Ciao Kriya, vedo che è il tuo primo post quindi in mancanza dell'autorità ufficiale, ti dò il benvenuto.
La tua idea non è sbagliata ma non si può interpretare esattamente in quel modo.
Il moto perpetuo che tutti sostengono non esistere, in realtà esiste eccome solo che si chiama in un altro modo. Sto parlando della legge sulla conservazione dell'energia. Se prendi un pallone da calcio e nel vuoto cosmico tu lo calci questo parte sparato verso la direzione dove lo hai calciato e nessuno lo ferma più a meno che non incappi in campi gravitazionali o altro. Questo pallone è in moto perpetuo rispetto a te che lo hai calciato. Lo stesso dicasi del tuo motore a calamita, se tu riesci a fare un motore del genere senza alcun attrito o dispersione in forma di calore dell'energia una volta avviato questo non si fermerà più.
Dov'è la fregatura? La fregatura sta nel fatto che se hai usato 100 Joules per avviarlo, se lo freni riottieni i 100 Joules. Se lo lasci stare quello mantiene l'energia che hai impiegato per metterlo in quello stato all'infinito.
I termini "per sempre" e "infinito" non hanno ragione pratica, perchè abbiamo sempre a che fare con attrici ed efficienza che trasformano l'energia che impieghiamo in calore, la forma preferita dall'energia, l'agitazione molecolare. Ma il rapporto tra energia impiegata e massa in movimento, determinano, oltre alla quantità di energia che viene dispersa in calore il tempo per il quale l'oggetto in movimento continua a muoversi.
Perciò il moto perpetuo esiste, ma non è esattamente come lo intende "il grande pubblico" cioè una sorgente inesauribile di energia.
Di motori magnetici se ne parla molto in rete, ma il loro funzionamento o è legato al mantenimento dell'energia che occorre per avviarli oppure ad un certo punto raggiungo l'equilibrio delle forze magnetiche e lì si fermano. Cioè, tu hai dato energia per metterlo in una certa posizione e se rilasciato si avvia ma impiega l'energia che tu gli hai dato per partire.
