XmX

Patologie da "invecchiamento"., Indagini diagnostiche, marker precursori.

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oro
view post Posted on 1/11/2005, 19:38




Accertamenti utili per rischio cardiovascolare.

Standard. Fattori di rischio.

Trigliceridi mg/dl 80-160.
Colesterolo totale mg/dl 180-230.
Colesterolo LDL mg/dl 130-160.
ApoB mg/dl 49-100.

Fattori indipendenti di rischio.

Lp(a) mg/dl 5-40.
Omocisteinemia mg/l 3-16.
Proteina C reattiva mg/l 0-2,5.
Fibrinogeno mg/dl 185-405.

Fattori di protezione.

Colesterolo HDL mg/dl 35-60.
Apo A-I mg/dl 101-198.

Rapporti da valutare.

Colesterolo totale/HDL 0-5.
Apo B/Apo A-I 0-0,92

Analisi da associare.

Test di tolleranza al glucosio/insulina.
Profilo analitico dello stress surrenalico.
Profilo ormonale femminile e maschile.
Dosaggio degli Acidi Grassi.
TMA (analisi dei minerali traccia intracellulari-Mineralogramma).
Dosaggio degli Amminoacidi.
Profilo completo della Melatonina.

Proseguiremo con i consigli per la prevenzione delle malattie neurodegenerative.

Edited by oro - 1/11/2005, 19:40
 
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oro
view post Posted on 1/11/2005, 20:33




Accertamenti utili per rischio neurodegenerativo.

Oltre ad alcuni di quelli succitati (o anche tutti), poichè molti squilibri e disfunzioni possono essere comuni a un numero elevato di patologie, aggiungiamo il:

Dhea-s salivare, da valutare in base ai parametri utilizzati negli Stati Uniti, che ora non ricodo, li rintraccio.

Di quelli previsti per il rischio cardiovascolare qui dobbiamo fare almeno:

Dosaggio degli Acidi Grassi.
Profilo completo della Melatonina.
TMA.

Di grande utilità, in questo caso:

Dosaggio degli Antiossidanti di membrana (questa analisi credo sia possibile solo in un laboratorio di Roma).



Sindrome X. Resistenza insulinica. Disglicemia.

La disglicemia è considerata una delle cause eziologiche fondamentali in varie malattie connesse all'invecchiamento.

Patologie associate alla Disglicemia.

Artrite reumatoide.
Aterosclerosi.
Dislipidemia.
Uricemia.
Ipertensione.
Sindrome dell'ovaio policistico.
Diabete tipo II.
Malattie cardiocircolatorie.
Tumori.

Edited by oro - 1/11/2005, 20:35
 
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oro
view post Posted on 1/11/2005, 21:03




Quadro analitico della Disglicemia.

Insulina (gamma IV/ml) a digiuno 6-26
Insulina 2 ore dopo carico 6-50

Glicemia (mg/dl) a digiuno 50-115
Glicemia 2 ore dopo carico 50-200

Frottosamina micromoli/l 5=285
HgbAIc %Alc 4,4-6,4

Dhea-s salivare nmoli/l 1,8-14,4
Cortisolo salivare nmoli/l 4,1-15,5

IGF-I (Somatomedina C) ng/ml 78-258




Segni e sintomi di infezione parassitica.

Dolri addominali e crampi. Anoressia. Malattie autoimmuni. Stanchezza cronica. Stipsi. Depressione delle sIgA. Distensione addominale. Febbre. Intolleranze alimentari. Gastrite. Malattia infiammatoria intestinale. Aumento o diminuzione della permeabilità intestinale. Irregolarità dell'alvo. Sindrome del colon irritabile. Lombalgia. Prurito anale. Arrossamenti e pruriti cutanei. Orticaria. Perdita di peso. Artrite. Sangue nelle feci. Morbo di Crohn. Diarrea. Dissenteria. Flatulenza. Cefalea. Leucopenia. Malassorbimento. Sanguinamento rettale. Vomito.
 
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oro
view post Posted on 1/11/2005, 21:47




Conseguenze dell'alterazione cronica della permeabilità intestinale.

