| haha divertente...
Lascia perdere la Hack,che è meglio...ma questo nn la riguarda...
Intanto iniziamo dall'evoluzionismo:
E' falso.Spudoratamente. Perchè? Non posso starvi qui a spiegare nel dettaglio perchè vedo bene vi manca ogni base,ma proviamo il più sinteticamente possibile:
-Dall'Inorganico non nasce l'organico.Nessuno ha mai dimostrato sia possibile,esperimenti dimostrano sia impossibile. Noi sappiamo che la scienza evoluzionista afferma che la vita iniziò in questo pianeta in epoche remote a causa di vari gas, atmosfera ridotta che venne in esistenza attorno al nostro pianeta, e in determinate condizioni si ha la formazione di vario materiale organico che si può catturare e questo è come la materia organica fiorì sul nostro pianeta (vedasi esperimento Stanley Miller) Come potete notare il problema è che dovremmo avere tutte le condizioni esattamente adatte perchè si formino quelle molecole; e vengono distrutte nel minuto in cui si formano, si dividono dopo un secondo che si sono formate, quindi bisogna rimuoverle dall'atmosfera... un problema ancora maggiore...
Inoltre se guardiamo questo schema fatto dagli scienziati evoluzionisti:
TERRA PRIMITIVA
H2 NH3 CO2 CH4 N2 H2O
GAS VULCANICI
CO2 SO2 CO HCL N2 H2O
ATMOSFERA PRESENTE
CO2 O2 N2 H2O gas inerti
L'atmosfera presente contiene ossigeno O2, quindi non è un'atmosfera riducente, è un atmosfera ossidante, e quelle molecole per la vita non sarebbero mai potute essere capaci di formarsi. Se guardiamo a quella che loro chiamano atmosfera primitiva, si può notare che contiene acqua H2O. Anche se ci fosse stata acqua, sappiamo che l'acqua sarebbe stata colpita dai raggi cosmici se non vi era lo strato di ozono; se non vi era ossigeno, come loro affermano, allora non poteva esserci ozono; se non vi era ozono, allora l'acqua sarebbe stata colpita da queste radiazioni cosmiche e divisa, andando a formare ossigeno e idrogeno. Quindi se abbiamo acqua abbiamo sempre ossigeno, non potremmo mai avere un atmosfera come quella descritta sopra senza ossigeno! E' palese come ci si trova di fronte a problemi ancora maggiori su come la vita venne in esistenza seguendo i loro assunti. Se prendiamo gli aminoacidi nel nostro sistema, nel nostro corpo, di cui abbiamo bisogno (tutti gli organismi viventi hanno bisogno di aminoacidi), vediamo che contengono nitrogeno. Ma da dove prendono il nitrogeno? ... Devono procurarselo dall'ammonio fuori nell'atmosfera. Per gli aminoacidi abbiamo bisogno che sia tutto sotto forma di ammonio e prendiamo queste strutture che si trovano nel nostro DNA (immagine quì di fianco), anch'esse contengono nitrogeno, ma per il formarsi di tali strutture, tutto il nitrogrno dev'essere cambiato in idrogeno syenite! Wow! Quindi adesso non abbiamo più nitrogeno su nell'atmosfera, abbiamo tutto in forma di syenite a terra... etc...
-la genetica non ne da spiegazione.GENOTIPO: La molecola di DNA contiene tutta l'informazione riguardo a chi e cosa siamo, e ogni organismo contiene il DNA. Questo DNA lo si chiama genotipo, tutti i geni difatti presenti nello Zigote; ovvero quello che abbiamo nei nostri geni che è ciò che viene insieme da nostro padre e madre.
FENOTIPO: è quello che in pratica siamo, quei geni che sono espressi, quello che appariamo, l'aspetto.
Per essere più chiaro l'elica del DNA è il genotipo, l'uomo, il suo aspetto è il fenotipo, tenetelo bene presente.
Una legge dell'evoluzione dice: La SELEZIONE NATURALE opera unicamente al livello di FENOTIPO. A livello di GENOTIPO, quello che succede là, accade per CASO atteaverso MUTAZIONE.
Quindi a livello di genotipo tutto avviene in base al caso e quando i geni si "esprimono", a livello di fenotipo dunque, interviene la selezione naturale.
