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piramidi in BOSNIA

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onussen
view post Posted on 20/4/2006, 13:48




CITAZIONE
Invece io ripropongo la faccenda di quell'antica pianura che un tempo era l'adriatico superiore, vastissima e irrigatissima. Dovrebbe essere stata sommersa anch'essa 10/12000 anni fa, e le alture che la circondavano sono gli appennini ed i monti delll'ex yugoslavia. Un collegamento possibile a questa possibile civiltà sommersa?

Buona congettura.
Non so che pensare.

morfol6

La pianura adriatica (seconda immagine) altro non era che un'estensione della pianura padana.
A nord le Alpi, a ovest gli Appennini e a est le montagne dei Balcani.

http://en.wikipedia.org/wiki/Visoko

http://it.wikipedia.org/wiki/Visoko

Ci sono due possibilità:

A) La piramide non esiste. La regolarità di quelle strutture è frutto soltanto di uno scherzo della natura. I tunnel sono vecchie miniere medievali.

B) La piramide esiste. Resta da chiarire chi e quando l'ha costruita.

CITAZIONE
Ma S. Osmanagic questa volta sembra sulla strada giusta per dare definitivamente ragione alle teorie eretiche e il suo nome sta infatti facendo il giro del mondo.
Ritenuto a lungo un dilettante dai suoi colleghi accademici più illustri, sta probabilmente per mettere a segno una delle più grandi scoperte archeologiche della storia.
E tutti coloro che ne hanno sottostimato o denigrato il talento potrebbero essere costretti un giorno non troppo lontano a riconoscere la serietà e l'importanza del suo lavoro.
Ma allora di cosa si tratta esattamente?
S. Osmanagic dopo aver studiato a lungo numerosi siti archeologici dell'America Latina si rese conto che alcune colline della cittadina di Visoko, in Bosnia, a circa 30 km da Sarajevo, potevano celare le vestigia di una civiltà perduta.
La particolare geometria del terreno e alcune misteriose tracce di antichissimi insediamenti umani presenti nel luogo (in particolare alcuni tunnel artificiali) lasciavano intuire all'archeologo che si trattasse di un sito molto interessante.
E quando nell'aprile 1995 il ricercatore bosniaco iniziò a compiere degli scavi di verifica saltarono subito fuori le prime sorprese.
Sotto il muschio che ricopre per intero le particolari colline di Visoko, sembrano infatti nascondersi ancora intatte le piramidi più imponenti del mondo.
La più voluminosa di esse raggiungerebbe l'altezza di ben 220 m contro "i soli" 147 m della Grande Piramide di Cheope, e la sua scoperta, ove venisse confermata, costituirebbe qualcosa di veramente sensazionale.
Quellache appare essere la più spettacolare e maestosa costruzione del mondo antico è stata denominata dal team di ricercatori guidato da Osmanagic "la piramide del sole", e ad essa se ne affiancherebbero almeno altre due più piccole, la c.d. "piramode del Dragone" e "della Luna".
Peraltro, tutti gli indizi emersi dai lavori di scavo sembrano dare piena ragione al'archeologo bosniaco, poichè le pareti della "collina" sono completamente rivestite con lastre di pietra e risultano essere perfettamente orientate verso i punti cardinali (proprio come le piramidi egizie) con una inclinazione di 45° esatti.
Su quella che dovrebbe rivelarsi la struttura esterna di una piramide è stata trovata una antica scalinata di pietra che potrebbe condurre al suo interno.
Inoltre la sommità della "piramide del sole" è caratterizzata da un piano orizzontale regolare che somiglia molto al vertice piatto che è stato costruito sulle piramidi a gradoni precolombiane.
Osmanagic quindi è convinto che la rete dei misteriosi tunnel ancora quasi completamente inesplorati della zona siano collegati tra loro e trovino accesso all'interno del presunto complesso artificiale
Fino ad ora però tali cunicoli erano stati ritenuti dagli archeologi di origine medioevale, ma seguendo la sequenza di scoperte di Osmanagic sembra proprio che si siano sbagliati.

