LucYin |
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| Si parla di sensazioni perché in effetti è quello che si sente. E' la parte intuitiva della mente che lavora, grazie a sesto e settimo chakra. In genere chi lavora tramite il sesto chakra frontale ha "visione" e utilizza termini relativi alla vista "ho visto, ho notato, ho guardato", chi sfrutta (tra cui io) il lato "dorsale" del sesto chakra ha più percezioni di tipo cinestetico: "ho sentito, ho percepito, ho avuto la sensazione".
Un ragazzo mi ha spiegato una teoria interessante sul come lavorino le ipnosi... Suggerisce che l'anima sia da intendere come inconscia o quantomeno preconscia. Quindi le ipnosi e le meditazioni vadano a lavorare in uno stato di non coscienza per portare allo stato cosciente l'anima, la mente spirituale. E in effetti il percorso di ''illuminazione" consiste un po' in questo.
Sul perché non ci ricordiamo queste cose mi sono interrogata anche io...e ultimamente mi sto chiedendo se anziché una regola, dipenda piuttosto da un'incapacità che abbiamo perso allontanandoci dalla spiritualità. Nel corso del tempo ho conosciuto tante persone che senza farsi tante domande sentivano di essere appartenuti a certe ere, e ricevevano anche "conferme" di ciò (o almeno così le interpretavano, e gli bastava). Poi forse non avere memoria in certi casi può anche aiutare. Personaggi storici estremamente negativi, mi auguro non scoprano mai chi siano stati, potrebbe anche comprometterli :s i cicli di vite sono serie di opportunità e nuove possibilità, portarsi dietro memorie di debiti o di obiettivi credo ci farebbe perdere la cosa essenziale: goderci la vita, apprezzarla nel suo istante presente (cosa già difficilissima anche senza memorie passate e proiezione di obiettivi futuri -.-) e crearcela con il libero arbitrio, non per un dovere che ci sentiamo incollati addosso
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