XmX

Viaggio agli inferni del secolo., Dino Buzzati, "profeta" contemporaneo.

« Older   Newer »
  Share  
yareol
view post Posted on 29/1/2011, 18:49 by: yareol
Avatar

Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

Group:
Member
Posts:
4,453

Status:


Capitolo primo - Un servizio difficile.

Un fattorino entrò nel mio ufficio e disse che il direttore desiderava parlarmi. Erano le dieci e mezzo del mattino, a quell'ora il direttore certamente non era ancora al giornale.
<< Il direttore è già arrivato? >> chiesi.
<< Non credo. Di solito arriva a mezzogiorno. >>
<< E a lei, chi le ha detto di chiamarmi? >>
<< Ha telefonato la segretaria di redazione. >>
Curioso, Di solito al giornale le cose andavano molto più alla svelta, senza tante trafile di messaggi. Erano le dieci e mezzo di una delle solite mattinate grigie di Milano, da un momento all'altro poteva ricominciare a piovere.
A mezzogiorno circa il direttore arrivò, io mi presentai, era il 37 Aprile1, aveva ricominciato a piovere. Nel grande studio era accesa la luce.
Sorrise, mi fece accomodare, era molto benevolo.
Disse: << Caro Buzzati ma non la si vede quasi mai. A che debbo il piacere? >>
<< Ho saputo che lei mi cercava. >>
<< Io la cercavo? Qualcuno deve aver capito male. No, io non l'ho cercata. Ma sono contento che lei oggi sia qui. >>
Il direttore è sempre benevolo, però alcune volte è più benevolo ancora e allora vuol dire che sta preparando qualche cosa. Tutti noi redattori entriamo in uno stato di vaga inquietudine quando il direttore è più amabile del solito.
Il direttore era seduto al suo grande scrittoio, tenuto quasi completamente sgombro di carte, come è tipico di chi ha molto da lavorare. Si passò lentamente una mano sulle labbra, in gesto di relaxation2.
<< Ah! >> disse. << Ha ragione lei. Adesso mi ricordo. L'avevo difatti cercata. Ieri. Ma non era una cosa importante. >>
<< Qualche servizio in vista? >>
<< No, no, adesso non mi ricordo neanche. >> Sembrava assorto in un suo diverso pensiero, fece una pausa e poi: << Dunque come va Buzzati? E' superfluo chiederlo, lei ha una bellissima cera >>.
Dove sarebbe andato a parare? Il telefono suonò.
<< Pronto >> egli disse. << Ciao... precisamente... perchè?... anche la prossima settimana... Non c'è fretta, direi... l'importante è scegliere bene. >>
Feci mostra di alzarmi, lui mi trattenne con un cenno. E continuò a telefonare:
<< Può darsi... ma c'è servizio e servizio... In questo caso... non ancora no... ti dico di no... bravo, proprio lo stesso nome che avevo pensato io... (lungo silenzio)... all'occorrenza credo che sia anche... naturalmente... gli parlerò quanto prima... d'accordo... ciao caro >>.
Parlando nella cornetta mi guardava ma senza partecipazione. Distrattamente, come se avesse guardato il muro o un mobile.
