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La malattia di Crohn..., ...una malattia poco conosciuta

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oro
view post Posted on 21/11/2006, 01:33




Di solito si cerca la componente psicologica quando non si riesce a dare risposte mediche, ciò corriponde più ad inettitudine che ad apertura mentale.
 
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flipperina
view post Posted on 26/11/2006, 12:26




CITAZIONE (oro @ 21/11/2006, 01:33)
Di solito si cerca la componente psicologica quando non si riesce a dare risposte mediche, ciò corriponde più ad inettitudine che ad apertura mentale.

Sì Oro questo può essere vero se si parla solo di componente psicosomatica lasciando da parte tutto il resto.

Però...ormai sono chiare le interazioni tra sistema nervoso e "pancia" (per dirla in breve)...avevo trovato dei documenti interessanti che parlavano di psiconeroimmunologia...e spiegavano molto bene il collegamento.

E cmq. nel caso di una patologia cronica o simile la componente psicologica va tenuta presente come causa di riaccensione-riacutizzazione della patologia e come modo di far fronte a cure e accettazione del problema stesso ;) :)


ps. lo so che magari tu mi dici che è cronica perchè ci sono metodi di affrontarla sbagliati ma...che dobbiamo fare...è cmq. una realtà di persone che dopo la manifestazione stanno male quasi sempre :unsure:
 
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Roby 64
view post Posted on 26/11/2006, 13:23




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Il Vero Senso (significato) della VITA



Tutti sanno che l'automobile abbisogna del carburante (energia) per muoversi ed di un guidatore al volante che la manovri. Ugualmente l'uomo e l'animale, abbisogniamo di cibo (energia) e del cervello vivo con una mente funzionante che indirizzi il corpo ove si desidera.

La vettura ha una spia che indica il livello del carburante, l'uomo e l'animale hanno la fame (spia) che indica che abbisogniamo di energia e la sazietà che indica quando il "serbatoio" è pieno, perché nell'ipotalamo abbiano una zona del cervello di sopra che controlla ed analizza il glucosio (zucchero) nel sangue (oltre a certe funzioni del pancreas ad esso collegato) e quando questa sostanza scende al di sotto di certi valori, parte un comando bio elettrico/chimico che tramite il sistema nervoso raggiunge vari organi e vengono percepiti gli stimoli della fame.
Quando al contrario abbiamo mangiato a sufficienza, altre cellule che sono sensibili all'aumento del glucosio nel sangue, informano il sistema bio cibernetico che occorre smettere di mangiare.
Altrettanto chiaramente tutti sanno che la pancia entra a pieno titolo anche in tutte le situazioni nella quali non centra il "vuoto" ed il "pieno".

Ogni situazione che comporta una certa variazione di energia emotiva (aumento della frequenza cardiaca e della respirazione), es. l'innamorarsi od il perdere un amore, il cercare lavoro od il perderlo, avere paura o coraggio, ecc. ecc., una parte importante del tubo digerente viene ad essere interessata, lo stomaco e/o la pancia; si mangia di più o di meno a seconda del tipo di persona.

Fin dall'antichità si afferma che la pancia è la sede delle emozioni e dell' inconscio; ma per potere avere queste funzioni, occorre che la pancia abbia un "cervello" che possa elaborare i dati autonomamente da quello superiore, recenti scoperte (studi di neurogastroenterologia) hanno confermato che il cervello enterico esiste, eccome e che esso funziona autonomamente da quello superiore; i naturisti lo sanno molto bene, infatti non esiste malato che non venga curato iniziando dall'apparato digerente, la medicina ufficiale non lo considera neppure...nelle sue "terapie" sintomatiche !

Come sempre più spesso succede, la medicina naturale e popolare, non solo non ha torto, ma addirittura viene sempre più confortata dalle ricerche e scoperte della scienza.

La digestione avviene in maniera autonoma ed intelligente perché le cellule endocrine (conosciute in passato come, cellule di Kuitschitzky) sono state definite di recente come paraneuroni, essendo molto simili alle cellule nervose, le quali inviano gli appositi segnali a fegato, pancreas, cuore, polmoni, cioè a tutti gli organi del corpo) per far si che la digestione avvenga in modo adatto alla situazione.

Questi paraneuroni non assicurano solamente questo tipo di funzioni, ma assolvono anche ad altre ancora poco conosciute dalla scienza ufficiale e che sono quelle di essere la “sede” o parte della rete neuronica ove si posiziona la mente reattiva/emozionale, parte di quella inconscia; questi paraneuroni + i neuroni della rete nervosa intestinale, colloquiano incessantemente con il cervello di sopra (nel cranio), normalmente in armonia ed in altri (stato di pre o malattia) in disarmonia.

Ricapitolando: oltre al cervello contenuto nel cranio che soprassiede alla formazione e controllo dell'organo mente - programmi di elaborazione dei dati, per creare la nuova personalità con i propri schemi mentali che si formano a poco a poco e luogo ove si manifesta la CoScienza con l'IO identificato e personalizzato, infatti ne esiste un altro che ha circa 100 milioni di neuroni, molto di più di quanto sono nel midollo spinale che sono disseminati come una maglia a rete attorno all'intero intestino (dentro nella testa, la radice della parola contiene la parola test-a) fino all'ano, ai quali si deve aggiungere quelli dello stomaco dell'esofago e della bocca.

