XmX

Le dieci piaghe d'Egitto

« Older   Newer »
  Share  
onussen
view post Posted on 5/11/2005, 01:41 by: onussen




AU2, citazione:"Secondo quello che narra la Bibbia,Mosè si avviò verso l'Egitto,per compiere la difficile missione che Dio gli aveva affidato:liberare il popolo d'Israele dalla schiavitù egiziana.Lungo il cammino,gli venne incontro suo fratello Aronne,e con lui si presentò al popolo d'Israele per annunciare che il Signore aveva pietà delle loro tribolazioni,ed era giunto alla decisione di ricondurre il suo popolo nella terra di Canaan (la Palestina),la terra promessa,tanto fertile e ricca che era come se vi scorressero a fiumi il latte e il miele.Ma bisognava convincere il Faraone;egli non voleva lasciar partire gli Ebrei,che gli servivano come schiavi per costruire le sue città.Per bocca di Aronne,Mosè annunciò al Faraone molti,e terribili,castighi,mandati da Dio per indurlo a liberare il popolo d'Israele.Il Faraone si rifiutò di credere alle minacce di Mosè e,puntualmente,la punizione divina arrivò,sotto forma delle celebri dieci piaghe d'Egitto:tutta l'acqua di questo paese fu cambiata in sangue;l'Egitto subì l'invasione delle rane,delle zanzare e dei mosconi.Ci fu una grande moria di bestiame,gli Egiziani vennero colpiti da ulcere e i campi devastati prima dalla grandine poi dalle cavallette.Per tre giorni interi il paese fu immerso nel buio.Ad ogni castigo il Faraone mandava a chiamare Mosè e gli prometteva che avrebbe lasciato partire il popolo d'Israele,ma appena il castigo cessava,mutava idea.Allora il Signore annunciò la piaga più grave:la morte di ogni primogenito degli Egiziani,dal figlio del Faraone a quello dell'ultimo servo.Così accadde:nella notte annunciata morirono tutti i primogeniti degli Egiziani,mentre nessuno fu colpito nel popolo d'Israele.Il Faraone,disperato,in tutta fretta convocò Mosè e gli diede ordine di andarsene via subito,lui e tutto il suo popolo,comandandogli di lasciare per sempre il paese d'Egitto [...] E' un racconto totalmente inventato,oppure contiene elementi di verità?Il problema delle dieci piaghe d'Egitto ha stimolato la creazione di svariate teorie:chi vede solo una favola e basta,e chi,invece,vede ben altro [...] Secondo una teoria molto discussa,queste catastrofi bibliche abbattutesi sull'Egitto sarebbero da mettersi in relazione con la terribile esplosione del vulcano di THERA (o SANTORINI),che provocò la frantumazione e l'inabissamento di una parte dell'isola greca.In Egitto,il ricordo dell'evento si conservò.Il testo redatto da uno scriba del II millennio a.C. racconta che un giorno il sole si oscurò e dovunque si videro prodigi nel cielo.Il mar Egeo è sempre stata una regione tettonicamente attiva [...] in base ad accertamenti geologici,si può appurare che il vulcano esplose verso il 1500 a.C. circa,facendo sparire quasi tutta l'isola sotto il mare.Gravi danni li riportò anche la vicina Creta,devastata da terremoti e maremoti che distrussero i suoi palazzi e le sue flotte.Effetti,probabilmente,si ebbero anche nei paesi che si affacciano sull'Egeo".

AU2, citazione:
"https://digilander.libero.it/catholica/htm/...zie_bibbia1.htm
www.informareonline.it/l'esplosionedith.html
www.edicolaweb.net/am_1103a.htm".


AU2, citazione:
"Un evento molto simile (anche se il "botto" di Santorini fu senz'altro più devastante):l'esplosione del Krakatoa nel 1883:
http://it.wikipedia.org/wiki/Krakatoa".


Ti ringrazio, AU2, per aver creato questo thread affascinante.

" ... Chi vede solo una favola e basta e chi,invece,vede ben altro".

Esiste inoltre incertezza sulla data dell'uscita degli Ebrei dall'Egitto. La Bibbia, purtroppo, non rivela il nome del faraone dell'Esodo.

"1 Questi sono i nomi dei figli d'Israle entrati in Egitto con Giacobbe e arrivati ognuno con la sua famiglia: 2 Ruben, Simeone, Levi e Giuda. 3 Issacar, Zàbulon e Beniamino. 4 Dan e Nèftali, Gad e Aser. 5 Tutte le persone nate da Giacobbe erano settanta, Giuseppe si trovava già in Egitto. 6 Giuseppe poi morì e così tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. 7 I figli d'Israele prolificarono e crebbero, divennero numerosi e molto potenti e il paese ne fu ripieno. 8 Allora sorse sull'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. 9 E disse al suo popolo: "Ecco che il popolo dei figli d'Israele è più numeroso e più forte di noi. 10 Prendiamo provvedimenti nei suoi riguardi per impedire che aumenti, altrimenti, in caso di guerra, si unirà ai nostri avversari, combatterà contro di noi e poi partirà dal paese". 11 Allora vennero imposti loro dei sovrintendenti ai lavori forzati per opprimerli con i loro gravami, e così costruirono per il faraone le città-deposito di Pitom e Ramses. 12 Ma quanto più opprimevano il popolo, tanto più si moltiplicava e cresceva oltre misura; si cominciò a sentire come un incubo la presenza dei figli d'Israele. 13 Per questo gli Egiziani fecero lavorare i figli d'Israele trattandoli duramente. 14 Resero loro amara la vita costringendoli a fabbricare mattoni di argilla e con ogni sorta di lavoro nei campi: e a tutti questi lavori li obbligarono con durezza. 15 Poi il re d'Egitto disse alle levatrici degli Ebrei, delle quali una si chiamava Sifra e l'altra Pua: 16 "Quando assistete al parto delle donne ebree, osservate quando il neonato è ancora tra le due sponde del sedile per il parto; se è un maschio, lo farete morire; se è una femmina, potrà vivere". 17 Ma le levatrici temettero Dio: non fecero come aveva loro ordinato il re d'Egitto e lasciarono vivere i bambini. 18 Il re d'Egitto chiamò le levatrici e disse loro: "Perchè avete fatto questo e avete lasciato vivere i bambini?". 19 Le levatrici risposero al faraone: "Le donne ebree non sono come le egiziane: sono piene di vitalità: prima che arrivi presso di loro la levatrice, hanno già partorito!". 20 Dio beneficò le levatrici. Il popolo aumentò e divenne molto forte. 21 E poichè le levatrici avevano temuto Dio, egli diede loro una numerosa famiglia. 22 Allora il faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo: "Ogni figlio maschio che nascerà agli Ebrei, lo getterete nel Nilo, ma lascerete vivere ogni figlia".
Fonte: www.laparola.net/

"... E così [gli Ebrei] costruirono per il faraone le città-deposito di Pitom e Ramses".

