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Petizione controllo radioattività alimenti., Perchè non si è mai troppo prudenti.

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view post Posted on 20/4/2011, 14:23
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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Ho inserito nel sito Petizionionline.it ( www.petizionionline.it ) una petizione per convincere lo Stato a obbligare tutti i distributori di alimentari all'ingrosso e al dettaglio all'utilizzo di contatori geiger per controllare l'intensità delle emissioni radioattive dei prodotti come pesce, vegetali, latte, uova e carne provenienti da Paesi della comunità europea e soprattutto fuori della comunità, ma anche sul pesce pescato nel Mediterraneo foss'anche in acque italiane. Il motivo è molto semplice, il disastro in Giappone ha riportato all'attenzione il rischio di contaminazione del cibo da parte di elementi radioattivi. Vorrei sottolineare il fatto che nessuno è al sicuro, perchè l'aria e l'acqua, nella forma di venti e correnti marine, non conoscono confini se non quelli che le leggi fisiche gli impongono, quindi la stessa acqua contaminata che proviene dal Giappone e la stessa aria che soffia sulle centrali tende a diffondere nel pianeta aerosol e sospensioni acquose contaminate da elementi come il Cesio137 e lo Iodio131 che sono isotopi instabili tipici delle fuoriuscite radioattive conseguenti agli incidenti alle centrali nucleari.
Il rischio è reale e immediato e non escludo che già alcuni alimenti nei supermercati possano contenere tracce di tali elementi radioattivi perchè controlli dettagliati su questi cibi ancora non ve ne sono se non quello alle frontiere, ma ci tengo a ripetere che il pesce pescato nel mare italiano non viene sottoposto a questi controlli, una lacuna che sto cercando di colmare proprio con questa petizione.
Potete leggerla ed eventualmente firmarla andando a questo indirizzo

Edited by yareol - 21/4/2011, 15:51
 
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milsan
view post Posted on 20/4/2011, 20:50




Mi permetto di essere in disaccordo sul fatto che nella pagina indicata si indichino tutti gli utenti del forum come sostenitori della petizione.
Io non sono d'accordo,sarebbe a mio avviso, solo un modo di fare ingrassare le ditte di apparecchi di misurazione.
Sarebbe meglio chiedere l'abrogazione dell'uso dei grassi idrogenati ad esempio....
 
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view post Posted on 21/4/2011, 15:12
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Non importa quanto è buio il cammino, guarda solo la Luce di fronte a te.

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Quella faccenda la stanno già contemplando e molte aziende stanno cercando di sostituire i grassi idrogenati con altri ingredienti più sani. Comunque se hai letto bene il testo della petizione non si richiede affatto l'obbligo all'acquisto di qualunque tipo di misuratore, questo perchè la stra-grande maggioranza della gente non conosce quasi nulla sui parametri di giudizio sui quali basare la scelta sul dispositivo da acquistare, quasi tutti sanno cosa sono le radiazioni e tutti sono d'accordo nell'affermare che fanno male e che comunque è meglio non assorbirne, ma ben pochi credo, se non chi ha per vari motivi studiato l'argomento, possiede sufficienti informazioni per orientare con precisione la propria scelta all'acquisto. Nella petizione si richiede che sia LO STATO a progettare, realizzare e infine a vendere o noleggiare rilevatori costruiti su misura per questa applicazione, di modo che il loro utilizzo sia semplice, con poche cose da ricordare e che non richieda conoscenze fuori della portata dell'utilizzatore finale, ovvero l'esercente o il titolare di bancarelle al mercato, un po' come i registratori di cassa o i POS per i pagamenti elettronici. Lo Stato dà in appalto a ditte esterne la costruzione dei rilevatori, che sono uguali per tutti e che sono progettati e tarati per questa applicazione particolare, ovvero per la rilevazione delle emissioni dal cibo. Lo Stato indica sul dispositivo quali sono le scale di riferimento e i valori dentro e fuori dalla norma. Inoltre sarebbero progettato con misure antimanomissione, sebbene in realtà non ve ne sia bisogno perchè se la misurazione è eseguita a regola d'arte e con dispositivi autorizzati dalla Guardia di Finanza, è possibile per il venditore, piccolo o grande che sia, rifiutare la merce al momento dell'arrivo del camion che la trasporta e in questo modo essere sgravati da ogni grana civile. Con le moderne tecnologie telematiche poi si possono costruire rilevatori in grado di scaricare i dati attraverso la Rete direttamente negli uffici del Ministero della Sanità che provvederà al monitoraggio dei valori di radioattività rilevati sul territorio nazionale. Così facendo non solo conoscerà in tempo reale la situazione generale e le zone a rischio ma saprà anche con molta più accuratezza e precisione quali sono le merci a interessate e compilare la tracciabilità, verificare qual'è stato il percorso che hanno compiuto e da dove vengono, perchè non sono state fermate alla dogana, oppure da quale zona del mediterraneo sono state pescate certe specie di pesci e quindi capire dove non bisogna pescare per non mettere a repentaglio la salute dei consumatori.
Si insomma, ci sono un milione di motivi per far approvare questa legge, tanti quante sono le firme necessarie al raggiungimento dell'obiettivo della petizione.
Molti Paesi già eseguono test sugli alimenti dopo il disastro in Giappone, ma sono test a campione che possono essere imprecisi, l'Italia sarebbe il primo Paese comunitario e rendere obbligatorio per legge la rilevazione in ogni rivendita e distribuzione chiudendo così un cerchio perfetto, che comincia dal grande importatore e si conclude alla piccola distribuzione al dettaglio, neutralizzando quindi ogni possibile falla, sia involontaria sia dolosa (merci rifiutate da altri Paesi potrebbero essere dirottate nel nostro sfruttando lacune nei controlli alle dogane).
Penso sia ora di rendere sistematica e metodica la tutela della salute alimentare.

Edited by yareol - 21/4/2011, 16:28
 
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