SEMPLICE ESEMPIO: Due persone che camminano nel parco nazionale Kruger in Sud Africa; uno è basso e grasso, l'altro è in perfetta linea, forte, muscoloso, e camminano tranquilli finchè un leone salta fuori, ed iniziano a correre all'impazzata per salvarsi. QUAL'E' LA PROBABILITA' DI CHI DEI DUE POSSA SOPRAVVIVERE? Sicuramente avrà molte più probabilità di sopravvivenza l'uomo in linea. Questa è la SELEZIONE NATURALE, che SELEZIONA tra chi è molto più in forma nell'affrontare quella data situazione e l'altro. Il leone non dice mica: "Mi scusi, ha per caso altri geni, nel suo sistema genetico, che non sono stati ancora espressi?" ....Al leone non gli può interessare di meno, gli interessa invece se tu corri veloce o meno.
QUINDI LA SELEZIONE NATURALE OPERA A LIVELLO DEL FENOTIPO.A LIVELLO DI GENOTIPO,OGNI COSA AVVIENE PER CASO. Questo è quello che afferma la teoria dell'evoluzione.
Per metterla in un linguaggio più semplice ancora supponiamo che il GENOTIPO sia come un LIBRO DI ISTRUZIONI. Il libro contiene le istruzioni di come costruire un AEREOPLANO, e quando l'aereoplano viene completato, quello che vediamo è il FENOTIPO.
OGNI MODIFICAZIONE NEL GENOTIPO PER PORTARE FUORI DEI CAMBIAMENTI NEL FENOTIPO AVVIENE PER CASO ATTRAVERSO MUTAZIONE.
1) MUTAZIONE PUNTIFORME 2)MUTAZIONE CROMOSOMICA
Le mutazioni sono negative anche quelle che vengono cosiddette positive, come quelli che si prendono la sickle cell anemia, sono comunque sia malati, è una mutazione negativa; e comunque sia non aggiunge nuova informazione.
Ok diciamo che c'è questa prima cellula e c'è il suo gene ▬ che dice: "tu hai questo aspetto" ☻, e poi muta il gene e la cellula può apparire differente, così ad esempio: ♣
Vediamo un po:
Che differenza c'è tra un uomo è un ameba? L'ameba è una creatura monocellulare, l'uomo invece una creatura multicellulare, ha molte cellule; l'uomo ha quindi un maggiore fabbisogno di DNA di un ameba.
rendiamo una cellula muscolare e una cellula nervosa. L'ameba vi risulta abbia una cellula muscolare e una cellula nervosa? Assolutamente, è solo una "glob cell", non ha cellule muscolari nè cellule nervose. Quando inizio a diventare più complicato, a diventare multicellulare e ad avere cellule specializzate, come ottengo che le cellule sulla mia testa ad esempio siano cellule nervose, e le cellule sul mio bicipite cellule muscolari? ...quello che succede è che OGNI SINGOLA CELLULA NEL MIO CORPO HA TUTTO IL DNA CHE NECESSITA PER ESSERE QUALSIASI ALTRA CELLULA.
Quando cominciamo dalla semplice cellula germinale, l'unificazione di tale cellula maschile e femminile, quella cellula ha tutti i geni per ogni cellula. Quindi i geni della cellula nervosa sono "accesi", attivati nella testa, e "spenti" disattivati nel bicipite. Ora rendo semplice l'esempio, mettiamo che c'è una cellula muscolare e un gene che gli dice: "Hei tu sei una cellula muscolare", e ci deve essere un altro gene che dice: "Hei ciao, tu sei una cellula nervosa" Ora, l'ameba - la prima creatura, aveva questi geni? No ...quindi bisogna porsi una domanda: questi geni extra, che la creatura originale non aveva e che non necessitava, da dove vengono fuori??
La teoria della Ricapitolazione?
In altre parole: lo sviluppo del feto nel grembo materno passa per tutte le tappe del “phylum”. Da un’unica cellula esso diventa multicellulare… poi assume la forma d’un pesce con le branchie… poi quella d’una scimmia con la coda… ed infine diventa un essere umano, avendo così ricapitolato tutti i supposti stadi :;della storia immaginaria dell’evoluzione umana.
nel XIX secolo che il professore tedesco Ernst Haeckel ideò questa teoria. Egli era un convinto sostenitore di Darwin. Tuttavia, alcuni anni dopo, esaminando attentamente i suoi abbozzi del feto, e alla luce di una conoscenza del feto che nel frattempo s’era approfondita, vi si scoprirono delle alterazioni e delle deformazioni che risultarono intenzionali. Haeckel fu deferito al tribunale dell’Università di Jena che lo giudicò colpevole. Egli riconobbe le proprie falsificazioni, operate con l’intento di sostenere il dogma dell’evoluzione. Inoltre egli aggiunse: “Mi ritengo colpevole al cento per cento… senonché centinaia dei migliori ricercatori e biologi dovrebbero subire la medesima condanna.”
