yareol |
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| Proprio parlando dell'ultimo capitolo, c'è anche un altro punto interessante del racconto, precisamente quello che parla di quel tale "professore Massinka". Sembra assurdo che nell'Inferno chi cerca di difendere il verde venga così acclamato dalle folle. In verità quello che quel politico (perchè tale si tratta) cerca di fare è la stessa cosa che cerca di fare chi il giardino lo vuole distruggere, ovvero ottenere voti alle elezioni. C'è chi elegge uno perchè apparentemente dimostra di aver "migliorato" la vivibilità della città, mentre c'è chi elegge l'altro perchè ha tuonato contro chi distrugge la natura. Alla fine gli unici che ci guadagnano sono solo loro due, mentre tutti gli altri (fuorchè la direttrice dell'Inferno e le sue aiutanti) ne pagano le conseguenze. Chiara è la corrispondenza con la realtà, dove ci guadagna solo chi riesce a canalizzare i malumori e le frustrazioni della gente, fingendo di avere a cuore gli interessi comuni mentre invece cura soltanto i propri.
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