Fonte: www.mednat.org/misteri/piramidi_bosniache.htm

Le affermazioni del ricercatore slavo , naturalmente, sono tutte da verificare.
Semir Osmanagic, da quel che leggo, non è un archeologo professionista, ma un semplice dilettante, il quale tuttavia è riuscito a ottenere i permessi per poter effettuare gli scavi.

www.alternativnahistorija.com/AH8.htm#5.2

Edited by onussen - 20/7/2018, 07:33
 
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onussen
view post Posted on 21/4/2006, 00:38




Prima del terzo secolo avanti Cristo, gli Illiri, gente indoeuropea, abitavano in un territorio corrispondente approssimativamente alla ex-Jugoslavia e all'Albania attuali, ed erano divisi in varie tribù indipendenti (Dalmati,Scordisci,Giapidi,Istri,Liburni,Dardani eccetera),come i vicini Traci.

I Romani cominciarono a penetrare in Illiria verso il secondo secolo a.C. e ,dopo vari conflitti, si presero l'intero territorio.

Crollato l'Impero Romano,i barbari furono presenti più volte nella regione balcanica: Avari, Visigoti,Unni e Ostrogoti.

Gli Slavi, a iniziare dal 650 d.C., si stabiliranno definitivamente in questa zona del pianeta.

Detto ciò, la convinzione di Semir Osmanagic è che le popolazioni preilliriche abbiano edificato le piramidi di cui egli parla.

Edited by onussen - 10/1/2017, 10:48
 
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view post Posted on 21/4/2006, 10:59
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Secondo il mito, prima di che Illo nascesse (padre degli Illiri), in quelle zone si stanziarono i colchi che inseguirono Giasone in fuga con Medea, per evitare le punizioni per il fallimento. Siamo intorno al 1250ac.
 
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Epiro
view post Posted on 21/4/2006, 17:45




Si, è vero che popolazioni slave si insediarono in illiria, ma qui siamo già tardi

Vedi il mio commento verso la fine della pagina 1:

Comunque l'ipotesi secondo me più azzeccata, (ovviamente se i risultati fossero positivi), è che queste piramidi fossero costruite dalle popolazioni illiriche, le prime ad abitare l'europa (gli odierni Albanesi per intenderci).
In quel periodo questa era la popolazione più civilizzata.

Infatti diversi scavi nelle regioni illiriche hanno portato a misteri che ora combaciano con questo:
Ritrovate case risalenti a 10000 anni fa, costruite con sassi (mattoni) pesanti anche tonnellate, il problema, ma con quale tecnologia potevano costruire con mattoni pesanti tonnellate?
- case invece più recenti sono costruite con più scarsa tecnologia di quelle di 10000 anni fa,
questo porta a pensare che questa antica civiltà illirica aveva le tecnologie necessarie per costruire piramidi, ma perchè allora si è estinta?

E' per questo che si pensa che fossero costruite da questa antica e avanzata civiltà illirica estinta, e riapparsa dall'oblio secoli dopo con più scarsa tecnologia di prima

Questa sembra quella più ragionevole image
 
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Giovanni C2
view post Posted on 22/4/2006, 01:11




CITAZIONE (Epiro @ 21/4/2006, 18:45)
Infatti diversi scavi nelle regioni illiriche hanno portato a misteri che ora combaciano con questo:

Ritrovate case risalenti a 10000 anni fa, costruite con sassi (mattoni) pesanti anche tonnellate, il problema, ma con quale tecnologia potevano costruire con mattoni pesanti tonnellate?

- case invece più recenti sono costruite con più scarsa tecnologia di quelle di 10000 anni fa,
questo porta a pensare che questa antica civiltà illirica aveva le tecnologie necessarie per costruire piramidi, ma perchè allora si è estinta?

