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ORO monoatomico, produzione, dosi e modalità di assunzione

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Enoch72
view post Posted on 18/4/2006, 15:29




Ah, sei dunque più rifornito di me!
Guarda il procedimento è descritto ben bene nell'ultimo link che ho dato.
Se usi HCL 33% con H20 non dovrebbe esserci bisogno di usare l'elettrolisi poiche si scioglie già da sè.
L'amperaggio non te lo so dire, comunque te ne accorgi quando passa troppa corrente perchè l'acqua inizia a scaldarsi, quindi il pericolo stà perlopiù nel fatto che l'acido potrebbe decomporsi.
Ti consiglio comunque di usare lo stesso l'elettrolisi + HCL + H202, comunque l'amperaggio tienilo sotto 1A, e non ci dovrebbero essere problemi.

Edited by Enoch72 - 18/4/2006, 16:32
 
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odisseo
view post Posted on 19/4/2006, 02:50




Il procedimento è più complesso di quanto descrivi

http://www.asc-alchemy.com/patent.html

Complessità che può giustificare le variazioni cromatiche

Odisseo

 
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Enoch72
view post Posted on 19/4/2006, 08:12




Si, ma la base di partenza è quello di riuscire a sciogliere l'oro. Inoltre la Patente di Hudson descrive un metodo per produrre gli elementi monoatomici, ma nel frattempo ne sono stati scoperti altri, più semplici e meno dispendiosi. Comunque, riassumendo:

FASE1 - DISSOLUZIONE DELL'ORO IN UNA SOLUZIONE ACQUOSA

Per sciogliere l'oro ci sono 3 metodi (si possono usare anche combinati tra di loro)

1) Acqua regia (HCL+HNO)
2) HCL + H202
3) Elettrolisi, meglio in ambiente in cui siano presenti ioni Cl, quindi o in acqua salata o HCl.


FASE 2 - SUDDIVISIONE DELLE MACROMOLECOLE DI ORO IN SOSPENSIONE IN UNITA' SEMPRE PIU' PICCCOLE

Una volta ottenuta la soluzione dell'oro in acqua si procede ricorsivamente alla suddivisione in cluster sempre più piccoli delle particelle d'oro in sospensione.
Esistono sostanzialmente 2 metodi:

1) Il metodo di David Hudson - Aggiungere HCL concentrato, poi far evaporare fino alla cristallizzazione (ma stando attenti a non "bruciare" i cristalli), e questo deve essere fatto molte volte

2) Il metodo del Ph swing, o del "solve et coagula" descritto nei miei post precedenti

Tra i due il più semplice è il secondo.

La colorazione della soluzione di oro dipende da 2 fattori:
PH e Dimensione delle particelle in sospensione.
Se teniamo il PH costante (a 7) la colorazione della soluzione di cloruro aureo passerà da rossa o da viola molto scuro (presenza di particelle colloidali di oro non ancora in forma ionica), a gialla , dopodichè potrebbe diventare anche verde, per infine diventare trasparente che è quello che ci interessa.

Già a questo punto la soluzione ottenuta (trasparente a ph prossimo al 7) contiene particelle monoatomiche e si potrebbe utilizzare anche così, consiglio di non andare oltre anche se si può "potenziarla" ulteriormente.

Comunque tutte queste cose sono già descritte e spiegate nei link postati in precedenza.
 
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MasterBlaster
view post Posted on 22/4/2006, 08:10




qualcuno è a conoscenza, magari per esperienza diretta, degli effetti dell'oro monoatomico sui malati di tumore?
in teoria il suo effetto potenziante e ristabilizzante sul corpo energetico dovrebbe favorire una guarigione al pari di una cura orgonica.
 
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Enoch72
view post Posted on 22/4/2006, 08:24




Le esperienze in rete sono contrastanti, secondo me potrebbe esere un qualcosa in più, non sicuramente l'elemento portante di una possibile terapia antitumorale.
 
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I.G.I.N.
view post Posted on 22/4/2006, 18:28




Io preparo oro ionico con un sistema simile a quello dell' ACI. Lo uso a periodi e ha un bell'effetto. L'oro "monoatomico" è migliore dell'oro ionico? che differenze ci sono?
 
