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Materia Oscura

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view post Posted on 23/8/2006, 11:41
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Spazio: la materia oscura esiste
Lo sostengono alcuni scienziati Usa

Uno dei più affascinanti misteri dello spazio potrebbe essere giunto a una svolta. Alcuni astronomi americani avrebbero infatti provato l'esistenza della "materia oscura", la sostanza invisibile che, secondo gli esperti, costituirebbe l'essenziale della massa dell'Universo. La scoperta è stata annunciata lunedì a New York, di fronte allo stupore dei presenti, ed è stata realizzata utilizzando un insieme di telescopi a terra, i satelliti della Nasa a raggi X Chandra e il telescopio spaziale Hubble.

Seguendo l'ammasso 1E0657-56, prodotto dell'evento più energetico avvenuto nell'universo dopo il big bang, nello specifico gli scienziati Usa hanno riscontrato che la maggiore spinta gravitazionale dovuta allo scontro tra i due ammassi di galassie era situata in una zona che appariva relativamente sgombra e presumibilmente attribuibile a quella che in gergo viene definita appunto "materia oscura".

Stando a David Clowe, astronomo dell'Università dell'Arizona, i dati raccolti rappresenterebbero "la prima diretta testimonianza che la materia oscura deve esistere". Tutti i dettagli dell'osservazione e gli esiti completi della ricerca verranno pubblicati in un prossimo numero della rivista scientifica "Astrophysical Journal Letters", ma nel frattempo il mondo dell'Astronomia è già in subbuglio.

Sulla materia oscura da tempo si scontrano pareri contrati e la questione alimenta continuamente accesi dibattiti. Stando ad alcuni esperti, secondo cui l'espansione dell'Universo è rallentata da una forza molto maggiore di quella che la spinta gravitazionale della materia visibile potrebbe di per sè giustificare, la materia oscura spiegherebbe perché le galassie a spirale non si disperdono nell'Universo. Di opinione diversa sono invece altri astronomi, convinti invece che è la forza dovuta alla gravità a dover essere rivista, soprattutto negli spazi intergalattici.

da tgcom
 
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view post Posted on 19/9/2006, 13:51
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La Nasa a caccia di energia oscura con la missione Destiny
Si tratta di un telescopio spaziale il cui lancio è previsto nel 2013 per ottenere prove concrete dell'esistenza nell'Universo di questa forza ancora misteriosa

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Si chiama Destiny (Dark Energy Space Telescope) ed è un telescopio spaziale con cui la NASA intende andare a caccia dell'energia oscura, la forza ancora misteriosa che secondo gli astrofisici costituisce il 70% dell'Universo e che sarebbe responsabile dell'espansione e accelerazione dell'Universo stesso. Per questo l'agenzia spaziale americana ha selezionato un gruppo di ricercatori coordinati dall'Osservatorio Ottico Astronomico Nazionale (NOAO) e dal centro Goddard della NASA, che avranno il compito di mettere a punto i dettagli della missione.

Questa sarà organizzata in due fasi: nella prima, della durata di due anni, Destiny dovrebbe osservare oltre 3.000 supernovae; nella seconda fase, della durata di un anno, il telescopio si concentrerà a indagare le radiazioni della lunghezza d'onda vicine all'infrarosso per comprendere come è avvenuta in larga scala la distribuzione della materia nell'Universo a partire dal Big Bang. La combinazione di questi due tipi di dati sarà, secondo gli esperti, dieci volte più precisa dei dati ricavati da strumenti basati a Terra.

"La forza di Destiny consiste nella semplicità e nel basso costo della missione progettata per affrontare l'enigma dell'energia oscura in maniera diretta e con un'alta precisione'', ha osservato uno dei coordinatori di Destiny, l'astronomo del NOAO, Tod Lauer. La tecnologia di Destiny è simile a quella utilizzata per la fotocamera installata sul telescopio spaziale Hubble, basata sulla tecnologia grism, ovvero un prisma sottile su cui è inciso o incollato un reticolo di diffrazione trasmissione che aiuta ad ottenere le immagini e gli spettri delle supernovae.

