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Individuata l'Itaca di Ulisse?

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RAGNOUOMO
view post Posted on 11/1/2007, 02:48




Itaca è la patria di Ulisse, mitico eroe dell'antichità.

Tradizionalmente, è individuata nella piccola isola greca di Ithaki.

http://it.wikipedia.org/wiki/Itaca
http://images.google.it/images?svnum=10&hl...haki&btnG=Cerca
www.parathinalos.com/it/ithaki.htm
www.maplandia.com/greece/nissia-ioniou/kefallinia/ithaki/
www.treccani.it/enciclopedia/itaca/
www.google.it/maps/place/Ithaca,+Grecia/@
www.google.it/search?site=imghp&tbm...731&q=itaca&oq=

Caratterizzata da un clima mediterraneo con estati calde e secche alternate da inverni miti e piovosi,fu abitata dall'uomo già in epoche remote. A testimonianza di ciò,gli archeologi trovarono reperti e ceramiche risalenti al II millennio a.c.;inoltre,sono visibili rovine di antiche cittadelle,in cui potremmo riconoscere alcune località citate da Omero.

CITAZIONE
L'isola di Ulisse si trova ad ovest di Cefalonia dalla quale dista 2 miglia marine.Ha una superficie di 96 Kmq e conta 3700 abitanti.Capoluogo e porto principale è Vathy.Qui arrivano giornalmente traghetti che la collegano con Patras in Peloponneso ed Astakos nella Grecia centrale.E' collegata inoltre con Sami,Aghia Efimia e Fiscardo in Cefalonia e con Nidry e Vassiliki in Lefkada.Una stretta catena montuosa,alta 808 metri,divide l'isola in due parti.Le coste sono caratterizzate da tanti piccoli golfi e spiagge circondate da molto verde,con piccoli villaggi molto pittoreschi.Itaca è brulla e rocciosa,dalla forma quasi bizzarra,impervia nella sua costa occidentale.

Verdi baie ed insenature che offrono riparo e protezione da qualsiasi temibile tempesta caratterizzano invece la parte orientale.

Pare che nell'antichità l'isola fosse molto evoluta.Secondo alcuni era addirittura la capitale della civiltà micenea dei guerrieri achei,agricoltori ed allevatori provenienti dalle steppe euroasiatiche,che dopo l'esplosione di Santorini e la distruzione delle coste cretesi prese il posto di quella minoica.Ma soprattutto Itaca rappresenta l'isola di Ulisse e simboleggia come nessun altro luogo l'eterna nostalgia del ritorno;in effetti alcuni ritrovamenti intorno a Stavros,in particolare sulla collina di Pilikata,sembrerebbero testimoniare l'effettiva presenza di un insediamento che potrebbe essere quello del palazzo di Odisseo a lungo insediato dai Proci.

Visitabile anche Marmarospilia,la grotta delle Ninfe dove Ulisse avrebbe nascosto i doni dei Feaci.

Itaca o Itakhi è stata popolata sin dall'era preistorica.Qui,secondo Omero,si trovava il regno di Ulisse la cui reggia fu identificata da Schliemann su una delle alture,dove fu scavata un'acropoli preistorica,nominata dagli abitanti "Castello di Ulisse".Gli scavi della Scuola archeologica inglese portarono alla luce notevoli ritrovamenti nell'acropoli,che trafugati sono ora esposti al Museo Britannico.Dai dati forniti da questi scavi,risulta che l'isola fu abitata intorno al 3000 a.C. e durante l'Età del Bronzo,quando aveva stretti rapporti con il capoluogo della regione,la cittadella di Nydri,a Lefkada.

Sono state trovate tracce dell'Epoca minoica,ma il maggior splendore cominciò dopo il 1000 a.C.,quando fu usata come base commerciale da diverse città greche e specialmente da Corinto.Sul monte Aetos fu rinvenuto un santuario,dai reperti del quale si deducono i molteplici contatti dell'isola con il mondo antico.Qui si trovava anche un'acropoli fortificata,mentre un'altra si trovava ad Aghios Athanasios in località Stavros.

www.itgbattipaglia.org/

Nella immagini: Pilikata, resti del cosiddetto palazzo di Ulisse.
mnimia-pilikataulisse

www.ionion.com/english/ithaki/cultu...ory/history.htm
www.ionion.com/english/ithaki/cultu...ums/museums.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Ulisse
www.sullacrestadellonda.it/mitologia/ulisse.htm
http://web.tiscalinet.it/apaone/ilvero.htm#a
http://en.wikipedia.org/wiki/Homer's_Ithaca
http://en.wikipedia.org/wiki/Ithaca

La geografia dell'Odissea:

http://it.wikipedia.org/wiki/Odissea
http://it.wikipedia.org/wiki/Omero

CITAZIONE
L'Odissea si svolge principalmente nel Peloponneso e nelle isole ioniche, ma identificare esattamente i luoghi visitati da Ulisse appare quasi impossibile, anche perchè il testo offre in genere assai pochi spunti per identificare geograficamente i luoghi. Gli studiosi non sono nemmeno unanimamente concordi nell'identificare l'Itaca di Odisseo con la moderna Itaca, perchè le descrizioni geografiche e il numero delle isole dell'arcipelago non corrispondono. Tradizionalmente si identifica nella Sicilia la terra dei Ciclopi e dei Lestrigoni, in una delle isole Eolie l'isola in cui Ulisse incontrò il dio Eolo, e in Corfù la terra dei Feaci, Scheria. Successivamente sono stati proposti molti altri luoghi, la maggior parte di questi situati nell'area mediterranea [...]

Tratto da Wikipedia.

Eratostene di Cirene, eclettico studioso greco (275 a.C. ca.-195 ca. a.C.), sosteneva invece che la geografia di Omero era in massima parte fantastica (pensiamo, ad esempio, al Signore degli anelli di Tolkien, http://it.wikipedia.org/wiki/Terra_di_Mezzo) e priva perciò di grande valore scientifico.

" L'itinerario di Ulisse si potrà ricostruire quando si troverà il sellaio che cucì l'otre dei venti di Eolo" (Eratostene).

Wilhelm Dorpfeld, architetto e archeologo tedesco (1853-1940), affermò che, in realtà, l'isola sopra citata era Lefkada, ma ebbe scarso seguito.

www.treccani.it/enciclopedia/leucade/
http://books.google.it/books?id=nly1AAAAMAAJ&q=
www.google.it/maps/place/Lefkada,+Grecia/@
http://books.google.it/books?id=80Pg-LVkTVMC&dq=
http://books.google.it/books?id=-k-WqOsi2x...+de+sanctis&hl=
http://it.wikipedia.org/wiki/Leucade_(isola)
http://en.wikipedia.org/wiki/Lefkada

Oggi, un certo Robert Bittlestone vuole spostare l'Itaca di Ulisse a Cefalonia (Kefalonia), un'altra isola greca, situata nelle immediate vicinanze di Ithaki.

http://it.wikipedia.org/wiki/Cefalonia
http://images.google.it/images?q=cefalonia...r=&start=0&sa=N
www.treccani.it/enciclopedia/cefalonia/
http://wikimapia.org/3747439/it/Cefalonia
http://en.wikipedia.org/wiki/Cephalonia
www.google.it/maps/place/Kefalonia,+Grecia/@

CITAZIONE
Un appassionato di archeologia inglese dice di avere individuato Itaca,luogo d' origine del leggendario eroe omerico Odisseo.Robert Bittlestone,spalleggiato da due esperti,sostiene che l'isola rocciosa ritratta nell'Odissea sia parte della celebre località turistica di Cefalonia.Ha usato le immagini satellitari per far verificare la corrispondenza tra il paesaggio dell'area con le descrizioni offerte nel poema circa il ritorno dell'uomo che creò il cavallo di legno nella guerra di Troia.

Molti esperti avevano dichiarato che Omero si riferisse all'isola di Ithaki,e sostenuto la poca accuratezza geografica nell'Odissea in considerazione del fatto che Omero visse molto più tardi degli eventi descritti ed in una parte differente del paese.

Studi precedenti avevano nominato anche altre isole ionie,tra cui anche Cefalonia.Bittlestone,originario del Surrey,ha proposto la sua teoria nel 1998.Durante una spedizione sul campo nella Grecia occidentale,ha anche analizzato dati archeologici,geologici e letterari,ed utilizzato tecniche di visualizzazione globale in 3D sviluppate dalla NASA.Il suo nuovo libro,Odysseus Unbaund-The Search far Homer's Ithaca,è scritto insieme al professore della Cambridge University James Diggle,e dall'esperto di geografia John Underhill.

Suggerisce che un terremoto abbia contribuito a colmare lo stretto canale che aveva separato Cefalonia da Itaca-che si dice fosse situata nella penisola ora nota come Paliki.

Non è chiaro se Odisseo e Itaca siano esistiti realmente.Ma Bittlestone ha dichiarato:"Il nostro proposito e' dimostrare che vi e' qualcosa di molto nuovo e di molto antico da scoprire in questa nuova località,e che dovremmo ora trattare l'esistenza dell'antica Itaca molto seriamente.Ha descritto la sua scoperta come una delle più importanti scoperte classiche dalla scoperta di Troia in Turchia nel 1870.Il libro racconta nel dettaglio 26 localita' dell'Odissea che possono essere identificate oggi con la Paliki settentrionale ed il suo circondario.

www.stampa.cnr.it/documenti/Pillole...261_14_2005.htm
www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach.../domenici.shtml
www.antikitera.net/news.asp?numnews=1422
http://it.wikipedia.org/wiki/Dulichio
www.livescience.com/history/ap_050930_homer.html

:shifty: Sarà la volta buona?

La mitica nave Argo di Giasone verrà ricostruita in Grecia:

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_230406.htm
www.travel-to-pelion.com/photo.php?...back=/volos.php
www.volos-city.gr/Images/argo1.jpg
http://it.wikipedia.org/wiki/Argo_(nave)

Altre scoperte archeologiche e informazioni riguardanti l'antica civiltà greca:

www.laportadeltempo.com/Grecia/grecia_index.htm
www.laportadeltempo.com/0_indici/database_index.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Grecia
http://cronologia.leonardo.it/storia/grek001.htm
www.miti3000.org/
http://it.wikipedia.org/wiki/Civilt%C3%A0_micenea
www.scuolascacchi.com/storia%5Fantica/grecia.htm
www.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&q=antica+grecia
www.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&q=grecia
www.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&q=ancient+greek
www.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&q=ellade

Samuel Butler (1835-1902) e l'Odissea:

CITAZIONE
L'autice dell'Odissea (The Authoress of the Odissey) è un saggio che Sanuel Butler pubblicò nel 1897 nel quale espose la sua teoria, sviluppata durante i numerosi viaggi in Sicilia, per cui l'Odissea sarebbe stata scritta in realtà da una giovane donna siciliana, e i paesaggi descritti nel poema sarebbero quelli della Sicilia e delle sue isole vicine.

Tale teoria fu poi rielaborata da Robert Graves nel romanzo La figlia di Omero (1955). Il libro contiene anche la sua traduzione in prosa dell'Odissea. Nel 1903 Henry Festing Jones intraprese un viaggio in Sicilia, conclusosi con la donazione alla Biblioteca Fardelliana di Trapani del manoscritto dell'Autrice dell'Odissea, esaudendo alla volontà testamentaria dell'autore, di cui era amico e collaboratore, ed accompagnandolo a un suo scritto Viaggio in Sicilia sulle orme di Butler.

Verso la fine degli anni '80 Nat Scammacca, durante le ricerche sui contatti tra letteratura anglosassone e mediterranea, si imbattè nel libro The sicilian origin of the Odyssey, del professore neozelandese L. G. Pocock, che riprendeva e sposava la teoria di Samuel Butler.

http://it.wikipedia.org/wiki/L%27autrice_dell%27Odissea

CITAZIONE
L'Iliade e l'Odissea sono di autori diversi. L'Iliade fu scritta da un uomo, chiamato Omero. Ma l'Odissea? Fra i due poemi esiste quasi un rapporto coniugale. L'Iliade, tutta sferragliante di armi e di battaglie, è il marito. L'Odissea, tutta rivolta ai peccati, alle virtù, alle nostalgie e alle cure domestiche, è la moglie. E non la scrisse certo Omero, ma una donna. Giovane, per giunta, e presumibilmente bella. E greca, sì, ma greca di Sicilia. Di Trapani, precisamente. L'intero viaggio di Ulisse, dietro i nomi ellenici di Scheria e di Itaca, cela in realtà paesaggi siciliani. Un periplo dell'isola, da Trapani a Trapani, nei cui pressi si trova anche la grotta di Polifemo, il Ciclope. Che non aveva, come si crede, un occhio solo, ma ne aveva due, come noi e com'è detto del resto nello stesso poema, ove si parla al plurale delle sue sopracciglia. Tutto questo lo sostiene non un ambizioso esordiente che escogiti trovate a sensazione per conquistare la fama, ma uno dei maggiori scrittori inglesi moderni, quel Samuel Butler (1835-1902), ammirato da G.B. Show, che influì su Glasworthy, Walpole, Wells, Orwell e che, con le sue traduzioni dei "poemi omerici", contribuì alla gestazione dell'Ulisse di Joyce.

www.altana.net/l-autrice-dell-odissea.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Samuel_Butler
http://gandalf.it/arianna/nausicaa.pdf
http://en.wikipedia.org/wiki/Samuel_Butler_(novelist)
http://sacred-texts.com/cla/aoto/index.htm
http://books.google.it/books?id=66_TAgAAQBAJ&dq=
http://it.wikipedia.org/wiki/Polifemo
www.eventitrapani.it/la-leggenda-del-gigante-di-erice-/
http://web.tiscali.it/ximenes/nausicaa/teo...i_barrabini.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Isole_Eolie
http://it.wikipedia.org/wiki/Eolo
www.tanogabo.it/letture/mitologia_Eolie.htm
www.turismoeolie.com/mitologia-isole-eolie/
www.miti3000.it/mito/mito/greca_e.htm
www.miti3000.it/mito/mito/greca_c.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Ciclopi
www.sullacrestadellonda.it/mitologia/ciclopi.htm
www.trapaninostra.it/libri/Luigi_Fe..._Odissea-01.pdf
www.trapaninostra.it/libri/Luigi_Fe...ell_Odissea.htm

CITAZIONE
Scilla, e Cariddi, secondo il favoleggiar de' Poeti, sono due voracissimi mostri marini, che tengon maisempre aperte le spaventose lor bocche, per inghiottire i miseri naviganti, l'uno in agguato al destro, l'altro al sinistro capo dello Stretto di Messina, là dove l'Italia, e la Sicilia affondano.

http://books.google.it/books?id=JsxRAAAAcAAJ&dq=

http://it.wikipedia.org/wiki/Cariddi
www.elicriso.it/it/mitologia_ambiente/scilla_cariddi/
www.sullacrestadellonda.it/mitologia/scilla.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Stretto_di_Messina

CITAZIONE
Avevano il lor soggiorno questi giganti [*] presso il promontorio Lilibeo, non lungi da Trapani: e la gran grotta di Polifemo era nell'alto monte Erice [*] [...]

http://books.google.it/books?id=uzVSAAAAcAAJ&dq=

[*]I Ciclopi. [*] http://it.wikipedia.org/wiki/Monte_Erice.

