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La "mappa del Creatore", Ritrovamento ai piedi degli Urali.

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jezebelius
view post Posted on 29/10/2004, 20:16




CITAZIONE
Un manufatto risalente all´epoca dei dinosauri sembra impossibile

Certo è da considerare al momento la non ricconducibilità del manufattoa qualcosa che forse no nconosceremo mai; per cui non sono d'accordo con l'affermazione, anche se resa in dialogo; partendo dal presupposto che vi possono essre civiltà, come ha descritto abbastanza chiaramentexny, che hanno vissuto sul "nostro"( visto che al momento ci troviamo noi...) pianeta.
Storia, quella riportata, affascinante; dobbiamo solo e ci( intendo all'umanità) basterebbe affronatre una razionale e teosofica comparazione fra le cose che sappiamo e le mezze cose che crediamo di sapere per arrivare forse ad una soluzione che si avvicini bene o male alla verità
Tornando alla lastra, certo da quel che descrive Pagliaccio( uso il diminutivo) è un'opera sulla quale vi è da discutere ed anche parecchio ( come del resto anche per altre notizie soppiantate dai gossip generali). Il B ovvero il C Movie secondo me rappresenta quel che forse, da parte nostra, gli scenziati non fanno o fanno senza renderlo pubblico ( governi e quant'altro) per cui tutte le ipotesi, sulle quali effettuare le comparazioni anche con eventi storici passati assieme a prove certe o non, fanno della discussione il cancello d'ingresso alle molte teorie; e chissa che da tutto questo mischiar di teorie non si addivenga a qualcosa di concreto ( o quasi)
 
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y2k
view post Posted on 31/10/2004, 20:12




CITAZIONE (Jim75 @ 29/10/2004, 15:13)
ma non bisogna considerare un unico binario di evoluzione. l'evoluzione potrebbe addirittura essere stata totalmente a livello spirituale e magari se ne sono tutti andati via astralmente.

guarda, stavo pensando la medesima cosa: sono sopravvisuti per milioni di anni, evolvendosi fino ad essere coscienti della natura astrale
 
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xny
icon10  view post Posted on 1/11/2004, 18:24




Restando in tema beccatevi questa notizia :


