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Perù. Scoperta choc: ecco i sacrifici umani dei Chimu

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perlanaturale
view post Posted on 16/9/2011, 16:07




Perù. Scoperta choc: ecco i sacrifici umani dei Chimu

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Immagini suggestive e impressionanti, nella località peschereccia di Huanchaquito, area di Trujillo, Nord-ovest del Cile, dove un gruppo di archeologi capitanato da Oscar Gabriel Prieto ha trovato i resti di 42 bambini e 74 camelidi, parte di un sacrificio di massa che era parte di una cerimonia religiosa pre-incaica, della cultura Chimu, che governò l'area tra il 900 e il 1470 dopo Cristo. Il rito, avvenuto circa 800 anni fa, mirava a invocare la fertilità della terra e del mare. Si tratta della più importante scoperta correlata ai riti sacrificali di questa civiltà. I ritrovamenti, schedati e catalogati, verranno custoditi nel Museo del Tempio di Huaca de la Luna, nelle vicinanze, di cui il team di studiosi fa parte.

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http://viaggi.repubblica.it/multimedia/per...u/30472270/13/1
 
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Martin Mistero
view post Posted on 17/9/2011, 01:17




Impressionante!

Come gli Aztechi e i Maya, questi Chimu in fatto di sacrifici umani non scherzavano.

Edited by Martin Mistero - 4/9/2013, 12:33
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 2/10/2011, 12:43




"Furono diversi i popoli che precedettero l'avvento dell'impero inca e si trattò sicuramente di civiltà molto avanzate che seppero realizzare opere splendide sotto il profilo artistico e tecnologico. A puro titolo elencativo ricordiamo,dopo la fase storica di Chavin,i Paracas (800 a.C.-500 a.C.),i Nazca (200 a.C.-600 d.C.),i Mochica (100 d.C.-800 d.C.),la civiltà di Tiahuanaco (50 d.C.-1300 d.C.),i Chimù (1200 d.C.-1460 d.C.). Quel che emerge nel momento in cui si tenta di approfondire lo studio delle civiltà americane precolombiane è sempre costituito,da una parte,dall'alone di mistero che tutte le circonda nelle loro origini e,quasi sempre,anche nella loro fine ma,dall'altra parte,anche dal culto dei sacrifici umani che tutte le accomuna in onore di divinità venerate al fine di preservare la stessa vita umana. E tanto più quest'ultimo aspetto stupisce in rapporto all'alto livello di risultati materiali raggiunti. Tuttavia,mentre formuliamo questa riflessione,ci sovviene sempre il ricordo che,in un modo o nell'altro,in misura maggiore o minore,quasi tutti i popoli della terra o forse tutti sono sempre ricorsi al sacrificio,umano o animale,ma comunque sempre al sacrificio di esseri viventi per paura della morte".

"Tra i popoli preincaici due si distinsero in particolar modo per la qualità artistica di ciò che realizzarono testimoniata dai reperti archeologici pervenutici:i Moche e i Chimù,che raccolsero l'eredità dei primi. Inutile cercare le origini dei Moche poichè nulla sappiamo in proposito,come di consueto. Essi semplicemente apparvero sulla scena storica al pari di tanti altri in un certo periodo e altrettanto semplicemente scomparvero dopo circa nove secoli di esistenza. Non conoscevano la scrittura e quel che di loro sappiamo è scritto nei manufatti ceramici che lasciarono e che sono opere nelle quali eccelsero per la raffinatezza dell'arte che in esse riuscirono a profondere. In quei manufatti è contenuta la raffigurazione della loro storia attraverso la descrizione dei più svariati episodi della loro quotidianità".

