Fiamme Gemelle

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Ciao LucYin

Mi è piaciuta questa specie di carrellata.

La teoria della reincarnazione è l'unica che riesce a spiegare molte delle predisposizioni con cui tutti vengono al mondo.
E ci si può anche spingere un po' più in là della sola teoria pura e semplice. Basta voler cercare.
Presupponendo che la vita che stiamo esprimendo ora sia l'ultima di una serie di altre esistenze, si deve per forza ammettere che veniamo al mondo con tutta una serie di relazioni già tessute.
Uno si sveglia al mattino e sa già che andrà al lavoro, vedrà della gente con cui ha determinati rapporti, ha compiti da eseguire, tempo libero per inventarsi qualcosa di nuovo....
Nulla di diverso e che non sia già noto nella vita attuale.

Si parla infatti abbastanza spesso di "reincarnazioni di gruppo".
Ed è anche ovvio che se ho iniziato già un qualche progetto nelle vite precedenti, le persone che mi accompagnano potrebbero essere in larga parte, solo la nuova espressione di alcune anime già conosciuta.
A questo mi hai fatto pensare con i tuoi racconti. Piuttosto intriganti peraltro.
Io trovo che la loro utilità potrebbe arrivare se servissero a vivere meglio il presente di oggi. Adesso. Ora.

Immagino che le corrispondenze di personaggi e fatti accaduti siano anche difficili da trovare perchè della gente comune è difficile trovare tracce molto evidenti.
Ci vorrebbero ricordi nitidi e precisi, forse, con luoghi...persone...epoche...

Però anche sse i ricordi non sono molto chiari, a volte lo sono in maniera sufficiente per rielaborare qualche elemento utile. Ci sono vari signori che hanno scritto libri in proposito.
LucYin, non mi pare tu ne abbia parlato e se ora non ti và non fa nulla, ma indagare nelle tue vite precedenti ti ha offerto qualche opportunità del genere?

Interessante.
Che è un po' il motivo per cui vengono condotte sedute di regressione dai vari Weiss, Thorwald Dethlefsen e tanti altri.
E infatti ci sono anche ricerche scientifiche serie, che non hanno il paraocchi e affrontano queste cose con estrema prudenza a volte, ma facendo vera indagine.
A volte poi diventano anche utili per il superamento di blocchi o altro.

Il discorso è sempre lo stesso: se ci si fa seguire da qualcuno. deve essere una persona in gamba, come nell'esempio di skorpy.
Però a me resta comunque il fascino di provare ad arrivare da se a queste cose.
Da sè non nel senso di seguire qualche meditazione guidata per conto proprio, ma se ci si arriva grazie a qualcuno, cosa vieterebbe di arrivarci in piena libertà?

Probabilmente è necessario un percorso non facile e dovrebbe richiedere anche una certa responsabilità/maturità che ritengo si debba maturare man mano, però se certe cose le abbiamo vissute dovremmo pur arrivare anche ad esserne consapevoli.
Nei minimi particolari, intendo, come ricordo lucido e preciso non più a livello di semplici sensazioni o immagini scollegate.

Già, affascinante. NOn so se sei d'accordo skorpy, ma mi vien da ipotizzare però che le due cose siano differenti.
Nel caso della regressione si potrebbe pensare che il trauma crei come un'impronta più evidente nella memoria, lasciando una sorta di legame tra le vite più stimolante.
Se guardiamo anche alla dottrina della rinascita, tutti noi di volta in volta ci portiamo da una vita a quella successiva una serie di cose che continuiamo ad elaborare oppure si potrebbe anche dire che nasciamo con delle motivazioni interiori che sono il risultato del nostro sviluppo precedente.
Poi nella vita attuale facciamo fiorire questi semi allo scopo di ampliare la nostra esperienza e migliorarci.

Ciò che alimenta questi semi è il desiderio (perlopiù inconsapevole) di andare in una certa direzione, supportato da quelli che vengono chiamati gli angeli di giustizia che ci aiutano a creare le condizioni adatte affinchè noi si possa svilupparle al meglio.
I governatori del destino suppliscono alla nostra mancanza di coscienza ed è loro compito provvedervi finchè noi non saremo in grado di "vedere" chiaramente da soli.

Quindi nel caso di una interruzione improvvisa, è anche logico ritenere che l'essere che la subisce conservi una attenzione particolare nella "registrazione" che porta sempre con se di vita in vita.
Può riguardare ad esempio affetti interrotti che suscitano emozioni più forti, desiderio di terminare qualcosa che (a torto o a ragione) si ritiene più importante.

Questo fa in modo che rimangano latenti dei ricordi più vividi, i quali richiamano più facilmente le immagini degli eventi da cui sono stati originati.
Nel caso della regressione sarebbero evidentemente i più forti... e i primi dunque...

minch**