Le coincidenze agivano con la conoscenza di ciò che volevano produrre. Fin dai primi momenti, "il caso" sapeva in cosa consisteva vedere, sentire e respirare, anche se non c'era alcun esempio di tali cose in nessun luogo nel mondo in quel momento. Esso mostrava grande intelligenza e la consapevolezza, esibiva una notevole capacità di pianificare e ha costruito la vita passo passo. Miliardi di "eventi casuali" si sono dovuti verificare tutti insieme perché si formasse anche un occhio in un essere vivente. Anche qui, nell'equazione entra il cieco processo chiamato coincidenza: prima, essa ha aperto due fori della grandezza necessaria e nel miglior posto possibile del cranio, e poi le cellule, che per caso si trovavano in quel luogo in contemporanea, hanno cominciato a costruire l'occhio.
Non esiste spoiegazione all'RH negativo
-La Paleontologia non dimostra l'evoluzione.Archaeopteryx,il paladino degli evoluzionistoi era solo un uccello.Ci sono ritrovamenti fossili che datano specie esattamente come le abbiamo ora.Ci può dire solo chje prima ce n'erano di più. Non esiste una catena continua di fossili che poti da una creatura ad un altra.Non una.
-L’affermazione secondo cui i pesci sarebbero gli antenati di creature che abitano sulla terra è invalidata da osservazioni anatomiche e fisiologiche nonché dai reperti fossili. Quando esaminiamo le enormi differenze anatomiche e fisiologiche tra creature che abitano l’acqua e quelle che abitano la terra, possiamo vedere che queste differenze non potrebbero essere scomparse in un processo evolutivo con cambiamenti graduali basati sul caso. Possiamo elencare le più evidenti di queste differenze come segue:
1- Sostegno del peso: le creature che abitano nel mare non hanno problemi a sostenere il proprio peso, ma le strutture del loro corpo non sono fatte per tale compito sulla terra. La maggior parte delle creature terrestri, infatti, consuma il 40 percento delle proprie energie solo per portare il giro il proprio corpo. Le creature che si afferma abbiano fatto il passaggio dall’acqua alla terra avrebbero dovuto sviluppare allo stesso tempo nuovi sistemi muscolari e ossei per soddisfare questi bisogni energetici e questo non potrebbe essere avvenuto attraverso mutazioni casuali.
Il motivo di base per cui gli evoluzionisti immaginano il celecanto e altri pesci simili come antenati di creature che abitano sulla terra è che le loro pinne contengono ossa. Si presume che nel tempo, queste pinne siano diventate piedi in grado di sopportare il peso. C’è, però, una differenza fondamentale tra le ossa di questi pesci e i piedi delle creature che abitano sulla terra. È impossibile che le prime assumano una funzione di sostegno del peso, perché non sono collegate alla colonna vertebrale. Le ossa delle creature che abitano sulla terra, al contrario, sono direttamente collegate alla colonna vertebrale. Per questo motivo, l'affermazione che tali pinne si trasformarono lentamente in piedi è infondata.
2- Conservazione del calore: sulla terra la temperatura può cambiare rapidamente e fluttuare entro una gamma molto vasta. Le creature che vivono sulla terra possiedono un meccanismo fisico che può sopportare grandi cambiamenti di temperatura. Nel mare, però, la temperatura cambia lentamente ed entro una gamma ristretta. Un organismo vivente con un sistema corporeo regolato secondo la temperatura costante del mare avrebbe avuto bisogno di acquisire un sistema protettivo per subire meno danni dai cambiamenti di temperatura sulla terra. È pretestuoso affermare che i pesci acquisirono un tale sistema attraverso mutazioni casuali appena passarono sulla terra.