Cattiva digestione e malassorbimento cronico dei nutrienti critici per la vita. Passaggio cronico di sostanze tossiche con sovraccarico dei sistemi di detossicazione. Sviluppo di intolleranze alimentari a causa del passaggio di cibo non completamente digerito (proteine ecc...). Passaggio di patogeni intestinali all'interno dell'organismo associato a malattie autoimmuni come l'artrite reumatoide, la spondilite anchilosante, patologie tiroidee e miastenia gravis. Degradazione della funzione immunitaria intestinale, lasciando l'organismo più suscettibile all'assimilazione di sostanze tossiche.


Patologie associate ad alterata permeabilità intestinale.

Malattie infiammatorie intestinali. Morbo di Crohn. Malattie infiammatorie articolari. Intolleranza alimentari. Morbo celiaco. Artrite reumatoide. Spondilite anchilosante. Sindrome di Reiter. Affezioni dermatologiche croniche. Disordini allergici. Schizofrenia.


Patologie associate a Ipocloridria (condizione presente in un numero elevato d persone).

Morbo di Addison. Asma. Morbo celiaco. Malattie autoimmuni croniche. Dermatite erpetiforme. Diabete mellito. Eczema. Intolleranze alimentari. Patologie colecistiche. Carcinoma gastrico. Gastrite. Morbo di Grave. Epatite. Lupus eritematosus. Osteoporosi. Anemia perniciosa. Psoriasi. Rosacea. Tireotossicosi. Orticaria. Vitiligine.

Edited by oro - 4/11/2005, 01:00
 
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oro
view post Posted on 1/11/2005, 23:45




Patologie croniche associate alla Sindrome X (Disinsulinismo).

Diabete senile. Cancro mammario. Malattie cardiovascolari. Malattie coronariche. Iperinsulinemia. Iperlipidemia. Ipertensione. Obesità. Sindrome dell'ovaio policistico. Ictus.

Edited by oro - 1/11/2005, 23:45
 
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oro
view post Posted on 2/11/2005, 00:24




Sintomi da riduzione dell'acidità gastrica.

Meteorismo, eruttazioni, pirosi e flatulenza subito o poco dopo i pasti. Senso di pienezza dopo i pasti. Indigestione, diarrea o stispi. Reazioni sistemiche post-prandiali. Nausea dopo assunzione di supplementi. Prurito rettale. Fragilità, sfaldamento ungueale e desquamazione periungueale. Capillari facciali e nasali dilatati (nei non alcolizzati). Acne postadolescenziale. Carenza di Ferro. Infezioni intestinali croniche da parassiti, batteri o lieviti. Cibo non digerito presente nelle feci.


Condizioni associate ad alterazione dei valori sIgA salivari.

Nefropatia di Berger. Dermatite erpetiforme. Abs secretori antisperma. Glomerulonefrite epatica. Neoplasie IgA. Sindromi virali croniche (EBV; CMV; HIV). Parotite. Gengivite.


Sintomatologia da Candidosi.

Eruttazione cronica. Crampi. Desiderio smodato per carboidrati (zucchero, pane, pasta ecc...). Dolori muscolari e articolari cronici. Congestione nasale cronica. Infezioni auricolari. Starnuti. Frequenti infezioni urogenitali (cistite ecc...), prurito e perdite. Frequenti cambiamenti di umore. Depressione. Irritabilità. Mancanza di concentrazione. Sindrome premestruale. Sensibilità alimentari. Rushes. Cefalee.


Sintomi provocati da Intolleranze Alimentari.

Stanchezza cronica. Spossatezza postprandiale. Disturbi vescicali (tenesmo, minzione frequente). Desideri alimentari smodati. Dolori muscolari e articolari. Ritenzione idrica. Edema a caviglie, piedi e mani. Letargia. Eczema. Dermatite. Pallore cutaneo. Eritemi. Eruttazioni postprandiali. Colite. Gonfiori. Meteorismo. Stipsi. Diarrea. Nausea. Vomito. Crampi o dolori addominali. Pienezza gastrica varie ore dopo il pasto. Muco eccessivo in naso e gola. Sinusite. Mal di gola. Tosse cronica. Prurito al palato. Lacrimazione marcata. Sbadigli. Senso di vertigine. Cefalea. Insonnia. Senso di pienezza al capo. Eccessiva sonnolenza. Dolore, ronzio, prurito auricolare. Perdita di udito. Infezioni auricolari ricorrenti. Visione offuscata. prurito e dolore agli occhi. Tachicardia. Extrasistolia. Congestione toracica. Asma. Depressione. Ansietà. Irritabilità. Ottundimento mentale. Confusione. Aggressivtà. Iperattività. Sogni eccessivi. Difficoltà di apprendimento. Svogliatezza sul lavoro. Problemi di linguaggio. Indifferenza. Mancanza di concentrazone.

