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I monoliti scomparsi del fiume Kora

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John k.
view post Posted on 13/3/2012, 08:56




" Siamo nel 1876,nel TURKESTAN sovietico in Siberia. Thomas Witlam Atkinson viaggiò attraverso le steppe,quando arrivò su una valle circondata da rupi dove scorre un fiume. Lì scopre su una pianura 5 enormi blocchi di pietra,il più grande misurava più di 22 metri di altezza,7 metri di larghezza su un lato e 5 metri sull'altro,gli altri 4 giganteschi blocchi tra i 13 e i 15 metri di altezza e i lati circa 4,5 metri. I 5 monoliti sono enormi e si è potuto stimare il peso dei più grandi di circa 3.800 tonnellate.Sono senza dubbio i più grandi monoliti che si siano visti. Questo posto è chiamato "Tombs of the Genii",nessuno conosce le loro origini e le fome sono conosciute tramite l'unico disegno che mostra la descrizione fatta da Thomas Witlam Atkinson.

Questo articolo apparve nel volumetto "The Early Dawn of Civilization" scritto da John Eliot Howard,edito dal Victoria Institute,Journal of the Transactions,9:239,pubblicato nell'anno 1876. Di questi giganteschi monoliti non si sa più nulla, si conosce solo il disegno (vedi immagine in apertura articolo) che fu pubblicato nel sopracitato libro.Per notare meglio le dimensioni,nel disegno si noti un cavcallo in piedi. Sono blocchi di pietra davvero enormi. Secondo frammentarie informazioni, questi monoliti esisterebbero ancora e sarebbero situati nei pressi del fiume Kora. La più grande di queste pietre si trova a 23 metri sopra il livello del suolo e penetrrerebbe nel terreno di circa 12 metri. Se questi monoliti esistessero per davvero, supererebbero di 10 volte il peso di Er Grah, la pietra più grande in piedi in Bretagna e più di due volte la massa del monolite di Baalbek, in Libano. Da quel lontano 1876 di questi affascinanti e misteriosi reperti non si sa più nulla ".
Fonte: Antikitera

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p131-1

Traduzione del capitolo VI del libro "Travels in the region of the upper and lower Amoor" di Thomas Witlam Atkinson:

