| x Jim 75
La mia non é una "pietra miliare" del sapere universale,ma la semplice constatazione che quando non si sa spiegare un fenomeno che ha un qualche effetto positivo sull'organismo,si ricorre spesso ( il CICAP sempre) alla giustificazione dell'Effetto Placebo,che se non ben conosciuto nella sua intima dinamica, (questa giustificazione) lascia il tempo che trova. Da decenni ormai si usano i campi magnetici a scopo curativo (Magnetoterapia) per cui non serve scomodare l'Effetto Placebo per spiegare gli effetti positivi di tale metodica terapeutica,accettata ed applicata metodicamente dalla Medicina ufficiale. Ciò che invece poco si conosce é l'effetto curativo dei magneti fissi a bassa intensità di flusso magnetico. E per contro l'alto grado di nocività dei magneti fissi ad alta-altissima intensità di flusso. In base alla mia esperienza,intensità di flusso magnetico di 3500 Gauss (lascio a voi la trasformazione in Tesla) presenta effetti curativi (riequilibranti) per l'organismo umano; fino a 7000,per gli animali di grossa taglia. Io uso i magneti fissi a scopo curativo esclusivamente per via radionica,quindi senza contatto diretto dei soggetti in cura. Un episodio più di tanti altri,mi porta ad escludere l'effetto placebo nei risultati positivi ottenuti con l'uso dei magneti fissi a bassa intensità. Anni fa,un mio vicino di casa,capitano dell'esercito,mi fece presente un problema grave insorto ad un cavallo purosangue in dotazione al suo reggimento. L'animale da un pò di tempo non si reggeva in piedi e rifiutava completamente il cibo.I veterinari non riuscivano a deterninare la causa di tale stato,per mancanza di dati diagnostici patologici significativi. Il capitano,pur mantenendo il suo scetticismo cronico,si rivolse a me come per "estrema ratio"pur di evitare il mucchio di relazioni scritte che lo attendeva nel caso,ormai scontato ,della morte del cavallo. Fattomi portare un ciuffo di crini del cavallo (testimone radionico) procedetti all'analisi radiestesica,che mi evidenziò la presenza di un'infiammazione mascellare molto diffusa,che evidentemente inpediva al cavallo di alimentarsi;da cui lo stato di profonda astenia che lo inchiodava. Per la cura procedetti posizionando il testimone del cavallo all'interno di una sagoma standard di cavallo stampata su carta bianca;all'altezza della testa posizionai un magnete fisso di 7000 Gauss dal lato negativo. Lo stesso giorno venni a sapere dal capitano ,attonito,che il cavallo improvvisamente si era alzato ritto in piedi e che prima di cominciare a sgambettare per la stalla,si era avvicinato alla mangiatoia e,con voracità,aveva consumato una doppia razione alimentare. Ovviamente i veterinari si staranno ancora chiedendo quale tipo di cura ,tra le tante da loro tentate,abbia sortito quel miracolo improvviso.
Con lo stesso sistema e con gli stessi risultati eclatanti, ho poi proceduto nei confronti di atleti ,che presentavano qualche risentimento muscolo-articolare,in occasione di particolari inpegni agonistici. Qui ho usato magneti da 3500 Gauss. Quel che é più importante riguarda il fatto che molte volte agivo all'insaputa degli interessati,il che fa escludere l'effetto placebo.
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