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omosessualità

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Antonio974
view post Posted on 9/12/2007, 16:45




Carissimo Beorn,

Sai bene che non sono astrologo neanch'io e di conseguenza mi barcameno come posso...

Credo di aver trovato una rappresentazione del tema natale con la raffigurazione dei pianeti in transito in quel momento retrogradi, leggi lettera R....:

il sito: http://www.astrologiainlinea.it/Grafica/Fo..._Dati_Trans.asp

Inserisci gli stessi valori sia in data e ora di nascita sia in data e ora di nascita del transito, il grafico ti indicherà anche i pianeti con la R.

E ancora dell'altro materiale sul significato dei pianeti retrogradi che possono incidere in maniera significativa sul nostro karma:
http://www.cidacatania.it/articoli.asp?id=69

Questo il mio unico pianeta retrogrado che però....dici poco...: :angry:
"Giove Retrogrado
Il significato principale di Giove è "espansione", da ciò deriva il senso pratico, la fede, la fiducia, i soldi, la fortuna e la felicità. Un Giove retrogrado indica che l'Entità non ha saputo usare, o ha usato male o per fini egoistici una o più tra le sopra citate qualità nelle vite precedenti. Le vite precedenti, quindi, sono state vissute nello sperpero o nelle ristrettezze e comunque non hanno apportato i frutti previsti, o peggio la persona, sempre contenta di se stessa ha rifiutato i sacrifici per la riuscita del programma, dunque non vi è stato nessun progresso, bisogna, in questa vita, ricominciare tutto daccapo."

Inoltre ho Saturno, non retrogrado, ma molto significativo sempre e cmq. riguardo all'astrologia karmica in casa 11:

"SATURNO IN XI CASA

Gli amici sembrano proprio essere la nota dolente dell'esistenza! Quante delusioni e dispiaceri se ne ricava da loro! E magari proprio quando si riponeva la massima fiducia in qualcuno, questo ci ha ingannato. Cio' avviene perché nelle vite precedenti non si e' stati in grado di apprezzare il valore dell'amicizia, facendo mancare il nostro appoggio e magari sfruttando chi ci era amico per mero opportunismo. Occorre pertanto mutare atteggiamento, riscoprire il valore dell'amicizia, da donare disinteressatamente, e con il tempo si riuscira' ad ottenere dei legami duraturi e gratificanti."

NETTUNO IN CASA III
"Grande assuefazione con l'ambiente esterno e permeabilità psichica. Doti da sensitivo. Favorevole agli studi di psicologia o delle materie esoteriche. Buoni rapporti coi fratelli. Viaggi per mare"

Riguardo a me quello che ho ricavato dal mio tema natale ci azzecca tutto o quasi, vedi i viaggi per mare...ma c'è sempre tempo anche perché non so nemmeno nuotare ahi ahi ahi :blink: :wacko: <_< :lol:

http://www.astrologiainlinea.it/Grafica/Fo...t_Dati_Tema.asp

Edited by Antonio974 - 9/12/2007, 17:25
 
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view post Posted on 9/12/2007, 17:05
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Orso Mannaro

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Stesso pianeta dato che sono nato nello stesso tuo anno di nascita, in ogni caso a me sembra un po una cosa azzardata trovare una relazione tra omosessualità e tema natale.
Anche perchè allora i fratelli gemelli che nascono praticamente con lo stesso tema natale e sono uno omo ed un altro etero?
 
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Antonio974
view post Posted on 9/12/2007, 17:32




Vedi il mio post precedente al tuo...

Vedi calcolare ed interpretare il tema natale è doveroso...

Le esperienze fanno il resto, e qui non ci sono gemelli che possono fare le stesse esperienze, anche se spesso condividono quasi tutto...

Il sesso poi...

Insomma le variabili sono tante e cmq anche riguardo ai gemelli e alla loro nascita non si può certo dire che sono dei cloni...

Beh certo se in questo forum non esistesse Beorn bisognerebbe inventarlo ma uno basta e avanza no ?! :P :D
 
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[BELOVED]
view post Posted on 11/12/2007, 11:01




CITAZIONE (t.sec @ 7/12/2007, 18:10)
CITAZIONE ([BELOVED] @ 7/12/2007, 11:21)
Queste reiterate influenze omofobiche non possono non aver modificato le società, quindi hanno certamente radicato nella morale collettiva questo concetto di omosessualità immorale.
Quindi per natura l'uomo non è omofobico, in passato le società che hanno popolato la Terra non avendo ricevuto queste influenze omofobiche non hanno modificato la loro morale restando naturalmente "non omofobiche" quindi indifferenti nei riguardi dell'omosessualità.
Col passare dei secoli è stata propagandata l'omofobia con violenze di ogni tipo, assassinando tantissimi omosessuali, attraverso discriminazioni di ogni tipo, giungendo a radicare nella psiche collettiva l'omofobia.

