QUOTE (Signore_delle_Maree @ 5/11/2006, 21:28)
Di per se, il nome è già sbagliato: difatti il nome satanismo deriva da Satana, che come sappiamo deriva dall'ebraico e non significa altro che IL NEMICO. Il termine satanismo quindi andrebbe rivisto.
Il modello più antico di "Satana" che si conosca è riconducibile all’antico Egitto, sotto forma del dio Seth (nel 3.200 a.c. circa, con stime basate sul sistema astronomico di inscrizioni datate al 5000 a.c.). Prima divinità venerata nell’Egitto settentrionale (presso Nubt, circa 40Km a nord dell'attuale Cairo), rappresentò l’archetipo dell’autoconsapevolezza, estensione dell'esistenza e rinascita interiore dell’essere.
Seth, nei periodi predinastici ed arcaici, fu essenzialmente una divinità positiva, rappresentante l'espansione dei limiti e i cambiamenti radicali dell’essere - in particolar modo di nascita, iniziazione, morte in battaglia e rinascita.
Popolare fra gli abitanti dell’est – il suo primo ci rimanda a Pelusium, sul delta est del Nilo – l’adorazione di Seth si espanse velocemente, dove venne identificato con le divinità locali dell’iniziazione. Due esempi di questo culto sono Kharga nel sud, area primariamente di cultura Nilotica, e l’insediamento Libiano a Ombos, dove Seth si identificò con il dio locale Ash, nella II Dinastia.
L’adorazione originaria di Seth come divinità universale/stellare soffrì un declino con l’inizio dell’adorazione solare nella IV Dinastia. La grande piramide di Giza è uno degli ultimi monumenti connessi all’idea setiana dell’oltretomba. La grande piramide aveva uno speciale “raggio luminoso” (saetta) per il re Akh, che giungeva fino alla stella Alpha Draconis: la stella di Seth nella Costellazione dell’Orsa Maggiore.
Durante il Medio Regno, Seth venne ridotto a simbolo dell’Alto Egitto. Fu proprio in questo periodo che venne incolpato per l’omicidio di Osiride, il dio semitico del raccolto, giunto alla III Dinastia. La mitologia afferma che il dio primevo era Atum (o Ra) che generò Shu e Tefnut. Questi, a loro volta, generarono Geb e Nut (o Nuit) ed infine, da questi, nacquero Seth, Osiride, Iside e Nefti.
Seth divenne popolare proprio in questo frangente: per il fratricidio commesso contro suo fratello Osiride e per il tentato assassinio del nipote Horus, figlio di Osiride e Iside che, sopravvissuto all’attentato, vendicò il padre e conquistò tutto l’Egitto, esiliando Seth nel deserto. Nessun problema se gli Osiridiani considerarono Seth come un dio “malvagio”, poiché la sua funzione primaria fu quella di espandere il più possibile i limiti dell’esistenza e racchiudere quindi l’energia caotica in un punto centrale, senza che vi fosse mai sosta. E’ l’oscurità che lega assieme le luci egiziane. L’omicidio di Osiride altro non è che la distruzione delle catene sociali, dell’accettazione dei propri cambiamenti e dell’elevazione al di sopra delle forze che portano alla stasi.
In poche parole Seth può essere considerato come il dio del caos, che lotta eternamente contro l’ordine universale (la stasi, appunto).
Il suo culto si protrasse ancora nel tempo, quando gli Hyksos, stranieri che invasero e governarono l’Egitto durante il secondo periodo intermedio (Dinastie XIII-XVII, circa 1785-1580 a.c.) si identificarono attivamente con Seth e stabilirono la loro capitale nell’antico luogo setiano, Avaris. Purtroppo si conosce ben poco delle loro religioni e pratiche magiche.
La seconda fioritura del culto setiano può aver avuto inizio nella XVIII Dinastia, ma certamente raggiunse il suo apice nelle Dinastie XIX e XX, quando una famiglia di sacerdoti setiani di Tanis divenirono la linea faraonica. Durante questo periodo di allargamento di confini, Seth fu straordinariamente popolare, come dimostrano anche i nomi faraonici Seti (“l’uomo di Seth”) e Setnakt (“Seth è immenso”).
