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CINA ! ! !, Celeste Impero

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Marco747
view post Posted on 12/3/2008, 16:19




Tibet:protesta dei monaci

11 marzo 2008

Centinaia di monaci tibetani hanno tenuto dimostrazioni di protesta a Lhasa ieri, in concomitanza con una serie di manifestazioni organizzate dai tibetani in esilio per commemorare la rivolta anticinese del 10 marzo 1959 e promuovere la causa del Tibet in vista dei Giochi Olimpici di Pechino del 2008. La rivolta del '59 si concluse con la fuga in India del leader spirituale del Tibet, il Dalai Lama, che da allora vive in esilio. La protesta dei monaci a Lhasa è stata ammessa oggi a Pechino da due funzionari governativi cinesi che non hanno voluto però fare alcun commento a notizie di fonti indipendenti secondo le quali ci sarebbero stati almeno 50-60 arresti tra i lama partecipanti alla manifestazione. "Ieri pomeriggio a Lhasa - ha affermato il portavoce del Ministero degli Esteri Qin Gang, in una conferenza stampa - ci sono stati i monaci di alcuni templi che, istigati ed incoraggiati da un piccolo gruppo di persone, hanno intrapreso delle attività illegali che hanno minacciato la stabilità sociale". Anche l'altro funzionario che ha parlato della manifestazione, il presidente della Regione Autonoma Qiangba Puncog, ha sostenuto che i monaci sono stati "istigati da alcuni individui". Puncog ha inoltre affermato che la manifestazione "non ha provocato alcun disturbo sociale". I monaci appartenevano tutti al monastero di Drepung, uno dei più importanti del Tibet, che sorge a tre chilometri dalla città. Puncog ha aggiunto che "dieci persone che erano venute a Lhasa da fuori del Tibet per studiare Buddhismo" sono state "coinvolte in alcune attività" nel monastero di Johkang, nel centro di Lhasa. Testimoni citati da Radio Free Asia, che per prima ha diffuso la notizia, hanno raccontato che 50 o 60 monaci sono stati bloccati ad un posto di blocco della Polizia Militare nei pressi di Drepung, mentre un altro ha detto che lo stesso Drepung e altri monasteri di Lhasa erano circondati da agenti. Il portavoce ministeriale Qin ha sostenuto che Pechino "continuerà a colpire con durezza le attività illegali e a mantenere la stabilità sociale". A Dharamsala, la cittadina indiana dove vivono il Dalai Lama e decine di migliaia di rifugiati del Tibet, la polizia ha cercato di bloccare la marcia di cento esuli che hanno deciso di tornare in patria, arrivando al confine con la Cina in coincidenza con l'apertura dei Giochi Olimpici di Pechino, l'8 agosto prossimo. La polizia indiana ha comunicato ai marciatori che non potranno superare i confini del distretto di Kangra, quello nel quale si trova Dharamsala.
Articolo: http://www.ansa.it/opencms/export/site/not...l_19858410.html

http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/e...t-proteste.html
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...30908girata.asp
http://www.lastampa.it/multimedia/multimed...ipo=FOTOGALLERY
http://www.agenziaradicale.com/index.php?o...=3790&Itemid=54
http://www.agenziaradicale.com/index.php?o...=3774&Itemid=54
http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=11721&size=A
http://qn.quotidiano.net/2008/03/07/70575-...alai_lama.shtml

Pechino 2008:allarme in Cina,terroristi minacciano i Giochi.Sventato l'11 settembre cinese?

9 marzo 2008

I terroristi musulmani della minoranza etnica degli Uighuri sono attivi e minacciano da vicino le Olimpiadi, che si terranno in agosto a Pechino. Lo ha detto un alto dirigente del Partito Comunista cinese.
Articolo: http://www.ansa.it/opencms/export/site/not...l_19089576.html

http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=79424
http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=...%20terroristico
http://www.iltempo.it/2008/03/10/851627-ci...olimpiadi.shtml
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=247015
http://qn.quotidiano.net/esteri/2008/03/09...tati_cina.shtml
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articol...olo404214.shtml
http://www.corriere.it/esteri/08_marzo_09/...3ba99c667.shtml
http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/pe...13755girata.asp
http://it.wikipedia.org/wiki/Uiguri
http://en.wikipedia.org/wiki/Xinjiang
http://it.encarta.msn.com/encyclopedia_761...iang_Uygur.html