3- Acqua: essenziale per il metabolismo, l’acqua deve essere usata con parsimonia, a causa della relativa scarsità sulla terra. Per esempio, la pelle deve essere in grado di consentire una certa dispersione dell’acqua, impedendo allo stesso tempo l’eccessiva evaporazione. Ecco perché le creature che vivono sulla terra hanno sete, al contrario delle creature che vivono nel mare. Per questo motivo la pelle degli animali che vivono nel mare non è adatta a un habitat non acquatico.
4- Reni: gli organismi che vivono nel mare scaricano i materiali di rifiuto, specialmente l’ammoniaca, per mezzo dell’ambiente acquatico. Nei pesci di acqua dolce, la maggior parte dei residui di azoto (compresi grandi quantitativi di ammoniaca, NH3) fuoriesce per diffusione dalle branchie. I reni rappresentano principalmente un dispositivo per conservare l’equilibrio acquoso dell’animale, più che un organo di secrezione. I pesci marini ne hanno due tipi: squali e razze possono sopportare livelli di urea molto alti nel sangue. Il sangue degli squali può contenere il 2,5% di urea a differenza dello 0,01-0,03% di altri vertebrati. Gli altri tipi, cioè i pesci ossei marini, sono molto diversi. Essi perdono acqua in continuazione, ma la sostituiscono bevendo l’acqua del mare e desalinizzandola. Per eliminare gli eccessi o i soluti di scarto, fanno affidamento su sistemi secretivi che sono molto diversi da quelli dei vertebrati terrestri. Perché fosse avvenuto il passaggio dall’acqua alla terra, quindi, gli esseri viventi senza reni avrebbero dovuto sviluppare improvvisamente un sistema renale.
5- Sistema respiratorio: i pesci “respirano” prendendo l’ossigeno sciolto nell’acqua che lasciano passare attraverso le branchie. Non possono vivere più di pochi minuti fuori dall’acqua. Per sopravvivere sulla terra avrebbero dovuto acquisire all’improvviso un sistema polmonare perfetto. È del tutto impossibile che tali drastici cambiamenti fisiologici possano essere avvenuti nello stesso organismo contemporaneamente e per caso.
-La Geologia non è del tutto affidabile,l'acqua(per esempio un diluvio)può fuorviare l'analisi delle rocce ed è dimostrato ,rocce di 200 anni venivano datate di milioni di anni.Quindi non è detto neanche ci sarebbe stato tempo per una simile evoluzione,ma non solo...Non è detto che quello che sta più in profondità sia più antico ..infatti..Johannes Walter dimostrò questa cosa ,verificata poi con successivi esperimenti di laboratorio per cui la terra si diffondesse orrizzontalmente e non verticalmente..detto proprio brutalmente..
-Non c'è legge Matematica,Zichichi ne è uno degli esponenti,che possa descrivere minimamente questa teoria.
Scienziati di ogni ambito ,rispettati di chiara fama come Fondi,Sermonti etc... hanno scritto libri e fatto numerose dichiarazioni in merito..
Non è una mia opinione.E' scienza.L'evoiluzionismo è falso.
Ma concludiamo questa cosa. La logica.
Tutto ciò a cui può aggrapparsi la teoria dell'evoluzione è il caso. Ora la scienza di fatto disconosce il caso. Non esiste un evento casuale. Tutto ha una sua causalità. Tuttavia non tutto può essere determinato,rimane pertanto indeterminato poichè non si possono avere tutte le informazioni per determinarlo.
Ora,queste che ho detto sono solo alcune cose,potrei dire e si potrebbe trovare molto e molto di più...
C'è un'altra cosa però..Probabilità,quando si esamina l'indeterminabile una buona soluzione è la logica probabilistica.
Le probabilità della venuta in esistenza delle molecole, le probabilità che le molecole formino la vita è un numero di gran lunga superiore a 10^100 Per logica, (molti scienziati hanno fatto il calcolo probabilistico) una volta elaborato che una specie per andare verso un altra (prendiamo 100 generazioni o 1000 generazioni, come si vuole, con almeno 100 o 1000 ugualmente punti di mutazione) ha a disposizione probabilità pari a 1001000, ci si dovrebbe fermare ed essere onesti con se stessi. Logica in quesato senso...vedi che ti mancan le basi? Questo è un numero talmente enorme, che non vale la pena nemmeno di incominciare, perchè è il numero delle particelle in miliardi di miliardi di miliardi di miliardi ...per l'eternità.. di universi
una parola?IMPOSSIBILE
Che la terra fosse piatta non era una teoria scientifica,ma una credenza considerata vera.Credenza che fra l'altro non è detto sia esistita da sempre ed ovunque . Difatti per esempio già nella Bibbia si evince come la terra sia tonda...
