| Il libro però può rappresentare anche cultura, tendenza e moda, per così dire, come per molti versi accade con altri della serie e simili o affini, quindi generare false aspettative se non si tiene presente che di pura esperienza personale si tratta e che di essa può essere falsata o fallace l'interpretazione.
La visione "globale" che l'autore dice di aver raggiunto, inoltre, di quale "globalità" è? A parte che la semplice visione del globale è una cosa, il percepire una "globalità" è un'altra cosa, l'Essere globale ne è un'altra e ben diversa.
Significa forse il sentirsi tutt'uno con tutto ciò che è possibile vedere, sentire, percepire, capire, odorare, toccare? Questo non significa "io sono Dio". Neppure "raggiungere" il proprio spirito, per così dire, può significare alcunchè di questo tipo.
E' pura retorica forse la mia, chiaramente, diciamola una riflessione.
Tra l'altro, pare voler affermare che il "sensorio" sia ciò che limita e anche questa è una base errata, senza la partecipazione attiva del "sensorio" non si travalica il sensorio.
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