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Lynch
view post Posted on 2/5/2006, 13:45




Ragazzi
io avevo aperto una discussione sull' argomento poco dopo questa(non me ne ero accorto)

https://www.forumcommunity.net/?t=2932603


Personalmente ho acquistato questi elementi da questo sito http://zptech.net/

Inizialmente ero molto entusiasta di questa scoperta, pero' dopo aver letto l' articolo

http://educate-yourself.org/cn/monoatomicg...ce15aug05.shtml

che ho inserito nella discussione ho interrotto subito e iniziato una terapia depurativa.

Se qualcuno vuole,gli posso spedire l' oro che ho, pagandomi solo le spese di spedizione.
Pero' secondo me è veleno!!!!!!!

Non vorrei regalarvi una cosa che fa male, io vi ho avvisati!
 
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Enoch72
view post Posted on 3/5/2006, 19:40




Si, l'avevo letto anche io.
Mi piacerebbe sapere come facciano a sapere che distrugge gli altri bracci virtuali del DNA (ne avremmo da 3 a 5?) visto che poi dicono che non sono visibili nel nostro mondo a 3 dimensioni.
Il fatto di diventare estremamente psichico non mi interessa, anzi mi spaventa.
L'aspetto che mi interessa è ovviamente trovare un qualcosa che aiuti a conservare ed amigliorare lo stato di salute della persona.
Il problema secondo me, come al solito, stà nel dosaggio.
Pochi milligrami al giorno non dovrebbero dare problemi, almeno per quanto mi riguarda non ne ho avuti.

Questa è una sperimentazione, è evidente che chi lo fa deve essere cosciente che c'è la possibilità di correre dei rischi o fare degli errori ed è importante anche sapersi sentire ed analizzare di continuo le proprie reazioni per vedere se ci sono o meno benefici.

Il "secondo me è veleno" è motivato dalla lettura dell'articolo, oppure da effetti negativi che hai riscontrato assumendo il prodotto?
 
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Lynch
view post Posted on 4/5/2006, 09:48




Io penso che gli strati di DNA non visibili siano anche piu' di 5.
Durante l' assunzione non ho trovato nessun miglioramento, anzi appena ho smesso mi sono sentito meglio.
é stata la mia esperienza personale.

é stata una grande delusione!

Penso che ci siano altri modi migliori per star meglio.
 
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Enoch72
view post Posted on 11/5/2006, 09:09




Se sei convinto di quello che dici e che hai letto, chi ti assicura che l'assunzione di argento non sia dannosa anch'essa?
 
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Lynch
view post Posted on 11/5/2006, 19:38




Non so cosa intendi con l'argento.



Nessuno me lo conferma: è una mia idea.
 
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keter75
view post Posted on 17/5/2006, 15:33




Ciao a Tutti,
sono molto interessato agli elementi Ormus è da un po’ di anni che osservo in giro per la rete l’evolversi di queste sostanze esotiche.
Sono un appassionato di alchimia di laboratorio e non solo.
Mi fa piacere che ci sia in lingua italiana un piccolo gruppo che si scambiano informazioni sull’argomento. Troppo io non parlo molto bene l’inglese è ho avuto un po’ di problemi di traduzione negli altri forum.
Non credo che il G-Orme si nocivo , anzi…
In molte tradizioni, si ritrova con nomi diversi e tutti fanno intendere che sia una tappa fondamentale per un miglioramento fisico-energetico-spirituale.


Per Lynch :
Sarei felice di accettare la tua offerta :) , io abito a Milano se sei in zona posso passare io altrimenti in privato ci scambiamo l’indirizzo e ti pago la spedizione.

