XmX

Il medico che rivoluziona l'oncologia

« Older   Newer »
  Share  
nibiru
view post Posted on 15/10/2009, 09:00




L'eretico che può cambiare l'Oncologia per sempre


E se lo scienziato eretico che è caduto nel dimenticatoio dopo le sue tesi sull’AIDS avesse trovato la strada per una rivoluzione in Oncologia? Le sue nuove teorie sulla natura aneuploide delle cellule tumorali stanno attirando l’attenzione del mondo accademico. E l’ipotesi di un riscatto per l'ex grande ricercatore affascina, come sottolinea il settimanale Newsweek.


Negli ultimi tre decenni il 72enne biologo molecolare dell’University of California di Berkeley Peter Duesberg è stato descritto alternativamente come un genio, un martire, un lunatico. Nel 1971, a 33 anni, è stato il primo scienziato della storia a identificare un gene in grado di causare tumori, una scoperta che l’ha lanciato nel gotha dei top-researcher mondiali: cattedra a Berkeley, odor di Nobel, milioni di dollari di fondi ottenuti dal National Cancer Institute. Ma nel 1988, Duesberg finì su tutti i giornali perché sosteneva fermamente che il virus HIV non fosse l’agente patogeno dell’AIDS, bensì semplicemente un virus opportunista presente in un quadro patologico più complesso. Apriti cielo: gli sponsor si defilarono, gli studenti laureandi diminuirono, i colleghi iniziarono a parlottare dietro alle spalle, i Premi Nobel iniziarono a non invitarlo più a cena, i fanatici delle teorie del complotto lo elessero a paladino.



Nel frattempo Duesberg non ha mai smesso di investigare sull’eziogenesi del cancro, e anche in questo campo le sue conclusioni sono molto diverse dal pensiero comune. Secondo il ricercatore tedesco i tumori non nascono dall’accumularsi di singole mutazioni, ma da cambiamenti strutturali dei cromosomi: “La stessa differenza che c’è tra cambiare un paio di parole in una frase su una pagina di un’enciclopedia e strappare tutte le pagine di tutti i volumi dell’enciclopedia”, spiega lui stesso. La devastazione sarebbe talmente profonda da rendere una cellula tumorale effettivamente un’altra specie, come un organismo parassita. Sorpresa: stavolta non tutto l’ambiente accademico gli si è rivoltato contro, ma anzi non pochi ritengono che Duesberg potrebbe aver capito qualcosa che può cambiare per sempre la nostra percezione del cancro. Ma in cosa consiste questa visione innovativa del cancro? Il tratto distintivo di ogni specie non è tanto il codice genetico in sé, quanto piuttosto il suo cariotipo, cioè il numero e le dimensioni dei cromosomi nei quali il DNA è organizzato. Gatti e vermi hanno numerosissimi geni in comune, ma rispettivamente 38 e 12 cromosomi, e questo fa davvero la differenza. Gli uomini hanno come si sa ciascuno due copie di 23 cromosomi: quando in un tessuto umano una cellula devia significativamente da questo modello – per esempio sintetizzando per errore cinque copie di un cromosoma, di solito non sopravvive a lungo. Ma raramente può succedere che si crei un cariotipo che riesce a sopravvivere, dando origine a una cellula detta aneuploide, che tende a crescere rapidamente e a essere molto instabile geneticamente. Ancor più raramente, questa cellula si replica in un tessuto che cresce in modo incontrollato e invade l’organismo. “Beh, praticamente tutti i tumori solidi sono costituiti da cellule aneuploidi”, spiega Duesberg, “ma incredibilmente pochissimi scienziati lo hanno sottolineato in passato e hanno approfondito questo aspetto, che invece secondo me potrebbe avere implicazioni enormi sul modo in cui i tumori vengono diagnosticati e trattati”.



Fonte: Interlandi J. The world’s most reviled genius. Newsweek 09/10/2009

http://it.notizie.yahoo.com/25/20091014/th...og-bd646f4.html
 
Top
0 replies since 15/10/2009, 09:00   143 views
  Share