CITAZIONE
La mappa di pietra
La chiave di tutto potrebbe trovarsi nel luogo di ritrovamento, La Mana. Un luogo situato nelle colline ecuadoriane, in mezzo a una giungla sperduta, dove negli anni ‘80 sono stati compiuti sfruttamenti auriferi con mezzi meccanici. L’ingegner Sotomayor, che allora ha condotto la ricerca, ha scoperto una piccola grotta situata a 10 metri di profondità, dove si trovavano diversi contenitori di ceramica. In essi erano stati riposti e conservati gli artefatti. Da quale periodo provengano e chi sia stato a depositarli lì dentro, proteggendoli da accessi abusivi, non è ancora noto. In ogni caso quel luogo possiede caratteristiche misteriose già da tempi remoti. Sul luogo di ritrovamento vi è una sorgente che presenta una particolarità: la presenza nell’acqua di oro organico e potabile! Gli idrologi considerano l’acqua di questa fonte come la più ricca di energia in assoluto. D’altra parte, ciò ricorda i testi tradotti dalle tavole di argilla sumere, dove ricorre più volte l’espressione secondo la quale gli dei un tempo cercavano l’acqua ricca di oro. Il mistero permane. Questo vale anche per un altro ritrovamento eccezionale effettuato a La Mana: la cosiddetta carta geografica in pietra.
Su questa lastra di pietra, alta 60 cm, larga 40 cm e profonda 30 cm, è stata incisa la mappa del mondo, dal tropico del sud fino a quello del nord. Oltre ai noti continenti del Nord e Sudamerica, l’Europa, parte dell’Africa e dell’Asia, si trovano anche i profili di tre continenti oggi sconosciuti: la leggendaria Atlantide nell’Oceano Atlantico, Mu e presumibilmente Lemuria nell’Oceano Pacifico.
Questa sorprendente lastra potrebbe riaccendere il dibattito su Atlantide e Mu. A tal proposito, le recenti ricerche e scoperte del geologo professor Masaaki Kimura, offrono spunti sufficienti. Lo scienziato ha esaminato tavole di pietra ritrovate nelle isole Ryukyu contenenti antiche iscrizioni, e studiato i monumentali edifici in pietra che si trovano nelle acque dell’isola di Yonaguni, a 25 metri di profondità. Secondo gli studi condotti da Kimura, dal nord del Giappone fino a sud di Taiwan dev’esserci stato un continente, sprofondato in seguito a catastrofi climatiche e al conseguente innalzamento del livello del mare. Su questa ipotesi forniscono indizi le iscrizioni e i simboli millenari trovati sulle lastre di pietra di Ryukyu. In essi si parla di un regno costituito oggi da isole sommerse: indubbiamente la leggendaria terra di Mu.
Il professor Kimura ha realizzato un’altra scoperta interessante: i caratteri sulle tavole di pietra ritrovate nelle isole Ryukyu, somigliano a quelli descritti dall’eccentrico colonnello britannico James Churchward  nel suo libro The lost continent of Mu, pubblicato nel 1926. Anche in questi si riconoscono affinità con i caratteri incisi su ogni pietra a forma piramidale di La Mana. Un puro caso?
Su ciascuna piramide si trova raffigurato un occhio e sotto si trovano incisi molti simboli e spirali. Potrebbe esserci una profonda connessione tra tutti questi riferimenti. Senza dubbio sarebbe sensazionale, ma per me non impossibile, se dovesse risultare una relazione tra queste pietre, il continente sommerso di Mu e gli oggetti trovati nelle isole Ryukyu.
Torniamo alla “carta geografica di pietra” di La Mana. I profili del continente sommerso di MU si riconoscono chiaramente. Le ricerche compiute finora fanno pensare ad una datazione molto remota di questa pietra. La domanda è: chi è stato a realizzare, molte migliaia di anni fa, questa “mappa geografica di pietra”, e soprattutto chi, a quell’epoca, poteva conoscere la struttura della terra così bene da poter incidere una mappa che sembra essere stata frutto di osservazioni dall’alto? Può, questa lastra, essere considerata una prova del fatto che i regni di Atlantide, Mu e Lemuria siano effettivamente esistiti? Per ottenere maggiore chiarezza saranno necessarie ulteriori ricerche.
Un ulteriore dettaglio potrebbe essere importante: sulla pietra sono stati effettuati due intarsi simili a un occhio: uno nella regione della ex Babilonia, l’altro nel luogo di ritrovamento in Ecuador. Tra i due punti vi è una linea di congiunzione bianca. Per gli artefici della “carta geografica di pietra”, ciò sembra aver rivestito una particolare importanza.
Ma quali conclusioni si possono definire? Esiste un antico legame culturale tra i sumeri e l’attuale luogo di ritrovamento in Ecuador? Molti pezzi museali, conservati nel Sud e nel Nordamerica e da me stesso attentamente esaminati, testimoniano che già da lungo tempo vi sono stati contatti globali tra le popolazioni primitive del Vecchio e del Nuovo mondo.



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jezebelius
view post Posted on 1/11/2004, 20:28




Sono gia stae operate datazioni al carbonio, che Tu sappia Xny?
 
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xny
view post Posted on 1/11/2004, 23:50




non so, ho trovato solo questo articolo... sai che insieme a questi reperti hanno trovato anche la più antica piramide con "l'occhio che tutto vede", grande simbolo massonico (c'è addirittura sul dollaro)?

Ti dò il link: http://www.heramagazine.net/articoli/2003_...ov_pirluce.html
 
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il.Pagliaccio.nero
view post Posted on 5/11/2004, 16:54




Ok ragazzi la sparo...ricollegandomi ad un post di Misterious_angel circa la presunta cavità della Terra...

...per avere una mappa del genere si presume si debba avere una visione dall'alto, impossibile (in teoria) per i mezzi disponibili all'epoca...

...e se avessero visto le terre emerse...da sotto?


 
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xny
view post Posted on 5/11/2004, 19:11




E se piì semplicemente avevano i mezzi per disegnare certe mappe?
 
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Jim75
view post Posted on 5/11/2004, 19:42




e se le vedevano senza volare fisicamente?
 
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jezebelius
view post Posted on 5/11/2004, 21:56




E se fosse come molti ipotizzano ovvero che le conoscenze all'epoca erano ben altre ed oggi noi cediamo che siamo noi quelli più evoluti?
Mah......
 