''Gli spettri - ha osservato Lauer - sono critici per determinare le proprietà di una supernova, ma sono difficili da ottenere con gli strumenti tradizionali. La fotocamera di Destiny, riuscirà a riprendere simultaneamente tutti gli oggetti che si trovano nel campo di indagine. E questo è il maggiore vantaggio per il nostro metodo che avrà una forte capacità di rilevare e caratterizzare queste lontane esplosioni stellari".

La scoperta di una misteriosa forza chiamata energia oscura era stata annunciata nel 1998 da due gruppi di astronomi che stavano studiando delle lontane supernovae allo scopo di misurare come il tasso di espansione dell'Universo sia cambiato col tempo.
Gli stessi ricercatori erano rimasti sorpresi dallo scoprire che, piuttosto che rallentare, come previsto, il tasso di espansione dell'Universo stesse accelerando. Per dare una spiegazione al fenomeno, gli scienziati hanno concluso che l'Universo contiene non solo la materia ordinaria e la materia oscura, ma anche un terzo ingrediente, chiamato energia oscura, che pervade tutto lo spazio ed è responsabile di questa espansione.

Ottenere prove concrete dell'esistenza di questa energia è l'obiettivo di Destiny, che si prevede venga lanciato nel 2013 e posto in un punto dello spazio in equilibrio fra Terra e Sole chiamato secondo punto Lagrangiano, una posizione che permetterà al telescopio di condividere l'orbita del nostro pianeta e considerata dagli scienziati capace di assicurare alle strumentazioni a bordo un funzionamento stabile e continuo.


19 settembre 2006


da newton.corriere.it
 
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New York
view post Posted on 19/9/2006, 22:39




CITAZIONE
La Nasa a caccia di energia oscura con la missione Destiny

A tal proposito, ecco qualche vecchio articolo:

"Indizi sull'esistenza dell' energia oscura" (2003):
http://ulisse.sissa.it/site/public/Scienza...7_01ago03_6.htm
www.pd.astro.it/urania/2003/articoli/s30a1.html

"Energia e materia oscura potrebbero essere un'unica forza" (2004):
http://newton.corriere.it/PrimoPiano/News/...ia_oscura.shtml
www.gruppolocale.it/pn/index.php?na...article&sid=363

http://en.wikipedia.org/wiki/Dark_Energy_Space_Telescope
www.noao.edu/noao/staff/lauer/destiny.htm
www.noao.edu/outreach/press/pr06/pr0610.html

Edited by New York - 19/1/2012, 19:36
 
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view post Posted on 21/9/2006, 19:48
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ASTRONOMIA: LA NUOVA SFIDA? CATTURARE IL LATO OSCURO DELL'UNIVERSO

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VENEZIA - Catturare il "lato oscuro" dell'universo, quello fatto di energia oscura e materia oscura, delle quali si sa soltanto che, insieme, occupano il 95% dell'universo, mentre la materia visibile che ci è familiare ne occupa appena il 5%. E' la nuova sfida dell'astrofisica, un vero e proprio puzzle, come lo ha definito la cosmologa Lisa Randall, dell'università di Harvard, nella conferenza sul futuro della scienza in corso a Venezia.

"La cosmologia ha fatto enormi progressi, ma restano comunque grandi misteri da risolvere, che richiederanno nuovi approcci", ha aggiunto. Un compito tutt'altro che facile, visto che la domanda ultima che oggi si pongono i cosmologi è "dove ci troviamo?, com'é fatto l'universo in cui viviamo?". Dell'energia oscura si sa che pervade l'intero universo, "ma non sappiamo di che cosa sia fatta", ha detto Lisa Randall.

"Abbiamo bisogno di trovare forme di energia non veicolate dalla materia. La meccanica quantistica e la relatività speciale - ha aggiunto - ci dicono che esistono grandi quantità di energia oscura e che il vuoto non è un posto tranquillo e che al suo interno avvengono fluttuazioni quantistiche che veicolano energie potentissime". Forse, ha detto ancora, per risolvere il puzzle ci si può ispirare alla fisica delle particelle, ad esempio considerando le particelle che hanno un massa piccolissima da interagire con la materia solo molto debolmente. E' quindi nella fisica delle particelle che gli astrofisici stanno cercando alcune risposte sulla composizione della materia oscura.

