yareol |
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| Primo punto, le conclusioni che hai tratto sono eccessivamente condizionate da quello che hai trovato scritto su Internet e troppo poco dalla pratica. Una delle regole dello sperimentatore è trarre dati e conclusioni basandosi esclusivamente sulla propria esperienza sperimentale personale. - Se avessi eseguito una ricerca più minuziosa avresti scoperto che ci sono lieviti in grado di lavorare con concentrazioni molto più alte di zucchero. - L'unico fattore in grado di accelerare la fermentazione è il calore, hai tenuto la bottiglia poggiata a terra a contatto del pavimento freddo, anzichè su un piedistallo o comunque su un materiale termicamente isolante come sughero, legno, panno, gommapiuma e simili. - Hai usato troppo poco zucchero, io sono riuscito a sciogliere 500 grammi di zucchero in meno di due litri d'acqua e a temperatura ambiente (20°C), quindi nei 40°C/45°C che il lievito è in grado di raggiungere si possono raggiungere concentrazioni zuccherine anche molto maggiori. I panifici a produzione propria portano la temperatura dell'impasto addirittura a 50°C e usano lievito madre, quindi biologico. Non so come fanno ma non importa, se ci riescono vuol dire che è possibile. - La quantità di lievito non è realmente importante, teoricamente ne basterebbe una quantità grande come una capocchia di spillo, si tratta di un microrganismo in grado di replicarsi all'infinito, quindi l'unica discriminante è il tempo necessario a completare la fermentazione. - Per minimizzare i consumi bastebbe utilizzare recipienti di fermentazione opportunamente coibentati, magari avvolgendoli in panni di lana o in Pile. - Anche la buccia degli acini dell'uva contiene microrganismi fermentativi, quelli presenti sugli acini della cosiddetta "uva fragola" poi sono i migliori perchè sopportano concentrazioni zuccherine più alte.
Il resto devi scoprirlo da te, io il "LA" l'ho già dato.
A proposito, non so se l'ho già precisato precedentemente ma il filtro ai carboni attivi è l'unico tipo di filtro da non usare, si satura velocemente ed è uno dei più costosi e quello usato dalle caraffe per fltrare l'acqua è appunto a carbone attivo.
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