Questa rete neuronica complessa che è un vero e proprio cervello autonomo, è il più antico cervello legato alla sopravvivenza dell'animale e dell'uomo, nella ricerca del cibo per vivere, che si è specializzato nel corso dei millenni indipendentemente da quello di sopra, seguendo una evoluzione parallela, ma separata, pur mantenendo una posizione di aiuto e/o di contrasto (a livello inconscio) per il cervello di sopra, luogo che manifesta la coscienza dell'essere stesso; infatti tutti noi ci "sentiamo" sopra e non sotto, ma dal cervello di sotto siamo sempre influenzati....fin dalla nascita tutti i neonati cercano di succhiare il latte della mamma...., senza pensare e/o volitivamente scegliere di farlo, cosi come dobbiamo bere, mangiare, digerire ed il tutto automaticamente ed autonomamente con il concorso anche del sistema nervoso autonomo legato al cervello di sopra.
I due cervelli, il cranico e l'enterico (plesso mienterico e submucosale), sono connessi dal nervo vago.

Il cervello enterico detto addominale o viscerale, nella sua evoluzione, oltre a soprassedere alle funzioni vitali, ricerca del cibo, elaborazione delle sostanze necessarie alla vita delle nostre cellule, compito assai riduttivo per una cosi grande massa di neuroni, la natura ha previsto di investirlo di proprietà legate alle funzioni derivanti dalle emozioni ed all'inconscio del soggetto; infatti le sue cellule producono neurotrasmettitori (il 95% della serotonina è prodotta in quella sede) e proteine che contribuiscono al buon funzionamento del Sistema Nervoso Centrale (SNC) e quindi dell'intero apparato bio cibernetico - il corpo; esso (il cervello
enterico) secerne delle sostanze psicoattive (oppiacei, antidolorifici, calmanti) che influenzano gli stati di animo.
La serotonina ci dicono i ricercatori, è interessata anche del riflesso peristaltico.

Quando il cibo, ormai divenuto bolo intestinale, passa nel tubo digerente a contatto con la mucosa intestinale, i neuroni situati nella sede interessata al passaggio del bolo, si stirano e stimolano di conseguenza delle cellule (enterocromaffini) a liberare la serotonina che a sua volta agisce su altri neuroni che sono situati sotto la mucosa stessa, che comandano a loro volta le cellule muscolari, all'interno dell'epitelio della mucosa del tubo digerente, di dilatarsi e/o di contrarsi creando un flusso di "contrazione" a monte e "dilatazione" a valle (come i movimenti di un bruco) per far avanzare in una unica direzione (verso l'ano) il chimo - cosi' e' chiamato il cibo ingerito dalla bocca e predigerito dallo stomaco, quando transita nella parte all'uscita dello stomaco verso e nel duodeno, poi esso e' chiamato chilo - dal duodeno, digiuno e nell'ileo, zone nelle quali convive la nostra flora autoctona biovitale - batteri, funghi, enzimi - flora deputata a demoleculizzare (ridurre in molecole), il chilo (che e' il bolo - cibo - pronto ad essere assorbito, in sostanze vitali e/o non, (a seconda del tipo di digestione - flora batterica - pH - temperatura – stress o meno stimoli di peristalsi, di intensita' piu' o meno adatte, che si producono nella parete del tubo digerente) e che, una volta assorbite dalla mucosa intestinale per mezzo dei villi, vengono in seguito trasportate dal sangue alle cellule per il loro nutrimento e per la loro "specializzazione" per altre cellule del corpo ed infine questi residui del cibo/sostanze, ormai per noi "devitalizzate" trasportate nel colon (ascendente, traverso, discendente, sigmoideo, pelvico), dove vengono ivi disidratate e trasformate in scorie, chiamate ormai feci, che una volta raggiunta l'ampolla rettale, debbono essere eliminate dall'ano.

Se per caso la serotonina viene ad essere troppa, lo stato di eccitazione prevale e si producono scariche di feci acquose (diarrea), perché la peristalsi troppo veloce impedisce la disidratazione delle feci.
Se per caso al contrario, vi è una scarsa produzione di serotonina, la stitichezza compare, le feci divengono dure perché stazionano troppo nell'intestino crasso (colon) e si disidratano per l'assorbimento dei liquidi entro contenuti.
Nei due casi vi è un meccanismo di regolazione automatica, quando l'organismo è in salute e/o in stato emotivo normalmente accettabile; quando questi due casi sono alterati (salute e/o emozioni forti), immediatamente variano, di poco o molto, le fasi del controllo e regolazione della serotonina e quindi si apre una o l'altra direzione di funzioni di "trattenimento" o di "eliminazione" cogestite dai due cervelli (centrale ed intestinale; alle volte le due fasi compaiono alternativamente per certi periodi di tempo che possono durare anche anni.

Vi sono anche vari problemi legato alla peristalsi:

1. mancata produzione di sufficiente serotonina per attivare la peristalsi.

2. troppo stress al quale e' sotto posto l'individuo, che investe i due cervelli (superiore e quello intestinale), cioe' tensione fisica che impedisce il rilassamento della parete del tubo digerente.