"Pitom [...] è un'antica città egiziana situata nella parte orientale del delta del Nilo, presso la zona dei Laghi Amari. Il nome egiziano significa "casa di Atum" (Pi-Atum). Secondo il biblico Libro dell'Esodo (Es 1,11) la città fu costruita dagli Ebrei ridotti in schiavitù, assieme alla città di Ramses, identificata con Pi-Ramses. In realtà, mentre la città di Pi-Ramses fu fatta costruire dal faraone Ramses II, la città di Pitom fu costruita durante il regno del faraone Horemheb, predecessore di Ramses I, e ebbe pochi ampliamenti sotto il regno di Ramses II.
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Pitom

- http://it.wikipedia.org/wiki/Pi-Ramses
- http://en.wikipedia.org/wiki/Pithom
- http://en.wikipedia.org/wiki/Pi-Ramesses


Le cose, come spesso capita, sono un po' più complicate: dove si trovi il sito dell'antica Pitom è ancora oggetto di dibattito, e che Pi-Ramses sia la Ramses biblica non è sicuro al 100%.

"Pitom è nominata solo una volta nella Bibbia, come una delle due città-deposito (l'altra essendo Ramesse) ove gli Israeliti lavorarono come schiavi durante la cattività egiziana (Esodo 1:11). Il nome proviene dalla parola egiziana pr - 'Itm, "la casa, il tempio o possesso di Atum" (Redford 1963: 403). Atum era il dio creatore di Eliopoli - città situata presso il moderno Cairo - ed era identificato con il dio del sole Ra, generalmente con l'apetto calante del sole. Il nome pr-'Itim appare ripetutamente nei testi antichi - dal Nuovo Regno all'era Cristiana - alcuni dei quali provenienti dal delta orientale. Questi testi indicano che malgrado il centro della venerazione di Atum si trovasse a Eliopoli, era comunque adorato attraverso tutto il delta orientale, la biblica "Terra di Goshen" dove gli Israeliti vissero e trascorsero il Soggiorno. Nel corso del Periodo Saita (ca. 664-525 a.C.), il determinativo della città fu aggiunto al nome, ad indicare una particolare città del delta orientale. Prima di ciò, il nome sembrava essere attribuito genericamente ai territori del tempio di Atum situati ad Eliopoli e nel delta orientale. Ciò potrebbe suggerire che un autore successivo aggiunse il nome nel testo biblico per sostituire un nome preesistente nel frattempo caduto in disuso. Due siti sono stati indicati per una possibile collocazione di Pitom: Tell el-Maskhuta e Tell el-Retabah, circa otto miglia di distanza nel Wadi Tumilat. Gli studiosi sono divisi circa quale potrebbe essere il sito giusto [...] Essendo i siti tanto vicini tra loro, perchè è importante determinare quale fosse effettivamente Pitom? Ritengo sia importante identificare il sito corretto, per chiarire la nostra comprensione del Soggiorno, un periodo piuttosto confuso e controverso nella storia di Israele. L'area in questione, il Wadi Tumilat, è una valle che corre da est ad ovest a circa mezza via lungo il lato orientale del delta fino al Lago Timsah, nell'Istmo di Suez. Forma la periferia meridionale della Terra di Goshen. In tempi preistorici attraverso questa valle scorreva un ramo del Nilo. Il Wadi Tumilat fu un'importante rotta commerciale che collegava la Penisola del Sinai con il Delta egiziano [...] Malgrado Tell el-Retabah sembri essere il migliore candidato per Pitom, basandosi sulle attuali evidenze, vi saranno sempre elementi di incertezza riguardo questa identificazione dal momento che la storia occupazionale e la natura del sito non sono ben conosciute. Uno scavo scientifico moderno potrebbe rimuovere alcune delle incertezze e getterebbero probabilmente luce sulla storia degli Israeliti nella regione".
Fonte: www.antikitera.net/news.asp?ID=996

- http://it.wikipedia.org/wiki/Eliopoli
- http://it.wikipedia.org/wiki/Atum
- http://en.wikipedia.org/wiki/Heliopolis_(ancient)
- http://it.wikipedia.org/wiki/Delta_del_Nilo
- www.treccani.it/enciclopedia/eliopoli/
- http://de.wikipedia.org/wiki/Wadi_Tumilat
- http://en.wikipedia.org/wiki/Nile_Delta
- www.treccani.it/enciclopedia/tell-e...;-Arte-Antica)/
- www.treccani.it/enciclopedia/goshen_(Enciclopedia_Italiana)/
- http://it.wikipedia.org/wiki/Goscen
- http://en.wikipedia.org/wiki/Land_of_Goshen
- http://it.wikipedia.org/wiki/Libro_dei_Giubilei
- www.intratext.com/IXT/ITA0410/_P18.HTM


Lo storico ebreo Giuseppe Flavio (37-100 d.C. circa) scrisse che gli "Egiziani costrinsero [gli Ebrei] a scavare numerosi canali artificiali per le acque del loro fiume, e a costruire mura e terrapieni con cui le loro città sarebbero state al riparo dalla piena del Nilo [...] Li obbligarono a lavorare alla costruzione delle piramidi, e con questo immane lavoro li oppressero". Ma che c'entrano gli Ebrei con le piramidi?