CITAZIONE
... Il geografo Strabone affermò di essere approdato Ulisse tre volte in Sicilia [...] collocando intorno l'Etna i Ciclopi [...] Tucidide poi da storico narra che i primi abitatori di Sicilia furono i Ciclopi rammentati dai poeti e noti a ciascuno [...] Plinio, Trogo, Pompeo, Solino, Mela, Cicerone ed altri scrittori ti dicono che il Ciclope occupava in Sicilia la regione dell'Etna [...]

http://books.google.it/books?id=O6OeCzIfP6AC&dq=

http://books.google.it/books?id=Sc0OAAAAQAAJ&dq=

CITAZIONE
Parlando delle grotte, e degli antri di Erice, utile cosa mi sembra riferirne altri tre, i quali oltre le belle crete, le terre, le stalattiti, le pietre fine, e gli ossidi metallici che presentano, oggetti molto cari alla mineralogia; offrono agli storici dei fatti luminosi e memorabili, quelli appunto che la tradizione, o la favola, e le autorità di alcuni scrittori portano come veri. Il primo di questi, è chiamato la Grotta del Gigante, verso la parte di oriente, ove nel 1342 fu trovato un cadavere di prodigiosa grandezza, quale ben presto fu preso da alcuni per il Re Erice, e da altri per il Ciclope Polifemo. Questa grotta fu trovata casualmente da alcuni maestri mentre scavavano nelle pendici del Monte per istabilire le fondamenta di una casa. Appena entrati, dice il Boccaccio nella sua genealogia degli Dei, videro seduto un gran Gigante. Spaventati da tale vista, presero la fuga; ma avendosi poscia uniti ad alcuni de' suoi compagni, entrarono di nuovo con lumi ed armi nella caverna. Rivolti a quel corpo, chiaramnente conobbero, che esso poggiava il braccio sinistro su d'una clava, tanto grossa, quanto un albero di nave [...]

http://books.google.it/books?d=NJlAGXjqezgC&dq=

Marettimo:

http://it.wikipedia.org/wiki/Isola_di_Marettimo
www.google.it/maps/place/Isola+di+Marettimo/@
www.google.it/search?site=imghp&tbm...&q=marettimo&oq
www.trapaninostra.it/libri/Luigi_Fe..._Odissea-03.pdf

Le teorie di Pietro Sugameli:

www.trapaninostra.it/libri/La_Koine...aceco_03-03.pdf

CITAZIONE
Scrive Nat Scammacca, sostenitore dell'idea dell'inglese:"Samuel Butler e Robert Graves, lungi dal poter essere accusati di campanilismo, indicano Trapani e perciò il Mediterraneo occidentale come luogo in cui s'impernia il tessuto geografico - e perciò non leggendario? - dell'Odissea". Qual è la regione per cui Samuel Butler, critico e scrittore inglese, preferì la costa occidentale della Sicilia per gli approdi di Odisseo e non Corfù e le isole dell'Egeo intorno all'Asia Minore? Butler era sicuramente un grande conoscitore della lingua greca e dopo aver tradotto l'Odissea, si convinse a fare il "bastian contrario" anche in questa vicenda, cercando di dimostrare che gli avvenimenti non si svolsero nell'Egeo ma nel Mediterraneo, e nello studio "The Authoress of the Odissey", afferma anche che non il tradizionale cieco Omero avesse scritto il poema, ma una poetessa, Nausicaa figlia del re Alcinoo di Scheria (Trapani). Tuttavia l'idea non è del tutto innovativa, in quanto già nell'antichità, prima Strabone e poi anche Polibio e Tolomeo ebbero a sistemare geograficamente l'Odissea in Sicilia. Scrive Strabone:"Odisseo navigava intorno alla Sicilia". E ancora, "perchè ritorna per ben tre volte in Sicilia". In effetti Butler apre un dibattito che rimane aperto ancora oggi.

CITAZIONE
"Esistono ben quattro tesi sulla possibilità di un autore trapanese dell'Odissea, ma in generale il dibattito è continuo tra studiosi europei e americani per definire chi e quanti fossero gli autori dei poemi Iliade e Odissea" (Nat Scammacca). Oltre la tesi femminile esistono anche altre ipotesi tra cui quella del prof. L.G. Pocock dell'Università di Christchurch che pensa a un marinaio trapanese che scrive e racconta i suoi viaggi. Un'aggiunta a tale tesi è quella di Nat Scammacca: "Sono del parere che l'autore sia un marinaio trapanese cieco e perciò disposto a raccontare a una donna, che poi manipola il testo, le sue esperienze di navigatore costretto dai Fenici, dominatori del Mediterraneo occidentale, a girovagare per oltre dieci anni di esilio al servizio degli stessi Fenici". Lo Scammacca, in pratica, accontenta un po' tutti e si fa nemico solo della teoria classica che vede fatti e avvenimenti svoltisi nell'Egeo. Samuel Butler analizza i luoghi degli avvenimenti in maniera precisa individuando Trapani come Scheria e poi le quattro isole a ovest - come si legge nell'Odissea - Itaca-Marettimo, Aegusa (l'Isola delle Capre oggi Favignana) , Boukinna-Levanzo (l'Isola del Bestiame) e infine Dulichium (dal greco Isola Longa). Per dimostrare tale teoria, nell'estate del 1892 lo scrittore inglese venne nella nostra città. Nei luoghi Butler trovò le conferme che cercava. Trovò anche un estimatore, tal Piero Sugameli, che seguì in tutte le sue escursioni, da Scurati a Pizzolungo, lo scrittore inglese. Il 30 agosto del 1894 Butler si reca con il postale all'isola di Marettimo da lui identificata come Itaca, e durante la navigazione si rende conto: "E' verissimo che l'acqua gorgoglia dietro una barca che corre, ma non è vero che il vento fischia sopra le onde: il vento fischia tra le corde della barca passando sopra le onde in silenzio: mi pare quindi che l'autore dell'Odissea abbia studiato il mare piuttosto da terra ferma che in mezzo ai flutti del mare".

Fonte: www.trapaninostra.it/Foto_Trapanesi...tler_Samuel.htm

Trapani:

CITAZIONE
La storia di Trapani trae le sue origini dal mito. Fondata dagli Elimi, fu importante base cartaginese, poi fu una delle civitates censoriae romane. Durante il Medioevo fu uno dei più importanti porti del Mediterraneo, ed ebbe un ruolo attivo durante i Vespri siciliani [...] Le origini di Trapani affondano nella leggenda. La morfologia peculiare dell'area geografica e la vicinanza con l'elima Eryx ne fecero ben presto un topos letterario piuttosto ricercato. La mitologia greca vuole che questo territorio fosse governato da Eryx, quella romana che la città di Trapani sia stata originata dalla falce caduta a Cerere mentre sul carro trainato da serpi alate correva per il mondo alla ricerca della figlia rapita dal dio Ade: la falce caduta in mare si mutò in una lingua di terra arcuata sulla quale sorse una città, per tale forma detta appunto DREPANON ("falce" in greco antico). Secondo un'altra tradizione mitologica, Trapani sarebbe invece sorta dalla falce caduta dalle mani di Saturno dopo aver evirato il padre Urano. Saturno era anticamente il dio patrono di Trapani e ancora oggi si può ammirare una statua che lo ritrae posta a ornamento della fontana che si trova in piazzetta Saturno, nel centro storico. Per altri ancora, Trapani nacque dall'amore sorto tra il cielo e il mare. Per alcuni ricercatori, tra cui l'inglese Samuel Butler, SCHERIA, la città dei FEACI descritta nell'Odissea di Omero, sarebbe proprio l'odierna TRAPANI. Nell'Eneide, tra le avventure dell'eroe troiano Enea, Virgilio racconta quella che lo portò a DREPANO (TRAPANI) in Sicilia, accolto da Alceste, figlio di Crimisio e di Egesta. Qui morì Anchise e qui il pio eroe ne seppellì la salma sul monte ERICE [...] Al di là delle suggestioni mitologiche, è assai probabile che il primo insediamento di Trapani sia stato realizzato dagli Elimi in una data sicuramente anteriore alla caduta di Troia (1184 a.C.).

http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_di_Trapani

http://it.wikipedia.org/wiki/Trapani
www.treccani.it/enciclopedia/trapani/
www.treccani.it/enciclopedia/trapani/
www.google.it/maps/place/Trapani+TP/@

CITAZIONE
Quanto alla localizzazione di SCHERIA con CORFU', essa dipenderebbe o da una colonizzazione di quell'isola operata da profughi di Trapani che le avrebbero dato il nome della madrepatria, DREPANE, o dalla mancata conoscenza che in Sicilia vi fosse un'ALTRA DREPANE, poi distrutta, cosicchè restava solo la connessione con DREPANE-CORFU'. I viaggi di Ulisse sarebbero allora UN PERIPLO DELLA SICILIA con in più qualche libertà ed esagerazione poetica, un po' come lo stesso Butler aveva fatto nel descrivere la terra di Erewhori, ispirata alla Nuova Zelanda da lui abitata in gioventù .

http://books.google.it/books?id=nF1iAAAAMAAJ&q=

CITAZIONE
Cominciando dalle isole occidentali, la prima fronteggia le coste della Tesprozia: essa fu nominata Cocyra, oggi Corfù, ne' tempi più antichi fu detta DREPANE per la sua forma, SCHERIA, ed anche PHAEACIA. Sua città principale fu Corcyra, appellata ne' tempi più antichi la CITTA' DEI FEACI [...]

http://books.google.it/books?id=JzRy5eN5K-8C&dq=

Il fatto è che, secondo Butler, la descrizione della città dei Feaci, Scheria, coinciderebbe con la descrizione dell'antica Trapani ("E' la città" di Scheria " da un alto muro cerchiata", scrive Omero nell'Odissea,"e due bei porti vanta. D'angusta foce [...] su le cui rive tutti in lunga fila posan dal mare i naviganti legni. Tra un porto e l'altro si distende il foro di pietre quadre e da vicina cava condotte, lastricato; e al foro in mezzo l'antico tempio di Nettun si leva. Colà gli arnesi delle negre navi, gomene e vele, a racconciar s'intende, e i remi a ripolir: che de' Feaci non lusingano il core archi e faretre, ma veleggianti e remiganti navi, su cui passano allegri il mar spumante", eccetera, eccetera).

http://it.wikipedia.org/wiki/Feaci
http://en.wikipedia.org/wiki/Scheria
http://it.wikipedia.org/wiki/Corf%C3%B9
http://it.wikipedia.org/wiki/Corcira
www.treccani.it/enciclopedia/scheria_(Enciclopedia-Italiana)/
www.treccani.it/enciclopedia/feaci/
http://it.wikipedia.org/wiki/Elimi
www.treccani.it/enciclopedia/elimi/
www.arkeomania.com/ilruolodeglielimi.html
www.celeste-ots.it/celeste_files/si...cilia_elimi.htm

CITAZIONE
Fu infatti Apollonio Rodio, il primo a identificare Trapani con Scheria, scrivendo nelle Argonautiche: "Drepane, nutrice sacra dei Feaci"

www.ligny.it/storia.asp

CITAZIONE
Venner d'un prato di SICILIA a vista,
Pasco a' bovi del Sole.
Ivi le Ninfe
A par di smerghi si tuffar nell'imo,
Chè obbedito di Giuno era il comando.
Indi mugghio di bovi e belo d'agne
Ferì tra 'l suon della marèa l'orecchio
A' naviganti.
Faetusa bella,
Del Signor della luce ultima figlia,
Pasce quivi gli agnei, tra man stendendo
Verga d'argento, e a lei da presso i bovi
Con vincastro di fulgido oricalco
Lampezia guida.
Pei palustri prati
Videro i Minii pascolar quel gregge
E sul fiume e ne' campi.
Un capo solo
Non è negro tra lor, ma esultan tutti
Candidi la persona, aurei le corna.
Di là passaro a' rai del Sol; poi molta acqua la notte valicar giocondi,
Fin che l'alba novella aperse il cielo.
Contro l'Jonio sen nel mar Ceraunio
Con due porti s'innalza isola opima,
Dov'è grido giacer (perdono, o Muse,
Ritroso io narro la parola avita)
Quella falce, onde al padre i membri incise
Crudel Saturno.
(Ma si tien per altri,
Che il ferro mietitor della terrestre
Cerere è quello; perocchè la Diva
Fu nell'isola allor, che a coglier l'alma
Spiga apprese a'Titani, e la pungea
Amor di Macri).
DREPANI pertanto
L'isola si nomò, che sacra altrice
E' de' FEACI, ed essi ancor da Urano
Sono i FEACI.
Dal TRINACRIO mare
Ivi spinsero l'aure il legno Argoo.
Dopo tanti travagli.
ALCINOOO rege
E la sua gente li accogliea festosa,
Cortesi offrendo sacrifizii, e tutta
Ne gioìa la città, come per i suoi
Figli esultando; in fra la folla i Minii.

http://books.google.it/books?id=2PLvrxsCqr4C&dq= (Gli Argonauti di Apollonio Rodio, 1852)

Apollonio Rodio (295 a.C. - 215 a.C.).
Minii = Argonauti, www.treccani.it/enciclopedia/argona...edia-Italiana)/.

http://it.wikipedia.org/wiki/Apollonio_Rodio
http://books.google.it/books?id=Rd9ytGy0jZ...e+feaci&source=
http://it.wikipedia.org/wiki/Drepanon

Schera (Sicilia):

Sicilia_arcaica

http://it.wikipedia.org/wiki/Elimi#/media/...lia_arcaica.jpg

"Da questo luogo riguardavano certamente i primi SICANI, che fabbricarono SCHERA, quel terribile vulcano, e loro riusciva grato scorgerlo da lontano, come quell'uomo, che ha patito naufragio, guarda da lontano il mare.
Or, in questo sì utile, e dilettevole sito potevano non fabbricarvi i Sicani una loro città?
Schera potea avere di circuito, per quel che annunziano gli avanzi sino a noi rimasi, un miglio e mezzo.
Era fabbricata sopra la succennata montagna, in quella parte che viene a formare una piccola valle.
Sussistono ancora le fabbriche delle case sino all'altezza di tre palmi siciliani ove più ove meno.
Si distinguono ancora le strade della città.
[...]
Schera fu certamente una città ricca; e questo si argomenta dal numero immenso delle monete di oro particolarmente, che ivi si ritrovano, e dai vasi bellissimi.
Alcuni bei vasi rinvenuti a Schera stuzzicarono l'avidità del francese Hovel.
[...]
La maggior parte poi delle monete, che in Schera, e nei dintorni si ritrovano sono PUNICHE; lo che dà chiaramente a divedere che sia stata città della dizione CARTAGINESE.
Vi fu taluno che frugando e rifrustando gli autori antichi, ripescar si avvisò in Omero la città di SCHERA.
Racconta il Poeta nel libro VI dell'Odissea, che i FEACI abitatori delle campagne d'Iperia, ossia Camarina, soffrir non potendo le insolenze dei CICLOPI popoli vicini, cercarono andarne via, a miglior suolo rinvenire.
NAUSITOO li scortò, e portolli in SCHERIA; alzò le mura alla città, fabbricò case, templi, e divise loro le campagne.
Questa SCHERIA credè egli che sia SCHERA, di cui parliamo, contro il sentimento del Bochart, del Cluverio, e di tutti i geografi, i quali credono, che la Scheria mentovata da Omero sia l'isola di Corfù.
Ma quest'uomo gentillissimo e assai erudito, se scorso avesse tutto il sesto libro dell'Odissea, si sarebbe certamente incontrato nella derscrizione della città di Scheria, che in nulla può convenire colla città sicana:

E la città da un alto
Muro cerchiata, e due bei porti vanta
D'angusta foce, un quinci, e l'altro quindi,
Su le cui rive tutte in lunga fila
Posan del mare i naviganti legni.
Tra un porto e l'altro si distende il foro
Di pietre quadre, e da vicina cava
Condotte, lastricato, e al foro in mezzo
L'antico tempio di Nettun si leva"
".

http://books.google.it/books?id=t9OyhCZYdx...era+scheria&hl=

"Plinio colloca tra i popoli mediterranei della Sicilia gli Scherini, Tolomeo situa presso al monte Crato in Sicilia la città di Schera, l'istesso Cluverio vuole il monte Crato in mezzo ai due fiumi Ipsa e Crimino che sono il braccio destro e sinistro del fiume Belici, vicinissimo a Corleone, ed è lecito senza temenza alcuna l'asserire che quella Schera sia la menzionata da Omero".
http://books.google.it/books?id=Q9sGAAAAQAAJ&dq=

SCHERA di solito viene identificata con CORLEONE (tristemente noto per vicende di mafia):

"I pochi materiali riferibili ad età ellenistica rinvenuti nel sito hanno supportato l'ipotesi dell'identificazione dell'antico centro abitato posto sulla Vecchia con la Schera di Cicerone, Cluverio e Tolomeo, anche se tuttora troppo labili sono i resti archeologici su cui si basa tale teoria".
http://it.wikipedia.org/wiki/Corleone

http://it.wikipedia.org/wiki/Citt%C3%A0_antiche_in_Sicilia
www.archeologiaviva.it/5387/la-vecchia-di-corleone/

I Feaci sono realmente esistiti?
Secondo Sugameli si trattava dei Fenici.
Nell'area dell'odierna Trapani, raccontano gli antichi autori, era insediato il popolo degli Elimi:

"Gli Elimi erano un antico popolo della Sicilia occidentale.
Secondo Ellanico erano una popolazione di origine italica, giunta in Sicilia dopo aver combattuto una guerra contro gli Enotri [...]
Filasto di Siracusa riferisce la presenza di un popolo di origine ligure, pur non idetificandolo con gli Elimi.
In epoca moderna storici [...] indagarono la possibilità di una provenienza ligure seguendo i numerosi riferimenti epigrafici e toponomastici comuni, ancora oggi riscontrabili nelle città di Lerici, Segesta ed Entella.
L'idea degli Elimi arrivati da Troia fu già ipotizzata da Tucidide"
(Wikipedia).