Fra i possibili candidati ci sono i neutrini, che hanno un'interazione debolissima con la materia, ma anche altre particelle, piùo meno ipotetiche, come fotini, gravitini, higgsini. Intanto si esplorano anche altre vie. Ad esempio l'esistenza di altre direzioni nello spazio o di altri universi con proprietà fisiche diverse. Il direttore dell'Istituto Max Plack di fisica extraterrestre di Garching, Gunter Hasinger, accanto alla materia oscura e all'energia oscura include nel lato oscuro dell'universo oggetti ancora misteriosi come i buchi neri, sul comportamento dei quali stanno raccogliendo informazioni sempre più importanti satelliti per l'astronomia a raggi X, come Rosat, Chandra e XMM-Newton.

"Ma resta il fatto - ha osservato - che il meccanismo di formazione di questi oggetti resta un mistero". Anche per l'astrofisica Margherita Hack scoprire il lato nascosto dell'universo è una delle sfide scientifiche più interessanti e affascinanti, insieme allo studio delle galassie lontane e alla scoperta dei pianeti esterni al Sistema Solare. Si tratta di inoltrarsi in campi completamente nuovi, partendo praticamente da zero. "Siamo arrivati a capire che energia oscura e materia oscura esistono".

Che cosa siano è tutto da scoprire, ma di certo Margherita Hack non cede alla tentazione di cercare un perché: "la scienza osserva e cerca di capire le cause sulla base di leggi fisiche note e che si sperimentano in laboratorio; non sappiamo rispondere sul perché e la spiegazione di Dio non mi persuade".


19 settembre 2006



da ansa.it
 
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New York
view post Posted on 10/1/2007, 13:44




darkmattermap
da: www.lescienze.it/sixcms/detail.php3?id=13021

"L'universo è permeato di filamenti di invisibile materia oscura che intersecano le galassie e le altre strutture del cosmo. Questa è la conclusione a cui sono giunti gli astronomi del Cosmic Evolution Survey. La materia oscura è fondamentalmente differente dalla normale materia "luminosa" che va a formare stelle e pianeti.

Invisibile ai telescopi, non produce nè luce nè calore, e sembra interagire con la materia normale solo attraverso la gravità. Non essendo osservabile direttamente, il gruppo di ricercatori di COSMOS ha utilizzato lo Hubble Space Telescope e altri strumenti con base a Terra per cartografare la presenza della materia oscura nell'universo studiando la curvatura delle traiettorie seguite dalla luce proveniente da galassie distanti, curvatura determinata dall'effetto lente gravitazionale esercitato dagli addensamenti di materia oscura.

La mappa rivela che le regioni dello spazio contenenti grandi quantità di materia luminosa contengono sempre anche notevoli quantità di materia oscura. "E' rassicurante - ha detto Richard Massey del California Institute of Technology (CALTECH), che ha diretto la ricerca - la buona conferma che la nostra mappa fornisce alle teorie standard sulla formazione della struttura dell'universo".

La ricerca ha peraltro rivelato anche ampie aree in cui è presente una gran quantità di materia oscura, in cui però non si trova traccia di una significativa presenza di materia normale, cosa che tuttavia non stupisce dato che i fisici ritengono che nell'universo la massa della materia oscura sia notevolmente superiore a quella della materia luminosa".

http://images.google.it/images?q=maps+dark...r=&start=0&sa=N
http://spacetelescope.org/news/heic0701/
http://news.independent.co.uk/world/scienc...icle2134891.ece
www.space.com/scienceastronomy/0701...matter_map.html
http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/6235751.stm
www.spacedaily.com/reports/First_3D...olding_999.html
http://hubblesite.org/newscenter/archive/r...007/01/image/a/
www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubr...43&sezione=News
www.galileonet.it/news/7711/cosi-e-la-materia-oscura
http://news.nationalgeographic.com/news/20...ark-matter.html
www.margheritacampaniolo.it/astrono...ia%20oscura.htm
www.nature.com/nature/journal/v445/...ature05497.html
www.nature.com/news/2007/070101/full/news070101-7.html

Edited by New York - 19/1/2012, 19:36
 
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New York
view post Posted on 15/3/2007, 15:53




Una teoria italiana mette in crisi l'attuale cosmologia?

