| RAGNOUOMO |
| | CITAZIONE Gli ultimi ritrovamenti sembrano smentire... No, scusa , parenti lo erano di sicuro, eventualmente si potrà dire che il Neanderthal non era una sottospecie di Homo Sapiens. Homo Sapiens Neanderthalensis. Homo Sapiens Sapiens. Entrambi appartengono al genere Homo.Secondo la teoria finora più in voga, erano due sottospecie della specie Homo Sapiens. Cito da Wikipedia: CITAZIONE L'Homo Sapiens è una specie che alcuni antropologi considerano costituita da due sottospecie:
°Homo sapiens sapiens,l'uomo moderno. °Homo sapiens idaltu,paleosottospecie estinta
Sono state proposte nel corso del tempo come paleosottospecie di Homo Sapiens:
°Homo sapiens heidelbergensis (uomo di Heidelberg) °Homo sapiens neanderthalensis (uomo di Neandertal) Per comodità linguistica, si usa il termine "specie" in riferimento sia ad una specie vera e propria (animale, vegetale ecc.) sia ad una sottospecie (animale, vegetale ecc.). Questo può creare un po' di confusione. CITAZIONE L'Uomo di Neanderthal è tuttora fra noi?
di Roberto Fondi
Dipartimento Scienze della Terra, Università di Siena.
Riteniamo con altri che l'Homo neanderthalensis fosse una specie ben distinta dalla nostra e non una sottospecie di Homo Sapiens come generalmente si è finora ammesso.Ma vi è di più.Numerosi e concordanti elementi di natura antropologica,paletnologica e storica autorizzano a ritenere che quest'altra specie umana abbia continuato a sussistere fino ai nostri giorni.Questi elementi sono stati portati soprattutto dallo zoologo belga Bernard Heuvelmans,direttore del Centre de Cryptozoologie a Le Vesinet nei dintorni di Parigi,dapprima in una "nota preliminare" di 24 pagine (Heuvelmans,1969) e successivamente,nel 1974,in un volume di oltre 500 pagine includente un saggio dello storico russo Boris Porchnev ed intitolato "L'homme de néanderthal est toujours vivant" (Librairie Plon,Paris).
Poichè conosciamo le altre opere principali di Heuvelmans (1955,1958,1965,1980) e ne apprezziamo l'onestà,la serietà e l'accuratezza scientifica,non troviamo alcun motivo per dubitare della sostanziale esattezza di quanto è riferito nel volume ora indicato.Esso narra ed in parte ricostruisce una vicenda che,purtroppo,nell'interesse della scienza avrebbe dovuto concludersi in ben altro modo,ma che non per questo può essere sottovalutata o,peggio ancora,sepolta sotto un muro di silenzio per essere definitivamente cancellata dalla memoria collettiva del mondo accademico.
E' stato detto che le fotografie,i disegni,le misure e gli scritti di Franz Weidenreich illustranti i resti fossili dell'Homo Erectus di Pechino rimangono pietre miliari della ricerca paleoantropologica,e ciò nonostante che i resti medesimi siano andati perduti al termine della seconda guerra mondiale.Ebbene,se è così,deve valere lo stesso metro di giudizio anche per le fotografie,i disegni,le misure e gli scritti di Heuvelmans illustranti l' "uomo conservato nel ghiaccio",nonostante che questo esemplare non sia più reperibile.Poichè la suddetta vicenda (Heuvelmans,1974,1993) è circolata in versioni generalmente superficiali ed inesatte,reputiamo necessario riassumerla.
Durante la seconda metà degli anni '60,un soldato statunitense abbattè nelle giungle del Vietnam centrale uno strano essere umano dal corpo rivestito di lunghi peli bruno-nerastri.Il cadavere fu acquistato da un militare di carriera dell' U.S.A.F. in procinto di andare in pensione,il capitano Frank D. Hansen,quindi chiuso in un sacco di plastica contenente sostanze antidecomposizione e,dalla base di Da Nang,fatto trasferire illegalmente negli Stati Uniti all'interno di una delle bare speciali "not to be opened" destinate a rimpatriare i resti di soldati morti in combattimento.