"La tradizione più accreditata riferita da Tucidide (VI 2.3) collega l'origine degli Elimi alla presenza di profughi troiani e focesi approdati nella Sicilia occidentale dopo la distruzione di Troia. Lo storico Filisto parla di una migrazione di Liguri in Sicilia ottant'anni prima della guerra di Troia".
http://books.google.it/books?id=IipHAQAAIAAJ&q=

"Fiorendo i Sicani, i Cretesi non pochi in numero, a vendicare la morte di Minosse loro tiranno, irruppero in Sicilia, e sostenuti dai contrasti si diffusero per l'isola, varie terre occupando. Un pugno di Trojani condotti da Elimo ed Aceste stabilironsi nei luoghi presso Drepano ed il promontorio Lilibeo al fiume Crimiso, dove a caso scoperti fortunatamente altri Trojani, dopo l'eccidio della loro città, unitisi fermarono quivi l'insieme stanza, tutti appellandosi Elimi, dal nome di colui, in cui, perchè di regia progenie, risiedeva la suprema autorità. Dimostra Tucidide avere abitato cogli Elimi in Sicilia i Focesi, poichè compagni di Enea".
http://books.google.it/books?id=EzvBsFUyybQC&dq=

"Discordi sono i giudizi degli scrittori antichissimi di cose siciliane rispetto all'origine degli Elimi, anzi della loro stessa venuta nell'Isola. Furono da' greci notati fra le popolazioni barbariche, cioè non greche, che abitavano alcune contrade della Sicilia, e specialmente nelle parti occidentali in mezzo ai luoghi tenuti da' Sicani, e lungo il corso del Crimiso. L'antico Scilace ebbe a dire:"In Sicilia i popoli barbarici sono gli Elimi, i Sicani, i Sicoli, i Fenicii, i Troiani"; e Pausania più tardi: "E' abitata la Sicilia dalle seguenti nazioni ( che dice appunto genti barbare), Sicani, Sicoli, Frigi (L.V. c. 25)". Tucidide poi notava che presa Troia, taluni degli scampati alle armi de' greci giunsero in Sicilia" e postisi ad abitare contigui ai Sicani, furono tutti insieme Elimi chiamati, siccome le città loro, Erice ed Egesta (L. VI)"; in contrario ad Ellanico di Lesbo che fece passare gli Elimi in Sicilia dall'Italia, scacciati dagli Enotri, anche prima de' Sicoli, cioè, circa tre generazioni innanzi alla guerra Troiana, e però assai prima che, secondo Licofrone e Strabone, vi approdasse Enea con Elimo dopo distrutta la città: tradizione non accettata dallo stesso Virgilio, che fa trovare ad Enea troiani in Sicilia, e fra questi principi Entello ed Egesto, nati in Sicilia, benchè di sangue Troiano, e in parentela con Erice, che già si riteneva aver abitato il monte occidentale, al quale diede nome sin dal tempo che vi passò Ercole, con cui dovette combattere, e da cui fu ucciso. Intanto, tranne Scilace, gli antichi ritennero tutti gli Elimi di origine asiatica, e anzi che con Enea, esser venuti assai prima, e mezzo confusi con i Frigii, e co' Fenici e Libii, come eziandio co' Sicani, da' quali ebbero a quanto pare ceduta parte del loro territorio, contraendo così alleanze e parentele. Dioniso d'Alicarnasso dice che gli Elimi si stanziarono intorno al fiume Crimiso nella terra dei Sicani (L. 1. XLIII); e Tucidide che i Fenicii sopraffatti da' Greci sulle marine, abbandonarono queste, si ritirarono presso gli Elimi, e negli stabilimenti di Mozia, Solunto, e Panormo, sì perchè stretti in lega cogli Elimi, e sì perchè vicini così a Cartagine (L. VI). Pertanto, a poco a poco, andarono confondendosi Sicani, Elimi, e Fenicii; e da ciò l'aver potuto estendere nella Sicilia occidentale il loro dominio i Cartaginesi, e l'esser ritenuta da Greci come città barbara (TUCID L. VI, e L. VII.) la stessa Egesta, che pur soccorrevano di ajuti contro Siracusa, quando già essa doveva parlare il linguaggio greco e con greca arte innalzava i suoi monumenti [...] Or guardando da oriente ad occidente, nessuno dubiterà che gli estremi della regione degli Elimi sieno stati Entella col Crimiso da oriente, ed Erice da occidente con le spiagge drepanee ed egestane, sino a Mozia e ad Iccara; la prima città fenicia, la seconda sicanica. Così da mezzogiorno a settentrione la contrada era confinata da Alicia e Tricalo o Triocala, ad austro; e da Schera, Jeto, e Macella a borea, città di origine sicana, e più tardi fatte greche, insieme ad Entella, ad Erice e ad Egesta, che furono le principali sedi degli Elimi; essendo restata d'incerto sito l'antichissima Elima, ora creduta non essere mai esistita, ora confusa con Erice, ed ora posta non lontana da Longarico e Partenico, cioè vicino ad Alcamo e a Partinico di oggi, nel luogo volgarmente detto la Palymita, con nome derivato secondo il Fazzello da Elima o Elimita".
http://books.google.it/books?id=WpgwAQAAMAAJ&dq=

"Si chiamava Segesta un'antica città, non più abitata, fondata dagli Elimi e situata nella parte nord-occidentale della Sicilia, in provincia di Trapani. La vecchia città sorge sul monte Barbaro, nel comune di Calatifimi Segesta, a circa 15 chilometri da Alcamo e da Castellammare del Golfo. Di particolare bellezza nel parco archeologico sono il tempio, in stile dorico, e il teatro, in parte scavato nella roccia della collina. La data della fondazione non è conosciuta, ma da documenti risulta che la città era abitata nel IX secolo a.C. Lo storico greco Tucidide narra che i profughi troiani, attraversando il Mar Mediterraneo, giunsero fino in Sicilia e fondarono Segesta, chiamata Aegesta, ed Erice. Questi profughi presero il nome di Elimi. Secondo il mito, Segesta sarebbe stata fondata da Aceste (che ne fu il primo re), figlio della nobile troiana Egesta e del dio fluviale Crimiso. Virgilio riporta la leggenda secondo cui Segesta sarebbe stata fondata da Enea [...]".
http://it.wikipedia.org/wiki/Segesta

http://it.wikipedia.org/wiki/Tempio_di_Segesta
www.treccani.it/enciclopedia/segesta/
http://mapcarta.com/33097740
http://virtualglobetrotting.com/map/greek-...ta/view/google/

La teoria di Butler non ebbe miglior fortuna di quella di Dorpfeld.

In questo 3d ci occuperemo,al di là di Ulisse e della sua patria,anche delle più notevoli e interessanti scoperte archeologiche in Grecia.

Edited by RAGNOUOMO - 7/3/2017, 12:02
 
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Giovanni C2
view post Posted on 14/1/2007, 15:37




Mi sono imbattuto in questa Reuters ,datata 11 gennaio:

"Storici vicini a localizzazione di Itaca,isola citata da Omero.
Londra-Gli studiosi di storia greca antica hanno detto di aver scoperto nuove prove geologiche per risolvere uno dei grandi misteri della storia classica:la localizzazione precisa dell'isola di Itaca,la patria dell'eroe greco Ulisse."Siamo a un passo dalla soluzione del mistero" ha detto il consulente Robert Bittlestone che ha lavorato con un team di professori di storia e geologia per mettere assieme i pezzi di un intricato puzzle dell'antichita'.

La localizzazione di Itaca potrebbe avere la stessa importanza della scoperta dell'antica Troia che avvenne sulla costa turca intorno al 1870.Nessuno naturalmente ha la certezza matematica che Ulisse e la sua citta' siano realmente esistiti.Ma la scoperta delle vestigia di Troia,sotto le cui mura hanno combattuto Ulisse e altri eroi leggendari,ha stimolato gli studiosi a pensare che nelle parole di Omero ci sia qualcosa che va al di la' della leggenda.

Fino ad ora,si pensava che il regno di Itaca si trovasse sulla omonima isola del Mar Ionio.Ma la squadra di Bittlestone crede invece che sia da localizzare nella zona di Paliki,una penisola sull'isola di Cefalonia,a ovest di Itaca.Bittlestone,ha richiesto l'aiuto dello studioso di Cambridge James Diggle e del geologo di Edimburgo John Underhill per perforare una lingua di terra di 122 metri sull'istmo che unisce Paliki al resto di Cefalonia.Nel corso dell'operazione,il team non ha incontrato rocce solide,il che fa pensare che Paliki potrebbe essere stata un'isola a se' stante, e i membri hanno spiegato che rocce e fango sgretolatesi durante un terremoto potrebbero aver riempito il braccio di mare che c'era nell'antichita'.

"Ogni prova ci dice che siamo sulla strada giusta" ha aggiunto "Per migliaia di anni la gente ha creduto che Omero non avesse localizzato correttamente l'isola di Itaca.Io credo invece che Omero abbia detto il vero ma che non riusciamo ad accorgercene a causa del panorama che e' cambiato".

Sono curioso di vedere i risultati della nuova ricerca.La tradizione che vuole situare l'Itaca di Ulisse nell'omonima isola del Mar Ionio,e' stata piu' volte messa in dubbio;qualcosa non combacia perfettamente tra le omeriche descrizioni e la geografia della zona.

Links:



Edited by Giovanni C2 - 5/12/2011, 00:31
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 20/1/2007, 18:44




La piramide del monte Taigeto

taygetos-profit-elias-peak-small1

CITAZIONE
Il monte Taygetos è la vetta più alta della Grecia meridionale con i suoi 2.407 metri.

Una vecchia leggenda dice che è stata la prima piramide mai costruita sulla terra.

Vi è un grande punto interrogativo sulla possibilità che questa struttura di roccia sia artificiale o naturale.

I visitatori descrivono come diventa improvvisamente liscia la struttura della superficie rocciosa,rispetto a quella di sotto,nel punto dove ha inizio la forma piramidale.

La cima più alta della montagna ha la forma di una piramide.

Alcuni ricercatori sono convinti che tale struttura,che si trova su una delle tante cime del monte Taigeto,fu scolpita dalla mano dell'uomo nella remota antichità per creare questa forma piramidale.

Altri,invece,ritengono che questa non è altro che una formazione rocciosa naturale.

Nessun meccanismo erosivo capace di creare questa forma naturale è stato suggerito (fino ad oggi).

Particolarmente curiose sono le strane ombre proiettate all'alba e al tramonto.

Si dice che in tempi antichi gli Spartani abbiano costruito un tempio di Apollo sul picco.

www.european-pyramids.eu/wb/pages/e...mids/greece.php
www.taleton.gr/pyramida_en.php
http://en.wikipedia.org/wiki/Taygetus

I geologi rivelano il segreto dell'Oracolo di Delfi:

http://it.wikipedia.org/wiki/Delfi_%28citt%C3%A0%29
http://it.wikipedia.org/wiki/Oracolo_di_Delfi
www.liceovoltacomo.it/ipertesti/edipo/delfi.htm
www.tuttogrecia.it/delfi.htm
www.einaudiscuola.it/enciclopedia_a...emmi/delfi.html
www.miti3000.it/mito/luoghi/delfi.htm
http://images.google.it/images?svnum=10&hl...ecia&btnG=Cerca

CITAZIONE
Esalazioni di metano in un ambiente povero di ossigeno:ecco il miscuglio tossico che induceva in uno stato di allucinazione le sacerdotesse dell'Oracolo di Delfi,nell'antica Grecia,facendo pronunciare loro parole senza senso,interpretate dai fedeli come oscure profezie.

E' cosi' svelato,secondo un gruppo di geologi italiani e greci,il mistero legato al tempio di Apollo a Delfi,uno dei luoghi di culto dell'antichita' classica,dove si pensava di poter apprendere direttamente il volere degli Dei attraverso la voce di una sacerdotessa che si sedeva al centro di una grotta semi-buia e fumosa.

"Nei mesi scorsi,in collaborazione con colleghi dell'Universita' di Patrasso,abbiamo effettuato diversi sopralluoghi e misure a Delfi,proprio dove sorgeva il Tempio,analizzando accuratamente le rocce e i gas che ancora emergono dal terreno-racconta il geochimico Giuseppe Etiope,ricercatore dell'Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia"Siamo cosi' pervenuti a due importanti conclusioni.Innanzitutto,e' da escludere,come era stato ipotizzato alcuni anni fa da parte di geologi americani,che il gas a cui attribuire l'effetto allucinogeno della sacerdotessa fosse l'etilene.La situazione geologica,infatti,non e' compatibile con l'emergenza di questo gas ne' oggi ne' in passato.Invece e' evidente l'esistenza di flussi di metano che nell'antichita' dovevano essere molto piu' abbondanti.Questi,associati alla scarsa ossigenazione della camera in cui si raccoglieva la sacerdotessa consultata dai fedeli,possono avere indotto quelle condizioni di ipossia e allucinazione descritte da eventi storici".

Che le esalazioni di gas emergenti dai terreni sottostanti il Tempio di Delfi avessero un ruolo negli stati di trance delle sacerdotesse,la piu' famosa delle quali si chiamava Pizia,lo riferisce anche Plutarco,il celebre letterato ellenistico,autore fra l'altro delle "Vite Parallele".

Plutarco,che per un certo periodo fu sacerdote nel Tempio di Delfi,attribuiva proprio a quelle esalazioni il potere profetico che permetteva alle sacerdotesse di svelare le fortune o le disgrazie dei mortali.Di fatto,sembra che la Pizia e le altre sacerdotesse pronunciassero soltanto frasi sconnesse e che queste venissero interpretate a proprio piacimento dagli astanti.

Studi geologici recenti hanno dimostrato che Delfi sorge proprio in corrispondenza di profonde fratture del terreno da cui emergono gas di origine geologica.Ora l'impronta inequivocabile di metano termogenico e' stata dimostrata dagli studiosi italiani e greci i quali hanno pubblicato i risultati della loro ricerca sull'ultimo numero della rivista internazionale "Geology" (Corriere della Sera).

http://newton.corriere.it/PrimoPiano/News/.../13/delfi.shtml
www.kataweb.it/news/item/231559/sci...racolo-di-delfi
http://ulisse.sissa.it/scienzaEsperienza/n.../Uesp061006n002
www.antrocom.it/textnews-view_article-id-865.html
www.laportadeltempo.com/Europa/eu_210906.htm

delfi

http://it.wikipedia.org/wiki/Apollo_(divinit%C3%A0)
www.cirps.it/risorse/divinacommedia...ti/c_apollo.htm
www.valenzapo.com/pascoli/mitologia1/apollo.htm
http://web.tiscali.it/mitologia/Apollo.htm
www.einaudiscuola.it/enciclopedia_a...mmi/apollo.html

La scoperta di un'eccezionale tomba micenea:

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_221104.htm
http://images.google.it/images?q=+tomb+myc...=0&sa=N&ndsp=20

CITAZIONE
Gli archeologi hanno scoperto una tomba intatta con vari reperti databili al periodo Miceneo-piu' di 3000 anni or sono-nel sud della Grecia,secondo quanto dichiarato dagli ufficiali ad Atene lo scorso lunedi'.La tomba a cupola,incisa nella roccia naturale,e' stata trovata nel corso di lavori di scavo presso Peristeri,50 Km a sud della citta' di Sparta.Sono stati portati alla luce due sepolcri e le ossa di otto persone,ha dichiarato il Ministro greco della Cultura in una dichiarazione.Di particolare interesse sono i manufatti ordinatamente disposti attorno al cranio e alle ossa di una persona giovane trovata nel sepolcro.Tra questi,un sigillo e bottoni fatti di steatite,perle di vetro ed ambra,come anche un anello,un rasoio,un coltello ed un fermaglio per capelli,tutti di bronzo.I primi resti della civilta' micenea,che deve il suo nome alla citta' principale Micene,furono scoperti nel 1876 nel corso di scavi,circa 150 Km a nord di Sparta;la civilta' fiori' dal 1580 al 1100 avanti Cristo.Secondo la leggenda,il re miceneo Agamennone condusse la prima guera greca contro la citta' di Troia.Altre tre tombe micenee erano state scavate a Peristeri negli anni 70' e 80' (Laportadeltempo.com).