3. elevata temperatura nel tubo digerente, sopra tutto dal duodeno alla valvola ileo cecale - (ileo/cieco) zona ove si trova l'appendice, per fermentazioni e/o putrefazioni esagerate del chimo/chilo, che richiedono liquidi in loco (sangue e linfa) per tentare di spegnere il "fuoco intestinale" che si produce, liquidi che vengono sottratte alle altre parti/organi e sistemi, ma e sopra tutto dalla periferia del corpo, la pelle; con il tempo le parti del tubo digerente interessate dal cronico aumento di temperatura oltre i 36,5 gradi, si ingrandiscono / ingrossano e il tutto poi, essendo appesantito, prolassa facilmente (scende per gravità), andando a schiacciare le parti basse del ventre, sopra tutto vescica e prostata, sull'ampolla anale (dove stazionano le feci non ancora evacuate dall'ano e che in genere e' quasi sempre infiammato specie nei maschi) parti che al loro volta infiammandosi ed aumentando la loro normale e funzionale temperatura (36,5 gradi) formano altre patologie tipo: prostatiti + infiammazioni alla vescica, richiamando in un giro vizioso parassiti, funghi, ecc. - il "fuoco intestinale" si spegne solo seguendo le indicazioni del nostro Protocollo della salute

4. infiammazione della mucosa del tubo digerente che impedisce, per troppo afflusso di sangue nelle zone interessate dai muscoli deputati alla contrazione a monte e dilatazione a valle della parete del tubo stesso per far scendere il tutto verso l'ano.

5. alle volte avviene per l'insieme di questi ultimi 3 punti, l'inversione della peristalsi intestinale, chiamata anti peristalsi, che invece di tendere a stimolare nella giusta direzione le due fasi: contrazione a monte, dilatazione a valle, in modo da indurre e provocare lo spostamento del chimo/chilo verso il colon-ano, tende invertendone la fase, a far risalire lungo il tubo digerente il tutto (chimo/chilo) provocando non pochi guai; alle volte il fenomeno si presenta solo per piccoli periodi di tempo, ma comunque il fenomeno e' molto dannoso perche' indice ancor piu' la produzione di tossine che vengono riassorbite e riveicolate dal sangue intossicando sempre di piu' il soggetto.

6. mancanza di movimento fisico, immobilita' del soggetto (stare troppo a letto, seduti, e/o inattivi).

Per molto tempo si è pensato che il cervello di sopra (nella testa) avesse la predominanza e/o superiorità in tutte le funzioni vitali, ma da quando sono state fatte le scoperte che tutta la parete, la mucosa intestinale è cosparsa di neuroni legati alle funzioni vitali dell'apparato stesso, si è compreso che vi è una totale integrazione dei due cervelli, distanti e separati, ma operanti in sintonia ed integrazione per le funzioni vitali dell'essere stesso. La sensazione che ha allo stomaco, quando si è sotto stress intellettivo, si spiega con la produzione di determinati ormoni che vanno a stimolare i centri nervosi della mucosa stomacale.
Quando siamo sotto posti ad una forte emozione (paura) corriamo subito al gabinetto per eliminare le feci o l'urina, perché i sensori nervosi intestinali e quelli attorno alla vescica sono investiti di determinati stimoli di eliminazione.

Altro fatto utile alla comprensione di questi meccanismi è che per esempio durante il sonno, quando non vi sono stimoli esterni per i due cervelli, molto spesso chi ha problemi digestivi soffre di insonnia e/o ha incubi notturni.
Un altro fatto risulta dall'utilizzo improprio di determinati farmaci, es. quelli gastroenterici producono alterazioni cerebrali/mentali nella testa e gli psicofarmaci producono effetti indesiderati nell'intestino.
Con tutta probabilità la sindrome del colon irritabile è dovuta ad una irregolare comunicazione fra il cervello di sotto e quello di sopra e/o viceversa; in questo caso la quantità di impulsi nervosi è a favore del cervello enterico, perché vi si sommano gli impulsi derivanti dall'inconscio che "vive" nel DNA contenuto nelle cellule neuroniche che vi sono nel cervello di sotto, il quale invia i propri segnali anche all'encefalo superiore, nel sistema limbico cerebrale, area deputata ad interpretare ed elaborare i segnali delle sensazioni emotive, ricevute anche dal cervello inferiore; quando questi segnali superano certi livelli, come spesso capita nei depressi e/o negli ansiosi, l'intestino si muove automaticamente in una delle due direzioni sopra citate (stitichezza/diarrea) e lo stress è indicato alla variazione di questo livello.

Un esempio: i bambini che soffrono di colon irritabile da piccoli, hanno la quasi certezza di soffrire anche da grande, di ansia e/o depressione.

Il cervello di sotto è in grado di memorizzare le ansie, le emozioni, di elaborarle con quelle già memorizzate nell'inconscio in precedenza e/o nelle vite passate e di fornire quindi le variazioni di livello delle funzioni adatte dell'apparato intestinale e quindi dell'intero sistema bio cibernetico - il corpo- a seconda dello "stato mentale/spirituale" inconscio necessario all'essere stesso per la sua personale evoluzione. Con l'ipnosi si “parla sopra tutto” con il cervello di sotto.
Di sicuro è il cervello di sopra nella testa che raccoglie i dati, li elabora suscitando le emozioni, ma è la pancia che riferendo la sua "versione", prepara un profilo emotivo sul quale vanno ad impiantarsi le attività del cervello superiore.
Il cervello di sotto è in grado di recepire e riconoscere non soltanto i vari cibi adatti introdotti nella bocca, ma anche le sostanze velenose, in quest'ultimo caso, suscitando reazioni immediate per eliminarle: il vomito, se il riconoscimento è comunque precoce e veloce; se l'individuazione è più tardiva, l'accelerazione della peristalsi si scatena per generare la diarrea e quindi l'eliminazione dall'ano delle feci acquose.
Quindi è chiaro che ogni situazione emotiva e/o di cibo - liquido e/o solido - cosi come introduzione di farmaci e vaccini, non adatti, generano nel cervello di sotto (intestinale) delle piccole, medie, grandi reazioni, utili ad ogni situazione (conscia e/o inconscia gestite dai due cervelli) vissuta nella vita quotidiana.

