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Ansia, Possibile una cura "naturale"?

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Roby 64
view post Posted on 11/11/2004, 21:11




canc.

Edited by Roby 64 - 19/7/2007, 00:36
 
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view post Posted on 11/11/2004, 21:14
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vuoi un consiglio spassionato?
vai dal Prof. Cassano a Pisa.
c'è un po' da aspettare, ma è l'unico che non va a casaccio.



 
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alkemist
view post Posted on 11/11/2004, 22:36




Per caso usi aspartame?
Qualcuno pensa che causi depressione oltre ad altri svariati e pericolosi effetti!
 
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oro
view post Posted on 11/11/2004, 22:48




Le Benzodiazepine non andrebbero mai usate, conducono spesso ad assuefazione. Per il Prof. Cassano c'è troppa attesa, è diventato direttore del dipartimento universitario di psichiatria, uno dei suoi migliori allievi è stato il Dr.Petracca, che tiene ambulatorio a Firenze, un altro è Castrogiovanni, direttore della clinica psichiatrica universitaria di Pisa, ma Petracca è un fenomeno.
Comunque, la Melatonina coniugata, elaborata dal Prof. Di Bella, nel disturbo d'ansia è una manna. Gli impacchi di ghiaccio, a metodo Hamer, sono molto utili. Melatonina coniugata e Impacchi e il problema subisce una forte diminuzione, un riequilibrio dei neurotrasmettitori si rende necessario. Occorre valutare anche se vi sia una componente depressiva importante.
 
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oro
view post Posted on 11/11/2004, 22:54




Dimenticavo, devi sostenere la detossicazione soprattutto a livello epatico, ciò consentirà un riequilibrio più veloce. Nell'ansia vi è una base di carattere infiammatorio, acidi grassi polinsaturi della serie Omega3 EPA/DHA sono importanti.
Le amalgame metalliche devono essere tolte a distanza di non meno di 40 giorni l'una dall'altra.
 
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oro
view post Posted on 12/11/2004, 00:43




Sicuramente la medicina psichiatrica risulta assai deludente, a causa della scrsa conoscenza degli esatti meccanismi biochimici, da parte dei "dottori". Posso comunque assicurare estrema competenza, direi a livello davvero mondiale, dei medici citati, Cassano, Petracca, Castrogiovanni, tra l'altro Castriogiovanni fa parte dello IARG, quindi conosce molto bene le terapie biologiche. Un altro grande esperto delle terapie biologiche che possono essere utilizzate in questi casi è il Dr. Gentilini, di Trento, medico neurologo.
Con la sola detossicazione non potrai ottenere un reale recupero del necessario equilibrio biochimico, per giungere a ciò occorrono nutrienti specifici o farmaci specifici, vi è la scelta.
Il Cardo Mariano va bene, aggiungi la Melatonina coniugata, grande antiossidante e riequilibratore del ciclo sonno/veglia, con ciò influendo positivamente sulla regolazione neuroormonale e sul tono dell'umore, aggiungi inoltre EPA/DHA, i quali regolano la cascata infiammatoria legata all'acido arachidonico. Sicuramente sei pieno di intolleranze alimentari, indaga su ciò ed elimina tutte le fonti.
Le terapie per giungere alla guarigione ci sono, ma un primo supporto farmacologico, operato con saggezza e conoscenza, potrebbe portarti ad un notevole miglioramento già entro i primi 40 giorni di assunzione, questo va considerato, la patologia d'ansia è una brutta bestia.
Infine, hai una diagnosi precisa?
 
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oro
view post Posted on 13/11/2004, 22:18




Dunque, attualmente vi sono disposizioni legislative che indicano la necessità di purificare gli oli di pesce dai metalli pesanti, quindi un pò tutti i prodotti si stanno adeguando, occorrerebbe però valutare se viene tolta anche la Diossina, ancor più pericolosa, quindi presterei attenzione, prova a chiederlo all'erborista, ma non credo saprà risponderti. Di certo il Maxepa, prodotto farmaceutico da banco, è di ottima qualità, il Cardio3 distribuito da Natura Service di Pesaro è molto valido. Dovresti però dirmi se i 500 mg sono il peso totale della perla, il suo contenuto totale o il contenuto in Omega3, inoltre mi serve capire il rapporto tra EPA e DHA e quale è il contenuto in grassi saturi e monoinsaturi, solo in questo modo posso garantire qualcosa, poichè il 45% del 72,5 % alla fine non è un quantitativo eccezionale. Tra l'altro devo essere sincero, purtroppo i prezzi troppo bassi non mi convincono granchè.
La Sutherlandia Frutescens va bene per sostenere certe linee linfocitarie del sistema immunitario, non la ritengo granchè utile nell'ansia, può tuttavia essere usata come adattogeno nelle fasi di stress. Direi che per l'ansia sia meglio il Noni (Morinda Citrifolia), il prodotto Roseon Umortonic di Isola non è male, contiene in buon equilibrio Noni, Rhodiola e Melissa, 30 tavolette, circa 16 euro. Certo la Melatonina coniugata è tutt'altra cosa.
Comunque, te lo dico in tutta sincerità perchè ne ho esperienza clinica, quindi non prenderla male, se lo stato di ansia è molto forte è bene far valutare il problema da un bravo medico, ti troveresti molto bene da uno qualsiasi di quelli di cui abbiamo già scritto i nomi.
 