http://images.google.it/images?q=+MYCENAEA...it&start=0&sa=N
http://images.google.it/images?q=+MICENE&n...it&start=0&sa=N
http://images.google.it/images?q=TIRINTO&n...it&start=0&sa=N
http://it.wikipedia.org/wiki/Micene
http://en.wikipedia.org/wiki/Mycenae
http://it.wikipedia.org/wiki/Tirinto
www.culture.gr/2/21/211/21104a/e211da01.html
http://members.tripod.com/apollophotos/pho...enae/index.html
http://homepage.mac.com/cparada/GML/Mycenae.html
www.bsa.gla.ac.uk/archive/index.htm?excavs/main
www.odysseyadventures.ca/articles/m...cle_mycenae.htm
www.sikyon.com/Mykinai/mykinai_eg.html
http://greeklandscapes.com/greece/athens_museum_mycenae.html
http://artsweb.bham.ac.uk/aha/kaw/Mycenae/...naerwfresco.htm
http://oncampus.richmond.edu/academics/cla...os/mycenae.html
http://gogreece.about.com/cs/newsfromgreec...naefortress.htm

MycenaeGateDrawing-l

www.mlahanas.de/Greeks/History/Mycenaean.html
www.homolaicus.com/arte/nacher/anti...reta_micene.htm
www.miti3000.it/mito/musei/micene/micene.htm

Tirinto e Micene furono grandi centri nel periodo eroico della Grecia.
Sparta,com'è noto, fu la principale rivale di Atene in epoca classica.
Della città antica,che sorgeva nelle immediate vicinanze dell'attuale Sparta,sopravvivono pochi resti archeologici.

http://it.wikipedia.org/wiki/Sparta
http://images.google.it/images?q=sparta+gr...r=&start=0&sa=N
www.maicar.com/GML/Sparta.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Sparta
http://archaeology.about.com/od/sterms/g/sparta.htm
www.sikyon.com/sparta/sparta_eg.html
www.scuolascacchi.com/storia_antica/nspartaatene.htm

La contrapposizione di interessi economici tra i due blocchi-costituiti da Sparta sostenuta dalla Lega Peloponnesiaca da un lato e Atene appoggiata dalla Lega Delio-Attica dall'altro-che aspiravano all'egemonia sulla Grecia fu all'origine della Guerra del Peloponneso (431-404 a.c.).

http://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_del_Peloponneso
www.scuolascacchi.com/storia_antica...peloponneso.htm
http://cronologia.leonardo.it/mondo11q.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Peloponnesian_War
www.crystalinks.com/peloponnesianwar.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Tucidide
www.filosofico.net/tucpeloponneso.htm

Le cosidette Guerre Persiane furono un'altro importante e fondamentale momento della storia greca:

http://it.wikipedia.org/wiki/Guerre_persiane
http://spazioinwind.libero.it/popoli_antic...e-Persiane.html
www.scuolascacchi.com/storia_antica/i_persiani.htm
www.antiqvitas.it/storia/g.guerpers.htm
http://ancienthistory.about.com/od/warsbat...p/aa010103a.htm
http://cronologia.leonardo.it/mondo11l.htm
http://cronologia.leonardo.it/mondo11m.htm
http://dariosoldani.interfree.it/erodoto/storieVI.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Greco-Persian_Wars

Edited by RAGNOUOMO - 28/10/2012, 02:23
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 18/3/2007, 10:05




Scoperta una particolare statua di Hera (03-03-07):
CITAZIONE
Nuova eccezionale scoperta archeologica in Grecia:e' tornata alla luce una rara statua della dea Hera(Giunone per i latini),moglie di Zeus(Giove),ai piedi del monte Olimpo,la piu' alta montagna greca,considerata dalla mitologia la dimora degli dei.Il ritrovamento e' stato annunciato dall'archeologo Dimitris Pantermalis,direttore degli scavi nel sito Dion,nel corso di una conferenza a Salonicco.Si tratta di una statua a grandezza naturale,probabilmente databile tra il III e il II secolo a.c.La scultura mostra la divinita' femminile seduta su un trono e senza testa,che forse faceva coppia con una statua di Zeus ugualmente assiso su un trono,che e' stata scoperta nello stesso sito di Dion nel 2003.La statua di Hera,secondo i primi accertamenti,avrebbe decorato l'ingresso di un tempio dedicato a Zeus,il re degli dei.Patermalis ha precisato che la scoperta costituisce il primo caso di una "statua doppia" trovata in Grecia e fa di Dion,antica citta' della Macedonia,l'unica zona dell'antica Ellade in cui statue di importanti divinita' sono state ritrovate insieme.Il professor Pantermalis ha affermato che la scoperta della statua rivela che gli antichi macedoni di Dion praticavano nello stesso sito il culto di Hera e Zeus.A Dion sono stati ritrovati finora i resti di due teatri,un ginnasio e di alcuni santuari.

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_030307.htm
www.antikitera.net/news.asp?numnews=1685
www.livescience.com/history/070302_...era_statue.html
www.msnbc.msn.com/id/17406301/
http://en.wikipedia.org/wiki/Dion,_Greece
http://it.wikipedia.org/wiki/Era_%28mitologia%29
http://it.wikipedia.org/wiki/Olimpo_%28Grecia%29
http://it.encarta.msn.com/media_81572076/M...mpo_Grecia.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Mount_Olympus

Portate alla luce antiche città (28-02-07):
CITAZIONE
Gli archeologi della prefettura di Serres hanno portato alla luce tracce di vita in un'area che fu fiorente in tempi Arcaici,Classici,Ellenistici e Romani.Negli ultimi due anni,il 28esimo Eforato di Antichita' Classiche e Preistoriche ha scoperto molti insediamenti,templi e cimiteri,conosciuti in precedenza solo dalle fonti.A Neo Skopo e' stata trovata Verghi,un'importante citta' commerciale che fu punto di passaggio nell'hinterland della Tracia,nell'era Arcaica.A Gazoro,e' stato riportato alla luce un insediamento ellenistico e romano,mentre a Sidirokastro hanno trovato un tempio ad Apollo,alle Ninfe ed al dio Pan.Le scoperte saranno presentate al Ventesimo Congresso Archeologico sugli scavi in Macedonia e Tracia,a partire da martedi' al Museo Archeologico di Tessalonica.

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_280207.htm

Scoperto il teatro di Aristofane ad Atene (17-02-07):
CITAZIONE
Nuova e importante scoperta archeologica ad Atene,nel quartiere di Acharnon:sono tornati alla luce i resti di un antico teatro,probabilmente quello in cui Aristofane mise in scena alcune delle sue piu' celebri commedie.La notizia e' stata annunciata dai giornali greci,ricordando che del teatro si conosceva l'esistenza ma finora non si era mai trovata traccia ne' il luogo esatto in cui fosse ubicato.La scoperta e' avvenuta casualmente da parte di operai che stavano realizzando le fondamenta di un'abitazione di quattro piani.Sul luogo sono intervenuti gli archeologi della Soprintendenza di Atene,che dagli scavi sono riusciti a far emergere 15 livelli di gradinate riservate al pubblico all'interno di un teatro che fu edificato tra il V e il IV secolo a.C.Secondo gli archeologi,Aristofane,considerato il principe della commedia greca classica,allesti' proprio in questo teatro del quartiere Acharnon la commedia "Gli Acarnesi".Gli scavi continueranno anche nei prossimi mesi per cercare di portare alla luce tutto il perimetro del teatro di 2400 anni fa.Negli Acarnesi Aristofane immagina che il cittadino Diceopoli(il cui nome significa cittadino giusto) stipuli una pace con gli ateniesi a titolo assolutamente personale.

www.capitoloprimo.it/index.php?opti...1105&Itemid=447
http://archeoblog.perdomani.net/2007/atene...-di-aristofane/
http://phdiva.blogspot.com/2007/02/archarnians-theatre.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Aristofane
www.andriaroberto.com/nuova_pagina_85.htm
www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_170207.htm

Tesoro minoico a Creta (12-11-05).
CITAZIONE
Gli archeologi hanno trovato a Creta un vero e proprio tesoro archeologico contenente alcuni degli esemplari piu' antichi di scrittura greca.Le scoperte sono state riportate alla luce presso un sito abbandonato da tempo,su una collina che sovrasta il porto di Chania nella Creta occidentale,che e' stata identificata con la citta' minoica di Kydonia.Tra le scoperte si trova un'anfora contenente un testo intatto scritto in lineare B,il linguaggio della corte di Micene dove regno' il leggendario re Agamennone.Sono state trovate inoltre due tavolette di terracotta contenenti testi in lineare A,un alfabeto ancora piu' antico,usato 1700 anni prima dell'era comune-che non e' ancora stato decifrato.Gli archeologi hanno trovato evidenze di un grande incendio che potrebbe avere distrutto la citta' attorno al 1450 a.c.Scavi ulteriori hanno scoperto tracce di una strada e di due forni per la ceramica del periodo romano.In una dichiarazione,il ministro per la cultura greco ha dichiarato che l'area sara' trasformata in un museo all'aria aperta,con i fondi dell'Unione Europea.I ricercatori hanno trovato tracce di un cimitero contenente anfore e urne funerarie databile al periodo in cui gli antichi greci invasero la Sicilia nel tardo V secolo a.C.I vasi contenenti ossa di infanti,indicano forse un alto tasso di mortalita' infantile a quel tempo.

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_121105.htm

L'antica Aptera,a Creta,rivela dei segreti sepolti (18-03-06):
CITAZIONE
Due ampi monumenti funerari,uno con una camera sotterranea di sepoltura,sono stati scoperti dagli archeologi alla fortezza dell'antica Aptera,nella prefettura di Hania,Creta.La fase finale del lavoro,a cura del 25esimo Eforato delle antichita' preistoriche e classiche,e' finalizzata ad evidenziare il luogo in generale e,piu' specificamente,a stabilizzare le strutture architettoniche molto alte e a riportare alla luce le antiche mura.La scoperta di queste tombe e' importante anche in quanto si sono rivelate agevolmente accessibili dalla citta' di Hania.Gli scavi hanno rivelato la lunghezza totale della fortezza (3.480 metri),che si data a poco oltre la meta' del IV secolo a.c.L'attenzione si e' concentrata per ora sul lato occidentale,ove si trova il cimitero.Gli scavi,diretti dall'archeologa Vanna Niniou-Kindeli,hanno scoperto inizialmente una delle entrate della citta' e una torretta rettangolare.Gli strati recano tracce delle battaglie durante il periodo ellenistico,con resti delle tombe di neonati e infanti della seconda meta' del IV secolo,vicino alla torretta.Presso il monumento dell'eroe,sono stati trovati due grandi monumenti in buone condizioni.Il piu' impressionante dei due,secondo gli esperti,ha un mausoleo sotterraneo ben strutturato,raggiunto da una scala e da un'anticamera.E' costituito con grandi plinti di pietra.Nelle pareti si possono ancora vedere i ganci metallici usati per appendere le lampade.Nella camera principale si trovano quattro tombe di pietra,saccheggiate parzialmente nel VI o VII secolo d.C.,quando altre tombe furono scavate al sito.I due monumenti si datano probabilmente al I-II secolo d.C.,anche se il monumento sotterraneo potrebbe essere stato costruito durante il periodo ellenistico.Altri reperti trovati includono lastre di pietra,contenitori di ceramica,lampade,proiettili per le catapulte e monete.

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_180306.htm

Scavi sull'isola greca di Keros (09-01-06):
www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_090106.htm

Città dell'Età del Bronzo su un'isola greca (14-09-05):
CITAZIONE
Archeologi greci hanno scoperto i resti "ben preservati" di un'ampia città greca databile al 1900 a.C. sull'isola delle Cicladi di Andros.Si trovano nell'area almeno quattro edifici ed una strada che si ritiene conducesse ad una piazza.Una varietà di oggetti,principalmente di ceramica,è stata scoperta all'interno dell'edificio,inclusa un'ampia giara da conservazione decorata,vasi e contenitori,e strumenti di pietra,molti dei quali intatti.I ricercatori hanno trovato un numero di incisioni nella roccia ai confini della città,che giace all'estremità sud-occidentale di Cape Plaka,presso il sito fortificato di Strofilas,un insediamento neolitico risalente al 4000 a.C.Le incisioni ritraggono imbarcazioni ed una combinazione di altri simboli - una testa umana circondata da un paio di braccia con le mani aperte,un paio di piedi ed un simbolo circolare che si ritiene rappresenti il sole - gli archeologi sospettano corrisponda ad una divinità adorata dagli abitanti.I simboli sono simili ad alcuni segni trovati a Strofilas,a suggerire che gli abitanti della comunità fortificata spostavano i loro carichi attraverso il mare alla fine del Neolitico,attorno a 3.300 anni or sono.

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_140905.htm
www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_070901.htm
http://qn.quotidiano.net/2001/09/07/251918...dell-Egeo.shtml
www.anistor.gr/english/enback/a014.htm

Il tempio scoperto di recente ad Apollonia (vecchia città-stato greca, oggi in territorio albanese) (12-04-05):
CITAZIONE
Archeologi dell'Universita' di Cincinnati (UC) hanno scoperto un tempio greco in precedenza sconosciuto nell'antica citta'-stato greca di Apollonia.Il tempio monumentale e' "il terzo del suo genere ad essere scoperto ad Apollonia,e solo il quinto in tutta l'Albania" ha dichiarato Jack L.Davis,professore di Archeologia all'Universita' di Cincinnati.Davis e' codirettore di un team internazionale che ha individuato il tempio in un sito rurale in quella che e' l'Albania del tempo presente.Il primo indizio si era avuto piu' di 40 anni or sono,quando un coltivatore sul suo trattore aveva scoperto figurine di terracotta all'esterno delle mura di Apollonia.Il sito sembrava racchiudere i resti di un santuario.Un team albanese-russo lo aveva esplorato,e trovato cosi' tracce di mura di mattoni,e datato centinaia delle figurine al IV-II secolo a.C.Il lavoro era proseguito senza note di rilievo e la rottura delle relazioni sovietico-albanesi,nel 1960,aveva lasciato inedito molto del materiale recuperato.Nel 2002 gli archeologi albanesi hanno condotto una survey superficiale.Tracciando una griglia immaginaria a livello immediatamente sottostante le antiche mura di Apollonia,fino al Mare Adriatico,i membri del team hanno iniziato a cercare reperti nascosti tra il pietrisco e la vegetazione.Hanno trovato molte altre statuette,una tarda iscrizione greca,un piccolo altare di pietra e ceramiche di molto precedenti.La combinazione di figurine,che spesso indicano antichi luoghi di venerazione,e le ceramiche piu' antiche,ha condotto il team a pensare che il sito fosse ben precedente a quanto si era stimato negli anni 60,risalendo almeno al Periodo Arcaico.Ora e' necessario condurre nuovi scavi.Le prove-tra cui una fondazione di blocchi ampi e regolari,scoperta da un'impresa di costruzioni nel 1997-indicherebbe che un tempio vero e proprio,e non solo un santuario,occupasse il sito.Ma sono state incontrate difficolta' con la famiglia albanese proprietaria dell'area dal 1928,che si mostra riluttante a concedere l'autorizzazione allo scavo;e cresce la preoccupazione per la preservazione dei reperti,poiche',negli anni,la famiglia Bonjaket-questo e' il suo nome-ha trovato,tenuto e venduto molti reperti.In altre sezioni dell'area,il team ha trovato reperti che "testimoniano una ricca storia di antiche pratiche cultuali al sito"ha spiegato Davis,incluse figurine di terracotta di due figure piegate,un maschio ed una femmina,che i membri del team non avevano mai visto prima."Sono straordinarie,se non uniche nel mondo Greco"ha detto Davis.Il team ha anche trovato e ricostruito una lapide funeraria che onora una donna.In greco recita che "aveva 60 anni e che suo figlio aveva eretto il monumento in suo onore".E dice anche "Addio".La datazione esatta del tempio non e' ancora sicura,ma gli esperti ipotizzano si possa far risalire tra il VI-inizio V secolo a.C. in tempi classici o arcaici(ed i membri della facolta' di studi classici della UC stanno ricercando le origini delle figurine e degli altri manufatti).Davis e il suo team continueranno la loro battaglia con la famiglia Bonjaket,poiche' il sito ha "un'importanza straordinaria e singolare per l'archeologia albanese e per la storia della colonizzazione greca dell'Adriatico".

