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L'uomo di Similaun

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RAGNOUOMO
view post Posted on 26/3/2012, 15:49 by: RAGNOUOMO




Il genoma di Oetzi
CITAZIONE
Capelli e occhi castani,intolleranza al lattosio e arteriosclerosi.
Ecco i nuovi dettagli che i ricercatori hanno tratto dal genoma dell'uomo di Similaun.
Che 5 mila anni fa soffriva dei nostri stessi acciacchi.
Oetzi,l'uomo di Similaun,non fumava.
Lui,5 mila anni fa,correva su e giù per le montagne e non faceva come noi che spendiamo le nostre giornate davanti a un computer o a una televisione.
Figuriamoci poi se nel corso della sua vita gli sia mai capitato di mangiare hamburger,oppure cornetti e maritozzi con la panna.
A quei tempi,se gli andava bene,al massimo poteva aspirare a costolette di stambecco e pane,quasi sicuramente non lievitato e certamente senza olio.
Respirava a pieni polmoni aria priva di smog e si abbeverava solo a fonti e sorgenti di acqua pura e incontaminata.
Poi,dal momento che era allergico al latte,non poteva nemmeno mangiare formaggi e burro.
Insomma aveva davvero tutto per essere una persona in splendida salute e in forma.
Non era infatti nemmeno sovrappeso.
Eppure nelle sue vene il sangue era già pieno di colesterolo e le sue vene erano parzialmente ostruite.
Anche Oetzi,come noi,soffriva infatti di arteriosclerosi e rischiava di morire per colpa di un infarto o di un ictus.
Insomma i mali che affliggono oggi molti di noi,affliggevano anche gli uomini dell'antichità,anche quelli che,come Oetzi,il cacciatore delle Alpi,avevano uno stile di vita che molti medici suggeriscono oggi ai loro pazienti proprio per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.
A scoprire questo affascinante segreto custodito all'interno della mummia più antica del mondo sono stati i ricercatori dell'Istituto per le Mummie e l'Iceman dell'Accademia Europea di Bolzano (Eurac) e dei due istituti di genetica umana delle università di Tubinga e dello Saarland.
Il gruppo di scienziati ha infatti i risultati del sequenziamento del Dna da diversi punti di vista.
Lo studio è stato pubblicato sulla rivista specializzata Nature Communications.
Il genoma della mummia era stato decodificato già un anno e mezzo fa e ora arrivano ulteriori dettagli su questo nostro lontano antenato con il contributo della National Geographic Society (Usa),Life Technologies (Usa) e Comprehensive Biomaker (Germania).
Il puzzle del cacciatore ucciso appena sotto un ghiacciaio a pochi metri dal confine tra Italia e Svizzera sembra ora svelarsi completamente.
Intanto il dato più sorprendente è quello che riguarda il sistema cardiovascolare di Oetzi.
Albert Zink e Angela Graefen dell'Eurac,Carsten Pusch e Nikolaus Blin dell'Università di Tubinga e Andreas Keller ed Eckart Meese dell'Università dello Saarland hanno infatti scoperto non solo che questo individuo era predisposto geneticamente a questo tipo di malattie,ma hanno anche trovato sul suo corpo tracce di arteriosclerosi.
Era dunque già malato quando morì.
"La conferma che questa predisposizione genetica fosse riscontrabile già ai tempi di Oetzi è rilevante perchè mostra che le malattie cardiocircolatorie possono non essere legate alla civilizzazione.Ora il passo successivo sarà quello di analizzare in maniera più approfondita lo sviluppo di queste patologie",sottolineano l'antropologo Albert Zink e il bioinformatico Andreas Keller.
Non era solo l'arteriosclerosi a minare la salute di questo cacciatore.
L'analisi del genoma ha inoltre evidenziato tracce di borrelia,una famiglia di batteri che causa una malattia infettiva trasmessa attraverso le zecche.
"Si tratta della più antica testimonianza di borreliosi - ha detto Carsten Pusch - ora sappiamo che questa infezione esisteva già 5.000 anni fa".
Attraverso gli studi genetici è stato possibile ottenere informazioni anche sulle caratteristiche fisiche dell'uomo venuto dal ghiaccio.
Oetzi aveva gli occhi marroni,i capelli castani e soffriva di intolleranza al lattosio.
Quest'ultima scoperta avvalora l'ipotesi che anche 5 mila anni fa,nonostante si vivesse in una società contadina,l'intolleranza al lattosio era molto diffusa.
Solo con l'addomesticamento degli animali,gli uomini hanno poi sviluppato la capacità di digerire il latte anche in età adulta.
Oggi però solo pochi di noi possono vantare di essere discendenti diretti dell'uomo dei ghiacci.
E' stato infatti dimostrato che Oetzi appartiene a un aplogruppo Y molto raro in Europa.
Questo permette di trarre due conclusioni:gli antenati di Oetzi sono emigrati dal Vicino Oriente nel Neolitico in seguito alla diffusione dell'agricoltura e dell'allevamento;il loro Dna si è conservato fino a oggi in regioni isolate,come Sardegna e Corsica.

http://daily.wired.it/news/scienza/2012/02...?page=1#content

www.repubblica.it/scienze/2012/02/2...farto-30653727/
www.nature.com/ncomms/journal/v3/n2/full/ncomms1701.html
www.galileonet.it/blog_posts/4f4f568572b7ab387600003f
www.nationalgeographic.it/scienza/2...clerosi-877592/
www.newscientist.com/article/dn2152...und-in-dna.html
www.sciencedaily.com/releases/2012/02/120228123847.htm

Edited by RAGNOUOMO - 9/4/2017, 10:39
 
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