Cina:inflazione sfiora i massimi,+8,7% a febbraio

11 marzo 2008

Gli economisti si aspettavano un aumento dell'8%. A gennaio l'indice dei prezzi al consumo aveva registrato un +7,1%. Secondo i dati diffusi dall'Ufficio nazionale di statistica a trainare è stato per lo più l'aumento dei prezzi del cibo e dell'energia, ma la forte impennata dell'inflazione può essere ricondotta anche a fenomeni congiunturali come l'inverno più freddo del solito e l'aumento della spesa delle famiglie per la festività del nuovo anno lunare. Solo i prezzi del cibo sono cresciuti del 23,2% da febbraio 2007.
Articolo: http://news.kataweb.it/item/421396/cina-in...-8-7-a-febbraio

http://www.ifgonline.it/pub/142/show.jsp?i...42&iso=1&is=142

Edited by Marco747 - 7/4/2008, 14:18
 
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Marco747
view post Posted on 14/3/2008, 19:30




Tibet in fiamme,morti a Lhasa

14 marzo 2008

Il centro di emergenza della città di Lhasa ha riferito che diverse persone sono morte negli scontri tra i manifestanti guidati dai monaci buddhisti tibetani e la polizia, durante il quarto giorno di proteste anti - cinesi. "Al momento siamo molto occupati con i feriti, ce ne sono molti. Non vi è dubbio che vi sono anche morti, ma non so quanti", ha detto una funzionaria del centro, contattata telefonicamente. Anche "Radio Free Asia" ha parlato di almeno due morti a Lhasa, citando testimoni. Il Dalai Lama, il leader spirituale dei Buddhisti tibetani, in esilio dopo l'occupazione cinese della regione himalayana, ha esortato il governo di Pechino a fermare l'uso della forza contro i manifestanti a Lhasa.

"Queste proteste sono la manifestazione di un profondo risentimento del popolo tibetano verso l'attuale amministrazione", si legge in una nota diffusa da New Delhi, "Faccio quindi appello alla leadership cinese affinchè metta fine all'uso della forza e affronti attraverso il dialogo questo risentimento che cova da molto tempo". Le strade di Lhasa, la capitale del Tibet, sono teatro da giorni di manifestazioni anti - cinesi guidate dai monaci. Oggi la polizia ha aperto il fuoco e, secondo testimoni statunitensi, vi sono stati diversi feriti. Anche la Casa Bianca è intervenuta con una nota letta dal portavoce Gordon Johndroe, in cui si afferma che "Pechino deve rispettare la cultura tibetana e la loro società multietnica".
Articolo: http://www.agi.it/estero/notizie/200803141...t11057-art.html

http://www.nationsonline.org/oneworld/map/...e_map_Lhasa.htm
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=73777
http://www.unionesarda.it/DettaglioCategor...contentId=18615
http://www.iltempo.it/2008/03/14/853425-ri...ntro_cina.shtml
http://www.corriere.it/esteri/08_marzo_14/...=box_primopiano
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=79614
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...z=HOME_NELMONDO
http://qn.quotidiano.net/esteri/2008/03/14..._violente.shtml
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/e...ntri-lhasa.html
http://www.la7.it/news/dettaglio_video.asp...0208&cat=esteri
http://www.momentosera.com/articolo.php?id=5681
http://www.peacereporter.net/dettaglio_art...c=0&idart=10451
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM...DNotizia=197089
http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/GdM...0&IDCategoria=7
http://qn.quotidiano.net/esteri/2008/03/14...sant_anni.shtml
http://limes.espresso.repubblica.it/2008/0...tibetana/?p=527
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubr...e%20dagli%20Usa
http://blog.panorama.it/mondo/2008/03/14/t...pazione-cinese/
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubr...ne=404&sezione=
 
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view post Posted on 14/3/2008, 20:27
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Shankar Kulanath