Il cervello di sotto quindi, non è solo legato alle reazioni al cibo ingerito, ma può pensare, prendere decisioni, provare sensazioni autonomamente da quello di sopra, come insegna la neurogastroenterologia, vedi la colite, l'ulcera, i bruciori di stomaco ecc. che sono proprio malattie causate dallo stress (emozioni forti, non digerite...rimane il Conflitto Spirituale irrisolto perché non si accettano le prove della vita) ed i mediatori con causali sono poi i batteri che si mutano perché le condizioni del terreno intestinali di pH sono variate e quindi per sopravvivere si mutano; agire contro di essi senza modificare il loro terreno intestinale, il pH della digestione e risolvere il conflitto spirituale, è l'errore più grave che si possa fare in terapeutica medica !!!

Il cervello intestinale è quindi il motore della vita fisica e di quella emotiva, che quindi interagisce in quella spirituale dell'essere stesso !

Un altro compito del cervello enterico, è quello di organizzare l'insieme bio cibernetico (il corpo) dei batteri che convivono in noi per aiutarci a vivere ogni giorno - noi naturisti li chiamiamo angeli/demoni perche' deputati alla nostra migliore sopravvivenza e /o quando divengono per cosi dire "patogeni" per il ns. insegnamento...... indicandoci attraverso la sofferenza che subiamo, che abbiamo trasgredito le leggi che regolano la perfetta salute - chi sbaglia paga ed i cocci sono suoi;

L'intestino (tubo digerente) rappresenta il fuori del corpo, la pelle/mucosa della parte anaerobica (senza aria), ed in esso vivono circa 400 specie di questi batteri indispensabili alla vita dell'intero sistema, in un "appartamento" di circa 400m2 - di circa 8 m. nell'uomo adulto, la stragrande maggioranza di questi batteri è probiotica/eubiotica ed essi sono anche deputati a mutarsi, quando le condizioni di salute intestinale (pH) variano per l'introduzione di cibi inadatti intossicati, farmaci, vaccini e/ di situazioni vissute di stress lo impongono, per regolare e mantenere se possibile lo stato di Salute Perfetta, aggredendo e "mangiando" ed eliminando le proteine tossiche contenenti virus, dei vaccini, le sostanze tossiche dei farmaci, le sostanze tossiche dei cibi inadatti alla alimentazione salubre, i microbi inadatti ingeriti con i cibi e/ acque malsane, batteri non residenti e non attinenti alla ns. specie umana.

Non a caso circa il 65-70% delle funzioni del nostro sistema immunitario risiede nell'intestino nella mucosa e/o sotto di essa. Quasi la metà delle feci sono composte da batteri; ciò significa che circa 100 mila miliardi di microrganismi della colonia intestinale è in continuo e costante rinnovamento (sempre che l'alimentazione sia salubre ed adatta al singolo essere e questi NON utilizzi vaccini, farmaci (specie antibiotici) che
inevitabilmente distruggono questa sacra flora batterica fondamentalmente indispensabile alla vita sana.
La presenza di una flora autoctona ben ordinata rappresenta il benEs sere, la perdita di certe parti di essa e/o la mutazioni di parti di essa, fa la differenza fra salute e malattia.
Quando viene impedito il normale sviluppo della flora batterica, con azioni contro di essa (vedi sopra), la mucosa intestinale diviene infiammata e tumefatta, generando qualsiasi tipo di malattie….. fino alla morte, per la produzione di tossine e parassiti, funghi patogeni, che circolando attraverso il sangue nell'organismo intero alterano le funzioni cellulari, tissutali, organiche e sistemiche fino a produrre dolore, sofferenza e morte se non si interviene velocemente e bene, per riordinare il tutto INIZIANDO proprio dall'intestino, dalla bocca all'ano..... conCausa (fisiologica) della malattia. (vedi Protocollo della Salute).

Possiamo quindi affermare che la Salute o la malattia iniziano in bocca......e seguono le ns. emozioni e/o nozioni (Etica, comportamenti errati o meno) sul come mantenere o recuperare la Perfetta Salute.
Quindi la Causa primaria di ogni malattia è sicuramente di ordine spirituale…...e cioè sono gli errori comportamentali non in Etica (consci ed inconsci) del soggetto che agisce contro la sua stessa vita sana; al contrario essere nel Bene significa godere appieno del proprio BenEssere !

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8 Luglio 2001 (Corriere Salute)
Neurofisiologia: si emoziona, soffre, gioisce. Insomma, l'intestino è "intelligente".
La scoperta di uno scienziato americano darà anche una svolta ai metodi di cura
E invece ciò che la scienza ha battezzato come «secondo cervello» vive sì nel ventre di ciascuno di noi (come Alien, appunto) ma è una sorta di chiave che regola stress, ansia e tensione.
Il nostro secondo cervello, quindi, vive nella pancia e svolge «importanti funzioni che si riflettono sull'intero organismo». Ne è convinto Michael D. Gershon, esperto di anatomia e biologia cellulare della Columbia University, che ha presentato anche a Milano la «teoria dei due cervelli».

