CITAZIONE
Bisogna ritrovare la calma,lasciar decantare l'emozione dopo le rivelazioni sul DNA delle mummie egiziane,perchè ragionando secondo il rigore scientifico ci sono poche certezze.In particolare,se è ormai scontato che il mitico Tutankhamon non è morto assassinato,non è poi così matematicamente sicuro che sia figlio di Akhenaton:non è certo al 100% che la mummia su cui è stato prelevato il campione di dna sia proprio quella di Akenathon.Perciò occorre lasciar lavorare la ricerca.A riportare ordine nel trambusto provocato dalle dichiarazioni della scorsa settimana di Zahi Hawass,vice ministro della cultura e segretario generale del Consiglio supremo delle antichità egiziane,è Alain Zivie,capo della missione archeologica francese dell'insieme di tombe denominato Bubasteion a Saqqara.La mummia in questione,dice all'Ansa,potrebbe anche essere quella di Smenekh ka re',che regnò qualche mese,sposo di Meritaton,la figlia maggiore di Akhenaton e Nefertiti.Uno dei due manca all'appello,come peraltro Nefertiti,spiega Zivie aggiungendo che non c'è alcuna prova che la mummia della non meglio identificata Young Lady indicata da Hawass come probabile madre di Tutankhamon (e sorella di Akhenaton) non sia invece quella di Nefertiti.L'affermazione di Hawass che esclude che la madre di Tutankhamon sia Nefertiti appare quindi quanto meno azzardata,secondo il ragionamento rigoroso di Zivie.Peraltro altri egittologi hanno invitato alla calma e alcuni hanno anche messo in dubbio l'attendibilità di esami compiuti su mummie di oltre 3.500 anni.Michel Wuttman,dell'Istituto francese di archeologia orientale (Ifao) del Cairo,rileva ad esempio che il dna di mummie sottoposte a raggi X in passato può essere molto danneggiato come è il caso di quella di Ramses II.Lasciar lavorare la ricerca,quindi,è l'unico modo per continuare a sbrogliare la complicata matassa,dice Zivie,dato che le scoperte del dna "costituiscono una grande lezione di umiltà,sfatando ad esempio un mito che ha alimentato la fantasia degli egittologi:Tutankhamon non è stato assassinato (perciò niente complotti,niente congetture) ma è morto di malattia".Ed è con umiltà che l'archeologo "rinuncia" all'ipotesi (avanzata anche da altri egittologi) che Maia,la madre putativa di Tutankhamon e Grande dell'harem,sia la madre biologica del giovane sovrano,un'ipotesi "aperta" che avanza nel post-scriptum del suo bel libro appena uscito dedicato alla Tomba di Maia scoperta nel 1996,il primo di una serie sulle tombe del Bubasteion di Saqqara.E' invece sempre più convinto che Maia,la cui mummia non è stata trovata sul sito,sia la principessa Meritaton o Mayati,come spiega nel libro con accurate analisi sui rilievi trovati nella tomba.Maya,dice tra l'altro,è infatti seduta sul trono,rappresentata con la capigliatura reale,in braccio a lei Tutankhamon bambino tiene in mano l'hank,la chiave simbolo della vita,puntata verso il suo ventre.Solo Meritaton,dice Zivie,poteva avere questo ruolo illustre di nutrice,che trasmette il potere reale perchè l'allattamento era essenziale tre volte nella vita di un sovrano:alla nascita,all'incoronazione,alla morte.
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Gli archeologi egiziani hanno scoperto un'enorme statua dell'antica divinità faraonica della saggezza,Thot,raffigurata nelle sembianze di un babbuino.Lo ha reso noto il Consiglio delle Antichità in un comunicato.La statua,alta 4 metri,è stata ritrovata in quattro parti accanto ad altre due statue mentre erano in corso dei lavori nel sottosuolo,spiega la nota.L'antico reperto risale alla 18esima Dinastia che governò l'Egitto fino al 1292 a.C."E' la prima volta che viene trovata una statua di Thot,raffigurato come una scimmia,così grande",ha spiegato Mansur Boraik,capo delle antichità faraoniche di Luxor.Le statue sono state ritrovate vicino al tempio di Amenhotep III.