E' per questo che si pensa che fossero costruite da questa antica e avanzata civiltà illirica estinta, e riapparsa dall'oblio secoli dopo con più scarsa tecnologia di prima


Questa sembra quella più ragionevole 600dh2ui

I Preilliri di cui parla Osmanagic?

Edited by Italico 80 - 20/7/2018, 07:44
 
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Giovanni C2
view post Posted on 22/4/2006, 01:36




CITAZIONE (Bororo @ 21/4/2006, 11:59)
Secondo il mito, prima di che Illo nascesse (padre degli Illiri), in quelle zone si stanziarono i colchi che inseguirono Giasone in fuga con Medea, per evitare le punizioni per il fallimento. Siamo intorno al 1250ac.

Uhm ... La Colchide è anche il nome di un'antica area geografica che attualmente fa parte della Georgia. Era la regione dove, secondo la leggenda, veniva custodito il Vello d'Oro, catturato da Giasone e dai suoi Argonauti con l'aiuto di Medea.

link

link

Secondo il mito, Eeta, padre di Medea e re della Colchide , aveva inviato una spedizione alla ricerca della figlia sciagurata, fuggita con Giasone. Successivamente, gli uomini del re si erano stabiliti nell'Illiria, creandovi un insediamento.

Edited by Italico 80 - 20/7/2018, 09:10
 
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view post Posted on 22/4/2006, 10:10
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venivano proprio da quella colchide, infatti. Risalendo il danubio ed i suoi immissari, arrivarono dal mar nero e si distribuirono in tutta l'aria orientale dell'adriatico.

Ah, si noti che le presunte piramidi sono presso uno di questi fiumi, l'attuale Bosna. Esso affluisce nel Sava e dal Sava al Danubio.

Edited by Bororo - 22/4/2006, 11:14
 
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view post Posted on 22/4/2006, 10:27
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Ahh! Altra cosa che mi sovviene, forse molto importante! Narra il mito, anzi, lo storico Erodoto se non ricordo male, che i Colchi, popolo estremamente evoluto e ricco, discendesse dagli Egizi.
Fu il mitico Sesoostri che passò per quelle terre e più in là ancora, attraversando tutta l'europa e lasciando la conoscenza di quelle terre lontane ai discendenti colchi. (fatto non riconosciuto dalla storia ufficiale)
Infatti, fu Medea (figlia del re dei Colchi) a guidare Giasone per quelle terre sconosciute - di fatto le Argonautiche sono un Atlante del mondo conosciuto dai greci, che ne traccia i limiti estremi nelle quattro direzioni, l'intero perimetro.
Non può sfuggirci la connessione piramidi-egizi. E tal Sesoostri fu molto precedente a Giasone, Medea ed profughi colchi che si insediarono su quelle terre. Possiamo parlare di piramidi di Sesoostri?
 