BASI SCIENTIFICHE - «La teoria dei due cervelli poggia su solide basi scientifiche - spiega l'esperto americano - Basti pensare che l'intestino, pur avendo solo un decimo dei neuroni del cervello, lavora in modo autonomo, aiuta a fissare i ricordi legati alle emozioni e ha un ruolo fondamentale nel segnalare gioia e dolore. Insomma, l'intestino è la sede di un secondo cervello vero e proprio. E non a caso le cellule dell'intestino - aggiunge Gershon - producono il 95% della serotonina, il neurotrasmettitore del benessere»

LA RISCOSSA - «A lungo l'intestino è stato considerato una struttura periferica, deputata a svolgere funzioni marginali. Ma la scoperta di attività che implicano un coordinamento a livello emozionale e immunologico ha rivoluzionato questo pensiero - spiega Umberto Solimene dell'Universitá di Milano, direttore del centro collaboratore Oms per la medicina tradizionale - Nella pancia troviamo infatti tessuto neuronale autonomo».

EMOZIONI - L'intestino rilascia serotonina in seguito a stimoli esterni, come immissione di cibo, ma anche suoni o colori. E a input interni: emozioni e abitudini. «Insomma questo neurotrasmettitore è come un direttore d'orchestra, che manovra le leve del movimento intestinale», dice il ricercatore americano, autore di un best seller su «The Secondo Brain», il secondo cervello. Studi su cavie geneticamente modificate, ma anche in vitro, «hanno dimostrato l'esistenza di un asse pancia-testa». Per Gershon è la prima a dominare, almeno in certi campi. «La quantità di messaggi che il cervello addominale invia a quello centrale è pari al 90% dello scambio totale», sostiene il ricercatore. Per la maggior parte si tratta di messaggi inconsci, che percepiamo solo quando diventano segnali di allarme e scatenano reazioni di malessere.

ESEMPI - Per chiarire il ruolo del cervello intestinale Gershon spiega: «Quanti hanno sperimentato la sensazione delle "farfalle nello stomaco" durante una conversazione stressante o un esame ?».
E' solo un esempio delle emozioni «della pancia», come nausea, paura, ma anche dolore e angoscia.
Insomma, nella pancia c'è un cervello che «assimila e digerisce non solo il cibo, ma anche informazione ed emozioni che arrivano dall'esterno».

Il Cervello nella pancia
Un po' di rispetto per la pancia, per favore. Perche la pancia "sente". Metabolizza emozioni. Smista informazioni. Reagisce alle sollecitazioni dell'ambiente circostante, soffre. E gioisce.
Già: nell'intestino vive e opera un secondo cervello. Un computer operoso e sofisticato. costituito da un'intricatissima matassa di neuroni (centinaia di milioni) e di cavi nervosi. Che è capace di governare in piena autonomia le delicate funzioni della complessa macchina digestiva.
Parola di Michael D. Gershon, professore di anatomia e biologia cellulare alla Columbia University.

Il professor Gershon ha dedicato trent'anni allo studio di questo "cervello enterico" e dei suoi rapporti con quello pensante, riversando in un best seller, dal titolo "The Second Brain", gli intrigantissimi risultati ottenuti.

Un neurotrasmettitore, la serotonina, regola umore, sonno, dolore e anche le contrazioni addominali

La teoria del "secondo cervello" nella pancia è d'indubbio interesse nelle mani dei camici bianchi, che stanno cominciando a guardare con occhi nuovi la cura di vari malanni dell'apparato digerente.
Un celebre esempio ?
La sindrome dell'intestino irritabile, che affligge circa il 10 per cento della popolazione italiana. E' un disturbo del tutto benigno; di sicuro, però, fiacca seriamente il paziente, con dolori (in genere nel basso addome a sinistra) e difficoltà nell'andare di corpo. C'è chi accusa soprattutto diarrea, chi, invece, è afflitto da stipsi, mentre in altre persone i due problemi si alternano. L'intestino non è colpito da danni materiali, "fisici": "semplicemente" non funziona a dovere.

Resta il fatto che qualcosa, in quella complessa foresta di connessioni nervose che è il cervello enterico, è andato in tilt. E qui entrano in ballo le originali osservazioni di studiosi come Gershon, che hanno spinto i farmacologi a rinverdire le soluzioni per placare i capricci intestinali. Come ?
La parola a Marcello Tonini, professore ordinario di farmacologia presso il Dipartimento di Scienze Fisiologiche e Farmacologiche dell'Università di Pavia. "Ultimamente", ci dice Tonini, "la ricerca ha posto molta attenzione al ruolo della serotonina nella regia dell'attività intestinale".
Che cos'è la serotonina ? Una. sostanza, dalle molte azioni e presente, guarda un po', in entrambi i nostri cervelli: in quello superiore, è un messaggero chimico coinvolto nel controllo dell'umore, del sonno e della sensibilità al dolore; dabbasso, nell'intestino, mette in moto una progressione di contrazioni e rilassamenti della muscolatura, che sono poi quei movimenti che fanno avanzare il cibo che ingeriamo.

