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Petizione controllo radioattività alimenti., Perchè non si è mai troppo prudenti.

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yareol
view post Posted on 21/4/2011, 15:12 by: yareol
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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Quella faccenda la stanno già contemplando e molte aziende stanno cercando di sostituire i grassi idrogenati con altri ingredienti più sani. Comunque se hai letto bene il testo della petizione non si richiede affatto l'obbligo all'acquisto di qualunque tipo di misuratore, questo perchè la stra-grande maggioranza della gente non conosce quasi nulla sui parametri di giudizio sui quali basare la scelta sul dispositivo da acquistare, quasi tutti sanno cosa sono le radiazioni e tutti sono d'accordo nell'affermare che fanno male e che comunque è meglio non assorbirne, ma ben pochi credo, se non chi ha per vari motivi studiato l'argomento, possiede sufficienti informazioni per orientare con precisione la propria scelta all'acquisto. Nella petizione si richiede che sia LO STATO a progettare, realizzare e infine a vendere o noleggiare rilevatori costruiti su misura per questa applicazione, di modo che il loro utilizzo sia semplice, con poche cose da ricordare e che non richieda conoscenze fuori della portata dell'utilizzatore finale, ovvero l'esercente o il titolare di bancarelle al mercato, un po' come i registratori di cassa o i POS per i pagamenti elettronici. Lo Stato dà in appalto a ditte esterne la costruzione dei rilevatori, che sono uguali per tutti e che sono progettati e tarati per questa applicazione particolare, ovvero per la rilevazione delle emissioni dal cibo. Lo Stato indica sul dispositivo quali sono le scale di riferimento e i valori dentro e fuori dalla norma. Inoltre sarebbero progettato con misure antimanomissione, sebbene in realtà non ve ne sia bisogno perchè se la misurazione è eseguita a regola d'arte e con dispositivi autorizzati dalla Guardia di Finanza, è possibile per il venditore, piccolo o grande che sia, rifiutare la merce al momento dell'arrivo del camion che la trasporta e in questo modo essere sgravati da ogni grana civile. Con le moderne tecnologie telematiche poi si possono costruire rilevatori in grado di scaricare i dati attraverso la Rete direttamente negli uffici del Ministero della Sanità che provvederà al monitoraggio dei valori di radioattività rilevati sul territorio nazionale. Così facendo non solo conoscerà in tempo reale la situazione generale e le zone a rischio ma saprà anche con molta più accuratezza e precisione quali sono le merci a interessate e compilare la tracciabilità, verificare qual'è stato il percorso che hanno compiuto e da dove vengono, perchè non sono state fermate alla dogana, oppure da quale zona del mediterraneo sono state pescate certe specie di pesci e quindi capire dove non bisogna pescare per non mettere a repentaglio la salute dei consumatori.
Si insomma, ci sono un milione di motivi per far approvare questa legge, tanti quante sono le firme necessarie al raggiungimento dell'obiettivo della petizione.
Molti Paesi già eseguono test sugli alimenti dopo il disastro in Giappone, ma sono test a campione che possono essere imprecisi, l'Italia sarebbe il primo Paese comunitario e rendere obbligatorio per legge la rilevazione in ogni rivendita e distribuzione chiudendo così un cerchio perfetto, che comincia dal grande importatore e si conclude alla piccola distribuzione al dettaglio, neutralizzando quindi ogni possibile falla, sia involontaria sia dolosa (merci rifiutate da altri Paesi potrebbero essere dirottate nel nostro sfruttando lacune nei controlli alle dogane).
Penso sia ora di rendere sistematica e metodica la tutela della salute alimentare.

Edited by yareol - 21/4/2011, 16:28
 
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2 replies since 20/4/2011, 14:23   155 views
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