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Possano gli auspici per popolo tibetano essere realizzati
 
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Marco747
view post Posted on 15/3/2008, 14:24




Tibet,Cina fissa scadenza per resa ribelli e ammette 10 morti

15 marzo 2008

La Cina ha fissato una "scadenza" per la resa dei ribelli del Tibet, ha rivelato alcune morti avvenute nei disordini e ha mostrato per la prima volta delle immagini degli scontri di ieri a Lhasa, che sono i peggiori degli ultimi due decenni. La risposta violenta del governo cinese alle proteste di ieri ha platealmente smentito la versione ufficiale del governo che si prepara a ospitare le Olimpiadi, secondo cui in Tibet non esisteva alcuna opposizione al dominio cinese.
Articolo di http://www.borsaitaliana.reuters.it/

http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/e...avvelenate.html
http://www.corriere.it/esteri/08_marzo_15/...3ba99c667.shtml
http://qn.quotidiano.net/esteri/2008/03/15...ella_cina.shtml

Tibet:è strage,almeno 100 morti

15 marzo 2008

Sarebbero almeno cento i morti a Lhasa in seguito agli scontri fra i manifestanti tibetani e l'esercito cinese. Le autorità cinesi promettono "clemenza" se i "ribelli" si consegneranno entro lunedì sera. L'annuncio di almeno 100 morti arriva da informazioni al momento non ancora confermate provenienti dal governo tibetano in esilio a Dharamsala, nel nord dell'India. Il governo tibetano in esilio a Dharamsala ha chiesto l'apertura di un'inchiesta da parte dell'Onu con l'invio immediato di rappresentanti a Lhasa che intervengano a porre fine alle numerose violenze cinesi che rappresentano violazioni continue dei diritti umani. Il Primo Ministro del governo tibetano, Samdhong Rinpochè, ha affermato di "sperare che la Cina, che ha messo fine nel passato al movimento democratico di piazza Tiananmen, agisca in questa situazione con compassione e saggezza".

Le autorità cinesi del Tibet hanno promesso clemenza ai "ribelli" se si consegneranno entro la sera di lunedì prossimo. La promessa è stata diffusa con una nota dall'Alta Corte del Tibet, nella quale si promette "clemenza" a coloro che si arrenderanno. Sempre secondo la nota, "i teppisti hanno dato fuoco a scuole, ospedali, centri di intrattenimento per bambini, negozi e case civili e ucciso innocenti civili". Al momento le autorità non hanno chiarito di quale etnia siano le dieci vittime dichiarate fino a questo momento, ma dalla formulazione delle dichiarazioni si può ipotizzare che si tratti di cinesi "han" immigrati in Tibet.
Articolo: http://www.unionesarda.it/DettaglioCategor...contentId=18628

http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=11780&size=A
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=248111
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=248147
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/e...tri-sabato.html
http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=11779&size=A
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=248150
http://www.rainews24.it/notizia.asp?newsid=79631
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...31034girata.asp
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...31029girata.asp
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/e...e-bultrini.html
http://www.la7.it/news/dettaglio_video.asp...0219&cat=esteri
https://www.youtube.com/watch?v=ge5SEPvRUtI
https://www.youtube.com/watch?v=M8z0qCuKqjc
https://www.youtube.com/watch?v=R3a34xv3AiQ
https://www.youtube.com/watch?v=0VRneGYpaXc
 
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Marco747
view post Posted on 25/3/2008, 18:26




Olimpiadi:Cina,"vergognosa" protesta per il Tibet.Sarkozy non esclude boicottaggio

