mi sono imbattuta da un po' nella bioenergetica e mi ha colpito particolarmente perchè, mi sembra, sia un passettino più in là rispetto alla meta della "teoria della medicina unificata"... se non l'avete ancora sentita nominare è perchè il conio è il mio...insomma, credo che il corpo umano (corpo fisico, mentye, spirito, tanto per semplificare) funzioni in un modo ed uno soltanto, e che questo suo modo di funzionamento debba essere alla base delle varie metodologie terapeutiche, e non parlo semplicemente delle azioni reazioni del corpo, ma della sua regola base... insomma, se fossimo solo delle macchine come ci vogliono fdar credere un corpo di un cadavere potrebbe essere funzionante, se gli organi non sono guasti, manca giusto quella cosetta chiamata vita chenun si sa dove mettere (come un mobile di ikea, c'è sempre un pezzo che avanza...
)...e come sia possibile che un essere vivente debba essere scaglionato invarie specialità mediche che a volte non tengono conto una dell'altra? che a volte non si riconoscono nemmeno...che a volte sono addirittura in contrasto...
ecco la prima cosa che mi ha colpito della bioenergetica, il fatto che riconoscesse che il corpo nonsia un'entità separata dalla mente e dallo spirito, ma che anzi, fossero tanto strettamente collegate tra loro da influenzarsi continuamente...anche se poi l'approccio alla medicina sia tipicamente occidentale, ci sono dlle affinità con la visione orientale che, per quanto mi riguarda fanno guadagnare qualche puntarello alla bioenergetica...
le basi della teoria vengono dal buon vecchio reich, che per buona parte della sua vita non ha tentato di energizzare tramite orgone, ma procedendo in modo diverso... vi linko anche una vecchia discussione che piglia reich ma da altri punti di vista, può completare questa e fondersi conla sezione sperimentazione, per chi fose interessato...
link a bioenergiadicevo, reich... negli anni 40 teneva corsi sull'identità funzionale fra il carattere di una persona e il suo atteggiamento corporeo, o armatura muscolare (lo schema delle tensioni muscolari di un corpo). reich chiama queste tensioni "armatura", e pensateci, associa ad un evento negativo, le tensioni, un'accezione positiva, di protezione, e lo fa perchè pernsa che queste tensioni siano da noi provocate per difenderci da impulsi nostri, o da attacchi altrui... pensateci, non è un punto di partenza di poco conto...
in qugli anni era già chiaro che un risvolto psicologico potesse avere un effetto fisico, anche se non si sapeva (e, per inciso, secondo me non è ancora chiaro) come funzionasse la cosa... reich comincio a porsi la domanda chiave..."perchè?" cioè, perchè la malattia si manifestava in dato momento e non prima o dopo? secondo reich ogni effetto della personalità si rifletteva nella sessualità della persona, quindi oltre a conoscere la sstoria dell'uomo, gli interessavano anche gli aspetti sessuali... dopo anni di studi e di esperienza osservò che "la differenza tra un'economia sessuale (per reich sinonimo di economia energetica) sana e una nevrotica non sta solo nell'equilibrio" , "un individuo nevrotico mantiene un certo equilibrio vincolando la proprio energia mediante tensioni muscolari e limitando il proprio eccitamento sessuale (leggi eccitamento energetico). un individuo sano non halimitazioni e la sua energia non è vincolata in un'armatura muscolare, perciò tutta la sua energia è disponibile per qualsiasi espressione creativa. la sua economia energetica funziona ad alto livello".
il modo in cui reich impostava le sue sedute di analisi era basato su una corretta respirazione, corretta dal punto di vista corporeo in modo da iutare il terapeuta ad individuare le tensioni.... e qui, altra grossa novità, il terapeuta si fa parte attiva alla terapia, poggiando le mani sulle tensioni e premendo per aiutare il rilascio muscolare (nella terapia, il paziente non vede nemmeno il suo terapeuta, che utto farebbe fuorchè toccarlo). per far questo si aiutava, a volte, facendo mantenere al paziente una posizione seduta con la testa indietro, la mandibola rilasciata e gli ochhi aperti..
reich praticava la vegetoterapia, cioè la mobilitazione delle emozioni attraverso la respirazione ed altre tecniche corporee che attiravano i centri vegetativi (i gangli del sistema nervoso autonomo) e liberavano energie vegetative..
notò la tendenza comune a trattenere il respiro e a limitare l'espirazione come mezzo per controllare i sentimenti. concluse che il trattenere il respiro serviva a diminuire l'energia dell'organismo, riducndone le attività metaboliche, che, a sua volta riduceva la produzione di ansia. il rpimo passo era quindi fare in modo che il paziente respirasse bene e profondamente, quando il corpo si adagiava alla maggiore quantità di energia prodotta potevano capitare dei tremori muscolari o l'emergere di sentimenti e ricordi, e di qui manifestazioni spontanee che possono essere pianto, o risa o angosce... emergono, ed il corpo rielabora, processo fondamentale per non esserne più colpito... tutto questo fino a fare in modo che il paziente assecondasse l'energia cpon dei movimenti del corpo.. in genere questa fae viene associata a sensazioni di compenetrazione con il mondo circostante, di pace, di serenità. (qusta fase di benessere accompagnata dal movimento corporeo viene chiamata da reich orgasmo). questo orgasmo scaricava completamente tutta l'energi in eccesso dell'organismo, quindi non c'era più l'energia necessaria per mantenere il sintomo o il comportamento nevrotico del paziente... da questo punto sono èposte le basi della bioenergetica, e mentre reich si dedica allo studio dell'orgone come mezzo per provocare l'orgasmo, lowen, suo paziente e allievo comincia a staccarsene, riconoscendo alla sessualità un ruolo fondamentale ma non esclusivo, e al paziente, alla sua respirazione, ai suoi movimenti il ruolo di artefice nella prroduzione e nello scarico di energia..
per la prim volta i terapeuti della mente iniziano ad osservare oltre che ascoltare e notano atteggiamenti muscolari titpici delle varie nevrosi...
la bioenergetica si proponedi aiutare l'individuo a tornare ad ssere con il proprio corpo e a godere la vita pienamente. questo risalto al corpo comprende la sessualità ma anche il respirar, muoversi, sentire, esprimere. una persona che non respira a fondo riduce la vita del corpo, se non si muove liberamente limita la vita del corpo. se non sente pienamente, restringe la vita del corpo. se reprime la propria autoespressione , limita la vita del corpo.
queste restrizioni sono strumenti di sopravvivenza...
e questi sono i punti di partenza...vabbè, lo so, m'è scappato il dito, ma c'è veramente tanto da dire....se vi interessa, ne parliamo...
baci....