"Di questa maniera Giuseppe siccome salì a più grande stima presso gli Egiziani, così accrebbe l'amore de' sudditi verso il re [...] Dopo cento e dieci anni di vita pon termine anch'egli alla sua carriera, ammirato da tutti per gran virtù, in atto sempre di governare ogni cosa colla sua mente, e sempre parco di valersi del suo potere. Le quali cose concorsero anch'esse a levarlo a sì grande stato presso gli Egiziani, tuttochè venuto d'altronde, e con quello sfregio sul viso, che già narrammo. Muojono di mano in mano anche i fratelli di lui dopo una prospera vita in Egitto. I corpi loro trasportati col tempo dai lor discendenti e figliuoli furono sepolti in Ebron. Ma l'ossa di Giuseppe gran tempo appresso, quando gli Ebrei partirono dall'Egitto, le si recaron con loro nella terra di Canaan; che a ciò gli astrinse con saramento Giuseppe. Come pertanto le cose d'ognun di loro andassero, e con quali fatiche s'impadronissero della Cananea, il dirò, se prima lecito mi sia d'esporre il motivo, perchè lasciaron l'Egitto. Gli Egiziani gente deliziosa e tarda al travaglio, e impotente a resistere agli assalti, siccome d'ogni altro piacere, così e molto più ancora dell'interesse, avvenne, che mal sofferivano di vedere gli Ebrei sì felici. Perciocchè veggendo la stirpe israelitica metter sì numerosi germogli, e per la loro virtù e per l'indole loro a sostener le fatiche abilissima divenire omai ragguardevole per abbondanza di averi, e sospettarono che a loro danno aggrandissero, e pel lungo tempo già scorso dimentichi di quanti beni già ebbero da Giuseppe, caduto oltre questo il regno in mano d'altra famiglia, e maltrattavano atrocemente gl'Israeliti, e tramavano di condannarli a varj travagli. Infatti costrinseli a derivare il fiume in molti fossati, fabbricar mura e cittadi, ed argini a ritener l'acqua, che allagandone le vicinanze non vi stagnassero; nell'innalzamento ancora delle piramidi malmenaro i nostri antenati, talchè ed appresero ogni arte e si accostumarono alle fatiche. In queste miserie occuparono il corso di ben quattrocent'anni (15); perciocchè gareggiavano insieme, gli Egizj in volere per via di travagli distruggere gl'Israeliti, e questi in reggere sempre più forti a' loro comandi. Trovandosi in queste faccende gl'Israeliti, la cagione di adoperarsi che fecero gli Egiziani con più calore al distruggimento, fu questa. Un di quelli, che avevano cura de' libri sacri ( che hanno grande abilità (16) nel parlare veracemente dell'avvenire) avvisa il re "che intorno a quel tempo sarebbe nato fra gl'Israeliti cert'uomo, che quando fosse cresciuto recherebbe a distruzione il regno egiziano e leverebbe a grande stato gl'Israeliti: non avrà pari in virtù, e si procaccerà fama eterna". Atterritone il re bandì col consiglio di lui, che tutti i maschi che nasceranno agl'Israeliti si gettino ad affogare nel fiume, e che assistano ai parti dell'ebree donne, e tengano conto de' lor portati levatrici egiziane, poichè comandò, ch'esse solo ne ricogliessero le creature, siccome quelle, ch'essendo di sua nazione avrebbono fatto i voleri di lui". (Antichità giudaiche di Giuseppe Flavio, Flavius Josephus).
Fonte: http://books.google.it/books?id=NKVQAAAAcAAJ&dq=

"E' il Ramesse che oppresse con improbe fatiche il popolo santo in Egitto.. Dice diffatti Giuseppe Flavio Ebreo (1), che i Faraoni immemori di quanto aveva fatto per l'Egitto Giuseppe, presero ad opprimere gli Ebrei, e che si facevano dividere il fiume in rivi, edificare le mura alla città, scavar lor d'attorno i fossi acciocchè il fiume non le potesse sommergere e fabbricare piramidi [...] epperciò che una delle città fabbricate portava il nome stesso del Faraone che le faceva costrurre, cioè di Ramesse".
Fonte. http://books.google.it/books?id=_NNLAAAAYAAJ&dq=

"3200 a. C. Nel Sumer viene inventata la scrittura.
1850 Viene scritta l'Epopea di Gilgamesh
Abram/Abramo viaggia verso Canaan
1750 Viene redatto il Codice di Hammurabi
1720 - 1552 Gli Hyksos semitici governano l'Egitto.
1700 I figli d'Israele arrivano in Egitto.
1377 - 1358 Akenaton governa l'Egitto e riafferma il culto esclusivo di Aton, il re sole.
1347 - 1338 Tutankhamon governa l'Egitto.
1304 - 1290 Seti I, che è probabilmente il Faraone che "non conobbe Giuseppe" e rese schiavi i Figli d'Israele, governa l'Egitto.
1290 - 1224 Ramsete II, probabilmente il Faraone di cui parla l'Esodo, governa l'Egitto.
1250 Fuga degli Israeliti sotto Mosè e incontro al Sinai.
1220 - 1200 Giosuè e gli Israeliti invadono Canaan.
1200 - 1025 Periodo dei Giudici e della confederazione delle tribù d'Israele a Canaan.
1030 - 1010 Saul governa la confederazione degli Israeliti.
1010 - 970 Davide governa il Regno Unito di Israele.
1000 Davide conquista Gerusalemme e la fa capitale.
970 - 931 Salomone governa Israele. Si cominciano a raccogliere le storie che diventeranno la Torah.
966 Salomone costruisce il Tempio di Gerusalemme.
931 Il Regno Unito di Israele viene diviso in Israele e Giuda.
874 - 853 Acab governa Israele con Gezabele.
Profezie di Elia.
750 Amos inizia a fare profezie seguito, poco dopo, da Osea.
740 Isaia riceve la vocazione nel Tempio. Inizia a fare profezie seguito, poco dopo, da Michea.
722 o 721 Israele viene invaso dalle forze del re assiro Sargon II e i suoi abitanti vengono deportati: le dieci tribù del nord vengono disperse.
716 - 687 Governa Ezechia, uno degli ultimi re buoni di Giuda.
687 - 642 Manasse governa Giuda, istituisce i culti pagani nel Tempio e (secondo la tradizione tarda) fa giustiziare Isaia.
640 - 609 Giosia, l'ultimo re buono di Giuda, è al governo e tenta una riforma religiosa, e patrocina nuove edizioni dei principali documenti storici, Deuteronomio, Giosuè, Giudici, Samuele e Re.
605 Geremia profetizza i sessant'anni d'esilio di Giuda.
16 marzo 597 Nabucodonosor [re di Babilonia] conquista Gerusalemme e comincia a deportare gli Ebrei a Babilonia.
Luglio - Agosto 587 o 586 Nabucodonosor rade al suolo il Tempio e la città di Gerusalemme: nuove deportazioni vanno avanti per atri cinque anni.
539 Ciro, re dei Persiani, entra a Babilonia e restituisce alle città originarie gli oggetti sacri sequestrati.
538 Viene proclamato l'Editto di Ciro, che consente agli esiliati di ritornare alla Terra Promessa.
Primavera 537 Vengono gettate le fondamenta del Secondo Tempio"