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il.Pagliaccio.nero
view post Posted on 6/11/2004, 11:22




Mamma mia quanti "e se"...

Io intanto vago con la fantasia...

Avete presente il metodo del Red Shift, tale per cui dalla Terra con l'analisi dello spettro luminoso delle nebulose, si riesce a determinare quali materiali sono sospesi nello spazio?

Ebbene...un metodo simile potrebbe in effetti aver determinato con precisione dove erano presenti terre emerse e dove c'era solo acqua.

Questo ahimè potrebbe da un lato archiviare l'uso di "macchine volanti", ma metterebbe sul tavolo strumenti ben più complessi e avanzati e conoscenze micidiali (tra l'altro avvalorate dalla lavorazione della tavola rinvenuta, riconducibile all'uso di laser... )

Credo sia plausibile che la mappatura del pianeta sia avvenuta prima di essere giunti sul pianeta stesso...e che i reperti in nostro possesso siano serviti in loco per orientarsi.

Erano umani o altro gli artigiani di cui parliamo? Non so dirlo.
Però scapparsene in astrale, mi sembra un po' strano visto che sembrano essersi serviti di oggetti materiali che al confronto con tecniche così sublimi, appaiono piuttosto grezzi...

Edited by il.Pagliaccio.nero - 6/11/2004, 11:23
 
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xny
view post Posted on 6/11/2004, 12:33




Io, tenuto conto di tutta la valanga di ooparts disseminati nel mondo, le leggende che alla fine cincidono tutte, ciò che raccontano le tradizione religose ed esoteriche e testimonianze di chi dice di aver avuto accesso al documento dell' Akasha sono dell'opinione che milioni di anni fa, forse addirittura uno o due miliardi di anni fa esistesse una civiltà umana molto evoluta, sia tecnicamente che spiritualmente; di cui Atlantide è stata solo l'ultima traccia
 
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Jim75
view post Posted on 6/11/2004, 12:38




CITAZIONE
Però scapparsene in astrale, mi sembra un po' strano visto che sembrano essersi serviti di oggetti materiali che al confronto con tecniche così sublimi, appaiono piuttosto grezzi...

non è assolutamente detto che l'evoluzione tecnologica vada di pari passo a quella spirituali. Anzi, opterei per l'opposto, anche ricordando le differenze tra i due emisferi cerebrali.
E scappare in astrale sarebbe come non svegliarsi mai più da un sogno, la tecnologia non serve granchè, come non sarebbe servita per vedere la terra dall'alto.
 
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Giorgio242
view post Posted on 9/5/2006, 21:10




:rolleyes: :rolleyes:

Storia ormai vecchia...guarda un po' qui:

www.fantascienza.com/magazine/notizie/2631/

CITAZIONE
La notizia rimbalza da un capo all'altro del mondo:in Russia è stato trovato un manufatto risalente a 120 milioni di anni fa.Ma è una bufala a scoppio ritardato.Dal Corriere.it,il sito del Corriere della Sera:"La misteriosa mappa di 120 milioni di anni fa - Scienziati russi hanno annunciato di aver trovato nella regione degli Urali una grande lastra minerale di origine artificiale che ritengono vecchia di 120 milioni di anni fa e che riporterebbe una mappa geografica in rilievo della regione.Lo ha riferito il professor Aleksandr Chuvyrov,della facoltà di Chimica dell'Università di Bashkir,nella repubblica russa dei Bashiri,secondo il quale la mappa tridimensionale potrebbe essere stata realizzata solo grazie a prospezioni aeree.Secondo quanto ha detto Chuvyrov all'Ansa,confermando informazioni pubblicate dal quotidiano Pravda Online,"la lastra sarebbe solo un frammento di un'enorme mappa di tutta la Terra che,data l'ipotizzata età del manufatto,sconvolgerebbe tutte le conoscenze attuali".L'uomo di Neanderthal comparve sulla Terra 75.000 anni fa.Chuvyrov,53 anni,ha detto di non voler suggerire un'origine extraterrestre,ma definisce "inspiegabile" la mappa".