I folletti con gli uomini delle caverne?
certo..perchè il livello di fantasia è lo stesso.
Questo intanto per quanto riguarda l'evoluzione.
QUINDI per forza,se gli alieni hanno creato l'uomo,e qesto indendevo io con la mia affermazione precedente,allora o loro o qualcuno in principio ha creato tutto. qualcuno che non può essere una specie.Deve essere un'entità,un'ergia ..qualcosa del genere.Ora non c'è nulla delle teorie che dica ciò ,quiesto io intendevo.
Dando per buono questo punto. Arriva ancora una bella mole di problemi..
-Difficoltà oggettive di viaggi interstellari,a livello fisico,non tecnologico. La velocità massima raggiungibile da un mezzo meccanico, come tutti sanno, è la velocità della luce, cioè 300.000 km/s. Viaggiando a quella velocità, su una navetta spaziale, si raggiungerebbe la Luna in poco più di un secondo e Marte in alcuni minuti; si uscirebbe quindi dal sistema solare dopo solo sei ore di viaggio e si arriverebbe alla stella più vicina in quattro anni e quattro mesi.
1. VIAGGI FUORI DEL TEMPO
Un'astronave con uomini a bordo, tuttavia, non potrebbe raggiungere la velocità della luce immediatamente dopo la partenza, perché sarebbe impossibile aumentare la sua velocità fino a quel limite in un tempo molto breve. Un'accelerazione troppo violenta, d'altra parte, sarebbe anche estremamente pericolosa per l'equipaggio a bordo che verrebbe schiacciato contro la parete posteriore del mezzo, e le stesse strutture meccaniche del velivolo verrebbero irrimediabilmente danneggiate. Per evitare cambiamenti di velocità troppo bruschi si dovrebbe accelerare a valori non superiori a quello del campo gravitazionale terrestre, cioè, in pratica, aumentare la velocità di 9,8 metri al secondo per ogni secondo che passa. Con questa accelerazione l'uomo si sentirebbe perfettamente a suo agio e raggiungerebbe la velocità della luce nel giro di un anno. A quel punto la navetta avrebbe percorso una distanza pari a circa mezzo anno luce.
Arrivata ad una velocità molto prossima a quella della luce (una velocità esattamente uguale a quella della luce è irraggiungibile da un corpo materiale, mentre è possibile dalla luce, anzi per essa è obbligatoria) l'astronave continuerebbe il suo viaggio per inerzia. Viaggiando a quella velocità gli astronauti non si renderebbero conto del passare del tempo e dopo pochi giorni o poche settimane, a seconda di quanto la velocità è vicina al limite massimo, si arriverebbe ad una distanza di mezzo anno luce dalla meta. A quel punto si dovrebbe iniziare a decelerare con lo stesso ritmo con il quale si era accelerato alla partenza e, dopo un anno, si arriverebbe a destinazione.
Vediamo ora, prima di procedere, il motivo per il quale non è raggiungibile, da parte di un corpo materiale, la velocità della luce. Quando un corpo riceve una spinta esso, come tutti sanno, accelera. Se ora, il corpo che viaggia più veloce a causa della prima spinta, ne ricevesse una seconda di identica intensità, l'accelerazione non sarebbe la stessa di prima. Le leggi della relatività dicono infatti che le forze che spingono i corpi materiali vanno solo in parte ad aumentare la loro velocità: una frazione di esse va invece ad aumentare la loro massa. E quanto più queste forze agiscono su corpi che viaggiano già velocemente tanto maggiore è la parte di esse che si trasferisce nella massa dei corpi stessi invece che nella loro velocità. Quando un corpo materiale viaggia a velocità molto prossime a quelle della luce, le forze che lo spingono vanno quasi interamente ad aumentare la massa del corpo in movimento, mentre la velocità non aumenta quasi per niente.
l primo problema che avrebbero dovuto risolvere, com'è ben noto, sono le distanze interstellari: la stella più vicina conosciuta si trova a circa 4,3 anni luce di distanza dal Sistema Solare; il che significa che, se fossimo in grado di viaggiare al 99,99998 della velocità della luce, potremmo raggiungerla in poco più di 4 anni di viaggio. Nulla ci fa pensare che Alpha e Proxima Centauri possano ospitare un sistema planetario, come nulla ci fa ritenere che un probabile sistema planetario attorno a quelle due stelle possa essere abitato da forme di vita in grado di costruire un'automobile.
