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Le dieci piaghe d'Egitto

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Martin Mistero
view post Posted on 2/11/2006, 11:16 by: Martin Mistero




CITAZIONE
c'è chi dice fossero imparentati con gli alieni che possedessero macchine volanti,che l'isola era ai confini del mondo

I Cretesi? Non credo ... Forse ti riferisci a qualche altro popolo?

E' da prendersi con il beneficio d'inventario, ma un gruppo di archeologi ritiene di aver scoperto nel 2003 sui fondali del Mar Rosso qualche piccolo resto dell'esercito egiziano che inseguì gli Ebrei, secondo la descrizione dell'Esodo:

CITAZIONE
L'archeologo dilettante britannico Peter Elmer ha recentemente comunicato di avere individuato,nei fondali del Mar Rosso,nel corso di una prospezione subacquea,la ruota di un caratteristico carro da guerra egizio di oltre 3000 anni fa,ricoperta da concrezioni coralline.Pur con una certa cautela,il ricercatore inglese ha subito parlato di possibili "resti" della colonna dei carri da guerra dell'armata,inviata dal Faraone d'Egitto,all'inseguimento dei fuggiaschi ebrei guidati da Mose' nell'Esodo verso la Terra Promessa,tragicamente travolta dalle acque marine prima miracolosamente(secondo la Bibbia) apertesi e poi improvvisamente richiusesi sugli inseguitori del popolo d'Israele.Va ricordato che gia' negli anni Settanta,un altro ricercatore,Ron Wyatt,aveva dichiarato di avere individuato in fondo al Mar Rosso una ruota ad otto raggi di non facile recupero,che-in base alla sua precisa descrizione- Nasif Mohammed Hassan e cosi' pure la vedova di Wyatt,Mary Nell,ritengono la parte aurea del cerchione di un tipico carro da battaglia egizio risalente al periodo della Diciottesima Dinastia.Quest'ultima scoperta indicherebbe di conseguenza che la narrazione biblica sarebbe storicamente ben piu' corretta ed accurata di quanto non potesse supporsi.

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Si dice che il pilastro nell'immagine fu eretto da Re Salomone nella zona dove avvenne il passaggio del Mar Rosso:
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Ruota di un carro egiziano:
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Ruota sui fondali del Mar Rosso:
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Sito del presunto passaggio:
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Carro egiziano:
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"L'angelo di Dio,che precedeva l'accampamento d' Israele,cambio' posto e passo' indietro.Anche la colonna di nube si mosse e dal davanti passo' indietro...Allora Mose' stese la mano sul mare.E il Signore durante tutta la notte,risospinse il mare con un forte vento d'oriente,rendendolo asciutto;le acque si divisero.Gli Israeliti entrarono nel mare asciutto,mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra.Gli Egiziani li inseguirono con tutti i cavalli del Faraone,i suoi carri e i suoi cavalieri,entrando dietro di loro in mezzo al mare.Ma alla veglia del mattino il Signore dalla colonna di fuoco e di nube getto' uno sguardo sul campo degli Egiziani e lo mise in rotta.Freno' le ruote dei loro carri,cosi' che a stento riuscivano a spingerle.Allora gli Egiziani dissero:"Fiuggiamo di fronte a Israele,perche' il Signore combatte per loro contro gli Egiziani!".Il Signore disse a Mose':"Stendi la mano sul mare:le acque si riversino sugli Egiziani,sui loro carri e i loro cavalieri".Mose' stese la mano sul mare e il mare,sul far del mattino,torno' al suo livello consueto,mentre gli Egiziani fuggendo gli dirigevano contro.Il Signore li travolse cosi' in mezzo al mare.Le acque ritornarono e sommersero i carri e i cavalieri di tutto l'esercito del Faraone,che erano entrati nel mare dietro a Israele:non ne scampo' neppure uno.Invece gli Israeliti avevano camminato sull'asciutto in mezzo al mare,mentre le acque erano per loro una muraglia a destra e a sinistra.In quel giorno il Signore salvo' Israele dalla mano degli Egiziani e Israele vide gli Egiziani morti sulla riva del mare".

L'ipotesi alternativa - vedi i post antecedenti - è che gli Israeliti passarono attraverso una palude (il "Mare di Canne") nella zona del Sinai.