Tramite la medesima procedura - organizzata dai principali capi militari alleati degli USA con la tacita connivenza del Dipartimento di Stato e della CIA - venivano trasportate ogni anno in America dal famoso Triangolo d'Oro enormi quantità di eroina.Nel maggio 1967 Hansen,d'accordo con le persone che lo avevano aiutato ad introdurre il cadavere in America o ne avevano finanziato i progetti rivolti a trarne profitto economico,fece inglobare in ghiaccio il cadavere dell'uomo peloso e,dopo averlo installato in una roulotte,cominciò ad esibirlo a pagamento nel circuito delle fiere commerciali del Minnesota.Ovviamente,egli non soltanto si guardò bene dal rivelare mai l'origine effettiva del cadavere (diffondendo anzi a tale riguardo le versioni più evasive,fantastiche e contraddittorie) ma,per meglio garantirsi contro ogni possibile indiscrezione,fece anche costruirne a Pete e Betty Corral,due artigiani dell'industria hollywodiana,un'imitazione approssimativa in caucciù rivestito di peli d'orso.
Al fine di assicurare alla sua esibizione il massimo del successo,Hansem aspirava ardentemente a presentarla come quella del primo autentico esemplare del famoso Bigfoot,lo strano essere peloso che molti asserivano di aver visto nei boschi delle Montagne Rocciose nordamericane;temeva però che qualche specialista in materia potesse accorgersi della differenza fra i due tipi di ominidi.Per mettersi l'animo tranquillo,dunque,nel dicembre 1968 Hansen si ingegnò di attirare l'attenzione dello studioso allora più competente in materia di "abominevole uomo delle nevi" che fosse reperibile negli Stati Uniti.Questi era lo zoologo Ivan T. Sanderson,che appunto pochi anni prima aveva pubblicato un solido volume su tale argomento (Sanderson,1961).
Per una singolare coincidenza,proprio in quei giorni Sanderson aveva come ospite nella sua casa del New Jersey il collega ed amico Heuvelmans,venuto a visitarlo prima di partire per un viaggio nelle foreste del Guatemala.Lo zoologo nordamericano ricevette una telefonata da un sedicente commerciante di animali che lo metteva al corrente di ciò che pochi giorni prima aveva osservato nella roulotte di Hansen;e fu così che entrambi gli zooologi,incuriositi della faccenda,decisero di recarsi nel Minnesota previo accordo telefonico con l'ex-pilota militare.Nella roulotte di Hansen,essi ebbero modo di esaminare e di fotografare con cura,per ben tre giorni di seguito,lo straordinario reperto imprigionato nel ghiaccio.
L'essere aveva le medesime caratteristiche craniali e corporee dell' "Homo neanderthalensis" nel senso da noi inteso;in più si caratterizzava per alcune peculiarità che nessun rinvenimento paleontologico di tipo ordinario sarebbe in grado di provare:le "orecchie appuntite,uno strano naso schiacciato all'indietro e dalle narici aperte sul davanti,i testicoli ridotti ed un pene singolarmente gracile ed affilato che sembrava appartenere al tipo rectus,ossia disposto orizzontalmente allo stato di riposo".Rientrato nel New Jersey,Sanderson allertò l'FBI e lo esortò a cercare di requisire al più presto il prezioso cadavere,che in qualche suo punto già mostrava pericolosi segni di decomposizione,e pubblicò sull'intera questione un articolo a carattere popolare in una rivista della quale era regolare collaboratore.
Quanto a Heuvelmans,si sforzò di informare il mondo scientifico mostrando le foto dell'ominide villoso alle più alte autorità in fatto di primatologia ed antropolgia allora presenti negli USA:Carleton Coon (Università di Harvard),William C. Osman Hill (Università Emory ad Atlanta) e John Napier (Smithsonian Institution di Washington).Sostenuto ed incoraggiato dalle loro critiche e consigli,lo zoologo belga stese ed inviò al "Bulletin de l'Institut royal des Sciences naturelles de Belgique" una "nota preliminare" (Heuvelmans,1969) nella quale l'esemplare - provvisoriamente denominato "Homo pongoides" - era descritto come tipo di una forma di ominide attuale fino ad allora sconosciuta (uno studio successivo più approfondito avrebbe dovuto stabilire se si trattava veramente di una specie o di una sottospecie nuova);dopodichè partì per l'America centrale.La celebre pubblicazione della "nota preliminare",verificatasi nel febbraio 1969,allarmò Hansen e la rete di natura mafiosa alla quale egli era legato.Il cadavere venne perciò ritirato dalla circolazione .... L'articolo prosegue qui: www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=13956http://it.wikipedia.org/wiki/Bernard_Heuvelmanshttp://books.google.it/books?id=CTGAAAAAMAAJ&qhttp://en.wikipedia.org/wiki/Bernard_Heuvelmanswww.google.it/search?tbo=p&tbm=bks&...d+Heuvelmans%22Edited by RAGNOUOMO - 27/10/2013, 14:47
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