Fonte: http://books.google.it/books?id=S0GduCT2lsgC&vq=

- http://it.wikipedia.org/wiki/Ramses_II
- http://it.wikipedia.org/wiki/Seti_I


"La forma letteraria dell'Esodo è stata definita un'epopea religiosa. L'Esodo contiene fatti realmente accaduti [come già accennava AU2, alcuni studiosi contestano la storicità dell'Esodo] che sono il fondamento della religione d'Israele, ma che sono spesso abbelliti in tono epico. Tale modo di scrivere serviva ad un duplice fine: esaltare la grandezza del Dio d'Israele e mettere in singolare rilievo il popolo eletto.
La composizione. Sono bene evidenti in questo libro le fonti Jahwista, Elohista e Sacerdotale, con qualche tocco anche della tradizione Deuteronomista. La redazione finale del testo, o la sua forma attuale, risale probabilmente al V sec. a.C.
La datazione. Purtroppo le nostre fonti non nominano il Faraone (o i Faraoni) nel cui regno si svolsero gli eventi narrati dall'Esodo. Alcuni studiosi indotti dal riferimento in I Re 6,1, che parlerà di 480 anni intercorrenti fra l'Esodo ed il tempio di Salomone, sostengono che si tratti del XV sec. A.C. Essendo Salomone salito al trono nell'anno 960 a.C. l'Esodo sarebbe avvenuto verso il 1440 a.C. Tuttavia, la notizia biblica che gli Ebrei furono addetti alle costruzioni faraoniche nell'area del Delta del Nilo, contrasta con questa datazione. Infatti, tali opere edilizie furono cospicue nella diciannovesima dinastia, non nella diciottesima (che fiorì nel XV sec.). Dal momento che i reperti archeologici indicano piuttosto una data del XIII sec., sarà forse più sicuro considerare i 480 anni di 1 Re, come una cifra tonda indicante dodici generazioni (12 x 40). Da Esodo 1,11 (gli Israeliti costruiscono le città-magazzino per Faraone), giungiamo a considerare il regno di Seti I (1309-1290 A.C.) come il periodo dell'oppressione, continuata dal suo successore Ramses II (1290-1224 a.C.). L'effettivo esodo dall'Egitto avvenne poco dopo la salita al trono di quest'ultimo. Dopo i 40 anni (ancora una generazione) di peregrinazione nel deserto, incominciò la conquista della Palestina [Canaan] (circa 1250 a.C.). La distruzione di numerose città palestinesi (per es. Hazor, Lakish e Tell Beit Mirsim) nella seconda metà del XIII sec. - fatto attestato dalla moderna archeologia scientifica - conferma questa datazione. Pertanto si ritiene il 1280 a.C. la data approssimativa dell'Esodo dall'Egitto".

Fonte: www.corsobiblico.it/esodo4.htm#_Toc73412593

"1 Alla costruzione del tempio del Signore fu dato inizio l'anno quattrocentottanta [480] dopo l'uscita degli Israeliti dal paese d'Egitto, l'anno quarto del regno di Salomone su Israele, nel mese di Ziv, cioè nel secondo mese. 2 Il tempio costruito dal re Salomone per il Signore, era lungo sessanta cubiti, largo venti, alto trenta. 3 Davanti al tempio vi era un atrio lungo venti cubiti, in base alla larghezza del tempio, ed esteso per dieci cubiti secondo la lunghezza del tempio. 4 Fece nel tempio finestre quadrangolari con grate. 5 Intorno al muro del tempio fu costruito un edificio a piani, lungo la navata e la cella".
Fonte: www.laparola.net/

- http://it.wikipedia.org/wiki/Salomone

"L'Esodo, al quale è dedicato il secondo libro della Bibbia, non a caso arreca questo titolo. La data di quest'avvenimento può essere determinata con una certa precisione. Gli esperti egittologi dell'Università Cattolica di Lovanio (Belgio) hanno terminato per sostenere che tutti gli elementi rimandano al Regno del Faraone Ramses II (1301-1234 A.C.) e del suo successore Merneptah, entrambi della XIX dinastia. Determinazioni che inducono a far pensare gli stessi esperti dell'esistenza di un testimone "oculare", in primo luogo lo stesso Mosè! Dal 1896 è in loro possesso anche un documento importante. Quest'ultimo si riferisce alla data dell'Esodo, la stele commemorativa di Merneptah che lo stesso faraone fece erigere [...] e che porta il suo nome! Nel testo della stele è menzionato il nome di Israele (per la prima volta al di fuori della Bibbia), di cui si suppone, sia già avvenuta l'emigrazione verso Canaan. Secondo questo documento, l'Esodo dall'Egitto andrebbe collocato alla metà del XIII secolo A.C. Erano gli anni in cui la sconfitta di Kadesh [in realtà si trattò di un pareggio] aveva portato a una delimitazione delle sfere d'influenza tra gli Egizi e gli Ittiti".
Fonte: www.parrocchiadiformigine.it/gm/l_esodo/esodo_2.pdf