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_120405.htm
www.uc.edu/news/NR.asp?id=3478
www.uc.edu/news/NR.asp?id=2601
www.magazine.uc.edu/1205/digging.htm
http://albania.curtprins.com/apollonia.html
www.geocities.com/albaland/archaeology/
http://it.wikipedia.org/wiki/Apollonia

Il sindaco di Rodi intende ricostruire il Colosso (11-02-05):

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_110205.htm
http://spazioinwind.libero.it/popoli_antic...losso-Rodi.html
http://spazioinwind.libero.it/popoli_antic...inore/Rodi.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Colosso_di_Rodi
http://it.wikipedia.org/wiki/Rodi
www.capurromrc.it/mappe/!28rodiporto.html
https://i81.photobucket.com/albums/j240/Gum...susofRhodes.jpg
www.ccds.charlotte.nc.us/History/Eu...oll/carroll.htm
www.billmunnsgallery.com/swgallery.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Colossus_of_Rhodes
www.waltm.net/wonder1.htm
www.mlahanas.de/Greeks/Temples/ColossusRhodes001.html

Oggetti di uso domestico da un sito dell'Età del Bronzo a Thera,rivelano una società altamente sviluppata (07-02-04):
CITAZIONE
Nel corso dell'Eta' del Bronzo,gli abitanti dell'isola usavano il fuoco per prendersi cura dei bisogni quotidiani,dalla nutrizione agli atti cerimoniali.Per eoni,il fuoco e' stato una fonte di fascino per tutte le culture.Nel corso dell'Eta' del Bronzo,gli abitanti dell'isola di Thera(Santorini) non solo sfruttavano il suo potere,ma lo usavano per risolvere molti problemi della vita quotidiana,secondo il professor Christos Doumas.Era questa una societa' che aveva raggiunto il culmine del suo sviluppo,culturale ed economico,poco prima di essere seppellita sotto svariate tonnellate di lava.Doumas spiega gli usi del fuoco a casa,nella preparazione del cibo,nell'economia e negli atti cerimoniali.Diversi ritrovamenti hanno di recente scoperto,nel corso degli scavi ad Akrotiri nuovi dettagli della vita quotidiana,principalmente durante l'Eta' del Primo e del Medio Bronzo.Forni,differenti tipi di recipienti di cottura,teglie da forno,spiedi rotanti e fornetti portatili sembrano essere stati oggetti tipici di ogni abitazione;tutti questi implementi sono stati inventati per sfruttare al meglio le proprieta' del fuoco.Come e' evidente dalle rovine del III millennio a.c.,si trattava di un corredo comune in tutte le case.I forni,consistenti di una sezione inferiore per contenere il fuoco ed una superiore per cuocere,si datano al Medio periodo Cicladico.Nelle tarde Eta' Cicladiche sono state trovate pietre o implementi d'argilla,parzialmente sommersi dalla terra."Queste aree sembrano aver funzionato per l'estinzione dei fuochi,o per lo smaltimento del carbone e la conservazione di carburante"ha dichiarato Doumas.L'uso di contenitori a tre piedi(conosciuti nel nord dell'Egeo dall'inizio della prima Eta' del Bronzo)sembrano anche essere diffusi."E' l'ampio uso e' indicativo dei mutamenti nelle abitudini dietetiche per una frequente bollitura dei cibi"ha dichiarato Doumas."Dall'analisi dei contenitori a tre piedi del Tardo Cicladico,e' stato scoperto che l'argilla conteneva considerevoli quantitativi di mica,che li rendeva resistenti alle alte temperature"ha aggiunto.Le analisi mostrano i resti di grassi,ad indicare l'elevato tasso lipidico della loro dieta.Queste pignatte portatili avevano gambe lunghe e non erano usati solo per cucinare,ma anche per il riscalfdamento nei mesi invernali.I ritrovamenti includono anche lunghi oggetti piatti con incisioni su un lato,usati come base per spiedi e trovati solo nelle tenute del Tardo Cicladico,usualmente a coppie.Erano assolutamente stabili ed avevano uno o due manici a forma di gancio sui lati esterni.Un altro peculiare implemento di argilla trovato negli scavi ea piu' probabilmente la base di una torcia,secondo Doumas.L'illuminazione era anche raggiunta per mezzo di un numero di differenti tipi di lampade,in varieta' portatile e da tavola,un gran numero delle quali sono giunte fino a noi.Il fuoco era usato nella produzione della ceramica,in metallurgia,nella manifattura dei tessuti e nella produzione del miele,come e' evidente dai bellissimi,piccoli implementi forati usati come affumicatoi per le api.

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_070204.htm
http://images.google.it/images?q=akrotiri&...it&start=0&sa=N
www.ancient-greece.org/images/ancie...tiri/index.html
www.therafoundation.org
http://en.wikipedia.org/wiki/Santorini
www.culture.gr/2/21/211/21121m/e211um18.html

Città fortificata ad Andros (07-09-01):

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_070901.htm
www.villadora.gr/english/view_AncStrofilasEN.htm
www.anistor.co.hol.gr/english/enback/a014.htm
www.androsweb.gr/rm/p005re.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Andros
www.greekhotel.com/cyclades/andros/photo-gallery.htm

Palazzo mitico dissotterrato dagli archeologi (16-05-01):
CITAZIONE
Il mitico Palazzo del Re Giasone sembra essere il complesso dissotterrato dagli archeologi al sito archeologico di Pagasitikos Bay,dove erano posizionati gli antichi Iolkos.Secondo il giornale di Atene "Ethnos",gli scavi sono iniziati nel 1977 e hanno portato alla luce una citta' che si crede essere Iolkos.L'annuncio e' stato dato nel corso di una conferenza stampa sulla ricchezza archeologica della regione di Volos.La citta' antica fu al suo culmine nel XV-XII secolo a.C.,mentre il complesso del palazzo fu al suo culmine nel XIV-XIII secolo a.C.,un periodo durante il quale ebbe luogo la mitica spedizione degli Argonauti.

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_160501.htm
www.sullacrestadellonda.it/mitologia/giasone.htm
www.teatrostudio.it/images/Foto%20Medea.htm
http://en.wikipedia.org/wiki/Argonauts
http://en.wikipedia.org/wiki/Jason
www.einaudiscuola.it/enciclopedia_a...emmi/iolco.html

Il sito dell'antica Iolco (Iolcos) e' stato identificato con quello dell'attuale Volo (Volos):

http://en.wikipedia.org/wiki/Volos
www.clickhere.gr/content/chtravelpr...travel_tourid=4
http://grecja.home.pl/galerie/tesalia/volos3.htm
www.mlahanas.de/Greece/Cities/Volos.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Iolcos
http://en.wikipedia.org/wiki/Dimini
www.capurromrc.it/mappe/00000dimini.html
www.geocities.com/yongmax/call_dim.htm
www.imicomp.com/dim_pic.htm
http://9dim-volou.mag.sch.gr/dimini.1JPG.jpg
http://perso.orange.fr/atil/atil/y18.htm
www.unige.ch/lettres/archeo/introdu...ue/dimini1.html
http://images.google.it/images?q=dimini+gr...0&sa=N&filter=0

Cranio di Mesopithecus dissotterrato a Chalkidiki (25-07-06):
www.laportadeltempo.com/Paleontolog...aleo_250706.htm

Edited by RAGNOUOMO - 21/1/2013, 00:48
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 5/4/2007, 01:49




Torniamo ad occuparci ^_^ del nostro buon vecchio Ulisse.

Ingegneri al lavoro per ritrovare Itaca (26-03-07):

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_260307.htm
CITAZIONE
Una compagnia di ingegneri e geologi ha accettato di prendere parte ad un progetto archeologico per trovare l'isola di Itaca,luogo natio del leggendario eroe omerico Ulisse.Si e' pensato a lungo che l'isola di Ithaki nel Mar Ionio potesse essere l'isola che Omero uso' per l'ambientazione del suo poema epico "L'Odissea" nel quale il re Ulisse compie un periglioso viaggio di dieci anni per tornare a casa dopo la Guerra di Troia.

Ma l'archeologo dilettante inglese Robert Bittlestone ritiene che la Itaca omerica non sia piu' un'isola separata,ma che si sia unita col tempo all'isola di Cefalonia,per via di spostamenti di rocce causati da sommovimenti tellurici.La teoria potrebbe spiegare le discrasie tra Ithaki e la descrizione omerica dell'isola di Ulisse."Poiche' nessuno e' stato capace di trovare Itaca,si e' pensato che l'Odissea fosse una specie di "Signore degli Anelli"-ha dichiarato Bittlestone in un'intervista."Ma noi vorremmo dimostrare che Itaca e' un luogo reale...beninteso,soltanto Itaca...non anche che Ulisse sia realmente esistito".

Il Fugro Group,la compagnia di ingegneri aventi sede in Olanda,usera' per le rilevazioni equipaggiamenti ad altissima tecnologia solitamente utilizzati nelle esplorazioni per gas e combustibili.I lavori dovrebbero iniziare quest'estate,e durare circa tre anni.Anche la Societa' Geologica Greca sponsorizza la ricerca.Per verificare la teoria,ingegneri e geologi esamineranno le rocce dove Bittlestone ritiene si trovasse una volta uno stretto canale marino,che probabilmente separava Cefalonia da una penisola piatta chiamata Paliki.

Sperano di scoprire se fosse fatta di roccia solida o detriti,il che suggerirebbe che Paliki una volta fu un'isola.Omero descrive Itaca come pianeggiante e "lontana nel mare" mentre Ithaki e' montagnosa e non e' la piu' lontana delle isole Ionie.Paliki,d'altro canto,e' generalmente piatta e potrebbe teoricamente essere stata la piu' lontana delle isole.Cefalonia giace su un'area sismicamente attiva,ed e' stata colpita anche la scorsa domenica da un terremoto di magnitudine 5,9 seguito da numerose scosse di assestamento lunedi'.

La compagnia spingera' dei sensori in profondita' nella roccia,e probabilmente proseguira' le indagini con un'analisi sonar del fondo del mare,come anche mediante rilevatori di materiale dall'elicottero e sensori sottomarini calati in acqua tramite navi.Bittlestone,consulente amministrativo,dice di essere venuto a conoscenza della teoria,mentre si informava per una vacanza in Grecia nel 2003 e che ha ottenuto sostegno da due accademici inglesi che sembravano attratti dallo scavare Paliki (Laportadeltempo.com).

www.federalnewsradio.com/?nid=84&sid=1098454

Edited by RAGNOUOMO - 21/1/2013, 00:51
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 17/2/2008, 11:35




Scoperte archeologiche sul monte Lykaion (12-02-08):
CITAZIONE
Archeologia:ritrovamenti sul monte Lykaion rivelati dal "New York Times".Uno studioso:"Culto di una divinità suprema".Mistero a Olimpia.Un altro dio prima di Zeus.Scoperti resti di sacrifici di 5.000 anni fa.Resti di sacrifici a una divinità sconosciuta di cinquemila anni fa sono affiorati sotto quello che rimane un altare dedicato a Zeus,sulla cima del monte Lykaion,in Grecia,una trentina di chilometri da Olimpia.

Scavando sotto le pietre bruciate dai fuochi sacrificali dell'altare destinato al signore dell'Olimpo,sono state rinvenute diverse ossa di pecore e capre,oltre a frammenti di terracotta bruna,privi di decorazioni,che hanno permesso di datare i più antichi rituali al 3000 avanti Cristo.Una data ben più antica di quella dell'altare superiore attorno al quale sono stati trovati frammenti di oggetti di bronzo e un sigillo di epoca minoica con un'incisione raffigurante un toro,l'animale sacro a Zeus.David Gilman Romano,direttore della missione archeologica della Pennsylvania University che ha fatto la scoperta,ripresa dal New York Times,non si pronuncia sull'identità del dio a cui erano destinati i sacrifici e considera prematura qualsiasi conclusione.

"In epoca preistorica - ha comunque fatto notare Jack Davis,direttore dell'American School of Classic Studies ad Atene - in Grecia era praticato un culto a un dio supremo che poteva manifestarsi sia con forme maschili che femminili,ma non possiamo dire nulla prima di avere identificato la vera natura dei resti".

Il fatto che il luogo di culto dedicato a una sconosciuta divinità preistorica si trovi proprio sotto l'altare di Zeus,non sorprende gli archeologi.L'usanza di occupare vecchi santuari e dedicarli a nuovi dei è una pratica ben nota a tutta l'antichità:moltissime chiese cristiane,ad esempio,furono costruite sui resti di templi di divinità pagane,spesso come segno di vittoria sul paganesimo,ma anche per "sfruttare" la sacralità del luogo,profondamente sentita dalle popolazioni locali.Il monte Lykaion è tradizionalmente considerato il luogo di nascita dello stesso Zeus,ma i resti rinvenuti risalgono ad almeno 900 anni prima dell'arrivo in Arcadia di genti di lingua greca,provenienti dai Balcani settentrionali.

Inoltre,come testimoniano alcune tavolette scritte in Lineare B,un'antica forma di scrittura greca,le più lontane testimonianze del culto di Zeus non vanno oltre il 1400 avanti Cristo.Impossibile,quindi,identificare la divinità senza nome con il re dell'Olimpo.E' molto probabile,invece,che la posizione del luogo sacro - in cima a una montagna,esposto ai venti,alla pioggia,al fulmine e ai terremoti - abbia indotto i nuovi arrivati a identificare il dio preistorico con il loro Zeus,signore del fulmine.Il geologo della missione della Pennsylvania ha fatto anche notare che il luogo di culto si trova all'incrocio di tre faglie sismiche e questo potrebbe avere indotto sia i greci sia i loro predecessori a collocare proprio in quell'area il santuario di una divinità relazionata alle forze della natura.

In epoca greca,l'altare sul Monte Lykaion era meta di pellegrinaggi e fu descritto da Pausania nel II secolo dopo Cristo:"Sul punto più alto della montagna c'è un monticolo di terra che forma l'altare di Zeus Lykaios,e da qui si può vedere gran parte del Peloponneso.Davanti all'altare,sul lato orientale,ci sono due pilastri sui quali c'erano una volta due aquile dorate".Poi,con la consueta sufficienza verso tutto quello che non conosceva,aggiunse:"Su questo altare loro sacrificano in segreto a Zeus Lykaios.Io sono stato riluttante a indagare i dettagli del sacrificio lasciandoli così come sono sempre stati".Probabilmente,se fosse stato un po' meno distaccato,avrebbe potuto raccontarci qualcosa di più e magari lasciare un indizio utile all'identificazione del misterioso signore della montagna.

http://paganesimo.blogspot.com/2008/02/mis...o-prima-di.html
www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_050208.htm
http://corinth.sas.upenn.edu/lykaion/lykaion.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Lycaeus
www.archeomedia.net/articolo.asp?st...rte%20e%20scavi
http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761567582/Crono.html
http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761557392/Zeus.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Crono
www.uc.edu/news/NR.asp?id=7814
www.eurekalert.org/pub_releases/200...p-nda012408.php
www.eurekalert.org/multimedia/pub/6...php?from=108051
www.geologynews.net/story.asp?ID=26...n%20in%20Greece
http://www.google.it/search?q=lykaion+arch...iw=1280&bih=589

Edited by RAGNOUOMO - 6/10/2011, 09:38
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 18/4/2008, 08:05




Tomba di 3.000 anni fa ritrovata sull'isola greca di Lefkada (06-03-08):
CITAZIONE
Lavori stradali sull'isola occidentale greca di Lefkada hanno svelato un'importante tomba parzialmentre distrutta,con manufatti datati a più di 3.000 anni or sono.La scoperta potrebbe riaprire un dibattito annoso,circa la terra natale di Odisseo,il leggendario eroe omerico.La scoperta è una versione in miniatura delle ampie e opulente tombe costruite dai sovrani di Grecia durante l'era micenea,che terminò attorno al 1100 a.C.Sebbene dozzine di tombe siano state trovate sul continente e a Creta,monumenti funebri sotterranei stile alveare sono molto rari presso le isole del Mar Ionio,e finora non erano mai stati trovati a Lefkada.Con un diametro di tre metri,la tomba è molto piccola se paragonata ad altre,come la tomba di Atreo a Micene,che misura più di 14 metri,ed è formata di pietre che misurano fino a 120 tonnellate ciascuna.La tomba conteneva scheletri umani,ceramiche in cocci,due sigilli di pietra,perle di pietre semipreziose,strumenti di rame,e pesi di argilla.