25 marzo 2008

La Cina ha giudicato "vergognoso" ogni tentativo di interrompere o distruggere la staffetta della torcia olimpica chiedendo il massimo impegno al fine di evitare manifestazioni di protesta nei Paesi che ospiteranno il passaggio del "Fuoco sacro". Da Pechino il portavoce del Ministero degli Esteri, Qin Gang, ha commentato gli episodi di protesta avvenuti ieri ad Olimpia (la città greca simbolo dell'inizio della cerimonia dei Giochi Olimpici) come "vergognosi e impopolari". "Riteniamo che le autorità competenti nei Paesi attraverso i quali passerà la torcia abbiano l'obbligo di assicurare una staffetta tranquilla", ha aggiunto Qin. Dal canto suo, il Dalai Lama, leader spirituale del Tibet, ha ribadito la sua intenzione di dimettersi dal ruolo di portavoce del popolo tibetano nel caso in cui dovessero avere luogo altre violente proteste anti-cinesi. "Se le manifestazioni violente continueranno, rassegnerò le mie dimissioni", ha dichiarato la guida spirituale dalla capitale indiana, Nuova Delhi, dove ha tenuto un seminario di meditazione. "Il discorso vale sia all'interno che all'esterno della Cina, sono assolutamente contrario al ricorso della violenza da parte dei manifestanti". Il Dalai Lama, che si è espresso a favore di una effettiva autonomia del Tibet piuttosto che dell'indipendenza dalla Cina, ha aggiunto che ha "sempre rispettato il popolo cinese ed il comunismo. La maggior parte dei manifestanti tibetani hanno ideologie comuniste", ha detto il monaco al termine di un incontro con i suoi sostenitori. Intanto il presidente francese Nicolas Sarkozy non ha escluso la possibilità di un boicottaggio del suo Paese nei confronti dei Giochi Olimpici di Pechino. "Tutte le opzioni sono aperte", ha detto. "Faccio appello al senso di responsabilità dei leader cinesi", ha aggiunto Sarkozy durante una visita a Tarbes, nel sud della Francia. Poco dopo l'entourage del leader dell'Eliseo ha fatto sapere che la Francia non esclude un possibile boicottaggio della cerimonia di apertura dei Giochi, l'8 agosto, anche se sembra lontana l'ipotesi di uscire completamente dalle Olimpiadi.
Articolo: http://www.asca.it/ascanew/modfocus.php?idfocus=1950

http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articol...olo406448.shtml
http://blog.panorama.it/mondo/2008/03/24/t...-un-poliziotto/
http://www.unionesarda.it/DettaglioCategor...contentId=19212
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=250111
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=74036
http://www.la7.it/news/dettaglio_video.asp...0563&cat=esteri
http://www.noipress.it/attualita/Dettaglio...sp?ID_News=6827
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsID=79986
http://www.asca.it/ascanew/modfocus.php?idfocus=1948
http://qn.quotidiano.net/2008/03/21/74044-...i_pechino.shtml
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=73965
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=74038
https://www.youtube.com/watch?v=PIh0z_Xo2NI
https://www.youtube.com/watch?v=pVGezq2A9ts
 
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Marco747
view post Posted on 7/4/2008, 13:09