Apprensivo come sono, mi chiesi se non stesse parlando proprio di me, il caso si diverte spesso con tali giochetti. Ma nel suo sguardo mancava il riferimento personale. Guardava me distrattamente pensando ad altri che non me. Indossava un completo blu scuro, camicia bianca, cravatta bordeaux, era molto elegante.
Mise giù la cornetta. << Era Stazi da Roma >> gentilmente mi informò. << Si parlava del nuovo posto di corrispondente da Cipro... Lei sa, vero, che pensiamo di mandare uno fisso a Cipro... almeno fino a quando... >>
<< Non sapevo. >>
<< Cosa ne pensa lei di Fossombroni? >>
<< Bè >> risposi << io lo conosco poco. Mi sembra un ragazzo in gamba. >>
<< Ancora acerbo, però se ne potrà cavare qualcosa di buono. >> A questo punto infilò i pollici nei bordi del panciotto, gesto un po' vecchio stile, come chi decide finalmente di affrontare il problema. In atteggiamento di scherzo però, quasi il problema in realtà non esistesse.
<< E allora, caro Buzzati? >>
<< Pensa a me per Cipro? >>
Scoppiò a ridere di gusto. << A Cipro? No, non la vedo proprio a Cipro... Se mai, qualcosa di più, di più... >>
Mi accommiatai. Però nell'atto di richiudere la porta, voltandomi per un istante indietro, attraverso lo spiraglio dei battenti, intravidi ancora il direttore. I suoi sguardi, che mi avevano accompagnato alla porta, continuavano a seguirmi, ma il volto, da sorridente che era, si era subito raggelato in una fissa concentrazione; non diversamente dal grande avvocato il quale vede allontanarsi il cliente con cui ha celiato3 fino allora, e sa che condannato sarà.
A questo punto seppi: l'avvertimento di cosa insolita e sospetta percepito nel messaggio del fattorino non era stato arbitrario4; qualcosa stava preparandosi (lievitando) per me, forse contro di me, e non era semplicemente un lavoro nuovo, un incarico nuovo, un lontano viaggio, non era neppure un provvedimento o un castigo, era, lo presentivo, una decisione che poteva coinvolgere la mia vita.
<< Ha fatto chiamare anche te? >> mi domandò in quel mentre Sandro Ghepardi che, stazionando in corridoio, mi aveva visto uscire dalla stanza del direttore.
<< Perchè anche'io? Tu sei stato chiamato? >>
<< Io? Tutti. Ghelfi, Damiani, Pospichil, Armerini. Tu solo mancavi. >>
<< Cosa succede? >>
<< Deve esserci in ballo una faccenda. E abbastanza misteriosa. >>
<< Perchè? >>
<< Boh... Qui dentro c'è la febbre come quando... >>
Si aprì la porta del direttore il quale comparve sulla soglia e in silenzio ci guardò.
<< Ciao Ghepardi >> dissi salutando il collega.
<< Ciao. >>
Affrettai il passo, discesi lo scalone e stavo per... allorchè dall'alto una voce: << Signor Buzzati! >>
Mi voltai. E la voce (ma non vedevo chi): << Il direttore, il signor direttore, il signor, signor direttore la desideraaaa! >>
Fu il tonfo nella profondità delicata e dolente di me medesimo. Sentii che mi sfiorava la mano pelosa del destino.
Giù dalle scale, alle mie spalle, un passo precipitoso e ritmico. Oh quel passo, io lo sapevo da quando ero bambino che mi avrebbe preso e sbaragliato.
Disse: << Il direttore la desidera >>.