da: www.ansa.it/opencms/export/site/vis...2112759458.html

"La cosmologia classica è in pericolo, e a metterla in crisi è un gruppo di scienziati italiani. La prima mappatura della materia oscura, il "riempimento" dell'Universo, pubblicata da "Nature", sembra infatti dare ragione a Luciano Pietronero, dell'Istituto di Sistemi Complessi dell'Università La Sapienza di Roma, che ipotizza che la distribuzione della materia nelle galassie non sia continua ma segua la geometria frattale. Le teorie classiche della cosmologia, che discendono direttamente dalle equazioni di Einstein, sostengono che l'Universo sia "liscio", cioè che la distribuzione della materia sia uniforme. Per giustificare il fatto che le galassie si presentano sotto forma di aggregati discontinui gli astronomi hanno ipotizzato la presenza della "materia oscura", una sostanza che riempirebbe l'85% dello spazio.

"La materia oscura però è più che altro un rattoppo che giustifica le teorie - sostiene Pietronero - noi ci siamo limitati ad applicare le leggi della statistica, di cui siamo esperti, ai dati disponibili sulla distribuzione della materia nell'universo lontano. Non vogliamo rifare la cosmogonia, ma semplicemente sosteniamo che la geometria frattale spiega molto meglio questi fenomeni". Tra i principali avversari di questa teoria c'è il gruppo di astronomi dell'Università di New York guidato da David Hogg.

Secondo Hogg la teoria dei frattali "crea più problemi di quanti ne risolva", a cominciare dal fatto che andrebbero ripensate tutte le leggi fondamentali della cosmologia. "Io non sono d'accordo con questa impostazione - ribatte Pietronero, protagonista con Hogg di un lungo articolo su questo dibattito apparso sull'ultimo numero della rivista "New Scientist" - non si può dire che finchè non proponiamo un modello alternativo le nostre teorie non sono valide. Noi proseguiamo con i nostri studi man mano che arrivano nuovi dati, e se c'è qualche legge che deve cadere che cada". Fra i nuovi dati a cui si riferisce il fisico italiano c'è anche la prima mappatura della materia oscura in una parte dell'universo, operata da Richard Massey del California Institute of Technology e pubblicata da Nature.

Il risultato di Massey è stato che anche questa "sostanza misteriosa" sembra essere distribuita con le stesse discontinuità di quella conosciuta. "Questo risultato sembrerebbe darmi ragione - sostiene Pietronero - ma io aspetterei prima di dare sentenze definitive. La mia posizione è semplicemente questa: l'analisi statistica dei dati è quella, e non è possibile confutarla, tant'è vero che anche chi ci avversa comincia a darci ragione. Sulle teorie poi si possono fare tutte le eculubrazioni che vogliamo". Altre prove in un senso o nell'altro verranno nei prossimi mesi, quando nuovi dati delle misurazioni di Massey verranno resi noti".

da: www.ansa.it/

"L'Universo è come una matrioska.

Lo afferma il padre della teoria frattale Luciano Petronero. L'Universo potrebbe essere una "matrioska" dove le galassie sono all'interno di strutture più estese, di diverse dimensioni ma uguali forme. Dunque non un Universo omogeneo ma "frattale", un termine utilizzato dagli astrofisici per indicare questa caratteristica. Lo ha annunciato il padre della teoria dell'Universo frattale, il fisico Luciano Pietronero. "A rafforzare l'ipotesi che la distribuzione della materia nel cosmo sia disomogenea - spiega Pietronero - sono i risultati del progetto SLOAN".

http://scientiaemunus.provincia.parma.it/p...2&Tipo=GENERICO
www.sissa.it/ilas/jekyll/n02/artico...n7_frattale.htm
www.frattali.it/introduzioneaifrattali.htm
www.miorelli.net/frattali/
http://it.wikipedia.org/wiki/Frattale

Edited by New York - 19/1/2012, 19:35
 
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New York
view post Posted on 18/5/2007, 14:42




Hubble ha fotografato un anello di materia oscura?