Dopo il Tibet si ribellano gli Uiguri islamici

3 aprile 2008

Dopo i tibetani, l'altra minoranza etnica più importante e più combattiva scende in piazza per protestare contro il regime cinese. Il nuovo focolaio di agitazione sono gli Uiguri, il popolo turcomanno di religione islamica che abita nella vasta regione dello Xinjiang. Il governo di Pechino è riuscito a nascondere la notizia per dieci giorni, per non diffondere la sensazione che l'avvicinarsi dei Giochi Olimpici stia incoraggiando tutte le minoranze oppresse a ribellarsi. Solo ieri le autorità locali dello Xinjiang hanno ammesso che ci sono stati degli scontri nella zona islamica il 23 e il 24 marzo, cioè appena dieci giorni dopo i disordini del Tibet. Un dirigente del partito comunista dello Xinjiang, Fu Chao, ha dichiarato:"Un gruppetto delle tre forze ha tentato di aizzare le masse e di provocare incidenti". Nel gergo della propaganda di regime, le "tre forze" nemiche dell'ordine sociale sono i separatisti, i terroristi e gli estremisti. "I colpevoli - ha detto Fu Chao - sono dei secessionisti che hanno cercato di importare anche qui le violenze del Tibet. La polizia li ha catturati tutti e sono in stato di arresto". I segnali di turbolenza nello Xinjiang in realtà sono addirittura antecedenti alla recente rivolta del Tibet. Curiosamente, proprio 48 ore prima della sommossa di Lhasa, il Ministero della Pubblica Sicurezza a Pechino aveva detto di avere sventato un attentato terroristico su un aereo; i dettagli rimangono misteriosi, l'unico elemento fornito dalla polizia riguardava l'arresto di una donna uigura accusata di avere introdotto del liquido esplosivo nella cabina di un aereo. Sugli scontri del 23 e 24 marzo nello Xinjiang maggiori dettagli sono stati forniti dai dissidenti uiguri in esilio che hanno raccolto testimonianze al telefono. L'epicentro della sommossa si è avuto nella città di Khotan e nella prefettura di Qaraqash, a quasi 2.000 chilometri dalla capitale regionale, Urumqi. A scatenare la rabbia dei musulmani sembra essere stata la morte in carcere di un loro leader, Mutallip Hajim, 38enne ricco mercante di giada, notabile rispettato per le sue attività filantropiche nella comunità islamica. Arrestato in base ad accuse ignote, Hajim è stato in prigione per due mesi. La polizia ha chiamato la famiglia perchè venissero a riprendersi la sua salma, sostenendo che era morto in ospedale per arresto cardiaco. Il decesso sospetto ha fatto esplodere una rabbia contro il dominio cinese che nello Xinjiang è da sempre latente. I manifestanti hanno rilanciato antiche rivendicazioni: la scarcerazione di tutti i prigionieri politici, la libertà religiosa, la facoltà per le donne di portare il velo. Il grosso dei cortei di protesta all'inizio sono stati formati proprio da donne, diverse centinaia di loro si sono messe in marcia verso la stazione degli autobus di Lop. Quando gruppi di uomini si sono uniti alla protesta, la polizia li ha circondati arrestando più di 400 persone. Dieci giorni dopo gli incidenti, le testimonianze che giungono da Khotan parlano di una città tuttora sotto assedio, con i ristoranti vuoti e un coprifuoco di fatto. Più numerosi dei tibetani, gli uiguri sono circa 16 milioni e la differenza etnica rispetto ai cinesi han è ancora più netta: questa popolazione turcomanna ha caratteri somatici tipici del Medio Oriente. Parlano una lingua di origine turca e si sentono affini alle popolazioni islamiche dell'Asia centrale. Negli anni Trenta e Quaranta diedero vita a una Repubblica autonoma del Turkestan orientale. Pechino ne prese il controllo subito dopo la Rivoluzione Comunista, nel 1949. Per la Repubblica popolare lo Xinjiang è prezioso: pur essendo una regione arida, montagnosa e in gran parte desertica, è ricco di petrolio nel bacino di Tarim. Inoltre ha una posizione geostrategica importante sia per gli approvvigionamenti energetici (oleodotti e gasdotti dall'Asia centrale) sia per la Difesa militare: il suo larghissimo confine esterno lambisce Russia, Afghanistan, Pakistan, Tajikistan, Kyrgyzstan, Kazakhstan e Mongolia. Alcuni di questi Paesi sono attualmente alleati e partner della Cina, altri sono stati suoi avversari, e in Afghanistan è presente la Nato. A differenza dei tibetani che nel Dalai Lama hanno un leader indiscusso che predica la non violenza, il separatismo uiguro ha alcuni esponenti democratici rifugiati negli Stati Uniti ma gode anche di appoggi nel fondamentalismo islamico oltre frontiera. Pechino da anni lascia filtrare con il contagocce notizie di attentati terroristici nello Xinjiang. Dopo l'11 settembre 2001, la Cina ha teorizzato l'esistenza di un patto tra i separatisti uiguri e Al Qaeda. In tutto lo Xinjiang le autorità mantengono un controllo severo su ogni manifestazione religiosa. Le moschee sono piene di telecamere della polizia. Il governo locale, in mano ai cinesi, controlla le madrasse, sottopone il clero islamico all'indottrinamento politico, e sceglie perfino le versioni del Corano. Come i tibetani, anche gli uiguri possono vedere nelle Olimpiadi un'opportunità unica per dare risonanza alla propria causa.
Articolo: http://news.kataweb.it/item/429924/dopo-il...uiguri-islamici

http://www.agenziaradicale.com/index.php?o...=4119&Itemid=54
http://www.loccidentale.it/node/15669
http://it.wikipedia.org/wiki/Xinjiang
 