Gli omosessuali (e quindi pure i bisessuali) non sono altro che persone nella quale psiche l'educazione omofobica non ha influito al punto di radicare nella moralità di questi il concetto stesso dell'immoralità omosessuale.
Così nasce un omosessuale o un bisessuale.
Invece chi riesce a svincolarsi da queste influenze omofobiche mal radicate potrebbe presto scoprire con molta spontaneità il lato umano e naturale dell'omosessualità.

Scusate se sono stato prolisso, ma dal momento che le ripetizioni non sono tollerate preferisco esporre chiaramente i miei concetti invece di essere bannato.

BELOVED

Quest'ultimo passaggio non mi è molto chiaro però, beloved.
Forse non ho capito bene io perchè sembri contraddirti.
A parte che non credo che l'essere omosessuale o meno, nasca da una semplice "presa culturale": tu stesso dici che vi erano anche in passato, seppur tollerati o no (a seconda delle culture).
sec.me ha un'altra radice.

Tra gli studi che mi hanno più colpito, anche se non riguardava solo questo aspetto, ve ne è stato uno in cui si prendeva in analisi con un metodo scientifico (nel senso di "basato su criteri oggettivi"), tutti gli aspetti caratteriali, ma anche fisici, di una tal persona, per metterli in relazione con la particolare fattispecie in cui questa si trova a vivere.
troppo generico... però è difficile dirlo in 2 parole.

Questi studi mirano a comprendere più a fondo l'origine e la causa di attitudini, predisposizioni, caratteri somatici, modi di affrontare gli eventi che ci capitano, sia con fatti che hanno caratterizzato la nostra vita, sia con legami di qualsiasi tipo, che ogni essere umano instaura con i suoi simili. In particolare con familiari + o meno stretti.
In soldoni: qualsiasi cosa accada nella vita di una persona a livello conscio o inconscio la modifica, per cui si può affermare che siamo il prodotto, ovvero ci troviamo ad affrontare, le conseguenze del nostro passato.
Non è una specie di psicoterapia, anche se gli assomiglia e anche se alcuni settori della psicologia ci girano lì vicino + o meno, in quanto si basa piuttosto su osservazioni e rilievi oggettivi.

Fatto stà che secondo questi studi, l'omosessualità di una persona era la conseguenza di (o "la nostra reazione a".... se preferite) un certo modo di rapportarsi (nel senso + ampio del termine), di relazionarsi, di agire con un'altra figura che compare nella nostra vita.
E' vero che per talune cose, come anche per l'omosessualità, il meccanismo viene innescato molto presto, ovvero molto profondamente da apparire praticamente innato nella persona.

E' una cosa molto interessante che varrebbe la pena di approfondire anche se con l'argomento in questione c'entra solo parzialmente.

Sono spiacente di non essere stato sufficientemente chiaro nell'esporre i miei pensieri. Tuttavia non ho trovato alcuna contraddizione nelle mie parole, probabilmente hai sbagliato a leggere. O forse ho letto male io e ho sbagliato a scrivere! :P
Cmq sia brevemente ribadisco il concetto da me espresso.
L'omosessualità è un fenomeno naturale in quanto uno studio approfondito del regno animale denota la larga diffusione di questa tendenza sessuale.
"Naturalmente" l'uomo è portato verso l'omosessualità, dal momento che, come il resto del regno animale, l'uomo è statisticamente suddividibile in percentuali che ne descrivono le preferenze sessuali.
In passato, diversi secoli fa, la naturale tendenza alle molteplici preferenze sessuali era decisamente più manifesta. Mi riferisco in particolar modo al mondo greco antico e romano antico.
Da allora l'omosessualità umana ha subito una flessione arrivando ad essere il fenomeno che conosciamo oggi.
La flessione è dovuta al fatto che nel passare dei secoli l'educazione (ma che bella parola...) ha insegnato all'uomo l'omofobia.
Questa cultura omofobica è andata via via rafforzandosi avvalorata da drammatiche scempiaggini di ogni tipo, radicando nella psiche collettiva l'omobofia.
Quindi da culture passate indifferenti nei riguardi della libera sessualità, in quanto non influenzate dalla cultura omofobica, l'uomo contemporaneo tramite l'omofobia, ha cristallizzato l'associazione "omossessualità è male" andando ad indebolire notevolmente questa libertà sessuale che la natura possiede.
Per gli individui nei quali le influenze omofobiche sono state mal radicate, l'omosessualità resta un fenomeno naturale, invece in coloro nei quali queste influenze sono state mal radicate, ben presto sbarazzandosene potrebbe con molta naturalezza scoprire il lato omosessuale che è insito nella natura umana.
Questo è un mio pensiero, ovviamente opinabile al 100%.
Spero di aver chiarito i tuoi dubbi per quanto concerne le mie elucubrazioni.

