CITAZIONE (lxdevil @ 31/12/2015, 13:54)
Per quanto bella o brutta sia quella frase andrebbe comunque completata.
Naturalmente io non so cosa sia dio. Posso al limite averne un'idea oppure no.
In realtà hai detto bene tu ma anche Filo forse non ha capito la profonda ed istintiva definizione che hai dato.
Qualsiasi cosa a noi viene in mente di Dio non è quella.
Se riuscissimo a definirlo saremmo come Lui.
Ogni essere vivente ha la sua " idea" secondo la sua natura, cultura, carattere, intelligenza ecc.ecc. ma la ns. mente non riuscirà mai a concepirlo. E' impossibile concepire la parola "infinito" figuriamoci immaginare tutto quello che non ha tempo e dimensione.
Per cui ci affidiamo al ns. piccolo concetto per raccomandarci che qualcosa ci vada bene pensando che Dio faccia addirittura il tifo per qualcuno ai danni di altri o che ci faccia vincere una guerra. Ce lo immaginiamo come noi.
Sì, hai detto bene.
"naturalmente io non so cosa è Dio" estendiamo il concetto a tutti..."noi non sappiamo cosa è Dio"
Per le varie stratificazioni che hai illustrate il concetto espresso riguarda solo una stratificazione, a me pare, con tutte le sue infinite sfumature.
Per gli yogi e quindi specialmente per i tantristi ....faccio una parentesi personale che tu non devi leggere
..)
apertura parentesi
Basta sentire profumo di donna e sei capace di convertirti..
chiusura parentesi
Ora provo a descrivere con la mia solita confusione e complicazioni i kosha come me li hanno insegnati.
Parto dal più interno e per complicare gli do il suo nome traslitterato indiano:
Anandamaya kosha
Causa prima di tutti quelli che seguono, per abbreviare il più possibile, è quella che potremmo definire con il ns. concetto di anima.
La piccola scintilla di divino eterna, immutabile. Quella che intende Filo, almeno credo...
Per un indiano è l'anima che si crea un corpo e tutto il resto. UN pò come il concetto cristiano.
Per i cristiani però l'anima ha un solo contatto con l'universo. Per gli indiani ha diverse incarnazioni, seguendo un processo i evoluzioni. Io la penso alla "cristiana" poi....
Seguendo quanto scritto sopra l'anima ha un processo di materializzazione e nasce il vijnanamaya kosha: il sé, l'io che mi pare quello descritto dal mio caro amico lx.
Non è così semplice da descrivere. E' il cumulo di esperienze di tutta la vita, un bagaglio sempre in evoluzione che apprende ed impara con le conseguenti trasformazioni dell'io.
Cogito, ergo sum. Il bene ed il male, il discernimento e la discriminazione appartengono a questo kosha.
Gli istinti base della Specie che io cito spesso si situano nel manomaya kosha. Le percezioni ed i condizionamenti che ereditiamo sono in questo kosha. Il DNA
Alla fine ci sono le parti grossolane, il corpo, la carne lo scheletro...i mezzi che obbediscono ai primi kosha. Il respiro le funzioni appartengono ai pranayama e annamaya kosha. Il cervello come materia grigia, polmoni, nervi, intestini...
Tutte queste foglie di carciofo dipendono l'una dall'altra e sono interdipendenti. Se ne guasta una e tutte le altre ne risentono, nasce la malattia...,..
C'è l'ho fatta e con questo ci rileggiamo IL PROSSIMO ANNO.
Sono stato stringatissimo, perdonate se non mi son fatto capire.
Skorpy
Edited by skorpinia - 1/1/2016, 08:32