da: www.ecplanet.com/canale/astronomia-...t/ecplanet.rxdf

"L'Advanced Camera for Surveys (ACS) del telescopio spaziale Hubble ha scoperto nell'ammasso di galassie "ZwCI0024+1652" un anello biancastro incastonato tra le stelle del diametro di 2,6 milioni di anni-luce che dista dalla Terra 5 miliardi di anni-luce. Si tratta, secondo il team di astronomi artefice della scoperta, di "una prova inequivocabile dell'esistenza della materia oscura", ha detto James Jee dell'Henry A. Rowland Department of Physics and Astronomy alla John Hopkins University di Baltimore, alla guida del team. L'anello è stato scoperto casualmente durante una ricerca riguardante la distribuzione della materia oscura nell'universo. L'unico modo per seguirne le tracce è osservare la luce proveniente da galassie poste dietro a essa, dato che la forza gravitazionale esercitata dalla materia oscura piega la luce. "Lavoravo da oltre un anno alle immagini dell'anello biancastro - racconta Jee - ed ero convinto che si trattasse di un difetto della fotografia. Alla fine quasi non credevo al risultato. E' la prima volta che rileviamo una struttura di materia oscura diversa sia dai gas che dalle galassie dell'ammasso". La gigantesca formazione di materia oscura sarebbe, secondo i ricercatori, il frutto di un tremendo evento cosmico, uno scontro fra ammassi di galassie avvenuto 1,2 miliardi di anni fa".

www.torinoscienza.it/novita/apri?obj_id=1728
http://lescienze.espresso.repubblica.it/ar..._oscura/1302545
www.astronomia.com/2007/05/17/hubbl...materia-oscura/
www.coelum.com/index.php?goto=news&...07&nvm=5&id=379
www.repubblica.it/2006/05/gallerie/...a-oscura/1.html
www.corriere.it/Primo_Piano/Scienze...ia_oscura.shtml
www.nasa.gov/home/hqnews/2007/may/H...tter_Rings.html
www.nasa.gov/mission_pages/hubble/n...ng_feature.html
http://space.newscientist.com/article.ns?i...line-news_rss20
http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/6657271.stm
www.space.com/scienceastronomy/070515_dark_ring.html
www.planetary.org/news/2007/0515_In...ark_Matter.html
http://hubblesite.org/newscenter/archive/r.../2007/17/image/
http://hubblesite.org/gallery/album/entire...ion/pr2007017a/
www.esa.int/esaSC/SEM5SHV681F_index_0.html
http://dailymotion.alice.it/video/x3qiox_h...overs-ring_auto
http://news.nationalgeographic.com/news/20...ark-matter.html

Edited by New York - 19/1/2012, 19:35
 
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Evertrip
view post Posted on 20/5/2007, 11:06




Perché lo spazio è nero? Non ha nietne a che vedere con questa "materia oscura" giusto?
 
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Marco747
view post Posted on 21/5/2007, 12:29




Esatto....almeno credo.....
 
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Stargate2
view post Posted on 23/5/2007, 23:15




CITAZIONE (New York @ 15/3/2007, 16:53)
Una teoria italiana mette in crisi l'attuale cosmologia?

E' la prima volta che la sento nominare.

CITAZIONE
La Nasa a caccia di energia oscura

Attenzione,comunque,a non confondere materia oscura ed energia oscura!

Edited by Stargate2 - 19/1/2012, 15:10
 
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New York
view post Posted on 6/7/2007, 15:39