BELOVED
 
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view post Posted on 13/12/2007, 19:23
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ora ho capito meglio.
Secondo me, comunque, il condizionamento culturale pur influendo senza ombra di dubbio nei comportamenti delle persone, non credo che arrivi così in profondità nell'animo umano da modificarne le tendenze omo/etero sessuali.
E' molto più facile che la persona che non venisse accettata in società perchè omosessuale, reprima la manifestazione della sua sessualità pur rimanendo sempre omosessuale.
Ma è solo un'ipotesi anche questa.

Basta però non estremizzare troppo il ragionamento e scivolare nella chimera del credere che la vera natura dell'essere umano sia omosessuale, ma indottrinata nell'eterosessualità.
Invece ognuno di noi è semplicemente quel che è... ed è giusto che lo sia fintantoché lo desidera.
Che poi stiamo parlando di sessualità .... dove anche all'interno di categorie omogenee possiamo trovare un'infinità di sfumature anche estremamente diverse tra di loro.
 
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[BELOVED]
view post Posted on 14/12/2007, 11:05




CITAZIONE (t.sec @ 13/12/2007, 19:23)
ora ho capito meglio.
Secondo me, comunque, il condizionamento culturale pur influendo senza ombra di dubbio nei comportamenti delle persone, non credo che arrivi così in profondità nell'animo umano da modificarne le tendenze omo/etero sessuali.
E' molto più facile che la persona che non venisse accettata in società perchè omosessuale, reprima la manifestazione della sua sessualità pur rimanendo sempre omosessuale.
Ma è solo un'ipotesi anche questa.

Basta però non estremizzare troppo il ragionamento e scivolare nella chimera del credere che la vera natura dell'essere umano sia omosessuale, ma indottrinata nell'eterosessualità.
Invece ognuno di noi è semplicemente quel che è... ed è giusto che lo sia fintantoché lo desidera.
Che poi stiamo parlando di sessualità .... dove anche all'interno di categorie omogenee possiamo trovare un'infinità di
sfumature anche estremamente diverse tra di loro.

Io invece presterei decisamente molta più attenzione alle influenze culturali perchè sono un mezzo potentissimo di modellamento del comportamento umano, di qualunque comportamento si tratti.
Te lo dico non per convinzione personale ma perchè mi interesso parecchio di psicologia e in particolare quella comportamentale. La meccanicità umana in termini di modelli comportamentali è fortissima.
I condizionamento culturale omofobico ha indubbiamente inciso non poco sulla sessualità umana, a favore dell'eterosessualità e quindi a sfavore dell'omosessualità.
Sia chiaro che non intendo dire che l'omosessualità sia la natura umana perchè è evidente che al mondo non potrà mai esistere una specie unicamente omosessuale.
Ovviamente ognuno è quello che è, ci mancherebbe! E' fin troppo ovvio.
Le sfumature ci sono certamente, ma i sessi tuttavia sono due e le preferenze sessuali sono tre.
O quattro se consideriamo l'asessuato (non so se il termine sia corretto).
Però psicologicamente parlando l'influenza omofobica ha senz'altro radicato nelle persone un atteggiamento comportamentale che tende a non considerare l'omosessualità come possibilità reale e fattibile.
Non tanto perchè io ho deciso che sono etero o perchè lo sono e basta, piuttosto ho applicato un modello comportamentale in riferimento alla sessualità che è uniforme alla maggioranza delle persone con le quali convivo.
Se un bambino dovesse crescere in una società culturalmente indifferente sotto il punto di vista della sessualità, ovvero una società non omofobica dove omosessualità ed eterosessualità convivono beatamente, in questo caso il ragazzo costruirebbe (con molta probabilità) un modello di approccio comportamentale tipicamente bisessuale.

