Ciao Tharod, grazie per avermelo chiesto, approfitto per aggiornarvi.
In questi mesi ho acquistato diverse antenne per fare esperimenti di vario tipo, principalmente per imparare l'arte (perchè direi che ormai tale sarebbe) del configurare nel migliore dei modi la rete. Non è facile, devo ammetterlo, non so per chi quest'arte la pratica già da tempo, ma per me la cosa più difficile è mettere d'accordo tutti gli IP, quella specie di forca caudina chiamata indirizzo IPv4, capace di togliere il sonno e danneggiare la lucidità mentale dei più
Vabbè, scherzi (ma nemmeno tanto) a parte direi che la sperimentazione va avanti, imparo ogni giorno qualcosa di nuovo, soprattutto ad affrontare le continue sfide che inevitabilmente si presentano.
All'inizio volevo fare in modo che ogni antenna routerizzata fosse indipendente dalle altre e che trovasse da sola il proprio posto all'interno della mini-rete, magari usando antenne dual band e facendo in modo di assegnare il flusso dati ai client al 2.4 GHz e riservando invece i 5 Ghz per un collegamento stabile tra i vari ripetitori, deputato unicamente ad incanalare i pacchetti di dati tra un ripetitore e l'altro, magari gestito da un software ad-hoc incaricato di trovare la strada più breve ed evitare i link interrotti. Beh, che dire, una pia illusione!
Progettare un software del genere non è uno scherzo, certo i protocolli in giro ci sarebbero, ma la cosa più difficile è metterli insieme a trovare uno standard che vada bene per tutte le situazioni o quasi, quindi per adesso mi limito a fare piccoli passi ma sicuri, in modo da far crescere la rete, anche se più lentamente del previsto, ma comunque facendo in modo che la struttura sia solida già in partenza, che poi è il modo in cui lavora la Natura e la Natura è il punto di riferimento che dovrebbe sempre guidare il progressso umano.
Per farla breve in questo momento ho montato a configurato un AP (access point) formato da quattro piccole antenne a pannello, puntate nella direzione dei quattro punti cardinali, con un'apertura di raggio di 40°. Il territorio è montagnoso, quindi una vera sfida dal punto di vista della portata ottica e della copertura, ma che dà comunque dei vantaggi perchè il punto è sopraelevato rispetto al resto del centro abitato e copre anche zone di campagna dove qualcuno potrebbe aver bisogno di una connessione che, anche se non collegata direttamente ad Internet, può comunque offrire diverse utilità, come il controllo a distanza IOT (internet of things), casa domotica, controllo di reti private, chiamate e messaggi wifi, eccetera.
Non posso ad oggi permettermi il lusso di offrire una connessione ad Internet, un po' perchè è illegale condividere una connessione privata con altre persone senza previo accordo tariffario con il provider della connessione stessa, un po' perchè tutto il traffico dati e l'utilizzo stesso della connessione mi esporrebbe a una responsabilità che per ovvi motivi preferisco non accollarmi. Tuttavia la stessa possibilità di poter controllare dispositivi a distanza attraverso una rete aperta e gratuita mi sembra già un'ottimo vantaggio, non credete?
Per scendere più nel tecnico, nel caso vogliate seguire i miei passi e construirvi anche voi una rete simile alla mia e magari anche migliorarla, vi descrivo brevemenete quali scelte ho fatto a livello di hardware e di configurazione dello stesso.
Questa rete non è del tutto mesh, nel vero senso della parola, ha cioè bisogno almeno di un server che assegni gli indirizzi IPv4 almeno al primo livello dei ripetitori, cioè quei ripetitori che sono ancora nella portata del nodo principale, questo proprio per evitare che si creino i famosi e nefasti conflitti IP, che se non risolti in tempo possono portare anche ad un vero e proprio collasso della rete stessa. I sistemi windows hanno un proprio configuratore integrato che assegna un IP in modo automatico al computer, in caso di interruzione di collegamento alla rete, ma com'è ovvio i vari client, cioè i dispositivi finali che si servono della rete per comunicare tra loro, non funzionano tutti con lo stesso sistema operativo, su alcuni gira Android (smartphone, tablet, smart TV, ecc.), su altri windows, appunto, su altri Linux, e così via solo per citare i più famosi. Dal primo livello in poi, cioè quei ripetitori che devono propagare la coonnessione ad altri ripetitori che non si appoggiano al nodo principale, è attivo il cosiddetto "server DHCP", cioè un sistema che assegna un indirizzo IP basato sul sistema di assegnazione indipendente dal nodo principale e che gira solo su quel ripetitore. L'assegnazione degli IP ai vari client cioè è deciso dal DHCP del ripetitore e non più da quello del nodo principale.
Questo sistema crea in automatico una struttura ad albero, dalla quale però può crearsi secondariamente una struttura a maglia. Si insomma, la struttura ad albero serve solo per gestire l'assegnazione degli IP ai ripetitori e dai ripetitori ai client, ma senza impedire ai vari client di comunicare tra loro sfruttando il ripetitore più vicino, senza che il flusso dati debba per forza passare tutto dal nodo principale, cosa che sovraccaricherebbe e rallenterebbe in modo esponenziale la connessione.
Le antenne he ho scelto io personalmente per costruire il nodo principale sono queste:
https://www.tecnogm.com/wi-fi/490-antenna-...-copertura.htmlCostano relativamente poco, sono potenti, direttive fino a un certo punto, nel senso che nonostante siano direttive il segnale a breve distanza è perfettamente sfruttabile anche a lato e persino dietro all'antenna stessa, hanno una potenza di trasmissione di 1 watt a 12 dBi, ma soprattutto sono dotate di un software molto sofisticato nella sua apparente semplicità di utilizzo, il quale permettere la scelta di ben 5 diverse impostazioni dell'utilizzo dell'antenna, ovvero:
- come Gateway, cioè direttamente da Internet al client finale.
- come access point (AP), cioè appoggiandosi ad un router esterno che gestisce la connessione (che poi è l'impostazione che ho scelto io).
- come ripetitore (dal primo livello in poi)
- come WISP mode, cioè per ricevere la connessione Internet direttamente dal provider.
- come super WDS, cioè per la videosorveglianza a distanza.
Queste 5 modalità di funzionamento possono coprire praticamente tutti i possibili utilizzi di una connessione wireless.
Sebbene si tratti di un'antenna a pannello direzionale, come dicevo, le sue caratteristiche di trasmissione, nella breve distanza, la rende adatta anche come ripetitore quasi-omnidirezionale. L'intensità del segnale può essere regolata sia come distanza che proprio come potenza di emissione ed ha una vasta possibilità di settaggio a basso livello.
Anzi, approfitto dell'occasione per proporvi una configurazione che ho sperimentato direttamente e che considero la migliore, almeno per zone a basso traffico wifi. Se vi interessa potete scaricarla
QUICome potete notare, alcuni dati sono cancellati per motivi di privacy. L'IP comunque potete scegliere quello che volete, abbiate solo cura di impostarlo in modo che il terzo valore del quartetto sia il minimo possibile, ad esempio "0" o "1", mentre il quarto valore sia il più alto possibile, ad esempio "253" o anche "254", a vostra scelta. Per il Gateway invece vi consiglio di impostare il quarto valore a 2, mentre il terzo, ovviamente, sarà lo stesso dell'IP della LAN.
Altri dati ve ne fornirò all'occorrenza, intanto se avete domande chiedete pure, son qui per questo!