Ma Antò... dai...
Allora, a me non mi intimidisci con le tue allusioni, poi, se non ti va di leggere ciò che scrivo non lo leggi tu, ma agli altri può anche interessare quindi la smetto di scrivere quando ne ho voglia io e non su indicazione di nessuno, non ritengo che sia un confronto ridicolo, ma interessante. La coda di paglia ce l'avrà qualcuno di tua conoscienza, visto e considerato che non mi sto nascondendo da nessuno, e che le mie risposte sono oltre che chiare anche documentate e documentabili. La tua posizione non è difendibile, perchè come al solito, quì a voler avere ragione con le buone o con le cattive mi sembri sempre te. Io non ho nè chiesto e neppure mi sento di aver bisogno dei tuoi consigli, visto e considerato il tono delle tue risposte. Non ho necessità di venirne a capo, sia perchè quello che sostengo è ancora una volta dimostrabile e chiunque che non sia stonato come una campana può sentire con le proprie orecchie. L'evidenza, è sotto gli occhi di tutti, tu non la vuoi accettare per partito preso, come qualcuno che una volta si era fissato con la cella di Joe e con etleboro.com e non vorrei avere a che fare con il solito che ha cambiato nick.
Ciononostante, se permetti ti rispiego nuovamente dov'è che entra in gioco la malafede di chi mette in giro certe voci.
Hai mai sentito parlare dell' orecchio assoluto? Allora, devi sapere che ci sono persone che riescono a distinguere quale nota si sta suonando in base alla frequenza dell'oscillazione acustica (si legga in base al suono). All'epoca che venne stabilito il LA a 440Hz molti musicisti, non saprei se anche Verdi era tra questi ma ci si può anche credere, erano abituati al LA centrale a 415Hz e non a 432Hz come sostieni tu, ma questo non importa molto, che avevano il famoso orecchio assoluto erano abituati ad associare a quella frequenza il LA. Dopo stabilito che quel la sarebbe stato per comodità meccanica e fisica e non per il complottone solito, stato a 440Hz ed accordati gli strumenti di conseguenza, questi musicisti avrebbero dovuto risintonizzarsi le orecchie. Ma, se un pezzo viene eseguito con gli strumenti accordati a 440Hz o a 415Hz, se non si è musicisti con orecchio perfetto abituato al la a 415Hz non se ne sente nessuna differenza. E siccome, credo che siano tutti morti, vorrei sapere che differenza fa ora. Ma, anche se differenza facesse, si potrebbe riscrivere quella musica cambiando di tonalità in modo che continui a sonare come suonava prima ed accordando gli strumenti con il LA a 440Hz, proprio perchè quel LA a 415Hz non è che un SOL# o un LAb nella scala ben temperata. Quindi, non cambierebbe esattamente nulla. Anche perchè l'intonatura (e se ti degnavi di leggere i link che ho messo) te ne saresti accorto, si basa sulla distanza delle frequenze tra le note in modo non lineare. Vuol dire che il LA precedente al LA a 440Hz è a 220Hz. Ci sono 220Hz esatti di differenza, ma tra il LA centrale a 440Hz e quello superiore a 880Hz ci sono 440Hz di differenza e non 220Hz. Cioè, la distanza in frequenza tra le note non è uguale. Fintanto che si rispetta questa legge si suona musica intonata, seguendo le scale minori o maggiori, ma questa è composizione, che non viene fatta a piacere del compositore ma seguendo uno schema ben preciso, che deve essere studiato al conservatorio. Non si può scrivere musica a casaccio altrimenti viene uno schifo impossibile da ascoltare.
Non credo che tu legga cos'ho scritto, perchè ormai mi son convinto che il tuo scopo è solo di provocare e basta ma, nel caso che mi sbagli, se qualcosa non ti torna sono disposto a spiegartela nuovamente, e questo discorso non è da prendere come un'offesa ma come disponibilità al dialogo.