Edited by oro - 28/12/2005, 00:19
 
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oro
view post Posted on 3/11/2005, 12:00




Misurare lo Stress Ossidativo.

Avendo i radicali liberi una emivita estremamente breve risulta praticamente impossibile verificarne la quantità presente nei tessuti.
Una delle tecniche più attendibili è costituita dalla misurazione dei danni indotti dai radicali liberi o della riserva di antiossidanti presenti.
Questo può essere fatto attraverso il Test dello Stress Ossidativo. In esso si utilizzano diversi parametri tra cui la misurazione della produzione di intermedi reattivi dell'ossigeno (radicali idrossilici) dopo carico con una dose standard di acido acetilsalicilico.
Qui vengono compresi anche il glutatione ematico e e i perossidi lpidici.
Il Catecolo e 2,3 DHB vengono rilevati nelle urine in qualità di prodotti diretti dell'attacco dei radicali idrossilici all'acido salicilico.
 
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oro
view post Posted on 3/11/2005, 13:20




Esiste anche un test chiamato Oxi-Adsorbent test, grazie al quale è possibile valutare il livello di sostanze antiossidanti totali a livello ematico, oltre al test SHp che è ancora più specifico in quanto rileva il livello dei gruppi tiolici plasmatici (antiossidanti specifici).
Questi test consentono anche di monitorare l'efficacia della terapia antiossidante nel corso del tempo.
 
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oro
view post Posted on 6/11/2005, 11:13




Breve rassegna Metalli Tossici.

Piombo.

I segni di tossicità sono: encefalopatia, atassia, iperattività, disturbi del linguaggio, disturbi motori, disturbi dell'apprendimento, aggressività.

Gli organi più colpiti sono reni, fegato e pancreas nonchè cervello e sistema nervoso. Il Piombo è la neurotossina per eccellenza in quanto capace di creare danni nelle cellule del corno anteriore, cervelletto e nervi periferici. Il Piombo altera la biodisponibilità di tutti i principali neurotrasmettitori come dopamina, serotonina, adrenalina, noradrenalina e acido gamma-amminobutirrico (GABA).
Studi recenti conducono a ritenere i livelli elevati di questo metallo come causa della SIDS poichè bloccano la catena respiratoria cellulare.
Livelli elevati deprimono la risposta immunitaria cellulo-mediata e incrementano la produzione di radicali liberi, questo favorisce patologie come cancro e varie malattie cronico-degenerative . Il Piombo interferisce con quasi tutti gli enzimi deputati alla sintesi dell'emoglobina, favorendo lo sviluppo di anemia da Piombo.

Manifestazioni generali.

Vertigini. Artrite reumatoide. Disturbi mestruali. Convulsioni. Sclerosi Multipla. Iperattività. Calo della libido. Epilessia. Disfunzioni epatiche. Nefrite. Diabete. Cancro. Infertilità. Stipsi. Osteoporosi. Osteoartrite. Gotta. Piorrea. Encefalite. Disturbi neuromuscolari. Cecità. carie dentarie. Impotenza. Allucinazioni. Sordità.

Effetti sulla psiche.

Ritardo mentale. Ansietà. Incubi notturni. Psicosi. depressione. Perdita di memoria. Perdita di concentrazione. Cambiamenti di umore. Eccitazione. Schizofrenia.

Effetti endocrini.

Alterazioni nelle gonadotropine. Insufficienza surrenalica. Disfunzioni ipofisarie. Ipotiroidismo.




Edited by oro - 12/11/2005, 21:25
 
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oro
view post Posted on 6/11/2005, 16:06




Mercurio.