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Marco747
view post Posted on 21/4/2008, 15:56




Proteste anti-Occidente in Cina.Oscurato il sito della Cnn

20 aprile 2008

Si allargano le proteste e i sentimenti anti-Occidente in Cina; per la seconda giornata consecutiva migliaia di cittadini cinesi si sono raccolti dinanzi agli ingressi dei supermercati "Carrefour", in tutto il Paese, chiedendo il boicottaggio dell'azienda francese, scandendo slogan contro l'indipendenza del Tibet e contro la televisione statunitense Cnn e britannica Bbc. Nel mirino anche marchi francesi come "Louis Vutton", "L'Oreal", "Peugeot", "Citroen". La protesta si è estesa anche a forum, blog e siti su Internet. A Pechino ci sono state manifestazioni sporadiche dinanzi all'ambasciata francese e vicino al liceo francese, mentre a Quingdao, dove si svolgeranno le prove olimpiche di vela, alcuni manifestanti hanno dato alle fiamme bandiere francesi. Gli incidenti scoppiati al passaggio dell fiaccola olimpica in città come Parigi o Londra, e l'attenzione data dalla stampa internazionale agli incidenti di marzo in Tibet, hanno scatenato un'ondata di nazionalismo in Cina e di critiche all'Occidente. Le proteste sono scoppiate nonostante il massiccio dispiego di poliziotti in numerose città e l'appello del governo che, invertendo la posizione avuta per settimane, ha chiesto ai cittadini che moderino le posizioni contro i Paesi come la Francia e sollecitato gli organi della censura sul Web a sopprimere i commenti offensivi contro l'Occidente. In un editoriale pubblicato sabato scorso, l'agenzia ufficiale Xinhua assicurava che la forma migliore di patriottismo è "lavorare perchè il Paese si sviluppi".
Articolo: http://www.agi.it/estero/notizie/200804201...t11004-art.html

http://www.peacereporter.net/dettaglio_art...php?idart=10833
http://www.tgcom.mediaset.it/mondo/articol...olo410009.shtml
http://qn.quotidiano.net/esteri/2008/04/19...o_francia.shtml
http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=80859
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...z=HOME_NELMONDO
http://www.lastampa.it/multimedia/multimed...ipo=FOTOGALLERY
http://www.unita.it/view.asp?IDcontent=74758
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...32022girata.asp
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/e...curata-cnn.html
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...31893girata.asp
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=255728
http://espresso.repubblica.it/multimedia/r...video/2062325/1

Tibet:oltre 100 arresti per nuove proteste

18 aprile 2008

Oltre 100 monaci e laici di etnia tibetana sono stati arrestati in nuove proteste avvenute nella provincia occidentale cinese di Qinghai, ha denunciato oggi il Tibetan Centre for Human Rights and Democracy, un centro d'informazioni degli esuli tibetani basato a Dharamsala, in India.
Articolo: http://www.adnkronos.com/IGN/Esteri/?id=1.0.2085794334

http://qn.quotidiano.net/2008/04/18/81559-...re_monaci.shtml
 
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Marco747
view post Posted on 28/5/2008, 21:30




Cina -Taiwan:incontro storico

28 maggio 2008

Oggi il presidente e leader del Partito Comunista cinese, Hu Jintao, ha accolto la visita del leader del Kuomintang, Wu Poh-hsiung, nel corso di una cerimonia a Pechino e la tv ne ha trasmesso le immagini. E' la prima volta dal 1949 che i capi dei due partiti al potere in Cina e a Taiwan si incontrano a Pechino davanti ai giornalisti. Wu è arrivato due giorni fa in Cina per una visita di sei giorni;visita che è stata subito interpretata come un miglioramento delle relazioni fra Pechino e Taiwan. Nel corso di una visita a Nanchino, ieri, Wu ha detto che Taiwan appartiene alla nazione cinese e che tra i due esiste uno "stretto legame di sangue".
Articolo: http://www.voceditalia.it/articolo.asp?id=...ontro%20storico