"Dal punto di vista delle loro credenze e della organizzazione sociale e politica,i Moche non differiscono molto,sostanzialmente,dagli altri popoli andini poichè si trattò di una società teocratica organizzata in modo rigidamente gerarchico con una cosmogonia basata sull'adorazione della Luna anzichè del Sole come fu per gli Inca. Attorno all'800 d.C.,dopo un ciclo di vita di nove secoli - poichè la loro comparsa data attorno al 100 d.C. - ,i Moche scomparvero. Semplicemente scomparvero. Tutte le ipotesi sono aperte circa le cause della loro scomparsa e tali rimangono,e rimarranno per chissà quanto tempo. L'estinzione dell'impero Moche significò un periodo di lotte per raccoglierne l'eredità. La tribù dei Chimù fu quella che riuscì a prendere il sopravvento sostituendosi ai precedenti sovrani di cui continuò la cultura sia pure modificandola. Restano ignote le origini dei nuovi dominatori che diedero poi vita al nuovo impero Chimù con capitale a Chan Chan e con una politica sfrenatamente espansionistica. Sembra essersi trattato di un popolo che raccolse grandi ricchezze e con una vita estremamente raffinata che ha lasciato buone tracce archeologiche della sua passata magnificenza. Sicuramente si trattò anche di una cultura che continuò a vivere nel segno delle credenze e dei costumi che erano il sostrato comune delle civiltà andine precedenti. L'espansione Chimù doveva però entrare in rotta di collisione con la parallela espansione degli Inca finchè non furono assoggettati e assorbiti nel nuovo impero incaico. Mancava poco all'arrivo degli spagnoli e alla fine anche dell'ultimo impero peruviano".


Brani tratti da http://books.google.it/books?id=rek9Bubqz8...=gbs_navlinks_s
http://wiki.sumaqperu.com/en/File:Map_chimu_arqueology.gif

CITAZIONE
Forse ciò che più richiama l'attenzione dei frati, comunque, è la somiglianza di alcuni rituali con i sacramenti che essi amministrano; così è, per esempio, riguardo la confessione, praticata dagli Aztechi, Maya e Incas, e il matrimonio e il battesimo (del quale il reticente Diego De Landa, vescovo di Yucatan, senza esitazione afferma con orgoglio:"Non si trova il battesimo in nessuna parte delle Indie se non in questa dello Yucatan, [cosa che non era vera], e anche con un vocabolo che vuol dire 'nascere di nuovo' o 'un'altra volta', [...] e alla comunione". In relazione a quest'ultima segnaleremo quanto dice Sahagùn riferendosi alla cerimonia in onore di Huitzilopochtli, nella quale il popolo si comunicava mangiando un pezzo della statua del dio, che a questo scopo era confezionata con una golosità ancora popolare nel Messico contemporaneo che si chiama 'alegria' [...] Il vero significato di tale atto è costituito dal fatto che il sacrificio rituale di animali e la loro immediata ingestione in certe date e luoghi precolombiani - come de'altra parte è verificabile nella quasi totalità delle culture, essendo oggi stesso comprovabile in comunità primitive' - dava forma a un atto sacro di importanza vitale, individuale e collettiva. Il sacramento cristiano dell'eucaristia simbolizza, tramite il pane e il vino, quello che altre tradizioni esemplificano con i loro corrispondenti: la carne, e soprattutto il sangue, come forma di comunione con la divinità. Crediamo che sotto una prospettiva analoga potranno forse intendersi i cruenti sacrifici umani effettuati in onore e alimento del sole, inteso come generatore e conservatore della vita.

Brano tratto da http://books.google.it/books?id=IiNPX8qJxLgC&dq=

CITAZIONE
Indipendentemente dalle altre emozioni provate dagli spettatori, orrore o religioso timore, i sacrifici umani obbligavano il popolo a constatare il potere di vita e di morte dei capi, re e sacerdoti, sull'individuo. Scrive lo storico Lewis Mumford che, a un certo punto della preistoria, "l'esibizione della potenza armata diventò uno degli attributi più importanti della regalità. In Egitto e in Mesopotamia, i re vantavano, sui monumenti e le tavolette loro dedicate, "le proprie prodezze personali nel mutilare, torturare e uccidere di propria mano i prigionieri più prestigiosi". E' probabile che i sacrifici umani di massa della Mesoamerica precolombiana e dell'Africa occidentale avessero anche, tra l'altro, intenti intimidatori. Secondo la cronaca dello spagnolo Diego Duran, i sacrifici aztechi sortivano davvero l'effetto desiderato sugli spettatori, che spesso includevano, come ospiti invitati, i capi delle regioni soggiogate:

I signori e i principi invitati alla festa o al sacrificio rimanevano orripilati e scovolti al vedere l'uccisione e l'immolazione di così tanti uomini, e terrorizzati al punto di non osare aprir bocca.