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_060308.htm
http://translate.google.com/translate?hl=i...l%3Dit%26sa%3DG
www.brisbanetimes.com.au/articles/2...4402593183.html
www.youtube.com/watch?v=1ysoCbhA68Y
www.youtube.com/watch?v=_F2_mCzGUMc
www.youtube.com/watch?v=WTram2vUv2g
www.youtube.com/watch?v=88urnPrWtOE

In Grecia,tracce di un'operazione al cervello di 1800 anni fa (11-03-08):
CITAZIONE
Una equipe di archeologi greci ha annunciato di aver scoperto sullo scheletro di una giovane donna tracce di un'operazione al cervello fatta 1.800 anni fa.Secondo gli archeologi,la donna sarebbe deceduta durante o subito dopo l'operazione.Sebbene riferimenti letterari antichi siano abbastanza frequenti su questo tipo d'intervento,prove concrete di trapanazione del cranio sono molto rare in Grecia.Il capo della equipe di archeologi ellenici,Ioannis Graikos,ha precisato che lo scheletro è stato rinvenuto durante scavi condotti lo scorso anno nei pressi di Veria,una cittadina 75 chilometri ad ovest di Salonicco."Riteniamo di aver scoperto una caso di chirurgia cerebrale piuttosto complicata che solo un medico altamente specializzato aveva potuto effettuare",ha affermato Graikos.

www.laportadeltempo.com/Grecia/gre_110308.htm
www.scienze.tv/node/3194
www.latimes.com/news/science/la-sci...1,2059397.story
www.repubblica.it/2006/05/gallerie/...o-grecia/1.html

Edited by RAGNOUOMO - 6/10/2011, 12:23
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 30/7/2009, 22:40




Una campagna di scavo in corso a Salamina (Grecia) forse potrebbe confermare la storicità di un mito omerico (25-07-09):
CITAZIONE
Archeologi greci stanno riportando alla luce sull'isola di Salamina un grande momumento funebre che si crede in onore del mitico eroe Aiace Telamonio,ciò che confermerebbe definitivamente la storicità della Guerra di Troia cantata da Omero."Al momento è un'ipotesi di lavoro,ma se al termine degli scavi avremo la conferma che si tratta del cenotafio di Aiace,ciò avrà conseguenze straordinarie",dice all'Ansa Yannos Lolos,l'archeologo che lavora da 15 anni sull'isola teatro della vittoria navale sui Persiani nel 480 a.C.Lolos riportò alla luce nel 2006,in località Kanakia,il Palazzo di Aiace,ultimo re di Salamina e la cui scomparsa a Troia contribuì probabilmente all'abbandono dell'isola.Il ritrovamento della reggia ha già rappresentato un passo fuori dal mito per la guerra di Troia,essendo uno dei rari casi in cui un edificio miceneo può essere attribuito a un eroe omerico.Il palazzo risulta infatti abbandonato posteriormente alla caduta di Troia,poco dopo il 1200 a.C.,e le sue rovine si trovano nel luogo indicato dal geografo Strabone molti secoli dopo.Ma l'edificio non ha fornito conferme epigrafiche.Ciò che invece appare possibile ora nel caso di un più tardo Temenos (luogo di culto) individuato nei pressi della reggia."Quello che abbiamo rinvenuto,con la mia collega Christina Marabea,sulle pendici sud occidentali dell'Acropoli-spiega Lolos-è un tumulo circondato da mura che contiene una piattaforma cerimoniale che suggerisce un cenotafio",si suppone in onore di Aiace,in mancanza del suo corpo sepolto a Troia.Adiacente al cenotafio sta emergendo anche il Temenos il cui collegamento con l'eroe omerico è testimoniato da una tarda iscrizione proveniente dall'Acropoli di Atene che parla di un luogo di culto in onore di Aiace nei pressi dell'antica acropoli di Kychreia,l'attuale Kanakia.

http://mitigreci.blogspot.com
http://archiviostorico.corriere.it/2009/lu...090725055.shtml
http://it.wikipedia.org/wiki/Salamina
http://it.wikipedia.org/wiki/Cenotafio

CITAZIONE
Nel 2001,l'archeologo Yannos Lolos cominciò degli scavi nelle rovine di un antico palazzo miceneo,sull'isola di Salamina,che si pensa sia potuto essere la reggia di Aiace.Le rovine sono state portate alla luce nei pressi del villaggio di Kanakia di Salamina,a pochi chilometri al largo di Atene.La struttura copre un'area di 750 metri quadrati ed è composta da una trentina di stanze.Pare essere stata abbandonata all'incirca all'epoca della Guerra di Troia.

http://it.wikipedia.org/wiki/Aiace_Telamonio
www.canino.info/inserti/monografie/...ttore/index.htm
www.sapere.it/gr/ArticleViewServlet..._ASSET_10214363
http://books.google.it/books?id=PQXTkQjDq6...aiace+telamonio
http://en.wikipedia.org/wiki/Ajax_(mythology)
http://archiviostorico.corriere.it/2006/ap...060430108.shtml
www.usatoday.com/tech/science/2006-...ax-palace_x.htm
www.theepochtimes.com/news/6-4-28/40934.html

Colpo di scena:la tomba di Alessandro Magno è a Vergina,in Macedonia? (22-11-08)
CITAZIONE
La tomba di Alessandro Magno non va cercata in Egitto come creduto per secoli,ma si trova a Vergina,70 chilometri da Salonicco.Lo sostiene lo studioso greco Triantafyllos D. Papazois,secondo il quale Alessandro sarebbe sepolto nella tomba dove si crede si trovino i resti del padre Filippo II.Secondo Papazois il corpo di Alessandro,sepolto in Egitto,venne recuperato e trasportato in Macedonia ai tempi del re Antigono Gonata,salito al trono nel 277 a.C.

www.wuz.it/spettacolo/71438/tomba-a...ro-vergina.html

CITAZIONE
Che fine ha fatto il corpo di Alessandro Magno?Uno dei più grandi misteri dell'archeologia ha forse trovato ora una risposta.Secondo lo studioso greco Triantafyllos D. Papazois il conquistatore non va più cercato,come si è fatto nei secoli,in Egitto,ad Alessandria o all'oasi di Siwa,ma è sotto i nostri occhi a Vergina,antica capitale del Regno di Macedonia,70 Km da Salonicco."Nella grande tomba visitata da milioni di persone e che si crede contenga i resti di Filippo II,si trova invece il corpo del figlio",dice Papazois,storico e generale già docente di strategia militare.Che nella tomba di Vergina non ci sia Filippo II (382-336 a.C.) non è l'ipotesi isolata di uno studioso,ma opinione diffusa ormai tra gli esperti.Il paleantropologo Antonis Bartsiokas ha dimostrato grazie all'analisi delle ossa che esse non hanno nessuna delle peculiarità o ferite attribuite dagli storici al re macedone.E c'è ampio consenso anche sul fatto che gli oggetti,inclusa la corazza di ferro e oro,trovati nella tomba siano di una generazione posteriore a quella di Filippo,e appartengano probabilmente ad Alessandro.Anche se alcuni studiosi sembrano ritenere che il corpo sia quello del fratellastro Filippo III che regnò brevemente dopo di lui."No,escludo che nella tomba vi sia il corpo del fratellastro",afferma Papazois fondandosi sull'esame delle ossa e sulla scena di caccia che nella tomba dipingerebbe lo stesso Alessandro.

http://iltempo.ilsole24ore.com/spettacoli/...lla_tomba.shtml

CITAZIONE
Tesi contestata.La studiosa americana Elizabeth Carney,uno dei principali esperti su Alessandro,contesta la tesi di Papazois:"Non riesco ad immaginare una ragione per cui i Tolomei avrebbero permesso ad Antigonos Gonatas di riprendersi Alessandro-dice-E ci sono testimonianze ininterrotte sulla presenza del corpo in Egitto almeno fino ai tempi di Caracalla"."Quello che videro gli imperatori romani fu un altro corpo messo al posto di Alessandro",risponde Papazois.Bartsiokas da parte sua rileva che se nella tomba non c'è Filippo II,dire che vi giaccia Alessandro è andare troppo oltre.

www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=3672
http://it.wikipedia.org/wiki/Vergina
http://it.wikipedia.org/wiki/Filippo_III_Arrideo
http://en.wikipedia.org/wiki/Philip_III_of_Macedon
www.kzu.ch/fach/as/aktuell/2000/04_...ina/verg_09.htm
www.tdpapazois.gr/english_research.pdf
www.tdpapazois.gr/en_mel/12.pdf
http://books.google.it/books?id=ta2VIAqBXO...APAZOIS+VERGINA

Ritrovata l'antica Elice/Helike

Nel 373 a.C. l'antica città,situata nel Golfo di Corinto,fu distrutta da un massiccio terremoto e da un conseguente tsunami,scomparendo letteralmente dalla faccia della terra.Poichè era dedicata a Poseidone,possedeva un grande tempio a lui consacrato e scomparve in un sol giorno a seguito di terremoti e inondazioni,secondo alcuni avrebbe dato lo spunto a Platone per creare il mito di Atlantide.

www.google.it/maps/place/Gulf+of+Corinth/
http://it.wikipedia.org/wiki/Golfo_di_Corinto
http://en.wikipedia.org/wiki/Gulf_of_Corinth
www.dailymotion.com/video/x226078_b...ntis_shortfilms


www.bbc.co.uk/science/horizon/2001/helike.shtml

Il Timeo e il Crizia,dove si parla dell'isola perduta,furono scritti intorno al 360 a.C.
La tragedia di Helike avvenne nel 373 a.C. e destò grande impressione.
Durante il suo periodo d'oro, Helike fu leader della Lega Achea.

http://amphipolis.gr/it/uncovering-the-lost-city-of-helike

CITAZIONE
(197) Nettuno [Poseidone] onoravasi dagl'Ioni fin da quando essi erano nel Peloponneso,ed eliconio il chiamavano dalla città d'Elice [Helike] dov'esso aveva un tempio santissimo.

Cacciati dagli Achei e ridottisi in Attica,quindi cercando fortuna sulle marine d'Asia,ne trasferirono il culto,e gli eressero altari dinnanzi a Mileto ed in Teo (Paus l. VII,c.29).

(198) Alcuni presumono che il poeta nel XX dell'Iliade (v.403) alluda a queste feste parlando del toro che mugge allorchè è tratto al re eliconio;ed altri che abbia inteso parlare dei sacrifici che si celebravano in Elice.Duravano tali riti sino all'età di Strabone (l. VIII) appresso il quale più cose veder si posseno su questo proposito.

S'impari anche da Diodoro (l. XV) a qual ruina la divina vendetta abbia sprofondato Elice pel disprezzo che questa città usò ai deputati degl'Ioni.

http://books.google.it/books?id=xbMTAAAAQAAJ&dq=
http://books.google.it/books?id=RK5AAAAAcAAJ&dq=
http://it.wikipedia.org/wiki/Ioni

CITAZIONE
Dello sconvolgimento tellurico del 373/2 vennero offerte due spiegazioni,una naturale che abbiamo appena esaminato in Aristotele e in Callistene e una sul piano etico-religioso,che interpretava il fenomeno come la punizione di un atto di empietà.Questa seconda tradizione è attestata con ampiezza e cura decrescente da Diodoro,Strabone e Pausania e fra i tre il geografo ci conserva fortunatamente il nome della sua fonte,Eraclide Pontico.

Le linee della vicenda sono riassumibili brevemente:gli inviati delle città dell'Asia Minore facenti parte dell'anfizionia [lega sacrale di città che gravitavano attorno ad un particolare santuario] del Panionion si recarono nel Peloponneso presso la lega achea per ottenere gli [...] dell'altare di Poseidone Eliconio sul quale un oracolo voleva che sacrificassero;nonostante il parere favorevole della lega,gli abitanti di Elice rivendicarono il controllo autonomo del tempio di Poseidone e intervennero contro gli ambasciatori.

http://books.google.it/books?id=Yaa0YXIkFqkC&dq=
www.treccani.it/enciclopedia/panion...;-Arte-Antica)/
http://en.wikipedia.org/wiki/Panionium

CITAZIONE
A proposito dei presentimenti animali rispetto alle catastrofi,E. conserva la tradizione che gli abitanti di Elice commisero empietà nei confronti degli invitati degli Ioni uccidendoli sugli altari e che poi,cinque giorni prima che la città venisse annientata,gli animali che vi si trovavano emigrarono in massa verso l'interno,lasciando stupefatti gli Elicei.

Durante una notte si verificò un sisma che sconvolse la zona e sopravvenne un'ondata che fece scomparire la città;in quell'occasione perirono anche dieci navi spartane che erano alla fonda.


La menzione della catastrofe di Elice,avvenuta in seguito a uno tsunami nel 373 a.C.,è da E. inquadrata in un rapporto fra empietà degli Elicei e punizione divina che ha forti radici nella tradizione;anche il cenno alla dinamica del fenomeno naturale è corretto ma non originale.

La notizia nuova per cui il passo di NA risulta interessante è quella della presenza di una squadra navale spartana nel porto di Elice,che fatalmente condivise il destino dei suoi abitanti:ci sono altri elementi infatti per ipotizzare nella seconda metà degli anni '70 del IV secolo uno scenario di rapporti politici in cui la rinascita del Panionion a Micale fosse propiziata da Sparta con l'appoggio degli Achei:il rifiuto di Elice,che era sede del santuario federale di Poseidone,a prestare assistenza culturale agli Ioni (il "sacrilegio" variamente riferito dalle fonti) frustrò in una prima fase il progetto,poi concretizzato dopo la scomparsa della città.

http://books.google.it/books?id=UcS-p6wfdq...page&q=&f=false
www.helikeproject.gr/publications.htm

CITAZIONE
Nel 373 a.c. durante la notte vi fu uno spaventoso terremoto che annientò la città di Helike.Questa tragedia potrebbe aver contribuito al nascere della leggenda di Atlantide:la città di Helike però pareva sfuggire sempre ad ogni ricerca da parte degli scienziati,proprio come Atlantide.Helike infatti pareva essere stata spazzata via da una gigantesca onda anomala creatasi a seguito del sisma nel Golfo di Corinto.

Per lungo tempo l'unica "prova" della sua esistenza era una moneta raffigurante il volto del dio Poseidone e sul lato opposto un tridente con delfini.La città di Helike infatti era dedicata al dio Poseidone,il signore dei mari e dei terremoti.Nel 1973 furono eseguite diverse carotature del golfo di Corinto,alla ricerca di frammenti che dessero qualche indizio sulla possibile localizzazione della città perduta.Si dovette arrivare al 1988 anno in cui,grazie all'intuizione di due scienziati,la città di Helike non venne più cercata sotto la superficie delle acque del golfo di Corinto ma sulla trerraferma.

L'intuizione fu la traduzione del termine "poros" che in greco significa non soltanto mare ma anche quantitativo di acqua,quindi si poteva effettivamente pensare ad un'onda che avesse ricoperto Helike creando successivamente una laguna.

Ancora però si avevano dei dubbi:certo la cresta montuosa sulla piana di fronte a Corinto sulla sponda opposta del golfo,durante i movimenti tellurici tende a salire e a far sprofondare la piana,certo le distanze riportate dagli storici del tempo pongono proprio in quella piana la città di Helike;ma non vi è alcuna laguna.

Inoltre chi dubitava fortemente di questa teoria era perchè per ricoprire la città di Helike in modo definitivo sotto ad uno specchio d'acqua bisognava che fosse costruita in un avvallamento notevole.Si esaminò allora un altro fenomeno,possibile durante le violente scosse telluriche,in alcune zone:la liquefazione.

Questo fenomeno fa sì che l'acqua contenuta nel terreno venga "strizzata" fuori ed avendo intriso la superficie faccia sprofondare gli edifici.Nel 1991 iniziarono le prime carotature nella piana e venne ritrovato un frammento di ceramica.Si iniziarono quindi gli scavi.A soli due metri di profondità vennero ritrovate delle rovine...di un insediamento romano!I due scienziati però non si diedero per vinti.Uno studio della composizione del terreno rivelò che vi erano dei gusci di microscopici gamberetti,che vivono in acqua marina,quindi la teoria dell'onda anomala era rispettata.

Mentre si stavano per iniziare gli scavi la zona fu scossa da una violenta scossa tellurica,che presentò anche fenomeni di liquefazione,certo di portata ed intensità irrisoria confronto a quello che doveva aver fatto sprofondare Helike.Era un'ulteriore conferma che tali fenomeni non erano sconosciuti in quella zona.

Finalmente nel 2001 vennero ritrovati altri reperti,alcuni risalenti perfino all'Età del Bronzo,ma fra essi anche diverse ceramiche nero lucide tipiche dell'epoca greco-classica ed una moneta.L'effige del dio Apollo e sull'altro lato una colomba:una moneta di Helike.La città è stata ritrovata.

Abbiamo quindi una città del periodo greco classico,fiorente che venne annientata da uno sconvolgimento naturale nel giro di una sola notte.Nulla ne restava,nessun superstite,nessuna rovina,soltanto una laguna [1],
che poi grazie all'apporto dei detriti da parte dei fiumi si riempe fino a creare una piana,sulla quale già i romani tornarono ad edificare,ignorando che sotto di loro vi era la città di Helike.