http://www.corriere.it/esteri/08_maggio_28...44f02aabc.shtml
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...z=HOME_NELMONDO
http://www.italianotizie.it/leggi.asp?idcont=302
http://www.asianews.it/index.php?l=it&art=12370&size=A
http://www.agenziaradicale.com/index.php?o...=4861&Itemid=54
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...33231girata.asp
http://www.repubblica.it/2008/03/sezioni/e...ina-taiwan.html
http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=264906
http://www.ansa.it/site/notizie/videonews/..._128219577.html
http://www.skylife.it/videoTg24Single/71868
 
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view post Posted on 25/2/2009, 12:39

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Tibet blindato.

http://www.repubblica.it/2006/05/gallerie/...blindato/1.html

Migliaia di arresti di monaci e oppositori politici.
 
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tnt74
view post Posted on 25/2/2009, 15:37




Voglio comunque ricordare che il Tibet prima dell'occupazione Cinese viveva ancora in un regime feudale nel quale esisteva ancora la schiavitù..le pene corporali (mutilazioni e amputazioni varie) e persino la flagellazione pubblica! :huh:
Strade,ospedali energia elettrica..sono arrivate nel paese grazie ai comunisti! :ph34r:
 
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view post Posted on 25/2/2009, 15:53

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Anche i tanti morti arrivano così.

Non è che sia cambiato molto :D

C'è da correggere però il termine "invasione":

Il termine “invasione” implica l’idea dell’esistenza di due paesi diversi. In realtà, a partire dal XII secolo, con l’impero mongolo, il Tibet è stato annesso alla Cina. A partire dal secolo XVII il Tibet è diventato una delle diciotto province dell’impero cinese e ogni Dalai-lama riceveva la sua garanzia di legittimazione dall’imperatore cinese.

Al termine del XIX secolo il Tibet fù invaso dall'impero britannico.

"Il Dalai-lama ha approfittato dell’occasione per rivendicare l’indipendenza tibetana. Questa richiesta, però, non venne presa in considerazione da nessun partito cinese né da alcun paese del mondo. Nel 1949, anche il Dipartimento di Stato USA considerava il Tibet (e Taiwan) come parte integrante della Cina, ma cambia tutto quando la Cina diventa un paese socialista con Mao Zedong.
Era lo stesso Dipartimento di Stato, allora, che scriveva:
“Il Tibet diventa una zona strategica ideologicamente importante. L’indipendenza del Tibet può servire come lotta contro il comunismo, è nostro interesse riconoscerlo come paese indipendente anziché come parte integrante della Cina”. Ma aggiunge: “La situazione cambia se si crea un governo in esilio. In questo caso il nostro interesse sarà di sostenere l’indipendenza del Tibet senza riconoscerla. Il riconoscimento dell’indipendenza del Tibet non è la questione veramente importante. Si tratta della nostra strategia contro la Cina.”

Si tratta quindi, probabilmente, di ruoli e territori "strategici" per le "opposte" fazioni.


Resta il fatto che la barbarie costantemente messa in atto dalla Cina, in passato ed attualmente, non si giustifica con la barbarie del passato feudalesimo.

Nè tantomeno col fatto di costruire strade e ospedali se poi queste strade sono piene di militari che picchiano, feriscono e uccidono e gli ospedali devono riempirsi di persone ferite e di morti.
 
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view post Posted on 10/3/2009, 22:39

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Tibet | 10 marzo 2009

La Casa Bianca spezza una lancia per il Tibet e chiede a Pechino di trattare

La Camera approva una mozione per il Tibet


La Casa Bianca ha espresso "preoccupazione" per il rispetto dei diritti umani in Tibet ed ha lanciato un appello per il dialogo fra il Dalai Lama e le autorita' cinesi.