Cellule spedalizzate
"Il 95 per cento di tutta la serotonina presente nel nostro corpo", riprende Tonini, "viene prodotta: proprio nel tratto gastrointestinale, da una popolazione di cellule chiamate "enterocromaffini", che rilasciano questa sostanza in seguito a stimoli diversi: tipicamente dopo l'assunzione di cibo".
La serotonina, insomma, è una specie di direttore d'orchestra che manovra le leve del movimento intestinale.
Una riprova singolare ? "Il fatto che le persone con intestino irritabile che soffrono per lo più di diarrea hanno un maggior numero di cellule produttrici di serotonina. Ma stiamo osservando anche il contrario e cioè che nelle forme dove la stitichezza prevale è ridotta la densità di quella popolazione cellulare e perciò la quantità della serotonina".

Morale: la liberazione di questo messaggero chimico potrebbe subire dei continui alti e bassi.
Il che spiegherebbe l'alternanza di stitichezza e diarrea nello stesso individuo.

Più equilibrio
Parola d'ordine, dunque: ripristinare nel "secondo cervello" l'equilibrio della serotonina.
Anche perché agire sulla serotonina significa porre rimedio a un altro cruccio del paziente: l'iper-sensibilità viscerale.

Perciò bisogna usare dei farmaci "intelligenti", dotati della proverbiale marcia, in più rispetto alle armi tradizionali. Ovvero: devono calibrare il movimento intestinale, regolare la percezione del dolore e del senso di gonfiore, e normalizzare pure le secrezioni d'acqua e sali nell'intestino.

Tre obiettivi, una sola pillola. Così ecco una nuova generazione di medicine: quelle che potenziano o inibiscono (se è la stipsi o la diarrea il problema da sanare) l'attività di vari interruttori (tecnicamente, "recettori") sui quali va ad agire la serotonina. "In particolare i riflettori sono puntati oggi su un paio di farmaci", riferisce Tonini, "messi a punto per accendere l'attività della serotonina (grazie all'interazione con specifici bersagli detti in gergo "5-HT4") e per trattare quindi la sindrome dell'intestino irritabile associato a stitichezza.

I loro nomi: tegaserod (attualmente in corso di registrazione negli Stati Uniti) e prucalopride (molecola che potrebbe essere addiritturea destinata al trattamento della stispi in generale). Esercitano una potente azione "procinetica", come diciamo noi: coiè facilitano la progressione del contenuto intestinale nei tratti bassi dell'apparato digerente".
by Edoardo Rosati - a cura del Dr. Marco Fornaciari

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Micheal Gershon, professore di Anatomia e Biologia Cellulare alla Columbia Univeristy, ha presentato di recente i suoi 30 anni di studio sull’ammasso cellulare di neuroni e nervi situati nell’intestino e chiamato per la sua attività "Il SECONDO CERVELLO", o "CERVELLO ENTERICO". Queste definizioni sembrano appropriate perché, primo, possiede gli stessi neurotrasmettitori del midollo spinale e del cervello, secondo, presiede alle funzioni di coordinamento enzimatico digestivo, ghiandolare, muscolare, pressorio, chimico-fisico, ormonale immunitario… "le cellule nervose preposte alle funzioni suddette se si trovassero nel cervello per trasmettere le informazioni richiederebbero nervi grandi come cavi di alta tensione".

Nei congressi di Gastroenterologia è sempre più frequente ascoltare relazioni che accomunano disfunzioni gastrointestinali con disfunzioni della flora batterica e stati di malumore non disgiunti spesso da ansia e depressione. Per i vecchi medici di famiglia, la Medicina Olistica e la più moderna PNEI (Psico Neuro Endocrino Immunologia) questi legami tra psiche e intestino sono, e sono stati da sempre un cardine della loro professione.

Le ipotesi tra i legami e il buon funzionamento delle interazioni tra i due cervelli sono almeno tre:
1) Energetica – MTC
2) Meccanica, stimolazione meccanica dell’intestino con rilascio di neurotrasmettitori e liberazioni cefalica di endorfine (benessere)
3) Ricondizionamento dell’ambiente intestinale con spostamento percentuale della flora batterica intestinale in favore di Bifidus B.B. e Lactobacilli eutrofici, che spiegherebbe inoltre altre funzioni benefiche su intestino irritabile, difese dai patogeni, dai tumori, assorbimento di oligoelementi e vitamine…

Le tre ipotesi sono compatibili tra loro, ma, certamente la terza ci fornisce una chiave di lettura molto più vasta e affascinante. In ogni caso, a conferma delle tesi e ricerche del Prof. Gershon si deve riconoscere che il legame tra il "Cervello Cefalico" e il "Secondo Cervello" non è sconosciuto alle persone che debbano sostenere esami o che abbiano relazioni con persone inaffidabili, tanto che alcune condizioni di stress possono innescare disfunzioni gastroenteriche che sono insensibili alle cure specifiche e che invece con piccole dosi di ansiolitici o sostanze naturali tipi magnesio, iperico, escoltzia o simili vengono risolte e con loto viene rimossa la causa.


Il "SECONDO CERVELLO" tra leggenda e tradizione:

nella Medicina Tradizionale Cinese il colon (intestino) è lo scrigno dove si accumulano i desideri non realizzati;

in Egitto la purificazione spirituale, lo stato di salute sono ottenuti tramite il lavaggio del colon (clistere);

in India attualmente e da millenni l’idro colon terapia viene utilizzata per salute, nuove energie, antistress, antidepressione;

Ippocrate: contro l’ansia e depressione: clisteri;

Filosofia di Feuerbach: "Teoria Uomo Ventre" in tono scherzoso;

Apologo di Menenio Agrippa da rivisitare;

Nel mondo del Cinema le STAR (DUST), per la Lucentezza della pelle Bellezza e Seduzione, usano SINFLO, si spera per loro.