- http://it.wikipedia.org/wiki/Merneptah
- http://it.wikipedia.org/wiki/Stele_di_Merneptah


"Merenptah [...] Nei documenti egiziani di quest'epoca appare per la prima volta il nome di Israele e sembrerebbe che Merenptah abbia condotto anche una campagna in Asia, ma non si hanno notizie precise al riguardo. I principi prosternati gridano pietà! Nessuno alza la testa fra i Nove Archi. Il paese di Tjehnu è distrutto, il Khatti è in pace, Canaan è stata saccheggiata con tutto il male, Ascalona è presa e Gezer catturata, Yenoam è ridotta come se non fosse mai esistita. Israele è desolata e non ha più seme, Khor è rimasta vedova per To-meri. E' questa l'unica volta in cui si fa il nome d'Israele nei testi egizi, e il fatto è imbarazzante per gli studiosi perchè, all'epoca della scoperta nel 1869, la maggior parte di essi riteneva che Merenptah fosse il faraone dell'Esodo. Ora le spiegazioni sono numerose e varie. In realtà questo nome [Israele] non ricorre più nei testi non biblici fino alla metà del secolo IX a.C., quando si dice che il re di Moab, Mesha, combattè contro Israele. Che Merenptah abbia compiuto qualche azione militare in Palestina è confermato dall'epiteto di "conquistatore di Gezer" datogli da un'iscrizione ad Amada".
Fonte: www.egittoanticosito.com/history/merenpth.htm

"La principale fonte documentale relativa all'evento dell'Esodo è il biblico Libro dell'Esodo. Secondo la tradizionale ipotesi documentale il testo è stato definitivamente redatto, al pari degli altri libri della Torah o Pentateuco, all'epoca del ritorno in Giudea dei deportati dell'esilio di Babilonia nel V secolo a.C. La cosidetta fonte sacerdotale (P. Priestercodex) risale all'epoca dela redazione definitiva, circa il V scolo a.C. Le varie fonti, parzialmente armonizzate nell'attuale Libro dell'Esodo, mostrano alcune significative discordanze [...] Dalle fonti storiche extra-bibliche non sono deducibili elementi che possano direttamente verificare o falsificare le informazioni contenute nel Libro dell'Esodo [...]".
Fonte: Wikipedia

Gli accadimenti narrati nel Libro dell'Esodo, per quanto ne sappiamo oggi, non hanno riscontri in fonti extrabibliche (per esempio egiziane) della stessa epoca.

"Per "fonte extrabiblica" si intendono tutti i documenti scritti (papiri, tavolette, iscrizioni ...) provenienti da fonti estranee alla Bibbia e relativi in qualche modo alla storia di Israele. A partire dal IV-V sec. a.C. cominciamo ad avere fonti di questo genere; il grande problema è che prima di tali date Israele è menzionato in soli due testi: la stele del faraone Mernephtah (almeno secondo la lettura corrente) che risale al XIII sec. a.C. e la stele di Mesa, re di Moab, del IX sec. a.C. [...] Al di fuori della Bibbia sappiamo ben poco di Israele, almeno sino all'epoca monarchica [compreso quindi l'Esodo] [...] A lato delle fonti scritte l'archeologia è anch'essa di grande importanza per la storia di Israele; essa ci permette di ricostruire e quindi comprendere meglio l'ambiente nel quale la Bibbia nasce e di cui essa parla. Talvolta l'archeologia non dà i risultati sperati: il caso più noto è quello di Gerico che, allo stato attuale delle ricerche, non sembra affatto essere la città conquistata da Giosuè, ricordata nel libro omonimo".
Fonte: www.corsodireligione.it/