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CITAZIONE
Per apprezzare pienamente il racconto biblico dell'Esodo,un serio studioso della Bibbia che accetta la veridicita' del testo,si deve dimenticare del Mar Rosso.Un onesto e accurato studio delle Scritture,degli antichi testi egizi e dell'archeologia,geologia e topografia della regione indica che il Mar Rosso non fu il mare attraversato nell'Esodo.La Bibbia e',in effetti,piuttosto chiara riguardo quali acque gli Israeliti attraversarono-non il Mar Rosso,ma il Mare di Canne(l'ebreo Yam Suph,letteralmente).La frase "Mar Rosso" entro' nel racconto con la tradizione dell'Antico Testamento in greco del III secolo avanti Cristo.Chiamato il Septuaginta(ed identificato come LXX),i suoi traduttori resero Yam Suph("Mare di canne") con Eruthra Thalasse("Mar Rosso").La Volgata Latina ha seguito poi con Mari Rubro("Mar Rosso"),e la maggior parte delle versioni successive ha mantenuto la stessa tradizione.Sfortunatamente,"Mar Rosso" non e' affatto la traduzione corretta,ed i traduttori del LXX lo sapevano.Non conosciamo i loro ragionamenti,ma possiamo supporre che diedero a Yam Suph un'interpretazione storicizzata.Quando la Bibbia narra che gli Israeliti attraversarono un consistente corpo di acque sul confine egiziano orientale,i traduttori sembrano presumere che si trattasse del corpo di acque conosciuto come Mar Rosso.Invece di tradurre la frase ebrea letteralmente,offrirono questa identificazione storica come una comprensione appropriata del testo.Questa piccola distrazione ha confuso gli studiosi della Bibbia per secoli,e ci ha impedito di comprendere la reale accuratezza storica dell'Esodo,e del racconto dell'attraversamento delle acque.Solo nel tardo XX secolo gli studiosi iniziarono ad apprezzare il pieno significato del testo ebreo,e solo ora siamo in grado di collegarlo alle recenti evidenze archeologiche.Il Mar Rosso include una minima porzione di acqua salata dell'Oceano Pacifico,si estende verso nord nel mondo Biblico ed aiuta a separare i due continenti di Africa e Asia.Il ramo piu' orientale del Mar Rosso e' conosciuto come Golfo di Aqaba,ed il ramo occidentale e' conosciuto come Golfo di Suez.In greco classico,"Mar Rosso"(Eruthra Thalasse) era usato per entrambi i golfi come anche per due altre estensioni dell'Oceano Pacifico-il Golfo Persico e l'Oceano Indiano.Sfortunatamente,oggi non conosciamo l'origine del termine "Mar Rosso" per nessuno di questi corpi di acqua.Vi e' un consenso generale tra gli studiosi oggi sul fatto che Yam Suph significhi "Mare di Canne".L'ebreo Suph("canna") si riferisce ad una pianta acquatica e fu probabilmente una parola presa in prestito da twf,il termine egiziano per le piante acquatiche.Cosi' la Bibbia suggerisce che il mare che gli egizi attraversarono nel corso dell'Esodo fu un largo corpo d'acqua sul confine orientale dell'Egitto ed identificato con un grande numero di canne.

Esiste una terza via.

