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Fiamme Gemelle

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Fiammabianca
view post Posted on 27/2/2014, 12:07 by: Fiammabianca




CITAZIONE (Filod'Arianna @ 26/2/2014, 21:52) 
ti va di tentare di spiegare l'esperienza Fiamma?

Posso provare a farlo, Arianna, per cercare di spiegarvi meglio cio' che mi e' successo e cio' che intendo, ma non posso ne' entrare in particolari, poiche' siamo in un forum pubblico, ne' spiegare questi particolari in un post, perche' ci vorrebbe un mese e non mi pare il caso. ^_^

La mia non e' stata un' esperienza extraconiugale, come sembrerebbe, infatti non ho mai avuto una storia concreta, consumata, con questa persona (come gia' spiegato, se trattasi di Fiamma ci sono ostacoli molto grandi).
Con questa persona, che e' reale (intendo dire che non e' virtuale, cioe' facente parte del mondo virtuale e basta), ci sono stati degli inquietanti fenomeni paranormali che non mi erano successi con nessuno, ne' amici, ne' vecchi amori, ne' con mio marito con cui c'e', tra l'altro, molto accordo a livello caratteriale.
Non essendo piu' una ragazzina, ho avuto le mie esperienze che sono state complete, perche' ho provato e sperimentato tutto: innamoramento, amore, passione, amicizia amorosa, insomma, una varieta' di sentimenti e sensazioni diverse tra loro.
Mio marito ritengo che sia un'anima per me gemella, ma con lui abbiamo lavorato e lavoriamo ancora su altri piani, sopratutto quelli terreni.

La Fiamma Gemella, (che d'ora in poi chiamero' "quest'uomo"), solo dopo averla incontrata mi sono resa conto che e' come se avesse sempre fatto parte della mia vita ed ero da sempre destinata ad incontrarla.
Per me quelle che vengono chiamate coincidenze non esistono, o meglio, spesso cio' che di molto particolare ci capita, non e' una coincidenza.

"Quest'uomo" abitava, da giovane, in un posto dove io andavo sempre in vacanza da bambina e da ragazza (ci sono stata da 0 anni, cioe' da quando abitavo nel pancione, fino a 18 anni), perche' mia madre e' originaria di li' da parte di tutti i nonni e aveva, all'epoca, anche dei parenti).
Io non mi divertivo in questo posto, ma lo amavo moltissimo, non vedevo l'ora che arrivasse l'estate e volevo andarci ad abitare da adulta.
Mi ricordo che salivo sulla terrazza dell'albergo in cui alloggiavo con la mia famiglia e, guardando il cielo, dicevo a voce alta:" .......... (pronunciavo il nome della citta') un giorno verro' da te!"

Il nome di "quest'uomo", tra l'altro molto poco comune come nome maschile, e' sempre appartenuto alla mia famiglia (mia nonna, mia cugina si chiamava/si chiama cosi') e ad amici e conoscenti che ho avuto, tra cui il ragazzo (ora e' un uomo, parliamo di 25 anni fa) attraverso cui ho conosciuto mio marito e a cui "quest'uomo" somiglia anche fisicamente.

Il lavoro: appena ho iniziato a lavorare, anche qui parliamo di 25 anni fa, mi occupavo di certe questioni che hanno a che fare direttamente con la specializzazione di "quest'uomo", il quale nel frattempo si era trasferito,(proprio per lavoro), nella mia citta'. Ed io, per motivi di lavoro infatti, andai un giorno nel posto in cui lavorava lui. Ovviamente senza sapere nulla.
Mio padre, nei vari cambi di ufficio prima di quello definitivo, (qui parliamo addirittura del dopoguerra), aveva lavorato anche lui in quello stesso settore, ma con il mio lavoro non c'entrava nulla, nel senso che il lavoro di mio padre nulla aveva a che fare con il mio.

Questa e' la premessa, ma solo dopo ho ricollegato queste cose.

Il dopo incontro e' qualcosa che per certi versi si puo' descrivere, per altri no, perche' si puo' soltanto provare e le parole non sono sufficienti, anche perche' molte delle cose dette e ricollegabili a posteriori, sono state dette da lui, sono troppe, formano un mondo a se'. Sono quelle sensazioni che soltanto chi le sperimenta direttamente puo' capire bene.

I fenomeni paranormali, invece, si possono descrivere:

entrare in telepatia al punto di vedere prima le situazioni che sarebbero accadute, o fare lo stesso identico sogno nella stessa notte, ricordare una vita passata (qui non posso dire come ho potuto verificare questa cosa, ma rientra anche questo in un fenomeno paranormale); fenomeni minori, ma continui, come scrivere (in chat) la stessa cosa nello stesso momento, o avere lo stesso pensiero.

Sentire l'impulso, senza motivo (le cose fatte di impulso sono quelle piu' veritiere, perche' dove c'e' il ragionamento spesso non c'e' la verita') di andare alla finestra di casa mia a guardare giu' e vedere lui che era venuto sotto casa. Ricordo che questa cosa la feci di scatto, come in preda ad un raptus. Stavo facendo una faccenda in casa e, senza un motivo, la interruppi e andai a guardare giu' dalla finestra, come se avessi avuto un richiamo. E giu' c'era lui.

Non so se e' stato sufficiente a spiegare meglio, di cose da raccontare ne ho anche moltissime altre ma, come ripeto, per spiegare certi fenomeni c'e' un limite, che e' quello dato dal "sentire dell'anima", che non e' spiegabile razionalmente.
Si potrebbe anche spiegare, ma bisognerebbe scrivere un libro intero.
 
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