"Circa l'origine, lo sviluppo e la fissazione delle tradizioni gli studiosi cattolici e un numero sempre maggiore di non cattolici convengono nel ritenere che l'origine è unica; che lo sviluppo è avvenuto in ambienti che avevano interessi diversi e si trovavano in condizioni economiche e sociali diverse; che la fissazione scritta fu eseguita in epoche diverse e che tale fissazione non fu l'atto di morte della rispettiva tradizione ma l'inizio di una coesistenza del documento scritto e della tradizione. Si pone in genere nel X-IX secolo la fissazione della tradizione jahvista, nell'VIII sec. quella della tradizione elohista, nel VII-VI sec. quella della tradizione deuteronomista, e più tardi la fissazione della tradizione sacerdotale. Si tratta di date solo approssimative, non di date limiti, che si riferiscono a quanto nelle singole tradizioni c'è di più caratteristico e proprio; ognuna, sebbene in misura diversa, ha materiale antichissimo e più recente della data approssimativa di fissazione. Alla tradizione jahvista si riconosce l'ambiente del regno di Giuda; alle tradizioni elohista e deuteronomista si riconosce una prevalenza, non esclusiva, dell'ambiente del regno di Israele, a quello sacerdotale si riconosce l'assoluta prevalenza del personale profetico e sacerdotale del tempio di Gerusalemme. A un certo periodo relativamente tardivo della storia d'Israele, da queste diverse tradizioni, che parzialmente erano già state unite, è stato composto l'attuale Pentateuco: del materiale primitivo fu conservato quello ritenuto necessario e conveniente per la grande opera [...] Per ora, i documenti archeologici e letterari dell'antico Egitto non offrono alcune conferma diretta alla narrazione biblica; contengono invece importanti elementi particolari e una cornice ambientale che, oltre a costituire una preziosa conferma indiretta, si dimostrano indispensabili per comprendere il testo biblico. Il genere del tutto singolare della storiografia egiziana e il carattere piuttosto episodico e ristretto dei fatti, considerati dal punto di vista della millenaria storia dell'Egitto, sono tali da giustificare abbondantemente questo stato di cose. Con ciò, tuttavia, non si vuole escludere che in certi documenti egiziani si possa vedere anche più di quanto comunemente non si ritiene. Circa la data dell'uscita degli Ebrei dall'Egitto, come sul periodo dell'oppressione, gli studiosi non si accordano ancora. Come d'altronde è ancora incerta l'epoca della discesa in Egitto e la durata della permanenza; mancano, infatti, i nomi dei Faraoni e gli altri dati biblici non bastano per la ricostruzione di una cronologia precisa. Tre sono le sentenze: la prima, basata sui dati della cronologia biblica oggi quasi abbandonata, almeno nella sua formazione classica, vede in Tutmosi III (ca. 1490-1435) della XVIII dinastia il Faraone della oppressione, in Amenofi II (ca. 1435-1421) il Faraone dell'esodo [ovviamente, avanti Cristo]. Secondo Gen 15,13 la dimora in Egitto sarebbe stata 400 anni, secondo Es 14,40 durò 430 anni e secondo 1 Re 6,1 Salomone iniziò la costruzione del tempio 480 anni dopo l'uscita dall'Egitto, nel quarto anno del suo regno: ora questo corrisponde circa all'anno 958. Da questo computo risulta che l'anno 1445 ca. fu l'anno dell'esodo e l'anno 1400 ca. l'anno dell'ingresso in Palestina. Questi dati sarebbero comprovati dalla sentenza di qualche archeologo circa la caduta di Gerico per opera di Giosuè; dalle lettere di el-Amarna (scoperte nel 1887, scritte negli anni ca. 1390-1350 da principi della Siria meridionale, della Fenicia, della Palestina) si avrebbe un'ottima illustrazione del periodo della conquista israelitica, dalle stesse lettere che parlano di invasori e perturbatori denominati Apiru (Habiru), si avrebbe un dato decisivo per la identificazione di costoro con gli Ebrei sotto la guida di Giosuè; infine, la stele di Mernepta, verso l'anno 1230, parla della sconfitta di Israele in Palestina: l'esodo deve quindi porsi circa un secolo prima. Ma la sentenza si basa da una parte su dati troppo incerti, dall'altra trascura altri dati biblici ben più sicuri di quelli offerti dalla storia egiziana e dall'archeologia. Il carattere delle cifre date dalla Bibbia è artificiale e schematico e non si può fondare su di esso una cronologia precisa. La seconda sentenza indica in Sethi I (ca. 1318-1301) della XIX dinastia il Faraone dell'oppressione, in Ramesse II (ca. 1301-1234) il Faraone dell'esodo; oppure in Ramses II il Faraone dell'oppressione e in Mernepta (ca. 1234-1222) il Faraone dell'esodo. E' la sentenza oggi più seguita. La residenza dei Faraoni di cui si parla in Es. si trova nel Delta e tale fu appunto quella dei Faraoni della XIX dinastia, mentre non fu così dei loro predecessori, i Faraoni di cui si parla in Es. si distinsero per costruzioni nel Delta, e tale fu ancora il caso dei primi Faraoni della XIX dinastia; tra le città alla cui costruzione lavorarono gli Ebrei sono nominate Ramses e Pitom e gli scavi compiuti in Egitto in questi ultimi anni portarono alla identificazione delle due città e confermarono l'epoca difesa dalla presente sentenza (Es 1,11); i dati topografici biblici sono perfettamente confermati dalle attuali conoscenze che si hanno sulla situazione in cui si trovava il Delta orientale nel XIII sec.; i primi Faraoni della XIX dinastia fecero campagne militari importantissime nella Palestina, e sarebbe strano - nel caso di un esodo sotto Tutmosi-Amenofi II - che di esse non sia rimasto alcun ricordo nei testi biblici: d'altra parte, il rinnovamento e il potente impulso politico militare sociale interno ed esterno iniziato e condotto con vigore dalla XIX dinastia ben si accorda con Es 1,8ss. La data della distruzione di Gerico è tuttora oggetto di discussione tra gli archeologi, mancando una decisiva evidenza, l'itinerario degli Ebrei nella Transgiordania (Nm 20,22 - 27,13) suppone l'esistenza dei regni di Edom, Moab e Ammon. Ora, la costituzione di questi regni non è anteriore al XIII sec., sebbene esplorazioni archeologiche recentissime abbiano dimostrato che la regione centrale era già anteriormente abitata da una popolazione sedentaria; sebbene dall'esplorazione archeologica della Palestina non si possano esigere al riguardo date decisive, dai luoghi metodicamente esplorati (Lachish, Debir, Bethel, Kiriat-Sefer ecc.) si conclude che l'occupazione degli Ebrei va dal XII a XIII sec. Alle ragioni addotte dalla prima sentenza si osserva: dalle lettere di el-Amarna appare sempre più evidente la mancanza di connessione tra quel periodo e l'invasione israelitica; Apiru è un termine assai più antico e si trova in un'area assai più estesa di quella mai occupata dagli Ebrei nell'antichità, designa in genere un popolo senza patria che in vari gruppi penetra in regioni diverse ed è considerato di classe inferiore, adibito a lavori servili e come truppa mercenaria; si riconosce, però, una relazione non ancora ben definita tra questo termine e il termine Ebreo, e a proposito non si può trascurare il fatto che di questi Apiru si parla anche in testi egiziani della XIX e della XX dinastia e la menzione è specialmente interessante in un documento dell'epoca di Ramses II che li presenta come trasportatori di pietre per la grande fortezza della città di Ramses. La stele di Mernepta può riferirsi al periodo della conquista israelitica sotto Giosuè, alla sconfitta narrata da Nm 14,40ss., agli Ebrei che non erano discesi in Egitto o ne erano già ritornati o allo stesso transito del Mar Rosso (Mare dei Giunchi); si fa notare come in questa unica menzione di Israele negli antichi testi egiziani, il nome non abbia il determinativo di paese straniero ma di popolo: contrasto tanto più valido in quanto la stele osserva questa distinzione tra i popoli sedentari e i nomadi; potrebbe trattarsi di un errore dello scriba, comunque è probabile che Israele fosse tuttora nomade ed è certo che l'interpretazione della prima sentenza è esagerata. Una terza sentenza vede in Mernepta (1234-1222 ca.) il Faraone dell'esodo e in Ramses III il Faraone del periodo della conquista israelitica della Palestina sotto la guida di Giosuè. Questa sentenza concorderebbe meglio della precedente con il quadro biblico della conquista, con la storia egiziana e con l'archeologia. In attesa di maggiori chiarificazioni, in una questione ancora complessa come la presente, preferiamo la seconda sentenza, ritenendo che soddisfi le esigenze della esegesi biblica e delle scienze ausiliarie".
Fonte: www.unionecatechisti.it/testi/Bibbi...Esodo/Esodo.htm