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view post Posted on 22/4/2006, 11:18
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Ho rintracciato le fonti di cui parlavo (metto tra parentesi eventuali chiarimenti):
CITAZIONE
Apollo rodio - Argonautiche
È vero, c'è un altro cammino, quello che rivelarono i sacerdoti nati in Tebe Tritonia.
Non c'erano tutte le stelle che volgono in cielo il loro corso, nessuno aveva sentito parlare del popolo sacro dei Danai; c'erano solo gli Arcadi Apidani, gli Arcadi che si dice siano ancora più antichi della luna, e mangiavano ghiande sulle montagne; sul paese pelasgo non regnavano gli illustri figli di Deucalione, ma già si dava il nome di Eeria, terra brumosa, al fertilissimo Egitto (esattamente come in egizio "kemet", il nome che davano alla loro terra, ndBororo), origine dei primi uomini, e di Tritone al grande fiume che la bagna tutta: dalle sue acque fiorisce sempre il raccolto, poiché mai non lo bagna la pioggia di Zeus . (importante, ma per altre vicende: il primo fiume Tritone era il Nilo, ndB)
Di là si racconta che un uomo percorse tutta l'Europa e tutta l'Asia, fidando nella potenza e nella forza e nel coraggio del proprio esercito; ed infinite città fondò nella marcia, alcune ancora abitate, altre no: ché moltissimo tempo è trascorso .
Ma Eea (capitale dei colchi, ndB) resta ancor oggi ben salda, e restano i figli degli uomini che aveva installato colà per popolarla, ed essi conservano le iscrizioni dei loro padri; tavolette sopra le quali sono segnate le strade e i confini di mare e terra, a beneficio di chi si mette in cammino .
C'è un fiume, l'ultimo corno d'Oceano, largo, profondo, tanto che può navigarlo una nave da carico: lo chiamano Istro (il Danubio, ndB), e lo segnano molto lontano: per un tratto attraversa da solo quella immensa regione, perché le sue sorgenti mormorano al di là del soffio di Borea, lontano, sui monti Rifei; ma quando percorre le terre abitate dai Traci e dagli Sciti (balcani, ndB) , si divide in due bracci (presso Belgrado, ndB): da un lato si getta nel Mare Orientale (Danubio nel mar Nero, ndB), dall'altro attraversa il golfo profondo (Sava fino all'Istria, da qui il nome Istro, ndB) dove s'insinua il mare Trinacrio (è il mar Ionio, dalla Sicilia alla Grecia ed il golfo profondo è il lungo e sottile Adriatico, ndB), accanto al vostro paese, seppure è vero che nel vostro paese sgorga il fiume Acheloo (attuale Aspropotamo, ndB)" .

CITAZIONE
Erodoto - Storie
È chiaro comunque che gli abitanti della Colchide sono di origine egiziana: io lo avevo pensato prima ancora di sentirlo dire da altri. E come mi venne in testa l'idea, condussi un'indagine fra le due popolazioni; ne risultò che i Colchi conservavano memoria degli Egiziani più che gli Egiziani dei Colchi; ma gli Egiziani ritenevano, così dissero, che i Colchi discendessero da una parte dall'esercito di Sesostri. Io me ne ero già accorto per conto mio: i Colchi hanno la pelle scura e i capelli crespi (cosa che, per la verità, non permette di trarre nessuna conclusione certa, dal momento che anche altre popolazioni presentano queste caratteristiche); ma decisiva mi era parsa la constatazione che Colchi, Egiziani ed Etiopi sono gli unici popoli a praticare la circoncisione fin dalle origini. Gli stessi Fenici e i Siri della Palestina ammettono di averla derivata dagli Egiziani; i Siri del fiume Termodonte e del Partenio e i Macroni loro confinanti dichiarano di avere appreso tale uso dai Colchi e di recente. Questi sono i soli popoli a praticare la circoncisione e tutti chiaramente rifacendosi agli Egiziani. Fra Egiziani ed Etiopi non saprei dire chi abbia imparato da chi, perché in entrambi i casi si tratta evidentemente di una istituzione antica. Ma del fatto che tutti gli altri l'abbiano appresa per aver avuto frequenti relazioni con l'Egitto, io possiedo una prova decisiva: tutti i Fenici che hanno contatti con la Grecia non seguono più le usanze egiziane e non circoncidono più i loro figli.
E già che ci siamo citerò un ulteriore particolare che avvicina i Colchi agli Egiziani: sono i soli due popoli a lavorare il lino nella stessa maniera. E nell'insieme il loro sistema di vita, come le loro lingue, si assomigliano. Il lino dei Colchi dai Greci è chiamato «sardonico», mentre quello proveniente dall'Egitto è detto «egiziano».
La maggior parte delle stele fatte erigere dal re dell'Egitto Sesostri non sopravvive più ai nostri occhi, ma nella Siria Palestina io stesso ne ho viste di superstiti, con le iscrizioni suddette, e i genitali femminili. Nella Ionia restano anche due bassorilievi raffiguranti Sesostri, scolpiti nella roccia, uno sulla strada che porta da Efeso a Focea l'altro sulla strada da Sardi a Smirne; in entrambi è raffigurato un uomo alto quattro cubiti e mezzo che stringe nella mano destra una lancia e nella sinistra un arco e che porta così ripartito anche il resto dell'abbigliamento, metà egiziano e metà etiopico: una iscrizione in geroglifici egiziani è incisa sul suo petto, da una spalla all'altra, e dice: «Io con queste mie spalle mi sono conquistato questo paese»; chi sia e da dove venga il personaggio in questione l'iscrizione qui non lo spiega, l'ha indicato altrove. Alcuni di quelli che l'hanno vista avanzano l'ipotesi che l'immagine raffiguri Memnone, ma sono molto lontani dalla verità.