Nessuna chimera di credere che l'uomo sia per natura omosessuale, significherebbe l'estinzione della specie. Io affermavo che l'uomo per natura è bisessuale, quindi indifferentemente eterosessuale e omosessuale.
L'indottrinamento all'eterosessualità assoluta c'è stato senza ombra di dubbio altrimenti al giorno d'oggi l'omosessualità non sarebbe considerata trasgressione sessuale.
L'indottrinamento all'omofobia c'è stato, quindi c'è stato un pre e un post omofobia.
Il periodo preomofobico accoglieva culture indifferenti nei riguardi dell'omosessualità, e ne abbiamo prove fin troppo evidenti, il periodo postomofobico ha creato l'associazione omosessualità-trasgressione (peccato?) e anche quì le prove sono evidentissime.

BELOVED
 
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view post Posted on 14/12/2007, 17:33
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CITAZIONE
Io affermavo che l'uomo per natura è bisessuale, quindi indifferentemente eterosessuale e omosessuale.

Mah, non è che così la tua frase si presti a incomprensioni?
intendevi dire che l'uomo, è un animale sessuato? (etc.etc.).

Però sono di diverso avviso riguardo al condizionamento culturale. Certo che c'è, è evidente e non sempre è caratterizzato unicamente dal condizionamento religioso.
Però ritengo che si tenda a vederlo come una cosa generalizzata solo se si circoscrive l'esame alla società in cui si vive in "quel" preciso momento. In passato culture vicine erano anche molto diverse, e altrettanto vediamo ai giorni nostri.
Atene era molto diversa da Sparta (esempio + eclatante), Roma lo era dai galli, dai sassoni etc.etc.
Oggi la cultura europea, pur molto varia ha sicuramente una coscienza comune molto diversa da quella degli USA, dove mi pare che l'omosessualità sia più alla luce del sole.
Insomma dipende.
Certamente se la coscienza comune è più aperta e tollerante, questa sarà + manifesta, mentre se è più restrittiva sarà invece più nascosta. ma ci sarà lo stesso imho.
E comunque anche in società generalmente molto aperte, ci possono essere comportamenti circoscritti molto intolleranti; come si può verificare pure il caso contrario.

Insomma secondo me quella che tu chiami omofobia, potrebbe anche essere la "semplice" paura del diverso...che si manifesta allorché arriva a contatto qualsivoglia genere di diversità.
 
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[BELOVED]
view post Posted on 14/12/2007, 19:07




Peccato, speravo che la parola "diversità" non venisse mai usata in questo topic.
Amen... colpa mia. Potevo fare a meno io di illudermi.
 
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view post Posted on 14/12/2007, 20:09
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... infatti... è quello che succede eh?!

non ti stavi riferendo a questo con "omofobia"?.
 
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[BELOVED]
view post Posted on 15/12/2007, 02:57




Purtrooppo è proprio quello che succede.
E' un classico...
C'è chi non conoscendo qualcosa si prende il diritto di parlare di diversità pur non sapendo di cosa sta parlando effettivamente.
Bisogna conoscere per esprimere giudizio. Se si esprime giudizio senza conoscere.. beh... hai capito. ;)
Cmq omofobia non è diversità, è un'atteggiamento umano, uno di quelli che non capirò mai perchè è nato e perchè viene preso tanto in considerazione.
 
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[BELOVED]
view post Posted on 19/6/2008, 11:58




Scoperti i geni dell'omosessualità

Università di Padova Biologia
18/06/2008

Un modello matematico elaborato all’Università di Padova dimostra come si tratti di selezione darwiniana