E non c'è niente che ci suggerisca che la velocità della luce sia alla nostra portata. Ma se anche ipotizzassimo che, in un futuro più o meno lontano, velocità prossime a quella della luce saranno possibili, questi ordini di grandezza si portano dietro altri problemi pratici che ora come ora sembrano insormontabili.
Senza considerare i problemi legati allo spazio-tempo (problemi sui quali abbiamo tra l'altro poche certezze), William Edelstein, della Johns Hopkins University School of Medicine di Baltimora, vuole sottolineare qualcosa di molto più pratico e umanamente comprensibile: la collisione con atomi di idrogeno. Se messa in questo modo non sembra che possa essere un enorme problema, visto che lo spazio interstellare "vuoto" (privo di nubi, polveri o oggetti aventi massa) contiene in media 2 atomi di idrogeno per centimetro cubo, la questione si fa decisamente rilevante quando consideriamo la velocità con la quale questi atomi cozzerebbero contro un'ipotetica astronave.
Lo spazio infatti non è vuoto. E' anzi pieno di atomi vaganti, che talvolta si riuniscono in forme più complesse come nubi interstellari, galassie, stelle e pianeti, mentre altre volte rimangono soltanto atomi solitari in viaggio verso il nulla, e che probabilmente non collideranno con un altro atomo per chissà quante migliaia di anni. Ma una cosa è calcolare la probabilità di una collisione tra due atomi di idrogeno in un centimetro cubo; un' altra questione è invece lo scontro matematicamente certo di un'astronave con gli atomi che popolano nello spazio.
Ipotizzando un'astronave che viaggia ad una velocità pari a 99,999998 % di quella della luce, un atomo di idrogeno che impattasse contro la navicella avrebbe un'energia pari a 7 teraelettronvolt. Se la misura energetica di questo impatto dice poco, possiamo utilizzare un'analogia forse più comprensibile: sarebbe come trovarsi di fronte al flusso di protoni emesso dal Large Hadron Collider, il più potente acceleratore di particelle esistente al mondo, a piena potenza. Di certo niente di rassicurante.
Secondo i calcoli di Edelstein, uno strato di 10 centimetri di alluminio potrebbe assorbire poco meno dell' 1% dell'energia di uno di questi atomi di idrogeno. Volendo scendere nel campo delle ipotesi, se anche la schermatura proteggesse dal 99% degli atomi di idrogeno in rotta di collisione con l'astronave, l'1% rimanente equivale a 20.000 atomi di idrogeno in un solo metro cubo che colpiscono l'astronave ad una velocità prossima a quella della luce, attraversandone non solo la struttura e la strumentazione, danneggiandole irreparabilmente, ma anche l'equipaggio, che subirebbe inevitabili radiazioni.
Contenendo infatti un protone, l'atomo di idrogeno è in grado di causare mutazioni al patrimonio genetico (ed altre cosuccie che di certo non sono "tutta salute"...). La dose fatale di radiazione per un essere umano è di 6 sieverts. Secondo i calcoli di Edelstein, in un secondo l'equipaggio dell'ipotetica astronave subirebbe una dose pari a 10.000 sieverts.
Se questo non fosse sufficiente a spaventarvi, possiamo fare ancora qualche calcolo aggiuntivo: se ipotizzassimo un'astronave che espone frontalmente una superficie di un metro quadrato (cosa impossibile perchè sarebbe troppo piccola, ma torna comodo per l'esempio), in un solo secondo verrebbe esposta al bombardamento di (prendete un bel fiato) 6.000.000.000.000 atomi di idrogeno. 6.000 miliardi di atomi.
Lo scenario si fa ancora più preoccupante se ci spostiamo in zone dello spazio in cui non sono presenti solo due atomi di idrogeno. Le nubi interstellari infatti sono visibili dai nostri telescopi perchè hanno una quantità estremamente più elevata di atomi concentrati in un centimetro cubo rispetto al "vuoto" spaziale. Già attraversare un solo millimetro di polvere interstellare ad una velocità prossima a quella della luce potrebbe disintegrare completamente l'astronave.