Era seduto alla sua grande scrivania di direttore e mi guardava negli occhi.
Disse: << Buzzati, c'è una cosa >>.
<< Un servizio? Dove? >>
<< Può darsi che... >>
Tacque. Intrecciò le dita delle mani come per un momento difficile e importante. Io aspettavo.
<< Può darsi... io non mi faccio illusioni però... io stesso ne dubito... si presenta forse l'occasione... >>
<< Di cosa? >>
<< Caro Buzzati per caso non vorrebbe farmi una bella inchiesta sui lavori della Metropolitana? >>
<< ...politana? >> feci eco, sbalordito.
Accese una sigeratta dopo averne offerta una.
<< Nei lavori della Metropolitana >> disse << avrebbero trovato... un operaio un certo Torriani... per caso, nel corso degli scavi... dalle parti del Sempione... beh, insomma... >>
Io lo guardavo, cominciavo a spaventarmi.
Chiesi: << Che cosa dovrei fare? >>.
Lui proseguì: << Per caso... durante gli scavi sotterranei di Milano... dice di aver trovato... aver trovato per caso... >> sembrava esitasse, imbarazzato.
<< Per caso... >>> incoraggiandolo.
<< Trovato per caso >> mi fissò terribilmente << ...io stesso stento a crederlo... >>
<< Direttore, mi dica... >> Non ne potevo più.
<< La porta dell'Inferno, dice di aver trovato... una specie di porticina. >>
Si narra che personaggi grossi e fortissimi, di fronte a ciò che massimamente avevano desiderato nella vita, quando si presentò tremarono, diventavano macilenti5 piccoli e meschini.
Eppure io chiesi:
<< E si può entrare? >>
<< Dicono. >>
<< L'Inferno? >>
<< L'Inferno. >>
<< Gli inferni? >>
<< Gli inferni. >>
Ci fu un silenzio.
<< E io? >>
<< Non è che una proposta... una semplice proposta... mi rendo conto anch'io... >>
<< Nessun'altro è al corrente? >>
<< Nessuno. >>
<< Noi come l'abbiamo saputo? >>
<< Combinazione. La moglie di quel Torriani è figlia di un nostro vecchio speditore. >>
<< Era solo quando ha fatto la scoperta? >>
<< No, c'era un altro. >>
<< E quest'altro ha parlato? >>
<< Sicuramente no. >>
<< Perchè? >>
<< Perchè l'altro è entrato a curiosare. E non ha fatto più ritorno. >>
<< E io dovei?... >>
<< Ripeto, una semplice proposta... In fin dei conti, di queste faccende lei non è uno specialista? >>
<< Da solo? >>
<< Meglio. Da solo darà meno nell'occhio. Bisogna arrangiarsi. Lasciapassare non esiste. E il nostro giornale, di là, non ha nessuna conoscenza. Che noi si sappia, almeno. >>
<< Niente Virgilio? >>
<< No. >>
<< Ma quelli là come faranno a capire che io sono un semplice turista? >>
<< Arrangiarsi. Quel Torriani dice... lui ha appena dato un'occhiata di là... dice che in apparenza è tutto come qui da noi, e gli uomini sono di carne ed ossa, mica come quelli di Dante. Vestiti come noi. E dice che è una città come le nostre, con luce elettrica e automobili, dimodochè confondersi, mimetizzarsi sarà abbastanza facile, ma in compenso difficile sarà farsi riconoscere per forestieri... >>
<< Dico: e allora dovrei farmi arrostire? >>
<< Sciocchezze. Chi parla più di fuoco? Le ripeto: tutto in apparenza è come qui, comprese le case e i bar, i cinema, i negozi. Proprio il caso di dire che il diavolo non è poi così... >>
<< E... e il compagno di quel Torriani allora perchè non è tornato? >>
<< Chissà... potrebbe essersi smarrito... potrebbe non aver più trovato il passaggio per rientrare... potrebbe anche averci preso gusto... >>
<< Poi un'altra cosa: perchè proprio a Milano e in tutto il resto del mondo no? >>
<< Non è vero. Pare anzi che ce ne siano parecchie di queste porticine, parecchie in ogni città, solo che nessuno le conosce... o nessuno ne parla... Comunque Lei ammetterà, giornalisticamente sarebbe un colpo formidabile. >>
<< Giornalisticamente... Ma chi ci crederà? Bisognerebbe documentarsi. Portare almeno delle fotografie... >>.
Annaspavo. Mi rendevo conto che la famosa porta stava aprendosi. Non potevo decentemente rifiutare, sarebbe stata una diserzione ignobile. Ma mi faceva paura.
<< Senta, Buzzati, non anticipiamo le cose. Neanch'io sono poi del tutto persuaso. Ci sono parecchi punti oscuri, a parte l'inverosimiglianza complessiva... Perchè non va a parlare con quel Torriani? >>.
Mi porse un foglio. C'era l'indirizzo.


1 chiaro elemento di fantasia, quasi a sottolineare l'irrealtà della storia. Oppure, ma non è certo, intende il 7 Maggio.
2 di distensione, ma mantenendo la concentrazione.
3 scherzato.
4 ingiustificato.
5 emaciati.


Edited by yareol - 11/2/2011, 18:08
 
Web Contacts  Top
13 replies since 29/1/2011, 17:29   1479 views
  Share