Perché si diventa gay? Al di là delle motivazioni che si ascrivono alla sfera delle scelte personali e sociali, esiste quella che si potrebbe definire una “predisposizione genetica” all’omosessualità?
Esiste.
Lo dimostra lo studio, pubblicato sulla prestigiosa rivista «PloS_ONE», di un gruppo di ricercatori italiani composto dai professori Andrea CAMPERIO CIANI, Dipartimento di Psicologia generale dell’Università di Padova, Giovanni ZANZOTTO, Dipartimento di Metodi e Modelli matematici dell’Università di Padova, e Paolo CERMELLI, Dipartimento di Matematica Università di Torino.
I ricercatori hanno finalmente identificato un modello matematico in grado di chiarire l’origine evoluzionistica e il mantenimento dell’omosessualità maschile nelle popolazioni umane, ipotizzando la presenza di un insolito effetto di “selezione sessualmente antagonistica” (selezione darwiniana che avvantaggia un sesso e svantaggia l’altro) nella specie umana. Questo tipo di evoluzione, che è uno dei fattori che contribuiscono al mantenimento di una alta variabilità genetica, era stato dimostrato negli insetti, negli uccelli e in alcuni mammiferi ma, fino ad oggi, mai nell’uomo.
«In sostanza – spiega il professor Camperio Ciani, docente di Etologia e Psicologia evoluzionistica – il nostro modello matematico dimostra tutti e quattro gli assunti da cui eravamo partiti. Ovvero: l’omosessualità maschile è sempre presente in tutte le popolazioni della terra; nessuna popolazione è totalmente composta da gay; l’eredità è asimmetrica, legata al ramo materno; i gay hanno da parte materna femmine (nonne, zie, cugine etc) che fanno più figli rispetto alla media».
«Questa scoperta – continua Camperio Ciani – in qualche modo rovescia gli stereotipi comuni per i quali gli omosessuali sono discriminati perché contro-natura. Il nostro studio sembra invece spiegare che fanno parte di un disegno evoluzionistico assolutamente naturale, che punta ad aumentare la fecondità. Siamo di fronte a una sorta di “strategia di selezione fra geni ” da parte della natura».
Per arrivare alla scoperta i ricercatori hanno dovuto analizzare un vasto numero di modelli matematici, fino a identificare quell’unico modello che spiega tutti i dati raccolti nelle popolazioni, ed è quello appunto della “selezione sessualmente antagonistica”, nel quale almeno un fattore genetico deve essere contenuto nel cromosoma sessuale X, ovvero quel cromosoma trasmesso ai maschi solo dalle madri. Ma i geni trasmessi devono essere due, uno appunto nel cromosoma X, e un secondo contenuto in un altro cromosoma non sessuale.
In sostanza, sembra che la natura “metta in naturale conto” alcuni casi di omosessualità maschile pur di garantirsi un alto numero di probabilità di avere femmine feconde che mantengono e diffondono la specie.
 
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aggiustatutto
view post Posted on 20/7/2008, 21:25




omosessualità
è una mutazione giocattolo che se ne va con una cura specifica.Può essere anche da carenza endocrina di dht e/o testosterone o iperaromatasi in estrogeno del testosterone(in questo caso si parlerà di omosessualità endocrina e non diretta).
Oltre che da mutazione giocattolo può essere psicosomatica(psicologica)o genetica fenotipica:per quest'ultima non c'è una cura se non l'ascensione al livello 3 miliardi o un miracolo che modifica il gene fenotipico dell'omosessualità in gene dell'eterosessualità.Questa modifica viene dal cielo a caso e non può essere indotta con qualche procedimento chimico.
 
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[BELOVED]
view post Posted on 21/7/2008, 01:22




CITAZIONE (aggiustatutto @ 20/7/2008, 22:25)
omosessualità
è una mutazione giocattolo che se ne va con una cura specifica.Può essere anche da carenza endocrina di dht e/o testosterone o iperaromatasi in estrogeno del testosterone(in questo caso si parlerà di omosessualità endocrina e non diretta).
Oltre che da mutazione giocattolo può essere psicosomatica(psicologica)o genetica fenotipica:per quest'ultima non c'è una cura se non l'ascensione al livello 3 miliardi o un miracolo che modifica il gene fenotipico dell'omosessualità in gene dell'eterosessualità.Questa modifica viene dal cielo a caso e non può essere indotta con qualche procedimento chimico.

image

-_-
 
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aggiustatutto
view post Posted on 21/7/2008, 02:46




può essere...
 
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fitzchevalier
view post Posted on 21/7/2008, 09:56




CITAZIONE
Peccato, speravo che la parola "diversità" non venisse mai usata in questo topic.

La diversità c'è, ma per me non ha una connotazione negativa, e del resto non conosco neanche una persona che sia uguale a me in più di un paio di cose.
Per me questo è tanto un mondo di diversi quanto di uguali, e non è negando le diversità che si è più uguali ma riconoscendole ed accettandole.

Per il resto trovo veramente troppo difficile esprimere pareri su questo argomento così variegato ed estraneo: le mutazioni giocattolo potrebbero essere vere in alcuni casi e non in altri così come i traumi infantili, predisposizioni genetiche, ormoni e quant'altro.
Non credo che esista un unica risposta, e le singole risposte potrebbero non piacere ai singoli interessati.
 
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98 replies since 3/12/2007, 15:23   8753 views
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