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oro
view post Posted on 13/11/2004, 23:38




Personalmente mi fido dei medici solo dopo aver veduto i risultati effettivi nel lungo termine, comunque tu hai fatto una scelta che, come ogni scelta, va rispettata, perciò ti aiuto da qui come posso. Il GABA non è indicato, meglio il Neuraben (B1, B6, B12), e non utilizzerei il Triptofano.
Le cose fatte da solo riescono bene solo se se ne è esperti, ciò richiede lunghi anni di studio e di esperienza clinica attuata su qualche migliaio di pazienti, io non affiderei mai a nessuno le mie emozioni, ma riconosco che spesso vi sia necessità da parte di chi soffre di appoggiarsi a qualcuno, quindi va bene anche così.
Le spugnature ti saranno utili, così come sono di grande utilità gli impacchi di ghiaccio sulla testa, prova e vedrai che provocheranno un buon "raffreddamento" dell'ansia.
Un saluto, e cautela nella sperimentazione di prodotti di cui non si conoscono i reali meccanismi biochimici, si corrono rischi.
 
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Enoch72
view post Posted on 15/11/2004, 12:31




Una fonte di omega3 non è anche l'olio di lino?
Non sarebbe preferibile rispetto all'olio di pesce (almeno per quanto riguarda il problema mercurio)?
 
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oro
view post Posted on 15/11/2004, 14:57




Purtroppo l'olio di lino contiene i capifamiglia, il problema è che questi non superano la barriera enzimtica data dalla Delta 6 Desaturasi, quindi occorre supplementare direttamente con i derivati EPA e DHA. Il Maxepa è purificato da metalli pesanti e dalla Diossina, così come il Cardio3 della ditta Natura Service, per altri prodotti non giurerei. A livello vegetale andrebbe molto bene l'olio di Echium Plantagineum, però la specie selvatica, che in commercio è difficile da reperire.
Mi sovviene che anche il Magnesio può essere molto utile nel disturbo d'ansia.
 
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Enoch72
view post Posted on 15/11/2004, 15:15




Allora le informazioni riportate in questo sito sugli Omega sono sbagliate:

http://www.dietaweb.it/content/acidi3omega.html

CITAZIONE
Molti scienziati credono che alcune malattie attuali siano provocate dall'alterato rapporto tra i 3.Omega e i 6. Omega.
Mentre gli uomini del paleolitico introducevano una dieta con rapporto 1 a 1, i cambiamenti attuali dell' alimentazione hanno portato ad un rapporto 20 a 1 tra 6.Omega e 3.Omega.
I 6.Omega sono oli vegetali come l'olio di mais e quello di soia e contengono molto acido linoleico.
I 3. Omega sono quelli dell' olio di seme di lino, dell'olio di noci e dell'olio di pesce, i grassi dell'olio di noci e di lino contengono acido alphalinolenico, quelli dell' olio di pesce contengono acido eicosapentanoico (EPA) e acido docosoesanoico (DHA).
L' acido alphalinolenico può essere trasformato nel nostro organismo in EPA e in DHA, negli anziani questa trasformazione è difficoltosa e ridotta.


Ovvero che l'acido alfalinoleico è convertito in EPA e DHA ?
 
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oro
view post Posted on 15/11/2004, 15:51




Cerco di spiegarlo in termini semplici utili per tutti. L'acido Alfa-Linolenico è contenuto anche nell'olio di lino. Esso deve essere trasformato, in tappe successive, in EPA e DHA al fine di esercitare gli effetti biologici desiderati, ciò avviene attraverso i meccanismi dati dall'attività enzimatica delle Desaturasi ed Elongasi. In questo frangente accade che, per certi motivi, soprattutto a causa dell'assunzione di carboidrati raffinati, l'enzima di desaturazione Delta 6 sia perennemente invalidato, con ciò non si realizza la trasformazione. EPA e DHA hanno già superato la barriera di questo enzima, perciò agiscono direttamente. Questo è in definitiva il senso della assunzione diretta di questi acidi grassi.
Tra l'altro, ciò che è riportato in "dietaweb" è scorretto, il rapporto tra Omega3 ed Omega6 dovrebbe essere di 3 a 1.
 