Una funzione analoga si può dedurre dallo studio dei geroglifici e dall'iconografia della civiltà maya per i sacrifici umani dell'epoca classica:

Il vero Signore maya manifestava il proprio dominio politico con la cattura di prigionieri, ma otteneva la sacralizzazione di tale dominio solo attraverso la loro immolazione.

E alla metà dell'Ottocento, un re ashanti della Guinea del Nord ebbe a dichiarare:"Se dovessi abolire i sacrifici umani, mi priverei di uno dei metodi più efficaci per mantenere in soggezione il popolo".

Brano tratto da http://books.google.it/books?id=-X4SjrnLt3wC&dq=

Edited by RAGNOUOMO - 4/9/2013, 12:16
 
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RAGNOUOMO
view post Posted on 11/1/2012, 02:04




I sacrifici rituali di massa dei Sican (1-01-12):
CITAZIONE
Tracce di quel che sembra essere stato un sacrificio rituale di massa,sta riemergendo dagli scavi in prossimità di una piramide preincaica nel nord del Perù.Gli scavi accanto all'antica piramide Huaca Las Ventanas,scoperta nell'agosto scorso,hanno portato alla scoperta di resti umani in una fossa di 15 metri di profondità.La piramide fa parte del complesso sacro di Sicàn,capitale dei Lambayeque-Sicàn,che hanno dominato la parte settentrionale del Perù tra il 900 e il 1100 d.C.

I resti ritrovati appartengono a più di cento morti,sepolti alcuni completamente nudi,altri privi di testa.Si tratta di maschi adulti,con l'eccezione di due fanciulli che sembrano essere stati accompagnati da una donna adulta.Malgrado le apparenze,i Sicàn non erano un popolo violento.La loro economia si basava sul commercio.I morti ritrovati nella fossa partecipavano,con tutta probabilità,ad un rito che celebrava la morte come modo per risorgere in un nuovo mondo,ad una nuova vita.

Quindi la morte di queste persone sembra essere stata dovuta ad un sacrificio rituale di massa.Alcuni corpi giacevano disordinatamente,come se fossero stati gettati nella fossa;altri,invece,erano stati deposti con le braccia ripiegate sul petto.E' stato ritrovato anche,sul fondo della fossa,un vaso di ceramica utilizzato per preparare e servire la birra di grano chica,una bevanda comune nei banchetti funebri in tutte le Ande.

Alcuni dei corpi sono stati decapitati,sono state ritrovate anche 20 teste mozzate disposte in una fossa più piccola all'interno del luogo di sepoltura.Ancora non si è proceduto a collegare le teste mozzate ai corpi.Sono stati,piuttosto,esaminati gli scheletri ritrovati per cercare segni di taglio e di traumi che potrebbero indicare una uccisione violenta,un'esecuzione.

http://oltre-la-notte.blogspot.com/2012/01...mani-sican.html
http://ilfattostorico.com/2012/01/09/un-sa...a-las-ventanas/
www.nationalgeographic.it/popoli-cu...ssa_per-765334/
www.ditadifulmine.com/2011/12/miste...a-scoperto.html

Da notare che la cultura Sicàn fiorì in Perù,nella regione di Lambayeque,tra il 750 e il 1375 d.C. circa,quindi più o meno nello stesso periodo della civiltà Chimù (900-1476 d.C. circa).

Edited by RAGNOUOMO - 11/1/2012, 02:25
 
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