dell'area geografica e la vicinanza con l'elima Eryx ne fecero ben presto un topos letterario piuttosto ricercato. La mitologia greca vuole che questo territorio fosse governato da Eryx, quella romana che la città di Trapani sia stata originata dalla falce caduta a Cerere mentre sul carro trainato da serpi alate correva per il mondo alla ricerca della figlia rapita dal dio Ade: la falce caduta in mare si mutò in una lingua di terra arcuata sulla quale sorse una città, per tale forma detta appunto DREPANON ("falce" in greco antico). Secondo un'altra tradizione mitologica, Trapani sarebbe invece sorta dalla falce caduta dalle mani di Saturno dopo aver evirato il padre Urano. Saturno era anticamente il dio patrono di Trapani e ancora oggi si può ammirare una statua che lo ritrae posta a ornamento della fontana che si trova in piazzetta Saturno, nel centro storico. Per altri ancora, Trapani nacque dall'amore sorto tra il cielo e il mare. Per alcuni ricercatori, tra cui l'inglese Samuel Butler, SCHERIA, la città dei FEACI descritta nell'Odissea di Omero, sarebbe proprio l'odierna TRAPANI. Nell'Eneide, tra le avventure dell'eroe troiano Enea, Virgilio racconta quella che lo portò a DREPANO (TRAPANI) in Sicilia, accolto da Alceste, figlio di Crimisio e di Egesta. Qui morì Anchise e qui il pio eroe ne seppellì la salma sul monte ERICE [...] Al di là delle suggestioni mitologiche, è assai probabile che il primo insediamento di Trapani sia stato realizzato dagli Elimi in una data sicuramente anteriore alla caduta di Troia (1184 a.C.). http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Trapanihttp://it.wikipedia.org/wiki/Trapaniwww.treccani.it/enciclopedia/trapani/www.treccani.it/enciclopedia/trapani/www.google.it/maps/place/Trapani+TP/@CITAZIONE Quanto alla localizzazione di SCHERIA con CORFU', essa dipenderebbe o da una colonizzazione di quell'isola operata da profughi di Trapani che le avrebbero dato il nome della madrepatria, DREPANE, o dalla mancata conoscenza che in Sicilia vi fosse un'ALTRA DREPANE, poi distrutta, cosicchè restava solo la connessione con DREPANE-CORFU'. I viaggi di Ulisse sarebbero allora UN PERIPLO DELLA SICILIA con in più qualche libertà ed esagerazione poetica, un po' come lo stesso Butler aveva fatto nel descrivere la terra di Erewhori, ispirata alla Nuova Zelanda da lui abitata in gioventù . http://books.google.it/books?id=nF1iAAAAMAAJ&q=CITAZIONE Cominciando dalle isole occidentali, la prima fronteggia le coste della Tesprozia: essa fu nominata Cocyra, oggi Corfù, ne' tempi più antichi fu detta DREPANE per la sua forma, SCHERIA, ed anche PHAEACIA. Sua città principale fu Corcyra, appellata ne' tempi più antichi la CITTA' DEI FEACI [...] http://books.google.it/books?id=JzRy5eN5K-8C&dq=Il fatto è che, secondo Butler, la descrizione della città dei Feaci, Scheria, coinciderebbe con la descrizione dell'antica Trapani ("E' la città" di Scheria " da un alto muro cerchiata", scrive Omero nell'Odissea,"e due bei porti vanta. D'angusta foce [...] su le cui rive tutti in lunga fila posan dal mare i naviganti legni. Tra un porto e l'altro si distende il foro di pietre quadre e da vicina cava condotte, lastricato; e al foro in mezzo l'antico tempio di Nettun si leva. Colà gli arnesi delle negre navi, gomene e vele, a racconciar s'intende, e i remi a ripolir: che de' Feaci non lusingano il core archi e faretre, ma veleggianti e remiganti navi, su cui passano allegri il mar spumante", eccetera, eccetera). http://it.wikipedia.org/wiki/Feacihttp://en.wikipedia.org/wiki/Scheriahttp://it.wikipedia.org/wiki/Corf%C3%B9http://it.wikipedia.org/wiki/Corcirawww.treccani.it/enciclopedia/scheria_(Enciclopedia-Italiana)/www.treccani.it/enciclopedia/feaci/http://it.wikipedia.org/wiki/Elimiwww.treccani.it/enciclopedia/elimi/www.arkeomania.com/ilruolodeglielimi.htmlwww.celeste-ots.it/celeste_files/si...cilia_elimi.htmCITAZIONE Fu infatti Apollonio Rodio, il primo a identificare Trapani con Scheria, scrivendo nelle Argonautiche: "Drepane, nutrice sacra