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Enoch72
view post Posted on 20/11/2004, 10:18




Conviene veramente spendere tanti soldi per questi integratori quando si potrebbero ottenere direttamente mangiando pesce?

Contenuto di grassi 3 Omega
del pesce per 100 g:

Salmone 3,8 gr
Tonno 3,8 gr
Acciuga 2,3 gr
Sgombro 2,1 gr
Sarda 1,7 gr
Anguilla 1,9 gr
Sardine 1,5 gr
Cefalo 1,3 gr
Pesce spada 1,2 gr

Per minimizzare il rischio inquinamento dicono sarebbe meglio mangiare pesce azzurro (sardine,acciughe,..) in quanto avendo una vita relativamente breve rispetto agli altri pesci ha accumulato meno mercurio.
Inoltre si potrebbero assumere contemporaneamente al pasto alcune sostanze chelanti (edta,vit c) per fare in modo che l'eventuale mercurio sprigionato sia catturato direttamente nel nostro apparato digerente.

Questa potrebbe essere una alternativa alla assunzione di integratori a base di olio di pesce (di cui tra l'altro dubito per la loro totale purezza).

Edited by Enoch72 - 20/11/2004, 10:21
 
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bd75
view post Posted on 20/11/2004, 11:08




Ma questo EDTA dove si compra?
E come si assume?
Quali precauzioni bisogna prendere nell'assunzione?

Saluti
bd
 
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Enoch72
view post Posted on 20/11/2004, 12:44




CITAZIONE (bd75 @ 20/11/2004, 11:08)
Ma questo EDTA dove si compra?
E come si assume?
Quali precauzioni bisogna prendere nell'assunzione?

Saluti
bd

Articolo preso da:
http://www.anagen.net/edta.htm

CITAZIONE
EDTA

O acido etilendiamminicotetracetico è uno dei più potenti antiossidanti disponibili (insieme a NAC ed altri), in medicina nel trattamento dell'avvelenamento da metalli pesanti.

E' uno dei più importanti antiossidanti utilizzati nella terapia chelante.

Viene somministrato soltanto per per fusione venosa lenta, da 1 a 3 volte la settimana e con dosaggi variabili in rapporto alle caratteristiche della malattia e della normalità o meno della funzione del rene, dato che il chelato (Edta + metallo) viene eliminato per il 95-98% attraverso il rene. Il miglioramento dei disturbi inizia dopo 3-5 perfusioni.

Fu ottenuto sinteticamente nel 1930 e nel 1935 fu utilizzato nell’industria dei coloranti, del tessile, dei saponi e dei detersivi, etc.

Nel 1947 fu utilizzato da Rubin per la prima volta, nell’uomo, nelle intossicazioni acute da piombo (Pb), da calcio (Ca), nelI’ipercalcemia da iperparatiroidismo e nell’intossicazione digitalica con risultati ottimi. Tuttora può essere considerato il farmaco di elezione in queste drammatiche circostanze.
Gli stessi malati ex intossicati dal piombo riferivano non soltanto che era chiaramente migliorato lo stato generale, ma anche che erano scomparse malattie quali l’angina pectoris e la claudlcazione intermittente di cui soffrivano.

Nel 1893 il premio Nobel per La Chimica, Alfred Werner, ipotizzò che particolari composti chimici potrebbero legarsi saldamente con metalli pesanti allo stato ionico;
30 anni dopo, Morgan confermò I'esattezza dell'intuizione di Werner, e proposero di chiamare «chelanti (dal greco = chele) le sostanze aventi questa proprietà. Nel 1955, il dott. Clarke informava la comunità medica dei grossi benefici dell'EDTA (etilendiaminotetracetato) per curare i disturbi cardiovascolari e circolatori. Quel gruppo pioneristico formò quello che oggi è conosciuto come ACAM (American College of Advancement in Medicine) e che comprende oltre 1.000 medici specializzati nell'applicazione della terapia chelante Negli ultimi 40 anni, questa terapia è stata impiegata con successo in oltre cinquecentomila pazienti negli Stati Uniti, ma l'FDA, l'Ente americano di controllo sui farmaci, non ha ancora dato l'approvazione per l'utilizzazione dell'EDTA anche se sono attualmente in corso alcuni studi ammessi dallo stesso FDA per dimostrare l'innocuità dell'EDTA.