 
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Giovanni C2
view post Posted on 22/4/2006, 13:25




Grande idea ... In effetti è una curiosa coincidenza quella dei Colchi preillirici, ritenuti dagli antichi storici di origine egizia.

CITAZIONE
Erodoto-Storie. E' chiaro comunque che gli abitanti della Colchide sono di origine egiziana: io lo avevo pensato prima ancora di sentirlo dire da altri.
E come mi venne in testa l'idea, condussi un'indagine fra le due popolazioni; ne risultò che i Colchi conservavano memoria degli Egiziani più che gli Egiziani dei Colchi; ma gli Egiziani ritenevano, così dissero, che i Colchi discendessero da una parte dell'esercito di Sesostri.
Io me ne ero già accorto per conto mio: i Colchi hanno la pelle scura e i capelli crespi [...] ma decisiva mi era parsa la constatazione che Colchi, Egizi ed Etiopi sono gli unici popoli a praticare la circoncisione fin dalle origini.

Erodoto scrive nel V secolo avanti Cristo.

Naturalmente,se la storia delle piramidi verrà confermata ... Cosa tutt'altro che sicura (metto le mani avanti ... eh, eh :rolleyes: ).

E se i Preilliri fossero i Colchi del mito?

O una civiltà ancora precedente?

Poi c'è la questione del diluvio del Mar Nero.

link

Che tipo di cultura avrebbe distrutto quell'alluvione? E i profughi dove si sarebbero sparpagliati? E le piramidi in Crimea? Non se ne è sentito più parlare.

CITAZIONE
La scoperta di sette grandi piramidi sotterranee simili a quelle egiziane, allineate sotto la costa della Crimea, in quella che è oggi l'Ucraina, hanno preso di sorpresa un gruppo di geologi [...] La scoperta della prima piramide è avvenuta per caso, mentre i geologi facevano ricerche idriche sul terreno nei pressi della città di Sebastopoli. Scavando hanno incontrato una grande superficie levigata di pietra calcarea. Hanno sfondato il muro penetrando all'interno della piramide vuota calcolandole l'altezza di circa 45 metri con una base di 72 di lato.

(Gazzetta del Mezzogiorno, 22/7/2001).

Edited by Italico 80 - 20/7/2018, 08:29
 
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lo-chef
view post Posted on 22/4/2006, 13:28




insomma tutta gente con le palle ;) :lol: :alienff:
 
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Giovanni C2
view post Posted on 22/4/2006, 13:58




CITAZIONE
tutta gente con le palle

:D :D Sì, e con la mania delle piramidi!