Interferisce con numerose attività enzimatiche e di norma provoca danni a reni e fegato. Il metilmercurio è una potente neurotossina i cui sintomi da tossicità sono molti, tra essi ricordiamo: depressione, paura, allucinazioni, perdita di concentrazione, irritabilità, atassia, perdita di memoria e complesso di persecuzione.
In caso ne sia più intossicato il cervelletto il sintomo più diffuso ed evidente è il tremore. Il Mercurio è causa di una sintomatologia esattamente sovrapponibile a quella della Sclerosi Multipla. Anche il Morbo di Alzheimer è strettamente connesso a questo tipo do tossicità, poichè il metallo distrugge i neuroni e inibisce la sitesi proteica, interferendo con gli enzimi di membrana che regolano il passaggio di Sodio e Potassio con conseguente deterioramento della biochimica neuronale.

Manifestazioni generali.

Insonnia. Vertigini. Astenia. Depressione. Nervosismo. Cefalee. Ottundimento mentale. Difficoltà di coordinazione. Tremori. Perdita di memoria. danno renale. Perdita del visus e dell'udito. Dermatiti. Instabilità emotiva. Perdita di appetito.




Alluminio.

Questa è una sostanza in grado di attivare il cosiddetto cross-linking, provocando un legame tra due punti della stessa molecola, spesso proteica (DNA), a seguito del quale essa diviene sempre più rigida e priva di funzione.
L'Alluminio incrementa la produzione di radicali liberi all'interno del neurone e inibisce una vasta serie di enzimi cerebrali necessari alla produzione di energia cellulare.
La carente produzione energetica provoca fenomeni e sintomi come la perdita di memoria e della capacità di ragionamento associati ad una condizione di affaticamento cronico.
Inibisce il trasporto sinaptico della colina e della dopamina con conseguente disfunzione della neurotrasmissione cerebrale, causando disturbi del pensiero, dell'ideazione, del ragionamento e della memoria a breve termine.
Altera l'attività dell'enzima acetil-colinesterasi, necesssario per la regolazione del livello di acetilcolina. Noradrenalina e dopamina ne vengono alterate a livello della corteccia frontale, dell'ippocampo e del cervelletto.
Gli studi in merito evidenziano come almeno 4 patologie neurodegenerative siano correlate a questo metallo:
Demenza senile o presenile, tipo Alzheimer; Sindrome di Down-Alzheimer; Complesso demenza-Parkinson di Guam; Sclerosi Laterale Amiotrofica di Guam.


Cadmio.

Metallo necessario in dosi estremamente ridotte, esso è comuqnue molto tossico.
La sua tossicità conduce a problemi cardiocircolatori provocando ipertensione poichè si accumula nei reni dove antagonizza lo Zinco. Il Cadmio è anche neurotossico poichè riduce l'acetilcolina corticale e la serotonina, provocando disturbi comportamentali e perdita di memoria.
Provoca anche anemia sideropenica, enfisema, bronchite cronica, fibrosi polmonare e cancro.

Edited by oro - 12/11/2005, 21:18
 
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oro
view post Posted on 6/11/2005, 23:54




Metalli e Proteine.

Recenti studi evidenziano come numerose malattie derivano dall'alterazione del folding proteico. Queste malattie sono comprese in un gruppo denominato PCD (Protein Conformational Disorders - Malattie Conformazionali Proteiche). In esso rientrano il morbo di Alzheimer, la Sclerosi Laterale Amiotrofica, il Diabete tipo II, la Corea di Huntington, l'Amiloidosi da dialisi e numerose altre patologie.
Tra le tematiche attualmente affrontate da gruppi di ricerca universitari è compreso il coinvolgimento degli ioni metallici negli stati di misfolding proteico.
I gruppi di ricerca sono composti da differenti specializzazioni che vanno dalla chimica alla farmacologia alla medicina alla nutrizione, l'attenzione è posta sul ruolo dei metalli pesanti come Mercurio, Alluminio e Piombo e anche su Rame, Zinco, Calcio, Ferro e sui loro rapporti.
Questo viene a significare che la scienza accademica riconosce l'utiltà o la necessità di indagare il settore delle patologie cronico-degenerative in termini differenti e differenziali.
Un primo passo che si spera condurrà a buoni risultati. Uno degli scopi dei ricercatori è quelo di realizzare e brevettare biomolecole chelanti.
 
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53 replies since 1/11/2005, 19:38   5455 views
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