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Bobina Tesla - riflessione sui principii

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aternopae
view post Posted on 29/1/2012, 03:10




Ciao a tutti,

non scrivevo in questo forum da anni e mi sa che l'account precedente sia stato rimosso. Mi ripresento dicendo che sono un hobbista ma non mi affascinano gli effetti coreografici, mi piace di più capire quello che faccio.
A tal riguardo di recente ho avuto un paio di intuizioni riguardanti un possibile fenomeno fisico atmosferico conseguente l'utilizzo di una bobina di Tesla.
Volevo dunque proporre una riflessione ponendo, come conseguenza, qualche dubbio tecnico. Liberi di insultarmi se vi sembra che stia sparando cavolate. :)

1) La bobina pilotata da un driver spinterometrico di fatto genera un'onda non sinusoidale sul primario. Essa dipende dalla curva di carica della capacità. Per ottenere un circuito accordato e risonante non solo è necessario che la reattanza capacitiva del condensatore sia uguale alla reattanza del primario, ma è necessario anche "aggiustare" il gap spinterometrico affinché la scarica avvenga al momento giusto e consenta di ottenere un'onda le cui armoniche principali siano il meglio possibile nell'intorno della frequenza di risonanza LC del driver.
Per quanto corretto questo a me sembra elettronicamente "barbaro", non perché non sia una soluzione elegante, per carità, a chi costruisce per diletto forse affascina di più questo approccio old-style in quanto costrutivvamente è più soddisfacente. Ma invero vorrei arrivare altrove: l'elettronica ci consente di immettere nella bobina un segnale più pulito, in particolare sarebbe bello potere ottenere un'armonica o comunque un segnale il cui spettro sia concentrato attorno a una specifica armonica. E sul motivo di questo ho una specifica considerazione ma la spiego dopo.

2) Il secondario, come ogni buon trasformatore, deve essere correttamente accoppiato. Tale accoppiamento dipende tra le altre cose dal carico e dalla corrente che ne consegue. L'atmosfera circostante è un carico capacitivo che dipende dall'elettrodo che colleghiamo alla sommità della bobina. Di fatto, nota la frequenza a cui risuonerà il dispositivo, il trasferimento di energia tra la bobina e l'atmosfera circostante sarà tanto più efficiente tanto più l'elettrodo sarà accordato sulla lambda della frequenza. Di fatto è un'antenna, fosse anche un monopolo newtoniano deve essere proporzionale a lambda o frazioni di esso. Il toroide che si usa nelle costruzioni tipiche può forse essere assimilabile ad un'antenna a discone, è verosimile che Tesla abbia dotato molti dei suoi disegni della base conica proprio per questo motivo. A qualcuno risulta? Per chi non sapesse com'è fatta un'antenna a discone guardate questa foto:
discone03

In molti dei suoi patent infatti ci sono design similari, come ad esempio questo:
gif

3) L'atmosfera circostante ha una sua frequenza di risonanza. Nel caso di uno spazio aperto essa sarà una frequenza veramente molto bassa. Accordando il secondario e il suo rispettivo elettrodo in aria sulla frequenza di risonanza dell'ambiente circostante si dovrebbe potere avere qualche sorpresa. In particolare sono convinto che sicuramente si perderebbe la spettacolarità dei fulmini in luogo di una più uniforme ionizzazione dell'ambiente circostante. In particolare una specifica frequenza, che tuttavia mi sa si possa determinare solo empiricamente, dovrebbe consentire di estendere molto il raggio di ionizzazione. Trovata tale frequenza è necessario adattare

Un'idea forse sensata non è tanto quella di immettere una VLF nel driver (mi chiedo se sia possibile convertire una VLF in altissima tensione) quanto magari mandare in battimento due onde a frequenza alta, magari con un lambda multiplo della frequenza base così da ottenere un battimento preciso anche in fase. Se la frequenza di risonanza del driver è sufficientemente "alta" immettere due armoniche vicine per ottenere una VLF non impatterebbe l'efficienza dell'energia trasferita in quanto entrambe le armoniche sarebbero in un'intorno della frequenza "giusta".

L'idea sarebbe dunque di verificare la fattibilità di immettere due segnali in una bobina accordata sulla loro portante. Il primo segnale sarebbe dunque la portante, il secondo una frequenza modulata per ottenere un'armonica di battimento bassissima in frequenza (VLF). Da verificare la possibilità di regolare il segnale modulato per tarare il circuito.
La bobina dovrebbe dunque terminare in un elettrodo aereo costruito col principio dell'antenna a discone. Il toroide credo abbia lo scopo di evitare la produzione di scintille dovute alle cariche che inevitabilmente si accumulano nelle parti affilate (come potrebbe essere il bordo del disco). Il cono collegato a terra (polo freddo dell'antenna) oltre a proteggere la bobina e il driver dalle scariche, abbinatamente al discone sono di fatto un elettrodo accordato capace di trasferire in aria la maggiore potenza possibile in maniera omnidirezionale.

A questo punto, se la teoria ha riscontro, in un raggio molto ampio si dovrebbe potere ottenere energia da un banale circuito LC. In particolare l'armonica di battimento VLF dovrebbe consentire di ottenere energia tramite l'impiego di bobine e condensatori "piccoli". Risulta chiaro che è necessario dotare il dipolo LC di un condensatore e/o una bobina variabili per tararli sulla frequenza giusta.