- http://it.wikipedia.org/wiki/Thutmose_III
- http://it.wikipedia.org/wiki/Amenofi_II
- http://it.wikipedia.org/wiki/Ramses_III
- www.treccani.it/enciclopedia/letter...rio-di-Storia)/
- www.naiot.it/ArcheologiaFile/LeLettereDiElAmarna.pdf
- http://it.wikipedia.org/wiki/Amarna


Non tutti saranno d'accordo con l'autore dell'articolo precedente ...

- www.laparola.net/bibbia/libro.php?n=2
- http://it.wikipedia.org/wiki/Torah
- www.bibbiaedu.it/bibbia_edu/bibbia_...Pentateuco.html
- www.treccani.it/enciclopedia/tag/pentateuco/
- www.treccani.it/enciclopedia/torah/
- http://en.wikipedia.org/wiki/Mosaic_authorship
- http://en.wikipedia.org/wiki/Torah
- http://it.wikipedia.org/wiki/Piaghe_d'Egitto
- http://it.wikipedia.org/wiki/Esodo
- http://it.cathopedia.org/wiki/Esodo
- http://it.cathopedia.org/wiki/Esodo_(evento)
- http://en.wikipedia.org/wiki/Stations_of_the_Exodus
- www.treccani.it/enciclopedia/esodo/
- www.treccani.it/enciclopedia/piaghe-d-egitto/


"L'eruzione minoica di Thera [...] fu una vasta e catastrofica eruzione vulcanica [...] che si stima sia accaduta nella seconda metà del secondo millennio a.C. L'eruzione fu uno dei più grandi eventi vulcanici accaduti sulla Terra, documentata storicamente. L'eruzione devastò l'isola di Thera (o Santorini), compreso l'insediamento minoico ad Akrotiri come pure aree comunitarie e agricole sulle isole vicine e sulle coste di Creta. L'eruzione sembra aver ispirato certi miti greci e può aver causato scompiglio in Egitto [...] L'eruzione minoica fornisce un punto fisso per allineare l'intera cronologia del II millennio a.C. nell'Egeo, poichè l'evidenza dell'eruzione viene trovata dovunque nella regione. Nonostante ciò, la data esatta dell'eruzione è stata difficile da determinare".
Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Eruzione_minoica

Eruzione minoica: +/- 1600 a.C.

"1 Un uomo della famiglia di Levi andò a prendere in moglie una figlia di Levi. 2 La donna concepì e partorì un figlio: vide che era bello e lo tenne nascosto per tre mesi. 3 Ma non potendo tenerlo nascosto più oltre, prese un cestello di papiro, lo spalmò di bitume e di pece, vi mise dentro il bambino e lo depose fra i giunchi sulla riva del Nilo. 4 La sorella del bambino si pose ad osservare da lontano che cosa gli sarebbe accaduto. 5 Ora la figlia del faraone scese al Nilo per fare il bagno, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo la sponda del Nilo. Essa vide il cestello fra i giunchi e mandò la sua schiava a prenderlo. 6 L'aprì e vide il bambino: ecco, era un fanciullino che piangeva. Ne ebbe compassione e disse: "E' un bambino degli Ebrei". 7 La sorella del bambino disse allora alla figlia del faraone: "Devo andarti a chiamare una nutrice tra le donne ebree, perchè allatti per te il bambino?". 8 "Và", le disse la figlia del faraone. La fanciulla andò a chiamare la madre del bambino. 9 La figlia del faraone le disse: "Porta con te questo bambino e allattalo per me; io ti darò un salario". La donna prese il bambino e lo allattò. 10 Quando il bambino fu cresciuto, lo condusse alla figlia del faraone. Egli divenne un figlio per lei ed ella lo chiamò Mosè, dicendo: "Io l'ho salvato dalle acque!". 11 In quei giorni, Mosè, cresciuto in età, si recò dai suoi fratelli e notò i lavori pesanti da cui erano oppressi. Vide un Egiziano che colpiva un Ebreo, uno dei suoi fratelli. 12 Voltatosi attorno e visto che non c'era nessuno, colpì a morte l'Egiziano e lo seppellì nella sabbia. 13 Il giorno dopo, uscì di nuovo e, vedendo due Ebrei che stavano rissando, disse a quello che aveva torto: "Perchè percuoti il tuo fratello?". 14 Quegli rispose: "Chi ti ha costituito capo e giudice su di noi? Pensi forse di uccidermi, come hai ucciso l'Egiziano?". Allora Mosè ebbe paura e pensò: "Certamente la cosa si è risaputa". 15 Poi il faraone sentì parlare di questo fatto e cercò di mettere a morte Mosè. Allora Mosè si allontanò dal faraone e si stabilì nel paese di Madian e sedette presso un pozzo. 16 Ora il sacerdote di Madian aveva sette figlie. Esse vennero ad attingere acqua per riempire gli abbeveratoi e far bere il gregge del padre. 17 Ma arrivarono alcuni pastori e le scacciarono. Allora Mosè si levò a difenderle e fece bere il loro bestiame. 18 Tornate dal loro padre Reuel, questi disse loro: "Perchè oggi avete fatto ritorno così in fretta?". 19 Risposero: "Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori; è stato lui che ha attinto per noi e ha dato da bere al gregge". 20 Quegli disse alle figlie: "Dov'è? Perchè avete lasciato là quell'uomo? Chiamatelo a mangiare il nostro cibo!". 21 Così Mosè accettò di abitare con quell'uomo, che gli diede in moglie la propria figlia Zippora. 22 Ella gli partorì un figlio ed egli lo chiamò Gherson, perchè diceva: "Sono un emigrato in terra straniera!". 23 Nel lungo corso di quegli anni, il re d'Egitto morì. Gli Israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. 24 Allora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza con Abramo e Giacobbe. 25 Dio guardò la condizione degli Israeliti e se ne prese pensiero".
Fonte: www.laparola.net/