Il numero dei malati curati con Edta, a livello mondiale non è calcolabile: solo 100.000 casi curati secondo un protocollo standard, elaborato nel 1976 dalla American College Advancement Medicine (Acam), sono utilizzabili ai fini statistici. E' stata avviata una ricerca controllata in «doppio cieco» autorizzata dalla «Foods and Drugs Administration» (Fda).

Si è rilevato essere come uno dei migliori antidoti nelle patologie da radicali liberi.

Quando viene introdotto endovena, chela i seguenti ioni con attività decrescente : cromo ; ione ferrico ; mercurio ; rame ; piombo ; zinco ; alluminio, ione ferroso ; manganese ; calcio e magnesio.

La riduzione del valore del calcio ematico induce una attivazione del paratormone con richiamo degli ioni calcio dalle ossa e dai tessuti ectopici per compensare la riduzione del calcio ematico.

La chelazione del ferro e del rame avviene quando essi non fanno parte di complessi enzimatici o di sistemi di trasporto, ma solo quando si trovano in forma libera. Il meccanismo d’azione è dunque "selettivo e mirato". Il rame viene chelato con avidità dall’EDTA. La sua quantità escreta è bassa perché il rame libero e è in concentrazioni assai ridotte.

La chelazione del ferro è altissima e continua anche dopo il termine del trattamento chelante.

3 gr di EDTA estraggono: 1,8 gr di Piombo, 1,8 gr di mercurio, 0,2 gr di alluminio, 1 gr di cadmio.

L’EDTA non attraversa le membrane cellulari, le pareti endoteliali e la barriera ematoencefalica, per cui, mentre riesce ad estrarre rapidamente il piombo che si trova nel sangue, non è in grado di raggiungere quello depositato all’interno delle cellule. L’azione dell’EDTA nei confronti del piombo intracellulare è solo indiretta e si riferisce a quella quantità di piombo che lentamente diffonde dalle cellule verso il torrente sanguigno.
Può essere utilizzato per la prevenzione dell'arteriosclerosi, nei casi di arterosclerosi iniziale (senilità precoce. calcificazioni lungo le arterie. soffi aortici, ecc.), perchè non è escluso che anche nell’uomo possa realizzarsi la "guarigione fisiologica" cioè la regressione delle placche arterosclerotiche recenti analogamente a quanto è stato documentato nell’arterosclerosi sperimentale (Zackmeister).

L'EDTA agisce sull'organismo in questo modo :

aumento dell’irrorazione sanguigna e quindi dell’ossigenazione dell’organismo
miglioramento del metabolismo e della funzione cellulare
azione calcio - antagonista
aumenta il potassio intracellulare
azione antiossidante per sottrazione del rame (Cu) e del ferro (Fe), indispensabili per la formazione dei radicali liberi
azione svelenante dell’organismo per la chelazione dei metalli tossici (piombo, crorno, arsenico, manganese, alluminio, mercurio, molibdeno ccc...) accumulatisi nel corso degli anni
azione ostacolante la formazione di trombi occludenti il lume arterioso
riduce il colesterolo totale ed innalza l’HDL
riduce l’aritmia
riduce la richiesta di insulina
riduce la pressione arteriosa
Indicazioni terapeutiche
avvelenamento cronico e acuto da metalli pesanti
Affezioni vascolari e metaboliche: angina, cardiopatie, ipertensione arteriosa, diabete, obesità,affezioni arteriose periferiche, degenerazione maculare senile, infarto miocardico, ictus
Collagenopatie
Tabagismo
Prevenzione dell’invecchiamento

Controindicazioni
Nefropatie
Epatopatie acute
Gravidanza: è possibile un effetto teratogeno



Secondo alcuni studi è possibile anche somministrarlo oralmente, il problema è che solamente una bassissima percentuale passa la barriera intestinale(<<5%).
Quindi la detossificazione sarà molto + lenta, ma anche + sicura.
Per aumentare il passaggio a livello intestinale è utile abbinare MSM.
Altre sostanze chelanti sono: Cisteina, Vit C, glutatione.

Importantissimo poi integrare lo zinco, in quanto l'EDTA se lo porta con se.

L'argomento è stato in parte trattato anche in questo post:

https://www.forumcommunity.net/?t=831936

Se sai l'inglese troverai veramente molto materiale in http://www.oralchelation.com










 
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