Vasca di deprivazione sensoriale, o di galleggiamento REST

oppure questa.

http://www.valtelesinanews.com/spinello.jpg




Edited by rere - 31/3/2006, 14:26

!!!AVVISO COMMERCIALE!!!

Nel mese di luglio sarà nuovamente possibile galleggiare nella vasca di Oceanmind. Chi è interessato mi contatti!

arghhhh.... grrrrr....

Ma è pubblicità ?

Caspita che intuito! ;-)

Mika tanto. Il principio alla base della vasca o camera di deprivazione sensoriale è quello di annullare la stimolazione dei sensi umani mantenendo cosciente l'individuo. Lo scopo della soluzione satura al posto dell'acqua da sola è dovuta alla necessità di garantire una spinta di galleggiamento elevata in modo che solo una parte del corpo resti in immersione. Questo, unito alla temepratura di circa 35° centigradi, annulla lo stimolo del tatto. Il buio ed il silenzio fanno il resto, I primi esperimenti sono stati fatti negli anni '60 credo, con lo scopo di vedere cosa succede alla mente senza gli stimoli sensoriali, ossia cosa combina la mente "da sola".

and, ma non si può stare con la testa di fuori...?

e che senso avrebbe
la maggior parte dei centri sensoriali stanno proprio sulla testa

rubi claustrofobica?

ma claustrofobica non proprio...almeno non patologicamente, prendo l'ascensore e sto in stanze chiuse, ma un budello d'acciaio, bhe, devo respirà aria esterna... mica è per sfiducia sai and....

No si è completamente all'interno della camera. Per quanto riguarda la claustrofobia non sarebbe un problema con un pò di autocontrollo, dato che non vedendo le pareti non si ha la sensazione di essere al chiuso. Lo scopo della camera è quello di annullare qualunque percezione sensoriale del corpo umano al fine di valuatre il comportamento del cervello in assenza di stimoli esterni, o almeno questo era lo scopo iniziale. Secondo alcuni ricercatori la mente, troppo abituata ad avere una percezione del mondo esterno, non riesce ad adattarsi e quindi "ricrea" un ambiente virtuale (in pratica vengono le allucinazioni). Secondo altri non è così, i pensieri che si formano nella mente sarebbero "puri", non influenzati dall'esterno. In ogni caso dopo molti anni non si è ancora giunti a stabilire se per queste camere ci possa essere un utilizzo valido in qualche settore.

Guarda rubi,
la tua perplessità l'hanno avuta in molti. Ma pensa che vennero anche 2 persone dichiaratamente claustrofobiche (del tipo che non prendevano neanche l'ascensore) e non so con che coraggio sono entrate lì... beh, si sono trovate benissimo, perché hanno scoperto che una volta deprivati dei sensi, lo spazio all'interno della vasca diventa INFINITO!
E poi soprattutto il rilassamento profondo che si genera in circa 20 minuti è tale che ti dimentichi proprio di stare in uno spazio chiuso.
La testa è parzialmente immersa nell'acqua, ma chiaramente occhi naso e bocca rimangono fuori. L'aria all'interno viene ricambiata da una ventola, per cui ossigeno non manca. A volte, siccome è molto umido all'interno, si può generare una sensazione di assenza d'aria, ma in genere è temporanea perché con il rilassamento la respirazione rallenta moltissimo, e la necessità di ossigeno è minima.
Salut

la vorrei proprio provare, è che nn ce n'è in zona

Beh veramente l'utilità c'è eccome a livello terapeutico. I processi fisiologici che accadono all'interno della vasca aumentano le capacità di guarigione, il tasso di stress viene abbattuto, i dolori articolari scompaiono, si verificano sblocchi psicologici in automatico (diciamo che è come andare dal proprio psicoterapeuta interiore!). A livello energetico ho notato che i chakra si puliscono e si espandono...
quindi di benefici ce ne sono a iosa.
Il problema più che altro è che più che considerarlo uno strumento terapeutico, la gente lo considera uno strumento esperienziale. Quasi tutti vengono per l'esperienza in sé, cioè per lo stato onirico-introspettivo-espansivo che si crea durante l'esperienza, piuttosto che pensare al bene che questa può fare sul corpo-mente. Diciamo che gli aspetti positivi della guarigione sono gli aspetti "collaterali" di un viaggio interiore, che è ciò che più affascina chi si accosta a questa esperienza.