Due importanti testi setiani prodotti: il primo, “la Storia dei Due Fratelli” che dimostra come Seth - identificato con il dio Bata - subì una serie di metamorfosi e cambiamenti, da bracciante agricolo a stella nella costellazione dell’Orsa Maggiore. In maniera più specifica, la rappresentazione è data dall'individuo che, attraverso il duro lavoro, il perfezionamento magico e l’uso della resistenza, giunge al divino.
Il secondo testo è il “Libro della Conoscenza della Forza Spirale di Ra e la Caduta di Apep”. Questa formula protettiva, che Ramses III, figlio di Setnakt, inscrisse in determinati monumenti, mostra due importanti caratteristiche Setiane. La prima è la narrazione di come un dio senza nome raggiunge il reame fisico (soggettivo) come dio Xeperu. La seconda, l’incantesimo che fornisce al mago uno dei poteri di Seth, il quale uccise Apep, il drago della delusione. Seth possiede nuovamente un ruolo di modello, nel quale il praticante pone fine alle delusioni della vita.
Con l’inizio della XXII Dinastia, l’Egitto entrò in un lungo declino. Seth divenne una divinità tremendamente impopolare. La sua adorazione cessò in ogni luogo, tranne che nelle oasi e nella città di Thebes, dove il suo culto venne assorbito da quello di Montu, il grande capo militare di Thebes.
Gli aspetti negativi dell’isolamento e della distruzione vengono enormemente enfatizzati. Set-heh, il dio dello spazio infinito (vuoto) chiamato futuro, tende più a somigliare all’eventuale Satana giudeo/cristiano.
Per comprendere meglio questa analogia, si prenda in esame Seth-An (traduzione effettiva: Sud-Nord) che è una forma del dio Seth, o meglio, il suo asse di adorazione. Non è forse vero che nella tradizione esoterica Satana, dio del fuoco (tale è la sua corrispondenza elementare), viene posto a Sud?
Inoltre, quando Mosé liberò il popolo d’Israele, schiavo in Egitto, iniziò a predicare Shaytan, come avversario di YHVH. Seth, a quel tempo negativo, venne accostato al verbo ebraico “shaytan” (S’Tn - avversario) che più avanti, a causa di una degradazione del nome, divenne Satan greco (il malvagio). A sostegno di questa tesi, vi è il fatto che tutti i principali diavoli e demoni infernali altro non sono che antiche divinità delle varie popolazioni egizie, fenicie, cananee sconfitte dagli ebrei. Così Belzebù e Belial erano dèi Cananei (gli attuali palestinesi); Moloch e Baal divinità fenicie; l’Astaroth ebraico era l’antico Astarté (Venere) fenicio e così via.
Infine, verso la caduta dell’Impero Romano, Satana venne rappresentato iconograficamente dall’immagine di Pan, dio greco del terrore, divenendo così quel Diavolo attualmente conosciuto.
E’ alquanto ovvio che, viste le ragioni monoteistiche, tutte le divinità delle culture assorbite vengano poste come negative (un unico dio del “bene”, tanti demoni del “male”) e tutto ciò che vi è di positivo venga raffigurato da immagini chiare ed armoniche, mentre al contrario, il negativo da orrende e terrorizzanti rappresentazioni iconografiche.
L’imposizione cristiana disprezzava l’individualismo, e Seth venne intelligentemente usato in qualità di maggior rappresentante di tutti i valori e principi negativi di questa religione.
In definitiva, si può asserire che l’origine primigenia di Satana sia Seth? Non necessariamente. Ma una cosa è certa: Satana non è una mera invenzione biblica (e quindi di natura differente da quanto affiancato oggi con la figura del diavolo).
Altra nota importante: una delle prime raffigurazioni di Seth consiste in un cobra con, sopra la testa, un sole. La similitudine con il serpente alato degli Aztechi (il dio Quetzalcoatl) è sconcertante. Come mai il cristianesimo usa appunto il serpente come simbolo negativo, quando questo è stato sempre usato in età precristiana come rappresentazione dell’innalzamento verso il divino? Addirittura, anche nella Kabbalah ebraica (il noto Caduceo), il serpente della saggezza porta da Malkuth a Kether! Tutte le civiltà delle piramidi – e non – hanno un serpente come simbolo di elevazione verso dio.