Concludendo alla Woody Allen si potrà affermare: "Ho un forte mal di pancia… vado dallo psichiatra !!!" oppure: "Sono troppo ansioso e depresso… vado dal gastroenterologo !

Commento NdR: Meglio pero' informarsi su come "funziona" il proprio essere (mente-corpo) ed imparare a stare sempre bene: vedi Protocollo della Salute + Cure Naturali

http://www.mednat.org/cervello/duecervelli.htm

 
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flipperina
icon3  view post Posted on 27/11/2006, 18:53




...@grazie Moderatore per il molto materiale utile...stampo tutto e leggo con calma...


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e aggiungo:

Malattie intestinali in crescita: «È anche colpa dello stress»

Sono 100mila gli italiani colpiti da patologie croniche


"Sono 100.000 le persone in Italia affette da malattie infiammatorie croniche intestinali: patologie altamente invalidanti e in aumento in tutto il mondo, la cui causa è in parte genetica. Determinanti, però, sono anche i fattori ambientali, a partire da stress, dieta e fumo.
Ad accendere i riflettori su questo tipo di patologie in crescita, gli esperti riuniti a Roma per il congresso internazionale "Gemelli gastro days", che avvertono: sono malattie sempre più frequenti, ma per le quali sono anche disponibili armi sempre più efficaci.
Le principali malattie croniche intestinali, ha spiegato Antonio Gasberrini, ordinario di Medicina Interna all'Università Cattolica di Roma, sono il morbo di Crohn e la rettocolite ulcerosa: «Due patologie che determinano appunto un'infiammazione cronica dell'intestino che, nel caso del morbo di Crohn, può colpire l'intero tratto intestinale dalla bocca al retto. Si tratta di patologie altamente invalidanti - ha proseguito l'esperto - che colpiscono tutte le fasce d'età e possono degenerare in forme cancerose».
Le cause di queste malattie non sono note con certezza e si imputa il loro esordio a diversi fattori: «Di certo esiste una componente genetica e un ruolo sembra avere una possibile alterazione del sistema immunitario che si riscontra in questi pazienti, ma altre evidenze suggeriscono invece che possa essere l'interazione tra un virus o un batterio e il sistema immunitario a scatenare la malattia».
Anche i fattori ambientali sembrano però avere un peso molto significativo: «La dieta e l'abitudine al fumo, ad esempio - ha detto Gasberrini - hanno un ruolo importante nella progressione e comparsa di tali malattie, e la prova sta nel fatto che negli ultimi anni l'incidenza di queste patologie è in forte aumento».
Fattori ambientali sotto accusa, dunque, incluso lo stress che, secondo gli esperti, può spianare la strada alla malattia in soggetti predisposti.
I pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche intestinali, inoltre, sono soggetti a un maggior rischio di arteriosclerosi precoce rispetto ai soggetti sani, come dimostra un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Alimentary Pharmacology & Therapeutics da un team di ricercatori della Cattolica di Roma: «Il nostro studio ha spiegato Alfredo Papa dell'Istituto di Medicina Interna della Cattolica, in occasione del congresso internazionale - ha dimostrato che i soggetti più esposti al rischio trombotico sono quelli con valori più elevati di omocisteina, un fattore di rischio vascolare spesso elevato nelle malattie infiammatorie intestinali, per cause sia nutrizionali sia genetiche»"


Edited by flipperina - 27/11/2006, 20:04
 
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flipperina
view post Posted on 29/11/2006, 20:22







...per Oro e per chi lo sa:

che legame c'è tra iperacidità di stomaco e disordini dell'intestino? mi spiego meglio...(spero)...l'iperacidità può alterare lo stato della flora batterica intestinale e provocare infiammazione? cioè...i problemi di stomaco possono trasmettersi all'intestino? a me anni fa è successo che dopo un periodo di problemi alla parte alta dell'apparato digerente poi il problema si sia spostato più in basso.

PS. off topic: se a scuola come materia mettessero un bel pò di studio del corpo umano e della medicina non sarebbe niente male <_<

grazie :)
 
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Roby 64
view post Posted on 29/11/2006, 20:35




Beh io so che lo stomaco deve essere acido, l'intestino no. -_-
 
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flipperina
view post Posted on 30/11/2006, 20:49







...appunto mi sarebbe utile sapere se un'iperacidità di stomaco può danneggiare oltre che le mucose gastriche anche l'apparato enterico... -_- ^_^
 
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flipperina
icon12  view post Posted on 5/12/2006, 00:28




riporto qui (e scusate gli errori che posso commettere vista l'ora tarda :ph34r: ) un quesito che sarebbe utile per un'amica affetta da IBD:

Omeopatia...Fosforo:in dosi sbagliate può far così male??


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"Questa amica si è rivolta ad un omeopata e dopo avergli spiegato per filo e per segno tutte le sue problematiche mi ha dato fosoro 4lm-6lm in monodosi numerate da prendere un giorno sì e due no....
La stessa avevo subito un intervento al seno circa dieci giorni prima (quindi anestesia e antibiotici avevano peggiorato la sua situazione che ancora oggi non è risolta)..
Beh,dopo la seconda dose ha cominciato a sentirsi davvero male,stanchezza atroce e bruciori di stomaco,dolori addominali...
L'ho chiamato il medico il quale ha detto che forse era una reazione, che evidentemente era intossicata e di continuare a prenderlo diluendolo nell'acqua...Per due notti poi non è riuscita a dormire,tachicardia e reflusso a livelli atroci, dunque ha chiamato altro omeopata il quale ha detto che in dosi sbagliate il fosforo può dare addirittura sanguinamenti delle mucose gastrointestinali............"


