CITAZIONE (yareol @ 16/9/2014, 16:35)
Skorpinia ha parlato chiaramente di Cannabis Sativa, per la precisione quella impiegata nelle fabbriche tessili per produrre i relativi tessuti, oppure nelle cartiere per produrre, appunto, carta.
Forse la confondi con la Cannabis Indica (meglio conosciuta come canapa indiana, dalla quale si ricava il famoso alcaloide) o la Cannabis Ruderalis, che sono diverse dalla Sativa.
cari entrambi, purtroppo anche qui avete toppato. Sia la cannabis indica che la cannabis sativa contengono thc
, ovvero delta-9 tetrahydrocannabinolo, infatti qualsiasi "drogato" sa che varietà tipo skunk, superskunk (per nominare solo le più famose e vecchie) sono nate dall'ibridazione di sativa e indica.
la cannabis sativa é più grande e quindi é più indicata per fare fibra avendo un fusto più lungo, ed é stata selezionata "solo per questo motivo" per fare fibra di canapa. se un campo di canapa da fibra venisse lasciato incustodito per 10 anni le piante tornerebbero "buone". perché in natura la cannabis da fibra non esiste, é solo frutto di selezione.
comunque sarebbe una pessima idea fare semi con la canapa da fibra, perché la canapa da fibra ha pochi fiori, e quindi produce pochi semi.
i semi per una bella e buona pianta di maria possono arrivare anche a 100 € per 10 semi "femminizzati" . ma si tratta davvero di altro, nessuno si sognerebbe di sprecarli mangiandoli.
mentre i semi per uso alimentare biologici buoni buoni costano almeno il doppio del prezzo detto da skorpy, onestamente in rete e nei negozi bio ne trovi ancor a più buon mercato, ma é merda coltivata chissà dove, scusate il termine.
io l'olio di semi di cannabis, e la farina di semi di cannabis me li vado a prendere dal contadino che conosco io e pago almeno il doppio, ma so cosa prendo.
cicciobombi sono il wikipedia della canapa, da fibra, da tossici e da magná ... pulitevi la bocca prima di parlare di cannabis