"CAPITOLO VI

IL KORA E LE SUE TRADIZIONI

Un'altra splendida mattinata ci salutò,creando i presupposti per completare in fretta il giro di quel giorno. Fu ancora ordinato ai cacciatori di procurarci viveri freschi,anche se i rami bassi degli alberi che formavano la nostra dispensa custodivano ancora una buona quantità di carne di cervo. Tenni poi una riunione ed ascoltai il rapporto di Sergae ed altri cacciatori,abituati a ben destreggiarsi all'aperto durante le battute. Essi avevano trovato un piccolo lago nella vallata,distante circa tre ore di cammino e pensavano che le montagne di quella regione fossero più accessibili quindi decidemmo di andare là e di cercare una via percorribile dai buoi che ci portasse velocemente sulla cima. Lasciando il nostro campo,raggiungemmo in poco tempo il posto dove i cosacchi avevano scoperto il guado e passammo agevolmente nella notte non appena il fiume divenne più calmo. L'acqua iniziò a crescere rapidamente verso le quattro del pomeriggio e continuò a farlo fino alle nove di sera dopodichè tornò a calmarsi. Da questo punto la valle divenne estremamente impervia,le granitiche rupi a nord divennero quasi perpendicolari raggiungendo quasi i 1.000 piedi. Sul lato sud una densa foresta si estendeva dalla riva del fiume fino ad un ripido pendio per circa 500 metri alla base di alcune grosse rocce. Queste crescevano formando tre terrazze fino a raggiungere la linea della neve;in parte erano boschive,in altre le cime erano cadute,formando una massa di detriti che si estendeva dalla cima della foresta alle alte falesie ritte fuori dalla neve come torrette di avvistamento merlate. Circa tre miglia avanti nella valle trovammo un punto dove una valanga aveva spazzato via quelle terrazze,formando un grande salto,strappando le rocce e lanciandole in un grosso mucchio di macerie. Questa massa era lunga più di un miglio e le rocce erano impilate tra i 900 ed i 1.000 piedi come se una montagna fosse stata gettata giù dalòl'alto. Un poco oltre questo posto,le cime a nord spiccavano vicino al centro della vallata,terminando in alte falesie,le quali in alcune parti sporgevano considerevolmente dalla base. Appena gli passai attorno mi si presentò uno scenario estremamente selvaggio. La foresta sul lato sud era stata abbattuta da una terribile tempesta,informi tronchi spogli con i rami strappati via e migliaia di alberi giacevano sparsi in ogn i direzione. Qui era visibile l'effetto dell'uragano che aveva sradicato grandissimi alberi come fossero stoppia. Molto oltre questo scenario di devastazione,raggiungemmo la catena innevata dell'Ac-tau,dove i suoi picchi si ergevano in volte blu scuro di sublime grandezza. Dopo diversi chilometri,arrivai nella parte della valle dove il Kora fa una curva verso le scogliere a nord,lasciando uno spazio di circa 180 metri di larghezza tra la base delle rocce ed il fiume. Raggiunto questo punto,fui quasi indotto a credere che Giganti che vissero prima di me avessero fatto quel lavoro,visto che cinque enormi rocce si trovavano in piedi ed isolate,il primo segno che mi diede l'idea che la loro disposizione non era accidentale e che una mente superiore aveva disposto l'erezione delle stesse;il gruppo era in completa sintonia con lo scenario naturale.Uno di questi blocchi poteva costituire una torre abbastanza larga per una chiesa,la sua altezza era di circa 23 metri fuori dal terreno,un lato misurava oltre i 7 metri e quasi 6 metri l'altro. Era situato 76 passi dalla base delle rupi ed era inclinato di circa 2,5 metri fuori dalla perpendicolare verso il fiume. I restanti quattro blocchi variavano dai 14 ai 15 metri di altezza,uno era quadrato con il lato di 4,5 metri e gli altri qualcosa di meno. Due di loro stavano ritti in verticale,gli altri pendevano in diverse direzioni,uno di questi pendeva così tanto che era vicino dal perdere l'equilibrio. Un sesto masso di dimensioni ancora più grandi giaceva a terra mezzo sepolto;su di questo qualche albero di picta aveva messo le radici e cresceva lussureggiante. Circa 180 metri verso est,erano distesi altri tre blocchi e sotto uno di essi si trovava una cavità che in parecchi in Kopal avrebbero considerato una splendida abitazione. Non distante da questi blocchi si trovava una pila di rocce indubbiamente opera dell'uomo,con una grande quantità di quarzi,assieme ad altro materiale,usati per costruirla. Era circolare,di 13 metri di diametro e quasi 9 di altezza a forma di cupola:un cerchio di blocchi di quarzo era stato formato sul terreno che racchiudeva uno spazio largo 3 metri attorno alla tomba. Trovare un tumulo di questo tipo in questa valle mi sorprese moltissimo;poteva non essere la tomba di un capo recente,era sicuramente vecchia almeno quanto quelle che avevo trovato nella steppa. I miei compagni Kirghis guardavano questo posto con terrore,e alla tomba con venerazione. Ognuno di loro lasciò una striscia di un suo indumento come offerta all'anima del defunto. Questo eccitò la mia curiosità e da uno di loro,Tursun,che si credeva un discendente di Genghiz ottenni la seguente spiegazione sulla loro tradizione. La parola Kora significa sigillato o chiuso. "La valle del Kora fu un tempo abitata da diversi e potenti Genii i quali ebbero continue faide con altri della loro razza,nelle differenti regioni del Tarbagatai,del Barluck e del Gobi. Essi spesso devastarono le nazioni o le tribù dei loro fratelli del nord,e sempre si ritirarono nella sicurezza del Kora.Le tante alte falesie permettevano alle guardie di scrutare il nemico da molto distante e le sentinelle stazionavano su queste torri di avvistamento rendendo questo posto inespugnabile. Le legioni che osavano avvicinarsi venivano attirate nei passi montani e venivano rese inoffensive o distrutte con grandi blocchi scagliati dai dirupi soprastanti. La loro audacia e la loro crudeltà divennero così grandi che venne sancita un'alleanza atta a scatenare una terribile vendetta e Shaitan fu invocato per intervenire nella loro distruzione. Come al solito,i primi corpi [corpi d'armata] vennero subito scoperti e vennero adottate delle misure per distruggerli nel passo. Poco dopo altre due grandi legioni furono viste marciare attraverso differenti gole;ed ora tutte le forze degli assediati Genii furono attivate per distruggere i residenti. La battaglia fu terrificante e la montagna risuonò dei rumori della guerra fino a che la distruzione delle valanghe scagliate nelle gole scosse le montagne fino alle cime. La vittoria sembrava assicurata ai Genii quando,proprio nel momento in cui stavano per coronare il loro successo,un suono spaventoso fu sentito nelle regioni alte che fece tremare le montagne. Improvvisamente comparve una nuvola di fumo e fiamme che raggiungeva la metà del cielo e dal vapore si generò un fulmine rosso ed il tuono rimbombò in ogni vallata. In questo tremendo tumulto,l' "artiglieria infernale" ruttò via rocce roventi causando la terrificante distruzione delle legioni del Kora. In questi spaventosi rumori i Genii riconobbero la potenza delle tenebre e furono presi dal panico,furono spinti indietro nella valle dove nessuno aveva avuto ancora il coraggio di andare. Le legioni dei conquistatori furono spinte ancora da Shaitan e,dall'orlo del precipizio,grandi rocce furono scagliate in basso spaccandosi e creando la tomba dei Genii. Dopo questo terribile evento il Kora fu sigillato per anni ma la tradizione fu tramandata da padre in figlio. In seguito un audace capo determinato a visitare la valle ed a prenderla come sua dimora nonostante le rimostranze dei suoi familiari ed amici partì con i suoi seguaci,attraversò le montagne,discese lungo il Kora e stabilì il campo sul suolo sacro. Vennero uccisi animali per festeggiare,i seguaci si sedettero attorno al capo,esultando per la prodezza del loro Sultano che si era avventurato con loro per condurli in questo posto misterioso. Quando,al culmine delle loro baldorie,un forte rumore di tuono rimbombò lungo la valle ed echeggiò tra le falesie. Improvvisamente e prima che il rumore finisse apparve uno dei Genii,terribile nella sua rabbia. Il suo aspetto misterioso e la sua spada luccicante li riempirono di terrore. Affrontando il Sultano con una voce che fece sussultare ogni cuore,egli disse:"Mostro!Hai avuto il coraggio di portare qui i tuoi schiavi e di inquinare questo posto sacro,per questo devi morire".Veloce come il luccicare della lama,la spada corse attorno alla testa del Sultano tranciando la dura roccia in due parti ed in un attimo tutti erano seppelliti sotto il poderoso masso. Alcuni videro la tragedia a distanza e fuggirono portando la notizia alla famiglia del Sultano ed alla tribù. La moglie divenne inconsolabile e portò il lutto per anni. Alla fine,uno spirito chiamato "La signora bianca" ebbe pietà di loro e,grazie alla sua intercessione,venne permesso alla tribù di togliere i tumuli. Dopodichè la valle venne chiusa ancora una volta e nessun Kirghis si è più avventurato qui a nutrire il suo gregge".