Sono molte le somiglianze con il mito di Atlantide ed anche una piccola ulteriore curiosità:Atlantide sorgeva oltre le colonne d'Ercole,è vero.In prossimità della città di Helike vi è la grotta dove la leggenda poneva l'esistenza di un famoso oracolo chiamato Eracle:Ercole.

www.vampiri.net/misteri_13.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Liquefazione_delle_sabbie

[1] Platone racconta che dopo la scomparsa di Atlantis si formò un mare paludoso.

"Ma in seguito quando gli achei del posto [Helike] trascinarono alcuni supplici fuori dal santuario e li uccisero,la vendetta di Poseidone fu pronta.Il paese fu colpito e inghiottito da un terremoto che non lasciò alcuna traccia visibile per le generazioni future,nè degli edifici nè del sito su cui la città sorgeva.Il dio diede gli stessi avvertimenti che dà in generale per i terremoti più forti e più vasti:per molto tempo prima di un terremoto ci sono periodi prolungati di temporali con forti piogge o siccità;d'inverno il tempo diventa insolitamente afoso,e d'estate il disco del sole si offusca acquistando uno splendore rossastro insolito,in un colore quasi di crepuscolo;l'acqua si prosciuga nelle sorgenti;e a volte violente tempeste di vento spazzano il paese sradicando alberi,o temporali con lampi si scatenano in mezzo al cielo con un gran numero di fulmini;nuove configurazioni di stelle atterriscono gli osservatori,e si ode persino un forte rimbombo dalle correnti d'aria sotterranee;il dio dà questi segni e molti altri prima di ogni forte terremoto.Non c'è solo un tipo di tremore,e i primi osservatori di questo fenomeno e i loro discepoli sono riusciti a distinguere vari tipi di terremoti [...] Il secondo tipo di scossa demolisce tutto ciò che si può scuotere,e abbatte con la forza di un ariete tutto ciò che attacca. Ma la cosa più letale [...] è il modo in cui un terremoto penetra sotto gli edifici e ne solleva le fondamenta,nello stesso modo dei monticcioli delle talpe sollevati dal basso.Questo è l'unico tipo di scossa che non lascia traccia degli insediamenti nel suolo.Ora,dicono,fu questo tipo di terremoto a sradicare Helike dal suolo e a portare lo stesso inverno un'ulteriore punizione:il mare avanzò per grande spazio sopra la terra e coprì l'intera estensione di Helike.Esso si alzò a tal punto sopra il sacro boschetto di Poseidone che rimasero visibili solo le cime degli alberi.Questo è quanto si può dire sul terremoto improvviso mandato dal dio,sull'innalzamento del mare che ne seguì e sull'onda gigantesca che inghiottì Elice e ogni persona vivente".
Pausania,Descrizione della Grecia,II secolo a.C.

L'antropologo britannico James G. Frazer scrisse che in base alla "testimonianza di un contemporaneo,lo storico Eraclide Pontico,la distruzione di Helike a causa di un terremoto ebbe luogo in una notte d'inverno del 373 a.C.,due anni prima della battaglia di Leuttra.La città distava un paio di chilometri dal mare,e tutto questo spazio intermedio,insieme alla città stessa,fu inghiottito dall'acqua.Duemila achei furono mandati a dare sepoltura ai morti,ma non trovarono alcun corpo.A Eratostene,che visitò il sito molti anni dopo,i marinai dissero che una statua di Poseidone rimaneva fuori dall'acqua,e formava un'insidia".

"Sollevato da un sisma,il mare sommerse sia Helike sia il santuario di Poseidone Eliconio,che gli Ioni venerano ancora oggi:essi celebrano in suo onore le Panionie.Come alcuni suppongono Omero fa menzione di questo sacrificio quando dice:

quello esalò la vita e mugghiò come il toro,
tratto intorno a Poseidone Eliconio sovrano.

Adducono questa prova per affermare che Omero è vissuto dopo la colonizzazione ionica,dal momento che fa menzione del sacrificio panionio che gli Ioni celebrano in onore di Poseidone Eliconio;inoltre anche gli stessi prieni si dice siano di Helike ed invero,come re e sovrintendente a questo sacrificio,designano un uomo giovane originario di Priene.Ancora più basano la loro supposizione su ciò che il poeta dice circa il toro:gli Ioni,infatti,ritengono di trarre buoni auspici da questo sacrificio quando il toro muggisce mentre viene sacrificato".

Strabone,Geographia,63 a.C. - 24 d.C. circa.

CITAZIONE
Sin dall'antichità, purtroppo, la zona del Peloponneso è nota per i terremoti più violenti. Dopo quello, celeberrimo, provocato dallo tsunami [...] che distrusse Thera (oggi Santorini) e le coste di Creta, il sisma più grave ricordato dai Greci si verificò infatti a Elice, fiorente cittadina sulla costa meridionale del Golfo di Corinto. Era il 373 avanti Cristo. Nel racconto di Pausania, che descrive i diversi tipi di terremoto e la loro diversa gravità, quello di Elice era uno di quelli che di solito "viene paragonato ad un uomo colpito da una febbre persistente, che emette respiri affannosi, accompagnati da sintomi analoghi che si manifestano in altre parti del corpo, in particolare nelle mani, sotto ambedue i polsi. Allo stesso modo, dunque, dicono che il terremoto penetra direttamente sotto gli edifici e ne scuote le fondamenta. Questo fu il tipo di terremoto che colpì Elice abbattendola; e al terremoto, a quanto dicono, si aggiunse anche un'altra sciagura. Il mare invase gran parte del territorio, e circondò completamente la città. Dopo l'improvvisa scossa di terremoto provocata dal dio e la contemporanea inondazione delle acque marine, i flutti trascinarono via Elice e tutti i suoi abitanti" (Paus., VII, 24, 11-12). L'evento rimase impresso a lungo nella memoria dei Greci. In particolare, si dice, impressionò a tal punto Platone da contribuire, forse, a ispirargli il racconto di Atlantide, inghiottita dai flutti esattamente come Elice. Anche la precedente cancellazione di Thera (Santorini) fu accomunata al mito di Atlantide: a immaginarlo è stato il famoso archeologo Spiridon Marinatos. Per lui Atlantide era Thera.

http://njord.feltrinelli.it/FattiLibriInterna?id_fatto=9966

L'ipotesi di Helike è stata presentata durante l'Atlantis Conference del 2005. Il primo in assoluto ad averci pensato fu, probabilmente, il filosofo inglese AE Taylor (1869 - 1945). C'è chi l'apprezza e chi invece la respinge, ritenendola ingannevole al pari di Tantalos, Tartesso, Thera/Santorini e via dicendo.

http://atlantipedia.ie/samples/helike-amended/
www.helikeproject.gr/
www.helike.org/
www.helike.org/paper.shtml
www.helike.org/atlantis.shtml
www.ancient-origins.net/ancient-pla...y-helike-002510
www.elikioliveoil.com/elikihistory.html
http://popular-archaeology.com/issue/decem...ity-of-poseidon
http://en.wikipedia.org/wiki/Helike
http://en.wikipedia.org/wiki/Boura,_Greece
http://docuwiki.net/index.php?title=Helike...e_Real_Atlantis
www.archaeology.org/0401/abstracts/helike.html
www.youtube.com/playlist?list=PL8C2621D17311A08D
http://books.google.it/books?id=NC-taz-AgP...e%20373&f=false
http://books.google.it/books?id=hdmjezpoLd...tlantis&f=false
http://books.google.it/books?id=ZjSiUnaXf0...e%20373&f=false
http://books.google.it/books?id=fSbRZunGbF...e%20373&f=false
http://books.google.it/books?id=SPIwP61_aO...e%20373&f=false
http://books.google.it/books?id=nWYUAAAAYA...page&q=&f=false
www.google.it/search?tbm=bks&tbo=1&q=%22HELIKE%22&btnG=

Edited by RAGNOUOMO - 5/10/2016, 16:10
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 2/9/2009, 01:38




Black Atena,le teorie di Martin Bernal

CITAZIONE
Per negare l'origine africana della civiltà greca,gli eurocentristi attaccano il libro di Martin Bernal:Black Athena.Questo libro non ha nulla a che fare con l'afrocentrismo.Nei due volumi pubblicati finora,Bernal sostiene che gruppi di semiti provenienti dalla Fenicia e Hyksos di lingua semitica,governanti dell'Egitto,diedero la civiltà alla Grecia,e non gli africani neri.

J.A. Rogers in Sex and Race,Parker,Diop e DuBois sono studiosi afrocentrici.Questi studiosi hanno esaminato gli scritti degli autori classici,e le prove antropologiche,linguistiche e storiche,per giungere alla conclusione che gli antichi Greci erano neri e che i Greci europei impararono le arti liberali e le scienze dai loro "antenati neri",che per primi si erano insediati in Grecia e in Egitto.

Secondo il mito olimpico della creazione,i primi gruppi a comparire sulla terra sono stati i Libici-Traci.I Libici erano Proto-Sahariani,così come gli originali Traci.Alcuni Traci erano discendenti dei Kushiti e delle truppe egiziane stabilite in Tracia da Sesostris (Thutmosis III o Ramses II),quando conquistarono l'Asia e l'Europa (Diop 1991;Winters 1983a,1984b,1985a).

Molti dei cosidetti miti greci,in realtà,sono testi storici che dimostrano l'antico stile di vita dei pre-ariani in Grecia e la transizione dal matriarcato dei pelasgi al patriarcato greco-ariano.Il termine "Amazzoni" è stato spesso utilizzato dagli ariani per denotare la società matriarcale che viveva nel Mar Nero.La battaglia fra Teseo e le Amazzoni,guidate dalla Regina Melanippe,registra i conflitti tra gli antichi Greci ariani e i libici installati attorno al Mar Nero.

Il Dr. Lefkowitz (1992) e Snowden (1992,1976) perpetuano il mito c he i neri in Europa fossero solo antichi schiavi e mercenari.Questo è falso,le opere storiche greche rendono evidente che molti antichi coloni del Mar Egeo erano venuti dall'Africa,in particolare i Garamanti ed i Pelasgi.

G.W. Parker ha scritto che:"Non ho bisogno di entrare nei dettagli riguardanti le relazioni etniche dei Romani,in quanto sono troppo mediterranei e sono strettamente collegati alla stessa confederazione africana di razze ... [situata in Grecia].Enea,il loro mitico fondatore proveniente da Troia.L'Eneide,come l'Iliade,l'Odissea e tutti gli altri grandi poemi epici del mondo,sono un racconto poetico che tratta di popoli africani".Gli eroi di questi racconti utilizzano lunghi scudi,mentre i caratteristici scudi dei popoli indo-europei di lingua greca erano rotondi.

www.antikitera.net/news.asp?ID=4598

http://it.wikipedia.org/wiki/Atena_nera
CITAZIONE
Atena Nera è un libro di Martin Bernal,in cui l'autore si propone di mostrare le "radici afroasiatiche della civiltà classica".In pratica,sostiene che la cultura greca classica ha subito influssi determinanti e fondamentali da quella fenicia e ancora più da quella dell'Antico Egitto.

Bernal individua,lungo i secoli,due modelli che hanno cercato di spiegare le origini della civiltà greca.
Il primo modello è definibile come "modello antico":è quello elaborato dagli stessi greci e in seguito variamente dominante nella cultura europea sino al tardo XVIII secolo.Secondo questo modello,la civiltà greca,nelle sue diverse manifestazioni (lingue,tecniche,arte,filosofia) sarebbe l'erede del sapere sviluppato sin dal III millennio a.C. in Mesopotamia ed Egitto;erede non in senso lato ma concreto,in quanto le più importanti città della Grecia arcaica e classica (Micene,Cnosso,Tebe,Atene) sarebbero state colonie egizie e fenicie,fatti che Bernal afferma siano riflessi in miti e leggende come ad esempio quelle di Danao o Cadmo.

Il secondo non è definibile come "modello ariano",nasce nell'Europa moderna del tardo XVIII secolo e si afferma soprattutto nel XIX secolo.Secondo questo modello,la civiltà greca,nata in seguito all'invasione dei popoli indoeuropei,sarebbe una civiltà originaria europea sorta in contrapposizione a un Oriente asiatico e africano visto come immobile e decadente.

Bernal individua ulteriormente due varianti di questo modello:da una parte "il modello ariano ampio",che ammette contatti e influssi sulla cultura greca da parte di quelle afroasiatiche,ma unicamente per minimizzarli;dall'altra,invece, il "modello ariano estremo",che nega recisamente qualsiasi possibilità di influsso subito dalla cultura greca.
Bernal afferma che il "modello ariano" avrebbe trionfato non per una sua maggiore plausibilità,ma per una serie di cause esterne:innanzi tutto il sorgere del Romanticismo;quindi l'ascesa del razzismo europeo collegato al colonialismo e,all'interno del razzismo,l'insorgere dell'antisemitismo;infine un fraintendimento,da parte delle scienze storiche,del concetto di "oggettività".

Bernal,da parte sua,pur ritenendo maggiormente plausibile il "modello antico" rispetto al "modello ariano",non desidera riproporre una restaurazione del primo,quanto piuttosto una sua rielaborazione,che chiama "modello antico riveduto".Secondo la sua ipotesi,la civiltà greca sarebbe nata da colonie egizie e fenicie,e in seguito avrebbe ricevuto l'apporto,anche se non determinante,di eventuali invasori indoeuropei.

Soprattutto, Bernal rifiuta quella visione secondo cui unicamente la civiltà greca è stata in grado di elaborare un pensiero razionale,filosofico,artistico e scientifico superiore a un'Africa e un'Asia incapaci di riflessione autonoma e schiacciate dalla religione e dal dispotismo.Secondo Bernal già nell'Egitto e nella Mesopotamia è possibile immaginare la presenza di un elevato pensiero scientifico e speculativo del quale quello greco sarebbe una variante.Sulla base di una gran quantità di riferimenti,di carattere archeologico e soprattutto filologico,l'autore propone di far risalire a radici semitiche la gran quantità di termini della lingua greca (circa la metà dell'intero vocabolario) ancora privi di una propria etimologia.

In particolare,vengono ricondotti a un'origine egizia i nomi dei toponimi e delle divinità.Secondo Bernal,difatti,la maggior parte delle divinità greche sarebbero versioni posteriori di divinità egiziane,e l'identificazione tra divinità greche ed egizie che si ebbe durante l'Ellenismo in realtà non faceva altro che riproporre paralleli già noti da secoli.

Inoltre,nella sua ricerca,l'autore propone molte altre revisioni di nozioni correntemente accettate.Ad esempio,ipotizza che le famiglie di lingue indoeuropee derivino da una più antica famiglia comune anche alle lingue africane e asiatiche.Sposta l'eruzione di Thera (Santorino),comunemente datata intorno al XVI e XV secolo a.C.,alla precisa data del 1626 a.C.;l'introduzione dell'alfabeto dal IX secolo a.C. al XVII.Inverte la successione tra Esiodo e Omero:secondo Bernal i due poeti sarebbero vissuti rispettivamente nell'XI e nel IX secolo a.C. e non,come tradizionalmente ritenuto,nel VII e nel IX.

"Atena Nera" ha suscitato un notevole dibattito,in più ambiti,ricevendo critiche sia negative che positive.Le critiche negative affermano che i metodi filologici ed etimologici di Bernal sono eccessivamente deboli e disinvolti e privi di sufficiente rigore.Notevoli invece sono stati gli apprezzamenti dell'opera da parte degli intellettuali afroamericani negli Stati Uniti.