da: www.coelum.com/index.php?goto=news&...07&nvm=6&id=388

"Qualche anno fa, effettuando osservazioni radio a 21 centimetri nell'ammasso di galassie della Vergine con il radiotelescopio di Jodrell Bank, Robert Minchin (Arecibo Observatory) e i suoi collaboratori individuarono una strana radiosorgente posta a 50 milioni di anni luce dalla Terra che battezzarono VIRGOHI 21. La stranezza principale era che in quello stesso punto del cielo non si riusciva a individuare proprio nulla di visibile, men che meno la sorgente gravitazionale necessaria a spiegare la dispersione del segnale radio di VIRGOH 21. Per questo motivo i ricercatori suggerirono potesse trattarsi di una galassia composta di materia oscura. Per togliere di mezzo ogni dubbio residuo, lo stesso team di astronomi decise così d'intraprendere un'analisi piu' approfondita della radiosorgente utilizzando il WRST (Westerbork Syntesis Radio Telescope), il radiotelescopio di sintesi composto da 14 paraboloidi di 25 metri di diametro ciascuno, e accompagnando l'indagine anche con la dettagliata analisi ottica resa possibile dal telescopio spaziale Hubble. I risultati della ricerca sono stati accettati per la pubblicazione su Astrophysical Journal. Secondo Minchin e i suoi collaboratori, VIRGOHI 21 è senza dubbio coinvolta in un'interazione gravitazionale con NGC 4254, una luminosa galassia caratterizzata dalla presenza di un unico braccio, ma che non presenta nelle sue vicinanze nessuna galassia sufficientemente massiccia cui imputare quella sua curiosa asimmetria. Le simulazioni numeriche effettuate ben si accordano con lo scenario che vedrebbe un incontro ravvicinato tra NGC 4254 e VIRGOHI 21 circa 100 milioni di anni fa. Le stesse simulazioni, però, suggeriscono anche che per l'oggetto responsabile della deformazione di NGC 4254 si debba ipotizzare una massa di almeno 100 miliardi di masse solari. Questo significa che se il candidato fosse composto di materia ordinaria non potrebbe certo sfuggire all'occhio acuto di Hubble. Le osservazioni con il telescopio spaziale, invece, non hanno permesso di individuare neppure una piccola stellina. A quanto pare, dunque, l'intuizione iniziale di Minchin e dei suoi collaboratori sembra possa essere quella corretta. VIRGOHI 21, perciò, sarebbe una galassia composta interamente di materia oscura e idrogeno neutro, probabilmente rimasta immutata fin dalla sua formazione nella notte dei tempi. E probabilmente simile a molte altre che finora sono riuscite a sfuggire alla nostra osservazione".

http://techno-science.net/illustration/Ast...axie-sombre.jpg
www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsID=52620
www.coelum.com/index.php?goto=news&...005&nvm=3&id=73
www.hero.ac.uk/uk/research/archives...?pageview=print
www.techno-science.net/?onglet=news&news=923

Edited by New York - 19/1/2012, 19:35
 
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New York
view post Posted on 19/1/2012, 19:32




da: http://mysterium.blogosfere.it/2012/01/la-...tea-ha-una.html

"La Via Lattea ha una compagna oscura: una piccola galassia nella quale domina la materia misteriosa e invisibile, che come è noto occupa, secondo le più attuali stime, il 25% del cosmo. Annunciato su Nature, il risultato si deve a un gruppo di ricerca coordinato dall'astrofisica italiana Simona Vegetti, che lavora negli Stati Uniti, presso il Massachusetts Institute of Technology (MIT). Situata a circa 10 miliardi di anni luce dalla Terra, è una galassia nana e satellite di un'altra. "Per diversi motivi - spiega Simona Vegetti - questa galassia non è riuscita a formare molte stelle, e quindi è rimasta oscura". I ricercatori sono riusciti ad individuarla grazie alla tecnica della lente gravitazionale, ossia sfruttando il fenomeno che si verifica quando la luce di una stella lontana viene deviata e focalizzata dal campo gravitazionale della stella più vicina, trasformandosi in una vera e propria lente che ingrandisce gli oggetti in secondo piano".

www.media.inaf.it/2012/01/18/la-galassia-invisibile/
www.link2universe.net/2012-01-19/un...materia-oscura/
http://www.lescienze.it/news/2012/01/19/ne...alassie-802236/
http://www.nature.com/nature/journal/v481/...ature10669.html
http://www3.lastampa.it/scienza/sezioni/ne...lo/lstp/438930/
http://web.mit.edu/newsoffice/2012/dark-dw...alaxy-0119.html
www.space.com/14274-dark-matter-dwarf-galaxy-satellite.html

Edited by New York - 20/1/2012, 07:44
 
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New York
view post Posted on 20/2/2012, 11:04