Cosa può esserci di vero in tutto ciò? grazie ^_^


ALtro quesito che interessa me ma sul quale possiamo tornare...vorrei dopo un anno che ho interrotto la mia terapia per IBD a base di Asacol 800 riprendere una terapia di mantenimento e sostituire se possibile la "classica" mesalazina con la Boswellia serrata.
NOn ho documenti freschi da postare anch se avevo in effetti trovato qualcosa in materia....sembra addirittura che sia stata per tanto tempo utilizzata da medici in India (attualmente eh) per la cura delle malattie infiammatorie del colon-retto.
Se Mauro o gli esperti conoscono qualcosa di preciso ne avrei bisogno.
Devo poi valutare la compatibilità della terapia a base di Asacol o boswellia con altre terapie che sto facendo per altri problemini.


grazie :) notte

Edited by flipperina - 5/12/2006, 00:42
 
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Roby 64
view post Posted on 5/12/2006, 01:19




La diluizione omeopatica del fosforo?
 
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franumilla
view post Posted on 5/12/2006, 19:28




il mio PRIMO cervello sta sicuramente nell'intestino :lol: .... mi succedevano cose inspiegabili prima che io capissi tutto ciò....

@flipperina: secondo me è più facile che le condizioni dell'intestino influiscano su quelle dello stomaco che non viceversa .... però non ho prove nè fonti scientifiche da portarti.....
 
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flipperina
view post Posted on 5/12/2006, 21:30




CITAZIONE (Roby 64 @ 5/12/2006, 01:19)
La diluizione omeopatica del fosforo?

Phosphorus Flavus 4LM-6LM FG
sono 30 monodosi





@Frànumilla: sì il legame è molto stretto ma la cosa più stupefacente è che si influenzano a vicenda. Seguivo qualche sabato fa un interessante convengno in diretta internet proprio sulle MICI ed un Professore del Snat'Orsola di Bologna, persona molto umana ed aperta al dialogo medico-paziente cercò di spiegare proprio questo legame.
Anzi disse una cosa in cui mi ritrovo molto ossia che quando sta male o anche solo poco bene la pancia...sta male anche tutto il resto e soprattutto cala terribilmente la sopportazione del dolore anche in altre parti del corpo e la percezione anche di altre nostre sensazioni fisiche e psichiche.
 
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oro
view post Posted on 6/12/2006, 15:13




Boswellia sembra confermare validi effetti antinfiammatori a livello gastrico.
 
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Roby 64
view post Posted on 6/12/2006, 17:02




A quelle diluizioni li, può dare effetti potenti, ma è il corpo che può reagire bruscamente, non il prodotto in se per se. Non so se mi sono spiegato. <_< :)
 
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flipperina
view post Posted on 6/12/2006, 21:35




CITAZIONE (oro @ 6/12/2006, 15:13)
Boswellia sembra confermare validi effetti antinfiammatori a livello gastrico.

ma a livello "gastrico" non nel senso di stomaco ma di colon vero?

le compresse credo infatti che debbano essere gastroprotette proprio per dischiudersi nel tratto successivo all'ileo ossia nel colon...me lo confermi?

:)
 
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oro
view post Posted on 6/12/2006, 21:46




Stomaco, da quel che risulta. Quando posso faccio una ricerca.

L’estratto di Boswellia serrata è utilizzato per le sue proprietà anti-infiammatorie perché contrariamente alla maggior parte dei medicamenti di questa classe, non provoca né ulcere né gastriti. La Boswellia non è pertanto un analgesico, ma:
agisce direttamente sull’infiammazione che è la causa diretta del dolore.
riduce il gonfiore delle articolazioni e la rigidità mattutina.
Accresce la mobilità bloccando la sintesi dei leucotrieni per la via dell’enzima 5-lipossigenasi. I leucotrieni sono implicati in numerose malattie infiammatorie: provocano l’infiammazione accelerando il danno ossidativo dei radicali, la dislocazione del calcio e le reazioni autoimmuni.
Diversi studi clinici realizzati dal governo indiano confermano l’uso ayurvedico tradizionale della Boswellia. Particolarmente, in uno studio eseguito su 175 pazienti alettati, è stato notato un miglioramento buono o eccellente dei parametri di rigidità mattutina, del dolore e delle attività rutinarie nel 67 % dei casi. I miglioramenti sono in generale percepiti molto rapidamente, di solito, dopo due a quattro settimane di trattamento.

Risultati ancora più favorevoli si sono notati quando la Boswellia è combinata con le erbe Ashwagandha e Curcuma (vedere questi prodotti in rubrica Ayurveda). Altri studi mostrano una efficacia della Boswellia nel 70 % dei pazienti colpiti da asma bronchiale, agendo a sua volta sui sintomi e i parametri biochimici, come nel trattamento della sindrome del colon irritabile.


E' quello che se ne scrive in rete. Occorre approfondire.

Praticamente parlano di tutto fuorchè dello stomaco, quindi ho preso un granchio. :D
 
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82 replies since 16/7/2006, 21:01   25537 views
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