Edited by Italico 80 - 20/7/2018, 08:14
 
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onussen
view post Posted on 23/4/2006, 04:46




CITAZIONE (Bororo @ 22/4/2006, 12:18)
Ho rintracciato le fonti di cui parlavo (metto tra parentesi eventuali chiarimenti):
CITAZIONE
Apollo rodio - Argonautiche
È vero, c'è un altro cammino, quello che rivelarono i sacerdoti nati in Tebe Tritonia.
Non c'erano tutte le stelle che volgono in cielo il loro corso, nessuno aveva sentito parlare del popolo sacro dei Danai; c'erano solo gli Arcadi Apidani, gli Arcadi che si dice siano ancora più antichi della luna, e mangiavano ghiande sulle montagne; sul paese pelasgo non regnavano gli illustri figli di Deucalione, ma già si dava il nome di Eeria, terra brumosa, al fertilissimo Egitto (esattamente come in egizio "kemet", il nome che davano alla loro terra, ndBororo), origine dei primi uomini, e di Tritone al grande fiume che la bagna tutta: dalle sue acque fiorisce sempre il raccolto, poiché mai non lo bagna la pioggia di Zeus . (importante, ma per altre vicende: il primo fiume Tritone era il Nilo, ndB)
Di là si racconta che un uomo percorse tutta l'Europa e tutta l'Asia, fidando nella potenza e nella forza e nel coraggio del proprio esercito; ed infinite città fondò nella marcia, alcune ancora abitate, altre no: ché moltissimo tempo è trascorso .
Ma Eea (capitale dei colchi, ndB) resta ancor oggi ben salda, e restano i figli degli uomini che aveva installato colà per popolarla, ed essi conservano le iscrizioni dei loro padri; tavolette sopra le quali sono segnate le strade e i confini di mare e terra, a beneficio di chi si mette in cammino .
C'è un fiume, l'ultimo corno d'Oceano, largo, profondo, tanto che può navigarlo una nave da carico: lo chiamano Istro (il Danubio, ndB), e lo segnano molto lontano: per un tratto attraversa da solo quella immensa regione, perché le sue sorgenti mormorano al di là del soffio di Borea, lontano, sui monti Rifei; ma quando percorre le terre abitate dai Traci e dagli Sciti (balcani, ndB) , si divide in due bracci (presso Belgrado, ndB): da un lato si getta nel Mare Orientale (Danubio nel mar Nero, ndB), dall'altro attraversa il golfo profondo (Sava fino all'Istria, da qui il nome Istro, ndB) dove s'insinua il mare Trinacrio (è il mar Ionio, dalla Sicilia alla Grecia ed il golfo profondo è il lungo e sottile Adriatico, ndB), accanto al vostro paese, seppure è vero che nel vostro paese sgorga il fiume Acheloo (attuale Aspropotamo, ndB)" .