CITAZIONE
Catturare il lato oscuro dell'Universo, quello fatto di energia oscura e materia oscura

da: http://astronomicamentis.blogosfere.it/201...rgia-scura.html

"E' stato detto molte volte che l'energia oscura, quella misteriosa componente che rappresenta il 73% circa del contenuto materia-energia dell'Universo e che sta causando la sua espansione accelerata, è oggi il problema più imbarazzante che i cosmologi stanno tentando di risolvere. Il fisico teorico Massimo Villalta, dell'Istituto nazionale di Astrofisica di Pino Torinese, afferma che il concetto di energia oscura è una sorta di idea ad hoc della cosmologia standard e che è privo di significato fisico. Villalta è uno degli scienziati che stanno cercando nuove spiegazioni all'espansione accelerata dell'Universo introducendo altre forme di gravità di natura repulsiva. Se ciò si dimostrerà vero, allora la gravità repulsiva potrebbe forse derivare dall'antimateria [1] che si cela nei grandi spazi vuoti".

http://arxiv.org/pdf/1201.3810v1.pdf
http://it.wikipedia.org/wiki/Universo_in_accelerazione
www.nationalgeographic.it/scienza/s...oscura_-855266/
www.link2universe.net/2011-04-19/la...e-delluniverso/
www.universetoday.com/84934/antigra...ivers-expansion
http://www.torinoscienza.it/articoli/antig..._universo_21783

[1] In laboratorio materia e antimteria, messe a contatto, si annichiliscono a vicenda.

Edited by New York - 20/2/2012, 17:20
 
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New York
view post Posted on 13/7/2012, 08:54




da: www.media.inaf.it/2012/07/04/quel-ponte-di-materia-oscura/

"C'è un enorme filamento di materia che unisce, come un invisibile ponte, i due ammassi di galassie denominati Abel 222 e Abel 223. Invisibile perchè la stragrande maggioranza della sua massa non è composta da materia ordinaria (barionica), ma bensì dalla elusiva materia oscura. A scoprirlo è stato un team di ricercatori guidato da Jorg Dietrich della University of Michigan, il cui lavoro viene pubblicato sull'ultimo numero della rivista Nature.

Ma come è stato possibile scovare questa distesa di materia oscura se, per sua natura, non emette alcun tipo di segnale elettromagnetico che può essere captato dai nostri strumenti?

Osservando gli effetti che la sua enorme massa produce nell'ambiente ad essa circostante, luce inclusa. Secondo quanto previsto dallla Teoria della Relatività generale infatti, la traiettoria dei fotoni che passano in prossimità di una massa viene curvata. In questo caso si parla di deflessione gravitazionale della luce. La deflessione è tanto maggiore quanto più grande è la massa detta "lente gravitazionale".

Se la luce emessa da galassie lontane presenti dietro a un filamento di materia oscura vi passa attraverso, potremmo essere in grado di misurare questo effetto, a patto che nel filamento vi sia abbastanza massa.

Da un punto di vista pratico, questo fenomeno si manifesta attraverso delle deboli distorsioni della forma delle galassie osservate. Queste piccole distorsioni possono essere utilizzate per ottenere una "mappatura" della distribuzione di materia responsabile delle distorsioni stesse. E questa è proprio la tecnica che hanno utilizzato gli scienziati, analizzando le riprese del sistema di ammassi Abel 222 e 223 ottenute dal telescopio Subaru sulle isole Hawaii.

Nel loro studio gli scienziati hanno anche verificato che lungo il filamento rilevato c'è una grande quantità di materia ordinaria, rilevata nei raggi X dall'osservatorio spaziale XMM-Newton. Si tratta di galassie e gas che fanno parte del sistema costituito dai due ammassi e dal filamento che li collega. La sola massa ordinaria non sarebbe però sufficiente a produrre l'effetto lesing misurato. Gli autori stimano infatti che la frazione di massa in gas, capace di emettere nei raggi X, sia inferiore al 9% del totale".

http://www.lescienze.it/news/2012/07/06/ne...lassie-1133317/
http://www.link2universe.net/2012-07-06/co...materia-oscura/
www.nature.com/news/dark-matter-s-tendrils-revealed-1.10951
www.link2universe.net/category/astrofisica-2/materia-oscura/
www.galileonet.it/articles/4ff5457372b7ab76c1000012
http://daily.wired.it/news/scienza/2012/07...ura-253769.html
http://www.universetoday.com/96276/dark-ma...axies-together/
http://www.space.com/16412-dark-matter-fil...y-clusters.html
 
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15 replies since 23/8/2006, 11:41   781 views
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