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Travels in the regions of the upper and lower Amoor: LINK

Mah,se non se li è sognati o inventati o ha preso lucciole per lanterne ...

P.s. C'è qualcosa che non mi torna."Siamo nel 1876,nel Turkestan sovietico in Siberia". "Questo articolo apparve nel volumetto "The Early Dawn of Civilization" scritto da John Eliot Howard [...] nell'anno 1876".Veramente,l'Unione Sovietica nacque nel 1922,perciò nel 1876 il Turkestan non poteva essere definito sovietico.

The Early dawn of civilization: LINK

Per di più, il libro di Atkinson, "Travels in the regions of the upper and lower Amoor", uscì nel 1861, l'anno dell'Unità d'Italia, quindi la presunta scoperta dei monoliti sarebbe antecedente al 1876. Vedo un po' di confusione.

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"Il TURKESTAN (italianizzato TURCHESTAN [...] chiamato anche TURCHISTAN [...] che letteralmente significa "Terra dei Turchi" in persiano) è una regione dell'Asia centrale,che oggi è generalmente abitata da popoli turchi. Questa regione viene citata in molte saghe turche e persiane come parte integrante del TURAN o BASSOPIANO TURANICO. Turchi Oghuz (noti anche come Turkmeni),Uzbeki,Kazaki,Cazari,e Uiguri sono alcuni degli abitanti turchi della regione,i quali,col passare dei secoli,si sono spostati,attraverso le distese eurasiatiche,verso occidente,formando Stati turchi,come TURCHIA [ex ASIA MINORE],AZERBAIGIAN e TATARSTAN. Tagiki e Russi sono minoranze non-turche della regione. Si suddivide in TURKESTAN OCCIDENTALE (con i 5 Stati:COSACCHIA o KAZAKISTAN,KIRGHISISTAN,TAGIKISTAN,TURKMENISTAN e UZBEKI [UZBEKISTAN] e altre Regioni come CAZARIA o KHAZARIA o anche KHAZARISTAN) e TURKESTAN ORIENTALE o anche REGIONE AUTONOMA DELLO XINJIANG UYGHUR o REGIONE AUTONOMA UIGURA DELLO SINKIANG (nota come UYGHURISTAN o UIGURISTAN),in Cina. Le catene montuose del TIAN SHAN e del PAMIR formano una netta divisione tra i due".
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Edited by John k. - 9/4/2016, 12:02
 
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