dei Feaci" www.ligny.it/storia.aspCITAZIONE Venner d'un prato di SICILIA a vista, Pasco a' bovi del Sole. Ivi le Ninfe A par di smerghi si tuffar nell'imo, Chè obbedito di Giuno era il comando. Indi mugghio di bovi e belo d'agne Ferì tra 'l suon della marèa l'orecchio A' naviganti. Faetusa bella, Del Signor della luce ultima figlia, Pasce quivi gli agnei, tra man stendendo Verga d'argento, e a lei da presso i bovi Con vincastro di fulgido oricalco Lampezia guida. Pei palustri prati Videro i Minii pascolar quel gregge E sul fiume e ne' campi. Un capo solo Non è negro tra lor, ma esultan tutti Candidi la persona, aurei le corna. Di là passaro a' rai del Sol; poi molta acqua la notte valicar giocondi, Fin che l'alba novella aperse il cielo. Contro l'Jonio sen nel mar Ceraunio Con due porti s'innalza isola opima, Dov'è grido giacer (perdono, o Muse, Ritroso io narro la parola avita) Quella falce, onde al padre i membri incise Crudel Saturno. (Ma si tien per altri, Che il ferro mietitor della terrestre Cerere è quello; perocchè la Diva Fu nell'isola allor, che a coglier l'alma Spiga apprese a'Titani, e la pungea Amor di Macri). DREPANI pertanto L'isola si nomò, che sacra altrice E' de' FEACI, ed essi ancor da Urano Sono i FEACI. Dal TRINACRIO mare Ivi spinsero l'aure il legno Argoo. Dopo tanti travagli. ALCINOOO rege E la sua gente li accogliea festosa, Cortesi offrendo sacrifizii, e tutta Ne gioìa la città, come per i suoi Figli esultando; in fra la folla i Minii. http://books.google.it/books?id=2PLvrxsCqr4C&dq= ( Gli Argonauti di Apollonio Rodio, 1852) Apollonio Rodio (295 a.C. - 215 a.C.). Minii = Argonauti, www.treccani.it/enciclopedia/argona...edia-Italiana)/. http://it.wikipedia.org/wiki/Apollonio_Rodiohttp://books.google.it/books?id=Rd9ytGy0jZ...e+feaci&source=http://it.wikipedia.org/wiki/DrepanonSchera (Sicilia):http://it.wikipedia.org/wiki/Elimi#/media/...lia_arcaica.jpg"Da questo luogo riguardavano certamente i primi SICANI, che fabbricarono SCHERA, quel terribile vulcano, e loro riusciva grato scorgerlo da lontano, come quell'uomo, che ha patito naufragio, guarda da lontano il mare. Or, in questo sì utile, e dilettevole sito potevano non fabbricarvi i Sicani una loro città? Schera potea avere di circuito, per quel che annunziano gli avanzi sino a noi rimasi, un miglio e mezzo. Era fabbricata sopra la succennata montagna, in quella parte che viene a formare una piccola valle. Sussistono ancora le fabbriche delle case sino all'altezza di tre palmi siciliani ove più ove meno. Si distinguono ancora le strade della città. [...] Schera fu certamente una città ricca; e questo si argomenta dal numero immenso delle monete di oro particolarmente, che ivi si ritrovano, e dai vasi bellissimi. Alcuni bei vasi rinvenuti a Schera stuzzicarono l'avidità del francese Hovel. [...] La maggior parte poi delle monete, che in Schera, e nei dintorni si ritrovano sono PUNICHE; lo che dà chiaramente a divedere che sia stata città della dizione CARTAGINESE. Vi fu taluno che frugando e rifrustando gli autori antichi, ripescar si avvisò in Omero la città di SCHERA. Racconta il Poeta nel libro VI dell'Odissea, che i FEACI abitatori delle campagne d'Iperia, ossia Camarina, soffrir non potendo le insolenze dei CICLOPI popoli vicini, cercarono andarne via, a miglior suolo rinvenire. NAUSITOO li scortò, e portolli in SCHERIA; alzò le mura alla città, fabbricò case, templi, e divise loro le campagne. Questa SCHERIA credè egli che sia SCHERA, di cui parliamo, contro il sentimento del Bochart, del Cluverio, e di tutti i geografi, i quali credono, che la Scheria mentovata da Omero sia l'isola di Corfù. Ma quest'uomo gentillissimo e assai erudito, se scorso avesse tutto il sesto libro dell'Odissea, si sarebbe certamente incontrato nella derscrizione della città di Scheria, che in nulla può convenire colla città sicana:
E la città da un alto Muro cerchiata, e due bei porti vanta D'angusta foce, un quinci, e l'altro quindi, Su le cui rive tutte in lunga fila Posan del mare i naviganti legni. Tra un porto e l'altro si distende il foro Di pietre quadre, e da vicina cava Condotte, lastricato, e al foro in mezzo L'antico tempio di Nettun si leva"".http://books.google.it/books?id=t9OyhCZYdx...era+scheria&hl="Plinio colloca tra i popoli mediterranei della Sicilia gli Scherini, Tolomeo situa presso al monte Crato in Sicilia la città di Schera, l'istesso Cluverio vuole il monte Crato in mezzo ai due fiumi Ipsa e Crimino che sono il braccio destro e sinistro del fiume Belici, vicinissimo a Corleone, ed è lecito senza temenza alcuna l'asserire che quella Schera sia la menzionata da Omero".http://books.google.it/books?id=Q9sGAAAAQAAJ&dq=SCHERA di solito viene identificata con CORLEONE (tristemente noto per vicende di mafia): "I pochi materiali riferibili ad età ellenistica rinvenuti nel sito hanno supportato l'ipotesi dell'identificazione dell'antico centro abitato posto sulla Vecchia con la Schera di Cicerone, Cluverio e Tolomeo, anche se tuttora troppo labili sono i resti archeologici su cui si basa tale teoria".http://it.wikipedia.org/wiki/Corleonehttp://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_antiche_in_Siciliawww.archeologiaviva.it/5387/la-vecchia-di-corleone/ I Feaci sono realmente esistiti? Secondo Sugameli si trattava dei Fenici. Nell'area dell'odierna Trapani, raccontano gli antichi autori, era insediato il popolo degli Elimi:
"Gli Elimi erano un antico popolo della Sicilia occidentale. Secondo Ellanico erano una popolazione di origine italica, giunta in Sicilia dopo aver combattuto una guerra contro gli Enotri [...] Filasto di Siracusa riferisce la presenza di un popolo di origine ligure, pur non idetificandolo con gli Elimi. In epoca moderna storici [...] indagarono la possibilità di una provenienza ligure seguendo i numerosi riferimenti epigrafici e toponomastici comuni, ancora oggi riscontrabili nelle città di Lerici, Segesta ed Entella. L'idea degli Elimi arrivati da Troia fu già ipotizzata da Tucidide" (Wikipedia). "La tradizione più accreditata riferita da Tucidide (VI 2.3) collega l'origine degli Elimi alla presenza di profughi troiani e focesi approdati nella Sicilia occidentale dopo la distruzione di Troia. Lo storico Filisto parla di una migrazione di Liguri in Sicilia ottant'anni prima della guerra di Troia".http://books.google.it/books?id=IipHAQAAIAAJ&q="Fiorendo i Sicani, i Cretesi non pochi in numero, a vendicare la morte di Minosse loro tiranno, irruppero in Sicilia, e sostenuti dai contrasti si diffusero per l'isola, varie terre occupando. Un pugno di Trojani condotti da Elimo ed Aceste stabilironsi nei luoghi presso Drepano ed il promontorio Lilibeo al fiume Crimiso, dove a caso scoperti fortunatamente altri Trojani, dopo l'eccidio della loro città, unitisi fermarono quivi l'insieme stanza, tutti appellandosi Elimi, dal nome di colui, in cui, perchè di regia progenie, risiedeva la suprema autorità. Dimostra Tucidide avere abitato cogli Elimi in Sicilia i Focesi, poichè compagni di Enea". http://books.google.it/books?id=EzvBsFUyybQC&dq="Discordi sono i giudizi degli scrittori antichissimi di cose siciliane rispetto all'origine degli Elimi, anzi della loro stessa venuta nell'Isola. Furono da' greci notati fra le popolazioni barbariche, cioè non greche, che abitavano alcune contrade della Sicilia, e specialmente nelle parti occidentali in mezzo ai luoghi tenuti da' Sicani, e lungo il corso del Crimiso. L'antico Scilace ebbe a dire:"In Sicilia i popoli barbarici sono gli Elimi, i Sicani, i Sicoli, i Fenicii, i Troiani"; e Pausania più tardi: "E' abitata la Sicilia dalle seguenti nazioni ( che dice appunto genti barbare), Sicani, Sicoli, Frigi (L.V. c. 25)". Tucidide poi notava che presa Troia, taluni degli scampati alle armi de' greci giunsero in Sicilia" e postisi ad abitare contigui ai Sicani, furono tutti insieme Elimi chiamati, siccome le città loro, Erice ed Egesta (L. VI)"; in contrario ad Ellanico di Lesbo che fece passare gli Elimi in Sicilia dall'Italia, scacciati dagli Enotri, anche