- www.edicolaweb.net/am_1901a.htm
- www.edicolaweb.net/am_2001a.htm
- www.edicolaweb.net/lett009a.htm
- http://en.wikipedia.org/wiki/Book_of_Exodus
- http://en.wikipedia.org/wiki/The_Exodus
- http://en.wikipedia.org/wiki/Plagues_of_Egypt
- www.grahamphillips.net/news/plagues.htm


Il fenomeno del Nilo Rosso:
"La piena del Nilo vista dagli antichi Egizi (R. Pierre, 1959, Montagnes de la lune, Paris, Hachette):

Rotolando le sue lente acque arrossate dal limo il fiume-dio, il fiume benedetto, il re dei fiumi, il Nilo in piena, fa il suo ingresso nel Paese dei Faraoni, in quella sera di luglio di migliaia di anni fa. Tebe la radiosa, la città dalle cento porte, grida la sua gioia ed il suo abbandono. Le lacrime di Iside che piange il marito defunto hanno fatto gonfiare il fiume-re e l'Egitto celebra la piena del Nilo. La lunga processione dei preti avanza, portando la barca di milioni di anni, la barca sacra di Amon-Ra, dio supremo: il Sole padrone del cielo e creatore del mondo ... Il silenzio plana sulla folla che è impressionata solo dalle invocazioni rituali: "Salve a te o Nilo, che sorgi dalla terra per nutrire l'Egitto che arriva dalle tenebre misteriose verso il giorno, dove si canta la tua venuta". Dietro ai sacerdoti, annunciati dai loro canti, ecco che appare, su un trono sontuosamente addobbato, un altro dio, il Faraone [...]".

La piena del Nilo descritta da uno scienziato di oggi (J. Besancon, "L'uomo e il Nilo"):

Tradizionalmente, nella notte del 17 al 18 giugno, comincia la crescita delle acque del Nilo ... il Nilo prende una tinta verdastra e un odore nauseabondo, da cui il nome di "flusso verde" o "Nilo verde". Si pensa già da tempo che il fiume trasporti in questo momento delle particelle vegetali strappate lungo il suo viaggio a monte che marciscono man mano e che gli danno questo odore così terribile ... A luglio, il flusso aumenta ancora, la leggera colorazione verde sparisce per essere sostituita da un'altra fangosa e scura, marroncina-rossa, e il Nilo prende il nome di "Nilo Rosso" oppure "acque rosse". Questa colorazione è dovuta a un'importante quantità di materie in sospensione che provengono dai vulcani dell'Abissinia: a quest'epoca i 9/10 delle acque che passano al Cairo provengono da violente piogge su queste montagne, che si riversano nel Nilo Blu e nell'Ateara. Le acque rosse sono accompagnate da uno straordinario aumento del flusso. Il livello resta stazionario, poi si mette a scendere, prima molto velocemente poi più lentamente, in modo che il fiume ritrova il suo letto inferiore verso metà novembre, lasciando sul fondovalle delle pozzanghere più o meno larghe, prosciugate poi dal sole o dall'infiltrazione. Continua a restringersi fino al ritorno dell'estate successiva.
Fonte: www.situationsproblemes.com/italien/Egitto_2.pdf

"Le acque [del Nilo] aumentano ancora nei mesi successivi, trascinando una melma rossastra prodotta dai detriti strappati dalle rocce etiopiche (Nilo Rosso) e che costituisce il famoso limo che andrà a fecondare le terre dell'Egitto [...]"
Fonte: http://books.google.it/books?id=FaZxAAAAIAAJ&q=

"14 Poi il Signore disse a Mosè: "Il cuore del faraone è irremovibile: si è rifiutato di lasciar partire il popolo. 15 Và dal faraone al mattino quando uscirà verso le acque. Tu starai davanti a lui sulla riva del Nilo, tenendo in mano il bastone che si è cambiato in serpente. 16 Gli riferirai: Il Signore, il Dio degli Ebrei, mi ha inviato a dirti: Lascia partire il mio popolo, perchè possa servirmi nel deserto; ma tu finora non hai obbedito. 17 Dice il Signore: Da questo fatto saprai che io sono il Signore; ecco, con il bastone che ho in mano io batto un colpo sulle acque che sono nel Nilo: esse si muteranno in sangue. 18 I pesci che sono nel Nilo moriranno e il Nilo ne diventerà fetido, così che gli Egiziani non potranno più bere le acque del Nilo!". 19 Il Signore disse a Mosè: "Comanda ad Aronne: Prendi il tuo bastone e stendi la mano sulle acque degli Egiziani, sui loro fiumi, canali, stagni, e su tutte le loro raccolte di acqua; diventino sangue, e ci sia sangue in tutto il paese d'Egitto, perfino nei recipienti di legno e di pietra!". 20 Mosè e Aronne eseguirono quanto aveva ordinato il Signore: Aronne alzò il bastone e percosse le acque che erano nel Nilo sotto gli occhi del faraone e dei suoi servi. Tutte le acque che erano nel Nilo si mutarono in sangue. 21 I pesci che erano nel Nilo morirono e il Nilo ne divenne fetido, così che gli Egiziani non potevano più berne le acque. Vi fu sangue in tutto il paese d'Egitto".
Fonte: www.laparola.net

La medicina e le dieci piaghe d'Egitto:
http://books.google.it/books/about/La_medi...mYC&redir_esc=y

Edited by onussen - 23/10/2013, 17:40
 
Top
23 replies since 3/11/2005, 00:57   30381 views
  Share