Inspiegabile appariva subito anche come potessse un professore universitario,per quanto di una facoltà di chimica,sostenere che l'uomo di Neanderthal sia comparso 75.000 anni fa (mentre i fossili più antichi risalgono ad almeno 300.000 anni fa).E soprattutto era inspiegabile come fosse possibile per lo stesso professore riconoscere nelle pieghe di una lastra di pietra l'orografia di una zona della Russia che 120 milioni di anni fa era completamente diversa da com'è oggi.Abbiamo fatto qualche ricerca in rete e abbiamo trovato altre fonti,tra cui l'articolo della Pravda dalla quale il Corriere (ma anche decine e decine di siti in tutto il mondo) hanno tratto la notizia,e un'altra sempre sulla Pravda che pubblicava alcune foto dell' "oggetto".Ma il lavoro di ricerca migliore lo ha fatto Massimo Biasotto,un partecipante della mailing list "Fantascienza" che ha trovato una fonte precedente,la quale a sua volta riprendeva un'altro articolo,proveniente dal sito "Itogi.ru".Cosa ci sia scritto su questo sito,un notiziario,si capisce poco essendo tutto in cirillico,ma la spiegazione del mistero è chiara fin dalla url stessa www.itogi.ru/archive/2002/13/95658.html che riporta la data dell'articolo:1 aprile...

1 APRILE:PESCE D'APRILE! :blink: :woot: :P

Scherzi a parte,ecco quali sono state le dichiarazioni di questo professor Chuvyrov:

http://xoomer.virgilio.it/dicuoghi/map/stone_map.html
http://it.wikipedia.org/wiki/Mappa_del_Creatore

Citiamo pure Wikipedia:
CITAZIONE
La Mappa del Creatore (detta anche Pietra di Daska) è una lastra di pietra su cui sarebbe incisa,secondo il ricercatore russo Aleksander Cuvyrov,una mappa della regione degli Urali come appariva 120 milioni di anni fa.L'unica fonte relativa a tale scoperta è un articolo che è comparso sul giornale russo Pravda nel 2002.Nessun resoconto scientifico è mai stato pubblicato,e lo stesso Cuvyrov dichiarò in seguito di non avere mai autorizzato la pubblicazione dell'articolo sulla Pravda.L'articolo della Pravda ebbe una enorme eco internazionale,e secondo questa fonte,l'equipe del professor Aleksandr Cuvyrov,dell'Università della Repubblica Russa di Baskiria,impegnata a studiare la migrazione cinese in Siberia avrebbe scoperto nel 1999 una pietra su cui era effigiata la carta della Siberia in tre dimensioni.Questa pietra,di 1,48 di altezza per 1,06 m di larghezza,peserebbe circa una tonnellata e sarebbe costituita di tre strati.Secondo l'articolo,la pietra sarebbe di origine artificiale,forse lavorata con attrezzi di alta precisione e rappresenterebbe in modo dettagliato la regione della Bashkiria di 120 milioni di anni fa con sistemi di irrigazione molto sviluppati (da cui si ricaverebbe che l'attuale fiume Belaja sarebbe di origine artificiale).

Anche esagerando con la vodka,ce ne vuole di fantasia per vedere una mappa in quel guazzabuglio di linee...linee che paiono decisamente naturali.E poi non capisco:dove sono le pubblicazioni scientifiche che proverebbero l'origine artificiale di questa pietra?A vederla così sembra costituita solo di pura e semplice roccia,e non vi è traccia visibile di strati.

http://img11.imageshack.us/i/mapcreador16.jpg/
http://hubpages.com/hub/Proof-of-Ancient-Flight

http://en.wikipedia.org/wiki/File:Russland_topo.png
http://en.wikipedia.org/wiki/File:UralMountains1.png
http://en.wikipedia.org/wiki/Ural_Mountains
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Ural_Mountains_Map.gif
http://it.wikipedia.org/wiki/Urali
http://map-site.narod.ru/bashkir-1.jpg
httP://maps.newsruss.ru/bashkir.php
www.philipgoldman.com/bashkirs.htm

:blink: Che c'entrano la Bashkiria e gli Urali con quella roba lì?

Com'erano queste zone 120 milioni di anni fa?

Mahhhhhh!!

Edited by Giorgio242 - 24/1/2011, 16:23
 
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xny
view post Posted on 9/5/2006, 21:25




Ehmm.. nel primo link viene detto che è falsa ma non viene detto il perchè.. :huh: .. l'unica "prova" è che l'annuncio della mappa è stato fatto il 1° aprile..
 
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39 replies since 29/10/2004, 13:32   2524 views
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