CITAZIONE
Tornando all'Esodo,nella Bibbia ebraica il mar Rosso era denominato mare delle canne per la folta presenza di giunchi lungo i litorali,specie nel golfo di Suez.I giunchi sono erbe palustri che fioriscono sopra molli limi.E' noto che la sottigliezza dei sedimenti,costituenti la spiaggia emersa,indica la bassezza dei fondali prospicienti e la dolcezza del suo profilo batimetrico.Dal momento che i limi,sottili come borotalco,sono i sedimenti più sottili esistenti,ne consegue che i fondali del golfo di Suez,all'epoca dell'esodo,dovevano essere molto bassi,con una pendenza così lieve,che anche un piccolo abbassamento del livello del mare avrebbe portato a secco una vasta striscia di spiaggia sommersa.Studiosi biblici propendono nel ritenere che il mar Rosso si estendesse allora molto più a nord rispetto ad oggi fino all'altezza dei laghi Amari.Le evidenze geologiche ed oceanografiche (Devoy,1980) non confermerebbero una tale ipotesi,anzi queste ultime,come dirò più avanti,mostrano proprio il contrario.Riporto alcuni passi del racconto biblico (Esodo, 15, 21-22) " ... ed il Signore fece con un potente vento orientale ritrarre il mare tutta quella notte e ridusse il mare in asciutto,e i figlioli di Israele entrarono in mezzo al mare per l'asciutto ... gli egiziani li perseguirono ... Mosè adunque stese la sua mano in sul mare e,sul far della mattina,il mare ritornò al suo corso violento.Poi Mosè fece partire gli israeliti dal mar Rosso ed essi procedettero innanzi verso il deserto di Sur e camminarono tre giorni nel deserto senza trovare acqua".Sull'epoca della vita di Mosè e dell'Esodo prevale oggi la tesi che essa sia stata il XIII secolo a.C. Il Faraone persecutore Ramses II (1301-1234) e quello dell'Esodo Meneptah (1234-1220 a.C.).Siamo nella fase di inaridimento del clima del Mediterraneo che diede luogo a carestie,al crollo della civiltà hittita e cretese ed all'immigrazione verso l'Italia delle popolazioni provenienti dall'Asia Minore più colpite dalla siccità [...] L'eruzione di Santorino ebbe una violenza almeno pari a quella del Tambora e presumibilmente si mantenne attiva per molto tempo con ripetuti episodi eruttivi.Si possono quindi ben desumere le conseguenze fatali su molte civiltà dell'epoca,molto più vulnerabili e meno resistenti di quella del secolo scorso.Clio racconta ad Urania che la storia degli avvenimenti antichi è piena di errori ed indica come,con qualche correzione,sia possibile correlare gli eventi sismo-tettonici che sconvolsero l'isola di Tera con la descrizione dell'Antico Testamento.Si legge nell'Esodo:"Il Signore marciava alla loro testa di giorno con una colonna di nubi,per guidarli sulla via da percorrere e di notte con una colonna di fuoco per far loro luce ... ed abbattè dense tenebre su tutto il paese d'Egitto per tre giorni".Si può osservare che l'enorme colonna di fuoco,a Nord-Est rispetto all'Egitto,che si elevò da terra fino alla stratosfera,poteva risultare visibile anche a tale distanza,e che ceneri di quella eruzione potevano ben essere trasportate dai venti,che nel Mediterraneo hanno spessissimo una componente di nord-ovest fino al Delta del Nilo,causando ragionevolmente tre giorni di oscurità.Più che dalla torre di cenere,gli Ebrei certamente dovettero essere stati meravigliati dagli stupendi fenomeni luminosi che ebbero luogo nella stratosfera a seguito della immissione delle ceneri vulcaniche del Santorino e dei quali abbiamo testimonianza nelle descrizioni delle osservazioni eseguite dopo la eruzione del Krakatoa [...] Una volta resisi conto della possibilità di fuga e della sua convenienza,gli ebrei dovettero studiare e perlustrare l'itinerario dell'esodo [...] Perciò gli ebrei si diressero verso SE,in direzione del mar Rosso,e gli egiziani ritennero che la loro follia li avrebbe condotti alla morte certa nel deserto.Invece gli esploratori d'Israele,incaricati di sudiare l'itinerario,avevano scoperto,dopo anni di studi,che a cadenza plurimensile si verificava nel golfo di Suez un ritiro delle acque causato da fenomeni mareali e meteomarini.Perciò l'esodo fu programmato e organizzato in modo da garantire all'intero popolo la sua migrazione verso la terra promessa.

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CITAZIONE
Il testo ebraico in Es 13,18 afferma che il popolo ebraico uscendo dall'Egitto si diresse verso il Yam-Suf,letteralmente Mare dei Giunchi.L'identificazione di questo mare non è certa:il giunco è presente in tutte le acque sia interne che esterne all'Egitto.Sono state proposte diverse alternative.

Golfo di Aqaba o Golfo di Elat [...]
Mar Rosso [...]
Laghi Amari [...]
Lago Sirbonico o Lago di Menzaleh [...]
Lago di Tanis [...]

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Edited by Martin Mistero - 9/2/2013, 08:14
 
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