Per Enoch72:
Secondo la tua esperienza, per rendere più stabili gli elementi ormus ed eliminare l’idrogeno cosa si potrebbe fare ? Nel brevetto sopraccitato , tra l’atro è stato anche registrato in Italia ed è in italiano si legge :

(15) Il precipitato bianco filtrato sulla carta filtrante viene essiccato sotto vuoto a 120° C per due ore. Il solido secco dovrebbe essere di colore grigio il quale è HAuXH2O e viene facilmente rimosso dalla carta filtrante.
(16) L'oro monoatomico viene posizionato in un crogiolo di accensione in porcellana e ricotto a 300° C in un gas inerte per rimuovere l'idrogeno e per formare un monomero d'oro bianco chimicamente e termicamente molto stabile.
(20) Dopo raffreddamento, l'oro bianco acceso può essere pulito dalle tracce rimanenti di sodio per lisciviazione con acido nitrico diluito per circa un'ora.
(21) L'oro bianco insolubile viene filtrato su carta da 0,45 micron ed essiccato sottovuoto a 120° C per due ore. La polvere bianca ottenuta dalla filtrazione e dalla essiccazione è G-ORME puro.
Il G-ORME ottenuto secondo il presente trovato presenterà le proprietà speciali descritte precedentemente, comprendendo l'attività catalitica, speciali proprietà magnetiche, resistenza alla sinterizzazione a temperature elevate, resistenza all'acqua regia e all'attacco del cianuro.

Grazie per l’attenzione a presto
Keter
 
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Enoch72
view post Posted on 17/5/2006, 15:53




Per l'eliminazione dell'idrogeno ho letto che si potrebbe riscaldare il composto anche in atmosfera non inerte.
Per renderlo superconduttivo bisognerebbe ripetere il processo di riscaldamento almeno per 5 volte, avendo cura di lasciarlo raffreddare a temperatura ambiente.

Leggo che sei appassionato di alchimia... mi piacerebbe sapere quali siano le tue conoscenze e che cosa hai fatto/stai facendo.
Io pure stò facendo alcuni esperimenti, ma la maggior parte non posso farli a causa della mancanza di un forno fusorio o di qualcosa che permetta di raggiungere la temperatura di fusione dei metalli.

Nel caso tu disponessi di una simile attrezzatura mi piacerebbe discutere con te se era il caso eseguire assieme di alcuni esperimenti visto che, tra l'altro, abito a Como.
 
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keter75
view post Posted on 17/5/2006, 16:49




ho lavorato soprattutto con l'alchimia Vegetale e in parte con quella minerale/metallica tipo Antimonio... Ero fermo da un po’ di tempo adesso mi è ritornata voglia di riprendere. Ho una muffola che arriva a 1200ºC . Comunque per arrivare a temperature più alte in passato mi sono costruito io il forno, non è difficilissimo se non hai bisogno di tenere una temperatura precisa.
Tu invece?
 
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Enoch72
view post Posted on 17/5/2006, 17:11




Ho letto quello che sono riuscito a trovare sul web di alchimia, trasmutazioni, ecc.
Penso di avere recuperato alcune "ricette" interessanti, sia spaigiriche sia minerali.
In particolare sono riuscito a trovare un sito non presente sui motori di ricerca dove venivano rivelate apertamente e nei dettagli operativi i procedimenti per arrivare alla pietra ed a produrre elisir di vari gradi.
Per ora i miei esperimenti sono stati basati sopratutto sulla produzione di elementi monoatomici
1) Partendo dai sali del mar morto: sono riuscito a rendere il precipitato sensibile ai campi magnetici.
2) Usando la tecnica solve et coagula descritta nelle pagine in precedenza, più alcune indicazioni contenute nei siti che ho esplorato, ho lavorato su soluzioni auree per produrre elementi monoatomici.
Dopo qualche tempo sulla superficie del composto è apparso uno strato di unto, che si attacca alla parete del contenitore.
Potrebbe essere, dico potrebbe, il famoso olio dei metalli.
Prendendo una goccia di questa soluzione gli effetti rilevati erano praticamente nulli, ma dopo che ho aggiunto alcool (in cui l'olio si è sciolto completamente rendendo prontamente assimilabile il composto) gli effetti sono stati notevoli, tanto che al momento ho abbandonato la sperimentazione su me stesso.
Ora testerò l'intruglio su piante ed eventualmente animali per verificare l'assenza di tossicità a lungo termine e per verificare se ci saranno effetti biologici macroscopici quale aumento della dimensione e valocità di crescita delle piante, per es.

Sono disposto a condividere questo materiale e le mie conoscenze con te, ammesso che tu voglia fare lo stesso.

Edited by Enoch72 - 17/5/2006, 18:18
 
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