E non è tutto ,evitando gli urti ,ci sarebbero da far fronte a rischi radioattivi per l'equipaggio.
Poi il tempo per l'equipaggio e quello che trascorerebbe nel pianeta di provenienza
E molto molto altro..
Poi fossero anche giunti,spiegando un sacco di cose,e quindi qui ci fossero loro creazioni,perchè dovrebbero nascondersi?
Paure,complotti non reggono.
Cose nascoste perchè vogliono solo osservare,diciamo che la terra è un loro test -laboratory?
bah nn è la scelta più comune fra le varie teorie ufologiche,e poi perchè dovrebbero esserci più razze aliene?
Come vedete per parlare di creature extraterrestri bisogna per forza passare sopra a un sacco di cose,e sicuramente non è ne logico ne scientifico, Se ne può parlare,ok,ma a livello ripeto non più accurato di come si possa parlare di Miti o leggende.
Poi uno fa come crede. Certo non posso rispettare l'opinione di uno che avanza teorie aliene senza avere uno straccio di teorie valide della loro esistenza alla base. Nessuno può farlo.
Rendetevi conto che parlando di extraterrestri:
-L'evoluzionismo non può essere accettato. -Creazione da parte di un'entità di una prima forma aliena che ha creato le altre -Creazione da parte di un'entità di tutte le forme di vita negli universi.
Non tutta l'Ufologia da per buona una di esse.
Se vogliamo attenerci alla storia nonchè alla Bibbia che ha una sua attendibilità storica(non ho voglia di dimostrare anche questo ora) smentiscono queste ipotesi.
-Tante leggi fisiche ed impendimenti vengon superati senza la benchè minima teoria che li sostenga.
perciò navicelle in grado di fare viaggi interstellari,riparandosi da urti della proporzione di esplosioni atomiche spaventose,alieni semi-immortali con speranze di vita di migliaia,milioni di anni..tute capaci di ripararsi da radiazioni prolungate.
Giunti qua avrebbero dovuto arrivare a colpo sicuro, portando seco tutto l'occorrente per creare l'umanità,per creare l'energia per farlo e per fare le loro cose. Ma non basta,perchè senza l'evoluzionismo la terra rimane all'origine nulla più di un qualsiasi altro pianeta senza niente.Rocce e polveri ..stop. Loro han dovuto creare l'atmosfera,le acque tutto per poi creare la vita.Ed haan creato ogni sspecie,milioni,miliardi di specie contando le estinte..
Nell'ultimo post uno ha scritto:
infatti...di solito funziona cosi', tantissime importanti teorie sono state prima ipotizzate e poi avvalorate o scartate dalle prove o mancanza di tali, se funzionava al contrario stavamo ancora all'eta' della pietra.
Allora Per trovare qualcosa o verificarlo si procede così.
Formulazioni delle ipotesi(cose già dimostrate o date per buone) Studio del fenomeno;si possono sfruttare le ipotesi considerate,nelle quali rientrano non solo quelle specificatamente legate al fenomeno ma tutte le conoscenze che ci sono. Conclusioni. Poi se si aveva una Tesi la si confronta con le conclusioni ,se combaciano o sono compatibili regge altrimenti non regge o potrebbe essere falsissima. E' possibile cercando di dare spiegazione ad alcune cose o analizzando tutt'altro di scoprire senza intenzione altre cose che non si stavano indagando. Anche questo avviene conformemente al procedimento.
La tesi iniziale non può essere necessaria a spiegare cose,va lasciata se stante.
Dire extraterrestre vuol dire ammettere certe cose,non fare ipotesi,vuol dire aver già emesso delle sentenze.Senza ragione di causa.
E delle cose, fra l'altro discutibili ,che potrebbero essere un punto di partenza se si vuol parlare di extraterrestri,io direi che non si trova,ma dandola buona posso dire anche che siano piàù uniche che rare le teorie di aliene che le considerino,perchè che io sappia hanno ben altri punti di partenza,qualora ne abbiano..
Poi partendo da quelle bisogna fare delle considerazioni,e come si ipotizza una cosa per far tornare i conti sorge un nuovo problema.
Veramente,ma vedete ?Non sapete neanche di cosa parlate....
Con questo sistema si potrebbe discutere sullo stesso piano di alieni come si discute di folletti.Forse sarebbe possibile che fosse addirittura più logico e più scientifico.
Edited by zaret - 2/2/2011, 21:09
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