L'energia ricavabile, a mio avviso, è illimitata e non dipende dall'energia emessa dal trasmettitore ma dall'entropia stessa dell'atmosfera. Quindi non c'è nessuna fantasiosa violazione di Lavoisier, semplicemente la ionizzazione rende coerente l'agitazione termica delle molecole della zona irradiata grazie all'alto potenziale creato dall'altissima tensione in gioco. Tale carica energetica entropica, che la regala quotidianamente il Sole, può essere captata dal banale risuonatore LC dipolare e utilizzata come potenza. Il trasmettitore è solo il regista che fa suonare tutte le molecole a tempo nell'orchestra entropica del gas atmosferico che, diversamente, è quel fastidioso rumore termico che possiamo ascoltare nei canali "vuoti" della radio e della tv.

L'energia da esso impiegata, in teoria, non dipende dunque da quanti ricevitori ci sono ma da quanto sono ben accoppiati il driver del primario e l'antenna del secondario. E' chiaro che più potenza trasferiamo e più è ampia la zona irradiata, ma con un'armonica VLF la portata sarà nell'ordine delle centinaia di km.

Edited by aternopae - 29/1/2012, 03:35
 
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teslafak
view post Posted on 10/3/2012, 02:57




be ti do ragione mi piacerebbe poter scambiare due chiacchere in modo da capire se un simile progetto è realizzabile perche io per ore credo che lo sia.... spero di sentirti presto
 
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giorgio1970
icon1  view post Posted on 26/11/2012, 14:52




L'energia da esso impiegata, in teoria, non dipende dunque da quanti ricevitori ci sono ma da quanto sono ben accoppiati il driver del primario e l'antenna del secondario. E' chiaro che più potenza trasferiamo e più è ampia la zona irradiata, ma con un'armonica VLF la portata sarà nell'ordine delle centinaia di km.

:gatto1vu7.jpg:

Era proprio quello che Tesla pensava! trasmettere energia a km e per di più infinitA!..
se si riuscirebbe a provarla in laboratorio sarebbe fantastico... anche se penso che daresti fastidio a qualcuno :-)
la tua spiegazione non fa una grinza... ma se parli con un Fisico ti dice che è impossibile! :-)
mi piacerebbe fare delle prove.. ma non dispongo di un laboratorio... :-)

ps. ottima spiegazione! mi hai chiarito dei dubbi! grazie
 
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odisseo
view post Posted on 28/11/2012, 12:50




il problema è l'energia che riuscite ad estrarre da un ricevitore e, questa dipende da quanta energia è disponibili a livello di antenna

incidentalmente, temo che stiate confondendo "energia" con "informazione trasportata", quindi, relax, non daresti fastidio a nessuno

Odisseo
 
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luxman
view post Posted on 4/12/2012, 20:24




Ma, mi sembra una cosa fattibile, solo che ci vorrebbe una bobina direi gigantesca, con condensatori di capacita' esagerata, con kwatt di corrente a disposizione, e poi la bobina di tesla non e' assolutamente un trasformatore, perche' il trasformatore lavora su quasi tutte le frequenze, e lavora su i rapporto di spire tra primario e sencondario, ma la bobina di Tersla no, lavora diversamente e cioe', lavora con rapporto di impedenze, e alla sua precisa frequenza di risonanza, la bobina di tesla in teoria funzionerebbe anche se avesse il secondario con meno spire del primario l'importante e' che l'impedenza del secondario sia piu' alta del primario, ma cosa impossibile in pratica e' chiaro che meno spire significa impedenza piu' bassa ma per il resto della spegazione direi molto bella, e sono daccordo sul fatto dell spinterometro, una bobina a stato solido e molto piu' efficente, con perdite molto contenute.Penso anche io che in teoria e pratica possa essere fattibile, ma le cose secondo me sono mooolto in grande.
 
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odisseo
view post Posted on 5/12/2012, 08:15




CITAZIONE (luxman @ 4/12/2012, 20:24) 
.............. in teoria e pratica possa essere fattibile, ma le cose secondo me sono mooolto in grande.

YESSSS............

talmente in grande che nessuno riesce a battere l'umile filo di rame

Odisseo
 
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giowiz
view post Posted on 5/12/2012, 09:46




basta piazzare un antenna grande come una torre. come fece tesla

^_^

peace
 
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odisseo
view post Posted on 6/12/2012, 06:57




CITAZIONE (giowiz @ 5/12/2012, 09:46) 
basta piazzare un antenna grande come una torre. come fece tesla

^_^

peace

fai pure qualche proporzione

l'energia "captabile" varia con la distanza dalla fonte, in funzione della superficie della teorica sfera avente come raggio la distanza dalla fonte

ed essendo questa a= 4 * 3,14 * R^2 .......


divertiti a fare i conti di quanto dovrebbe essere grande la tua antenna e quanta energia dovrebbe trasmettere, per accendere una lampadina da 100 w/h , a 100 km di distanza, con una superficie captante di 1 m^3
:gatto1vu7.jpg:

Odisseo

 
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giowiz
view post Posted on 7/12/2012, 11:34




comunque è proprio per non divertirsi a costruire antenne giganti che T. ha studiato onde longitudinali, scalari, chiamale come vuoi. ^_^

pacez
 
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8 replies since 29/1/2012, 03:10   1521 views
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