prima de' Sicoli, cioè, circa tre generazioni innanzi alla guerra Troiana, e però assai prima che, secondo Licofrone e Strabone, vi approdasse Enea con Elimo dopo distrutta la città: tradizione non accettata dallo stesso Virgilio, che fa trovare ad Enea troiani in Sicilia, e fra questi principi Entello ed Egesto, nati in Sicilia, benchè di sangue Troiano, e in parentela con Erice, che già si riteneva aver abitato il monte occidentale, al quale diede nome sin dal tempo che vi passò Ercole, con cui dovette combattere, e da cui fu ucciso. Intanto, tranne Scilace, gli antichi ritennero tutti gli Elimi di origine asiatica, e anzi che con Enea, esser venuti assai prima, e mezzo confusi con i Frigii, e co' Fenici e Libii, come eziandio co' Sicani, da' quali ebbero a quanto pare ceduta parte del loro territorio, contraendo così alleanze e parentele. Dioniso d'Alicarnasso dice che gli Elimi si stanziarono intorno al fiume Crimiso nella terra dei Sicani (L. 1. XLIII); e Tucidide che i Fenicii sopraffatti da' Greci sulle marine, abbandonarono queste, si ritirarono presso gli Elimi, e negli stabilimenti di Mozia, Solunto, e Panormo, sì perchè stretti in lega cogli Elimi, e sì perchè vicini così a Cartagine (L. VI). Pertanto, a poco a poco, andarono confondendosi Sicani, Elimi, e Fenicii; e da ciò l'aver potuto estendere nella Sicilia occidentale il loro dominio i Cartaginesi, e l'esser ritenuta da Greci come città barbara (TUCID L. VI, e L. VII.) la stessa Egesta, che pur soccorrevano di ajuti contro Siracusa, quando già essa doveva parlare il linguaggio greco e con greca arte innalzava i suoi monumenti [...] Or guardando da oriente ad occidente, nessuno dubiterà che gli estremi della regione degli Elimi sieno stati Entella col Crimiso da oriente, ed Erice da occidente con le spiagge drepanee ed egestane, sino a Mozia e ad Iccara; la prima città fenicia, la seconda sicanica. Così da mezzogiorno a settentrione la contrada era confinata da Alicia e Tricalo o Triocala, ad austro; e da Schera, Jeto, e Macella a borea, città di origine sicana, e più tardi fatte greche, insieme ad Entella, ad Erice e ad Egesta, che furono le principali sedi degli Elimi; essendo restata d'incerto sito l'antichissima Elima, ora creduta non essere mai esistita, ora confusa con Erice, ed ora posta non lontana da Longarico e Partenico, cioè vicino ad Alcamo e a Partinico di oggi, nel luogo volgarmente detto la Palymita, con nome derivato secondo il Fazzello da Elima o Elimita". http://books.google.it/books?id=WpgwAQAAMAAJ&dq="Si chiamava Segesta un'antica città, non più abitata, fondata dagli Elimi e situata nella parte nord-occidentale della Sicilia, in provincia di Trapani. La vecchia città sorge sul monte Barbaro, nel comune di Calatifimi Segesta, a circa 15 chilometri da Alcamo e da Castellammare del Golfo. Di particolare bellezza nel parco archeologico sono il tempio, in stile dorico, e il teatro, in parte scavato nella roccia della collina. La data della fondazione non è conosciuta, ma da documenti risulta che la città era abitata nel IX secolo a.C. Lo storico greco Tucidide narra che i profughi troiani, attraversando il Mar Mediterraneo, giunsero fino in Sicilia e fondarono Segesta, chiamata Aegesta, ed Erice. Questi profughi presero il nome di Elimi. Secondo il mito, Segesta sarebbe stata fondata da Aceste (che ne fu il primo re), figlio della nobile troiana Egesta e del dio fluviale Crimiso. Virgilio riporta la leggenda secondo cui Segesta sarebbe stata fondata da Enea [...]".http://it.wikipedia.org/wiki/Segestahttp://it.wikipedia.org/wiki/Tempio_di_Segestawww.treccani.it/enciclopedia/segesta/http://mapcarta.com/33097740http://virtualglobetrotting.com/map/greek-...ta/view/google/ La teoria di Butler non ebbe miglior fortuna di quella di Dorpfeld. In questo 3d ci occuperemo,al di là di Ulisse e della sua patria,anche delle più notevoli e interessanti scoperte archeologiche in Grecia. Edited by RAGNOUOMO - 7/3/2017, 12:02
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