"Gli Stati Uniti rispettano l'integrita' territoriale della Cina e considerano il Tibet come parte integrante della Cina: allo stesso tempo, siamo preoccupati per la situazione dei diritti umani e pensiamo che un dialogo serio permetterebbe di fare progressi per trovare soluzione a problemi irrisolti da molto tempo e rappresenterebbe il miglior modo di giungere ad una stabilita' effettiva e durevole", ha spiegato il portavoce Robert Gibbs. Durante il viaggio in Asia del segretario di stato Hillary Clinton, che ha aperto il suo mandato nella nuova amministrazione di Barak Obama, la questione dei diritti umani era passata un po' secondo piano oscurata dalla necessità di mantenere buoni rapporti con la Cina in tempi di crisi economica.

Oggi, nell'anniversario della rivolta fallita in Tibet per conquistare l'autonomia dalla Cina e nella ricorrenza della sua fuga in India, il leader spirituale tibetano ha fatto un discorso duro di denuncia della repressione cinese ma senza chiudere al dialogo con il governo cinese. Il Dalai Lama ha accusato il regime di Pechino di aver portato "l'inferno sulla terra" in Tibet, causando la morte di "centinaia di migliaia di persone".

Nella giornata di oggi la bandiera tibetana ha sventolato su centinaia di edifici, in varie parti del mondo si è ricordato il cinquantenario, a Roma con un raduno davanti a Montecitorio. La Camera ha votato con un sì unanime una mozione bipartisan per il rispetto dei diritti umani e delle liberta' democratiche in Tibet. Si tratta del primo atto della Camera ad essere votato con il nuovo meccanismo 'anti-pianisti' attivato mediante il rilevamento delle impronte digitali.

Il testo impegna il governo italiano "a reiterare al Governo cinese le richieste del Parlamento europeo di aprire in via stabile e permanente il Tibet alla stampa, ai diplomatici, in particolare ai rappresentanti dell'Ue, ed agli stranieri in generale ed a raccomandare alle autorita' cinesi di rispondere positivamente alle richieste di visita avanzate dagli organismi Onu di monitoraggio della situazione dei diritti umani."

Ma da Pechino il segnale che arriva non va nel senso della distensione: la cricca del Dalai Lama, dice il governo cinese, confonde il nero con il bianco.

Questi i principali eventi degli ultimi cinquant'anni:
- 10 marzo 1959: Scoppia una rivolta a Lhasa, capitale del Tibet, contro il governo cinese. Pechino invoca la legge marziale. Il governo tibetano parla di decine di migliaia di persone uccise dall'esercito cinese.
- 30 marzo 1959: Il Dalai Lama, la guida spirituale tibetana, arriva in India dopo due settimane di viaggio, e inizia la sua vita in esilio dopo il tentativo, fallito, di rivoluzione.
- 1965: La Cina crea la regione autonoma tibetana, che include circa la meta' del territorio originario. Le altre aree dell'ex Tibet vengono incorporate in province cinesi preesistenti.
- 1988: Il futuro presidente cinese, Hu Jintao, diventa capo del partito comunista del Tibet e controlla che non avvengano ulteriori tentativi di rivoluzione nella Regione.
- Ottobre 1989: Il Dalai Lama vince il premio Nobel per la Pace. Il riconoscimento fa infuriare Pechino che dichiara il Tibet "territorio inviolabile" appartenente alla "madrepatria".
- 10 marzo 2008: Monaci buddhisti e cittadini tibetani manifestano per il 49.mo anniversario della fallita rivoluzione. Manifestazioni si susseguono in tutto il mondo.
- 14 marzo 2008: Scoppiano rivolte anticinesi a Lhasa e nell'ovest della Cina. Secondo il governo tibetano in esilio, oltre 200 persone vengono uccise. La Cina replica di aver
ucciso solo un "insorgente" tibetano e afferma che i "rivoltosi" sono responsabili di 21 omicidi.
 
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view post Posted on 16/2/2023, 08:16
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"Wang Yi: la Cina è pronta a lavorare per la pace in Ucraina" (www.askanews.it/esteri/2023/02/16/...0230216_071822/).

"La Cina è "pronta a lavorare per una soluzione politica" in Ucraina" www.agi.it/estero/news/2023-02-16/...itica-20129511/).

Me lo auguro di tutto cuore.

W020210912739299949944

Edited by Easy Rider - 16/2/2023, 08:45
 
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