CITAZIONE
Erodoto - Storie
È chiaro comunque che gli abitanti della Colchide sono di origine egiziana: io lo avevo pensato prima ancora di sentirlo dire da altri. E come mi venne in testa l'idea, condussi un'indagine fra le due popolazioni; ne risultò che i Colchi conservavano memoria degli Egiziani più che gli Egiziani dei Colchi; ma gli Egiziani ritenevano, così dissero, che i Colchi discendessero da una parte dall'esercito di Sesostri. Io me ne ero già accorto per conto mio: i Colchi hanno la pelle scura e i capelli crespi (cosa che, per la verità, non permette di trarre nessuna conclusione certa, dal momento che anche altre popolazioni presentano queste caratteristiche); ma decisiva mi era parsa la constatazione che Colchi, Egiziani ed Etiopi sono gli unici popoli a praticare la circoncisione fin dalle origini. Gli stessi Fenici e i Siri della Palestina ammettono di averla derivata dagli Egiziani; i Siri del fiume Termodonte e del Partenio e i Macroni loro confinanti dichiarano di avere appreso tale uso dai Colchi e di recente. Questi sono i soli popoli a praticare la circoncisione e tutti chiaramente rifacendosi agli Egiziani. Fra Egiziani ed Etiopi non saprei dire chi abbia imparato da chi, perché in entrambi i casi si tratta evidentemente di una istituzione antica. Ma del fatto che tutti gli altri l'abbiano appresa per aver avuto frequenti relazioni con l'Egitto, io possiedo una prova decisiva: tutti i Fenici che hanno contatti con la Grecia non seguono più le usanze egiziane e non circoncidono più i loro figli.
E già che ci siamo citerò un ulteriore particolare che avvicina i Colchi agli Egiziani: sono i soli due popoli a lavorare il lino nella stessa maniera. E nell'insieme il loro sistema di vita, come le loro lingue, si assomigliano. Il lino dei Colchi dai Greci è chiamato «sardonico», mentre quello proveniente dall'Egitto è detto «egiziano».
La maggior parte delle stele fatte erigere dal re dell'Egitto Sesostri non sopravvive più ai nostri occhi, ma nella Siria Palestina io stesso ne ho viste di superstiti, con le iscrizioni suddette, e i genitali femminili. Nella Ionia restano anche due bassorilievi raffiguranti Sesostri, scolpiti nella roccia, uno sulla strada che porta da Efeso a Focea l'altro sulla strada da Sardi a Smirne; in entrambi è raffigurato un uomo alto quattro cubiti e mezzo che stringe nella mano destra una lancia e nella sinistra un arco e che porta così ripartito anche il resto dell'abbigliamento, metà egiziano e metà etiopico: una iscrizione in geroglifici egiziani è incisa sul suo petto, da una spalla all'altra, e dice: «Io con queste mie spalle mi sono conquistato questo paese»; chi sia e da dove venga il personaggio in questione l'iscrizione qui non lo spiega, l'ha indicato altrove. Alcuni di quelli che l'hanno vista avanzano l'ipotesi che l'immagine raffiguri Memnone, ma sono molto lontani dalla verità.

Ipotesi interessantissima.

Continuo ad avere,tuttavia,molti dubbi sulla reale esistenza di siffatti edifici.

Edited by onussen - 28/10/2012, 15:46
 
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Epiro
view post Posted on 23/4/2006, 12:54




Secondo me l'idea degli Egiziani prima degli Illiri è da dimenticare:

Queste piramidi, sembrano essere state costruite diversi millenni prima delle piramidi egiziane, quindi non convince:

E per parlare di miti:
- La mitologia dice che Polifemo fu il padre degli Illiri, e Zeus chiese il suo aiuto insieme ad altri 2 ciclopi per la loro capacità tecnologica di lavorare il bronzo, (forse perche sapevano fabbricare armi di bronzo), per sconfiggere i titani, fratelli di zeus. Anche se difficile da mischiare con la storia, può fare pensare.

Platone scrisse che:
- Secondo le storie mitologiche un'antica civiltà illirica fu completamente distrutta mentre veniva attaccata dagli atlantidei, ci fu una guerra così grande che allo stesso tempo che questa civiltà veniva distrutta, atlantide sprofondò
 
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view post Posted on 23/4/2006, 13:37
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Dipende sempre quale sia la reale datazioni delle piramidi egizie, ma stando proprio terra a terra, dipende ancor prima da quale sia l'eventuale datazione dell'eventuale piramide bosniaca.
Mi pare un po' azzardato trattare il dato ipotetico della datazione di una cosa che non si sa ancora se ci sia come indicatore di correttezza delle altre considerazioni.

Mi pare tu stia facendo un po' di confusione, oppure leggiamo testi alquanto diversi:
- Chi aiutò Zeus furono Cotto, Briareo e Gia
CITAZIONE
Cotto con Briarèo, con Gía non mai sazio di guerra, che ben trecento massi lanciavan dai pugni gagliardi, sempre via via piú fitti, copriano i Titani con l'ombra dei colpi;

- Polifemo era il ciclope accecato da Ulisse in tutt'altra parte del mondo e in tutt'altra vicenda.

Platone non scrisse mai quanto tu dici. Non è utile citare cose non personalmente lette.

Edited by Bororo - 23/4/2006, 20:38
 
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164 replies since 28/10/2005, 15:49   77671 views
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