In generale,anche da chi ne contesta la tesi o le giudica eccessive,è stato comunque riconosciuto all'autore il grande merito di aver sollecitato una revisione critica di modelli storici accettati e la necessità di un approfondimento dei rapporti tra la civiltà greca e le altre civiltà del Mediterraneo orientale (Wikipedia).

http://en.wikipedia.org/wiki/Black_Athena
http://books.google.it/books?id=yFLm_M_OdK...page&q=&f=false
http://books.google.it/books?id=pj_4PYaizk...page&q=&f=false

CITAZIONE
Cadmo è una figura mitologica greca,fondatore di Tebe.Era figlio di Agenore re di Tiro e di Telefassa e fratello di Europa.Quando la sorella Europa venne rapita da Zeus,il padre Agenore lo inviò coi fratelli Fenice e Cilice,alla sua ricerca,ordinando di non tornare prima d'averla trovata.Cadmo iniziò recandosi presso l'oracolo di Delfi per avere consiglio.L'oracolo gli suggerì di interrompere la ricerca,poichè sarebbe stato il fondatore di una nuova città.Avrebbe dovuto seguire una vacca e,quand'essa si fosse fermata,lì edificare la città.Di lì a poco Cadmo e i suoi compagni incrociarono una vacca diretta ad oriente e la seguirono.L'animale si fermò solo al centro della Beozia:qui Cadmo decise di edificare la città.

http://it.wikipedia.org/wiki/Cadmo

Secondo il mito,Cadmo,leggendario fondatore della città greca di Tebe,proveniva dalla fenicia Tiro.

http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761571963/Cadmo.html
www.miti3000.it/mito/mito/greca_c.htm
www.roccioso.it/mitologia/c/cadmo.htm
http://books.google.it/books?id=m-1qWGKx9l...page&q=&f=false
CITAZIONE
Danao è una figura mitologica greca,figlio di Belo,generato quest'ultimo da Poseidone e Libia.Suo fratello gemello era Egitto.Danao subì la persecuzione di Egitto,che desiderava per sè tutto il regno di Belo [...] Le assillanti richieste del fratello costrinsero Danao a lasciare l'Africa.Con una nave giunse in Grecia e si stabilì ad Argo.Qui regnava Gelanore,ma Danao venne subito accettato dagli Argivi che di lì a poco lo acclamarono loro re [...]

http://it.wikipedia.org/wiki/Danao
http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761573386/Danao.html
www.roccioso.it/mitologia/d/danao.htm
http://books.google.it/books?id=bfKUgMKWxF...page&q=&f=false
www.miti3000.it/mito/mito/greca_d.htm
http://books.google.it/books?id=rBsTAAAAQA...AUSANIA&f=false
http://books.google.it/books?id=e_4KAAAAYA...page&q=&f=false

Pavlopetri,la città sommersa:

www.express-news.it/?p=2042
http://en.wikipedia.org/wiki/Pavlopetri
www.express-news.it/?p=2512
www.archart.it/rivista-archeologia/...ersa-del-mondo/
http://images.google.it/images?hl=it&q=pav...F-8&sa=N&tab=wi
http://video.google.it/videosearch?hl=it&q...tab=iv&start=0#
www.sciencedaily.com/releases/2009/...90512093635.htm
www.laconia.org/Elaf_Pavloneri.htm
http://heritage-key.com/blogs/ann/5000-yea...underwater-town
www.bbc.co.uk/mundo/ciencia_tecnolo...petri_crz.shtml
www.galileonet.it/multimedia/12049/...grande-e-antica

Edited by RAGNOUOMO - 21/1/2013, 01:36
 
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Barbanera3
view post Posted on 23/2/2010, 18:22




Sono giunte delle notizie riguardanti la scoperta di antichissimi navigatori, sbarcati sulle coste dell'isola di Creta più o meno centomila anni fa.
Sì, proprio quella Creta destinata poi ad ospitare la fiorente civiltà minoica.

"Le prime crociere nel Mediterraneo ci sono state 130 mila, molte decine di migliaia di anni prima di quanto pensassero gli esperti. Lo ha dimostrato la scoperta di alcuni utensili in un sito archeologico dell'isola di Creta da parte di un gruppo di ricercatori statunitensi, come riporta il sito del National Geographic. "Sono rimasto basito dalla scoperta - spiega Curtis Runnels dell'Università di Boston - l'idea di trovare manufatti così vecchi a Creta era credibile quanto quella di trovare un Ipod nella tomba di Tutankamon".
A mettere in discussione molte teorie sul modo in cui la specie umana si è diffusa in Europa sono stati dei piccoli pezzi di selce lavorata a forma di ascia di 13 centimetri, un manufatto del tutto simile a quelli ritrovati nei siti in Africa dove si crede sia nata la civiltà umana. L'isola greca è circondata da acque da diversi milioni di anni, per cui gli archeologi erano convinti che le 30 asce trovate in 9 diversi siti in giro per l'isola fossero vecchie al massimo diecimila anni.
La datazione al radiocarbonio ha invece dato un risultato del tutto diverso, con i più vecchi che sono risultati essere stati costruiti 130mila anni fa. Secondo i ricercatori questa è la prova che a quell'epoca l'uomo era già in grado di affrontare il mare, una capacità che si credeva avesse sviluppato solo 50.000 anni fa. "Questi uomini non erano capitati per caso, erano veri e propri marinai - continua l'esperto - il fatto che abbiamo trovato le asce in nove siti implica che molte persone sono arrivate qui via mare".
I ricercatori hanno anche calcolato la possibile lunghezza del viaggio: partendo dalla Turchia i primi navigatori avrebbero dovuto fare tappe anche di 40 chilometri, mentre un viaggio dall'Africa avrebbe richiesto 200 chilometri di mare aperto. La questione di quando l'uomo abbia iniziato a fare viaggi così lunghi è ampiamente dibattuta, con molti esperti che ritengono la prima testimonianza attendibile siano i resti trovati in Polinesia e risalenti a 50.000 anni fa. Questa scoperta però sembra far pendere la bilancia dalla parte di chi ritiene che le crociere siano iniziate molto prima".
Fonte: link 1

link 2
link 3
link 4
link 5
link 6
link 7
link 8
link 9
link 10
link 11

CITAZIONE
Pavlopetri,la città sommersa.

C'è un grande interessante verso questo sito archeologico,al di sotto delle onde del mar ellenico.
Perchè quell'antica città greca s'inabissò?
www.theepochtimes.com/n2/content/view/24317/

Edited by Barbanera3 - 18/3/2010, 15:08
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 25/2/2010, 11:57





Sì,probabilmente lo sprofondamento di quella zona (e,conseguentemente,dell'antica città greca) fu causato da fenomeni di bradisismo o di subsidenza.

CITAZIONE
Il Bradisismo è un fenomeno che si manifesta in un lento spostamento verticale della crosta terrestre.Questo fenomeno determina sostanziali modifiche delle linee del litorale.

Il fenomeno bradisismico si definisce bradisismo positivo,se il mare avanza per l'abbassamento della costa;bradisismo negativo,se il mare retrocede,per l'innalzamento della costa.

In Italia il fenomeno del bradisismo è presente soprattutto in Campania e nell'area dei Campi Flegrei in particolare.

www.iat.unina.it/geofisica2.htm
http://it.wikipedia.org/wiki/Bradisismo
www.iat.unina.it/geofisica4.htm
www.campiflegrei.eu/bradisismo.html

CITAZIONE
La subsidenza o subsistenza è un lento e progressivo abbassamento verticale del fondo di un bacino marino o di un'area continentale.

http://it.wikipedia.org/wiki/Subsidenza
www.apat.gov.it/site/it-IT/Temi/Suo...nta/Subsidenza/
www.regione.emilia-romagna.it/wcm/g.../subsidenza.htm

Scoperta in Grecia una muraglia di 23.000 anni fa,una delle più antiche al mondo (24-03-10):

www.yppo.gr/2/g2001.jsp?mult_id=10099
www.yppo.gr/2/g2001.jsp?mult_id=10100
CITAZIONE
Una muraglia di 23.000 anni fa, la più antica del mondo,è stata scoperta nella Grecia del nord:secondo gli archeologi,sarebbe stata costruita durante il Paleolitico per difendersi dall'intenso freddo.I resti del muro in pietra sono stati ritrovati all'ingresso della grotta Teopetra,nella località Meteora,celebre per i monasteri ortodossi scavati nella roccia,a Kalambaka,a 350 chilometri da Atene."Si tratta della muraglia più antica mai rinvenuta in Grecia e al tempo stesso del mondo e con tutta probabilità fu realizzata dagli uomini del Paleolitico per proteggersi dal freddo",ha detto l'archeologa Nina Kiparisi,specialista di paleontologia,direttrice dello scavo durante una conferenza stampa.La muraglia misura 24 per 30 metri con un ingresso a forma ovale.

www.adnkronos.com/IGN/News/Cultura/..._166591637.html
http://news.discovery.com/archaeology/olde...greek-cave.html
http://rivista.archart.it/003641_grecia-me...ntica-al-mondo/
http://ilfattostorico.com/2010/03/24/il-mu...o-della-grecia/
www.yppo.gr/2/g22.jsp?obj_id=36412
http://en.wikipedia.org/wiki/Theopetra
www.showcaves.com/english/gr/caves/Theopetra.html
www.fhw.gr/chronos/01/en/pl/housing/theopfr.html
http://books.google.it/books?id=tgdthHDYY5...etra+cave&cd=1#
http://books.google.it/books?q=theopetra+c...r=&sa=N&start=0
www.google.it/images?q=theopetra+ca...&start=0&ndsp=0
CITAZIONE
Mi ha sorpreso,però,che la relazione si riferisca alla struttura di Theopetra qualificandola come la più antica costruita dall'uomo.Questo perchè mi viene in mente almeno un'altra struttura in pietra,a Ucagizli Cave,in Turchia ...

http://averyremoteperiodindeed.blogspot.co...thic-stone.html

Nota:in alcuni siti e articoli viene riportata la seguente notizia:
CITAZIONE
Durante gli scavi e le ricerche nella grotta Theopetra,l'equipe diretta da Kiparisi ha rinvenuto anche numerosi semi di mais e fagioli.

E' strano,visto che il mais ha un'origine americana e lo stesso vale,almeno in parte,anche per i fagioli.
http://it.wikipedia.org/wiki/Zea_mays
http://it.wikipedia.org/wiki/Phaseolus_vulgaris

Edited by RAGNOUOMO - 21/1/2013, 01:38
 
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John k.
view post Posted on 23/9/2010, 07:55




Un gruppo di archeologi greci ha annunciato di avere trovato i resti del palazzo di Ulisse ad Itaca.Se la notizia fosse confermata,significherebbe la più grande scoperta archeologica degli ultimi decenni.Gli elementi che fanno pensare alla dimora dell'eroe dell'Odissea sono la pianta dell'edificio e una fontana che risale al 1300 a.C.,epoca in cui sarebbe vissuto Ulisse.Il ritrovamento è stato fatto dall'equipe diretta dal professor Atanasio Papadopolos,dell'Università di Ioannina,che da 16 anni compie scavi nel nord dell'isola.

fonte: www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo489185.shtml

Una notizia davvero interessante!

:B):

Ci sono novità?
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 23/9/2010, 08:13




CITAZIONE (John k. @ 23/9/2010, 08:55)
Un gruppo di archeologi greci ha annunciato di avere trovato i resti del palazzo di Ulisse ad Itaca.Se la notizia fosse confermata,significherebbe la più grande scoperta archeologica degli ultimi decenni.Gli elementi che fanno pensare alla dimora dell'eroe dell'Odissea sono la pianta dell'edificio e una fontana che risale al 1300 a.C.,epoca in cui sarebbe vissuto Ulisse.Il ritrovamento è stato fatto dall'equipe diretta dal professor Atanasio Papadopolos,dell'Università di Ioannina,che da 16 anni compie scavi nel nord dell'isola.

fonte: www.tgcom.mediaset.it/mondo/articoli/articolo489185.shtml

Una notizia davvero interessante!

:B):

Ci sono novità?

Interessante, John ... però tutto quello che si può dire con certezza, almeno per adesso, è che si tratta di un palazzo miceneo. Punto.

http://ilfattostorico.com/2010/09/01/scope...iceneo-a-itaca/

www.corriere.it/cultura/10_agosto_2...44f02aabe.shtml

www.dailymail.co.uk/news/worldnews/...lace-began.html

Edited by RAGNOUOMO - 6/10/2011, 12:45
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 3/3/2011, 12:08




L'Altare dei Dodici rivede la luce ad Atene (19-02-2011):

www.antikitera.net/news.asp?ID=10014

www.ekathimerini.com/4dcgi/_w_artic.../02/2011_379147

Nuove tombe nel cimitero di Archontiko (26-01-2011):

http://ilfattostorico.com/2011/01/26/nuove...di-archontiko2/

www.yppo.gr/2/g22.jsp?obj_id=40618

Edited by RAGNOUOMO - 6/10/2011, 12:46
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 4/4/2011, 02:48




Il più antico testo decifrabile europeo scoperto su una tavoletta d'argilla (1-4-2011):

CITAZIONE
Una tavoletta di argilla che mostra iscrizioni risalenti a circa 3.500 anni fa è stata scoperta nel sito archeologico greco di Iklaina,e rappresenta il più antico testo decifrabile europeo mai scoperto.Considerata magica e misteriosa dai contemporanei (non per il suo contenuto,ma per il fatto che pochi,al tempo,erano in grado di leggee e scrivere),è stata incisa da uno scriba miceneo tra il 1450 e il 1350 a.C.

Il sito di Ikana ha fino ad ora restituito diversi reperti e strutture,alcuni dei quali decisamente sorprendenti:tracce di un antico palazzo miceneo,terrazze giganti,un sistema di drenaggio estremamente avanzato per il tempo,e la tavoletta di argilla.Tavoletta che,secondo gli studiosi,è stata la sorpresa più grande durante tutti gli anni di scavo.

"In base a ciò che sappiamo,quella tavoletta non dovrebbe essere lì",dice Michael Cosmopoulos,archeologo della University of Missouri-St. Louis.Fino ad ora si è sempre pensato che le tavolette d'argilla micenee furono introdotte più avanti rispetto alla datazione della tavoletta.Secondariamente,"ad oggi,le tavolette sono state scoperte solo in una manciata di palazzi maggiori",dice Cosmopoulos.

Anche se il sito di Iklaina ha avuto un palazzo nei primi periodi della storia micenea,al tempo in cui la tavoletta fu creata l'insediamento non era altro che un satellite della città di Pilo,tradizionalmente legata a Nestore."E' un raro caso in cui l'archeologia incontra i testi e gli antichi miti greci".La tavoletta (in realtà,si tratta di un frammento di 2,5 cm per 4 di lunghezza) è l'esempio più antico del sistema di scrittura Lineare B,un sistema composto da circa 87 segni rappresentanti ciascuno una sillaba.I micenei utilizzarono il Lineare B per registrare dati di tipo economico per conto dell'elite regnante.In particolare,le incisioni sulla parte frontale della tavoletta di Iklaina sembrano riportare dati di tipo manifatturiero,mentre quelle sul retro,che compongono una lista di nomi,sembrano essere un elenco di proprietà.

Dato che questo tipo di tavolette venivano conservate solo per un anno,l'argilla con cui erano realizzate non veniva creata con lo scopo di resistere per lunghi periodi di tempo."Queste tavolette non venivano cotte,ma solo fatte seccare sotto il sole,e quindi molto fragili...fondamentalmente,qualcuno gettò la tavoletta in una fossa e ha bruciato la spazzatura",spiega Cosmopoulos."Questo fuoco ha indurito e preservato la tavoletta".

Sebbene la tavoletta rappresenti uno degli esempi più antichi di sistemi di scrittura europea,non detiene assolutamente il primato di scrittura più vecchia.Testi scritti provenienti da Cina,Mesopotamia ed Egitto sono stati datati ad oltre 5.000 anni fa,e lo stesso Lineare B sembrerebbe derivare da un sistema di scrittura più antico e ancora indecifrato noto come Lineare A.

www.ditadifulmine.com/2011/04/il-pi...le-europeo.html

http://news.nationalgeographic.com/news/20...-mycenae-greek/
http://ilfattostorico.com/2011/04/02/il-pi...rabile-deuropa/
www.nationalgeographic.it/popoli-cu...europa-263125/
http://it.wikipedia.org/wiki/Lineare_B
http://en.wikipedia.org/wiki/Linear_B
www.iklaina.org/
http://en.wikipedia.org/wiki/Iklaina

Daskhalio

CITAZIONE
Daskalio [...] è una minuscola isoletta greca disabitata nelle Cicladi appena al largo della costa occidentale della più grande isola di Keros e precedentemente un promontorio della stessa. Il suo diametro è di circa 150 metri. Lo scavo [...] nel 2008 ha rivelato un grande insediamento dell'Età del Bronzo [...]

http://en.wikipedia.org/wiki/Daskalio

www.cam.ac.uk/research/news/unusual...t-of-the-aegean
http://video.nationalgeographic.com/video/...nctuary-vin-spd
www.researchgate.net/figure/Orthomo...kalio_238658262
www.archaeology.wiki/blog/2013/10/1...t-at-dhaskalio/
http://phys.org/news/2018-01-excavations-r...slet-early.html
www.theguardian.com/world/2018/jan/...t-greek-pyramid
http://dailymail.co.uk/sciencetech/article...-monuments.html
http://www.focus.it/cultura/storia/ingegne...-piramide-greca

Edited by RAGNOUOMO - 2/8/2018, 00:10
 
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14 replies since 11/1/2007, 02:48   20511 views
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